Pesantemente colpito dall’epidemia Coronavirus, il settore dell’automotive italiano sente ancora gravi difficoltà , tanto da aver perso almeno il 46% del suo valore da inizio 2020. Tuttavia, il 16 luglio il Decreto Rilancio è stato finalmente approvato e, al fine di rilanciare il mercato, all’interno di esso sono presenti nuovi incentivi per l’acquisto di automobili che sono stati prorogati fino al 30 giugno 2021.
Una manovra da 50 milioni di euro, a cui potrebbe seguire prossimamente un nuovo decreto che ne metterà a disposizione fino ad un miliardo. Una sovvenzione che rafforza quella della Legge di Bilancio 2019, che prevede delle regole per potervi fruire e importanti novità per le auto Euro 6. Come è possibile avere gli incentivi auto anche nel 2021?
Cosa prevede il Decreto Rilancio per gli incentivi auto 2021?
In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il d.l. 34/2020, detto anche Decreto Rilancio, è finalmente stato approvato. Dal valore di 55 miliardi di euro, al suo interno è presente una serie di incentivi auto, agevolazioni dedicate a persone fisiche e giuridiche che acquisteranno un’auto nuova tra 1 agosto e prorogato fino al 30 giugno 2021.
Un provvedimento dal valore di 50 milioni di euro, che rafforza l’Ecobonus contenuto nella Legge di Bilancio 2019 (d.l. 145/2018), a cui potrebbe seguire un ulteriore decreto che offrirà fino ad un miliardo di euro per rottamazioni e nuove sovvenzioni. Tra gli incentivi auto 2021 anche importanti contributi per i motori Euro 6 con emissioni di CO2 fino a 110 g/km, il cui acquisto potrà avere bonus fino a 3.500 euro.
La motivazione principale di tale manovra è quella di rilanciare il settore automotive italiano, che ha risentito pesantemente delle conseguenze del CoViD-19, favorendo un ricambio generazionale delle automobili in circolazione e, quindi, l’acquisto di modelli moderni e meno inquinanti in modo da seguire le nuove politiche di ecosostenibilità .
Quali auto si possono acquistare con gli incentivi 2021?
Le auto nuove che potranno fruire degli incentivi d’acquisto 2021 sono divise in 3 fasce in funzione delle loro emissioni di CO2:
- Elettriche e full-hybrid da 0 a 20 g/km, bonus di 10.000 euro con rottamazione o 6.000 euro senza rottamazione
- Ibride da 21 a 60 g/km, bonus di 6.500 euro con rottamazione o 3.500 euro senza rottamazione
- Classe Euro 6 benzina o diesel da 61 a 110 g/km, bonus di 3.500 euro con rottamazione o 1.750 euro senza rottamazione
Il bonus da 10.000 euro è composto da:
- 6.000 euro previsti dal precedente Ecobonus 2019
- 2.000 euro di extra-sconto statale
- 2.000 euro di sconto offerto dal venditore
Affinchè l’incentivo sia valido, la rottamazione dovrà riguardare un’automobile di almeno 10 anni, mentre il limite di prezzo d’acquisto della nuova auto sarà di 61.000 euro, a eccezione di modelli con emissioni dai 61 ai 110 g/km per cui il tetto massimo sarà di 40.000 euro.
Incentivi rottamazione veicoli inquinanti
Il nuovo Ecobonus incluso nel Decreto Rilancio contempla anche incentivi per la rottamazione di veicoli maggiormente inquinanti, ossia quelli con motori di classe compresa tra Euro 0 e 3. In questo caso lo sconto sarà tra i 6.000 e i 2.500 euro, mantenendo il medesimo tetto massimo di spesa di 61.000 euro.
In alternativa, con la Legge di Bilancio 2020 (d.l. 124/2019) è stato introdotto un nuovo bonus dedicato a:
- Automobili almeno Euro 3, fino a 1.500 euro
- Motocicli omologati almeno Euro 2 o Euro 3 a due tempi, fino a 500 euro
Questo incentivo è dedicato solamente ai residenti di alcuni comuni italiani ad alto tasso d’inquinamento, che intendano rottamare un veicolo inquinante entro il 31 dicembre 2021. Potrà essere utilizzato entro 3 anni dalla richiesta, per l’acquisto di biciclette a pedalata assistita o abbonamenti dei mezzi pubblici.
Incentivi auto 2021 per i veicoli usati
Nell’art. 44 del Decreto Rilancio si fa esplicito riferimento a sconti fiscali dedicati ad automobili usate, in particolare per il loro passaggio di proprietà . L’articolo riguarda persone fisiche che, tra 1 luglio e 30 giugno 2021, acquisteranno un’auto usata non inferiore alla classe Euro 6 con emissioni uguali o minori a 60 g/km, che potranno avere uno sconto fino al 60% sul passaggio di proprietà rottamando un veicolo di classe compresa tra Euro 0 e 3.
Ancora al vaglio dell’Agenzia delle Entrate, il provvedimento potrebbe prevedere sgravi fiscali anche per imposta di bollo e IPT (imposta provinciale di trascrizione).
Quali veicoli sono esclusi dagli incentivi auto 2021?
Dedicati principalmente a veicoli elettrici, ibridi o a basse emissioni, i nuovi incentivi non sono disponibili per le automobili a metano o gpl, da sempre sinonimo di consumi ridotti e prezzi di rifornimento minori rispetto a benzina o diesel. Tuttavia, alcune auto di queste categorie presentano emissioni di CO2 inferiori ai 110 g/km e, di conseguenza, possono fruire del bonus dedicato alla classe Euro 6.
Sono invece totalmente esclusi dagli incentivi auto 2021 motori dalle emissioni superiori al suddetto limite o di classe inferiore a Euro 6, che dal 25 febbraio 2019 vivono progressive e permanenti limitazioni della circolazione nelle principali città del Nord Italia.
Questo Bonus Auto aiuterà i cittadini e l’economia italiana?Â
Notando nel dettaglio i vari incentivi auto 2021 inclusi nel Decreto Rilancio, si può notare come questi siano prettamente mirati all’acquisto di nuovi veicoli a basse emissioni di CO2, questi sono:
- Elettrici
- Ibridi e full-hybrid
- Euro 6
Per ognuna di queste categorie è previsto un bonus differente, che incoraggia anche la rottamazione di veicoli precedentemente posseduti, mentre si rafforza l’Ecobonus presentato nella Legge di Bilancio 2020.
A conti fatti, è un provvedimento che procede pari passo con la graduale uscita di scena dei motori diesel inquinanti nelle più trafficate città italiane, che mira di conseguenza a sostituire il parco auto nazionale, tra i più datati e meno efficienti d’Europa: ciò avviene incoraggiando la vendita di veicoli più moderni, da maggiore versatilità e minori emissioni.
In ogni caso, la ripresa del settore automotive necessiterà di sforzi ben più ampi di quelli sostenuti dal Governo, che saranno di natura fiscale, tecnologica, infrastrutturale e logistica e coinvolgeranno le maggiori case produttrici nelle operazioni di conversione e riqualificazione.
Per i guidatori, invece, ciò rappresenterà un vero e proprio investimento sul lungo periodo, sia verso scelte eco-sostenibili, sia verso una prospettiva di riduzione spese e risparmio.