Bonus Bici: ecco come averlo: requisiti, domanda e rimborso

Una delle principali novità del Decreto Rilancio 2020 è sicuramente il Bonus Mobilità, che consente di acquistare mezzi alternativi alle automobili con importanti agevolazioni. Chiamato anche Bonus Bici, fornisce sconti fino a 500,00 euro sull’acquisto di biciclette anche elettriche e non solo, o sugli abbonamenti annuali di mobilità condivisa.

Dopo mesi di incertezze, la manovra è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale solo il 5 settembre e tale bonus sarà disponibile dal 4 novembre, valido anche per chi ha già comprato una bici o un altro mezzo coperto dalla sovvenzione. Come funziona il Bonus Bici nel dettaglio e come si può ottenere?

Cos’è il Bonus Bici e cosa prevede la normativa?

Dopo 5 mesi di rinvii e contrasti tra i ministeri dell’Ambiente e delle Infrastrutture e Trasporti, è stata finalmente pubblicata in Gazzetta Ufficiale la nuova manovra per sostenere la micromobilità. Contenuto nel d.l. 34/2020, meglio conosciuto come Decreto Rilancio, il Bonus Mobilità offre fino a 500,00 euro di sconto sull’acquisto di mezzi alternativi alle automobili come:

  • Biciclette normali e a pedalata assistita
  • Monopattini a spinta o elettrici
  • Segway
  • Hoverboard

Detto anche Bonus Bici, è strettamente legato al mezzo a due ruote per antonomasia, tanto da sovvenzionare anche i servizi di bike sharing a uso individuale, con sconti del medesimo valore sugli abbonamenti annuali.

Secondo il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, nei mesi di stallo i finanziamenti per il Bonus Bici sono aumentati da 120 a 210 milioni di euro grazie ad accordi tra Governo e Parlamento e la conversione del d.l. 77/2020: potranno essere soddisfatte fino a 420.000 richieste fino al 60% delle spese sostenute.

Il Bonus Mobilità/Bici sarà fruibile a partire dal 4 novembre 2020, ossia 60 giorni dopo la pubblicazione del decreto, fino al 31 dicembre. Sarà richiedibile direttamente online fino all’esaurimento dei fondi disponibili.

Bonus Bici: ecco come averlo: requisiti, domanda e rimborso

A chi è rivolto il Bonus Bici?

Non essendo previsti limiti di reddito ISEE, il Bonus Bici è rivolto a tutti i cittadini maggiorenni con residenza in:

  • Capoluoghi regionali o provinciali
  • Città metropolitane
  • Comuni con più di 50.000 abitanti

La conferma viene dalla ministra di Infrastrutture e Trasporti Paola de Micheli, che auspica ulteriori interventi per piste ciclabili e per migliorare il traffico cittadino. Tuttavia, non considerando il domicilio, ne saranno esclusi studenti e lavoratori fuorisede.

La sovvenzione è retroattiva, quindi disponibile anche per coloro che hanno già acquistato biciclette o altri mezzi di micromobilità a partire dal 4 maggio 2020. In tutti i casi e indipendentemente dal mezzo scelto, il valore minimo d’acquisto deve essere di 833,33 euro.

Come richiedere il Bonus Bici?

Disponibile in via telematica dal 4 novembre, il Bonus Mobilità/Bici potrà essere fruito dall’area dedicata sul sito del Ministero dell’Ambiente o da apposita app per smartphone: in entrambi i casi registrazione e accesso avverranno tramite SPID (Sistema Pubblico d’Identità Digitale), requisito fondamentale per ottenere la sovvenzione.

Sarà fruibile in 2 differenti modalità:

  • Rimborso diretto/modalità retroattiva, per mezzi acquistati dal 4 maggio al 4 novembre 2020, richiederà fattura o scontrino parlante (ricevuta particolarmente dettagliata per fruire di detrazioni) dell’acquisto effettuato, che dovranno essere caricati nel portale; per avere il rimborso è necessario un IBAN
  • Sconto diretto, da parte dei commercianti, che applicano il 60% di sconto sull’acquisto quando viene presentato loro un voucher digitale di spesa, utilizzabile entro 30 giorni dalla sua generazione e ritenuto nullo alla decorrenza di tale tempistica

L’erogazione del Bonus Bici avviene in ordine cronologico, avranno quindi priorità coloro che effettueranno la richiesta per primi. I commercianti che desiderano aderire all’iniziativa dovranno accreditarsi nell’apposito elenco, consultabile da chiunque sul sito del ministero o app.

Cosa si può comprare col Bonus Bici?

Disponibile per acquisti online e offline anche da aziende straniere, il Bonus Bici richiede una fattura, anche in lingua straniera ma che presenti tutte le voci di una italiana.

Lo sconto di 500,00 euro potrà essere utilizzato per acquistare un solo mezzo relativo alla mobilità alternativa all’automobile sia nuovo che usato, tradizionale o a propulsione elettrica, o un solo abbonamento annuale per servizi di mobilità condivisa come bike sharing, scooter sharing o affini.

Non è invece possibile acquistare componenti, accessori o ricambi come telai, caschi o catene.

Bonus Bici/Mobilità, cosa cambierà nel 2021?

Oltre che scontistiche per l’acquisto di mezzi nuovi o usati, secondo il Decreto Rilancio il nuovo Bonus Mobilità prevedrà prossimamente anche un incentivo alla rottamazione, con aiuti economici per tutti coloro che desiderano cambiare un mezzo inquinante, utilizzabili anche per acquistare abbonamenti del trasporto pubblico. Le sovvenzioni saranno di:

  • 1.500 euro per ogni automobile rottamata
  • 500,00 euro per ogni ciclomotore/motociclo rottamato

Ai sensi del d.l. 111/2019, detto anche Decreto Clima, l’attuale Bonus Bici e il prossimo Bonus Mobilità 2021 sarano cumulabili, previa rottamazione di veicoli inquinanti. Il provvedimento era già previsto per i primi mesi del 2020, ma è stato accantonato davanti all’emergenza Coronavirus.

Altre evoluzioni

Nonostante le novità per i possessori di tali mezzi, vi sono però ancora numerosi problemi economici per favorire la micromobilità, che trova incentivi insufficienti per intervenire sulle criticità delle strade italiane.

Modificheremo il Codice della Strada per consentire l’apertura di piste ciclabili in via transitoria anche solo con segnaletica orizzontale e anticiperemo risorse.

Questa la proposta di Paola de Micheli, ministra di Infrastrutture e Trasporti, che auspica un miglioramento della condizione del traffico e vantaggi per la mobilità alternativa con bici, monopattini o altri mezzi leggeri.

Ultimo provvedimento sarà poi quello di nominare responsabili alla mobilità aziendale, per imprese pubbliche e private nelle aree previste dal Bonus Bici con almeno 100 dipendenti, per favorire i loro spostamenti casa-lavoro considerando quindi il loro domicilio.

Biciclette elettriche 

Bici Elettrica Usata prezzi

La bici elettrica  

Bici Pedalata assistita Pro e Contro

Norme per la bicicletta 

Assicurazione e targa su bicicletta 

Quali benefici porterà il Bonus Bici?

Secondo ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori), nel 2019 sono state vendute in Italia oltre 195.000 biciclette elettriche, +13% rispetto all’anno precedente, per un volume d’affari di 1,35 miliardi di euro; nel mentre, sono oltre 230.000 i monopattini venduti, con un trend positivo del 50% di utilizzatori finali in più ogni mese.

A conti fatti, le proposte presentate non hanno solo l’obiettivo di rendere più sostenibile la situazione nazionale del traffico, bensì anche quello di lanciare nuovi mercati innovativi. Una tendenza positiva, che contribuisce alla trasformazione iniziata dai motori ibridi ed elettrici del parco dei mezzi privati italiano, tra i più inquinanti e meno evoluti in Europa.

Perché conviene usufruire del Bonus Bici

Se è vero che questi Bonus come il Bonus Bici sono molto discutibili a livello di strategia politica per rilanciare l’economia, è altresì vero che a livello di consumatori , ovviamente convengono e non solo a livello economico.

Comprare una bicicletta a costo zero, o comunque avere un rimborso consistente sull’acquisto di una bici a pedalata assistita o classica, non solo ci fa risparmiare dei soldi, ma può essere un incentivo molto forte per chi fa una vita sedentaria ad uscire di casa ed andare a farsi una pedalata.

I benefici fisici che porta l’uso della bicicletta sono noti a tutti, ma finché non si inizia a fare questa attività fisica, non ci si rende bene conto di quanto possa far bene.

Fare un paio d’ore di pedalata alla settimana può essere già un buon inizio non solo per i muscoli ma per tutto il sistema cardio respiratorio, quindi maggiore resistenza allo stress, una vita più sana, il che si traduce in un sistema immunitario più forte, un cuore più forte, un fisico più atletico e in sostanza una resistenza maggiore alle malattie.

Con una popolazione con una vita media sempre più alta, questo si traduce anche con un minore impatto dei cittadini sul sistema sanitario ed – in ultima analisi – anche con un risparmio delle risorse dello Stato.

Insomma: l’uso della bicicletta magari non sarà la panacea di tutti i mali, non è un mezzo che si può usare dappertutto, ma sia a livello di impatto ambientale che di salute fisica può aiutare sia la società che chi la usa personalmente.

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1 commenti

  1. La BICI fa bene solo a chi abita in un comune superiore ai 50.000 abitanti e chi abita in un piccolo comune non fa bene? Questa discriminazione fa schifo oltre ad essere ridicola. Io ho un’inabilità e un’invalidità civile al 100% certificata e la bici con pedalata assistita sarebbe l’ideale per la mia salute, ma non abito in un grosso comune. Solito stato mafioso

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