BONUS ISEE: Tutti i Bonus del 2024. Elenco Aggiornato

E’ stato il Governo Renzi ad elargire i primi Bonus con il Bonus 80 euro. Ora con il nuovo Governo Meloni nel 2024 vedremo quanti di questi bonus saranno aggiornati e quanti invece non saranno più validi.

Si tratta di misure straordinarie che valgono per un periodo limitato di tempo, o di disponibilità economica limitata e dato che non sono strutturali, sono stati sempre criticati; ma vanno molto di moda tra i politici, perché pare diano molto consenso. Ecco allora che da 1 Bonus 80 euro siamo passati a Bonus quasi giornalieri per ogni tipo di attività o di persone, anche se questi Bonus spesso è molto difficile ottenerli per questioni burocratiche, tanto che spesso l’importo stanziato dal Governo nemmeno viene speso tutto dai cittadini aventi diritto, perché troppo complicato ottenerli.

Erogati da INPS, le misure saranno equiparate al proprio reddito ISEE e saranno destinate a spese ordinarie e straordinarie.

ATTENZIONE: a volte viene chiamato “Bonus” una semplice riduzione delle tasse da pagare che esiste da sempre, ma per motivi propagandistici vengono spacciati dai politici come dei “Bonus” quando invece sono solo dei diritti dei cittadini come ad esempio l’ultimo “Bonus Tiroide“.

Complice anche l’emergenza Coronavirus, col Decreto Rilancio i bonus ISEE 2020-2021 saranno molti e disponibili in più categorie, una manovra da 55 miliardi di euro per un forte sostegno all’economia nazionale pesantemente provata. Quali bonus sono disponibili, che requisiti hanno e come si possono richiedere?

Cosa prevede il Decreto Rilancio per i bonus ISEE?

Con l’approvazione del Decreto Rilancio (d.l. 34/2020) il 16 luglio 2020, il Governo Conte ha stanziato una serie di aiuti economici per tutte quelle fasce di reddito svantaggiate, per far ripartire l’economia italiana dopo l’emergenza CoViD-19 e conseguente lockdown. Una misura d’emergenza da 55 miliardi di euro volta a sostenere famiglie, imprese, ambienti domestici e rispettive utenze e mobilità.

Le sovvenzioni vengono calcolate in base al reddito ISEE dei cittadini che vi faranno richiesta e avranno un valore equiparato in funzione della loro fascia. I bonus si uniranno al precedente Reddito di Cittadinanza promosso dal d.l. 4/2019.

Prima però, partiamo dall’inizio:

Che cosa è l’ISEE

ISEE è l’acronimo per “Indicatore della Situazione Economica Equivalente”. Si tratta di un indice utilizzato in Italia per valutare la situazione economica delle famiglie e determinare la loro capacità di contribuire ai costi dell’istruzione, dei servizi sociali, dell’assistenza sanitaria e di altre forme di sostegno economico.

L’ISEE è calcolato prendendo in considerazione sia il reddito che il patrimonio di una famiglia, tenendo conto anche della composizione familiare. Il suo obiettivo è di fornire una misura più equa e accurata della situazione economica delle famiglie, in modo da garantire che l’accesso ai servizi e alle opportunità sia basato sulle reali necessità economiche.

Per calcolare l’ISEE, è necessario compilare una Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) con tutte le informazioni rilevanti sulla situazione economica della famiglia. Una volta ottenuto l’ISEE, viene utilizzato dalle istituzioni per determinare la possibilità di ottenere agevolazioni, sconti o borse di studio in base alle soglie stabilite per ciascuna categoria di benefici.

Quali sono i requisiti per rientrare nell’ISEE

 

L’ISEE non ha dei requisiti specifici per essere calcolato: può essere richiesto da qualsiasi famiglia o individuo che abbia la necessità di valutare la propria situazione economica per accedere a servizi o benefici, come ad esempio riduzioni sulle rette universitarie, tariffe agevolate per servizi pubblici, accesso a strutture sanitarie, sussidi per l’affitto o l’acquisto di una casa, e così via.

Per calcolare l’ISEE, è necessario presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), che comprende informazioni dettagliate su reddito, patrimonio e composizione del nucleo familiare. I componenti del nucleo familiare devono avere una residenza anagrafica in Italia.

Le informazioni che vengono prese in considerazione per calcolare l’ISEE includono:

  1. Reddito imponibile della famiglia: comprensivo di stipendi, pensioni, redditi da lavoro autonomo, redditi da capitale, ecc.
  2. Patrimonio mobiliare: come depositi bancari, titoli, azioni, obbligazioni, ecc.
  3. Patrimonio immobiliare: valutazione dei beni immobili posseduti dalla famiglia, ad eccezione della casa di abitazione principale.

Una volta compilata la DSU, il sistema calcola l’ISEE sulla base delle informazioni fornite, e il risultato sarà utilizzato per determinare se si ha diritto a determinati benefici e agevolazioni, in base alle soglie stabilite dalle istituzioni competenti. Le soglie possono variare a seconda del tipo di servizio e del territorio di riferimento.

Quali sono i documenti da presentare per poter fare il calcolo dell’ISEE

 

Per calcolare l’ISEE, è necessario compilare e presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU). Durante la compilazione della DSU, potrebbe essere necessario fornire alcuni documenti e informazioni per dimostrare la situazione economica del nucleo familiare. Di seguito sono elencati alcuni dei documenti e delle informazioni comunemente richiesti:

  1. Codice fiscale e documento di identità di tutti i componenti del nucleo familiare.
  2. Certificato di stato di famiglia o autocertificazione, che attesti la composizione del nucleo familiare.
  3. Modello CU (Certificazione Unica) o CUD (Certificato Unico Dipendente), che riportano i redditi percepiti nell’anno precedente da lavoro dipendente, pensione o altre forme di reddito.
  4. Modello 730 o Modello Redditi (ex Unico), nel caso di redditi da lavoro autonomo, da partita IVA, redditi da locazione, redditi da capitale e altre tipologie di reddito.
  5. Estratti conto bancari, libretti al portatore e altri documenti che dimostrino il patrimonio mobiliare posseduto.
  6. Visure catastali, rogiti notarili o altri documenti che attestino il possesso e il valore dei beni immobili della famiglia.
  7. Attestazioni o ricevute di eventuali assegni familiari, pensioni di invalidità, assegni di sostegno al reddito, indennità di disoccupazione e altre prestazioni sociali.

È importante sottolineare che la lista di documenti sopra riportata non è esaustiva e potrebbe variare a seconda della situazione specifica del nucleo familiare. Inoltre, le istituzioni competenti potrebbero richiedere ulteriori documenti o informazioni durante il processo di calcolo dell’ISEE.

Una volta raccolti tutti i documenti e le informazioni necessarie, si può procedere con la compilazione della DSU, che può essere presentata presso un Centro di Assistenza Fiscale (CAF), un professionista abilitato (commercialista, consulente del lavoro, ecc.) o, in alcuni casi, direttamente online attraverso il sito dell’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale).

Chi può aiutare gratuitamente a presentare la domanda per l’ISEE 

 

Per ricevere assistenza gratuita nella compilazione e presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per l’ISEE, è possibile rivolgersi a diversi enti e servizi:

  1. INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale): L’INPS offre un servizio gratuito per la presentazione della DSU online, attraverso il proprio sito web. Per accedere a questo servizio, è necessario possedere le credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) oppure il PIN dispositivo rilasciato dall’INPS. Sul sito dell’INPS sono disponibili anche guide e informazioni utili per la compilazione della DSU.
  2. Servizi sociali del Comune: Alcuni comuni offrono servizi gratuiti di consulenza e assistenza per la compilazione della DSU e il calcolo dell’ISEE ai cittadini in situazione di vulnerabilità economica o sociale. Puoi informarti presso il tuo comune di residenza per sapere se offrono questo tipo di servizio e quali sono i requisiti per accedervi.
  3. Università e istituti di istruzione: Se sei uno studente e hai bisogno dell’ISEE per richiedere agevolazioni o borse di studio, è possibile che la tua università o istituto di istruzione offra un servizio di assistenza gratuita per la presentazione della DSU. Puoi contattare l’ufficio studenti o l’ufficio di consulenza economica della tua università per ottenere ulteriori informazioni su questo servizio.

Ricorda che i servizi gratuiti potrebbero essere limitati e non sempre disponibili per tutti, quindi ti consiglio di informarti preventivamente e, se necessario, valutare l’opzione di rivolgerti a un Centro di Assistenza Fiscale (CAF) o a un professionista abilitato (commercialista, consulente del lavoro, ecc.), che potrebbero offrire servizi di assistenza per la DSU e il calcolo dell’ISEE a pagamento.

BONUS ISEE: Tutti i Bonus di cui hai diritto nel 2021Elenco Agevolazioni Isee 2023 – 24

Quali bonus ISEE 2024 sono disponibili?

Gli aiuti economici previsti per il 2020-2021 sono dedicati alle principali spese che sosterrà l’italiano medio. Erogati dall’INPS, sono riconosciuti da Stato o enti locali. Richiedono inoltre DSU 2020 opportunamente compilata.

 

Bonus lavoratori part-time ( da Novembre 2023)

Si tratta di un bonus di 550 euro da richiedere una tantum per i lavoratori part-time che hanno lavorato anche solo un periodo nel 2022.

Bonus Bollette Settembre 2023

Questa è la seconda tranche del Bonus bollette che fu erogato nel novembre 2022 per compensare l’aumento del costo dell’energia.

 

Bonus Benzina 2023

E’ rivolto a tuttii lavoratori dipendenti che potranno avere questo voucher di 200 euro valevole per tutto l’anno in corso.

Con quello potranno fare benzina finchè basta. Nel 2023 il Bonus Benzina dovrebbe essere esteso anche ai lavoratori autonomi.

 

Bonus Agricoltura.

Il Bonus Agricoltura sarà disponibile per il 2022 e forse anche per il 2023 e consiste in un aiuto fino a 50.000 euro per le aziende e consorzi agricoli che devono aprire siti e-commerce per la vendita online dei propri prodotti in Italia e all’estero.

Bonus Luce e gas

Agevolazione dedicata all’ambiente domestico, a cui possono accedere famiglie con ISEE fino a 8.256 euro, limite innalzato a 20.000 per nuclei con più di 4 figli a carico. Stabilito da ARERA (Autorità Regolazione Energia, Reti e Ambiente), lo sconto sarà pari a:

  • 125,00 euro per nuclei familiari fino a 2 componenti
  • 148,00 euro per nuclei familiari da 3 o 4 componenti
  • 173,00 euro per nuclei familiari da oltre 4 componenti

L’importo dello sconto sarà disponibile solo per gas naturale e non per GPL o bombole, variando anche in funzione di utilizzi, zona climatica o presenza di disagi fisici. E’ valido anche in condominio e si può richiedere nel proprio comune di residenza o al Caf.

Bonus Acqua

Sconto sulla bolletta idrica rivolta a famiglie con ISEE fino a 8.107 euro o 20.000 per nuclei di almeno 6 componenti. Garantisce una fornitura gratuita annuale di 18,25 metri cubi d’acqua (50 litri al giorno per ogni persona nella famiglia anagrafica).

Si può richiedere tramite autocertificazione nel proprio comune di residenza o al Caf, mentre ai sensi del d.l. 26/2019 può essere fruito anche da chi percepisce Reddito di Cittadinanza.

Bonus TARI

Bonus sociale rivolto a famiglie dall’ISEE fino a 8.256 euro o 20.000 per nuclei con almeno 4 figli a carico, consente di avere uno sconto sulla Tassa sui Rifiuti indipendentemente da dimensioni dell’immobile e quantità di rifiuti prodotti, che dovranno essere urbani o assimilati, prodotti da utilizzo domestico o esterno.

L’importo dello sconto varia da comune a comune, con quote fino al 50%. Si può richiedere con apposito modulo presso un Caf di competenza.

Bonus Badante

Il Bonus Badante arriva nel 2023 e serve a regolarizzare le badanti in nero.

Il bonus badante è una misura di sostegno economico per le famiglie che assumono un badante o un lavoratore domestico per l’assistenza ai propri cari non autosufficienti.

Caratteristiche principali:

  • Destinatari: famiglie con ISEE inferiore a 35.000 euro, che assumono un badante o un lavoratore domestico regolarmente con contratto a tempo indeterminato.
  • Importo: fino a 3.000 euro, da utilizzare per il pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali.
  • Modalità di erogazione: il bonus viene erogato dall’INPS in un’unica soluzione, previa presentazione di domanda.

Requisiti:

  • Reddito ISEE: inferiore a 35.000 euro.
  • Contratto di lavoro: a tempo indeterminato.
  • Badante o lavoratore domestico: regolarmente assunto.

Come richiedere il bonus:

La richiesta del bonus può essere effettuata online, tramite il sito dell’INPS, o presso gli uffici INPS. Per la richiesta è necessario presentare i seguenti documenti:

  • Modello ISEE in corso di validità.
  • Copia del contratto di lavoro del badante o del lavoratore domestico.
  • Copia del documento d’identità del richiedente.

Scadenza:

La domanda per il bonus badante può essere presentata entro il 31 dicembre 2023.

Effetti:

Il bonus badante ha l’obiettivo di sostenere le famiglie che assumono un badante o un lavoratore domestico per l’assistenza ai propri cari non autosufficienti. Il bonus consente di ridurre i costi di gestione del rapporto di lavoro, facilitando l’accesso a questo servizio per le famiglie con minori risorse economiche.

Bonus Canone RAI

Bonus che prevede l’esenzione del canone televisivo per soggetti over 75 con ISEE inferiore agli 8.000 euro. Comprendendo il/la coniuge dello spettante diritto ed eventuali collaboratori domestici, sono esclusi dalla misura conviventi titolari di redditi propri.

Si può richiedere con apposito modulo da inviare all’Agenzia delle Entrate, verso la quale si può fare istanza di rimborso per canoni già pagati e non dovuti.

Il bonus canone Rai è un’agevolazione che consente a determinate categorie di persone di non pagare il canone Rai.

Destinatari:

  • Over 75: cittadini ultra 75enni con reddito ISEE inferiore a 8.000 euro.
  • Invalidi civili al 100%: invalidi civili al 100% con reddito ISEE inferiore a 20.000 euro.
  • Famiglie disagiate: famiglie disagiate con reddito ISEE inferiore a 20.000 euro e con almeno 4 figli a carico.
  • Forze armate: militari delle Forze Armate italiane o stranieri appartenenti alle Forze Nato.
  • Diplomatici: agenti diplomatici e consolari.
  • Rivenditori e negozi di riparazione TV: rivenditori e negozi in cui vengono riparate le TV.

Come richiedere il bonus:

La richiesta del bonus canone Rai può essere effettuata online, tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate, o presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate. Per la richiesta è necessario presentare i seguenti documenti:

  • Modello ISEE in corso di validità.
  • Copia del documento d’identità del richiedente.
  • Altri documenti specifici, a seconda della categoria a cui si appartiene.

Scadenza:

La domanda per il bonus canone Rai può essere presentata entro il 31 dicembre dell’anno in corso.

Effetti:

Il bonus canone Rai consente ai destinatari di non pagare il canone Rai, né direttamente né indirettamente attraverso la bolletta dell’energia elettrica.

Importante:

Il bonus canone Rai è un’agevolazione individuale. Pertanto, se in un nucleo familiare è presente una persona che ha diritto al bonus, ma il nucleo familiare ha un reddito ISEE superiore ai limiti previsti, solo la persona che ha diritto al bonus non dovrà pagare il canone Rai. Gli altri componenti del nucleo familiare dovranno pagare il canone Rai regolarmente.

Canone TIM

Bonus dedicato a clienti Telecom/TIM con ISEE fino a 8.112 euro, che potranno fruire di:

  • Sconto del 50% su canone mensile e connessione internet
  • 30 minuti al mese di chiamate verso fissi e cellulari
  • 250,00 euro una-tantum per studenti universitari per acquistare computer, tablet o strumenti tecnologici, o da rimborsare per acquisti a partire dal 1 febbraio 2020

Autorizzata da AGCOM, la sovvenzione era in precedenza dedicata solo a over 75, pensionati con assegno sociale o famiglie con disabili a carico. Il Decreto Rilancio la rende disponibile a tutte le famiglie e si può richiedere attraverso apposito modulo dal sito TIM.

Superbonus 110%

Sovvenzione dedicata a immobili domestici e commerciali e alla loro riqualificazione per nuclei familiari con ISEE non superiore a 40.000 euro. Prevede agevolazioni dal 50% al 110% per ristrutturazione, efficientamento ecologico e riduzione del rischio sismico per persone fisiche, condomini, associazioni di case popolari, associazioni senza scopo di lucro, associazioni sportive dilettantistiche.

E’ richiesto l’utilizzo di materiali isolanti ai sensi del d.m. 11 ottobre 2017 del Ministero dell’Ambiente e miglioramento di almeno 2 classi energetiche. Sono escluse abitazioni di lusso e immobili aziendali non condominiali. Si può richiedere nel proprio comune di residenza o al Caf. Leggi qui Superbonus per ristrutturazione.

Il Superbonus facciate è una misura di sostegno economico per la riqualificazione energetica e il restauro delle facciate esterne degli edifici esistenti.

Caratteristiche principali:

  • Destinatari: persone fisiche, condomini, imprese e professionisti.
  • Importo: detrazione fiscale del 110% delle spese sostenute, da ripartire in 5 quote annuali di pari importo.
  • Interventi ammessi: interventi di sola pulitura o tinteggiatura esterna sulle strutture opache della facciata, interventi su balconi, ornamenti e fregi, inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura.
  • Zone ammesse: edifici ubicati in zona A o B, individuate dall’articolo 2 del decreto n. 1444/1968.
  • Scadenza: 31 dicembre 2022 per le spese sostenute per interventi di sola pulitura o tinteggiatura esterna, 31 dicembre 2023 per gli interventi che includono anche il cappotto termico.

Come richiedere il Superbonus facciate:

La richiesta del Superbonus facciate può essere effettuata dal beneficiario, che può essere una persona fisica, un condominio, un’impresa o un professionista, tramite la presentazione di una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, in cui si attestano i requisiti per accedere all’agevolazione.

La dichiarazione sostitutiva di atto notorio deve essere presentata all’Agenzia delle Entrate, entro 90 giorni dalla data di fine lavori.

Documenti necessari:

Per richiedere il Superbonus facciate sono necessari i seguenti documenti:

  • Fatture o ricevute fiscali relative alle spese sostenute.
  • Attestazione di congruità delle spese rilasciata da un tecnico abilitato.
  • Certificato di conformità dell’intervento rilasciato da un tecnico abilitato.

Effetti:

Il Superbonus facciate consente di recuperare il 110% delle spese sostenute per la riqualificazione energetica e il restauro delle facciate esterne degli edifici esistenti.

Importante:

Il Superbonus facciate è cumulabile con altre agevolazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici, come il bonus ristrutturazione e l’ecobonus.

Aggiornamento:

Il Superbonus facciate è stato prorogato fino al 31 dicembre 2023 per le spese sostenute per interventi di sola pulitura o tinteggiatura esterna, e fino al 31 dicembre 2022 per gli interventi che includono anche il cappotto termico.

Che fine farà il SuperBonus facciate 110%?

Dopo diverse rivisitazioni dovrebbe finire il 31 dicembre 2023, a meno di altre proroghe ma con percentuali molto inferiori ( si parla del 40% invece del 110% )

Ecobonus

Nato nel 2018 come ristrutturazione dei giardini, i governi si sono fatti un po prendere la mano e ora può essere utilizzato per : cambiare la caldaia, mettere un cappotto alla casa/ palazzo, mettere tende, mettere impianti solari, impianti fotovoltaici.

Una vera e propria giungla di sottoprodotti che è anche difficile elencare.

Ma se è vero che – come dicevamo per il Bonus Facciate – ha aiutato un settore aa lavorare e farà risparmiare molti soldi in futuro sul piano energetico, è pur vero che ha un enorme costo per il bilancio del governo.

Molti dicono che questo è un investimento che poi ha fruttato del PIL e questo è sicuramente vero ma questo tipo di investimenti bisognerebbe farli solo quando l’economia è in recessione e non in crescita.

Insomma anche per l’Ecobonus bisognerà vedere quanti soldi il Governo Meloni ci vorrà destinare per il prossimo futuro. Ma visto quello che sta succedendo non è escluso che la quantità di investimenti fatti negli anni scorsi ce la possiamo dimenticare.

Bonus Affitti

Agevolazione per inquilini in affitto con ISEE non superiore ai 26.000 euro attraverso il Fondo per la Morosità Incolpevole, gestito dalle regioni, che decideranno a loro volta gli importi di sconto: per tale ragione occorre fare riferimento ai bandi del proprio comune, dove si potrà fare richiesta. Sono invece esclusi affitti per immobili di lusso.

Il bonus affitti è una misura di sostegno economico per i giovani che hanno un contratto di locazione per la loro abitazione principale.

Caratteristiche principali:

  • Destinatari: giovani di età compresa tra i 20 e i 31 anni, con ISEE inferiore a 17.145 euro.
  • Importo: il bonus è pari al 20% del canone di locazione, fino a un massimo di 2.000 euro annui.
  • Modalità di erogazione: il bonus viene erogato dall’Agenzia delle Entrate in forma di detrazione fiscale, in sede di dichiarazione dei redditi.

Requisiti:

  • Età: tra i 20 e i 31 anni.
  • Reddito ISEE: inferiore a 17.145 euro.
  • Contratto di locazione: per l’abitazione principale.

Come richiedere il bonus:

La richiesta del bonus può essere effettuata online, tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate, o presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate. Per la richiesta è necessario presentare i seguenti documenti:

  • Modello ISEE in corso di validità.
  • Copia del contratto di locazione dell’abitazione principale.
  • Copia del documento d’identità del richiedente.

Scadenza:

La domanda per il bonus affitti può essere presentata entro il 31 dicembre dell’anno in corso.

Effetti:

Il bonus affitti consente di ridurre le spese di locazione per i giovani che hanno un reddito ISEE basso. Il bonus viene erogato sotto forma di detrazione fiscale, in sede di dichiarazione dei redditi.

Importante:

Il bonus affitti è cumulabile con altre agevolazioni fiscali per l’acquisto o la locazione di immobili, come il bonus mobili ed elettrodomestici o il bonus ristrutturazioni.

Bonus Mamma Domani, o Premio Nascita INPS

A tutte le madri che partoriscono il primo figlio spettano 800 di bonus si chiama Premio Nascita e lo da l’INPS. E’ conosciuto anche come “Bonus mamma domani

Assegno Unico per figli

Prima era il  Bonus Bebé . Prima si chiamava Carta bimbi.

Ora il Bonus Figli è stato sostituito con Assegno Unico per i Figli dal Governo Draghi che prevede:

L’assegno unico e universale per i figli a carico è una misura di sostegno economico per le famiglie con figli a carico, in sostituzione degli assegni per il nucleo familiare (ANF), delle detrazioni per figli a carico e delle maggiorazioni per figli disabili.

Caratteristiche principali:

  • Destinatari: famiglie con figli a carico, fino al compimento dei 21 anni (al ricorrere di determinate condizioni) e senza limiti di età per i figli disabili.
  • Importo: l’importo dell’assegno varia in base all’ISEE familiare e all’età del figlio.
  • Modalità di erogazione: l’assegno viene erogato dall’INPS in un’unica soluzione, previa presentazione di domanda.

Requisiti:

  • Residenza in Italia.
  • Cittadinanza italiana o di uno Stato membro dell’Unione Europea.
  • Custodia esclusiva o condivisa del figlio.

Come richiedere l’assegno:

La richiesta dell’assegno può essere effettuata online, tramite il sito dell’INPS, o presso gli uffici INPS. Per la richiesta è necessario presentare i seguenti documenti:

  • Modello ISEE in corso di validità.
  • Copia del documento d’identità del richiedente.
  • Copia del documento d’identità del figlio a carico.
  • Altri documenti specifici, a seconda della situazione familiare.

Scadenza:

L’assegno unico e universale per i figli a carico è una misura permanente.

Effetti:

L’assegno unico e universale per i figli a carico ha l’obiettivo di sostenere le famiglie con figli a carico, a prescindere dalla composizione del nucleo familiare e dal reddito dei genitori. Il bonus viene erogato sotto forma di un assegno mensile, che viene versato direttamente sul conto corrente del richiedente.

Chi ne ha diritto:

Hanno diritto all’assegno unico e universale per i figli a carico tutte le famiglie con figli a carico, indipendentemente dalla composizione del nucleo familiare e dal reddito dei genitori.

Fino a quando:

L’assegno unico e universale per i figli a carico è una misura permanente.

Bonus Vacanze

Credito studiato per sostenere il settore turistico dopo l’epidemia Coronavirus destinato a nuclei familiari con ISEE fino a 40.000 euro e che sarà di:

Il bonus vacanze è una misura di sostegno economico per le famiglie che intendono effettuare soggiorni in Italia.

Caratteristiche principali:

  • Destinatari: nuclei familiari con ISEE in corso di validità non superiore a 40.000 euro.
  • Importo: 150 euro per le famiglie con un solo componente, 300 euro per le famiglie con due componenti e 500 euro per le famiglie con tre o più componenti.
  • Modalità di erogazione: il bonus viene erogato sotto forma di sconto sul pagamento del soggiorno, da utilizzare presso imprese turistico ricettive, agriturismi e bed & breakfast.

Requisiti:

  • ISEE: in corso di validità e non superiore a 40.000 euro.
  • Composizione del nucleo familiare: almeno un componente del nucleo familiare deve avere un’età compresa tra i 4 e i 21 anni.
  • Soggetti attivi: imprese turistico ricettive, agriturismi e bed & breakfast.

Come richiedere il bonus:

La richiesta del bonus può essere effettuata online, tramite l’app IO, o presso gli uffici postali. Per la richiesta è necessario presentare i seguenti documenti:

  • Codice fiscale del richiedente.
  • Codice fiscale di un componente del nucleo familiare con un’età compresa tra i 4 e i 21 anni.
  • Documento d’identità del richiedente.
  • Documento d’identità di un componente del nucleo familiare con un’età compresa tra i 4 e i 21 anni.
  • Contratto di soggiorno.

Scadenza:

La scadenza per richiedere il bonus vacanze è il 31 dicembre 2023.

Effetti:

Il bonus vacanze consente di ridurre il costo del soggiorno, fino a un massimo di 500 euro. Il bonus viene erogato sotto forma di sconto sul pagamento del soggiorno, da utilizzare presso imprese turistico ricettive, agriturismi e bed & breakfast.

Importante:

Il bonus vacanze è cumulabile con altri bonus e agevolazioni per l’acquisto di beni e servizi, come il bonus mobilità o il bonus cultura.

Bonus Automobili

Ecobonus per soggetti dall’ISEE inferiore ai 30.000 euro per l’acquisto di automobili dal prezzo fino a 50.000 euro ed emissioni minori di 30 CO2 g/km. La sovvenzione verrà interamente riconosciuta a fronte di rottamazione di un precedente veicolo inquinante Euro 0, 1 o 2, in caso contrario sarà erogata al 50%.

Si può richiedere telematicamente, attraverso la piattaforma dedicata Ecobonus di Invitalia, dove si può ricercare il proprio concessionario. Leggi Incentivi auto.

BONUS BICI

Il Bonus per le biciclette si tratta di un contributo aperto a tutti ( non è vincolato da a fascia di reddito ) per comprare la bicicletta. Qui maggiori informazioni per poterne usufruire.

BONUS TENDE DA SOLE

Valido fino al 2022, permette di detrarre il 50% della spesa di una tenda da sole ( montaggio incluso) valevole fino a 60 mila euro di spesa ( in questo caso la detrazione fiscale sarebbe di 30 mila euro). La detrazione fiscale è spalmata in 10 anni.

Esempio: se oggi compro una tenda e la faccio installare e spendo in tutto 1.000 euro, avrò una detrazione di 500 euro, spalmata in 10 anni di IRPEF cioè ogni volta che pagherò l’IRPEF potrò detrarre 50 euro al totale da pagare.

Si può richiedere anche uno sconto in fattura di uguale importo.

Per il momento questa opportunità ha una scadenza al 31 dicembre 2022.

Il Reddito di Cittadinanza ha requisiti ISEE?

Parlando di bonus ISEE 2020-2021, è fondamentale ricordare il Reddito di Cittadinanza: introdotto dal d.l. 4/2019 (e aggiornato col d.l. 9/2020) come misura di contrasto a povertà, disuguaglianza ed esclusione sociale, è destinato a cittadini italiani, europei o extracomunitari con permesso di soggiorno che presentino reddito inferiore ai 9.360 euro e con patrimonio immobiliare non superiore ai 30.000 euro escludendo la prima casa.

Requisiti fondamentali per avere il Reddito di Cittadinanza sono:

  • Iscrizione al Centro per l’Impiego del proprio comune
  • Firma della DID (Dichiarazione Immediata Disponibilità)
  • Ricerca attiva di lavoro dimostrata per almeno 2 ore al giorno
  • Da 8 a 16 ore di lavoro gratuito presso il proprio comune di residenza
  • Frequenza obbligatoria di corsi di formazione, riqualifica o aggiornamento
  • Comunicazione tempestiva di ogni cambio d’occupazione

Il Reddito di Cittadinanza ha durata di 18 mesi, prolungabile per ulteriori 18, con stop di un mese tra una sessione e l’altra. Il rifiuto di 3 proposte lavorative consecutive comporterà la cessazione della sovvenzione entro 6 mesi. Il suo valore è di 9.360 euro netti annuali, con taglio del 20% da settembre 2020 in caso di utilizzo mancato o parziale.

Bonus Acquisto Prima casa 

Il bonus acquisto prima casa è una misura di sostegno economico per i giovani che intendono acquistare la loro prima casa.

Caratteristiche principali:

  • Destinatari: giovani di età compresa tra i 20 e i 36 anni, con ISEE in corso di validità non superiore a 40.000 euro.
  • Importo: esenzione dall’imposta di registro, dall’imposta ipotecaria e catastale; riduzione del 50% sugli onorari notarili; esenzione dall’imposta sostitutiva di un eventuale mutuo, pari allo 0,25% dell’ammontare richiesto.
  • Modalità di erogazione: le agevolazioni vengono applicate direttamente all’atto di acquisto.

Requisiti:

  • Età: tra i 20 e i 36 anni.
  • ISEE: in corso di validità e non superiore a 40.000 euro.
  • Prima casa: l’immobile deve essere destinato a residenza principale del richiedente.
  • Acquisto: l’immobile deve essere acquistato da un privato o da un’impresa che vende in esenzione Iva.

Come richiedere il bonus:

Non è necessario richiedere il bonus, in quanto le agevolazioni vengono applicate direttamente all’atto di acquisto.

Scadenza:

La scadenza per usufruire delle agevolazioni è il 31 dicembre 2023.

Effetti:

Il bonus acquisto prima casa consente di ridurre i costi di acquisto di un immobile, fino a un massimo di 20.000 euro.

Importante:

Il bonus acquisto prima casa è cumulabile con altre agevolazioni fiscali per l’acquisto di immobili, come il bonus mobili ed elettrodomestici o il bonus ristrutturazioni.

Aggiornamento:

Il bonus acquisto prima casa under 36 è stato prorogato fino al 31 dicembre 2023.

Quali altri bonus esistono?

Il Decreto Rilancio 2020 ha portato numerose agevolazioni fiscali per famiglie, lavoratori, imprese e necessità varie. Se molte di queste sono connesse al reddito ISEE dei cittadini, altrettante non ne hanno legami ma sono fruibili attraverso requisiti differenti:

  • Bonus Casa, per ristrutturazione interne o esterne, risparmio energetico, manutenzione ordinaria e straordinaria, dal 50% dal 65% (90% per le facciate) in base a necessità e classe catastale
  • Bonus Acquisto prima casa, con detrazione fiscale in funzione di tipologia d’acquisto e categoria catastale
  • Bonus 600 euro, per lavoratori autonomi e dipendenti di settori colpiti dall’emergenza CoViD-19
  • Cassa integrazione, all’80% della retribuzione base, per aziende che hanno risentito pesantemente della crisi
  • Bonus Mobilità, per l’acquisto di bici tradizionali ed elettriche, monopattini e mezzi di micromobilità dal valore superiore o uguale a 833,33 euro
  • Bonus zanzariera che fa parte del Bonus efficientamento energetico della casa.

A conti fatti, queste sono solo alcune delle più importanti detrazioni promosse dal Governo, per un pacchetto d’emergenza dal valore di 55 miliardi di euro, mirato a sostenere l’economia nazionale dopo la recessione portata dal Coronavirus. Ciò che è certo è che, davanti al pericolo di una nuova ondata, sono confermate per il 2021 e sarà prevista un’evoluzione ad ampio respiro.

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7 commenti

  1. Ho cercato inutilmente un qualche Bonus per i CO.CO.CO. per il 2021, come quelli erogati nel 2020. Evidentemente i collaboratori non hanno nessuno che li rappresenta, altrimenti ci sarebbe una qualsiasi forma di aiuto anche per loro. L’ultimo riferimento è il bonus di maggio 2020 di €. 1000.00, poi più niente, nonostante il Premier Conte e il ministro Gualtieri nella conferenza stampa di presentazione del decreto Ristori, avessero sbandierato che anche per loro c’era il bonus ristori a novembre. Al momento di convertire in legge il DPCM la misura è stata cancellata. Mi viene da dire che i CO.CO.CO. sono figli di un dio minore.

  2. E piu’ facile non lavorare e prendere il decreto di cittadinanza e si prendono tutti i bonus esistenti.
    Non è giusto per chi lavora onestamente.

  3. abito da solo in casa con misura di detenzione domiciliare. come devo campare io????
    che contributi spettano a me? ISEE 0

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