Quanto Guadagna un Infermiere Oggi, Stipendio, Anni di Studio

Quanto devo studiare per diventare infermiere?

Quanti esami devo fare, quant’è lo stipendio di un infermiere? Vi sono professioni molto importanti ma che in Italia sono sottopagate: insegnati, medici ed infermieri, forze dell’ordine.
Come vedrete, lo stipendio di un infermiere non è particolarmente alto, per questo molti provano ad emigrare, è pur vero che questa professione sanitaria è ancora molto richiesta presso ospedali e case di cure, quindi è ancora valida come opzione quella di studiare per diventare un infermiere, se poi si vuole trovare un lavoro.
Eccellenze che l’Italia lascia andare via senza pensarci su 2 volte, perchè spesso lo stipendio è basso e ancora più spesso è difficile trovare lavoro. Ma fare assistenza infermieristica non è solo un lavoro, ma una missione, bisogna essere portati ad avere dei rapporti umani e non è una professione accessibile a tutti, proprio perchè non basta studiare ed avere dei bèi voti, ci vuole qualcosa in più: bisogna essere disposti ad intrattenere rapporti umani con i malati ed i loro familiari, quindi bisogna essere in grado di accudire e di provare piacere nel confortare gli altri. Questo fondamentale lato della professione infermieristica con il tempo viene sempre meno, ed il rapporto con il paziente viene sempre più considerato asettico, privo di emozioni ed empatia, cosa invece indispensabile in un bravo professionista infermiere.

Quanto guadagna un infermiere?

L’infermiere è una figura sempre più importante se si pensa ad un dato. L’Italia è un Paese che invecchia rapidamente. Ci sono sempre più persone che potenzialmente hanno necessità di curarsi. Eppure i tagli e la crisi economica, non consentono di investire in questo campo. Soprattutto non permettono di fare la prevenzione.
Molti giovani con coraggio ed abnegazione continuano a scegliere la professione di infermiere non già per il guadagno bensì per spirito di servizio.
Specialità Anzianità Stipendio lordo mensile Regione
Infermiere generico Entry level 1.922 Tutte le regioni
Infermiere generico Senior 2.150 Tutte le regioni
Infermiere generico Dirigente 2.378 Tutte le regioni
Infermiere pediatrico Entry level 2.000 Tutte le regioni
Infermiere pediatrico Senior 2.250 Tutte le regioni
Infermiere pediatrico Dirigente 2.500 Tutte le regioni
Infermiere di area critica Entry level 2.100 Tutte le regioni
Infermiere di area critica Senior 2.350 Tutte le regioni
Infermiere di area critica Dirigente 2.600 Tutte le regioni
Infermiere di chirurgia Entry level 2.050 Tutte le regioni
Infermiere di chirurgia Senior 2.300 Tutte le regioni
Infermiere di chirurgia Dirigente 2.550 Tutte le regioni
Infermiere di medicina Entry level 2.000 Tutte le regioni
Infermiere di medicina Senior 2.250 Tutte le regioni
Infermiere di medicina Dirigente 2.500 Tutte le regioni
Infermiere di rianimazione Entry level 2.150 Tutte le regioni
Infermiere di rianimazione Senior 2.400 Tutte le regioni
Infermiere di rianimazione Dirigente 2.650 Tutte le regioni

Note:

  • Gli stipendi sono indicati in euro e sono lordi.
  • Le anzianità sono indicate in anni di servizio.
  • I dati sono aggiornati al 2023.

Variazioni regionali

In alcune regioni italiane, gli stipendi degli infermieri possono variare in base al contratto collettivo applicato. Ad esempio, in Lombardia, il contratto collettivo regionale prevede un aumento di stipendio del 2% per gli infermieri con anzianità superiore a 10 anni.

Stipendi degli infermieri specializzati

Gli infermieri specializzati, come quelli che lavorano in terapia intensiva o in chirurgia, possono guadagnare di più rispetto agli infermieri generici. In particolare, gli infermieri specializzati con anzianità superiore a 10 anni possono guadagnare fino a 2.500 euro al mese.

Stipendi degli infermieri dirigenti

Gli infermieri dirigenti, come quelli che ricoprono posizioni di responsabilità, possono guadagnare di più rispetto agli infermieri generici e specializzati. In particolare, gli infermieri dirigenti con anzianità superiore a 10 anni possono guadagnare fino a 2.700 euro al mese.

Come diventare infermiere: la Laurea in Scienza Infermieristiche

Fino a qualche anno addietro bastava un diploma per diventare infermiere. Troppe persone – anche non qualificate e portate per fare l’infermiere – si sono ritrovate in corsie di ospedali ed in sale operatorie. A loro non si possono imputare le colpe della malasanità, ma non sono del tutto esenti da un sistema che andrebbe totalmente rivisto lasciando spazio ai migliori e arretrando in seconda linea chi è meno bravo.
Attualmente la selezione è garantita dal requisito minimo della Laurea in Scienze Infermieristiche della durata di 3 anni, nell’ambito della Facoltà di Medicina. Il percorso di studi prevede lezioni teoriche e pratiche che aiutano lo studente a prendere coscienza sul campo del lavoro che lo aspetta appena diventato infermiere. Dopo aver sostenuto e superato l’esame finale, l’universitario è abilitato alla professione e può iscriversi all’albo professionale. Il triennio è solo la base. E’ possibile e preferibile continuare a studiare seguendo corsi di laurea magistrale in Scienze infermieristiche o master infermieristici. Si può mirare al dottorato in ricerca infermieristica. Essere un buon infermiere comporta un aggiornamento frequente. E’ opportuno prendere parte a corsi d’aggiornamento svolti annualmente in ogni angolo d’Italia.

L’infermiere assiste gli ammalati presso strutture ospedaliere pubbliche o private. L’infermiere assiste i disabili e gli anziani. L’infermiere può rivestire il ruolo di lavoratore dipendente o agire da libero professionista con Partita Iva.Quanto guadagna un infermiere oggi, stipendio, anni di studio

Materie di studio

Per diventare infermiere è necessario conseguire la laurea triennale in Infermieristica o in Infermieristica pediatrica (L/SNT1), superare l’esame di stato e iscriversi all’ordine professionale.

Il corso di laurea in Infermieristica prevede lo studio di una serie di materie, che possono essere suddivise in tre grandi aree:

  • Area biomedica: comprende materie come anatomia, fisiologia, biochimica, patologia, farmacologia e microbiologia. Queste materie forniscono all’infermiere le conoscenze di base necessarie per comprendere il funzionamento del corpo umano e le cause delle malattie.
  • Area infermieristica: comprende materie come metodologia infermieristica, scienze infermieristiche generali e applicate, assistenza infermieristica in area critica, assistenza infermieristica in area medica, assistenza infermieristica in area chirurgica, assistenza infermieristica in area materno-infantile, assistenza infermieristica in area psichiatrica e assistenza infermieristica in area territoriale. Queste materie forniscono all’infermiere le competenze necessarie per fornire assistenza infermieristica ai pazienti in diversi contesti.
  • Area umanistica: comprende materie come etica, psicologia, sociologia e comunicazione. Queste materie forniscono all’infermiere le competenze necessarie per interagire con i pazienti e le loro famiglie in modo efficace.

Elenco delle materie di studio per il corso di laurea in Infermieristica:

  • Anno 1:
    • Anatomia e istologia
    • Fisiologia
    • Biochimica
    • Microbiologia
    • Metodologia infermieristica
    • Scienze infermieristiche generali e applicate
  • Anno 2:
    • Patologia generale e applicata
    • Farmacologia
    • Infermieristica in area critica
    • Infermieristica in area medica
    • Infermieristica in area chirurgica
  • Anno 3:
    • Infermieristica in area materno-infantile
    • Infermieristica in area psichiatrica
    • Infermieristica in area territoriale
    • Scienze infermieristiche applicate
    • Tirocinio infermieristico

Inoltre, il corso di laurea in Infermieristica prevede anche lo svolgimento di un tirocinio formativo, che si svolge in strutture sanitarie e assistenziali. Il tirocinio è un’esperienza importante, che consente agli studenti di mettere in pratica le conoscenze e le competenze acquisite durante il percorso di studi.

Le migliori università per studiare da infermiere

Posizione Università Città Regione
1 Università di Tor Vergata Roma Lazio
2 Università Vita-Salute San Raffaele Milano Lombardia
3 Università degli Studi di Milano-Bicocca Milano Lombardia
4 Università di Bologna Bologna Emilia-Romagna
5 Università di Firenze Firenze Toscana

Note:

  • La classifica è basata sulla Classifica Censis delle Università Italiane 2023, che tiene conto di diversi fattori, tra cui la qualità della didattica, la ricerca e l’internazionalizzazione.
  • Le università sono classificate in base al punteggio complessivo ottenuto.

Università di Tor Vergata

L’Università di Tor Vergata è un’università pubblica situata a Roma. Il corso di laurea in Infermieristica dell’Università di Tor Vergata è stato classificato al primo posto in Italia dalla Classifica Censis 2023.

Università Vita-Salute San Raffaele

L’Università Vita-Salute San Raffaele è un’università privata situata a Milano. Il corso di laurea in Infermieristica dell’Università Vita-Salute San Raffaele è stato classificato al secondo posto in Italia dalla Classifica Censis 2023.

Università degli Studi di Milano-Bicocca

L’Università degli Studi di Milano-Bicocca è un’università pubblica situata a Milano. Il corso di laurea in Infermieristica dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca è stato classificato al terzo posto in Italia dalla Classifica Censis 2023.

Università di Bologna

L’Università di Bologna è un’università pubblica situata a Bologna. Il corso di laurea in Infermieristica dell’Università di Bologna è stato classificato al quarto posto in Italia dalla Classifica Censis 2023.

Università di Firenze

L’Università di Firenze è un’università pubblica situata a Firenze. Il corso di laurea in Infermieristica dell’Università di Firenze è stato classificato al quinto posto in Italia dalla Classifica Censis 2023.

Non devi lavorare per forza all’Ospedale

Dopo la laurea triennale in Scienze Infermieristiche è possibile svolgere una serie di lavori, anche al di fuori del contesto ospedaliero. Ecco alcuni esempi:

  • Assistenza domiciliare: gli infermieri possono lavorare in strutture private o pubbliche per fornire assistenza infermieristica a pazienti che si trovano a casa propria.
  • Assistenza in RSA: gli infermieri possono lavorare in residenze sanitarie assistenziali per anziani, dove si occupano di fornire assistenza infermieristica, sociale e riabilitativa.
  • Assistenza in case di cura: gli infermieri possono lavorare in case di cura per persone con disabilità o malattie croniche, dove si occupano di fornire assistenza infermieristica e riabilitativa.
  • Assistenza in cliniche private: gli infermieri possono lavorare in cliniche private per fornire assistenza infermieristica in diversi ambiti, come la chirurgia, la medicina e la ginecologia.
  • Assistenza in centri di riabilitazione: gli infermieri possono lavorare in centri di riabilitazione per fornire assistenza infermieristica a pazienti che stanno recuperando da un intervento chirurgico, un infortunio o una malattia.
  • Assistenza in ambulatori: gli infermieri possono lavorare in ambulatori per fornire assistenza infermieristica a pazienti che non necessitano di ricovero in ospedale.
  • Assistenza in aziende: gli infermieri possono lavorare in aziende per fornire assistenza infermieristica ai dipendenti.
  • Formazione: gli infermieri possono lavorare come docenti o tutor in corsi di formazione per infermieri.
  • Ricerca: gli infermieri possono lavorare come ricercatori in ambito infermieristico.

Inoltre, è possibile proseguire gli studi con un master o una laurea magistrale per specializzarsi in un particolare ambito infermieristico, come la pediatria, la psichiatria o l’emergenza-urgenza.

Ecco alcuni esempi di specializzazioni infermieristiche:

  • Infermieristica pediatrica: gli infermieri pediatrici si occupano di fornire assistenza infermieristica ai bambini e agli adolescenti.
  • Infermieristica psichiatrica: gli infermieri psichiatrici si occupano di fornire assistenza infermieristica alle persone con disturbi mentali.
  • Infermieristica di emergenza-urgenza: gli infermieri di emergenza-urgenza si occupano di fornire assistenza infermieristica ai pazienti in situazioni di emergenza.
  • Infermieristica in area critica: gli infermieri in area critica si occupano di fornire assistenza infermieristica ai pazienti in condizioni critiche.
  • Infermieristica in area chirurgica: gli infermieri in area chirurgica si occupano di fornire assistenza infermieristica ai pazienti sottoposti a interventi chirurgici.
  • Infermieristica in area medica: gli infermieri in area medica si occupano di fornire assistenza infermieristica ai pazienti con patologie mediche.

La scelta del lavoro da svolgere dopo la laurea triennale in Scienze Infermieristiche dipende da diversi fattori, tra cui le proprie competenze, le proprie aspirazioni e le opportunità offerte dal mercato del lavoro.

Stipendi per lavori non ospedalieri

Lavoro Stipendio medio lordo mensile
Assistenza domiciliare 1.500 – 2.000 euro
Assistenza in RSA 1.500 – 2.000 euro
Assistenza in case di cura 1.500 – 2.000 euro
Assistenza in cliniche private 1.800 – 2.500 euro
Assistenza in centri di riabilitazione 1.800 – 2.500 euro
Assistenza in ambulatori 1.500 – 2.000 euro
Assistenza in aziende 1.800 – 2.500 euro

Note:

  • Gli stipendi sono indicati in euro e sono lordi.
  • I dati sono aggiornati al 2023.

Variazioni

Gli stipendi possono variare in base a diversi fattori, tra cui:

  • L’esperienza: gli infermieri con più esperienza guadagnano di più.
  • La specializzazione: gli infermieri specializzati guadagnano di più rispetto agli infermieri generici.
  • Il tipo di struttura: gli infermieri che lavorano in strutture private guadagnano di più rispetto agli infermieri che lavorano in strutture pubbliche.

Inoltre, è possibile ottenere bonus o incentivi, come ad esempio permessi retribuiti o premi di produzione.

L’iter per diventare infermiere

E’ stata riconsiderata l’immagine della figura professionale dell’infermiere che deve avere buone conoscenze medico-scientifiche; essere in grado di curare; avere un buona capacità di relazionarsi nei confronti dell’ammalato. Si va oltre l’aspetto medico-scientifico e si guarda all’approccio umano con il paziente. Come tutte le professioni, non è ha un percorso semplice. Per esercitare la professione di infermiere bisogna conseguire lo specifico titolo di studio, relativo al Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche presso le facoltà di Medicina e Chirurgia delle varie università. Per l’ammissione al corso di laurea, bisogna avere un diploma di scuola secondaria di secondo grado o anche un titolo equiparabile conseguito all’estero, ma riconosciuto in Italia. Bisogna inoltrare la domanda d’iscrizione alle sedi universitarie, nei tempi indicati nei bandi universitari.

Corso di laurea a numero chiuso

Si tratta di dovere sostenere una preselezione. Bisogna in pratica sostenere e superare la prova di ammissione, che di norma si tiene nel mese di settembre e che consiste in una prova scritta su materie di: Logica e Cultura generale, Biologia, Chimica, Fisica e Matematica. Se si supera la prova di ammissione, si viene posti in graduatoria.

La triennale

Una volta assegnata la posizione e quindi se si è rientrati, si può procedere all’iscrizione vera e propria presentando la domanda d’immatricolazione al corso triennale universitario. Il corso si suddivide in 6 semestri.
Nell’arco degli studi si prevedono 18 esami di profitto, distribuiti nell’arco dei 3 anni. Per favorire il raggiungimento degli scopi formativi del corso, soprattutto nelle attività di tirocinio, ci saranno dei tutor e assistenti specializzati in tale ruolo. Il corso si conclude con un esame finale di laurea che abilita all’esercizio della professione d’infermiere. Il titolo conseguito è un diploma universitario. Solo dopo aver conseguito il diploma si può a tutti gli effetti mettersi in gioco per lavorare come infermiere nelle strutture sanitarie, pubbliche o private italiane o estere.
Per diventare infermiereci vuole anche propensione verso i pazienti, spirito di servizio e non avere paura di affrontare le emergenze. Anche per questo il corso di studi prevede il tirocinio. Per testare sul campo le proprie attitudini. Essere appassionati e voler fare l’infermiere stride con chi ad esempio ha “paura del sangue” o non ha grandi capacità di autocontrollo.
E’ una professione molto particolare e affascinante dove la gratificazione non è solo nella busta paga, ma più che altro nel sorriso di un paziente.

Autore

  • massy biagio

    Fondatore di Economia Italiacom e Finanza Italiacom è divulgatore finanziario e trader.

5 commenti

  1. Bastasse solo questo per fare l' infermiere… inolre gli esami sono molto di piu' e il diploma universitario non esiste piu' dal 1999, oggi si consegue la laurea!!!

  2. Senza contare che ogni giorno, rischiamo letteralmente la salute a causa delle malattie infettive trasmissibili come l’HIV e l’epatite C. Solo questo basta per giustificare lo stipendio basso

  3. Volete prendere uno stipendio come da dottore!!!!!!! Voi infermieri fate ciò che vi dice il Primario.
    Siete soltanto infermieri . Vi lamentate sempre. Calate le ali

    1. Gentilissima Sig.ra Elisa, nessun infermiere credo voglia pretendere di essere remunerato come un medico, ma neanche di essere pagato con uno stipendio che, rispetto alle responsabilità prefessionali alle quali è chimato a rispondere, non sono adeguate.
      Non solo in termini di responsabilità, ma anche in termini di competenze teorico-scientifiche e tecnico-pratiche. L’infermiere oggi non è più un mero esecutore di ordini del medico, ma è un decisore di azioni e prestazioni infermieristiche in autonomia, logicamento rispetto il suo campo di attività e responsabilità.
      Questo non lo dico io così a prescindere e tanto per dire, o perché “non so calare le ali…”, bensì sono princìpi sanciti e deliberati da molteplici leggi dedicate all’esercizio professionale infermieristico.
      Sa quanti infermieri specializzati in varie branche della clinica, della formazione, dell’organizzazione e del management sono in esercizio…?
      Forse si stupirà nel leggere che il sottoscritto, che si onora di appartenere a questa nobile categoria di professionisti da 37 anni, 20 dei quali passati ad esercitare in sala operatoria come strumentista (cioè partecipazione attiva e reale allo svolgimento dell’intervento chirurgico), attualmente è un Professore a contratto gratuito con l’Ateneo milanese, dopo aver conseguito altri titoli professionali da infermiere, tra i quali la laurea magistrale.
      Toh….guarda un povero infermiere laureato magistrale che insegna in Università, e come me, glielo assicuro, ce ne sono ormai moltissimi.
      Cara Sig.ra Elisa i tempi sono cambiati, la salute è cambiata, le esigenze, i bisogni e le richieste da parte dei cittadini sono cambiate e, questi ultimi,esigono giustamente risposte e soddisfazione da parte di professionisti competenti, preparati e continuamente aggiornati, garantendo, anche dal punto di vista eticodeontologico, qualità e sicurezza delle cure.
      Se ne faccia una ragione e si metta l’animo in pace: noi infermieri siamo orgogliosi di esserlo ed amiamo la nostra professione, spesso denigrata, svilità, poco considerata, oggi anche oggetto di violenti attacchi fisici e verbali da parte dell’utenza…
      La saluto cordialmente e le auguro ogni bene…
      Infermiere GIANCARLO

    2. Testa di caxxo 🙂
      Fai abbastanza ridere, per non dire pena!
      Evidentemente neanche lo sai il percorso che fanno gli infermieri per diventare tali!
      Certo, non è paragonabile a quello di un medico/chirurgo, ma tranquilla che il mazzo bisogna farselo, mettendo da parte ogni cosa, vita sociale compresa.
      Quindi, prima di sparare cavolate, tanto per dare aria alla bocca, prova a pensare fino a 15, e poi tienila chiusa.

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