Quanto guadagna un agronomo? Come laurearsi in agraria e agricoltura moderna

CoViD-19 e lockdown , insieme al fatto che le industrie high-tech nel Nostro paese sono quasi inesistenti, hanno portato all’Italia una sorta di ritorno alle origini, con la riscoperta di professioni legate al passato che fanno riscoprire antiche tradizioni. Una di queste è l’agronomo, che scopriremo insieme nell’articolo di oggi passando per stipendio, percorso di studi e legami con le nuove tecnologie.

Un mestiere di tutto rispetto, multidisciplinare, strettamente legato con la terra, alla ricerca delle migliori soluzioni ambientali con sguardo attento anche alla sostenibilità, sia per enti pubblici che privati, al servizio del comparto agroalimentare. Occorre quindi chiedersi, chi è, cosa fa, cosa studia e quanto guadagna un agronomo? Da non confondersi con un semplice perito agrario , che non ha conseguito una laurea.

agronomo , perito agrario
Sopra: un agronomo o perito agrario oggi si avvale di apparecchiature moderne come un palmare ed un software che lo aiuti con semine e raccolti

Chi è e di cosa si occupa l’agronomo?

Per agronomo, si intende un professionista specializzato nel comparto agrario, intesa come scienza applicata, che impiega le sue competenze negli interventi quantitativi e qualitativi della produzione agricola e zootecnica, principalmente in ambienti rurali ma anche urbani.

Il termine deriva dal greco, dall’unione di agros, campo o campagna, e nomos, legge o regola. E’ una professione che risale all’antichità quando, considerata una figura sacerdotale, vi si diventava solo per eredità, dopo aver frequentato un’apposita scuola. Le prime fonti storiche fanno pensare alla civiltà sumera, nel III millennio a.C.

Oggi invece chiunque abbia un diploma può prendere la Facoltà di agraria, certo sarebbe meglio provenire da un istituto tecnico con un indirizzo agrario ed essere quindi diplomato come un perito agrario, in modo da avere delle buone basi ed affrontare gli studi universitari in modo più agevole.

Agronomo, una professione multidisciplinare, è regolata dalla seguente normativa:

  • R.D. 2328/1929
  • Legge 3/1976
  • D.M. 158/1997
  • D.P.R. 328/2001
  • D.P.R. 169/2005
  • D.Lgs 206/2007
  • D.Lgs 59/2010
  • D.P.R. 137/2012
  • D.M. 238/2021

Gli incarichi di un agronomo riguardano principalmente:

  • Interventi su produzioni agricole e agroalimentari
  • Tutela delle coltivazioni
  • Consulenza su tecniche e procedure di coltivazione e allevamento
  • Cura e attenzione verso animali e vegetali e sulla loro salute
  • Proposte per servizi rurali e urbani
  • Impatto ambientale sul territorio
  • Contabilità e gestione economica e procedurale
  • Consulenza amministrativa
  • Accesso a finanziamenti privati e pubblici
  • Assistenza e gestione per aziende agricole ed enti del settore
  • Sopralluoghi e ispezioni aziendali
  • Piani di bonifica
  • Controlli qualitativi nel rispetto della normativa vigente
  • Certificazioni di qualità
  • Promozione di strumenti, macchinari e mangimi

Compito prioritario dell’agronomo è soddisfare le principali esigenze delle aziende agricole moderne: avrà quindi assoluta attenzione verso criteri di responsabilità e sostenibilità ambientale e lavorativa, con attenta conoscenza di strumenti tecnologici.

Risorse utili:

Facoltà di Agraria di Perugia
Sopra: la Facoltà di Agraria di Perugia è una delle più rinomate d’Italia, si trova presso la chiesa e chiostro di san Francesco, un posto veramente esclusivo e pieno di storia.

Quali percorsi di studi per diventare agronomo?

Gli studi per diventare agronomo sono ovviamente quelli universitari, poiché non c’è modo per accedere alla professione senza una formazione accademica, nonostante la presenza sul territorio nazionale di numerosi istituti tecnici agrari, che forniscono preparazione tecnico-pratica. I percorsi sono le lauree triennali in:

  • Biotecnologie (L-2)
  • Scienze Biologiche (L-13)
  • Scienze della Pianificazione Territoriale, Urbanistica, Paesaggistica e Ambientale (L-21)
  • Scienze Tecnologie Agrarie e Forestali (L-25)
  • Scienze e Tecnologie Agro-alimentari (L-26)
  • Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura (L-32)
  • Scienze Zootecniche e Tecnologie delle Produzioni Animali (L-38)

Dopodichè si può proseguire con una laurea magistrale in Biotecnologie Agrarie (LM-7) o Scienze e Tecnologie Agrarie (LM-69), a numero aperto.

Principali materie di studio alla facoltà di Agraria sono:

  • Zootecnia
  • Tecnologie alimentari
  • Scienze e tecnologie agrarie
  • Tecniche d’allevamento animale
  • Alimentazione e benessere animale
  • Chimica
  • Biochimica
  • Silvicoltura
  • Genetica agraria
  • Meccanica agraria
  • Enologia
  • Viticoltura
  • Botanica
  • Entomologia su patologie vegetali
  • Impatto ambientale
  • Statistica applicata
  • Diritto agrario
  • Economia agroalimentare
  • Informatica

I corsi forniscono le conoscenze ottimali ad una gestione completa del ruolo di agronomo, affrontando problematiche su produzioni agrarie, vegetali e animali. Il futuro professionista sarà in grado di intervenire su sicurezza, qualità e integrità delle produzioni, sempre con ottica sostenibile e mirata a ridurre sprechi e impatto ambientale, conciliando professionalità ed etica, senza dimenticare gestione di commercializzazione e distribuzione dei prodotti.

In ogni caso, è estremamente importante scegliere con idee chiare il proprio Curriculum sul tipo di professione da svolgere, in quanto ogni percorso consente di acquisire competenze specifiche.

Una volta conseguita la laurea sarà necessario superare un esame di stato, da svolgere in uno degli atenei che offrono i suddetti percorsi di studi. L’esame avrà il costo di:

  • 49,58 euro, tassa erariale da Agenzia delle Entrate
  • Dai 300,00 ai 500,00 euro, tassa iscrizione variabile sull’università

Al superamento con esito favorevole dell’esame di stato sarà obbligatorio svolgere un tirocinio formativo presso enti e aziende convenzionate per ottenere l’abilitazione, per poi iscriversi all’Albo dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali nelle sezioni:

  • A, se si è dottori agronomi o forestali con laurea magistrale
  • B, se si possiede solamente una laurea triennale

Come tutti i professionisti iscritti a ordini, anche il dottore agronomo ha obbligo di formazione e aggiornamento continui, attraverso convegni, seminari e corsi organizzati o riconosciuti dall’ordine.

Dove può lavorare l’agronomo?

Contrariamente a quanto si pensi, una volta iscritto all’albo il dottore agronomo può lavorare non solo in imprese agricole ma anche in aziende in ambito:

  • Ambientale
  • Agroalimentare
  • Medicale
  • Edile
  • Energetico
  • Artigianale

La sua ottica multifunzionale gli permetterà quindi di applicarsi in:

  • Sostenibilità ambientale
  • Benessere delle persone
  • Valorizzazione di prodotti animali e vegetali
  • Ottimizzazione di diete animali
  • Ricerca e sviluppo di nuovi prodotti
  • Sviluppo di progetti paesaggistici
  • Controllo qualità

In alternativa, può svolgere attività di funzionario o dirigente per enti pubblici o privati, o in consorzi e cooperative. Può essere dipendente o libero professionista con Partita IVA, prestando consulenze interne o esterne alle aziende.

Quanto guadagna un agronomo? Come laurearsi in agraria e agricoltura moderna
Quanto guadagna un agronomo? Come laurearsi in agraria e agricoltura moderna

Quanto guadagna un agronomo?

Sul lato economico, il compenso medio di un agronomo in Italia è di circa 35.000 euro/anno netti, pari a 2.916 euro/mese e dai 20,00 ai 30,00 euro/ora. Tuttavia, tali cifre sono altamente variabili in base a esperienza e posizione contrattuale:

  • Agronomo dipendente entro i primi 5 anni nel settore pubblico, dai 700,00 ai 1.000 euro/mese
  • Agronomo dipendente con più di 5 anni nel settore pubblico, dai 1.500 ai 2.900 euro/mese
  • Agronomo dipendente entro i primi 5 anni in aziende private, dai 900,00 ai 1.300 euro/mese
  • Agronomo dipendente con più di 5 anni in aziende private, dai 1.200 ai 1.800 euro/mese
  • Agronomo libero professionista entro i primi 5 anni, dai 2.000 ai 2.980 euro/mese
  • Agronomo libero professionista dopo i 5 anni, dai 2.650 ai 3.680 euro/mese
  • Agronomo internazionale, dai 4.500 agli 8.000 euro/mese

Le retribuzioni mensili medie sono simili a quelle all’estero, considerando i colleghi svizzeri che guadagnano l’equivalente a circa 3.000 euro/mese, in Germania 1.950 euro/mese e nel Regno Unito l’equivalente di 2.250 euro/mese.

Quale legame tra agronomo e agricoltura moderna?

Come risaputo, la filiera agroalimentare e il comparto alimentare sono elementi all’avanguardia del Made in Italy, tanto che secondo stime Economia-italia.com nel 2022 le esportazioni hanno superato i 60 miliardi di euro, trainati da:

  • Ortaggi
  • Prodotti vegetali
  • Vini
  • Pasta e riso
  • Prodotti caseari
  • Prodotti da forno
  • Conserve animali

A favorire il trend vi sono da ricordare anche i cambiamenti del mercato globale, il surriscaldamento climatico e la corsa verso il pieno rispetto dei criteri ESG, che rendono sempre più necessaria l’attuazione di politiche mirate: è in questo caso che si parla di agricoltura moderna, che non riguarda solo la produzione di alimenti ma anche la tutela di ambiente e territorio grazie a strumenti innovativi e tecnologici.

A conti fatti, ai giorni d’oggi l’agricoltura diventa un vero e proprio stile di vita, ed è qui che l’agronomo offre le sue competenze in modo professionale, diligente e responsabile, in quanto ogni comparto richiede massima trasparenza sulla provenienza di prodotti gastronomici e non solo. Ciò nei paesi in via di sviluppo, ma in modo crescente anche in Italia, che rivive la tradizione e la riscoperta dei mestieri di un tempo.

 

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