Riscaldamento a Pavimento Prezzi, Pro e Contro

Risparmiare sul riscaldamento si può, ad esempio usando il riscaldamento a pavimento, ma quanto costa?

Arriva l’inverno e con la stagione fredda arriva uno dei più grandi problemi per le case degli italiane: il riscaldamento ed il costo delle bollette per gas  e luce, il costo per il Pellet o la legna.

2.000 anni fa i romani riscaldavano le terme esattamente in questo modo, dopo secoli di oblio è tornato questo tipo di riscaldameno che ha molti aspetti positivi.

L’economia italiana ha un grande handicap: non possediamo ( se non in quantità ininfluenti) nè petrolio nè gas, quindi le Nostre bollette sono molto più alte che in altri paesi dove ci sono queste fonti di energia.
Per questo soluzioni come il riscaldamento a pavimento stanno diventando sempre più popolari, ma il riscaldamento a pavimento conviene?

Quale sono i prezzi? Quali sono i pro ed i contro?

Una premessa: nonostante con i pannelli radianti (noti come riscaldamento a pavimento, ma che possono essere anche riscaldamento a parete o  riscaldamento a soffitto, dipende da dove sono messi i tubi) ci sia un risparmio dal 20% al 30% rispetto dei normali riscaldamenti , conviene montarli SOLO in case in costruzione o case in ristrutturazione, dove è previsto un rifacimento di tutti i pavimenti.

Riscaldamento a Pavimento Prezzi, Pro e Contro
Come sono fatti i riscaldamenti a pavimento
come si può vedere, non è un lavoro semplicissimo

Prezzi del riscaldamento a pavimento:

I costi sono piuttosto alti, dal 60 al 70% in più di un normale impianto di riscaldamento.

Se avete una casa in costruzione o una casa in ristrutturazione, il costo si potrà aggirare da 60 a 120 euro al metro quadro, dipende dove abitate ( al Nord Italia il costo è più elevato) e dall’offerta che Vi farà la ditta.

Attenzione. cercate di rivolgervi ad una ditta specializzata con esperienza nel settore, non tutti gli idraulici o i muratori sanno montare un impianto di pannelli radianti.

Sgravi fiscali per il montaggio di riscaldamento a pavimento: sono previsti vari sgravi fiscali, che potete controllare qui.

Pro e contro del riscaldamento a pavimento:

In estate le tubazioni che portano l’acqua, rinfrescano l’aria fino a 5 – 10° C. , portando la tempera tura ( per es.) dai 35° ai 30°, fino a 25° C. quindi l’impianto di riscaldamento in estate diventa impianto di raffrescamento  che deumidifica anche l’aria, senza spendere nemmeno 1 centesimo in più.

I vantaggi del riscaldamento a pavimento più evidenti sono quelli di non avere l’ingombro fisico dei termosifoni che non è cosa da poco: una casa senza termosifoni o peggio pompe di calore, ha degli enormi vantaggi di design, pulizia, comodità ed uso.

Il risparmio sulla bolletta può arrivare a cifre notevoli se si fa un impianto ad hoc, ad esempio collegando la caldaia ai pannelli solari.

Costi di riscaldamento minori: l’acqua all’interno delle serpentine deve avere una temperatura di circa 30° – 35° C., quasi la metà rispetto i normali termosifoni, in cui l’acqua deve avere una temperatura di circa 60° C. per riscaldare casa, é questo il grandissimo vantaggio economico di questo tipo di riscaldamenti.

Implementazione con impianti solari o geotermici: proprio grazie al fatto che l’acqua non deve raggiungere temperature troppo elevate all’interno delle serpentine, è possibile collegare questo tipo di riscaldamenti a fonti rinnovabili di energia, abbattendo i costi del riscaldamento fin quasi a zero.

Ai prezzi dei pannelli radianti vanno tolti gli sgravi fiscali ( vedi nota sopra).

Costi di montaggio molto alti: queste sono gli aspetti negativi dei pannelli radianti: i costi per montarli sono quasi il doppio rispetto altri impianti e arrivano a cifre molto più elevante se uno ha intenzione di metterli in una casa già costruita: a quel punto bisognerà distruggere il pavimento esistente, mettere i pannelli radianti e poi ricostruire un nuovo pavimento.

Come si monta un riscaldamento a pavimento ( inizia 2:00):

  1. Il collettore di distribuzione dell’acqua, deve essere ad una quota di circa 1 mt. da terra per garantire lo sfiato dell’impianto.
  2. Gli impianti idraulici ed elettrici devono essere postati PRIMA di fare questo lavoro.
  3. La superficie dove posare il tutto deve essere piana ed uniforme
  4. Si mette la fascia perimetrale ai muri, in modo da prevenire le dilatazioni del massetto
  5. Si posa uno strato impermeabilizzante
  6. Si posano i pannelli isolanti, che servono a non far disperdere il calore verso il basso e supportano la posa delle tubazioni.
  7. La posa delle serpentine riscaldanti é molto semplice, ma va effettuata facendo attenzione a lasciare una via per l’uscita delle stesse ( per evitare accavallamenti) e bisogna stare attenti che vengano usate serpentine riscaldanti omologate.
  8. Si toglie l’aria e poi si prova l’impianto di riscaldamento ad una pressione di 6 bar, per vedere ‘se tiene’.
  9. Posa dello strato di supporto ( in massetto o cemento o con prodotti specifici,  che abbiano una buona trasmissione del calore)
  10. PRIMA di mettere in servizio l’impianto di riscaldamento a pavimento, bisogna aspettare almeno 3 settimane perchè il massetto si asciughi e si stabilizzi ( o il tempo consigliato dal fornitore del massetto)
  11. Tutti i lavori per la messa in opera di un riscaldamento a pavimento
    devono essere supervisionati da un tecnico specializzato e con la giusta esperienza.

Pubblicista finanziario e operatore turistico, ha frequentato la Facoltà di Economia e Commercio e il Dipartimento di Lettere, lingue, letterature , civiltà antiche e moderne, presso UniPG

5 commenti

  1. Premetto che mi rifaccio a chi utilizza il riscaldamento a pavimento ( io non l ' ho ) , sento dire che la polvere dal pavimento medesimo potrebbe alzarsi nell 'aria . Secondo handicap : d ' inverno coi caloriferi tradizionali è facile asciugare i vestiti con lo stendibiancheria mentre coi pannelli radianti che faccio li butti a terra ?

    1. mettere una maglietta in terra per asciugarla non mi sembra una soluzione ottimale, in effetti.

      Per quanto riguarda la polvere che si alza da terra con il riscaldamento beh, mi sembra alquanto strano, visto che si tratta di 30° – 35° di temperatura.

      Nei termosifoni normali la polvere si posa benissimo e non se ne va, dunque…….

  2. Ho ristrutturato una casa di recente e ho utilizzato il riscaldamento a pavimento con utilizzo di pannelli solari,
    Il risultato è eccezionale. Ho un risparmio del 50% nei consumi di gas e un confort incredibile in quanto ho la stessa temperatura in tutti i punti della casa. Nessun problema di polveri e nemmeno di asciugatura.Se avete una casa da ristrutturare ve lo consiglio.

  3. il riscaldamento sotto il pavimento è una tecnica vecchia di 4.000 anni ( la usavano già a Knosso), ripresa dai romani è stata utilizzata prima dell'avvento dei caloriferi, poi dato che dava problemi ( pavimenti troppo caldi) fu abbandonata.

    Ora é stata ripresa, in quanto la scienza dei materiali – che in questi ultimi 10 anni ha fatto passi da gigante – ha permesso un migliore riscaldamento, più a misura d'uomo: ora non da più fastidio, infatti.

    PS: pure nel normale tipo di riscaldamenti , se si rompono i tubi dell'acqua sono enormi spese, ma se l'impianto è fatto bene e la casa non ha cedimenti non c'è motivo perchè i tubi dell'acqua si debbano rompere.

    PSS: Nell'articolo c'è anche un esauriente paragrafo ( con video) di come ORA vengono costruiti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.