Biciclette e Monopattini: Targa e Assicurazione Obbligatori da 2023

AGGIORNAMENTO ROMA Agosto 2023: stavolta ci siamo sul serio: dopo 8 anni dalla prima pubblicazione di questo articolo, il Ministro dei Trasporti Salvini rispondendo ad un question time ha detto che la legge per far mettere nel codice della strada l’obbligo di targa, assicurazione, casco e frecce alle biciclette e l’assicurazione per monopattini elettrici è in via di definizione e dovrebbe arrivare prima della fine di quest’anno.

Come funziona l’Assicurazione per monopattini elettrici

Il Consiglio dei ministri italiano ha approvato in via preliminare un decreto legislativo che rende obbligatoria l’assicurazione autoveicoli (Rc Auto) anche per i monopattini elettrici.

Il decreto si basa su una direttiva europea e introduce modifiche al Codice della strada e al Codice delle assicurazioni private per definire i casi in cui è richiesta la copertura assicurativa.

Lo strumento “preventivatore”, che consente ai consumatori di confrontare prezzi e condizioni assicurative, sarà potenziato per una maggiore trasparenza e sarà accessibile sui siti dell’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) e del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

L’obbligo di copertura assicurativa è esteso a tutti i veicoli, indipendentemente dalla superficie su cui operano, siano essi fermi o in movimento, e anche se utilizzati in zone ad accesso limitato (es. trasporto passeggeri negli aeroporti).

Vengono introdotti requisiti assicurativi specifici per i veicoli elettrici leggeri, compresi i monopattini elettrici.

Nel decreto sono previste alcune esenzioni dalla copertura assicurativa, come i veicoli non idonei al trasporto, i veicoli ritirati dalla circolazione o volontariamente sospesi dall’uso.

Una nuova disposizione consente agli assicurati di sospendere volontariamente la propria copertura assicurativa, precedentemente lasciata alla discrezionalità delle compagnie assicurative. La sospensione può essere prorogata più volte ma non può superare i nove mesi in un anno.

Targa, assicurazione, Casco e frecce obbligatori per la bicicletta e monopattini

Era inevitabile, con l’aumento del numero di utenti che usano biciclette e monopattini, con l’aumento di incidenti anche mortali, era inevitabile che queste vecchie proposte che arrivavano inizialmente dal PD ora siano un cavallo di battaglia anche della destra italiana che di solito basa la propria ideologia anche su valori come l’ordine e la disciplina.

Per troppi anni si è lasciato alla responsabilità dei singoli utenti di usare il casco, di seguire le norme della strada come tutti gli altri veicoli ma si sa, già come popolo siamo un po insofferenti alle norme , se poi queste non prevedono sanzioni,  tendiamo ad approfittarcene.  Siamo ancora molto lontani dalla necessaria responsabilità che servirebbe per seguire delle regole anche se non ci fossero multe ed ammende varie da pagare, ecco che allora lo Stato ci mette lo zampino e tra un po sarà tutto più difficile.

Perchè se è vero che è giusto mettere caschi protettivi ai ciclisti, fargli pagare un’assicurazione allora bisognerà anche fargli prendere una Patente di Guida e questo complica un po tutto l’iter legislativo.

A detta del Ministro anche i monopattini dovranno seguire queste normative rivolte alle biciclette. TUTTI con casco, frecce, assicurazione pagata e targa di riconoscimento, così chi non fa uno stop o un non si ferma ad un semaforo rosso verrà individuato e multato.

I. caschi dovranno essere OMOLOGATI – come quelli per le moto – e non quelli da quattro soldi che non riuscirebbero a proteggere nulla.

La targa ed assicurazione obbligatorie dovranno avercele: 

  • Biciclette normali
  • Biciclette elettriche
  • Monopattini elettrici
Biciclette e Monopattini: Targa, Assicurazione e Casco Obbligatori
attenzione ai caschi: comprateli omologati per moto, così sarete sicuri che sono efficaci.

PRECEDENTI INIZIATIVE ( CHE SEGUIAMO DAL 2015) 

 

Un nuovo disegno di legge è stato proposto al fine di regolamentare la circolazione delle biciclette elettriche: assicurazione per la responsabilità civile, targa e casco potrebbero divenire presto obbligatori. Secondo le parole di Andrea De Bertoldi, senatore di Fratelli d’Italia e promotore del ddl, questa sarà una misura di sicurezza, pensata appositamente per contrastare comportamenti irrispettosi lungo le strade da parte dei ciclisti.
Le biciclette, con l’arrivo e l’introduzione delle ebike e di un nuovo spirito che fa del benessere tramite sport una vera e propria moda, ha fatto tornare le biciclette al centro del dibattito sia come mezzo di trasporto che come problematica del traffico stradale, proprio come se fossimo negli anni ’50, ormai si vedono biciclette dappertutto, anche in città che non sono in pianura, sicuramente un atteggiamento encomiabile frutto di uno spirito sportivo ed ecologista, ma che sta portando alcuni problemi.

Questa idea ( che non è ancora una proposta di legge) era già stata fatta presente tempo fa da al Comune di Milano, un’idea che sembra essere buona, anche se andrebbe a far pagare nuove spese e tasse in un settore dei trasporti che normalmente non ne ha.

 

Regolamentazione della circolazione: targa, assicurazione e casco potrebbero divenire obbligatori per le bici ( anche elettriche) 

E’ necessario regolamentare la circolazione delle biciclette e la condotta dei loro conducenti, troppo spesso protagonisti di atteggiamenti irrispettosi della legge in tema di circolazione stradale”. Sono queste le parole del senatore Andrea de Bertoldi di Fratelli d’Italia, che ha presentato un nuovo disegno di legge rivolto alla circolazione ciclistica.

La legge in questione è mirata a modificare il decreto legislativo n.285 del 1992, in materia di circolazione dei velocipedi. Inizialmente pensata per tutte le biciclette, la proposta di legge regola solo l’utilizzo delle biciclette elettriche a pedalata assistita che, essendo più veloci e pericolose delle classiche due ruote, di conseguenza vengono sempre più equiparate agli scooter.

Già in Europa si è discusso più volte di nuovi obblighi in merito agli spostamenti con bici, ma stavolta è il Governo Italiano a fare la sua mossa. Secondo la modifica presentata dal senatore di Fratelli d’Italia, entrerebbe infatti in vigore l’obbligo di stipulare un’assicurazione di responsabilità civile anche per le biciclette elettriche, con tanto di contrassegno da apporre sul telaio e targa coi dati di immatricolazione. A questo si aggiunge l’obbligo di utilizzo di un casco protettivo durante la circolazione.

Assicurazione e Targa per Biciclette, Cosa dice la Nuova Legge

Assicurazione e Targa per Biciclette ed eBike, Cosa dice la Nuova Legge

Sempre contenuto nel ddl c’è l’espresso divieto di circolare nel senso opposto a quello di marcia all’interno dei centri abitati. Tale divieto va tuttavia in netto contrasto con quanto si leggeva in fase di approvazione nelle regole del nuovo codice della strada, che nei centri abitati permetteva la circolazione in senso di transito opposto, con un limite di velocità di 30 km/h e indipendentemente dalla larghezza della carreggiata interessata.

Obbligo di assicurazione di responsabilità civile per le biciclette elettriche

Attualmente non c’è alcun obbligo di avere un’assicurazione di responsabilità civile per i ciclisti, ciò può creare infatti svariati problemi in caso di incidenti o danni. Qualora avvenga infatti un incidente con una bicicletta coinvolta, è sempre difficile stabilire non solo la dinamica, ma ancor di più la responsabilità.

De Bertoldi considera, proprio per questo motivo, l’attuale legislazione lacunosa in merito alla sicurezza e alla condotta dei ciclisti, mentre ritiene il ddl da lui presentato un mezzo per tutelare tutti i cittadini, specificando il bisogno di norme più severe in merito. Un tema sempre più urgente da affrontare che, sempre secondo il senatore, aiuterà a ridurre il peso sui cittadini di furti e sinistri causati da individui in sella alle biciclette.

Biciclette e bici elettriche con immatricolazione obbligatoria

La proposta del senatore di Fratelli d’Italia non riguarda solo la stipula di un’assicurazione per la responsabilità civile automobilistica, bensì anche una sorta di immatricolazione. La bicicletta elettrica, o a pedalata assistita, sarà in effetti sempre più equiparata ad una moto o a uno scooter.

Come questi ultimi, infatti, arriva la necessità di avere una targa identificativa posteriore coi dati di immatricolazione, nonché di un apposito contrassegno da apporre sul telaio, anteriormente o sul lato, così da provare l’idoneità alla circolazione. In questo caso, oltre che ad una motocicletta o un motorino, la circolazione stradale in bicicletta diventa sempre più simile a quella a quattro ruote.

Casco obbligatorio per le bici e le biciclette a pedalata assistita

Proprio per equiparare la bici elettrica a mezzi a due ruote di maggiore velocità e potenza, il disegno di legge proposto da De Bertoldi introduce l’utilizzo obbligatorio di un casco protettivo. Questo perchè, come dichiarato dal senatore stesso, le biciclette elettriche sono più veloci e più pericolose di quelle classiche oltre che silenziose, e non sempre è possibile sentire il loro avvicinamento. Urge perciò una misura rivolta alla sicurezza di tutti, che non abbia eccezione alcuna.

Divieto di circolazione contromano per biciclette ed eBike

Se una precedente proposta di modifica al codice della strada permetteva la circolazione nel senso opposto, il nuovo ddl di Fratelli d’Italia cancella tale proposta.

La vecchia variazione prevedeva infatti la circolazione per le bici anche nel senso opposto di marcia all’interno di centri abitati. Indipendentemente dalla larghezza e dall’utilizzo della carreggiata, sarebbe stato possibile circolare liberamente anche grazie a corsie gialle preferenziali, con un limite massimo di velocità di 30 km/h.

Il divieto categorico al passaggio contromano arriva dalla necessità di mettere in sicurezza pedoni e conducenti di mezzi a quattro ruote, che spesso possono vedere ciclisti arrivare contromano all’improvviso, mentre questi ultimi rischiano di essere investiti, rimanendo feriti o addirittura uccisi. Negli ultimi anni, malgrado il trend in decrescita, l’Italia ha avuto uno dei numeri più alti in Europa di morti in sella alle due ruote a pedali.

Reazioni e paure agli obblighi per le bici

Nei mesi scorsi l’Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori) aveva espressamente richiesto al governo misure per la sicurezza di possessori di ciclomotori e biciclette. Questa sembra essere la risposta decisa dell’esecutivo, sebbene non sarà mai esente da polemiche e opinioni contrastanti.

Ad avere parere principalmente divergente ci sono infatti le associazioni dei ciclisti, da sempre scettiche su misure simili, che anche stavolta esprimono preoccupazione. La maggior paura è verso un’eventuale contrazione del mercato della bicicletta elettrica, a causa dei costi che gli utenti si troveranno a sostenere.

Tuttavia, la norma è ancora in fase di approvazione e non è detto che passi alle Camere. Qualora lo facesse, si verificherebbe a conti fatti uno stravolgimento dell’attuale condotta sulle due ruote a pedali, già ridimensionato alle sole biciclette elettriche proprio dal senatore De Bertoldi. Per dovere di cronaca, lo stesso De Bertoldi aveva avanzato alcuni mesi fa anche una proposta di abolizione del superbollo.

Come già avvenuto con la proposta di modificare le regole al codice della strada, non è ancora dato da sapere se a questo nuovo ddl possa seguire un nuovo cambio di rotta.

Considerazioni personali: è giusto avere le assicurazioni e le targhe per le bici?

Secondo Noi sì, a patto però che si seguano certi punti fermi come:

  1. Esenzione totale da eventuale tassa sul possesso della bicicletta,
  2. Sì ai caschi obbligatori e altri sistemi di sicurezza passiva ed attiva ( luci a LED, frecce, freni a disco, dispositivi catarinfrangenti)
  3. Sì alle targhette ( o targhe) di riconoscimento,
  4. Esenzione totale di trascrizione al PRA e compravendite al PRA
  5. Sì alle assicurazioni obbligatorie su bici, assicurazioni che avranno una spesa minima e rapportata ai danni che può provocare una bici e che non superi i 50 – 100 euro all’anno, altrimenti i mezzi di trasporto ad inquinamento zero come le biciclette, non sarebbero agevolati.

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Autore

  • Massimiliano Biagetti

    Fondatore di Economia-italia.com e Finanza.Economia-italia.com è analista finanziario e trader.

16 commenti

  1. Se entra questa legge… non ha più senso farsi una bicicletta elettrica, non c’è più convenienza tanto vale farsi un mezzo più affidabile e sicuro. Ormai in Italia si fa solo business e non c’è modo di risparmiare… Ci fate prima abboccare e poi ci stangate!.. È un vero schifo!

    1. Hai ragione lo stato pensa solo ad incassare soldi delle nostre comodità non gli frega nulla alla fine se entra sta legge le biciclette se le daranno in faccia tutte

    2. a che serve chiacchiere e basta tanto chi comanda sa che l’italiano e un chiacchierone e ti vendono fumo,fanno bene quelli che si arrangiano come possono son da ammirare

    3. Salve io giro in tutta Europa e noto che prima di fare le strade per le auto fanno prima le corsie per le bici con semafori per bici ecc. per dare modo ai cittadini di prendere il meno possibile le auto e ciclomotori per l’inquinamento in Italia si parla di incidenti che riguardano le bici e vero perché in Italia ci sono solo il 4%delle corsie riservate alle bici quindi io sono favorevole all assicurazione ma lo stato si deve impegnare anzi ha l’obbligo di fare le corsie per bici su tutte le strade che possono percorrere e mettere una legge sul prezzo minimo per l’assicurazione parlo così perché io ho la patente dell’auto da 28 anni mai fatto un sinistro e pago un botto solo perché ho la residenza in Campania da questi truffatori delle assicurazioni e sicuramente faranno speculazione anche sulle bici tanto questo stavano aspettando.

    4. Concordo pienamente su targa ed assicurazioni sulle bici, credo sarebbe opportuno estenderla anche alle motozappe e tagliaerba a motore ed elettriche, in quanto sono da considerarsi al pari di un trattore, essendo macchine da lavoro ed anche pericolose.

    5. Questa legge è giusta, anche per tutelare gli altri utenti della strada. Questa legge da fastidio a chi non vuole rispettare le regole.

  2. Ritengo che la proposta di legge del senatore di turno sia una vera assurdità per varie ragioni. Le bici a pedalata assistita consentono di raggiungere una velocita massima di 25 km/h, raggiunti i quali, il motore non fornisce più alcuna spinta, anzi, risulta davvero difficoltoso spingersi oltre, cosa che non in avviene con le bici classiche con le quali peraltro, specie quelle da corsa, si può , senza uno sforzo eccessivo, superare abbondantemente tale velocità, ergo dovrebbero anch’esss prevedere un’assicurazione, un casco etc. Gli incidenti avvengono regolarmente con qualunque tipo di velocipede, quindi anche questa motivazione è un’estrapolazione dalla realtà fattuale. Anche l’uso del casco dovrebbe, in base alle argomentazioni del “senator”, essere esteso a tutti i velocipedi, poiché cadere e picchiare la testa è un fatto intrinseco ad andare in giro in bici:vedo già certi arzilli ottantenni col casco. Ma fammi il piacere! Il motivo non appare convincente né disinteressato. Qualcosa di soggiacente appare quale vera cagione. Saluti

  3. Il limite di velocità a 25 km/h può essere giusto sulle piste ciclabili, ma è ridicolo su strada, dove diverrebbe un vero motivo per causare incidenti. Nel traffico il limite dovrebbe essere lo stesso di un ciclomotore, data la grande disponibilità di e bike oltre i 250Watt. Sarebbe assurdo che un sedicenne possa continuare a potere guidare motocicli che raggiungono alte velocità, e che una persona di 40/50 o più anni, abbia un limite a 25 km/h su una e bike.

    1. perchè i freni a disco frenano molto meglio degli altri tipi di freno

  4. la burocrazia italiana a favore delle lobby e contro tutte le semplificazioni, vogliono mettere targa e registrazione al PRA per bici e monopattini . e se ho 2 bici e 2 monopattini quanto mi costa sto’ lusso?
    La Responsabilita’ Civile e’ personale e quindi “semplificare” imporrebbe di fare una unica assicurazione sulla persona fisica che che peraltro puo’ portare un solo mezzo per volta che sia monopattino, bici , scooter o auto.
    Non dovrei dover rottamare tutto il parco ruote che ho nel garage.

  5. e una cosa inaccettabile questa e una vera ulteriore tassa x italiani una ebaike e piu lenta di una bici muscolare immatricolazione ! targa !bollo! non e una moto poi addiritura scrivono che una ebike e piu silenziosa di una muscolare classica si vede che quello che vuole fare la legge non ne a avuta mai nulla questa legge porterebbe alla fine del mercato ebike e di tutte le aziende che ci lavorano dietro credo che di tasse ne paghiamo gia troppe svegliatevi italiani e scendiamo in piazza che sarebbe ora

    1. eppure c’è un silenzio totale sia a destra che sinistra su ultimi aumenti dei parlamentari…..tutto tace cari italiani non francesi che hanno le palle.
      volete provocarci???
      volete il nostro risveglio???
      attendiamo anche questa …..assicurazione su bici a pedalata assistita…..???
      state esagerando guardatevi che la pacchia finirà e saranno guai per tutti…..Fate attenzione…..non ho nulla da perdere verrò….ho 82 anni
      …….

  6. Poveri noi, ormai siamo terra di nessuno, ogni politicante fa quel che vuole… ma perché volete togliere alla povera gente il gusto di fare una pedalata assistita senza dover ricorrere all’assicurazione, targa, pubblico registro, casco…. è una vergogna ma ormai la vergogna è il nostro livello abituale. Mancherebbe la targa per cani e gatti con tanto di assicurazione e iscrizione al PRA. La targa agli onorevoli non serve, li riconosciamo subito e stiamo bene alla larga. VERGOGNA! Povera Italietta!

  7. Assicurazione, targa, luci e casco per monopattini e bici elettriche è giusto, era ora…., per la sicurezza di tutti.

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