Come Aprire un Bar: Costi, Licenze, Finanziamenti, Guida Completa

Licenze, corsi e finanziamenti da ottenere per aprire un Bar oggi.

Anche se siamo sempre in un contesto di crisi economica, aprire un bar , gestirlo, continua ad esercitare un certo appeal su molte persone, vuoi per l’ ambiente a contatto col pubblico, sia per il poter sperimentare un contesto lavorativo con molte soddisfazioni, anche se complesso, cerchiamo quindi di capire come ottenere dei finanziamenti, i vari franchising, i costi che può avere aprire questo tipo di azienda e le licenze che servono.

Di bar ne esistono diverse tipologie: da quello tradizionale, ai bar specializzati in aperitivi, happy hour, o addirittura specializzati in pranzi, colazioni, tavole fredde/calde etc. Vi è solo l’ imbarazzo della scelta.

Costi per aprire un bar

 

Valutare quanto costa aprire un bar è un punto fondamentale di ogni scelta, anche se ci sono variabili, e la possibilità di valutare un franchising (si veda oltre).

Sia che si affitti il locale, sia che lo si compri, si parla di cifre importanti. Vi sono poi i costi fissi del locale come luce elettrica, acqua, utenze varie, personale, etc. Un budget, molto indicativo, può essere il considerare una somma di Eur 50.000,00.

In caso, poi,di compravendita di licenze, le cifre da sborsare sono molto variabili e dipendono da molti fattori: ad esempio la licenza di un bar ben avviato sarà più cara di un bar con una clientela limitata. Indicativamente, per acquisire una licenza di un bar già operativo, possiamo stimare una somma di Eur 100.000,00 circa. La compravendita della licenza richiede, inoltre, l’ intervento del notaio con relative spese.

 

Altre spese necessarie da considerare sono quelle per arredamento e macchinari. Una macchina da caffè professionale, per bar, può eccedere anche Eur 2000,00. L’arredamento, invece, può presentare budget differenti rispetto alle proprie idee e valutazioni.

 

A supporto di tutte le spese, bisogna verificare se vi sono normative agevolate per ottenere contributi per l’ avvio di una nuova attività. Anche in questo caso, le cose possono essere diverse da Regione a Regione.

 

A livello di base esiste la legge n. 185/2000 (incentivi all’ auto imprenditorialità). Tale legge prevede l’ ottenimento di contributi (a fondo perduto) sino ad Eur 10329,00, e finanziamenti a 5 anni a tassi agevolati per un massimo di Eur 15493,00.

 

Tuttavia questa normativa ha limitazioni territoriali, ossia la residenza e la sede legale amministrativa deve essere riferita solo ad alcune Regioni italiane: Sicilia,Sardegna, Calabria,Campania, Puglia, Molise, Abruzzo.

L’ ottenimento dei contributi e del finanziamento prevede alcuni requisiti, come ad esempio essere disoccupati, maggiorenni, il dover mantenere l’esercizio di impresa per almeno 5 anni, ed un business plan da far approvare da apposite commissioni.

 

Esiste, poi, la legge Sabatini Bis per ottenere finanziamenti con tassi agevolati (da Eur 20000,00 ad Eur 2000000,00) se si acquistano beni strumentali. Requisiti di base sono l’ esercitare attività di impresa in Italia, essere maggiorenni, non essere dichiarati falliti o cattivi pagatori, e l’ approvazione di un business plan.

 

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Buona norma è quella di chiedere al proprio commercialista le agevolazioni normative al momento.

 Come aprire un bar: costi , licenze, guida completa

Come cominciare per aprire un bar?

Primo elemento da considerare per aprire un bar è un locale idoneo a destinazione commerciale.

Le dimensioni possono variare da piccole a medio/grandi: la personalizzazione del locale è quello che farà la differenza. Importante è differenziarsi per qualità, e tipologia del servizio, arredamento di nostra scelta ma innovativo e attraente, ed altri fattori che possono essere di richiamo per la clientela.

 

Se siamo neofiti del settore sarà necessaria una preparazione di base.

La preparazione dovrà essere rivolta a farci acquisire competenze di base per la gestione di un bar, per erogare il servizio, ed apprendere alcuni risvolti economici dell’ attività.

Esistono, a tal fine, moltissimi enti e scuole, od associazioni di categoria, che erogano corsi specifici senza spendere cifre esagerate.

 

Tasse: Partita iva, ed assistenza di un commercialista.

In tema di locale da adibire a bar, lo stesso deve essere a destinazione commerciale, rispettare normative sia locali sia regionali: sarà necessario avventurarsi in un percorso burocratico necessario per essere in regola. Nello specifico, sarà basilare presentare un modulo al Comune per l’ inizio di una nuova attività, richiedere sempre al Comune l’ autorizzazione per l’ affissione della nostra insegna del locale, ottenere l’ autorizzazione del Fisco per la vendita di prodotti superalcolici. Inoltre, come ogni buon bar vi sarà una diffusione di musica, o l’ utilizzo di televisori: occorre mettersi in regola con SIAE e canone TV.

Inoltre, se il locale è abbastanza grande, ed eccede i 450 metri quadrati, servirà anche una certificazione per l’ antincendio (richiesta ai Vigili del Fuoco).

Ricordiamo che dal 2020 si può aprire una partita IVA sfruttando il regime forfettario se i guadagni sono inferiori ai 65 mila euro.

Aprire un Bar a gestione familiare , una ditta individuale o un’azienda?

L’ apertura di un bar richiede anche requisiti soggettivi, oltre che oggettivi.

È pacifico che per aprire un bar bisogna essere maggiorenni, e come sopra ricordato, l’ aver frequentato corsi per la somministrazione di alimenti e bevande, e l’ abilitazione SAB (bisogna preventivare una cifra attorno a Eur 1.000,00).

Il corso per la somministrazione di alimenti e bevande può essere evitato se si è frequentata una scuola alberghiera, o similare, con ottenimento del diploma.

 

In merito alle normative locali, le stesse possono variare da Comune a Comune in nome della liberalizzazione. È possibile anche imbattersi in licenze, a livello locale, bloccate: il Comune non ne rilascia di nuove, ed in tal caso si può solo cercare qualcuno disponibile a vendere la propria licenza per i più svariati motivi.

 

Oltre i contatti con la P.A., il Fisco, sarà necessario regolarizzarsi con Inps, Inail, ed ASL per l’ autorizzazione sanitaria del locale.

come aprire un bar
Baratti & Milano è un Bar di Torino, ed è sempre in cima alle classifiche dei migliori Bar Italiani. Per riuscire ad avere successo, è indispensabile prendere spunto dai migliori.

 

Per avere successo, bisogna copiare dai migliori

Non bisogna avere remore nel copiare dai migliori.

Certo, è impossibile copiare da cima a fondo un Bar famosissimo, anche perchè ci sono dei copyright che non possono essere riprodotti, ma avere come spunto di idea lo stile, la location, i prodotti offerti di un Bar pluripremiato , magari in una città diversa da quella dove Noi intendiamo aprire la Nostra attività, è sempre una buona idea.

Come aprire un bar senza soldi

Aprire un bar senza soldi può essere una sfida, ma non è impossibile. Ecco alcuni passaggi che ti possono aiutare a realizzare il tuo sogno:

Elabora un’idea solida: Definisci il tuo concetto di bar e identifica il tuo pubblico di riferimento. Questo ti aiuterà a sviluppare un piano d’azione e una strategia di marketing.

  • Crea un business plan: Prepara un business plan dettagliato che includa le informazioni sul mercato, la concorrenza, le strategie di marketing e le previsioni finanziarie. Un buon business plan ti aiuterà a ottenere il supporto di investitori e finanziatori.
  • Cerca finanziamenti alternativi: Poiché non hai soldi a disposizione, dovrai cercare altre fonti di finanziamento. Alcune opzioni possono includere:a. a. .Crowdfunding: Utilizza piattaforme di crowdfunding come Kickstarter o Indiegogo per raccogliere fondi dal pubblico.
    b. Finanziamenti a fondo perduto: Ricerca sovvenzioni e finanziamenti a fondo perduto offerti da enti governativi o organizzazioni private.
    c. Investitori privati: Presenta il tuo progetto a potenziali investitori privati, come amici, familiari o business angel.
  • Trova una location economica: Opta per una location che richieda un investimento iniziale minimo, come un locale in affitto a basso costo, un chiosco o un food truck.
  • Ristrutturazione e arredamento low-cost: Sfrutta il fai-da-te e la creatività per ristrutturare e arredare il tuo bar in modo economico. Puoi anche cercare mobili e attrezzature usate o scontate.
  • Collaborazioni e partnership: Stringi accordi con altri imprenditori locali, come fornitori di cibo e bevande, musicisti e artisti, che possano offrire i loro servizi in cambio di visibilità o quote del tuo business.
  • Promozione a basso costo: Utilizza i social media e altre piattaforme online per promuovere il tuo bar senza dover spendere troppo in pubblicità. Organizza eventi speciali e crea promozioni per attirare clienti.
  • Gestione finanziaria accurata: Tieni sotto controllo i costi e ottimizza le spese per massimizzare i profitti. Controlla attentamente il flusso di cassa e le entrate.
  • Lavoro volontario o scambio di competenze: Per ridurre i costi del personale, potresti chiedere aiuto a amici e familiari o proporre uno scambio di competenze con altre persone che vogliono entrare nel settore.

Ricorda che aprire un bar senza soldi richiede molto impegno, creatività e determinazione, ma con una buona strategia e il sostegno giusto, è possibile realizzare il tuo sogno.

Come aprire un bar da zero

Aprire un bar da zero richiede pianificazione, ricerca e dedizione. Ecco una guida passo-passo per aiutarti a creare il tuo bar di successo:

  1. Scegli il concetto del tuo bar: Prima di tutto, decidi quale tipo di bar vuoi aprire. Alcuni esempi includono bar sportivi, pub, wine bar, cocktail bar o locali con musica dal vivo. Questa decisione influenzerà molti altri aspetti del tuo progetto, come il design del locale e il menu.
  2. Analizza il mercato e la concorrenza: Studia la tua zona e il tuo target di clientela. Identifica i bisogni e le preferenze dei clienti e valuta la concorrenza. Questo ti aiuterà a capire come differenziarti e creare un’offerta unica.
  3. Crea un business plan: Il business plan è fondamentale per definire la tua strategia e stabilire obiettivi chiari. Includi informazioni sul mercato, la concorrenza, il menu, il personale, le previsioni finanziarie e il piano di marketing.
  4. Trova una location adeguata: La location è un fattore cruciale per il successo del tuo bar. Scegli un locale situato in un’area con un alto flusso di persone, ma valuta anche il costo dell’affitto e la vicinanza a competitor.
  5. Acquisisci licenze e permessi: Informarsi sulle licenze e i permessi necessari per aprire un bar nella tua città. Questi potrebbero includere licenze per la vendita di alcolici, autorizzazioni sanitarie e permessi per la musica dal vivo.
  6. Ristrutturazione e arredamento: Progetta e arreda il tuo bar in modo da riflettere il tuo concetto e attrarre il tuo pubblico di riferimento. Presta attenzione all’illuminazione, all’acustica e alla disposizione dei tavoli e delle sedie.
  7. Seleziona il menu e i fornitori: Scegli il menu in base al tipo di bar e al pubblico che desideri attrarre. Cerca fornitori affidabili e di qualità per i prodotti alimentari e le bevande.
  8. Assumi il personale: Assumi personale esperto e cordiale che contribuirà a creare un’atmosfera accogliente nel tuo bar. Considera di assumere bartender, camerieri, cuochi e addetti alla pulizia.
  9. Pianifica il marketing: Crea una strategia di marketing per promuovere il tuo bar. Utilizza i social media, il passaparola e organizza eventi speciali per attirare clienti e creare un seguito di clienti affezionati.
  10. Inaugurazione e gestione: Una volta che tutto è pronto, organizza un’inaugurazione per presentare il tuo bar alla comunità. Successivamente, presta attenzione alla gestione quotidiana, monitora le entrate e le spese e fai eventuali aggiustamenti per garantire la redditività e il successo del tuo bar.

Ricorda che aprire un bar da zero richiede tempo, pazienza e perseveranza, ma seguendo questi passaggi, sarai sulla buona strada per realizzare il tuo sogno e

 

Licenza per aprire un Bar: quanto costa

 

I costi per le licenze necessarie per aprire un bar possono variare a seconda del paese, della regione e delle leggi locali. Inoltre, ci possono essere costi aggiuntivi per autorizzazioni, tasse e permessi specifici legati alla tua attività. Ecco alcuni dei costi più comuni per aprire un bar:

  1. Licenza per la vendita di alcolici: Il costo della licenza alcol varia in base al tipo di licenza e alla legislazione locale. In Italia, per esempio, il costo di una licenza per la somministrazione di bevande alcoliche può variare tra €400 e €4.000, a seconda delle dimensioni e della tipologia del locale, della zona geografica e del tipo di bevande servite.
  2. Autorizzazione sanitaria: Per ottenere l’autorizzazione sanitaria, dovrai dimostrare che il tuo locale rispetta le norme igieniche e sanitarie stabilite dalla legge. Il costo per l’autorizzazione sanitaria varia a seconda delle dimensioni del locale e delle leggi locali, ma può oscillare tra €100 e €500.
  3. Licenza di pubblica sicurezza (se richiesta): In alcuni casi, potresti aver bisogno di una licenza di pubblica sicurezza per aprire un bar. Il costo di questa licenza varia a seconda delle leggi locali e delle dimensioni del locale.
  4. Permesso per la musica dal vivo e intrattenimento: Se il tuo bar offrirà musica dal vivo o intrattenimento, potresti aver bisogno di un permesso specifico. Anche in questo caso, i costi variano in base alle leggi locali e alla tipologia di intrattenimento offerto.
  5. Tasse di registrazione e costituzione dell’impresa: Se devi costituire una nuova impresa per aprire il tuo bar, dovrai pagare delle tasse di registrazione. Questi costi variano in base alla forma giuridica dell’impresa e alle leggi locali.
  6. Assicurazione: L’assicurazione è un aspetto fondamentale per aprire un bar e coprire eventuali danni o responsabilità civile. I costi dell’assicurazione dipendono dalla copertura richiesta e dalla dimensione del tuo locale.

In generale, i costi per aprire un bar possono variare notevolmente, e potrebbero esserci altre spese legate all’ottenimento di licenze e permessi specifici nella tua area. Pertanto, è importante informarsi sulle leggi e i regolamenti locali e includere questi costi nel tuo business plan.

Aprire un bar in franchising

 

Con il franchising, aprire un bar diventa un’operazione meno complessa. Con questo strumento si sfrutta l’ esperienza, e la preparazione di una società che ha già un’ esperienza nel settore, ed è ben conosciuta come brand.

 

Le società a cui è possibile affiliarsi per aprire un bar richiamano marchi noti di caffè, o catene di ristorazione, ed oltre a quanto sopra ricordato è possibile fruire di assistenza tecnica, e gestionale. Di norma, le attrezzature del caffè sono fornite gratuitamente, o in comodato gratuito, ma è bene valutare ogni contratto di affiliazione nello specifico.

 

I vantaggi del franchising risiedono nel fatto, come detto, che si può sfruttare un brand conosciuto, di richiamo per la clientela, e quindi essere una sorta di avviamento facilitato.

Un contratto di franchising per aprire un bar, quinquennale, richiede un impegno che può oscillare da Eur 15.000, ad Eur 40.000,00.

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Fondatore di Economia Italia nel 2014, ha frequentato la Facoltà di Economia e Commercio presso l'Università di Perugia. Collaboratore di varie testate, blog e siti in cui scrive approfondimenti di economia italiana, finanza, trading, politica ed economia internazionale, lavoro, fare impresa, marketing, rinnovabili, motori.

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