Quanto costa alla Sicilia essere un’isola e non avere un collegamento alla terra ferma:
Una ricerca che si intitola “Stima dei costi dell’insularità della Sicilia” , curata dalla stessa Regione Sicilia stima in 7,4% del PIL regionale all’anno, cioè in 6,54 miliardi di euro anno ( dati del 2021 ). In pratica più del costo dello stesso intero progetto e questo OGNI ANNO.
Chi ha promesso di voler fare il Ponte:
Gennaio 2023: Berlusconi ha annunciato che nei prossimi mesi verranno aperti i cantieri per far partire i lavori. ( per le ultime novità scorri a metà pagina)
Anche il Governo Meloni alla fine del 2022 ha detto che ha in mente di fare il Ponte di Messina. Riusciranno loro a farlo, dopo che TUTTI gli altri governi precedenti ci hanno provato?
Ma vediamo che sono stati gli ultimi a proporre il Ponte.
Il Premier Conte il 3 Giugno 2020 aveva detto che avrebbe voluto riprendere il progetto e la costruzione di questo Ponte.
Gli antichi romani furono gli unici a fare un Ponte sullo Stretto di Messina, lo fecero di barche di legno.
Renzi disse che voleva fare un Ponte sullo Stretto, Berlusconi prima di Lui ed altre decine – forse centinaia – di politici italiani ne hanno parlato e si sono detti d’accordo. Un’opera immensa, che costerebbe circa 4 miliardi di euro, che ci vorrebbero decine di anni da completare, un’opera sontuosa, probabilmente stupenda per l’ingegno umano, ma sarà utile?
Costi: per farsi un’idea di quanti siano 4 miliardi di euro, cioè il costo del Ponte di Messina (secondo dati del 2018) :
- Il Ponte di Genova che è stato fatto dopo il crollo del ponte Morandi è costato 1 miliardo di euro
- La portaerei Trieste costerà 6,4 miliardi di euro
C’è anche da sottolineare che se non lo costruiamo dobbiamo pagare 300 milioni di euro di penale, perchè il Governo Berlusconi fece tutto l’iter per costruirlo ed ormai le imprese sono costituite.
Sicuramente ai siciliani sì, questo è fuori di dubbio, ma se é vero che l’investimento in opere pubbliche aiuta un’economia, siamo sicuri che questo Ponte sullo Stretto di Messina non diventi un’altra Salerno – Reggio Calabria?
Siamo sicuri che non ci siano altri modi per investire soldi pubblici?
Quanti lavoratori potrebbe assorbire un progetto del genere?
Sono tutti dubbi leciti , ma quello che abbiamo di sicuro, é la lista dei progetti che si sono fatti fino ad ora.
PROGETTI COSTOSISSIMI, perché di solito sfugge un fatto molto importante: fare un progetto per il Ponte di Messina ( pure se il ponte non si farà mai) é una cosa costosissima, che può far la fortuna di uno studio di architetto e di tutti i suoi associati, si parla di milioni e milioni di euro, non di bazzecole.
ATTENZIONE: in molti sostengono che il costo del Ponte finito sarebbe non meno di 7 miliardi di euro a cui vanno aggiunti i costi per la gestione e la manutenzione che va fatta in modo capillare, costante e continua per tutta la durata della sua vita.
Costo dell’Eurotunnel collegamento tra Francia e Inghilterra
L’Eurotunnel della Manica che collega Francia ed Inghilterra doveva costare 3 miliardi ed invece ne è costati 10.
Ora però si è visto che è un volano per l’economia , specialmente quella Inglese e oggi si vuol fare una seconda galleria. Il 30% degli scambi commerciali tra europa ed Inghilterra passa oggi sotto quel tunnel. Il costo per passare con l’auto ( è a pagamento ) è di circa 200 euro.
Costo del Ponte Rion Antiron in Grecia collega Grecia al Peloponneso
Se il PONTE può sembrare troppo pericoloso, si potrebbe pensare di fare un TUNNEL DELLO STRETTO, perché se è vero che la zona è sismica, c’è da dire che in molte altre parti del mondo con zone sismiche sono stati costruiti sia lunghi ponti che tunnel sotto il livello del mare in questi ultimi anni.
Tra questi, il più famoso è il ponte sullo stretto di Corinto in Grecia , fatto su una zona sismica ed al centro di anni di discussioni anche nel paese dei Nostri cugini greci.
Lungo 2.880 metri, ci hanno messo 6 anni per costruirlo ed è costato quasi 1 miliardo di euro. Le discussioni sulla opportunità di costruire questo ponte sono durate almeno un trentennio in Grecia. Anche questo è a pagamento: per passarlo il costo è di 2 euro per le moto, 15 per le auto e circa 50 per camion ( costi al 2021 )
Costo Ponte Øresund Collegamento tra Danimarca – Svezia
E’ lungo quasi 7,5 chilometri, collega la Danimarca alla Svezia è formato sia da un tunnel sott’acqua che da un lunghissimo viadotto che viaggia sopra la superficie del mare, ci hanno messo 5 anni per costruirlo ed è costato circa 3 miliardi di euro. Il Costo per la traversata è di 35 euro per un’auto, quindi pure questo è a pagamento.
Nel ponte passa sia la ferrovia che l’autostrada.
Quanto costano le altri grandi opere in realizzazione oggi in Italia:
- Tunnel ferroviario del Gottardo : 57 Km. di lunghezza, sarà il tunnel sotterraneo ferroviario più lungo del mondo e verrà a costare 10 miliardi di euro circa ( proprietà Ferrovie Svizzere e gestore Ferrovie Italiane ) .
- Terzo valico dei Giovi: Lungo 53 km. impiegherà 5.000 uomini per un costo di 7 miliardi di euro e collegherà il Posto di Genova alla Francia.
- Gronda di Genova: 72 Km. di nuovi tracciati autostradali intorno a Genova con la costruzione di 23 gallerie e 13 viadotti.
Il Ponte sullo Stretto di Messina era una idea fissa di Berlusconi che qui vediamo mentre presenta il suo progetto in Tv da Vespa. |
PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA: ULTIMI PROGETTI E COSTI
16 Marzo 2023: il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto legge per la costruzione del Ponte che prevede la costituzione di una società ad hoc “Società stretto di Messina” di proprietà Ministero dei Trasporti e Ministero delle Finanze che dovrà segnare l’iter per la costruzione.
13 Febbraio 2023: L’azienda Webuild ( ex Salini Impregilo, quella che ha fatto il nuovo ponte a Genova dopo la tragedia del Morandi ) ha presentato un progetto di fattibilità del Ponte di Messina al governo nella persona del Ministro delle infrastrutture Salvini.
Il ponte sullo stretto di Messina rappresenta un’ opera controversa, discutibile, forse utile, ma ad oggi non ancora realizzata nonostante le molteplici promesse politiche fatte negli anni.
Ma in cosa consiste questa opera, che vantaggi porterebbe, ci sono aggiornamenti sul progetto?
Proviamo a fare un sunto della situazione.
Il progetto del Ponte c’è ed è stato presentato nel 2011. E’ frutto di 40 anni di studio e è questo che vedete qui sotto a 2 campate.
Il progetto del ponte è a 2 campate perchè si è ritenuto che farlo a 3 o 4 campate con 2 pilastri messi sott’acqua a 120 metri di profondità, con correnti molto forti, tra 2 faglie di terreno e con terreno soggetto a terremoti, sarebbe stato troppo pericoloso.
Il Ponte è stato testato in modello in almeno 7-8 gallerie del vento e ha superato tutti i test.
La progettista di questo ponte è la COWI Consult che già ha progettato 60-70 ponti in tutto il mondo ( se googlate COWI Bridges troverete tutto il materiale ) tra cui il Ponte dei Dardanelli; un’opera ingegneristica che unisce Grecia a Turchia, di 5 mila metri di lunghezza ed ad oggi il ponte sospeso a 1 campata più lungo del mondo.
Il ponte sullo stretto di Messina
Opera come detto controversa, dai costi esorbitanti, avveniristica, ed ancora sulla carta.
Il progetto originario (di alta valenza ingegneristica), e le successive modifiche, descrivevano un’ opera utile per realizzare un attraversamento stradale e ferroviario tra la Calabria e la Sicilia, realizzando così un collegamento che “sorvola” il mare che divide le due sponde, per circa 3300 metri, in un ponte sospeso tra i più lunghi del mondo.
Già dal 2013 la società concessionaria, in liquidazione (parliamo di Stretto di Messina spa), aveva elaborato negli anni anni (progetto del 1981) uno schema di progettazione fattibile. Nel 2005, a seguito della vincita dell’ appalto da parte di Eurolink scpa, sembrava dovessero cominciare i lavori, ma una serie di integrazioni successive hanno arenato i lavori. Nella complessità burocratica dei lavori, ricordiamo come la società Eurolink, aggiudicataria del progetto preliminare, non avrebbe dovuto attendere la definitiva approvazione di inizio lavori del cantiere: l’ opera era stata aggiudicata sul preliminare.
Dal punto di vista dello Stato italiano, ricordiamo come avesse avuto a disposizione 540 giorni (dalla presentazione del progetto) per reperire i fondi, e dare l’ avvio ai lavori con il perfezionamento dei finanziamenti. Tralasciando i numerosi strascichi burocratici, finiti poi in procedimenti giudiziari, ricordiamo come anche la Corte di Cassazione abbia ritenuto perfettamente valido, ed operativo, l’ accordo tra Eurolink e la società Stretto di Messina spa.
Il progetto, ed i lavori, con le precisazioni successive rimane nel fattibile, oggetto di propaganda politica, ma ad oggi con lavori non avviati.
Il problema delle infrastrutture in Sicilia e in Calabria
Ma veniamo al benaltrismo: “Perchè prima di fare il Ponte sullo Stretto di Messina non si rifanno strade e ferrovie in Sicilia e Calabria“?
Questa è una domanda retorica e senza un gran senso.
Che è un po’ come chiedersi del perchè gli italiani non vadano sulla Luna invece di pensare a vincere un Campionato del mondo di calcio.
C’entra ben poco, a parte il fatto che tutte e 2 le cose darebbero lustro al paese.
Fare il ponte sullo Stretto non impedirebbe di fare o rifare infrastrutture in Sicilia e Calabria anzi, sarebbe un grande volano per lo sviluppo tecnologico di tutta la zona che si troverebbe costretta a sistemare o costruire ferrovie e strade moderne.
Per non parlare di cosa significherebbe a livello economico un ponte sullo Stretto per migliaia di lavoratori e le loro famiglie. Un lavoro che andrebbe ben oltre la costruzione perchè un Ponte di questo genere va mantenuto costantemente, come ci insegnano i ponti costruiti sul mare, primo tra tutti uno dei più famosi: il ponte di San Francisco.
Il PROBLEMA TERREMOTI E SICUREZZA DEL PONTE SULLO STRETTO.
I progettisti hanno detto che il Ponte potrebbe resistere ad un terremoto di 7.0 gradi scala Richter.
E’ vero, se arrivasse un enorme terremoto, uno superiore a 7,5 il ponte potrebbe addirittura crollare.
Eppure non si dice mai che se dovesse arrivare un terremoto 7,5 sullo stretto di Messina IL CROLLO DEL PONTE SAREBBE IL PROBLEMA MINORE.
Perchè Messina è abitata da oltre 600.000 abitanti e Reggio Calabria da quasi 200.000 abitanti ed un terremoto intorno agli 8 o 9 gradi della scala Richter raderebbe al suolo tutte le case della zona. A quel punto potremmo avere centinaia di migliaia di morti e dispersi sotto alle macerie e il Ponte crollato passerebbe in secondo piano.
E’ come per il discorso del Vesuvio: è una caldera e prima o poi scoppierà, ma questo non impedisce che da 2.000 anni si vive a Napoli, si costruisce, si nasce e si muore sotto un pericolo costante.
Ma non si può vivere nella paura e farci immobilizzare dalla paura.
E’ la volontà politica che manca, i soldi ci sarebbero.
Aspetti positivi di un Ponte sullo Stretto di Messina
L’ idea di collegamento tra la penisola, e la Sicilia, è un progetto spesso ventilato nel corso della storia italiana. Dall’ epoca romana, fino a giorni più recenti, il collegamento con un punto ha stuzzicato spesso la fantasia dei nostri governanti che vedono nel ponte un progetto di modernizzazione del nostro paese, specie per le infrastrutture nazionali.
Lo stretto di Messina è uno spazio marino con forma ad imbuto, che collega il Mar Tirreno ed il Mar Ionio. Lo stretto ha un’ ampiezza di 16 km all’ incirca (nel punto massimo), per restringersi fino a 3 km (nel punto minimo). Ricordiamo come il fondale sottostante Messina è stato oggetto di gravi eventi sismici a causa di movimento delle faglie sottomarine.
Il progetto preliminare del ponte di Messina stabiliva la realizzazione di un collegamento stabile tra Cannitello in Calabria, e Ganzirri in Sicilia per mezzo di un ponte sospeso con due corsie stradali, ed una di emergenza (per ogni senso di marcia), e due binari dedicati al traffico ferroviario. La lunghezza del ponte era stimata (impalcatura sospesa) in 3,66 km, con una campata unica di 3,3 km. La parte di impalcatura era prevista in cavi di acciaio sospeso (4 cavi) con un diametro di 1,24 mt e lungo 5300 mt. La parte relativa ai piloni, sempre leggendo dal progetto, avrebbero dovuto essere alti 399 mt.
In merito alla sismicità della zona, il progetto era stato testato e verificato per resistere a terremoti sino a magnitudo 7,1 della scala Richter. Per quanto concerne la parte del traffico, la realizzazione del ponte sarebbe stata in grado di smaltire dai 6 ai 9 mila autoveicoli all’ ora, e circa 200 treni giornalieri.
Solo accennando ai dati tecnici sopra ricordati, possiamo comprendere facilmente come l’ opera abbia una sua valenza per il nostro paese, dal punto di vista di modernizzazione delle infrastrutture e collegamenti. La componente politica, e burocratica, hanno arenato il progetto rimasto in una situazione di stand-by, ed oggetto di propaganda politica ad ogni tornata elettorale.
Volano per l’economia siciliana e calabrese: ma veniamo all’aspetto più importante di tutti: le ricadute economiche di un ponte che collega la Sicilia al Continente europeo.
TUTTI gli studi economici dicono che infrastrutture di questo tipo aiutano in modo molto significativo l’economia dei paesi ( o regioni) coinvolti. Un esempio su tutti è il Tunnel della Manica, tanto criticato e costato quasi 3 volte tanto il progetto, ma talmente utile e con talmente tante ricadute economiche positive, che ora vogliono costruire un altro Tunnel parallelo al primo.
Aspetti negativi di un Ponte sullo Stretto di Messina
- Tecnicamente realizzarlo non è impossibile, di sicuro però sarà molto difficile e ci vorranno anni, non è semplicissimo come quello costruito in appena 1 anno a Genova, sarebbe il ponte a campata più lungo del mondo, 3,3 chilometri di sospensione, il doppio esatto del ponto a campata unica più lungo del mondo oggi esistente, che si trova in Giappone: l’ Akashi Kaikyō Bridge.
- Il pericolo terremoti: il progetto della Salini Impregilo è per un ponte che possa resistere ad un terremoto di 7,1 gradi della scala Richter.
- La manutenzione: è una di quelle cose INDISPENSABILI ad un ponte di questo tipo, a contatto con l’acqua marina ed i venti del posto. La salsedine rovina sia l’acciaio che il cemento ed andrebbe fatta manutenzione in modo costante, praticamente tutti i giorni con costi veramente alti.
- I costi di realizzazione sarebbero davvero altissimi. Anche a darlo in gestione ad una società, questa dovrebbe prima vedere se può essere un affare profittevole o meno.
- Il costo del biglietto per passare con auto, camion o treno sarebbe molto alto, forse più alto del costo del traghetto oggi.
Aggiornamenti sulla realizzazione
Febbraio 2023: l’azienda Webuild ha presentato un progetto di fattibilità del Ponte di Messina presso il Ministero delle infrastrutture.
Di fronte all’ importanza dell’ opera, ed ai possibili effetti benefici sull’ economia del nostro paese, è facile rimanere basiti sulla mancata realizzazione del ponte. La realizzazione sarebbe in grado di rilanciare l’ economia del Meridione, della Sicilia, oltre che facilitare il movimento di merci e persone.
Ad oggi, siamo ancora di fronte ad un’ opera bloccata, un’ opera con un costo di circa Eur 4 miliardi, una mancata occasione di sviluppo per un’ opera per la quale già esisteva un iter di assegnazione dell’ appalto, e di stesura del contratto. Ci imbattiamo in una delle tante anomalie del nostro paese, una sorta di “caducazione” del contratto prevista per legge. L’ iter giudiziario non si è ancora esaurito, nei suoi tanti strascichi, ed è possibile che vi siano anche ripercussioni a venire, dal punto di vista economico, a favore della società aggiudicataria che si è vista sfumare una aspettativa di guadagno prossima ad Eur 8 miliardi.
Interessante sapere è che, nei prossimi mesi, è attesa una pronuncia della Corte Costituzionale che chiarirà definitivamente i criteri di indennizzo a carico dello Stato italiano.
Dal punto di vista della mancata realizzazione, ed impatto economico, si è stimato, lo scorso Dicembre, come l’ opera avrebbe potuto generare un favorevole impatto sull’ occupazione: parliamo di circa 100000 posti di lavoro, nel corso di 8 anni (dati ANCE Calabria).
Se consideriamo poi l’ isolamento della Sicilia, la realizzazione del ponte avrebbe dovuto dare quel “colpo” definitivo al blocco del collegamento tra territorio nazionale e Sicilia: solo considerando la rete ferroviaria (dati tecnici di cui sopra), si comprende come si sia persa, e si spera non definitivamente, un’ occasione di sviluppo, specie per una possibile realizzazione dell’ alta velocità nell’ isola.
Nella miriade di proclami politici, a cui forse si può assegnare la piena responsabilità di un’ occasione perduta, lo scorso Novembre si è parlato, a livello governativo, di un possibile tunnel sottomarino tra il porto e l’ aeroporto di Palermo. L’ 8 Novembre 2019 è stato presentato il progetto al Ministero delle Infrastrutture: attenderemo futuri sviluppi. Si continuano, a quanto pare, a presentare progetti faraonici (autostrada che collegherebbe la Palermo – Catania alla Palermo – Mazara del Vallo, tramite un passaggio sotterraneo/alveo sottomarino con apposito svincolo sul Porto), per cifre stratosferiche (Eur 1,2 miliardi circa), ma la mancata realizzazione di un’ opera come il Ponte sullo Stretto rimane un dato di fatto.
Sembrerebbe, guardando da lontano quanto accaduto in questi anni, come la realizzazione del Ponte sullo Stretto sia un progetto accantonato, quando esisterebbero validi motivi per riprenderla e tentare a realizzarla, piuttosto che imbattersi per i prossimi anni in progetti faraonici, come il megatunnel, che rischia ugualmente di arenarsi.
Ricordiamo come ogni 7 anni lo Stato italiano disporrebbe di Eur 100 miliardi, 50 dei quali da Fondi nazionali (Sviluppo e Coesione), e 50 di Fondi strutturali europei, dal che se ne deduce che il Ponte potrebbe, finanziariamente, realizzarsi senza problemi. Parimenti, se consideriamo i tempi di realizzazione (70 mesi compresi quelli per gli espropri pubblici), e quelli di costruzione (48 mesi circa), la sfida potrebbe essere ancora raccolta facilmente, con un impatto socio/ambientale sostenibile.
Video sopra: ecco un video di un progetto di Impregilo per il Ponte sullo Stretto, pubblicato alcuni anni fa.
Progetti Ponte sullo Stretto di Messina nella Storia:
- Antichi romani 250 a. C. ( unico ponte portato a termine, fatto con le barche, vi passò sopra anche una legione romana, fu in seguito distrutto perché le navi non potevano più attraversare lo stretto.).
- Carlo Magno.
- Roberto il Guiscardo ( intorno all’anno 1.000)
- Ferdinando II° di Borbone 1840.
Progetti Ponte sullo stretto di Messina durante il Regno d’Italia:
- 1866, progetto Ministro lavori pubblici Jacini.
- 1870, un altro progetto diverso dal precedente, cioè una galleria sottomarina di 22 Km.
- 1883, progetto con ponte sospeso a 5 campate.
- 1909 altro studio geologico della zona.
- 1921, si parlava di galleria sottomarina anche stavolta, furono fatti dei progetti di massima.
Progetti Ponte sullo stretto di Messina durante la Repubblica:
- 1952: progetto preliminare fatto da un ingegnere americano, dovevano esserci 3 piloni alti 220 metri l’uno sopra il livello del mare e per 120 metri sotto terra, con una luce di oltre 1 chilometro e mezzo, doveva permettere il passaggio anche dei treni. E’ tutt’ora considerato un progetto validissimo.
- 1955 studio geofisico pagato dalla Regione Sicilia per capire se la zona è sismica e quanto lo é.
- 1955 viene istituito il “Gruppo Ponte Messina S.p.a.”, che poi diventerà “Stretto di Messina Spa” nel 1981.
- 1957: proposta di un ponte su piloni che dovevano appoggiare su isole artificiali.
- 1969: concorso internazionale: L’ANAS indice un concorso internazionale per trovare il miglior progetto possibile per costruire un ponte sullo stretto di Messina. Vennero presentati oltre 100 progetti, spesa oltre 3 miliardi di lire dell’epoca per gli studi preliminari ( che sono come 3 miliardi di euro di oggi, forse molti di più). Ci furono dei vincitori e poi… e poi non se ne fece più nulla.
- 1971: viene approvata una legge che istituisce una società apposita per progettare il Ponte.
- 1978 – 1981: la Stretto di Messina SPA propone un progetto, lo sviluppa, nel 2003 si arriva ad un progetto preliminare, ma nel frattempo:
- 1985: Craxi: “Il Ponte verrà presto fatto”.
- 2001: Campagna elettorale: Rutelli per il centrosinistra e Berlusconi per il centrodestra, annunciano che se verranno votati termineranno il Ponte sullo Stretto.
- 2003: il progetto preliminare, dopo 20 anni di studi, viene messo in appalto
- 2005: Cosa Nostra si sta interessando alla costruzione del Ponte, dice l’antimafia.
- 2006 Impregilo firma un contratto per il progetto finale.
- 2008: il Governo Berlusconi spinge per la costruzione, l quale dovrebbe essere finita per il 2016, per arrivare al 2020 il collegamento alla rete ferroviaria Europa 1.
- 2010: presentazione in pompa magna del progetto preliminare del Ponte sullo stretto,
- Dicembre 2010 arriva il progetto definitivo.
- Ottobre 2011. Una mozione IDV blocca tutto (284 voti favorevoli 1 solo contrario).
- 2012. il Governo Monti ribadisce il No al Ponte.
- Novembre 2015: Il premier Matteo Renzi ha detto che “Vuol fare il Ponte sullo Stretto di Messina”.
- Il Governo Conte, per bocca del suo premier ha detto che vorrebbe realizzare il ponte sullo Stretto.
- Il Governo Draghi ribadisce NO al Ponte.
- 2022: il governo Meloni attraverso Salini ha dichiarato la sua intenzione di costruire il Ponte sullo Stretto
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Infrastrutture che Servono all’Italia da qui al 2050 – Economia Italia
Questo è un articolo di opinione basato su dati economici che mostra quali sarebbero i provvedimenti da prendere a livello economico ed infrastrutturale per aumentare la ricchezza dell’Italia e dei suoi cittadini in un futuro nel medio-lungo termine. E’ un tipo di articolo che con il tempo si svilupperà se troverà nuove idee o proposte…
Articolo interessante ma credo che avrebbe dovuto trattare anche, o meglio soprattutto, il tema piú importante dei nostri giorni che è quello ecologico.
Anche se largo 60 metri risulta eccessivamente snello in senso orizzontale, potrebbe essere soggetto a risonanza per effetto del vento. Vedasi Ponte di Tacoma collassato 4 mesi dopo inaugurazione.
Quel fenomeno è avvenuto proprio perchè non si erano fatti dei calcoli in base anche alle eventuali oscillazioni che possono avvenire per il vento o per una scossa di terremoto.
Resta il fatto che è una campata molto lunga, quello è innegabile.
Qualcuno mi spiega perché l’acqua marina rappresenta un problema se il ponte passa 70m più in alto? Inoltre, perché non dite che la Sicilia è l’unica isola con più di 100 Ila abitanti e distante meno di 2 miglia da un continente a NON essere collegata alla terraferma? Cioè è un’anomalia planetaria. Sono tutti scemi tranne noi?
La salsedine arriva fino a 500 metri dal mare, per via del vento.
In Italia crollano ponti e viadotti, e invece di fare manutenzione si pensa a farne di altri…
Mi sembra che il costo per il ponte di Genova sia 202 milioni, 5 volte meno di quello scritto qui. Per caso avete link in cui c’è scritto che è costato 1 miliardo? Grazie
Articolo bellissimo;
Avete sorvolato ben 2 particolari,
L’Eurotunnel è in difficoltà contabili.
Dopo aver per ben 2 volte svalutato il capitale del 90%.
Ed essere fallito ben 2 volte.
Cordiali saluti