Stalin gli Uomini più Ricchi della Storia, Realtà o Menzogna?

Iosif Stalin, è vero che è stato l’uomo più ricco della storia? Oggi Vi parleremo di un primato di ricchezza che farà discutere, cioé della ricchezza posseduta da Stalin, il Segretario nazionale del partito comunista dell’Unione Sovietica dal 1922 al 1954.
Dobbiamo confessare che é solo grazie al TIME che ci è venuta in mente questo record di ricchezza, nonostante ci piaccia indagare sugli uomini più ricchi di sempre, Stalin non ci era MAI venuto in mente.
Stalin in realtà non possedeva nulla, tutti i suoi averi, li aveva donati al Partito Comunista, prima della rivoluzione russa.E’ emblematico come il Time lo abbia messo tra gli uomini più ricchi di sempre, dicendo che possedeva una nazione, un punto di vista molto interessante, questo.

Noi però, non siamo del tutto convinti di questa affermazione…

Stalin fu veramente uno degli uomini più ricchi di sempre?

Sì e No.

Sì, almeno nella carta lo è stato, perchè in quanto capo di una dittatura poteva fare quello che gli pareva con i beni della nazione a sua disposizione.

No, perchè non usò mai per fini personali questi enormi mezzi economici.

Stalin, gli uomini più ricchi della storia. Realtà o menzogna?
Iosiph Stalin quanto era ricco?

Stalin, uomo più ricco del mondo, oppure solo una fiaba anti-comunista?


Se é vero che Stalin é stato il comandante supremo ed indiscusso dell’Unione Sovietica per almeno 32 anni, é pur vero che bisognerebbe descriverlo non tanto come ‘Colui che era il proprietario della Russia‘, perché in realtà era l’Unione Sovietica a possedere Stalin.

Questo lo diciamo perchè Stalin è sempre stato un “Uomo di Stato”, non ha mai ostentato ricchezze, anche se avrebbe potuto, come d’altronde fecero gli altri Segretari del Partito Comunista dell’Unione Sovietica, anche negli anni ’80, quando la corruzione ed il malaffare si impossessarono dell’apparato.

Quando salì al potere, Stalin aveva paura di non essere all’altezza del suo predecessore Lenin, fece del tutto per cercare di portare avanti le idee dell’internazionale socialista, fece anche degli enormi sbagli di politica interna, come gli ‘esperimenti sociali‘, oppure le tristemente famose ‘purghe staliniste‘, ma per Noi é facile giudicare ora, con il senno di poi dalle Nostre comode poltrone, ma essere lì a comandare uno dei più grandi imperi anzi: l’Unione Sovietica, un agglomerato di decine di milioni di persone , in un territorio vastissimo, con decine di culture e di lingue diverse non é facile, sapendo inoltre che hai contro praticamente tutte le nazioni del mondo, la cosa é ancora più difficile.

 

Che Stalin amasse profondamente il suo paese, questo é fuori dubbio, cercò per questo di allearsi anche con il suo peggior nemico, ma quando vide che allearsi con i nazisti fu un terribile errore era troppo tardi: tutta la sua nazione stava per capitolare, i tedeschi arrivarono addirittura nei primi quartieri di Mosca, e Lui si sentiva ormai perso.

Ma fu quando i tedeschi attaccarono, che non sapeva più cosa fare: ormai non aveva preparato il suo paese militarmente contro i nazisti ( perché aveva impiegato nel frattempo i suoi sforzi economici e militari per la guerra in Manciuria contro il Giappone) e le decine di milioni di morti che fecero le truppe teutoniche quando dilagarono nel territorio russo, furono in larga parte proprio responsabilità di quest’uomo che si ritirò e si nascose per giorni – dopo l’attacco nazista – a meditare, tanto che i generali russi all’inizio nemmeno sapevano cosa fare, visto che l’esercito era formato in modo che poteva muoversi solo se il suo comandante supremo – cioé Stalin – dava un comando.

Quante volte in quei giorni Stalin si sarà mangiato i gomiti, visto che pochi anni prima aveva fatto fucilare decine di migliaia di ufficiali perché ‘sospettati’ di non essere fedeli al 100% a Lui?

 

Ma tutto questo gli servì da lezione, e fu proprio per paura di ripetere un simile errore, che iniziò la corsa agli armamenti atomici , corsa che fu fatta proprio perché non voleva farsi trovare impreparato una seconda volta in caso di guerra contro le nazioni occidentali, politica questa, che caratterizzò la politica estera ed economica dell’Unione Sovietica fino alla sua morte.

 

Tutto quello che fece Stalin, non lo fece per suo interesse economico personale, ma lo fece perché era convinto di modernizzare, rendere più potente il suo paese e il tutto sistema comunista, anche se per fare questo usò metodi spietati- Si dice che ogni sera, prima di andare a letto firmasse di suo pugno le condanne a morte di oppositori politici o semplici criminali.

Per non parlare di quando intere regioni dell’Unione Sovietica si ribellavano, o quando i piani quinquennali economici prevedevano enormi riforme sociali ed economiche, che in qualche caso portarono a vere e proprie carestie con centinaia di migliaia di morte, forse milioni ( non si saprà mai il numero esatto, visto che la rigida polizia politica teneva tutti questi “problemi” ben nascosti sia al popolo russo che all’estero, avendo il controllo del 100% di stampa, radio, Tv, dissidenti politici e contestatori) , come accadde in Ucraina.

Stalin ha compiuto delle atrocità, é vero, ma non le ha compiute per un suo piacere, le ha compiute per ragioni di Stato (giuste o sbagliate che siano state).

A quanto ammontava la ricchezza di Stalin:

Secondo alcuni calcoli, l’Unione Sovietica in quel periodo, produceva circa il 9% del PIL mondiale.

Stalin possedeva l’equivalente di 6.750 miliardi di $ di oggi, in pratica uno degli uomini più ricchi della storia.

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