Il presente articolo si propone di analizzare in maniera approfondita le retribuzioni dei calciatori professionisti militanti nel campionato italiano di Serie C per l’attuale stagione 2024-2025 e di fornire una proiezione del salario medio per la stagione 2025-2026. L’analisi prenderà in considerazione diversi fattori che influenzano la remunerazione dei giocatori, tra cui le normative salariali minime, la solidità finanziaria dei club e le tendenze storiche. Il fine ultimo è quello di offrire una panoramica completa ed informata sul contesto economico della Serie C italiana.
- Quadro Retributivo Attuale in Serie C (2024-2025)
- Soglie Minime di Retribuzione per Età e Tipologia Contrattuale: La Lega Italiana Calcio Professionistico stabilisce delle soglie minime retributive per i calciatori di Serie C che variano in base all’età e alla tipologia di contratto 1. Questa struttura mira a regolamentare la compensazione dei giocatori, tenendo conto delle diverse fasi di sviluppo professionale. Le cifre relative alla stagione 2024-2025 delineano un sistema ben definito.
Età | Tipologia Contrattuale | Retribuzione Lorda (€) | Retribuzione Netta (€) |
Dal 24° anno di età (Classe 2000) | Professionistico | 28.545,00 | 20.973,00 |
20-23 anni di età (Classe 2001-2004) | Professionistico | 21.692,00 | 16.963,00 |
16-19 anni di età (Classe 2005-2008) | Professionistico | 15.412,00 | 11.934,00 |
20-23 anni (non compiuti) (2001-2004) | Professionistico | 19.118,00 | 16.963,00 |
16-19 anni (non compiuti) (2005-2008) | Professionistico | 13.806,00 | 11.934,00 |
19-23 anni di età | Apprendistato Professionalizzante | 12.341,00 | 10.354,00 |
Dal 19° anno di età compiuto | Apprendistato Professionalizzante | 5.690,00 | 5.085,00 |
17-18 anni di età compiuti | Apprendistato Professionalizzante | 4.552,00 | 4.068,00 |
14-16 anni di età compiuti | Apprendistato Professionalizzante | 3.414,00 | 3.050,00 |
15-16 anni (non compiuti) | Apprendistato Professionalizzante (fatturato < 5M€) | 3.737,00 | 3.443,00 |
16-17 anni (non compiuti) | Apprendistato Professionalizzante (fatturato < 5M€) | 3.737,00 | 3.443,00 |
17-18 anni (non compiuti) | Apprendistato Professionalizzante (fatturato < 5M€) | 4.485,00 | 4.132,00 |
18-19 anni (non compiuti) | Apprendistato Professionalizzante (fatturato < 5M€) | 10.090,00 | 9.297,00 |
19-23 anni (non compiuti) | Apprendistato Professionalizzante (fatturato < 5M€) | 18.775,00 | 17.227,00 |
18-23 anni (non compiuti) | Apprendistato Alta Formazione e Ricerca | 22.836,00 | 18.077,00 |
19° anno di età | Apprendistato Alta Formazione e Ricerca | 11.237,00 | 10.354,00 |
Dal 19° anno di età compiuto | Apprendistato Alta Formazione e Ricerca | 5.518,00 | 5.085,00 |
17-18 anni di età compiuti | Apprendistato Alta Formazione e Ricerca | 4.415,00 | 4.068,00 |
14-16 anni di età compiuti | Apprendistato Alta Formazione e Ricerca | 3.311,00 | 3.050,00 |
18-23 anni (non compiuti) | Apprendistato Alta Formazione e Ricerca (fatturato < 5M€) | 19.726,00 | 18.077,00 |
Questa segmentazione evidenzia come i giocatori più giovani o con contratti di apprendistato percepiscano retribuzioni minime significativamente inferiori rispetto ai professionisti più esperti. La distinzione tra contratti professionali e di apprendistato, unitamente alle fasce d’età, riflette una strategia volta a bilanciare lo sviluppo dei giovani talenti con la necessità di compensare adeguatamente i giocatori affermati.
- Cifre Medie di Stipendio Riportate: Diverse fonti forniscono stime sul salario medio dei calciatori di Serie C, sebbene con una certa variabilità. Un’analisi indica una forbice retributiva annua lorda compresa tra i 20.000 e i 100.000 euro, con una media mensile che si aggira intorno ai 5.000 euro 2. Tuttavia, è importante notare che queste cifre rappresentano una media e possono essere influenzate da eccezioni significative, come nel caso di giocatori particolarmente performanti. Un confronto con il campionato inglese di League One (l’equivalente della Serie C italiana) suggerisce una fascia media di guadagno annuo tra le 50.000 e le 100.000 sterline (circa 65.000 – 130.000 euro) 3. Altre stime, tuttavia, riportano cifre inferiori, con un intervallo tra i 20.000 e i 50.000 euro annui per i giocatori di Serie C e Serie D 4. Questa discrepanza potrebbe riflettere diverse metodologie di calcolo o l’inclusione di giocatori con contratti meno remunerativi o addirittura forme di compensazione non strettamente salariali. Un’analisi generale sui calciatori in Italia indica uno stipendio medio di circa 31.885 euro annui 5, ma questo dato non è specifico per la Serie C e potrebbe includere giocatori di tutte le categorie.
- Esempi di Fasce Salariali in Base al Profilo del Giocatore: La variabilità salariale in Serie C è ulteriormente evidenziata da esempi concreti. Un attaccante di alto livello, capace di segnare oltre 30 gol a stagione, può percepire uno stipendio lordo annuo di circa 300.000 euro 2, cifra che rappresenta un’eccezione rispetto alla media. Al contrario, si stima che i giocatori meno pagati possano guadagnare intorno ai 18.000 euro netti all’anno 2. Un’analisi relativa alla stagione 2019/2020 menziona uno stipendio medio in Lega Pro (denominazione precedente della Serie C) intorno ai 40.000 euro lordi annui 6. Questi esempi sottolineano come le retribuzioni siano influenzate da fattori quali il ruolo, l’esperienza, le prestazioni individuali e la capacità finanziaria del club.
- Tendenze Storiche negli Stipendi dei Calciatori di Serie C
L’analisi delle tendenze storiche rivela un incremento generale delle retribuzioni in Serie C. Per la stagione 2023-2024, si è registrato un aumento degli stipendi lordi globali di circa 400-500 euro annui per ogni fascia retributiva rispetto alla stagione 2021-2022 7. Questo indica una progressiva valorizzazione economica dei giocatori della categoria. L’evoluzione dei monte ingaggi dei club conferma questa tendenza. Tra la stagione precedente e quella 2023-2024, i costi totali (comprensivi di giocatori, allenatori e staff) sono aumentati da 128 a 163 milioni di euro 8. Questo incremento complessivo si traduce in una media di circa 2,2 milioni di euro di stipendi per società, con un aumento medio di 635.000 euro a testa rispetto all’anno precedente 8. Un ulteriore dato indica che il monte ingaggi complessivo dei club di Serie C è aumentato di oltre 3 milioni di euro rispetto alla stagione precedente, raggiungendo i 166.110.387 euro 9. Sebbene si riscontrino differenze significative tra i club, con il Catania che spende notevolmente di più rispetto a società come la Clodiense 9, la tendenza generale è quella di un investimento crescente nei giocatori.
- Fattori che Influenzano le Retribuzioni dei Calciatori di Serie C
- Salute Finanziaria e Budget dei Club di Serie C: La capacità finanziaria dei singoli club rappresenta un fattore determinante nella definizione degli stipendi. L’analisi dei monte ingaggi evidenzia significative disparità tra le società 8. Ad esempio, club con ambizioni di promozione o con una maggiore solidità economica, come Benevento e Catania, presentano monte ingaggi nettamente superiori rispetto a realtà più piccole come Giana Erminio o Clodiense 8. Tuttavia, un elevato investimento negli stipendi non sempre si traduce in risultati sportivi proporzionali 10, suggerendo che anche altri fattori gestionali e tecnici giocano un ruolo cruciale.
- Impatto delle Prestazioni del Giocatore e del Valore di Mercato: Sebbene in Serie C l’impatto del valore di mercato e delle prestazioni individuali sia meno marcato rispetto alle categorie superiori, giocatori con un rendimento eccezionale possono comunque attrarre offerte salariali più elevate 2. L’esistenza di un mercato dei trasferimenti anche in Serie C fa sì che i giocatori più richiesti o con un potenziale di crescita maggiore possano negoziare contratti più vantaggiosi. I dati sul valore di mercato dei club e dei giocatori 12 suggeriscono che le squadre con una valutazione complessiva più alta potrebbero essere più propense a investire in giocatori con retribuzioni maggiori.
- Ruolo delle Normative di Lega e degli Accordi Collettivi: Le normative stabilite dalla Lega Italiana Calcio Professionistico definiscono le soglie minime salariali per i giocatori di Serie C 1. Queste regolamentazioni rappresentano un meccanismo di tutela per i calciatori, garantendo standard retributivi minimi e prevenendo forme di sfruttamento. Sebbene non specificamente menzionato per la Serie C, a livello europeo si discute di possibili introduzioni di limiti salariali legati ai ricavi dei club a partire dalla stagione 2025-2026 13. Tali sviluppi futuri potrebbero influenzare le dinamiche retributive anche in Serie C nel medio-lungo termine.
- Proiezione dei Guadagni Medi per la Stagione 2025-2026
- Analisi delle Tendenze Attuali: La costante crescita del monte ingaggi complessivo dei club di Serie C registrata nelle ultime stagioni 8, unitamente all’incremento delle soglie minime retributive 7, suggerisce una probabile prosecuzione di questa tendenza anche per la stagione 2025-2026. Partendo dalle basi salariali minime definite per la stagione 2024-2025 1 e considerando la recente storia di aumenti, si può ipotizzare un ulteriore, seppur moderato, incremento del salario medio per i giocatori di Serie C.
- Potenziali Fattori di Influenza: Le condizioni economiche generali in Italia potrebbero avere un impatto indiretto sulla capacità dei club di sostenere retribuzioni più elevate. Eventuali variazioni nelle sponsorizzazioni e negli accordi per i diritti televisivi della Lega Serie C potrebbero influenzare le risorse finanziarie disponibili per i club e, di conseguenza, gli stipendi dei giocatori. L’ambizione dei singoli club di raggiungere la promozione in Serie B potrebbe spingere alcuni a investire maggiormente nei propri giocatori, contribuendo a un aumento della media salariale complessiva. Sebbene non vi siano informazioni specifiche sui contratti di sponsorizzazione o sui diritti televisivi per la stagione 2025-2026 nei documenti forniti, è plausibile che eventuali miglioramenti in queste aree possano riflettersi positivamente sulle retribuzioni.
- Proiezione del Salario Medio: Sulla base delle tendenze osservate e in assenza di significativi shock economici o di nuove regolamentazioni restrittive nel breve periodo, si stima che il salario medio annuo lordo di un calciatore di Serie C per la stagione 2025-2026 potrebbe attestarsi in un intervallo compreso tra i 22.000 e i 110.000 euro, con un potenziale incremento del 5-10% rispetto alle stime attuali per la stagione 2024-2025. Questo si tradurrebbe in una media mensile lorda stimata tra i 1.833 e i 9.167 euro. È fondamentale sottolineare che questa è una proiezione media e che le retribuzioni individuali continueranno a variare notevolmente in base all’età, all’esperienza, al livello di abilità e alla solidità finanziaria dei singoli club.
- Conclusioni
Il panorama retributivo della Serie C italiana per la stagione 2024-2025 è caratterizzato da una struttura salariale minima differenziata per età e tipologia contrattuale, con una notevole disparità nei guadagni effettivi tra i giocatori. Si stima che gli stipendi medi lordi annui oscillino tra i 20.000 e i 100.000 euro, ma giocatori di spicco possono percepire cifre significativamente superiori. L’analisi storica evidenzia una tendenza all’aumento sia della spesa salariale complessiva che delle retribuzioni minime nella categoria. Diversi fattori concorrono a determinare gli stipendi, tra cui la solidità finanziaria dei club, le prestazioni individuali dei giocatori e le normative di lega. Per la stagione 2025-2026, si prevede un modesto incremento del salario medio dei calciatori di Serie C, con una stima che si colloca tra i 22.000 e i 110.000 euro lordi annui. Tuttavia, le significative variazioni retributive individuali persisteranno. Ulteriori approfondimenti sugli accordi di sponsorizzazione e sui diritti televisivi della lega, nonché sull’evoluzione delle normative finanziarie nel calcio europeo, potrebbero fornire una prospettiva più precisa sull’andamento delle retribuzioni in Serie C nei prossimi anni.
Anni precedenti
Il calcio, l’eterna passione italiana, un argomento preponderante nella maggior parte delle conversazioni, che siano esse formali o semplici chiacchiere da bar. Compensi a sei zeri quelli dei calciatori, ma non per tutti e, per fare maggiore chiarezza, nell’articolo di oggi scopriremo insieme gli stipendi dei giocatori di Serie C e D.
La strada per arrivare alla massima serie è ancora tanta, così come i compensi sono molto più ridotti, ma ci sono ottime basi di partenza variabili in base all’età, che rappresenta un importante fattore. Differenze sostanziali tra Serie D, categoria dilettantistica, e C, nella quale si rientra già tra i professionisti. A quanto ammontano stipendi e monte ingaggi?
Cos’è la Serie C
Chiamata anche Campionato di Serie C, la Serie C è la terza divisione in ordine d’importanza del calcio italiano dopo Serie A e B e prima della Serie D, rientrando di diritto nell’area professionistica. Viene introdotta nel 1935. La sua organizzazione e amministrazione sono regolate da FIGC e Lega Italiana Calcio Professionistico, da cui dal 2014 al 2017 ha assunto il nome di Lega Pro, con la scissione in Prima e Seconda Divisione.
Composta dal 1967 da un totale di 60 squadre, è suddivisa in tre gironi geografici, Girone A, B e C, che comprendono 20 squadre ciascuno: queste ultime, club professionistici o semiprofessionistici, possono retrocedere dalla Serie B o venir promosse dalla D, in un meccanismo di promozione e retrocessione proprio come avviene con altre divisioni.
Il suo è un ruolo cruciale, poiché rappresenta il punto di svolta tra calcio professionistico e dilettantistico, con le squadre che avranno l’opportunità di progredire nella scala gerarchica calcistica competendo per il titolo del loro girone: le prime classificate di ogni girone avranno la promozione in Serie B, mentre quelle dal secondo al nono posto giocheranno i play-off per decretare chi salirà di serie o resterà nella stessa; le ultime di ogni girone retrocederanno in Serie D, mentre quelle dal penultimo al quintultimo posto giocheranno i play-out per la sopravvivenza.
Importanza della Serie C riguarda anche le possibilità di carriera dei singoli giocatori o allenatori, che avranno l’opportunità di farsi conoscere meglio e dimostrare i loro talenti in vista di avanzamenti verso le divisioni successive. Dal 2022 una selezione di match è trasmessa anche su DAZN oltre che su Sky Calcio e NowTv.
Cos’è la Serie D
Chiamata anche Campionato di Serie D, la Serie D è la quarta e ultima divisione in ordine d’importanza del calcio nazionale, dopo Serie A, B e C e prima dell’Eccellenza, venendo riconosciuta come classe semiprofessionistica. Viene introdotta nel 1948. A differenza delle divisioni successive è prettamente di carattere territoriale e la sua organizzazione e amministrazione sono regolate dal Dipartimento Interregionale della Lega Nazionale Dilettanti e dal NOIF, regolamento interno FIGC.
Per via della sua natura è suddivisa in gironi regionali sparsi per il territorio italiano e di numero variabile di stagione in stagione. Le squadre che vi partecipano, provenienti da province e città minori, sono principalmente di natura amatoriale o semiprofessionistica, coi giocatori che svolgono spesso altre attività lavorative oltre a quelle calcistiche. Possono accedervi calciatori dai 16 anni in su.
Rispetto a quelli di Serie C, B e A, i club della Serie D fruiscono di sostegni finanziari limitati, facendo maggiormente affidamento su sponsor territoriali e l’aiuto delle comunità da cui provengono: per tale ragione, i match si svolgono in stadi di dimensioni minori, dove si notano facilmente i suddetti sponsor, coinvolgendo un numero minore di spettatori e avendo una copertura mediatica solo locale.
Anche questa divisione ha un meccanismo di promozione e retrocessione: le prime classificate di ogni girone raggiungeranno la Serie C, oltre ad accedere alla Poule Scudetto di Serie D per diventare Campione d’Italia della Lega Nazionale Dilettanti, mentre le classificate dal secondo al quinto posto giocheranno i play-off per decidere chi salirà o resterà nella stessa divisione; le ultime due di ogni girone retrocederanno in Eccellenza, mentre quelle dal terzultimo al sestultimo posto giocheranno i play-out per la permanenza, in caso di distacchi non superiori a 7 punti.
Come la divisione superiore, anche la Serie D ha un ruolo importante per l’accesso alla classe professionistica, fornendo opportunità per giocatori emergenti e squadre locali di avere fama e rimbombo mediatico sul lungo periodo. I match sono trasmessi solitamente su canali tv locali, in diretta streaming sui social ufficiali delle squadre o sulla piattaforma MyCujoo.
Ecco quanto guadagna un giocatore di Serie C
Sul lato economico, si notano subito sostanziali differenze rispetto agli stipendi delle serie maggiori, difatti lo stipendio medio di un calciatore di Serie C nel 2023 oscilla tra 20.000 e 100.000 euro/anno lordi, con compensi differenti in base all’età:
- 10.867 euro lordi per giocatori in addestramento tecnico
- 14.670 euro lordi per giocatori dai 16 ai 19 anni
- 20.648 euro lordi per giocatori dai 19 ai 23 anni o con primo contratto ai sensi dell’ex art. 33.2. del NOIF
- Minimo 27.170 euro lordi per giocatori dai 24 anni in su
In questo occorre considerare uno stipendio medio per ciascun giocatore di circa 5.000 euro/mese, sebbene vi siano casi di cifre maggiori: secondo Economia-italia.com, nel campionato 2022-2023 il giocatore più pagato è stato Pietro Iemmello del Catanzaro con ben 300.000 euro/stagione lordi, mentre non si hanno dati ufficiali sul meno pagato.
Nella stessa stagione, questi i monte ingaggi più elevati della divisione:
Squadra | Girone | Monte ingaggi (milioni di euro) |
F.C. Crotone | C | 7,49 |
Virtus Entella | B | 6,66 |
L.R. Vicenza | A | 6,16 |
Triestina Calcio 1918 | A | 6,02 |
Calcio Padova | A | 5,67 |
Cesena F.C. | B | 5,65 |
U.S. Catanzaro 1929 | C | 5,52 |
Pordenone | A | 5,20 |
Reggiana | B | 4,90 |
U.S. Avellino 1912 | C | 3,43 |
Dovute eccezioni riguardano i calciatori mandati in prestito da club di Serie A o B, che avranno i medesimi compensi di quando giocano nelle loro divisioni: un fatto non inusuale, in quanto molte squadre delle massime serie mandano in Serie C le loro giovani leve per fare maggiore esperienza.
Altra eventualità, specialmente nei casi di play-off e play-out, è quando le squadre retrocesse dalla Serie B devono ridurre il monte ingaggi per adeguarsi al nuovo ambiente, così come quelle promosse dalla Serie D che dovranno aumentarlo al fine di essere più competitive.
Ecco quanto guadagna un giocatore di Serie D
Riguardo la serie dilettante, economicamente parlando diventa molto difficile trovare dati attendibili rispetto alle divisioni maggiori, nel 2023 si può però considerare un tetto massimo di 30.658 euro/stagione lordi stabilito dalla Lega Nazionale Dilettanti, a cui si possono aggiungere indennità di trasferta fino a 61,97 euro/giorno o 1.000 euro/mese, strettamente regolamentate dai club e dal NOIF e a loro discrezione; a questa cifra si potranno addizionare ulteriori 77,47 euro/prestazione come premio per l’attività agonistica in campionato o Coppa Italia.
Di conseguenza, lo stipendio massimo di un giocatore di Serie D o Eccellenza non può superare i 40.000 euro/stagione lordi.
Occorre però considerare una notevole differenza rispetto a Serie C, B e A: validi per un massimo di tre stagioni, i contratti d’ingaggio non prevedono lavoro dipendente né subordinato né con Partita IVA, non fornendo quindi alcun trattamento previdenziale, al tempo stesso non è possibile avere un contratto d’apprendistato calcistico, disponibile invece in Serie C grazie al D.Lgs 36/2021.
Situazione più difficile per i talenti d’età compresa tra 17 e 20 anni provenienti da Eccellenza o giovanili, che secondo il NOIF si dovranno accontentare di semplici rimborsi spese e indennità di trasferta, per cifre spesso inferiori ai 1.000 euro/mese lordi.
Il fattore economico è il principale motivo per cui molti calciatori che militano in questa serie svolgono attività lavorative/professionali più remunerative esterne a quella sportiva, o nel caso dei più giovani anche scuola o università.
Compensi e divisioni, una situazione di squilibrio
Concludendo quest’esame, emerge che oltre alle marcate differenze tra divisione massima e cadetta, vi sono anche ulteriori differenze tra Serie C e D, di cui la prima il vero passaggio dall’essere dilettante a professionista e la seconda un percorso di gavetta che porterà al successo sul lungo termine.
A conti fatti, se per i militanti in Serie C si hanno veri e propri standard contrattuali, determinati dalla Lega Italiana Calcio Professionistico, che vedono compensi minimi in base all’età, lo stesso non si può dire della Serie D, poiché le squadre ricevono molti meno finanziamenti rispetto a quelle delle divisioni maggiori ricorrendo spesso a sponsor o sovvenzioni locali, fornendo ai loro giocatori compensi che in molti casi si riducono a cifre simboliche.
Indifferentemente dalla fede calcistica e le varie opinioni, quello in questione è un confronto ancor più impari e squilibrato se si considerano Serie A e B, con gli stipendi della prima che secondo Economia Italia possono raggiungere una media di 1,77 milioni di euro/stagione lordi, o quelli della seconda che nel 41,4% dei casi possono equipararsi ai compensi di un libero professionista, 50.000 euro/stagione lordi medi.
Non ci sono numeri precisi, ma nella maggior parte dei casi i compensi di terza e quarta divisione possono paragonarsi a quelli di operatori di linea o impiegati d’ufficio, che solo a parole possono immaginare il denaro guadagnato nelle serie maggiori.
