Il mondo degli influencer, spesso all’interno dei social network, prende sempre più piede nel panorama del web italiano e non solo.
Non è un modo per fare soldi facili, come solitamente si può pensare, ma tanto impegno e coerenza: una nuova professione, o meglio una nuova fonte di lavoro e guadagno alternativo.
Ecco perchè sempre più persone vogliono scoprire come diventare influencer, guadagnando la fiducia di chi sta facendo acquisti.
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Gli influencer: identikit di un fenomeno
L’influencer marketing si basa principalmente sull’identificazione delle persone in un marchio o un prodotto, che hanno a loro volta influenza su coloro che le seguono, facendoli diventare potenziali acquirenti.
Direttamente dal verbo inglese to influence ossia influenzare, l’influencer di solito è una figura tra i 18 ed i 30 anni in media, ambosessi, che presenta un determinato prodotto, indossando, mangiando, viaggiando, così da diventare un vero e proprio sponsor di tale prodotto. A livelli superiori, quando un influencer avrà acquisito particolare fama, saranno proprio le agenzie pubblicitarie o le aziende a sceglierlo per pubblicizzare determinati prodotti.
Il motivo per cui la figura dell’influencer prende piede e molti brand si affidano a quest’ultima è principalmente uno: il mercato che cambia continuamente. La pubblicità tradizionale infatti non funziona più come lo faceva anni fa, specialmente quella televisiva, mentre i clienti diventano sempre più esigenti e chiedono consigli prima di effettuare un acquisto, di qualsivoglia natura esso sia. In cerca di un feedback, trovano online l’influencer, una persona in grado di ispirare loro fiducia, e che può in molti casi determinare l’esito dell’acquisto.
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Ciò che è assolutamente richiesto per diventare un influencer è sicuramente una buona dose di costanza, capacità di creare contenuti utili e di intrattenere rapporti per creare il proprio gruppo di follower, nonché conoscenza e passione di un determinato argomento. Essere influencer significa immedesimarsi in un marchio, attraverso una strategia di brand identity da applicare su se stessi.
1. Appassionarsi e conoscere
Per essere influencer uno dei punti cardine è la passione, che spinge ad essere sempre più determinati e informati sull’argomento di cui si vuole parlare. La passione porta alla conoscenza, la conoscenza porta infine ad essere autorevoli e affidabili, nonché ad essere considerati esperti di settore. Indipendentemente dalla propria nicchia o settore non bisogna mai smettere di studiare, aggiornarsi e acquisire conoscenze.
2. Scegliere i canali giusti
Per garantire una presenza online efficace è fondamentale scegliere i giusti canali. Approdare sulle piattaforme social più celebri come Facebook o Instagram è sicuramente di grande aiuto, ma si può avere ancora più visibilità attraverso un blog, nel quale si convoglia il traffico ottenuto dai social. Non è necessario essere su tutte le piattaforme, bensì è importante scegliere quelle più congeniali all’obiettivo. Non bisogna poi dimenticare che un blog può aiutare a monetizzare attraverso circuiti di affiliazione.
3. Farsi notare
L’obiettivo è umanizzare un marchio, creando un legame con il pubblico. Quest’ultimo non vive solo i prodotti come tali, è bensì anche alla ricerca di un’esperienza. Diventa di conseguenza estremamente importante fare leva sulle emozioni, così da creare dei contenuti di piacevole lettura ed essere sempre riconoscibili. Importante anche partecipare a conversazioni a tema, per farsi vedere mostrando la propria conoscenza.
4. Creare contenuti
I contenuti sono parte integrante dell’attività di un influencer. Attraverso un buon contenuto si può mostrare la propria conoscenza su una certa tematica. Come in uno spettacolo teatrale, l’influencer si mette in mostra, mentre i follower diventano i suoi spettatori. Interazione e condivisione aiuteranno a dare visibilità ai contenuti che, sempre nuovi, coinvolgenti e con uno stile unico, fungono anche da veicolo per eventuali opportunità di collaborazione. Affinchè questo avvenga è necessario dare valore. Da ricordare assolutamente che i contenuti devono essere creati in modo mirato, per soddisfare un bisogno o una richiesta del pubblico, non del proprio ego.
5. Costruire e consolidare relazioni
Facile costruire un legame, difficile mantenerlo. Attraverso un proprio stile, semplice e genuino, è estremamente importante creare contatti e relazioni, un pubblico ideale sempre interessato a seguire l’influencer. L’ascolto attivo e la disponibilità nei confronti del proprio pubblico giocano un ruolo cruciale, rispondendo in modo sempre cortese ad ogni domanda. Riservarsi una propria fetta di pubblico è ovviamente una procedura che richiede tempo, ma anche coerenza di essere naturali e reali.
6 . Creare una buona reputazione
Una buona reputazione nasce da correttezza e professionalità sia online che offline. Creare una reputazione positiva richiede molta pazienza e ancor più impegno, nel giusto stile, nell’etica delle proprie azioni e nella genuinità nel contatto col pubblico. Il tutto richiede un’attenzione maniacale, difatti non bisogna mai prendere le cose per scontate o giungere a conclusioni afftrettate. Sebbene importante, il guadagno economico e le collaborazioni devono essere viste come dei bonus, arriveranno qualora si lavorerà in modo corretto, etico e professionale. Prima di ciò, è opportuno impegnarsi per costruire una reputazione buona e riconoscibile.
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Come diventare influencer: niente soldi facili ma costanza e impegno professionale
Ormai l’impatto degli influencer sulle campagne di marketing aumenta sempre più. Essi infatti sono percepiti come esperti del loro settore e ottimi comunicatori, capaci di macinare follower in poco tempo, ispirando fiducia e professionalità . L’influencer fa in effetti in modo che i suoi follower si fidino di lui, creando e condividendo contenuti nel modo più naturale possibile.
Impossibile fare soldi facili senza lavorare. C’è bisogno di sfatare tale mito, secondo il quale un influencer guadagnerebbe senza impegnarsi. Non basta scrivere poche parole o fare qualche foto, selfie o filtro casuali, dietro c’è un lavoro ben più grande, che vedrà i primi risultati solo dopo tempo.
Diventare influencer significa dare vita ad una strategia di brand identity applicata su se stessi, immedesimandosi sempre più nel marchio stesso. D’altro canto, il cliente tipo non è più alla ricerca del semplice prodotto, ma attraverso l’acquisto vuole vivere un’esperienza vera e propria, caratterizzata dalla leva emotiva, nonché provare un senso di appartenenza ad un determinato gruppo.
I follower sono sempre più esigenti e non vogliono imitazioni. Ecco perchè mostrare sempre il proprio stile e distinguersi dalla massa diventano di fondamentale importanza, con cura maniacale, restando però se stessi e raccontando il vero, sempre e comunque.
Quanto guadagna un influencer?
Poco, in verità A meno di non diventare una vera e propria celebrità seguida da milioni di persone i guadagni non sono molto alti, come mostra questa scheda qui sotto.
Per fare post da 1.000 fino a 5.000 euro, bisogna avere più di 1 milione di followers.
Ovviamente poi si varia da social a social e da argomento ad argomento.
Ad esempio se faccio un post a favore di un politico il guadagno sarà minimo, mentre se lo faccio per un venditore di gioielli ( veri non bigiotteria) il guadagno potrà essere più alto.
Insomma anche l’argomento ha la sua fondamentale importanza.
30 Domande frequenti sull’Influencer Marketing
Le basi
1. Che cos’è l’influencer marketing?
L‘influencer marketing utilizza individui con un pubblico considerevole per promuovere il messaggio del tuo marchio attraverso contenuti autentici e avvincenti. Gli individui hanno influenza sui potenziali acquirenti e lavorano con i marchi per creare contenuti che commercializzano un prodotto o servizio, senza essere dirompenti.
2. Le sponsorizzazioni delle celebrità sono le stesse del marketing degli influencer?
Non proprio. Gli influencer di solito hanno un pubblico più ristretto delle celebrità , e si rivolgono a una nicchia con contenuti che fanno appello a persone con interessi comuni. Detto questo, le celebrità sono influenti e sono spesso utilizzate insieme agli influencer nelle campagne.
3. Chi utilizza l’influencer marketing come parte della propria strategia?
L’influencer marketing copre una vasta gamma di settori e categorie che crescono ogni giorno. Acorn ha progettato e gestito campagne personalizzate in una vasta gamma di categorie e settori, tra cui CPG Food, Beauty, Pet Care, Female Care, App, Retail, Events, Health & Wellness, Charities e molto altro.
4. Quanto costa una campagna di influencer?
Ogni campagna è realizzata su misura per soddisfare le esigenze di ogni cliente, quindi è difficile fornire un listino prezzi standard. Il costo varia tra le agenzie e oscillerà in base a una serie di fattori, tra cui il numero di influencer, il costo del lavoro, la compensazione dell’influencer e la spesa digitale aggiuntiva per promuovere la campagna.
In Acorn stiamo iniziando a offrire un servizio premium che consente alle aziende una visione demografica più approfondita dei clienti che interagiscono con i contenuti degli influencer.
Richiedi un prezzo standard che corrisponda al tuo budget, quindi aggiungi i premi secondo necessità .
5. L’influencer marketing è un’opzione conveniente per i piccoli marchi?
L’influencer marketing è una soluzione conveniente che offre rendimenti maggiori rispetto ad altre strategie di marketing digitale. È stato dimostrato che supera le prestazioni dei banner pubblicitari, ad esempio, e sta diventando il metodo preferito per il marketing dei lanci di nuovi prodotti.
Agenzie come Acorn Influence offrono campagne personalizzate, che offrono ai marchi più piccoli spazio per effettuare un investimento senza il rischio elevato normalmente associato alle campagne di marketing. Detto questo, c’è una soglia minima che deve essere raggiunta per coprire i costi generali di gestione di una campagna.
L’approccio
6. Come inizio la nostra prima campagna di influencer?
Quando un’azienda decide di impegnarsi nell’influencer marketing, si trova di fronte a due scelte: farlo internamente o assumere un’agenzia di terze parti per gestire i dettagli per loro. Ci sono pro e contro per entrambe le opzioni, ma la maggior parte dei marchi sceglie di rivolgersi a un’agenzia perché è più conveniente ed è efficiente in termini di tempo.
7. Quanto coinvolgimento ottengono i marchi in una campagna di influencer gestita da un’agenzia?
Mentre ad alcuni marchi piace essere pratici, altri preferiscono che l’agenzia si occupi di tutto e nessuna delle due è una scelta sbagliata. Tuttavia, tutte le aziende dovrebbero essere il più trasparenti possibile, in modo che la campagna si svolga esattamente come si aspettano.
Sii dettagliato nei tuoi obiettivi di alto livello, chi è il tuo cliente e come hai gestito le campagne in passato. Tutte queste informazioni saranno utili per l’agenzia che mette insieme un piano.
8. Quali sono i passaggi per lanciare una campagna di influencer di successo?
Il nostro processo garantisce risultati genuini che i nostri clienti possono presentare con orgoglio ai loro capi. Personalizziamo ogni campagna in modo che i nostri clienti possano essere parte del processo in ogni fase del processo. In breve, Acorn seleziona gli influencer giusti , che si adattano perfettamente al tuo marchio , per creare i contenuti giusti , al momento giusto , nel posto giusto . Per una risposta più dettagliata, leggi il nostro post sul blog più recente .
9. È possibile integrare una campagna di influencer come parte di una campagna più ampia?
Sì! A molti dei nostri clienti piace gestire la propria campagna di influencer in concomitanza con altre attivazioni. Abbiamo anche una partnership con una società di media digitali che combina gli sforzi di marketing degli influencer con i programmi in-store e digitali. Contattaci per saperne di più.
Gli influencer
10. C’è un numero minimo di follower di cui una persona ha bisogno per essere considerata un influencer?
Questa è veramente la domanda del momento che tutti si fanno. Ci sono molti fattori che vengono presi in considerazione prima di reclutare una persona nella nostra rete di influencer, e uno di questi è la dimensione del pubblico. Anche se non c’è un minimo prestabilito, devi avere un pubblico sufficientemente ampio per avere un impatto visibile con i tuoi contenuti. L’impatto viene misurato principalmente in impressioni e impegni. Più ampia e coinvolta è la tua base di follower, più è probabile che ti assumeremo come influencer.
11. Che cos’è un micro-influencer?
Il massimo impatto per un influencer di Instagram è una dimensione del pubblico compresa tra 10.000 e 100.000. ( Digiday ) Questo è ciò che definiamo micro-influencer . Il termine micro-influencer è nato per distinguere coloro che guidano un elevato coinvolgimento dei contenuti ma non contano milioni di persone all’interno del loro pubblico.
12. Come faccio a reclutare influencer per la mia campagna?
Esistono vari modi in cui gli influencer possono essere reclutati, dall’invitarli personalmente via e-mail o passando attraverso la rete di influencer di un’agenzia. Abbiamo passato anni a perfezionare il processo di reclutamento degli influencer di Acorn e riteniamo che sia uno dei motivi per cui le nostre campagne generano risultati di grande impatto.
Invitiamo un gruppo selezionato di influencer della nostra rete a partecipare a una campagna basata su una varietà di fattori, il più grande dei quali è decidere se soddisfano i requisiti stabiliti da Acorn e dal marchio.
13. Perché gli influencer si uniscono alle reti di influencer?
Essere un influencer è un affare difficile. Lavorano sodo per creare i loro contenuti e gestire il loro marchio. Hanno costruito il loro seguito nel tempo guadagnandosi il rispetto del loro pubblico nella loro area di competenza. Anche se vogliono monetizzare il loro marchio, è importante che gli influencer siano pagati ciò che meritano e abbiano il tempo per fare ciò che sanno fare meglio.
Entrando a far parte di una rete di influencer, gli influencer possono fare affidamento su un’agenzia per gestire la logistica della campagna e sentirsi sicuri della qualità del lavoro che vengono proposti. Proprio come i marchi vogliono controllare un’agenzia, così anche gli influencer vogliono controllare un marchio. Una rete di influencer offre stabilità e sicurezza.
14. Come fanno gli influencer a sapere quali contenuti creare?
Ci prendiamo il tempo necessario per capire le esigenze e gli obiettivi dei nostri clienti, fino al “tipo” di contenuto che vorrebbero fossero pubblicati dagli influencer. Il team del servizio clienti assicura di avere i dettagli che devono fornire agli influencer prima del lancio, in modo che tutte le parti coinvolte siano allineate agli obiettivi della campagna.
Tuttavia, la licenza creativa rimane sempre con l’influencer ed è raro che gli influencer ricevano istruzioni esplicite su come dovrebbe apparire o essere il contenuto. Gli influencer hanno costruito il loro marchio e sanno quale tipo di contenuto risuonerà meglio con il loro pubblico. Sono gli esperti, quindi lasciamo che facciano il loro lavoro e forniamo indicazioni solo quando necessario.
15. In che modo il contenuto può essere autentico se gli influencer vengono pagati per crearlo?
Gli influencer non si limitano a promuovere un prodotto. Vengono fuori con idee utili su come utilizzare il prodotto. I follower interagiscono con questo contenuto utile, lo condividono con i loro amici, lo appuntano su Pinterest e tornano più tardi quando vogliono provare l’idea in prima persona. La maggior parte degli influencer non pubblicherà contenuti che non risuonano con il loro pubblico o si adattano al proprio marchio, e nessuna agenzia con cui vale la pena lavorare assumerebbe influencer che non si adattano bene alla campagna di un marchio.
16. Gli influencer pubblicano i contenuti su tutti i social network?
Non tutte le campagne hanno contenuti pubblicati su tutti i social network. I grandi (Facebook, Twitter, Pinterest, Snapchat e Instagram) costituiscono la maggior parte di tutti i contenuti degli influencer pubblicati sui social media. Tuttavia, alcune campagne risuonano semplicemente meglio su determinati canali. La maggior parte degli influencer a cui è richiesto di pubblicare un post sul blog, lo condividerà sui propri canali social, ma è anche possibile eseguire campagne limitate solo ai social media.
17. Quanto vengono pagati gli influencer?
Questa potrebbe essere la domanda più frequente sull’influencer marketing, ma sfortunatamente non esiste una risposta univoca. Le agenzie di influencer marketing pagano tariffe diverse, che si basano su molti fattori e variano a seconda degli individui e delle campagne. A volte gli influencer hanno il loro prezzo base, che desiderano essere pagati, e altri sono felici di negoziare in base alla richiesta per ciascuna campagna.
18. Posso risarcire gli influencer con carte regalo o prodotti?
Pochissime agenzie di marketing di influencer compenseranno con i prodotti. I blogger e i marketer dei social media gestiscono attività personali e il loro lavoro deve essere adeguatamente compensato. Il compenso per gli influencer dovrebbe sempre essere incluso nel contratto della campagna. I prodotti gratuiti vengono solitamente inviati ai blogger in modo che possano scattare foto, acquisire video e recensire i prodotti in modo appropriato.
Il pubblico
19. Cosa pensa il pubblico di un influencer dei propri contenuti sponsorizzati?
Le persone accettano contenuti sponsorizzati perché c’è un livello di fiducia tra l’influencer e il consumatore. A differenza degli annunci, che sono pagati da grandi (e spesso impersonali) aziende, i contenuti di influencer sponsorizzati sono pubblicati da qualcuno che è riconoscibile: una persona reale.
Un influencer fa crescere un pubblico perché ha restituito qualcosa di prezioso alle persone che visualizzano i loro contenuti. Che si tratti di ispirazione per la propria vita, di una ricetta o di un semplice intrattenimento, il pubblico ottiene qualcosa ogni volta che interagisce con un influencer.
20. Quali dati demografici stanno raggiungendo le campagne di marketing degli influencer?
Le campagne di influencer possono raggiungere qualsiasi gruppo demografico attualmente raggiunto dagli influencer nella nostra rete. (Tutti loro.) I più diffusi sono Millennials, Gen X e Gen Z, perché sono gli utenti più comuni dei social network.
La legge
21. Cosa dovrei sapere sulla legge che regola gli influencer?
Per fare l’Influencer basta aprire una partita IVA e fatturare i lavori che si fanno.
Quindi affidarsi ad un commercialista e pagare le normali tasse di una partita IVA individuale.
Il Codice rientra tra la categoria lavorativa dei pubblicitari.
22. Un influencer o un marchio possono essere citati in giudizio se non rispettano le normative FTC?
Sì, i marchi sono già stati citati in giudizio e puoi trovare facilmente alcuni dei casi più famosi con una rapida ricerca su Google. La FTC ha anche iniziato di recente a inviare lettere di avvertimento ad alcuni influencer che non hanno seguito le leggi sulla divulgazione della FTC. È possibile che gli influencer affronteranno anche azioni legali se non rispettano le regole. Ancora una volta, tieniti aggiornato e non dare per scontato nulla.
23. Perché la FTC regolamenta il marketing degli influencer?
Come consumatori non vogliamo mai sentirci ingannati o mentiti in alcun modo, motivo per cui è di vitale importanza che le persone sappiano quando qualcosa è un’approvazione genuina o una pubblicità . Nel caso degli influencer i confini possono essere leggermente sfumati quando un blogger ama sinceramente un marchio ma viene anche pagato per creare contenuti per loro. La FTC sbaglia sul lato della cautela quando si tratta di sponsorizzazioni pagate. Anche se il blogger apprezza davvero e acquista i prodotti di quel marchio, deve rivelare legalmente il proprio ruolo in una campagna.
24. Chi possiede il contenuto: l’influencer o il marchio?
Gli influencer conservano i diritti sui loro contenuti, tuttavia il marchio o brand possono stipulare nei loro contratti con gli influencer i diritti esclusivi di utilizzo dei contenuti per un certo periodo di tempo (o indefinito). Se il contratto non dice nulla sulla proprietà o sui diritti di proprietà intellettuale, allora il l’influencer ha il copyright su quel contenuto e tutti i diritti associati al copyright.
I risultati
25. Come vengono misurati i risultati di una campagna di influencer marketing?
Acorn misura il successo di una campagna in base agli obiettivi che i nostri clienti delineano prima del calcio d’inizio e utilizzando metriche tra cui impressioni, impegni, valore totale dei media, contenuti totali e (quando lavoriamo con agenzie digitali) aumento delle vendite.
26. Le impressioni sono migliori degli impegni?
In termini olistici nessuno dei due è migliore dell’altro perché è necessario avere un’impressione prima di ottenere un impegno. Detto questo, non vuoi ottenere migliaia di impressioni senza un singolo coinvolgimento.
Per misurare l’efficacia di una campagna, dovresti avere in mente un obiettivo specifico e renderlo noto all’agenzia o al team che ti aiuta a creare una campagna sui social media.
27. Quali reti di social media generano il ROI maggiore?
Gli specialisti hanno analizzato il valore dei social network in base alle prestazioni nelle campagne e altri fattori, fino al 2016. Queste classifiche sono soggette a modifiche in base a una varietà di fattori, tra cui:
- Aggiornamenti dalle reti
- Obiettivi della campagna unici
- Come gli influencer li usano nelle campagne
- Attualmente i post del blog sono i più preziosi, seguiti da Instagram e YouTube.
Un post di un blog vale più di una foto di Instagram, perché contiene la maggior parte delle informazioni, incorpora diversi mezzi (foto, collegamenti, testo) e richiede il massimo livello di interesse per essere consumato.
Un influencer trascorre la maggior parte del tempo a produrre un post sul blog e allo stesso modo un lettore deve dedicare più tempo a coinvolgerlo. Più a lungo un pubblico interagisce con un contenuto, maggiore è il potenziale di conversione.
28. In che modo l’influencer marketing migliora la nostra SEO?
Gli influencer fanno qualcosa che così tanti marchi sbagliano: costruiscono una relazione genuina con il loro pubblico. Invece di concentrarsi sull’aumento delle vendite, gli influencer pensano come individui e creano contenuti stimolanti che parlano ad altre persone nella loro vita quotidiana. La loro relazione influencer-follower si basa su un coinvolgimento genuino e sulla fiducia.
Google sa che le persone cercano contenuti che forniscano loro la soluzione giusta. Google premia i loro contenuti pertinenti con un’elevata autorità del sito, il che offre loro maggiori possibilità di classificarsi al primo posto in una ricerca di parole chiave.
Leggi il nostro post sul blog sull’argomento per scoprire alcuni degli altri modi in cui i marchi stanno ottenendo una spinta SEO dal marketing degli influencer.
29. Esistono altre metriche per misurare le prestazioni della nostra campagna di influencer marketing?
Il successo dell’influencer marketing non si limita ai ritorni finanziari. Ci sono infatti diversi modi in cui i marchi possono trarre vantaggio dall’esecuzione di una campagna con influencer: aumento della consapevolezza del marchio, copertura estesa, potenziamento SEO, contenuto sempreverde, eccedenza di budget e nuovi ambasciatori (solo per citarne alcuni!). Consulta la nostra infografica su questo argomento per saperne di più.
Il futuro
30. Quali sono alcuni dei modi in cui l’influencer marketing potrebbe migliorare nel tempo?
Progressi tecnologici
La tecnologia si evolve con le nostre esigenze e il marketing degli influencer è diventato prevalente negli ultimi anni e la tecnologia si sta affrettando a tenere il passo. Nuovi strumenti per misurare il comportamento di acquisto dei consumatori in relazione ai contenuti dell’influencer forniranno ai marchi conoscenze aggiuntive per perseguire idee per le campagne con maggiore sicurezza.
Misurazione su più canali
Gli influencer pubblicano raramente contenuti su un canale. È importante che mentre l’influencer marketing continua a crescere, insieme ai social network, i marchi siano in grado di misurare il ritorno sull’investimento ovunque vadano i contenuti.
Il calcolo dell’influenza su tutti i canali dei social media per catturare la vera influenza sarà una forza trainante nei prossimi due anni per le agenzie e il marchio allo stesso modo. Acorn ha già un algoritmo di proprietà che valuta gli influencer in base a una varietà di fattori, comprese le loro prestazioni su diversi canali social.
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