E’ tra i personaggi più influenti del XX e XXI secolo, un simbolo imprenditoriale prima e politico dopo, che incarna l’immagine del self-made man ed è riconosciuto tra gli uomini più ricchi d’Italia e del mondo intero. Silvio Berlusconi ha creato la sua fortuna attraverso investimenti difficili quanto coraggiosi, ma che hanno dato i loro risultati grazie alle sue doti da comunicatore, da lui utilizzate in ogni campo. Per capire come diventare ricchi, quello di Berlusconi può essere un caso di studio.
Come ha creato la sua fortuna Berlusconi
Imprenditore proprietario di importanti realtà italiane quali Mediaset, AC Milan e Mondadori, Silvio Berlusconi deve la sua fortuna a una combinazione di mosse coraggiose e redditizie e spiccate doti comunicative, che da sempre lo hanno reso in grado di ottenere successo e ricchezza. Secondo Forbes, nel 2019 è al settimo posto tra gli uomini più ricchi d’Italia con un patrimonio di 6,3 miliardi di dollari.
Infanzia e studi
Classe 1936, Silvio Berlusconi nasce a Milano in una famiglia di forte estrazione cattolica, dove il padre era funzionario di banca e la madre casalinga. Primogenito, passa un’infanzia movimentata a causa di continui trasferimenti nel Basso Varesotto dovuti anche all’occupazione tedesca, tuttavia trova maggiore stabilità durante l’adolescenza.
E’ proprio durante gli studi all’istituto classico Sant’Ambrogio di Milano che inizia a sviluppare i primi segnali dello spirito imprenditoriale che lo ha sempre contraddistinto: dietro compenso, talvolta irrisorio talaltra maggiore, svolgeva compiti per i suoi compagni di classe, aumentando notevolmente la sua mole di lavoro scolastico. Consegue la maturità in tale istituto nel 1954.
Terminati gli studi scolastici, si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza all’Università Statale di Milano, dove si laurea con lode nel 1961 grazie ad una tesi sul diritto commerciale, Il contratto di pubblicità per inserzione. Suscitando forte interesse, grazie a questa riceve un premio di 500,000 lire dall’agenzia Manzoni, la più antica agenzia pubblicitaria d’Italia.
Primi lavori
Dopo alcune esperienze lavorative come cantante su navi da crociera assieme all’amico Fedele Confalonieri e come venditore porta a porta di aspirapolveri, un allora 25enne Silvio Berlusconi inizia l’attività di agente immobiliare. Sfruttando le competenze acquisite all’università e durante i primi lavori fonda la Cantieri Riuniti Milanesi assieme al costruttore Pietro Canali. Il primo acquisto è un terreno milanese, dal valore di 190 milioni di lire, con fideiussione da parte di Carlo Rasini, titolare della banca omonima.
Investimenti immobiliari
Dopo la fondazione di Edilnord Sas assieme allo stesso Rasini l’anno successivo, la vera svolta avviene quando investe su terreni edificabili a Segrate, periferia di Milano: nel giro di 6 anni la sua visione d’impresa a lungo termine gli permette di creare un nuovo complesso residenziale, Milano 2; sarà lui a occuparsi personalmente delle mansioni commerciali ottenendo inoltre, grazie a referenze da ministeri competenti, anche il cambio di alcune rotte aeree in partenza e arrivo dall’aeroporto di Linate.
Milano 2 viene ufficialmente riconosciuto come quartiere residenziale solo nel 1971. Sempre nel settore immobiliare sue anche Italcantieri e Immobiliare San Martino, amministrata dall’amico e collega universitario Marcello dell’Utri.
Investimenti televisivi
Sfruttando la crescente imponenza del settore della comunicazione e la sentenza n.202 della Corte Costituzionale, nel 1976 Silvio Berlusconi inizia ad investire anche nell’editoria televisiva. Il primo passo è rilevare Telemilano 58, piccola tv locale che trasmetteva da Milano 2, che nel 1980 diventa Canale 5.
Contemporaneamente, Berlusconi fonda Fininvest, società per coordinare le sue attività, e Publitalia ’80, concessionaria di pubblicità per Canale 5. Publitalia si estende, negli anni successivi, anche a Italia Uno, acquistata dall’editore Edilio Rusconi nel 1982, e Rete 4, rilevata dal gruppo Arnoldo Mondadori Editore nel 1984.
Grazie a tali investimenti nasce un polo televisivo di 3 canali in grado di fare concorrenza alla RAI. Le operazioni comprendono anche l’acquisto di diritti di partite di calcio e film e l’ingaggio di personaggi influenti del panorama artistico e culturale italiano e internazionale. Negli anni il gruppo televisivo si evolve maggiormente e nel 1995 prende il nome di Mediaset.
Investimenti sportivi
Con la passione per il calcio, Silvio Berlusconi acquisisce l’AC Milan nel 1986, squadra che viveva una situazione societaria particolarmente difficile, pesantemente indebitata e a rischio fallimento. Dalla squadra calcistica nasce anche una polisportiva, che viene però sciolta dopo la sua vittoria politica nel 1994. Dopo anni di successi e ben 29 trofei ufficiali lascia la carica di presidente nel 2017, anno in cui cede il 100% delle sue quote all’imprenditore cinese Li Yonghong.
Dal 2018 è invece proprietario dell’AC Monza.
Altri investimenti
Contemporaneamente agli investimenti nella televisione, Berlusconi entra nella società de Il Giornale nel 1977 acquisendone il 12% e diventandone poi azionista di riferimento quando ne acquista il 37%. Acquisisce poi nel 1990 anche la maggioranza azionaria di Mondadori e Giulio Einaudi Editore, divenendo uno tra i principali editori di libri e periodici in Italia.
Gli anni ’90 sono anche quelli degli investimenti nella grande distribuzione: è il 1988 quando rileva Standa dalla Montedison, mentre nel 1991 acquisisce la catena Supermercati Brianzoli.
Controlla anche Medusa Film, società di produzione cinematografica nata nel 1964, acquisita nel 1986 con il 49% delle azioni e confluita nel Gruppo Mediaset nel 1995.
Eredità
Ormai da anni particolarmente impegnato in politica con Forza Italia, partito da lui fondato nel 1993, Silvio Berlusconi ha lasciato tutte le cariche sociali che ricopriva nelle sue attività, pur rimanendone proprietario.
Come diventare ricchi: il caso di Berlusconi
Indipendentemente dall’aspetto politico e dal personaggio che negli anni è stato creato tra ruoli governativi, conoscenze, scandali e procedimenti giudiziari, per capire come diventare ricchi quella di Silvio Berlusconi è a conti fatti una storia di grande successo imprenditoriale e professionale, una figura capace di creare un modo di pensare, così come uno stile di vita.
Un personaggio che ha lasciato il segno in un’epoca e nell’immaginario collettivo di più generazioni, un self-made man, che ha dato vita ad una fortuna milionaria, un valore che ha costruito negli anni grazie alle sue doti di comunicatore e imprenditore. A questo si aggiunge una serie di scelte coraggiose, quelle che hanno guidato i suoi investimenti e lo hanno reso un esempio per gli imprenditori alla ricerca di affermazione.
Storie di imprenditoria e ricchezza
Invece di incensare un delinquente condannato per frode fiscale , parlate dalla Banca Rasini , che era notoriamente la banca della mafia a Milano e nella quale lavorava ,con un certa responsabilità , il padre del delinquente in questione. Ridicoli buffoni che non site altro .