Perchè aprire una società a Dubai: Tassazione e Permessi

Gli Emirati Arabi sono uno dei centri nevralgici dell’economia internazionale, divenendo progressivamente il luogo ideale per aprire nuove imprese. Oggi scopriremo i motivi che spingono ad aprire società a Dubai, considerando i forti tassi di crescita e la stabilità finanziaria che contraddistinguono quest’area.

Qui i settori industriali sono particolarmente sviluppati, specialmente trasporto, petrolio e turismo, può quindi divenire un’ottima occasione per espandere il proprio business verso mercati esteri, grazie anche ad un quadro legale semplificato rispetto a quello italiano. Occorre quindi capire, perchè si apre una società a Dubai? Quali aspetti bisogna conoscere?

Perchè aprire una società a Dubai: Tassazione e Permessi
Perchè aprire una società a Dubai: Tassazione e Permessi

Dubai: cos’è

Dubai ha una storia affascinante che risale a diversi secoli. Ecco una breve panoramica della storia di Dubai:

  1. Primi insediamenti: Gli storici ritengono che Dubai sia stata abitata fin dai tempi antichi, con i primi insediamenti risalenti almeno al 3000 a.C. La posizione geografica lungo il litorale del Golfo Persico ha favorito il commercio marittimo e la pesca.
  2. Epoca pre-islamica: Prima dell’avvento dell’Islam nella regione, Dubai faceva parte dell’antico impero persiano e dell’Impero Bizantino. Era un importante centro di scambio commerciale tra l’India e l’Europa.
  3. Dominio arabo e tribale: Nel 1833, la dinastia Al Maktoum, parte della tribù Bani Yas, stabilì il suo insediamento a Dubai e ne divenne il governante. Dubai era un porto importante per le rotte commerciali tra l’India e l’Iran.
  4. Sviluppo come porto franco: Nel 1892, Dubai divenne un porto franco, consentendo il libero scambio di merci senza dazi doganali. Questa politica attrasse commercianti provenienti da diverse parti del mondo e contribuì alla crescita economica della città.

Era moderna:

  1. Boom petrolifero e modernizzazione: Negli anni ’60, Dubai iniziò a sfruttare le sue risorse petrolifere e naturali. Ciò portò a un notevole sviluppo economico e alla modernizzazione dell’infrastruttura. Gli introiti del petrolio furono investiti in progetti di costruzione, come grattacieli, strade, aeroporti e porti. La città divenne un centro finanziario e commerciale globale.
  2. Diversificazione economica: Negli ultimi decenni, Dubai ha mirato alla diversificazione economica riducendo la dipendenza dal petrolio. Si è concentrata su settori come il turismo, l’immobiliare, il commercio, le finanze e l’innovazione. L’apertura di zone franche e la promozione del turismo hanno attirato investimenti stranieri e hanno reso Dubai una destinazione globale.
  3. Progetti iconici: Dubai è diventata nota per i suoi progetti architettonici iconici. L’edificio più alto del mondo, il Burj Khalifa, si trova a Dubai, insieme a altri grattacieli distintivi come il Burj Al Arab, noto come l’unico “hotel a sette stelle” al mondo. Dubai ha anche sviluppato isole artificiali, come Palm Jumeirah e The World.

Oggi, Dubai è una città cosmopolita, un centro finanziario e un importante polo turistico che attrae visitatori da tutto il mondo. È conosciuta per la sua modernità, i suoi centri commerciali di lusso, le spiagge, i parchi a tema e le attività di intrattenimento.

Questa è solo una panoramica generale della storia di Dubai. La città ha subito un’evoluzione significativa nel corso degli anni ed è diventata un simbolo di successo economico e di sviluppo nella regione del Medio Oriente.

Motivi per aprire una società a Dubai

Parlando di Dubai, si intende una metropoli che contiene 22 delle 50 free zone fiscali degli Emirati Arabi Uniti. Chiamate anche paradisi fiscali o zone franche, dal 1990 tali aree offrono agli imprenditori esteri numerosi vantaggi economici, grazie anche alla grande solidità e stabilità di cui godono gli Emirati negli ultimi anni. 

Diversificando i loro business dal petrolio, per decenni unica fonte di guadagno, secondo il primo ministro Sheikh Mohammed Bin Rashid Al Maktum la forte espansione economica del paese si basa su:

  • Istruzione
  • Ambiente
  • Sanità
  • Giustizia
  • Società
  • Competitività 

Principali benefici per gli investitori oltreconfine sono:

  • Nessuna tassazione su reddito societario o plusvalenze
  • Nessun’imposta su imprese nè reddito personale da 15 a 50 anni a seconda dell’area
  • Rimpatrio libero di capitali investiti senza tassazione

Il loro sistema fiscale introduce nel 2018 un’imposta VAT al 5% simile all’IVA, rispetto al 22% italiano, da versare in due circostanze:

  • Solo sul fatturato locale
  • Per fatturati superiori ai 100.000 dollari/anno

Da tale imposta sono esclusi prodotti alimentari di base, istruzione e assistenza sanitaria. A questa vanno aggiunti dazi doganali al 5% medio per l’import di prodotti, che possono però andare dal 50% al 100% per merce come tabacco o bevande alcoliche.

Quali requisiti per aprire una società a Dubai?

Primo aspetto da considerare per aprire nuove imprese a Dubai è l’ottenimento di un’apposita licenza annuale, rilasciata dal Dubai Department of Economic Development o dal Dubai Department of Tourism and Commerce Marketing per attività turistiche. Questa può essere di tre tipologie:

  • Commerciale, per ogni tipo d’attività commerciale
  • Industriale, per aprire business industriali/manifatturieri
  • Professionale, per comparti dall’artigianato ai servizi, oltre alle libere professioni

La licenza si otterrà presentando idonea richiesta ai suddetti organismi preposti. Secondo la legislazione degli Emirati Arabi Uniti, ogni tipologia d’attività imprenditoriale dovrà essere registrata alla Camera di Commercio e dell’Industria di Dubai. Alcune categorie di business, tra cui finanziaria e sanitaria, richiederanno inoltre l’approvazione di Banca Centrale degli Emirati Arabi, Ministero dell’Economia o Ministero della Salute.

Categorie societarie disponibili, con somiglianza alle varianti italiane, saranno:

  • General partnership, società in nome collettivo
  • Limited partnership, società in accomandita semplice
  • Joint participation, joint venture
  • Public joint stock company, società per azioni pubblica
  • Private joint stock company, società per azioni privata
  • Partnership limited with share, società in accomandita per azioni
  • Limited liability company, società a responsabilità limitata

Tutte le categorie sono disciplinate dalla Legge Federale 13/1988 sulle società commerciali.

Quali opportunità per aprire una società a Dubai?

Secondo la società di consulenza Falcon Advice, per aprire una società a Dubai bastano circa 20.000 euro, mentre sono oltre 10.000 i cittadini italiani residenti e oltre 200.000 le aziende già registrate: di queste il 94% sono PMI, per il 73% nel settore all’ingrosso e dettaglio, 16% nei servizi e 11% nell’industria. Conoscendo bene legge vigente e obiettivi imprenditoriali, per avviare società negli Emirati occorre però valutare le possibili alternative.

Costituire società nel Mainland

Centro nevralgico dell’economia locale, il Mainland di Dubai rappresenta un territorio altamente sviluppato distaccato però dalle free zone. Secondo la Legge 13/1988, le società nel Mainland devono appartenere almeno al 51% del capitale sociale a soggetti cittadini degli Emirati, mentre la restante percentuale può rimanere a soggetti stranieri, eccetto casi di società di servizi professionali, in cui si può detenere il 100%. In entrambi i casi è necessario un socio locale.

Principali vantaggi saranno:

  • Nessuna limitazione d’attività commerciale esercitabile
  • Uffici locali
  • Nessun capitale sociale minimo
  • Informazioni, contatti e conoscenze dei soci locali

Occorre però ricordare anche gli svantaggi:

  • Capitale sociale ristretto al 49% max
  • Accesso ai conti bancari del socio locale
  • Visto lavorativo di 2 anni, rinnovabile

Una società nel Mainland può convenire in caso di business effettivo nell’area, che emette fattura a clienti locali o che importa dall’estero per rivendere a Dubai. Con tassazione 0%, sarà adatto a qualsiasi attività eccetto bancarie o su petrolio/gas: le prime sono soggette al 20%, le seconde al 50%.

Costituire società nelle free zone

Aree che esonerano dai vigenti oneri fiscali le imprese, le free zone mirano a favorire investimenti e delocalizzazioni esteri, con la possibilità di avviare:

  • Establishment, a socio unico
  • Company, a uno o più soci
  • Organizzazioni o sedi succursali, di attività già presenti sul territorio

I vantaggi saranno:

  • Fino al 100% del capitale sociale
  • Nessuna necessità di soci locali
  • Nessun’imposta su impresa o reddito da 15 a 50 anni per non-residenti negli Emirati o residenti nelle free zone
  • Nessuna restrizione monetaria verso l’estero
  • Costituzione societaria veloce da 3 a 6 mesi

Maggiori svantaggi saranno la necessità di dotarsi di sedi fisiche a proprie spese e l’impossibilità di vendere beni/servizi nel territorio degli Emirati Arabi.

Per aprire società nelle free zone occorre rivolgersi al Dubai Department of Economic Development e al Registro di Commercio specificando ogni informazione sull’attività da avviare. La procedura avrà un costo di 15.000 Dirham degli Emirati Arabi a titolo di tasse, pari a 38.236 euro.

Costituire società offshore

Ideale per chi vuole avviare business flessibili e riservati, la società offshore consente di mantenere l’anonimato sia di proprietà che di conti bancari, anche se aperti negli Emirati Arabi, con la possibilità di acquistare immobili.

Caratterizzate da segreto societario, le società offshore a Dubai sono esentate da oneri fiscali e possono riguardare attività internazionali di:

  • Commercio fuori dagli Emirati
  • Holding
  • Shipping
  • Consulenza

Principali vantaggi saranno:

  • Nessuna tassazione da redditi dall’estero
  • Capitale sociale al 100%
  • Nessuna necessità di soci locali
  • Nessun controllo annuale di conti finanziari
  • Riservatezza su soci e amministratori

Il maggiore svantaggio sarà invece il rischio di essere riconosciuti come società fittizia, nell’intenzione di evadere il fisco italiano: secondo l’art. 73 del TUIR, la finta localizzazione all’estero di soggetti operanti in Italia è considerata reato di esterovestizione, con sanzioni dal +120% al +240% delle imposte non pagate, con aumento di 1/3 per redditi esteri.

Conviene avviare società a Dubai?

Godendo di una delle economiche più evolute al mondo, Dubai è assolutamente una delle aree in cui è più conveniente avviare nuovi business, grazie anche alla sua apertura a investitori esteri che abbatte drasticamente il trattamento fiscale: sebbene sia presente una VAT al 5%, non vi è nessuna imposta sul reddito, plusvalenze o dividendi né sul lavoro dipendente, elemento a favore sia dell’impresa che del personale.

A conti fatti, Dubai è un vero e proprio paradiso fiscale, che agevola l’attività nei confronti del fisco, in Italia decisamente più pesante. Occorre però conoscere nel dettaglio le corrette modalità per l’avvio d’impresa, pena l’accusa di società fittizia, con pesanti ripercussioni economiche anche sul proprio business in Italia.

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