Gran parte d’Italia è a rischio sismico e rendere antisismica una vecchia casa è quello che tutti dovrebbero fare per avere salva la vita in caso di terremoto.
Cosa c’ da ristrutturare in un’abitazione per non farla crollare al primo terremoto, il tetto? Le pareti? Le fondamenta?
Quanti soldi si spendono a rendere una vecchia casa antisismica?
Tanti. Va detto che comprare una casa antisismica, è praticamente meno costoso che adeguare una vecchia abitazione, ma quando si parla di vite umane i costi dovrebbero passare in secondo piano nelle priorità.
Un altro luogo comune da sfatare è quello che dice che “una casa antisismica è indistruttibile“.
Questo non è vero, una casa antisismica lo è, perchè non crolla su se stessa anche con un evento sismico importante, ( ad esempio un terremoto 6.0 della scala Richter), ma non è assolutamente indistruttibile; la forza della natura a volte è così potente che in pratica non esistono edifici sicuri al 100%, ma possono essere costruiti edifici che possono resistere anche ad eventi sismici molto, molto potenti.
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Come abbiamo potuto vedere in questi ultimi tempi, terremoti di potenza epocale ( 6,5 a Norcia era dal 1980 che non si verificava un terremoto così potente), anche in una zona dove le case dal 1980 vengono costruite seguendo scrupolosi dettami antisismici e dove gran parte delle case private ed edifici pubblici sono stati ristrutturati seguendo norme antisismiche, gran parte delle case si sono rovinate, anche se non ci sono stati morti, e ci sono stati pochissimi feriti, tanto che all’inizio molti abitanti hanno lasciato le proprie abitazioni.
Infografica da Corriere della Sera |
Come rendere antisismica la tua vecchia casa: abiti in appartamento o in una casa singola?
Innanzitutto bisogna distinguere se abitiamo in una casa singola o in un appartamento posto all’interno di un palazzo/palazzina.
Se abitiamo in una casa privata singola, cioè una villetta o una casetta , ristrutturare sarà possibile dopo una Nostra decisione.
Se invece abitiamo in un appartamento in un palazzo allora tutto si complica: dovranno essere tutti i padroni di casa ( non gli affittuari che in questo frangente contano ben poco) a mettersi d’accordo per far ristrutturare tutto lo stabile, cosa molto complicata già questa.
Una volta che si è deciso di ristrutturare, bisogna cercare uno studio di geometra – il quale poi si appoggerà ad una ditta specializzata e ad un architetto/ingegnere per eventuali calcoli – che ci dirà le varie possibilità che ci sono per ristrutturare casa.
In questo articolo, cercheremo di spiegare in modo molto elementare quello che c’è da fare e approssimativamente, i costi di una ristrutturazione antisismica.
Trave di abete lamellare con lucernari, un metodo per avere un tetto molto leggero. |
Alleggerire il tetto:
Una dei fattori fondamentali di resistenza ad un terremoto di una abitazione, è il peso del tetto. Più un tetto è leggero e meno andrà a gravare sulle pareti dell’abitazione, pareti che quando arriva un terremoto devono sopportare un peso più grande di quello che effettivamente già sopportano quando tutta la struttura è ferma. Nelle abitazioni costruite nel XX° secolo, a volte si è esagerato con la copertura in cemento, quasi del tutto ingiustificata per edifici che non devono resistere ad uragani di classe 5 e possono vivere meglio con tetti molto, molto più leggeri.
- Travi di legno: ci sono tanti modi per rendere un tetto il più leggero possibile, ma uno di quelli da tenere in considerazione se il tetto è fatto di cemento armato, magari molto spesso, è quello di toglierlo completamente e di sostituirlo con una struttura in travi di legno. I travi di legno sono un metodo costruttivo antichissimo, che si perde nella notte dei tempi, lo usavano proprio in centro Italia gli antichi romani, metodo ripreso dagli etruschi e sicuramente usato addirittura dai villanoviani, se andiamo in qualche casa di campagna questo metodo veniva usato ancora nei primi anni del ‘900, poi da dopo la 2a guerra mondiale è arrivato il cemento o cemento armato, molto più solido ma estremamente più pesante.
- Tetto in legno: è la diretta conseguenza delle travi in legno, ottimo anche esteticamente per abitazioni in montagna, proprio i luoghi dove il rischio sismico è più alto. Ovviamente sottolineiamo che oggi il legno da costruzione è completamente trattato, quindi è ignifugo, non fa entrare l’umidità , eccetera.
- Tetto a vetro: è un metodo per cui ampi spazi di tetto vengono coperti con del vetro speciale, molto resistente ma molto, molto più leggero che il cemento. E’ un metodo usato da molti costruttori di palazzine che in questa maniera hanno ampi lucernari nella tromba delle scale, un metodo per avere luce naturale all’interno delle costruzioni nelle zone dove più serve, quindi anche un metodo che fa risparmiare energia per l’illuminazione.
Esempio di tiranti antisismici per solai. |
Ristrutturazione antisismica: collegare e tenere unite le pareti
- Tiranti antisismici: sono dei cavi di acciaio di grandi dimensioni ( dai 20, 30, fino a 50 millimetri) che vanno da una parete all’altra. Di solito si usano su case antiche , sono usate insieme a delle “chiavi di bloccaggio” che sono anche belle da vedere che vanno all’esterno dei muri, usate in case situate in borghi o centri storici è un’antichissimo metodo per tenere le pareti ( un tempo si usavano nei castelli) più salde tra di loro.
- Imbragatura: sono delle vere e proprie ‘reti‘ di acciaio che vengono messe nei muri delle case. Anche delle colonne portanti possono essere ‘imbragate’ con nastri di acciaio o anche con nastri di plastica ad alta resistenza.
- Cinture antisismiche: una delle più interessanti ed innovative soluzioni antisismiche, è quella delle ‘cinture antisismiche per pareti’. In pratica le pareti prima di appoggiare a travi o ad altre strutture, poggiano su dei dissipatori di energia ( in pratica una sorta di molloni di acciaio) i quali in caso di terremoto ‘ammortizzano’ una intera parete, il quale peso andrà ad incidere in maniera molto minore sull’intera struttura in caso di terremoto. Questo è un metodo molto indicato per posti ad elevatissimo rischio sismico.
- Intonaco armato: è un metodo che serve a non far cadere l’intonaco in caso di terremoto, metodo molto usato ma che non può prescindere da interventi più importanti che mettano tutta la struttura in sicurezza.
Rafforzare le fondamenta:
- Iniezioni di materiale: servono per creare un contrafforte ( come da foto grande sopra) , ma priva devono esserci delle analisi del terreno.
- Uso di pattini o molle nel basamento: tecnica che non ci risulta possibile in una ristrutturazione, ma che viene effettuata durante la costruzione della casa.
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Io secondo me sono più avanti di voi!!!!
Siete troppo antichi!!!
Ho Un idea vincente in questo ambito….
Il costo è sicuramente più basso
i lavori più veloci
Tutto già testato….
Siamo molto curiosi, perchè non ce la esponi?
Tipo? Puo’ spiegarci meglio?