Famiglia Agnelli: Patrimonio, Storia, Proprietà, Segreti

Tra i più grandi esponenti dell’industria italiana spicca la famiglia Agnelli, nota sul piano internazionale per aver fondato la FIAT nel 1899 e per aver acquisito la Juventus F.C. (BIT:  JUVE ) nel 1923, quindi la più prestigiosa marca di auto sportive del mondo: la Ferrari.

Ruoli indiscutibilmente di spicco, che fanno pensare immediatamente alla figura di Gianni Agnelli, che col suo stile inimitabile ha cambiato per sempre il concetto di classe e successo in Italia, ma la storia di questa famiglia inizia ancor prima.

Dalle prime coltivazioni alla fama internazionale, la storia degli Agnelli è ricca e antica ma prosegue nelle sue nuove incarnazioni, come quella di FIAT, che dal 2014 fa parte di FCA dal 2021 Stellantis ( BIT:  STLA ). E in questo ha un ruolo fondamentale Exor (BIT:  EXO ) , la holding controllata dalla famiglia e che include tutte le sue proprietà, tra cui le più note oltre a quelle citate sono sicuramente la Ferrari (BIT:  RACE ), il Gruppo editoriale Gedi e il giornale economico inglese The Economist  . La famiglia Agnelli è un vero e proprio impero, che ha segnato e segnerà ancora la storia nazionale.

famiglia agnelli albero genealogico
Sopra: l’ albero genealogico della famiglia Agnelli

Albero Genealogico della famiglia Agnelli

Originaria delle campagne di Cuneo, la famiglia Agnelli si sposta a Racconigi nella prima metà del Settecento, dove da’ inizio ad attività di coltivazione di bachi da seta con tanto di filande dedicate. Gli Agnelli si dividono in 2 rami:

  • Uno si dedica alle libere professioni facendo emergere medici e giuristi nell’Ottocento
  • Uno si dedica alle attività imprenditoriali

E’ proprio il secondo il ramo che acquisisce maggiore importanza, grazie a Giuseppe Francesco Agnelli, che dopo la Restaurazione iniziata nel novembre 1814 diviene uno dei più influenti banchieri di Torino: oltre alle comuni attività bancarie, il suo ruolo era quello di intermediario, favorendo negoziazione e commercio, in particolare quello di sete grezze provenienti dalle coltivazioni familiari. A questa seguono numerose altre attività immobiliari e fondiarie.

Giuseppe Francesco ha avuto un figlio, Edoardo, scomparso prematuramente nel 1871, che a sua volta ha avuto un figlio nel 1866, Giovanni, che nel 1899 fonda la FIAT, la più importante casa italiana di un primitivo settore automotive.

Nascita della FIAT

La Società Anonima Fabbrica Italiana Automobili Torino, meglio conosciuta come FIAT, nasce a Torino l’11 luglio 1899 dalla mente di Giovanni Agnelli, figlio di Edoardo, con un gruppo di soci e un capitale di 890,000 lire. La scelta è avvenuta dopo una breve carriera militare, con la quale Giovanni inizia a interessarsi di meccanica e motori.

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Sin dalle origini la FIAT ha un rapido sviluppo incrementando la produzione automotive in pochi anni: le auto prodotte in Italia segnano un incremento del 72% attestandosi a 1,097 tra 1902 e 1906. Proprio nel 1906 viene liquidata e ricostituita con un capitale di 9 milioni di lire, evolvendosi anche ad altri business come i vari trasporti:

  • Ferroviario
  • Aereo
  • Nautico

E’ però allo scoppio della Prima Guerra Mondiale che diventa il terzo gruppo economico italiano grazie all’accordo stipulato con il Regio Esercito: FIAT produce componenti e mezzi bellici.

Il nome di Giovanni Agnelli diviene celebre in tutta Italia, prima come presidente e amministratore delegato FIAT, poi con la nomina a senatore del Regno d’Italia e l’acquisizione del 20% de La Stampa. Ispirandosi al sistema di produzione ideato da Henry Ford, FIAT inaugura lo stabilimento Lingotto, mentre nel 1923 esporta anche in Europa.

Anche negli anni successivi la società resta proprietà della famiglia Agnelli: Giovanni passa il testimone prima a suo figlio Edoardo, proprietario anche della Juventus F.C., poi a suo nipote Giovanni che, dopo l’estromissione del nonno con l’accusa di collaborazionismo, a soli 24 anni firmerà un accordo per normalizzare la posizione di FIAT e rifondare il consiglio d’amministrazione, dopo complesse trattative tra forze alleate e governo provvisorio. Nel 1945 gli Agnelli lasciano la presidenza della società.

Famiglia Agnelli, FIAT, FCA una storia italiana
La famiglia Agnelli oggi

Epoca Gianni Agnelli

Classe 1921, Giovanni Agnelli è il secondo dei 7 figli di Edoardo. Detto Gianni, diventerà negli anni uno dei più grandi imprenditori d’Italia, venendo soprannominato affettuosamente l’Avvocato.

A soli 25 anni è azionista di maggioranza FIAT sotto la presidenza di Vittorio Valletta, mentre diventa presidente della Juventus F.C., squadra che suo padre Edoardo aveva rilevato nel 1923 e reso la più importante del calcio italiano.

Dopo 20 anni di gestione esterna, il presidente Valletta lo propone suo successore: Gianni Agnelli diventa amministratore delegato FIAT nel 1966 restituendo la società alla sua famiglia. Sarà un incarico estremamente difficile ma durante il quale mostrerà forte spirito imprenditoriale, nonché una visione aziendale a lungo termine, qualità acquisite dagli insegnamenti del nonno.

Forza, determinatezza e comprensione sono i punti di forza di Agnelli, che specialmente durante la crisi del petrolio del 1973 riesce a fare da mediatore tra le parti sociali, trovando il favore di governo, sindacati e Confindustria, di cui è presidente dal 1974 al 1976. Aggirando i licenziamenti, mette 23,000 dipendenti FIAT in cassa integrazione.

Con gli anni ’80 inizia un ventennio di successi e gratificazione per l’Avvocato: mentre FIAT si internazionalizza ulteriormente, dando maggiore importanza anche alla sua linea di veicoli commerciali, la Juventus F.C. raggiunge le vette più alte del calcio europeo collezionando una lunga serie di trofei.

Il suo diviene uno stile inimitabile e inconfondibile, a partire dall’orologio sul polsino e una particolare erre moscia, che lo rendono un nuovo re italiano. Caratterizzato da classe e successo, Gianni Agnelli lascia un segno indelebile nell’industria nazionale ancor più dopo la sua scomparsa, avvenuta a Torino il 24 gennaio 2003 all’età di 81 anni dopo una lunga malattia.

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Prima della sua uscita di scena a causa dello statuto FIAT e dopo la morte prematura del suo unico figlio maschio Edoardo, Gianni Agnelli nomina come legittimo erede suo nipote John Elkann, classe 1976, figlio della sorella Margherita.

Elkann diventerà vicepresidente FIAT nel 2004 a soli 28 anni, mentre l’imprenditore italo-canadese Sergio Marchionne assume la carica di amministratore delegato dopo Umberto Agnelli, scomparso nel 2004, e Luca Cordero di Montezemolo.

eredi agnelli
Sopra: l’Avvocato Gianni Agnelli e il nipote, Giovannino Agnelli che avrebbe dovuto fare le sue veci.

Le morti premature degli eredi nella famiglia Agnelli

Qui ora potreste confondervi, ma il nonno di Gianni Agnelli, cioè Giovanni Agnelli ( quello che fondò la Fiat) ebbe un figlio che si chiamava Edoardo e che morì nel 1945 in un incidente con io suo idrovolante. A sua volta Gianni Agnelli mise al mondo il primogenito che chiamò come suo padre, cioè Edoardo Agnelli ( quindi nipote di quell’Edoardo Agnelli che nel ’45 morì in un incidente). Edoardo Agnelli jr. morì a sua volta suicida nel 2000, dopo una vita tormentata tra crisi di depressione e droghe pesanti.

Giovannino Agnelli è morto negli anni ’90 a soli 33 anni per una rara forma di tumore. Bello, colto, figlio di Umberto Agnelli – cioè il fratello di Gianni Agnelli – era considerato da tutti l’erede naturale dell’avvocato alla guida della Fiat, ma purtroppo questo non accadde mai.

 

la storia della famiglia agnelli e della FCA
Marchionne e John Elkann

Novità importanti nella Famiglia Agnelli e nelle sue società

A Gennaio 2023 Andrea Agnelli e tutto il Cda della Juventus si dimettono  per lo scandalo plusvalenze sui giocatori.

Per poter riuscire a far quadrare i conti la Juventus vendeva dei giocatori di poco valore ad un valore molto alto, in modo da potersi permettere di continuare a pagare lo stipendio a giocatori come Ronaldo, anche dopo i 2 anni di chiusura degli stadi a causa Covid. Andrea Agnelli per il momento è stato estromesso da tutti posti manageriali di tutte le aziende di famiglia.

Fusione con Chrysler e nascita di FCA 

Nel 2008, sotto la gestione Elkann-Marchionne per FIAT inizia un importante processo di trasformazione, legato ai cambiamenti dei mercati di riferimento e alla crisi economica globale. L’obiettivo è rafforzare la propria attività garantendo maggiore forza competitiva nell’intero settore dell’automotive, attraverso la fusione col colosso statunitense Chrysler. Mentre nel 2009 ottiene una quota del 20% di Chrysler Group, a inizio 2014 prende il via il processo di fusione tra le 2 realtà: è l’ottobre 2014 quando nasce ufficialmente FCA (Fiat Chrysler Automobiles).

Un’unione che rappresenta il settimo gruppo automotive al mondo, comprendendo 15 marchi, sedi industriali in 40 paesi, 84 centri di ricerca e sviluppo e intrattenendo rapporti commerciali in più di 150 nazioni. Rivolgendosi principalmente al mercato di massa, FCA include marchi come:

  • Abarth
  • Alfa Romeo
  • Fiat
  • Fiat Professional
  • Chrysler
  • Dodge
  • Jeep
  • Lancia
  • RAM
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Tra questi vi è poi Mopar, impegnato in customer care e assistenza post-vendita, e Magneti Marelli, specializzato nella componentistica. FCA include anche Ferrari e Maserati, tra i più influenti marchi dell’auto di lusso e maggiori esponenti del Made in Italy nel mondo. In seguito, Ferrari sarà oggetto di uno spin-off da FCA, che avviene ufficialmente a gennaio 2016.

John Elkann assume la carica di presidente Ferrari il 21 luglio 2018 dopo l’aggravarsi delle condizioni di salute di Sergio Marchionne, che morirà 4 giorni dopo. Dallo stesso giorno amministratore delegato FCA sarà invece l’inglese Mike Manley. Tra i principali azionisti FCA resta Exor, società della famiglia Agnelli, per il 28,98%.

FCA si fonde con Peugeot e nasce Stellantis

Sempre più grandi e sempre più competitivi: Nel 2021 arriva la fusione con Peugeot e nasce Stellantis, 50% italiana e 50% francese.

Dopo il 2020 anche il 2021 sarà una grande sfida a causa del Covid-19 e delle restrizioni, ma il titolo sale e le auto si vendono.

Cos’è Exor?

Fondata nel 1927 come Istituto Finanziario Industriale da Giovanni Agnelli (nonno del celebre Gianni), Exor N.V. è una holding olandese che racchiude la storia imprenditoriale e degli investimenti della famiglia Agnelli, da cui è controllata. Assume l’attuale nome dopo la fusione con l’italiana IFIL, realizzando investimenti a lungo termine su società globali, specialmente in Europa e Stati Uniti.

Prima società italiana per fatturato, Exor è azionista di maggioranza di società come:

  • FCA
  • Ferrari N.V.
  • Juventus F.C.
  • Gruppo editoriale The Economist
  • Gruppo editoriale GEDI

Presidente del consiglio d’amministrazione è John Elkann, mentre tra gli amministratori figurano sua sorella minore Ginevra e Andrea Agnelli, secondogenito di Umberto e presidente della Juventus F.C.. Exor riunisce tutti gli asset della famiglia Agnelli, risultando in un capitale di 24 miliardi di dollari.

Famiglia Agnelli, una storia imprenditoriale italiana

Con oltre 2 secoli di storia, quella degli Agnelli rappresenta una delle famiglie più longeve e influenti della cultura e dell’industria italiana, capace di cambiare questi aspetti in modo radicale, un vero e proprio impero che prosegue tuttora con le nuove generazioni.

A conti fatti, se Gianni Agnelli ha rappresentato per l’immaginario collettivo italiano e non solo un’icona di stile, professionalità e coraggio, non sono da meno gli esponenti della famiglia che si sono susseguiti e che hanno saputo legittimare il suo operato sempre con la diligenza prerogativa del loro cognome, specialmente John Elkann per FCA e Andrea Agnelli per Juventus F.C..

In tutto questo il ruolo chiave dell’intera famiglia è sempre stato quello di Exor, che con un capitale di 24 miliardi di dollari costituisce il tesoro d’investimento da generazioni: gli Agnelli sono legati alla storia d’Italia, e continueranno a farla nel futuro.

Patrimonio della famiglia Agnelli

Difficile quantificare tutto il patrimonio della famiglia Agnelli che può variare – anche di molto – di anno in anno.

L’ultima stima fatta parla di un patrimonio di 150 miliardi di euro

 

Le persone più ricche nella storia 

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