Come in molti altri settori dell’ingegneria, al giorno d’oggi la figura dell’ingegnere informatico è particolarmente richiesta. Come ogni ingegnere è anche lui un progettista, capace di analizzare problemi, scoprire soluzioni alternative gestendo e capendo le criticità, rispondendo ai problemi del caso in modo innovativo, efficace e veloce.
Le sue competenze lo rendono insostituibile nei processi di pianificazione, progettazione, realizzazione e gestione nel campo delle infrastrutture informatiche, dei programmi e delle applicazioni. Capendo come diventare ingegnere informatico è possibile seguire un percorso di studi su misura, sfruttando le varie opportunità di lavoro grazie alle competenze acquisite.
Chi è l’ingegnere informatico?
L’ingegnere informatico è una figura particolarmente richiesta nel panorama professionale italiano, come ogni altra figura proveniente dall’ingegneria in generale. E’ un professionista capace di svolgere attività di pianificazione, progettazione, realizzazione e gestione di complesse strutture di tipo informatico, dalle infrastrutture che sorreggono attività notevolmente grandi alla simulazione di sistemi fisici, passando in ogni caso per trasmissione ed elaborazione delle informazioni.
L’ingegneria informatica nasce dal settore dell’ingegneria elettronica specializzato nella progettazione informatica. Questo grazie alla preponderante diffusione negli anni di computer e sistemi informatici sempre più elaborati, che hanno permesso alla figura dell’ingegnere informatico di progettare e creare strutture software, come programmi e applicazioni, e componenti hardware, come infrastrutture e dispositivi, applicando i principi dell’ICT (information and communication technology).
Si possono infatti identificare 2 settori dell’ingegneria informatica:
- Ingegneria software, per progettazione e sviluppo di programmi informatici personalizzati, come videogiochi, sistemi gestionali aziendali e automatismi industriali, ascoltando le esigenze dei committenti e analizzando i requisiti funzionali e tecnici per i programmi da creare, anche attraverso la conoscenza di linguaggi di programmazione
- Ingegneria hardware, per progettazione e sviluppo di componentistica e apparecchiature fisiche, come computer, schede e sistemi elettronici, chip e processori, attraverso l’analisi delle prestazioni richieste dai committenti, la creazione di prototipi ed il loro test, oppure per supervisione di progetti collettivi o redazione di manualistica
L’ingegnere informatico è competente nell’integrazione tra hardware e software, per cui può analizzare le prestazioni e lavorare su queste ultime al fine di migliorarle.
- Facoltà di ingegneria più difficile – Esperto in sicurezza informatica – Ingegnere elettronico wireless –
Come diventare ingegnere informatico? I percorsi di studi
Quando si parla della figura dell’ingegnere informatico è importante distinguere tra:
- Titolo accademico, rappresentato da laurea in ingegneria informatica, triennale o magistrale
- Titolo professionale, rappresentato da percorsi di studio differenti dall’ingegneria informatica e da esperienza diretta sul campo
In Italia non esiste una vera e propria facoltà di ingegneria informatica con laurea annessa, bensì essa fa parte della facoltà di ingegneria dell’informazione, che comprende corsi come quelli di ingegneria meccanica, elettronica, chimica e appunto informatica.
Titolo accademico
Qualora si voglia conseguire un titolo accademico in merito, il corso di ingegneria informatica prevede un test di ingresso a numero chiuso. Tale test affronta solitamente materie come:
- Fisica
- Chimica
- Matematica
- Logica
- Comprensione verbale
Libri e manuali appositamente studiati per tale prova d’ammissione possono essere particolarmente utili qualora ci si stia preparando. Per testare le nozioni acquisite dallo studio ed il proprio livello di preparazione, esistono apposite piattaforme di e-learning che comprendono appunto anche simulazioni di test di ingegneria.
Per avere un titolo accademico è necessario iscriversi alla facoltà di ingegneria. Oltre ad essere una delle facoltà più ambite, è quella che permetterà di accedere al percorso di studi di ingegneria informatica.
Solo così è infatti possibile iscriversi al corso di laurea in suddetta disciplina. Con una laurea triennale è già possibile iscriversi alla sezione B dell’Albo degli ingegneri, mentre è richiesta una laurea magistrale per potersi iscrivere alla sezione A.
Infine, una volta terminati gli esami in programma e la propria laurea triennale o specialistica, al fine di iscriversi all’Albo degli Ingegneri è necessario superare un esame di stato, indetto ogni anno dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca). Solo dopo aver superato tale esame con esito positivo sarà possibile far parte dell’Ordine degli Ingegneri, scegliendo la propria provincia di riferimento.
Titolo professionale
Per diventare ingegnere informatico in termini professionali si possono scegliere altri percorsi di studi differenti da quello specifico. E’ possibile infatti arrivare a svolgere mestieri come programmatore o sviluppatore attraverso un corso di laurea in informatica o in matematica. Qualora invece non si abbia la possibilità di frequentare una facoltà universitaria, si può conseguire un diploma tecnico di scuola superiore associato ad un percorso formativo o para-universitario.
Quanto guadagna un ingegnere informatico?
Secondo una statistica di Almalaurea sono il 95% gli ingegneri informatici occupati in Italia, di questi il 68,5% ha un contratto a tempo indeterminato. In Italia così come in tutta Europa arriva al 76% la percentuale di ingegneri informatici che trova lavoro entro 6 mesi dalla laurea, triennale o magistrale che sia, con iscrizione all’Albo.
Lo stipendio minimo da dipendente può arrivare fino a 1,700 euro netti mensili. Tuttavia questo può variare in base alle caratteristiche, nonché alla tipologia di lavoro e i propri incarichi. Con anzianità e conoscenza acquisita un lavoratore dipendente può arrivare anche a sfiorare i 2,000 euro netti mensili, mentre un libero professionista, iscritto all’Albo e con partita iva, può arrivare anche ai 30, 250 euro netti annuali, per accrescere i suoi introiti con un impegno a lungo termine, raggiungendo i 50,860 euro netti.
Come diventare ingegnere informatico? Prospettive e conclusioni
Specialmente in Italia, la figura dell’ingegnere informatico è riuscita a conti fatti ad affermarsi in modo preponderante, con le specializzazioni del caso che danno la possibilità di avere un ruolo cruciale nel panorama lavorativo nazionale. Nuove professioni strettamente legate al campo informatico si sono aggiudicate negli ultimi 10 anni una consistente fetta di pubblico, tra queste:
- Sviluppatore web
- Programmatore web
- Web master
- Web designer
- Sistemista
Questi lavoratori sfruttano a pieno il loro vantaggio della conoscenza informatica, necessaria al giorno d’oggi. Grazie a questo, hanno maggiore possibilità rispetto ad altre figure professionali di lavorare come liberi professionisti con partita iva, su commissione con la loro clientela, o in modo ancor più performante con team di esperti su progetti collettivi. Hanno infine la possibilità di lavorare da remoto, senza il bisogno di recarsi fisicamente in ufficio, riducendo stress e spese e dedicando maggiore tempo alla produttività.
Con le dovute attenzioni, è proprio per questo possibile sfruttare la propria posizione di vantaggio, mantenendo sempre e comunque elevati standard di professionalità.
Quanto si guadagna con i lavori da professionista?
Facoltà universitaria più semplice
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