10 Problemi con le Auto Elettriche e Divieto UE Auto Benzina/Gasolio nel 2035

Tutti Noi siamo d’accordo ad inquinare meno, d’altronde ormai è dimostrato che il riscaldamento globale è dovuto anche alle emissioni di CO2 che l’uomo fa nell’atmosfera con motori termici di auto, camion, moto, navi, aerei, e centrali a carbone, gas, petrolio.

Per questo motivo l’Unione Europea ha pensato di vietare la produzione di auto a motore termico in Europa dal 2035, questo dopo che per 20 anni abbiamo avuto auto con sempre emissioni, dall’Euro 1 fino all’Euro 6 delle auto di oggi. Una decisione che secondo Noi è troppo “semplicistica” e che apre degli scenari complicati, se non proprio dei veri problemi da affrontare.

Ecco allora questo articolo che vi invitiamo non solo a leggere, ma anche a commentare con vostri contributi che aggiungeremo all’articolo stesso e alla lista di problemi ed incongruenze che abbiamo trovato finora.

L’Unione Europea è anche praticamente l’unico continente al mondo che in questi ultimi anni ha diminuito le sue emissioni totali di CO2 nell’aria.

Va ribadito e considerato che l’economia dell’automobile, cioè basata sulla produzione dell’automobile e di tutto quello che ne deriva è stata quella in cui l’intera economia mondiale si è basata nel 1900. I paese più sviluppati economicamente sono proprio quelli che dal 1900 in poi hanno iniziato a costruire auto, poi strade, quindi infrastrutture a trasportare merci in modo più veloce, in posti più lontani, in modo sempre più sicuro per tutto il secolo scorso, questo ci ha reso sicuramente mediamente più ricchi, ha aiutato l’industrializzazione di intere nazioni e ancora sta aiutando lo sviluppo di paesi che un tempo chiamavamo “Terzo mondo” e che oggi ci stanno avvicinando per ricchezza  e in qualche caso potrebbero superarci per ricchezza media pro capite.

Leggi anche: Come fare soldi con il business delle auto elettriche

10 Problemi Auto Elettriche e Divieto UE Auto Benzina/Gasolio nel 2035
Ecco i problemi che ci saranno nel 2035 dallo stop della produzione di auto benzina e diesel

Problemi con Auto Elettriche in Italia dallo Stop Produzione UE Auto Termiche nel 2035

emissioni co2 per nazione
emissioni co2 per nazione

1. Il problema dell’inquinamento della CO2 globale rimane

Partiamo dal punto fondamentale. Facciamo tutto questo con uno scopo, cioè abbassare la CO2 nell’atmosfera, ma se a prendere questi provvedimenti siamo solo Noi europei, non sarà inutile a livello di emissione di C02 a livello globale?

I paesi BRICS già hanno detto che per loro è più importante il benessere economico dei Loro popoli che non una rincorsa alla Green Economy che possa portare conseguenze negative sulle tasche dei propri cittadini.

Quindi, considerando che tra qui e 10 anni ci saranno sempre più auto in Cina, India, Africa, Sudamerica e che inquineranno sempre di più, siamo sicuri che questi provvedimenti che Noi prendiamo siano risolutivi per combattere il riscaldamento climatico terrestre?

2. Serve la disponibilità di un’enorme quantità di energia elettrica, sopratutto nelle grandi città

Siamo nel 2035 a Milano, in una fredda settimana di inverno in cui la temperatura è arrivata a 10 gradi sotto lo zero. TUTTE le case, gli uffici, i luoghi di lavoro, i negozi usano i riscaldamenti al massimo. In più il giorno e sopratutto la sera qualcosa come 1 milione di autoveicoli elettrici ( forse di più, forse di meno, ma prendiamo questa cifra che ci sembra possibile) devono ricaricare le batterie, di cui molti vorranno farlo in modo veloce.

Degli esperti in materia ci hanno detto che servirà una quantità di energia che oggi semplicemente non esiste.

Magari potrebbe esistere se però costruiamo 1 centrale nucleare dedicata a quella zona.

Altrimenti non ci sarà energia per tutti, detta in maniera semplice.

A quel punto, in caso di poca energia, il prezzo dell’energia potrebbe salire, ci potrebbero essere dei contratti per l’elettricità con cui si pagano 1,000 euro al mese e si ha la garanzia dell’energia sempre e una quantità molto alta peer fare ricariche veloci all’auto e ci saranno contratti per i meno abbienti con cui però non si potrà ricaricare un’auto elettrica in poco tempo.

NB: le fonti di energia rinnovabile non potrebbero bastare. Anche se riempiamo l’Italia di pannelli solari e pale eoliche, potrebbero capitare 15 di nuvole ed ecco che non sarebbe più possibile ricaricare la batteria dell’auto elettrica. Leggi anche: Solare ed eolico non bastano: serve il nucleare secondo World Bank

3. Come trasportare una tale quantità di energia?

Le Nostre linee elettriche non sono in grado di traportare una grande quantità di energia.

la stragrande delle attuali linee elettriche riescono a traportare una quantità di elettricità per uso domestico, che è molto più bassa di quello per un uso più intensivo, come quella di ricaricare le pile delle auto elettriche in poco tempo.

Tutta questa nuova rete bisognerà costruirla quasi da zero ( sempre che si trovino già costruite le centrali nucleari che sarebbero in grado di fornire questa mostruosa quantità di energia ) con alti costi ed alti disagi sopratutto per chi abita fuori dai grandi centri abitati.

Vi ricordate quanto ci hanno messo a fare arrivare la fibra dappertutto e ancora tanti paesini non ce l’hanno?

4. Il problema dell’assenza delle colonnine di ricarica

Se oggi sembra che ci sono poche colonnine di ricarica, pensate cosa sarà nel 2035 con tutte le auto nuove elettriche.

Voi direte: OK, le colonnine si possono sempre mettere. Certo. intanto però bisogna metterle e per metterle un’azienda che fa questo lavoro , deve avere un mercato per poter coprire i costi e magari guadagnarci.

5. Il problema della ricarica da casa

45 milioni di italiani abitano in una casa in un condominio. Molto spesso privo di garage, o se hanno il garage questo è sprovvisto di prese elettriche, o magari l’auto in garage non c’entra o le prese elettriche non sono moderne e sarebbe pure pericoloso attaccarci un’auto.

D’altronde se ci dovesse essere un corto circuito per ricaricare un’auto elettrica in un garage di un palazzo si rischierebbe di mandare a fuoco tutto il palazzo e avendo le auto elettriche molte difficoltà a spengeersi se prendono fuoco, ecco che la cosa inizia ad essere pericolosa, tanto che per le auto a gas c’è il divieto di metterle in un garage di un condominio, stesso divieto dovrebbe esserci per le auto elettriche.

Finchè abiti da solo in una casa con il giardino e con il garage, puoi tranquillamente ricaricare anche 2 auto a notte. Ma se vivi in città e non hai il garage o nei hai solo uno?

Oppure se non hai per niente un garage, come fai a ricaricare l’auto?

E si torna al punto 2.

6. Il problema dell’importazione di auto diesel e benzina dall’estero dopo il 2035

Cosa accadrà nel 2035, quando ci sarà lo stop di produzione di auto termiche in Europa? Sicuramente ci saranno ancora tantissime auto a benzina e diesel che potranno circolare, quindi queste auto si potranno rivendere tra privati. Delle auto prodotte fuori dalla UE? Ci sarà un divieto di vendita di auto nuove ad esempio costruite in Cina o negli Stati Uniti?

Sarebbe un divieto in barba a tutti i principi di libero mercato.

Se invece non mettessero questo divieto, allora ci sarebbero un sacco di persone che comprerebbero auto diesel o benzina di fabbricazione cinese, mandando sul lastrico i produttori UE di auto che non potrebbero più produrle.

7. Una decisione presa dall’alto che potrebbe avere molte contestazioni

Come ogni altra decisione presa dall’alto e non dettata da reali bisogni delle persone, potrebbe rivelarsi un boomerang a livello politico.

Siamo in un periodo storico in cui l’Unione Europea è attaccata quotidianamente da forze esterne, la propaganda anti-europeista che arriva da oriente è talmente forte che si potrebbe attaccare a questa decisione per far vacillare gli accordi tra i vari membri europei.

8. Il costo delle auto elettriche

E’ vero che molti dicono che più ci sarà domanda e più la produzione sarà standardizzata e meno costeranno le auto elettriche.

Resta il fatto che ormai da anni costano molto di più delle normali auto.

9. Autonomia

Ora le auto elettriche arrivano a fare anche 400 chilometri con una ricarica completa.

Il problema è se poi al momento in cui finisce la ricarica ( ovviamente molto prima, se non la si vuole spingere ) bisogna trovare una colonnina di ricarica libera e bisogna aspettare. E meno si vuole aspettare e più bisogna spendere per ricaricare la batteria.

10. Se la batteria va a fuoco è difficile spegnerla

Quando la batteria di un’auto elettrica va a fuoco è molto difficile spegnere l’incendio, che può riprendere anche diverse ore dopo. L’unico modo sicuro per spegne la batteria è quello di mettere la batteria dentro l’acqua.

Quindi è bene non parcheggiare un’auto elettrica all’interno di un garage, men che meno in un garage condominiale.

 

SOLUZIONI AI PROBLEMI.

Non vogliamo parlare solo di problemi, ma anche di soluzioni. Di seguito quelle che ci convincono di più.

1 Distributori di batterie cariche per auto elettriche 

Una soluzione alla ricarica della batteria delle auto elettrice è quella trovata in Cina dalla casa di auto NIO e da altre case che producono scooter elettrici: la batteria non va ricaricata dal possessore, ma da un distributore di batterie.

La batteria va cambiata ad un “centro per batterie”. Avendo tutti gli stessi scooter o le stesse auto delle batterie identiche, si va in uno di questi centri quando finisce la carica e si cambia direttamente la batteria.

E’ una sorta di batteria sharing.

Ovviamente bisognerebbe trovare accordi tra le varie case produttrici per fare BATTERIE STANDARD che si possano togliere e rimettere nell’auto facilmente.

Sicuramente una soluzione tecnica assolutamente accessibile, più difficile invece mettere d’accordo i vari costrutturi di auto, ma sarebbe veramente una sorta di “Uovo di Colombo” per il problema ricarica batterie auto.

2. Costruzione di Centrali Nucleari in Italia.

Ormai sembra inevitabile, è solo una questione politica e di convincere milioni di italiani che le centrali nucleari servono e che il rischio ( oggi per la verità minimo rispetto al passato) vale il fatto di non dover rinunciare tra qualche anno al benessere ed alla ricchezza economica dei Nostri figli e dei Nostri nipoti.

Approfondimenti:

La Redazione di Economia Italia è formata da professionisti dell'economia e della finanza con la passione della divulgazione. Dal 2014 pubblichiamo guide sugli investimenti, prestiti, mondo della finanza e dell'economia, con un occhio di riguardo alle tematiche di energia rinnovabile, del lavoro e dell'economia italiana.

4 commenti

  1. E’ da più di un anno che scrivo su Facebook queste cose, ma evidentemente non vengono lette dai nostri politici, abituati a fare leggi e poi dopo anni modificarle perchè non funzionano, tutto questo perchè abbiamo dei politici INCONPETENTI, e messi li solo per fare i lloro interessi personali o del partito.

  2. Ogni tanto mi piace ritornare su uno dei miei argomenti preferiti : l’ auto elettrica. Alcuni mi dicono che oggi l’auto elettrica sta all’auto a carburante come ad inizio novecento l’auto a carburante benzina stava alla carrozza a cavalli perchè a quei tempi la benzina si trovava solo nelle farmacie e poco altro , mentre di fieno ce n’era in abbondanza ( anche se erano in pochi che usavano cavalli e carrozze ). Non voglio entrare nella noiosa discussione sullo smaltimento delle batterie e sull’approvvigionamento delle materie prime per costruirle. Non voglio nemmeno prendere in considerazione il fatto che la rete di distribuzione sia a livello dei distributori di benzina all’ inizio novecento ; per costruire la rete di distribuzione ci sarà da lavorare per decenni. Mi voglio concentrare sulla produzione di energia che sarà necessaria per autotrazione per i soli veicoli leggeri che , solo in Italia tra auto e furgoncini è di circa 40 milioni di unità ; solo in Italia perchè nel mondo siamo in poco meno di 8 miliardi di persone e in Italia siamo poco più di 60 milioni di persone. Per i consumi ordinari nel 2017 ( dati TERNA ) sono stati prodotti in Italia 209,5 TWh da Termoelettrico , 17,7 tWh da eolico , 24,4 TWh di fotovoltaico, 6,2 TWh di geotermoelettrico ed infine 38 TWh da idroelettrico per un totale 295,8 TWh / nel 2011 erano 317 TWh ) . Sono stati inoltre importati 44 TWh prevalentemente da nucleare francese ( circa 30 TWh e il restante misto da carbone Repubblica Ceca , nucleare da Slovenia ecc. ) . Totale circa 253 TWh non rinnovabile e 86 TWh rinnovabile. Quindi ad oggi produciamo circa il 33% del fabbisogno di energia elettrica da fonte rinnovabile. Un ottimo risultato , molto lontano dal 100 % , ma comunque un ottimo risultato se consideriamo che nel 2000 eravamo si e no al 16%. Ora il problema che nasce è il seguente. In Italia abbiamo 40 milioni di veicoli leggeri dalla Panda al Ducato per capirci. Se questi veicoli che percorrono in media 15.000 km anno consumano in media 0,2 Kw al Km il consumo medio è di 3000 kWh anno , se come presumo sia in media di 0,3 è di 4500 kWh. Siamo ottimisti e stimiamo solo 0,2 kW al km , in questo caso il fabbisogno per autotrazione sarà ( con 40 milioni di veicoli ) di 120 miliardi di kWh ovvero di 120 TWh ; se invece fosse di 0,3 kW al kM il fabbisogno sarebbe ( per autotrazione ) di 180 TWh. Oggi abbiamo visto che per il consumo ordinario ( industriale , civile , agricolo , terziario ) siamo a 86 TWh. La centrale nucleare di Lione ( Bugey ) ha una potenza di 3580 MW oltre a 1500 che sono spenti. e produce mediamente 22 TWh in circa 6000 ore anno. La centrale nucleare di Caorso aveva 800 MW di potenza ovvero ne servono 4,4 per equiparare quella di Lione. Concludendo se volessimo produrre l’energia per l’autotrazione italiana ( esclusi camion e autobus ) con il nucleare servirebbero 6 centrali come quella di Lione o 25 come quella di Caorso. Con il fotovoltaico ( 24 TWh ) teoricamente occorre moltiplicare per 6 il parco fotovoltaico attuale ; il problema che occorre accumulare l’energia prodotta di giorno o in estate per l’inverno ( su altre batterie che caricano l’immagazzinato di giorno e in estate e lo scaricano di notte o al bisogno sulla rete al momento del bisogno ) ; probabilmente serve moltiplicare per 20 il parco fotovoltaico perchè 2/3 dell’ energia si producono dal soltizio di primavera a quello d’autunno, mentre dal 21 settembre al 21 marzo si produce il restante 1/3 ( media italiana dalle Alpi alla Sicilia ) . Come faranno a risolvere questi problemi se non si risolveranno questi problemi con una politica che blocca tutte le iniziative ? Se non si trovano nuove forme di energia la vedo veramente dura a soddisfare queste esigenze. Non voglio pensare alle Accise , quello è un problema fiscale. Fare il pieno costerà senz’altro molto , ma i costi al momento non consideriamoli.

  3. L’articolo non approfondisce numerosi aspetti, eccone alcuni a mo di esempio: il problema della CO2 è un problema globale e quindi non possiamo fare niente… il rendimento di un motore termico e di uno elettrico: la stessa quantità di benzina che fa muovere un’auto con motore a scoppio per 15 km fa muovere un’auto elettrica per 40 km. La produzione di energia elettrica può avvenire in svariati modi, anche solo considerando la produzione bruciando petrolio o gas significa concentrare l’emissione di inquinanti in punti determinati dove si può intervenire più facilmente per l’abbattimento, migliaia di milioni di auto sparpagliate sul pianeta inquinano i maniera diffusa ed incontrollata. I costi di produzione si riducono più la scala cresce. Con la diffusione del prodotto cresce la rete di distribuzione. Con l’avvento del treno a vapore nel far west tutti dicevano che non avrebbe mai sostituito i carri tirati da cavalli o buoi e poi nel profondo west deserto e disabitato lo sanno tutti che non c’è l’acqua per fare rifornimento!..

  4. La politica europea sembra la stessa politica dei cinquestelle amplificata tutti visionari e fuori dalla realtà …faranno la stessa fine dei pentastellati

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