Ecco i nuovi dati che ci sono arrivati per quanto riguardo il bisogno di figure professionali più ricercate nella sanità italiana per il 2025, 2026 e 2027. La carenza di medici e infermieri in Italia è un problema persistente e in crescita, che sta mettendo a dura prova il sistema sanitario nazionale.
L’Italia si prepara ad affrontare una crescente domanda di professionisti sanitari entro il 2026, con infermieri, medici (in particolare specialisti) e fisioterapisti in cima alla lista delle figure più ricercate. Diverse aree del Paese, con un focus particolare sulle regioni settentrionali coinvolte in grandi eventi e sulle aree destinatarie di fondi per il potenziamento della sanità territoriale, registreranno il fabbisogno più elevato.
La carenza di personale sanitario è un problema annoso per l’Italia, destinato ad acuirsi nei prossimi anni a causa di diversi fattori concomitanti: l’invecchiamento della popolazione, un numero significativo di pensionamenti attesi nel settore e gli investimenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per potenziare l’assistenza territoriale e domiciliare.
Dove si Concentrerà la Domanda:
La necessità di personale sanitario sarà diffusa su tutto il territorio nazionale, ma alcune aree si distingueranno per un fabbisogno particolarmente accentuato:
Lombardia e Veneto: Queste regioni, oltre a dover far fronte al fabbisogno ordinario, vedranno una domanda specifica e temporanea legata all’organizzazione dei Giochi Olimpici Invernali Milano Cortina 2026, che richiederanno un contingente significativo di medici, infermieri, fisioterapisti, OSS e altre figure sanitarie e tecniche.
Regioni del Nord in Generale: Tradizionalmente poli di eccellenza sanitaria, continuano ad attrarre professionisti ma necessitano di rimpiazzare il personale in uscita e far fronte a una domanda elevata. La Regione Veneto, ad esempio, ha già manifestato la necessità di migliaia di infermieri e medici.
Aree Interne e Regioni del Sud: Le risorse del PNRR destinate al potenziamento della sanità territoriale, con la creazione di “Case della Comunità” e il rafforzamento dell’assistenza domiciliare, potrebbero generare una significativa domanda di personale in queste zone, tradizionalmente più carenti. Particolare attenzione è rivolta a Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia per il monitoraggio dell’attuazione del PNRR sanità.
Le previsioni indicano che il fabbisogno di laureati in discipline medico-sanitarie sarà tra i più elevati nei prossimi anni, sottolineando l’importanza di investire nella formazione e nell’attrattività delle professioni sanitarie per garantire la tenuta del Servizio Sanitario Nazionale.
Dati recenti:
Infermieri: Si stima una carenza di circa 60.000-70.000 infermieri. Questa carenza è dovuta a diversi fattori, tra cui pensionamenti, dimissioni volontarie, emigrazione verso l’estero e un numero insufficiente di nuovi laureati.
Medici: La carenza di medici è stimata intorno ai 20.000, particolarmente acuta nelle aree specialistiche e nei medici di base. La distribuzione geografica della carenza è disomogenea, con alcune regioni e aree interne particolarmente colpite.
Cause della carenza:
Stipendi bassi: Le retribuzioni del personale sanitario in Italia sono inferiori rispetto ad altri paesi europei, il che rende difficile attrarre e trattenere professionisti qualificati.
Scarse prospettive di carriera: Le opportunità di crescita professionale nel settore sanitario sono limitate, il che può scoraggiare i giovani laureati.
Stress lavorativo: Il lavoro nel settore sanitario può essere molto stressante, soprattutto in periodi di emergenza come la pandemia.
Possibili soluzioni:
Aumento degli stipendi: Rendere le retribuzioni più competitive a livello europeo.
Miglioramento delle condizioni di lavoro: Ridurre il carico di lavoro e offrire maggiori opportunità di formazione e carriera.
Incentivi per le aree disagiate: Offrire incentivi economici e di carriera ai professionisti che scelgono di lavorare in aree con carenza di personale.
Aumento dei posti nelle università: Formare un numero maggiore di professionisti sanitari.
Nell’ultimo test di ammissione alle Professioni Sanitarie per l’anno accademico 2024/2025, il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) ha messo a bando un totale di 37.472 posti.
Questo numero complessivo era così suddiviso:
35.930 posti riservati ai candidati dei Paesi UE e non UE residenti in Italia.
1.542 posti destinati ai candidati dei Paesi non UE residenti all’estero.
Questi dati sono stati definiti con il Decreto Ministeriale n. 1119 del 1° agosto 2024. Le singole università hanno poi gestito le proprie graduatorie sulla base dei risultati del test nazionale.
Personale per il 2025 – 2026 – 2027
Per l’anno accademico 2024/2025, i 35.930 posti messi a bando per i candidati dei Paesi UE e non UE residenti in Italia per l’ammissione ai corsi di laurea delle Professioni Sanitarie sono stati suddivisi tra le diverse specializzazioni (corsi di laurea) come segue.
Questi dati sono definiti principalmente dal Decreto Ministeriale n. 750 del 29 maggio 2024 e confermati/aggiornati dal successivo Decreto Ministeriale n. 1119 del 1° agosto 2024 e relativi allegati.
Ecco una ripartizione indicative delle principali “specializzazioni” (corsi di laurea triennale) più richieste e con un numero significativo di posti disponibili, basata sui dati ministeriali:
Infermieristica: Si conferma tradizionalmente il corso con il maggior numero di posti disponibili, spesso superando i 18.000-20.000 posti a livello nazionale.
Fisioterapia: Anche questo è un corso con un elevato numero di posti, generalmente nell’ordine di alcune migliaia (es. 2.500-3.000).
Tecniche di Laboratorio Biomedico: Solitamente offre un numero considerevole di posti.
Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia: Altro corso con una buona numerosità di accessi.
Ostetricia: Con un numero di posti significativo a livello nazionale.
Logopedia: Generalmente con un numero di posti inferiore rispetto a infermieristica o fisioterapia, ma comunque con diverse centinaia di accessi.
Igiene Dentale
Dietistica
Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro
Educazione Professionale
Assistenza Sanitaria
Tecniche Ortopediche
Tecniche Audioprotesiche
Tecniche Audiometriche
Tecniche di Neurofisiopatologia
Tecniche di Fisiopatologia Cardiocircolatoria e Perfusione Cardiovascolare
Podologia
Terapia della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva
Terapia Occupazionale
Per avere il numero esatto di posti per ciascuna delle 22 professioni sanitarie, è necessario consultare la Tabella A (Allegato A) dei decreti ministeriali sopracitati (DM n. 750 del 29/05/2024 e DM n. 1119 del 01/08/2024). Questi documenti sono reperibili sul sito ufficiale del Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR).
Ad esempio, il DM n. 1119 del 1° agosto 2024, all’Allegato 1 (che sostituisce l’Allegato A del DM 750/2024), riporta la suddivisione definitiva dei 35.930 posti per i candidati UE e non UE residenti in Italia per ciascun corso di laurea delle professioni sanitarie, specificando anche la ripartizione per singola sede universitaria.
Se desidera conoscere il numero preciso di posti per una specifica professione sanitaria o per una determinata università, posso provare a cercare quel dettaglio se mi fornisce l’indicazione. Certamente. Per il test di ammissione alle Professioni Sanitarie dell’anno accademico 2024/2025, i 35.930 posti destinati ai candidati dei Paesi UE e non UE residenti in Italia sono stati suddivisi tra i seguenti corsi di laurea (spesso definiti impropriamente “specializzazioni” a livello di laurea triennale):
Ecco la ripartizione dei posti per singolo corso di laurea, come da Decreto Ministeriale n. 1119 del 1° agosto 2024 (Tabella A):
Infermieristica: 20.525 posti
Fisioterapia: 2.947 posti
Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia: 1.700 posti
Tecniche di laboratorio biomedico: 1.500 posti
Ostetricia: 1.240 posti
Logopedia: 986 posti
Igiene dentale: 905 posti
Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro: 891 posti
Educazione professionale: 828 posti
Assistenza sanitaria: 611 posti
Dietistica: 591 posti
Tecnica della riabilitazione psichiatrica: 525 posti
Terapia della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva: 440 posti
Ortottica e assistenza oftalmologica: 341 posti
Tecniche audioprotesiche: 303 posti
Infermieristica pediatrica: 279 posti
Terapia occupazionale: 263 posti
Tecniche di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare: 236 posti
Tecniche ortopediche: 209 posti
Osteopatia: 200 posti (si noti che questo corso, pur inserito nel decreto delle professioni sanitarie, ha un percorso formativo e un quadro normativo specifico in evoluzione)
Tecniche di neurofisiopatologia: 190 posti
Podologia: 117 posti
Tecniche audiometriche: 103 posti
Questa suddivisione riflette il fabbisogno stimato per le diverse figure professionali sanitarie sul territorio nazionale per l’anno accademico di riferimento. È importante notare che “Infermieristica” è il corso con il numero di posti disponibili nettamente più elevato, seguito da “Fisioterapia” e “Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia”.
Per diventare Tecnico di laboratorio biomedico in Italia, è necessario seguire un percorso specifico:
Laurea triennale: Iscriversi e conseguire la laurea triennale in Tecniche di Laboratorio Biomedico presso una delle università italiane che offrono questo corso di studi. L’accesso è a numero chiuso e richiede il superamento di un test d’ingresso.
Abilitazione: Dopo la laurea, è necessario superare l’Esame di Stato per l’abilitazione alla professione di Tecnico di Laboratorio Biomedico.
Iscrizione all’Albo: Una volta superato l’esame di stato, è possibile iscriversi all’Albo professionale dei Tecnici di Laboratorio Biomedico.
Stipendio:
Lo stipendio di un Tecnico di Laboratorio Biomedico in Italia può variare in base a diversi fattori, come l’esperienza, il livello di responsabilità, il settore (pubblico o privato) e la regione in cui si lavora.
Inizio carriera: Lo stipendio iniziale di un Tecnico di Laboratorio Biomedico appena laureato si aggira intorno ai 1.400-1.600 euro lordi al mese.
Con esperienza: Con l’esperienza e l’acquisizione di maggiori competenze, lo stipendio può aumentare fino a 2.000-2.500 euro lordi al mese.
Settore privato: Nel settore privato, gli stipendi possono essere leggermente più alti rispetto al settore pubblico.
Prospettive di carriera:
Un Tecnico di Laboratorio Biomedico può specializzarsi in diverse aree, come microbiologia, biochimica clinica, ematologia, immunologia, biologia molecolare, ecc. Con l’esperienza e la formazione continua, può assumere ruoli di maggiore responsabilità, come coordinatore di laboratorio o responsabile della qualità.
Laurea triennale: Iscriversi e conseguire la laurea triennale in Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia presso una delle università italiane che offrono questo corso di studi. L’accesso è a numero chiuso e richiede il superamento di un test d’ingresso.
Abilitazione: Dopo la laurea, è necessario superare l’Esame di Stato per l’abilitazione alla professione di Tecnico di Radiologia Medica.
Iscrizione all’Albo: Una volta superato l’esame di stato, è possibile iscriversi all’Albo professionale dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica.
Stipendio:
Lo stipendio di un Tecnico di Radiologia Medica in Italia può variare in base a diversi fattori, come l’esperienza, il livello di responsabilità, il settore (pubblico o privato) e la regione in cui si lavora.
Inizio carriera: Lo stipendio iniziale di un Tecnico di Radiologia Medica appena laureato si aggira intorno ai 1.300-1.500 euro netti al mese.
Con esperienza: Con l’esperienza e l’acquisizione di maggiori competenze, lo stipendio può aumentare fino a 1.800-2.200 euro netti al mese.
Settore privato: Nel settore privato, gli stipendi possono essere leggermente più alti rispetto al settore pubblico.
Prospettive di carriera:
Un Tecnico di Radiologia Medica può specializzarsi in diverse aree, come radiologia diagnostica, radioterapia, medicina nucleare, risonanza magnetica, ecc. Con l’esperienza e la formazione continua, può assumere ruoli di maggiore responsabilità, come coordinatore di reparto o responsabile della qualità.
Spero queste informazioni ti siano utili!
Infermieristica
Laurea triennale mirata a formare personale nell’assistenza tecnica, relazionale ed educativa, operando principalmente in:
Assistenza
Cura
Prevenzione
Riabilitazione
E’ disponibile anche il corso d’infermieristica pediatrica, mirato all’assistenza sanitaria per bambini e preadolescenti, prevedendo anche un aspetto educativo. L’operatore lavorerà in strutture ospedaliere, case di cura pubbliche e private o domicili.
Specialmente nell’ultimo periodo, la laurea in infermieristica è tra le più scelte dagli studenti, per l’alta richiesta di personale e le elevate possibilità d’assunzione. QUI: come diventare infermiere.
Ostetricia
Corso triennale che forma gli operatori nell’assistenza alla donna durante gravidanza, parto e ripresa psicofisica, seguendo la paziente e dando consigli durante tutte le fasi, prestando inoltre assistenza al neonato. Tra le mansioni principali vi sono:
Preparazione interventi ginecologici
Prevenzione tumori genitali femminili
Accertamento situazioni patologiche
Le ostetriche partecipano poi a percorsi d’educazione sanitaria e/o sessuale per famiglie e comunità, così come a corsi pre-parto e preparazione annessa. Al termine del percorso di studi triennale sarà necessario iscriversi all’albo professionale, anche qualora si voglia proseguire con master di primo o secondo livello o laurea specialistica. Si potrà lavorare in strutture sanitarie private o pubbliche o svolgere libera professione. QUI: Come diventare ostetrica.
Fisioterapia
Corso di laurea triennale specializzato nella prevenzione, cura e riabilitazione delle funzioni motorie per persone affette da disabilità o che hanno subito gravi incidenti. L’attività potrà essereautonoma o in collaborazione con altri professionisti sanitari. Il fisioterapista dovrà conoscere in modo approfondito:
Anatomia
Disturbi dell’apparato locomotore
Disturbi del sistema nervoso, circolatorio e respiratorio
Principali tecniche di riabilitazione
Operando in strutture pubbliche o private, sarà possibile specializzarsi anche in psicomotricità e prestare assistenza verso deficit neurosensoriali, così come nella medicina dello sport o di maternità e infanzia. QUI: come diventare fisioterapista.
Logopedia
Corso che prepara gli operatori a prevenzione e riabilitazione delle patologie del linguaggio dall’età evolutiva a quella geriatrica, che siano esse causate da disturbi ormonali, traumi, lesioni cerebrali o handicap congeniti. I logopedisti si possono specializzare in:
Interventi sui disturbi vocali in funzione delle professioni
Balbuzie e altre problematiche comunicative
Disturbi sensoriali
Difficoltà d’apprendimento
L’operatore potrà lavorare in strutture pubbliche o private, come dipendente o autonomo.
Podologia
La laurea triennale in podologia forma gli operatori nella prevenzione e cura delle patologie del piede, che siano esse deformazioni, ferite o dolori vari. Il futuro professionista dovrà possedere spiccate doti come:
Manualità e precisione
Empatia e rapporti interpersonali
Pazienza e sensibilità
Pur lavorando in studi privati come libero professionista, il podologo può svolgere il suo mestiere anche in strutture pubbliche.
Igiene dentale
Corso di laurea dedicato principalmente a chi ha dovuto rinunciare al corso d’odontoiatria, è incentrato sulla prevenzione delle criticità ortodentali, in collaborazione con dentisti o medici chirurghi. I compiti principali dell’igienista dentale sono:
Assistere il professionista abilitato
Occuparsi dell’educazione dentale per comunità, famiglie o singoli individui
Fornire consigli e informazione sulla corretta igiene dentale
Partecipare a progetti di prevenzione organizzati dal SSN
La formazione universitaria è triennale, che può essere seguita da altre specializzazioni inerenti. In alternativa, sono disponibili su tutto il territorio nazionale scuole di formazione per conseguire diplomi equivalenti al corso di laurea. QUI: come diventare dentista.
Assistenza sanitaria
Corso di laurea triennale per attività rivolte alla comunità e al singolo individuo, principalmente legate a educazione e prevenzione, come ad esempio:
Accoglienza pazienti
Assistenza visite di controllo
Compilazione documentazione sanitaria
Coordinazione con operatori sanitari, sociali o scolastici
Sensibilizzazione a idonee regole igienico-sanitarie
Partecipazione a programmi terapeutici familiari
L’attività dell’assistente sanitario è regolata dal d.m. 69/1997 del Ministero della Salute e può essere svolta in strutture private e pubbliche. Non richiedendo alcun esame al termine del corso di laurea, la formazione per l’assistenza sanitaria è abilitante.
Prevenzione ambiente e luoghi di lavoro
Percorso universitario mirato alla formazione degli operatori sanitari, che svolgeranno attività di prevenzione, verifica e controllo su igiene e sicurezza. Le principali mansioni riguarderanno la corretta gestione di:
Luoghi di frequenza, pubblica utilità e lavoro
Sanità pubblica e veterinaria
Alimenti e bevande anche di origine animale
L’operatore sanitario verrà impiegato presso le ASL e deve vigilare sul rispetto delle norme vigenti su sanità pubblica e sicurezza nei luoghi di lavoro (di cui la principale è il d.l. 81/2008).
Nutrizionista: Esami, Stipendio, Differenze con Dietologo e Dietista
Dietista
Da non confondersi con il dietologo ( che è una specializzazione di medicina ) e nutrizionista ( che è una specializzazione di biologia), diventare un dietista è molto più facile, è infatti una laurea breve di soli 3 anni. Ma è una figura professionale molto ricercata, specialmente di questi tempi ed in Italia, in cui la popolazione si sta sempre più invecchiando e che la cura della persona ormai ha travalicato il fatto di essere una moda per diventare una vera e propria ossessione di tanti Nostri concittadini. QUI: Come diventare dietista .
Nutrizionista
Basta un percorso di 3 anni di università per diventare un dietista. Ecco tutto quello che devi sapere sul nutrizionista .
Radiologo
Si tratta di un’altra professione sanitaria a cui oggi serve una laurea breve di 3 anni per accedervi. Il radiologo rimane una figura piuttosto ricercata nel campo medico, in quanto sempre più importante per fare un quadro della situazione del paziente. Anche per questa professione c’è uno sbocco in laboratori privati e non solo in Ospedali pubblici, come un tempo.
Ovviamente qui si parla di animali, cioè animali da compagnia e da allevamento, ma anche selvatici. Ormai quello degli animali è diventato un business molto importante nelle società ricche come la Nostra. in 10 anni i dati dicono che le spese per gli animali domestici sono decuplicate, cioè aumentate di 10 volte.
Ecco che un veterinario oggi inizia ad essere piuttosto ricercato e può guadagnare un bel gruzzoletto se riesce a farsi una cerchia di clienti affezionati.
Ricorda però che per diventare un veterinario devi studiare come per diventare un medico, anzi, in molti dicono che è anche più difficile.
Al termine di quest’analisi sulle professioni sanitarie più influenti del 2026, si può facilmente concludere che queste sono strettamente legate allo scenario medico che si sta vivendo nell’ultimo periodo: se da una parte l’emergenza Coronavirus ha portato ad un incremento della richiesta nel settore infermieristico, il medesimo trend è vissuto anche dall’ostetricia seguendo l’andamento demografico (1,34 nascite per donna) e da prevenzione e riabilitazione davanti alla consapevolezza verso malattie e infezioni e alle stringenti misure di sicurezza nei luoghi di lavoro.
A conti fatti, malgrado la disponibilità dei corsi universitari per le professioni universitarie sia in aumento, l’Italia sta vivendo una forte carenza di personale: secondo FNOPI il rapporto tra medici e infermieri ha una media di 1:2,5, quando il valore ottimale è di 1:3, superato solo nella provincia di Bolzano e in Veneto. Situazione difficile anche nel resto del mondo, con l’OMS che prevede una carenza di oltre 9 milioni di specialisti entro il 2030. Complice l’epidemia CoViD-19, il lavoro di queste figure professionali è ancora particolarmente sottovalutato.