Quanto Guadagna un Vigile del Fuoco e Come Diventare Pompiere

Quanto guadagna un Vigile del fuoco e come diventare un pompiere? Li vediamo nelle loro tute a spegnere fuochi ed in caso di calamità naturali, persone semplici che rischiano la loro vita per salvare la vita degli altri, nell’immaginario di tanti bambini sono dei veri e propri eroi che sfidano le avversità di fuoco, acqua, montagne, fondali marini, terremoti ed eruzioni, ma quanto guadagna un Vigile del Fuoco e come si può diventare un VVFF?
Molti ragazzi sin da piccoli sognano di diventare Vigili del Fuoco, un mestiere che ha una componente eroica e quasi fiabesca. Questi angeli vestiti di nero e con il casco giallo mettono a repentaglio la propria vita ogni giorno per salvare quella di altre persone, quindi l’immaginario collettivo li vuole forti, scattanti e sempre pieni di forze.
Molti, crescendo, si chiedono come fare per seguire quel sogno che coltivano da sempre: ecco quanto si guadagna come Vigile del Fuoco e come si entra a far parte di questo mestiere.

Quanto guadagna un Come vigile del fuoco e quali requisiti fisici servono per diventare un pompiere?

Il primo requisito fondamentale per un VVFF è la maggiore età: non si può diventare vigile del fuoco, né impiegato né volontario, se non si hanno 18 anni compiuti, questa è l’età minima, poi c’è l’età massima.

Si può continuare a fare domanda fino al compimento del trentesimo anno di età per gli esterni. Coloro ce sono già volontari dei Vigili del Fuoco, invece, possono continuare a fare concorsi per l’assunzione anche fino a 37 anni.

 

Come diventare Vigile del Fuoco, le scuole da frequentare

Ancora non bisogna aver frequentato una scuola specifica o essersi diplomato presso qualche particolare istituto. Anche chi ha abbandonato prematuramente la scuola può comunque tentare il concorso in questo corpo purché sia in possesso di una licenza di scuola media.
Essendo un corpo delle forze dell’ordine, la propria storia penale precedente dev’essere priva di macchie, quindi avere una fedina penale pulita è un altro dei requisiti essenziali.

Requisiti fisici per diventare Vigile del Fuoco 

I Vigili del Fuoco fanno un lavoro molto usurante, quindi per diventare pompiere bisogna rispondere a dei requisiti fisici, psichici e attitudinali.
Dal punto di vista strettamente naturale, bisogna essere obbligatoriamente più alti di 1 metro e 62 ed avere un indice di massa corporea compreso tra 20 e 30 per gli uomini e tra 18 e 30 per le donne.
La vista è un senso importante per gli aspiranti pompieri, quindi chi si sta chiedendo come diventare un vigile del fuoco deve sapere che non bisogna avere una vista inferiore a 6/10 nell’occhio che vede meno tra i due, e che non sono ammesse lenti a contatto o correzioni di altro tipo.
I sensi devono essere tutti intatti e bisogna avere ottima capacità respiratoria e di masticazione.
Per quanto riguarda la dimensione psico-attitudinale, grazie a dei test di diagnostica psicologica creati da degli specialisti vengono valutate alcun caratteristiche della personalità come la sicurezza in sé stessi, la stabilità dell’umore e l’autocontrollo in situazioni di forte stress.

Quanto guadagna un Vigile del Fuoco e come diventare pompiere

Quanto guadagna un Vigile del Fuoco e altri mestieri nella Pubblica Amministrazione 

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Pilota di aereo

Come presentare domanda e accedere ai concorsi pubblici per Vigile del Fuoco

Dal punto di vista della presentazione della domanda per diventare vigile del fuoco, le assunzioni funzionano tramite concorso.
Anche se i requisiti minimi da soddisfare sono già stati enucleati, prima di presentare domanda si può aumentare la propria probabilità di vincita del concorso tramite una formazione specifica.
Avere una laurea in materie scientifiche come Chimica, Scienze biologiche o Ingegneria informatica, ad esempio, può aumentare le chance, ma anche un diploma tecnico può essere molto apprezzato, come ad esempio quello conseguito all’Istituto Tecnico Industriale o al Liceo di Scienze Applicate.
Un altro requisito molto richiesto e quindi fortemente apprezzato è l’attestazione di primo soccorso, che si può raggiungere frequentando un corso per paramedici.
Ovviamente in questo ambito sono valutate positivamente anche le lauree in Scienze infermieristiche o in Professioni sanitarie.

La figura del Vigile del Fuoco Volontario

Prima di diventare un vigile del fuoco volontario (step indispensabile per entrare in contatto con questo lavoro ed essere coinvolto in vere operazioni di salvataggio prima di decidere se tentare il concorso faccia o meno per voi) è importante avere avuto anche altre esperienze di volontariato all’esterno del corpo di salvataggio.
Saper stare con gli altri e avere la leadership per intervenire in situazioni critiche possono essere delle capacità fondamentali per chi vuole diventare vigile del fuoco.
Infine, rivolgetevi alla caserma dei pompieri più vicina e chiedete di entrare a far parte del gruppo di volontari.
Qui potrete essere anche smistati a rispondere al centralino del 118 oppure ad aiutare il Corpo Forestale dello Stato, divenendo in ogni caso dei volontari non retribuiti ma a tutti gli effetti trattati come dei veri appartenenti al corpo.

Superare l’esame da VVFF e ricevere la giusta formazione

Se tutte le fasi precedenti sono state superate e il prossimo step è quello di tentare l’esame per diventare vigile del fuoco, la prima cosa da fare è tenere sotto controllo il sito del Corpo Nazionale VVFF che periodicamente bandisce, tramite gli uffici centrali di Roma, i concorsi.
Prima di poter andare a fare l’esame verranno fatti i test sia fisici che psicologici per valutare la posizione del candidato, e se non saranno stati superati sarà del tutto inutile presentarsi all’esame.
Quando si sono superati tutti i test, compreso lo scritto, si è ufficialmente vigile del fuoco: il corpo di protezione svolge sul neo assunto una formazione completa e costante, per aiutarlo a inserirsi e per dargli tutte le basi di questo lavoro. Nessuno, infatti, sa fino in fondo come si spegne un incendio o come si manovrano liquami e sostanze nocive per la salute, due dei tanti compiti richiesti ai vigili del fuoco.

Essere vigile del fuoco: quali sono i luoghi dove la loro presenza è più richiesta?

La dislocazione sul territorio è una questione importante da affrontare: una volta entrato nel corpo dei Vigili del Fuoco, sia come volontario che come assunto, potreste essere dislocati in aree che non avevate previsto.
Se nelle vicinanze della vostra città c’è un aeroporto o un porto, i vigili del fuoco possono essere posti in queste aree critiche dove potrebbe esserci bisogno di spegnere un incendio prima di un’esplosione provocata da materiali altamente infiammanti. I Vigili del fuoco portuali, soprattutto, vengono scelti tra coloro che avevano mostrato migliori abilità al test natatorio, perché spesso devono agire in situazioni ancora più estreme dei colleghi.
I vigili del fuoco vengono chiamati anche in caso di manifestazioni artistiche o sportive di qualsiasi genere, dagli spettacoli teatrali alle partite di calcio, passando per i concerti, le sagre di paese e molti altri eventi: bisogna, quindi, tenersi pronti a lavorare in orari serali o notturni.

Quanto guadagna un vigile del fuoco

Il punto più dolente di come si diventa un pompiere è questo: quanto guadagna un vigile del fuoco?
Chi intraprende questa carriera solo per intravvedere la possibilità di uno stipendio fisso e di una retribuzione allettante è sicuramente fuori strada: al massimo grado di carriera si possono arrivare a guadagnare quasi 30.000 euro l’anno, ( che sono sempre comunque sui 2.500 euro al mese, niente di chè) ma ai livelli più bassi gli stipendi variano tra i 1200 e i 1300 euro al mese, più o meno come quelli di un professore delle superiori.
Gli orari di lavoro sono di 36 ore settimanali, equiparate a quelle di tutti gli altri corpi di difesa dello Stato, ma nei momenti liberi, cioè quando non ci sono emergenze o turni da coprire in particolari aeroporti o porti,  il pompiere di turno è sempre impegnato a tenere in ordine e pronti tutti i veicoli e i mezzi di salvataggio in caso di emergenze.

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Fondatore di Economia Italia nel 2014, ha frequentato la Facoltà di Economia e Commercio presso l'Università di Perugia. Collaboratore di varie testate, blog e siti in cui scrive approfondimenti di economia italiana, finanza, trading, politica ed economia internazionale, lavoro, fare impresa, marketing, rinnovabili, motori.

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