Ponte sullo Stretto di Messina: Costo e Ultime Novità 2024

Chi lo costruirà? Conviene fare un Ponte sullo stretto di Messina? Quanto costerà? Quanti progetti sono stati fatti sinora? Il costo del ponte sarà di 7,5 miliardi, in tutto 13,5 miliardi di euro comprese le spese per le altre opere necessarie, questo secondo gli ultimi dati del DEF aggiornati.

Sarà un Ponte a campata unica di 3,5 chilometri: con la campata unica più lunga del mondo, ma sarà sicuro? Sarà conveniente e sarà solo un costo, oppure ci si potranno ricavare dei soldi dal passaggio di treni, auto, camion, motociclette? E se invece di un PONTE si costruisse un TUNNEL sotto il livello del mare? 

Webuild costruirà il Ponte sullo Stretto

Una società giapponese insieme a Webuild ( BIT:WBD) che è una grande società per azioni italiana che arriva dalla fusione di Impregilo e Astaldi, costruiranno questo ponte. Webuild è la stessa che ha ricostruito il ponte di Genova in 1 solo anno, dopo le note vicende del crollo e che costruisce ponti di prima grandezza in tutto il mondo. 

Quanto costa alla Sicilia essere un’isola e non avere un collegamento alla terra ferma:

Una ricerca che si intitola “Stima dei costi dell’insularità della Sicilia” , curata dalla stessa Regione Sicilia stima in 7,4% del PIL regionale all’anno, cioè in 6,54 miliardi di euro anno ( dati del 2021 ). In pratica più del costo dello stesso intero progetto e questo OGNI ANNO.

Chi ha promesso di voler fare il Ponte:

Aprile 2023: sono arrivati i conti e il DEF ( Decreto Economia e Finanze)  ha previsto che solo il ponte verrà a costare 13,5 miliardi di euro. Poi ci vorranno dei soldi anche per sistemare alcune infrastrutture in Sicilia e Calabria, lavori che per la verità già sono iniziati ormai da mesi.

Gennaio 2023: Berlusconi ha annunciato che nei prossimi mesi verranno aperti i cantieri per far partire i lavori. ( per le ultime novità scorri a metà pagina)

Anche il Governo Meloni alla fine del 2022 ha detto che ha in mente di fare il Ponte di Messina. Riusciranno loro a farlo, dopo che TUTTI gli altri governi precedenti ci hanno provato?

Ma vediamo che sono stati gli ultimi a proporre il Ponte.

Il Premier Conte il 3 Giugno 2020 aveva detto che avrebbe voluto riprendere il progetto e la costruzione di questo Ponte.

Gli antichi romani furono gli unici a fare un Ponte sullo Stretto di Messina, lo fecero di barche di legno.

Renzi disse che voleva fare un Ponte sullo Stretto, Berlusconi prima di Lui ed altre decine – forse centinaia – di politici italiani ne hanno parlato e si sono detti d’accordo. Un’opera immensa, che costerebbe circa 4 miliardi di euro, che ci vorrebbero decine di anni da completare, un’opera sontuosa, probabilmente stupenda per l’ingegno umano, ma sarà utile? 

Costi: per farsi un’idea di quanti siano 13,5 miliardi di euro, cioè il costo del Ponte di Messina (secondo dati del 2023) :

  • Il Ponte di Genova che è stato fatto dopo il crollo del ponte Morandi è costato 1 miliardo di euro
  • La portaerei Trieste costerà 1,5 miliardi di euro

C’è anche da sottolineare che se non lo costruiamo dobbiamo pagare 300 milioni di euro di penale, perchè il Governo Berlusconi fece tutto l’iter per costruirlo ed ormai le imprese sono costituite.

Sicuramente ai siciliani sì, questo è fuori di dubbio, ma se é vero che l’investimento in opere pubbliche aiuta un’economia, siamo sicuri che questo Ponte sullo Stretto di Messina non diventi un’altra Salerno – Reggio Calabria?

Siamo sicuri che non ci siano altri modi per investire soldi pubblici?

Quanti lavoratori potrebbe assorbire un progetto del genere?

Sono tutti dubbi leciti , ma quello che abbiamo di sicuro, é la lista dei progetti che si sono fatti fino ad ora.
PROGETTI COSTOSISSIMI, perché di solito sfugge un fatto molto importante: fare un progetto per il Ponte di Messina ( pure se il ponte non si farà mai) é una cosa costosissima, che può far la fortuna di uno studio di architetto e di tutti i suoi associati, si parla di milioni e milioni di euro, non di bazzecole.

ATTENZIONE: in molti sostengono che il costo del Ponte finito sarebbe non solo di 13,5 miliardi di euro ma a questi soldi andrebbero aggiunti i costi per la gestione e la manutenzione che va fatta in modo capillare, costante e continua per tutta la durata della sua vita.

Costo dell’Eurotunnel collegamento tra Francia e Inghilterra

  • L’Eurotunnel della Manica che collega Francia ed Inghilterra doveva costare 3 miliardi ed invece ne è costati 10.
  • Ora però si è visto che è un volano per l’economia , specialmente quella Inglese e oggi si vuol fare una seconda galleria. Il 30% degli scambi commerciali tra europa ed Inghilterra passa oggi sotto quel tunnel. Il costo per passare con l’auto ( è a pagamento )  è di circa 200 euro.

Costo del Ponte Rion Antiron in Grecia collega Grecia al Peloponneso

  • Se il PONTE può sembrare troppo pericoloso, si potrebbe pensare di fare un TUNNEL DELLO STRETTO, perché se è vero che la zona è sismica, c’è da dire che in molte altre parti del mondo con zone sismiche sono stati costruiti sia lunghi ponti che tunnel sotto il livello del mare in questi ultimi anni.
  • Tra questi, il più famoso è il ponte sullo stretto di Corinto in Grecia , fatto su una zona sismica ed al centro di anni di discussioni anche nel paese dei Nostri cugini greci.
  • Lungo 2.880 metri, ci hanno messo 6 anni per costruirlo ed è costato quasi 1 miliardo di euro. Le discussioni sulla opportunità di costruire questo ponte sono durate  almeno un trentennio in Grecia.  Anche questo è a pagamento: per passarlo il costo è di 2 euro per le moto, 15 per le auto e circa 50 per camion ( costi al 2021 )

Costo Ponte Øresund Collegamento tra Danimarca – Svezia

  • E’ lungo quasi 7,5 chilometri, collega la Danimarca alla Svezia è formato sia da un tunnel sott’acqua che da un lunghissimo viadotto che viaggia sopra la superficie del mare, ci hanno messo 5 anni per costruirlo ed è costato circa 3 miliardi di euro. Il Costo per la traversata è di 35 euro per un’auto, quindi pure questo è a pagamento.
  • Nel ponte passa sia la ferrovia che l’autostrada.

Quanto costano le altri grandi opere in realizzazione oggi in Italia:

  • Tunnel ferroviario del Gottardo : 57 Km. di lunghezza, sarà il tunnel sotterraneo ferroviario più lungo del mondo e verrà a costare 10 miliardi di euro circa ( proprietà Ferrovie Svizzere e gestore Ferrovie Italiane ) .
  • Terzo valico dei Giovi: Lungo 53 km. impiegherà 5.000 uomini per un costo di 7 miliardi di euro e collegherà il Posto di Genova alla Francia.
  • Gronda di Genova: 72 Km. di nuovi tracciati autostradali intorno a Genova con la costruzione di 23 gallerie e 13 viadotti.
Ponte sullo Stretto di Messina: Novità Dei Progetti di Oggi e di Ieri
Il Ponte sullo Stretto di Messina era una idea fissa di Berlusconi
che qui vediamo mentre presenta il suo progetto in Tv da Vespa.

PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA: PROGETTO FINALE E COSTI

Il ponte sullo stretto di Messina, secondo il progetto approvato nel 2023, sarà composto dai seguenti elementi:

  • Due piloni di sostegno, alti circa 380 metri, situati a circa 3 km dalla costa siciliana e calabrese. I piloni saranno realizzati in calcestruzzo armato e verranno costruiti utilizzando la tecnica del “getto in opera”.
  • Una campata sospesa centrale, lunga 3.300 metri, che sarà la più lunga al mondo. La campata sarà realizzata in acciaio e verrà sospesa tra i due piloni tramite cavi d’acciaio.
  • Due campate laterali, lunghe 200 metri ciascuna, che saranno realizzate in acciaio e cemento armato. Le campate laterali saranno collegate alla campata sospesa centrale tramite travi di acciaio.
  • Due ancoraggi che serviranno peer ancorare i cavi di acciaio a terra, che reggono il ponte a terra. Saranno delle enormi colate di cemento armato alte 33 metri e poste sotto terra.
  • Una carreggiata stradale e una linea ferroviaria che saranno realizzate sull’impalcato del ponte. La carreggiata stradale sarà a quattro corsie, mentre la linea ferroviaria sarà a doppio binario.

Inoltre, il ponte sarà dotato di un sistema di illuminazione e di sicurezza per garantire la circolazione in condizioni di sicurezza anche in condizioni meteorologiche avverse.

Il costo complessivo dell’opera è stimato in circa 8,5 miliardi di euro. I lavori sono previsti per iniziare nel 2024 e terminare entro il 2030.

1. I 2 piloni di sostegno

I piloni di sostegno del ponte sullo stretto di Messina saranno realizzati in calcestruzzo armato. La tecnica costruttiva prevista è quella del “getto in opera”, che consiste nel gettare il calcestruzzo direttamente in un’impalcatura metallica che viene realizzata in loco.

La costruzione dei piloni inizierà dalla base e proseguirà verso l’alto, fino a raggiungere l’altezza prevista di circa 380 metri. Per garantire la stabilità dei piloni durante la costruzione, saranno utilizzati dei tiranti che verranno ancorati al fondale marino.

Il getto del calcestruzzo sarà effettuato in più fasi, in modo da consentire al materiale di solidificare gradualmente. Per evitare la formazione di crepe, il calcestruzzo sarà vibrato per renderlo più compatto.

Una volta completati i piloni, verranno installati i cavi di sospensione che sorreggeranno la campata sospesa centrale del ponte.

Ecco le fasi principali della costruzione dei piloni di sostegno del ponte sullo stretto di Messina:

  1. Progettazione e realizzazione dell’impalcatura metallica.
  2. Getto del calcestruzzo della base del pilone.
  3. Installazione dei tiranti di ancoraggio.
  4. Getto del calcestruzzo delle successive fasi costruttive.
  5. Installazione dei cavi di sospensione.

La costruzione dei due piloni di sostegno del ponte sullo stretto di Messina richiederà circa due anni di lavoro.

2. I due ancoraggi per le funi di acciaio, posti alle estremità

Gli ancoraggi dei cavi per il Ponte sullo Stretto verranno realizzati in calcestruzzo armato. Saranno strutture massive, di forma trapezoidale o rettangolare, che verranno costruite in loco tramite il metodo del getto in opera.

La forma e le dimensioni degli ancoraggi saranno studiate in modo da garantire la massima resistenza e stabilità. La superficie degli ancoraggi sarà rivestita da un materiale anticorrosivo per proteggerli dall’azione degli agenti atmosferici.

La costruzione degli ancoraggi inizierà dalla realizzazione di una base in calcestruzzo. Successivamente, verrà realizzata una struttura metallica che servirà da armatura per il calcestruzzo. Infine, verrà effettuato il getto di calcestruzzo, che verrà vibrato per renderlo più compatto.

Una volta completati gli ancoraggi, verranno installati i cavi di sospensione. I cavi saranno ancorati agli ancoraggi tramite delle apposite piastre metalliche.

Ecco le fasi principali della costruzione degli ancoraggi per il Ponte sullo Stretto:

  1. Progettazione e realizzazione della base in calcestruzzo.
  2. Installazione della struttura metallica di armatura.
  3. Getto del calcestruzzo.
  4. Installazione delle piastre metalliche di ancoraggio.

La costruzione degli ancoraggi per il Ponte sullo Stretto richiederà circa un anno di lavoro.

3. I cavi di acciaio che dovranno reggere tutta l’infrastruttura

I cavi di acciaio del ponte di Messina saranno composti da 44.323 fili d’acciaio, ciascuno con un diametro di 5,7 millimetri. I fili d’acciaio saranno intrecciati tra loro per formare dei trefoli, che verranno poi intrecciati tra loro a loro volta per formare i cavi.

I cavi saranno lunghi 5.320 metri ciascuno, per un peso totale di 10.640 tonnellate. I cavi saranno in grado di sopportare una forza di trazione di circa 100.000 tonnellate, che è sufficiente a sopportare il peso dell’impalcato del ponte, dei veicoli che lo attraverseranno e del vento.

I cavi di acciaio saranno ancorati ai due piloni del ponte tramite delle apposite piastre metalliche. I cavi saranno poi fissati all’impalcato del ponte tramite delle apposite funi.

Ecco le caratteristiche principali dei cavi di acciaio del ponte di Messina:

  • Materiale: acciaio
  • Numero di fili d’acciaio: 44.323
  • Diametro dei fili d’acciaio: 5,7 millimetri
  • Lunghezza dei cavi: 5.320 metri
  • Peso dei cavi: 10.640 tonnellate
  • Forza di trazione dei cavi: 100.000 tonnellate

I cavi di acciaio del ponte di Messina saranno realizzati da un’azienda italiana, la Prysmian Group. I cavi saranno prodotti in uno stabilimento di Livorno e verranno trasportati in Sicilia tramite navi.

4 Le campate: la centrale e le due laterali

Le campate laterali e centrale del ponte di Messina saranno realizzate in acciaio e calcestruzzo armato.

Le campate laterali, lunghe 200 metri ciascuna, saranno realizzate in acciaio e calcestruzzo armato. L’impalcato delle campate laterali sarà costituito da una struttura metallica composta da travi e travetti in acciaio, che saranno rivestiti in calcestruzzo per aumentarne la resistenza.

La campata centrale, lunga 3.300 metri, sarà la più lunga al mondo. L’impalcato della campata centrale sarà costituito da una struttura metallica composta da cavi d’acciaio, travi e travetti in acciaio, che saranno rivestiti in calcestruzzo per aumentarne la resistenza.

Le campate laterali e centrale saranno in grado di resistere a venti fino a 250 km/h e a terremoti di magnitudo 8 sulla scala Richter.

Le campate laterali e centrale saranno in grado di ospitare veicoli di tutte le dimensioni, tra cui automobili, camion, autobus e treni.

Le campate laterali e centrale saranno in grado di sopportare un peso massimo di 10.000 tonnellate.

Ecco le caratteristiche principali delle campate laterali e centrale del ponte di Messina:

  • Materiali: acciaio e calcestruzzo armato
  • Lunghezza delle campate laterali: 200 metri ciascuna
  • Lunghezza della campata centrale: 3.300 metri
  • Resistenza al vento: 250 km/h
  • Resistenza ai terremoti: 8 sulla scala Richter
  • Veicoli che possono passare: automobili, camion, autobus e treni
  • Peso massimo sopportabile: 10.000 tonnellate

Tempistiche

16 Marzo 2023: il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto legge per la costruzione del Ponte che prevede la costituzione di una società ad hoc “Società stretto di Messina” di proprietà Ministero dei Trasporti e Ministero delle Finanze che dovrà segnare l’iter per la costruzione.

13 Febbraio 2023: L’azienda Webuild ( ex Salini Impregilo, quella che ha fatto il nuovo ponte a Genova dopo la tragedia del Morandi ) ha presentato un progetto di fattibilità del Ponte di Messina al governo nella persona del Ministro delle infrastrutture Salvini.

ponte sullo stretto costi e progetto

Vantaggi economici che porterà il ponte sullo stretto di Messina

  1. Incremento del commercio: La costruzione di un ponte potrebbe facilitare e velocizzare il trasporto di merci tra la Sicilia e il continente, riducendo i costi di trasporto e potenzialmente stimolando il commercio regionale e nazionale.
  2. Sviluppo del turismo: Un collegamento fisso attraverso lo Stretto di Messina potrebbe rendere la Sicilia più accessibile ai turisti, contribuendo allo sviluppo dell’industria turistica sull’isola e nelle regioni circostanti.
  3. Crescita economica regionale: Il ponte potrebbe attrarre investimenti nella regione e creare opportunità di lavoro, sia durante la fase di costruzione che una volta che il ponte è operativo. Questo potrebbe contribuire alla crescita economica delle regioni della Sicilia e della Calabria.
  4. Miglioramento della mobilità delle persone: Il ponte potrebbe facilitare gli spostamenti delle persone tra la Sicilia e il continente, che potrebbe portare a una maggiore integrazione economica e sociale.
  5. Diversificazione economica: Con una migliore connettività, la Sicilia e la Calabria potrebbero diversificare le loro economie, sviluppando nuovi settori e riducendo la dipendenza da industrie tradizionali.
  6. Efficienza nel trasporto: Attualmente, il trasporto tra la Sicilia e il continente si basa principalmente su traghetti, che possono essere soggetti a ritardi a causa delle condizioni meteorologiche. Un ponte offrirebbe un percorso di trasporto più affidabile e potenzialmente più efficiente in termini di tempo e costi.
  7. Stimolo per l’innovazione e la tecnologia: La costruzione di un ponte di questa portata potrebbe fungere da catalizzatore per l’innovazione in ingegneria e tecnologia, con potenziali benefici a lungo termine per l’economia italiana in generale.
  8. Personale impiegato: il ponte avrà bisogno di personale impiegato 12 mesi l’anno ed in più avrà bisogno di continua manutenzione, controlli e monitoraggi. Per questo saranno richiesti profili di tutti i tipi, dall’operaio al laureato specializzato.

 

Il problema delle infrastrutture in Sicilia e in Calabria

Dai commenti che leggiamo a questo articolo, pochi in Sicilia e Calabria sanno che ANAS, Autostrade e Ferrovie dello Stato hanno già finanziato miliardi di euro per rifare strade, autostrade e ferrovie in Sicilia e Calabria proprio per far si che il Ponte sullo Stretto lavori alla massima efficienza.

Molti progetti sono già partiti, altri stanno partendo ed altri partiranno. Basta andare sui siti di queste 3 società statali e troverete tutti i dati.

Fare il ponte sullo Stretto non impedisce certo di fare o rifare infrastrutture in Sicilia e Calabria anzi, sarà un grande volano per lo sviluppo tecnologico di tutta la zona che si troverebbe costretta a sistemare o costruire ferrovie e strade moderne.

Per non parlare di cosa significherebbe a livello economico un ponte sullo Stretto per migliaia di lavoratori e le loro famiglie. Un lavoro che andrebbe ben oltre la costruzione perchè un Ponte di questo genere va mantenuto costantemente, come ci insegnano i ponti costruiti sul mare, primo tra tutti uno dei più famosi: il ponte di San Francisco.

ponte sullo stretto, lavori

Il PROBLEMA TERREMOTI E SICUREZZA DEL PONTE SULLO STRETTO.

I progettisti hanno detto che il Ponte potrebbe resistere ad un terremoto di 7.0 gradi scala Richter.

E’ vero, se arrivasse un enorme terremoto, uno superiore a 7,5 il ponte potrebbe addirittura crollare.

Eppure non si dice mai che se dovesse arrivare un terremoto 7,5 sullo stretto di Messina IL CROLLO DEL PONTE SAREBBE IL PROBLEMA MINORE.

Perchè Messina è abitata da oltre 600.000 abitanti e Reggio Calabria da quasi 200.000 abitanti ed un terremoto intorno agli 8 o 9 gradi della scala Richter raderebbe al suolo tutte le case della zona. A quel punto potremmo avere centinaia di migliaia di morti e dispersi sotto alle macerie e il Ponte crollato passerebbe in secondo piano.

E’ come per il discorso del Vesuvio: è una caldera e prima o poi scoppierà, ma questo non impedisce che da 2.000 anni si vive a Napoli, si costruisce, si nasce e si muore sotto un pericolo costante.

Ma non si può vivere nella paura e farci immobilizzare dalla paura.

E’ la volontà politica che manca, i soldi ci sarebbero.

Aspetti positivi di un Ponte sullo Stretto di Messina

L’ idea di collegamento tra la penisola, e la Sicilia, è un progetto spesso ventilato nel corso della storia italiana. Dall’ epoca romana, fino a giorni più recenti, il collegamento con un punto ha stuzzicato spesso la fantasia dei nostri governanti che vedono nel ponte un progetto di modernizzazione del nostro paese, specie per le infrastrutture nazionali.

Lo stretto di Messina è uno spazio marino con forma ad imbuto, che collega il Mar Tirreno ed il Mar Ionio. Lo stretto ha un’ ampiezza di 16 km all’ incirca (nel punto massimo), per restringersi fino a 3 km (nel punto minimo). Ricordiamo come il fondale sottostante Messina è stato oggetto di gravi eventi sismici a causa di movimento delle faglie sottomarine.

Il progetto preliminare del ponte di Messina stabiliva la realizzazione di un collegamento stabile tra Cannitello in Calabria, e Ganzirri in Sicilia per mezzo di un ponte sospeso con due corsie stradali, ed una di emergenza (per ogni senso di marcia), e due binari dedicati al traffico ferroviario. La lunghezza del ponte era stimata (impalcatura sospesa) in 3,66 km, con una campata unica di 3,3 km. La parte di impalcatura era prevista in cavi di acciaio sospeso (4 cavi) con un diametro di 1,24 mt e lungo 5300 mt. La parte relativa ai piloni, sempre leggendo dal progetto, avrebbero dovuto essere alti 399 mt.

In merito alla sismicità della zona, il progetto era stato testato e verificato per resistere a terremoti sino a magnitudo 7,1 della scala Richter. Per quanto concerne la parte del traffico, la realizzazione del ponte sarebbe stata in grado di smaltire dai 6 ai 9 mila autoveicoli all’ ora, e circa 200 treni giornalieri.

Solo accennando ai dati tecnici sopra ricordati, possiamo comprendere facilmente come l’ opera abbia una sua valenza per il nostro paese, dal punto di vista di modernizzazione delle infrastrutture e collegamenti. La componente politica, e burocratica, hanno arenato il progetto rimasto in una situazione di stand-by, ed oggetto di propaganda politica ad ogni tornata elettorale.

Volano per l’economia siciliana e calabrese: ma veniamo all’aspetto più importante di tutti: le ricadute economiche di un ponte che collega la Sicilia al Continente europeo.

TUTTI gli studi economici dicono che infrastrutture di questo tipo aiutano in modo molto significativo l’economia dei paesi ( o regioni) coinvolti. Un esempio su tutti è il Tunnel della Manica, tanto criticato e costato quasi 3 volte tanto il progetto, ma talmente utile e con talmente tante ricadute economiche positive, che ora vogliono costruire un altro Tunnel parallelo al primo.

Aspetti negativi di un Ponte sullo Stretto di Messina

  1. Tecnicamente realizzarlo non è impossibile, di sicuro però sarà molto difficile e ci vorranno anni, non è semplicissimo come quello costruito in appena 1 anno a Genova, sarebbe il ponte a campata più lungo del mondo, 3,3 chilometri di sospensione, il doppio esatto del ponto a campata unica più lungo del mondo oggi esistente, che si trova in Giappone: l’ Akashi Kaikyō Bridge.
  2. Il pericolo terremoti: il progetto della Salini Impregilo è per un ponte che possa resistere ad un terremoto di 7,1 gradi della scala Richter.
  3. La manutenzione: è una di quelle cose INDISPENSABILI ad un ponte di questo tipo, a contatto con l’acqua marina ed i venti del posto. La salsedine rovina sia l’acciaio che il cemento ed andrebbe fatta manutenzione in modo costante, praticamente tutti i giorni con costi veramente alti.
  4. I costi di realizzazione sarebbero davvero altissimi. Anche a darlo in gestione ad una società, questa dovrebbe prima vedere se può essere un affare profittevole o meno.
  5. Il costo del biglietto per passare con auto, camion o treno sarebbe molto alto, forse più alto del costo del traghetto oggi.
ponti simili a quello sullo stretto di messina
Sopra: Tra i ponti costruiti da Webuild, l’azienda che ha presentato il progetto di fattibilità c’è anche il nuovo Ponte di Genova.
prezzo ponte sullo stretto di messina
Sopra: il disegno del progetto finale del Ponte sullo Stretto con le 2 carreggiate e 6 corsie per le auto, il passaggio pedonale e la ferrovia a doppia rotaia. credit: Webuild

 

progetto finale ponte sullo stretto di messina
Sopra il progetto finale ponte sullo stretto di Messina di Rebuild
Progetti Ponte sullo Stretto di Messina
Sopra: da Topolino del 11 Novembre 1979, si informano i lettori che dopo 20 anni di studio è finita la fase di progettazione e che ora si procederà alla costruzione

Progetti Ponte sullo Stretto di Messina nella Storia:

  1. Antichi romani 250 a. C. ( unico ponte portato a termine, fatto con le barche, vi passò sopra anche una legione romana, fu in seguito distrutto perché le navi non potevano più attraversare lo stretto.).
  2. Carlo Magno.
  3. Roberto il Guiscardo ( intorno all’anno 1.000)
  4. Ferdinando II° di Borbone 1840.

Progetti Ponte sullo stretto di Messina durante il Regno d’Italia:

  1. 1866, progetto Ministro lavori pubblici Jacini.
  2. 1870, un altro progetto diverso dal precedente, cioè una galleria sottomarina di 22 Km.
  3. 1883, progetto con ponte sospeso a 5 campate.
  4. 1909 altro studio geologico della zona.
  5. 1921, si parlava di galleria sottomarina anche stavolta, furono fatti dei progetti di massima.

Progetti Ponte sullo stretto di Messina durante la Repubblica:

  1. 1952: progetto preliminare fatto da un ingegnere americano, dovevano esserci 3 piloni alti 220 metri l’uno sopra il livello del mare e per 120 metri sotto terra, con una luce di oltre 1 chilometro e mezzo, doveva permettere il passaggio anche dei treni. E’ tutt’ora considerato un progetto validissimo.
  2. 1955 studio geofisico pagato dalla Regione Sicilia per capire se la zona è sismica e quanto lo é.
  3. 1955 viene istituito il “Gruppo Ponte Messina S.p.a.”, che poi diventerà “Stretto di Messina Spa” nel 1981.
  4. 1957: proposta di un ponte su piloni che dovevano appoggiare su isole artificiali.
  5. 1969: concorso internazionale: L’ANAS indice un concorso internazionale per trovare il miglior progetto possibile per costruire un ponte sullo stretto di Messina. Vennero presentati oltre 100 progettispesa oltre 3 miliardi di lire dell’epoca per gli studi preliminari ( che sono come 3 miliardi di euro di oggi, forse molti di più). Ci furono dei vincitori e poi… e poi non se ne fece più nulla.
  6. 1971: viene approvata una legge che istituisce una società apposita per progettare il Ponte.
  7. 1978 – 1981: la Stretto di Messina SPA propone un progetto, lo sviluppa, nel 2003 si arriva ad un progetto preliminare, ma nel frattempo:
  8. 1985: Craxi: “Il Ponte verrà presto fatto”.
  9. 2001: Campagna elettorale:  Rutelli per il centrosinistra e Berlusconi per il centrodestra, annunciano che se verranno votati termineranno il Ponte sullo Stretto.
  10. 2003: il progetto preliminare, dopo 20 anni di studi, viene messo in appalto
  11. 2005: Cosa Nostra si sta interessando alla costruzione del Ponte, dice l’antimafia.
  12. 2006 Impregilo firma un contratto per il progetto finale.
  13. 2008: il Governo Berlusconi spinge per la costruzione, l quale dovrebbe essere finita per il 2016, per arrivare al 2020 il collegamento alla rete ferroviaria Europa 1.
  14. 2010: presentazione in pompa magna del progetto preliminare del Ponte sullo stretto,
  15. Dicembre 2010 arriva il progetto definitivo.
  16. Ottobre 2011. Una mozione IDV blocca tutto (284 voti favorevoli 1 solo contrario).
  17. 2012. il Governo Monti ribadisce il No al Ponte.
  18. Novembre 2015: Il premier Matteo Renzi ha detto che “Vuol fare il Ponte sullo Stretto di Messina”.
  19. Il Governo Conte, per bocca del suo premier ha detto che vorrebbe realizzare il ponte sullo Stretto.
  20. Il Governo Draghi ribadisce NO al Ponte.
  21. 2022: il governo Meloni attraverso Salini ha dichiarato la sua intenzione di costruire il Ponte sullo Stretto
In tutta questa vicenda bisogna sottolineare come politici, giornalisti, e tante personaggi pubblici si siano dimenticati di questi travagliati eventi.
Renzi non vuol fare nulla, al limite ‘vuol completare’ un lavoro che è iniziato quasi 30 anni fa’, anche se ha specificato che non è per oggi o per domani.

Infrastrutture che Servono all’Italia da qui al 2050 – Economia Italia

Infrastrutture che servono all'Italia in questo secolo

Questo è un articolo di opinione basato su dati economici che mostra quali sarebbero i provvedimenti da prendere a livello economico ed infrastrutturale per aumentare la ricchezza dell’Italia e dei suoi cittadini in un futuro nel medio-lungo termine. E’ un tipo di articolo che con il tempo si svilupperà se troverà nuove idee o proposte…

Fondatore di Economia Italia nel 2014, ha frequentato la Facoltà di Economia e Commercio presso l'Università di Perugia. Collaboratore di varie testate, blog e siti in cui scrive approfondimenti di economia italiana, finanza, trading, politica ed economia internazionale, lavoro, fare impresa, marketing, rinnovabili, motori.

19 commenti

  1. Articolo interessante ma credo che avrebbe dovuto trattare anche, o meglio soprattutto, il tema piú importante dei nostri giorni che è quello ecologico.

  2. Anche se largo 60 metri risulta eccessivamente snello in senso orizzontale, potrebbe essere soggetto a risonanza per effetto del vento. Vedasi Ponte di Tacoma collassato 4 mesi dopo inaugurazione.

    1. Quel fenomeno è avvenuto proprio perchè non si erano fatti dei calcoli in base anche alle eventuali oscillazioni che possono avvenire per il vento o per una scossa di terremoto.

      Resta il fatto che è una campata molto lunga, quello è innegabile.

    2. Forse dal 1940 ad oggi si è fatto qualcosa a riguardo della progettazione e della simulazione per strutture di questo tipo.
      E’ bastato rifare il progetto e dopo 10 anni lo hanno rifatto, ed è in servizio ancora oggi.

  3. Qualcuno mi spiega perché l’acqua marina rappresenta un problema se il ponte passa 70m più in alto? Inoltre, perché non dite che la Sicilia è l’unica isola con più di 100 Ila abitanti e distante meno di 2 miglia da un continente a NON essere collegata alla terraferma? Cioè è un’anomalia planetaria. Sono tutti scemi tranne noi?

    1. Perché la zona è molto particolare. Se hai letto l’articolo, i costi di produzione e manutenzione sarebbero così alti da dover imporre un pedaggio talmente elevato da renderlo vano per pendolari e mezzi commerciali, che continuerebbero ad usare le navi. Per non parlare del prezzo del biglietto del treno che chissà a quanto sale. Inoltre stiamo parlando di tempi di realizzazione allungabili, per contratto, fino a 30 anni. Qualsiasi opera impieghi 30 anni per essere realizzata, una volta finita è già obsoleta.

  4. Mi sembra che il costo per il ponte di Genova sia 202 milioni, 5 volte meno di quello scritto qui. Per caso avete link in cui c’è scritto che è costato 1 miliardo? Grazie

    1. Credo che il costo reale del ponte di Genova sia uno dei segreti di questa nazione. Cercando informazioni in rete le cifre sono notevolmente diverse, più sono recenti, maggiori sono i costi.

  5. Articolo bellissimo;
    Avete sorvolato ben 2 particolari,
    L’Eurotunnel è in difficoltà contabili.
    Dopo aver per ben 2 volte svalutato il capitale del 90%.
    Ed essere fallito ben 2 volte.
    Cordiali saluti

  6. Sarebbe una cosa meravigliosa per la Sicilia numero 1 Turismo 2 Agricultura frutta vegetali e tante altre cosa la roba costerebbe di meno per tutti noi ma per i politici il sud non conta niente saluti

  7. Considerando tutto , nello specifico le stime di spesa, di manutenzione, di messa a regime quindi chi è quanti lo utilizzerebbero … penso che in tre/quattro anni te lo sei ripagato, hai dato lavoro ad una moltitudine di famiglie, hai costretto lo Stato Italiano a guardare la Sicilia come una vera entrata proficua annuale è quindi farla propendere a migliorare finalmente quelle infrastrutture obsolete.
    In sintesi a vederla così UN AFFARE, poi come ogni cosa in futuro comprenderemo se i PRO sono migliori dei CONTRO.

  8. siete tutti tecnici e scienziati di ponti !!! Lo sapete quanto costa ogni anno essere isola ? 6,5 miliardi di euro ed ogni siciliano ha sul groppone 1.300 euro l’anno di tassa “occulta” E’ l’ora di smetterla con i se e con i ma.Fate la Villa S.Giovanni Messina in treno (un’ora e 10 minuti) e continuate a pagare agli “amici” della Caronte bei soldoni,a meno che voi preferite viaggiare in aereo !!!

  9. I Dardanelli uniscono Grecia e Turchia? Ma in quale film?
    Lo stretto di Corinto semplicemente non esiste. Il ponte è tra Rion e Antirion e unisce in un secondo punto il Peloponneso con l’Epiro, cioè il continente.

  10. Tra gli aspetti negativi non sono riportati gli effetti sulle aziende e sui lavoratori che attualmente gestiscono i trasporti di auto e persone via traghetto tra Sicilia e Calabria, che a seguito della realizzazione del ponte avrebbero un calo di lavoro tale da portarle a dovere chiudere.

    1. E’ come sempre e dovunque questione di interessi (mafiosi – politici ?) che prevalgono gli uni sugli altri (della Caronte vs Sicilia – Calabria e Stato italiano). Solo con la “convenienza economica” tra le parti si potrà realizzare il ponte sullo stretto con beneficio per tutti gli italiani.

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