Quanto Guadagna una Calciatrice Donna Stipendi 2025-2026

Quanto guadagna una donna che gioca a calcio in Italia, in Europa e nel resto del mondo? La stagione 2025-2026 segna un punto di svolta critico per il calcio femminile a livello globale. La narrativa si è spostata in modo decisivo: non più una semplice lotta per il riconoscimento, ma una complessa negoziazione del valore economico. Gli stipendi delle calciatrici sono diventati il barometro principale per misurare la salute commerciale di questo sport, la sua maturità professionale e la sua traiettoria futura. Non si tratta più solo di compensi, ma di indicatori che riflettono investimenti, strategie di crescita e il potenziale di un mercato in rapida espansione.

Questo report analizza in profondità il panorama finanziario del calcio femminile attraverso la lente delle retribuzioni delle atlete. L’analisi parte da un esame forense della Serie A italiana, un campionato che sta vivendo una rivoluzione guidata dall’alto dopo il passaggio al professionismo. Successivamente, verranno confrontati i progressi del modello italiano con le potenze consolidate e emergenti d’Europa, come l’Inghilterra e la Spagna, e con l’unicità del sistema statunitense, basato su un accordo collettivo e un tetto salariale.

Infine, il report esaminerà le forze motrici che determinano gli stipendi: i diritti televisivi, la contrattazione collettiva e le sponsorizzazioni. Questi fattori spiegano perché alcune giocatrici d’élite raggiungono guadagni milionari, mentre la media globale rimane ancora modesta. Attraverso un’analisi dettagliata e basata sui dati, si offrirà una prospettiva sfumata sul persistente, ma complesso, divario retributivo di genere, delineando un quadro completo delle sfide e delle opportunità che definiranno il futuro economico del calcio femminile.

Sezione 1: Il Punto di Svolta Italiano – Analisi della Serie A Femminile 2025-2026

Questa sezione fornisce un’analisi granulare del campionato italiano, posizionandolo come un caso di studio chiave nella professionalizzazione guidata da una federazione.

1.1 Una Svolta Storica: Dal Dilettantismo all’Accordo Collettivo

Il 1° luglio 2022 rappresenta una data epocale per il calcio femminile italiano. In quel giorno, la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) ha ufficialmente riconosciuto la Serie A Femminile come un campionato professionistico, un atto definito dall’allora presidente federale Gabriele Gravina una “conquista di civiltà”.1 Questa transizione, la prima per una federazione sportiva in Italia, ha trasformato radicalmente lo status delle atlete.1

Prima di questa data, le calciatrici erano legalmente considerate dilettanti. Le loro retribuzioni erano limitate a un tetto massimo di circa 30.000-30.658 euro lordi annui, integrati da rimborsi spese e premi partita che non potevano superare determinate soglie.2 Questo status precario non offriva le tutele fondamentali associate al lavoro professionistico. Con la riforma, le giocatrici hanno ottenuto diritti essenziali sanciti da un accordo collettivo triennale: stipendi minimi garantiti, tutele pensionistiche e assicurative, e protezione in caso di maternità.5 Il cambiamento ha richiesto un iter di oltre due anni, ma ha finalmente allineato le condizioni delle calciatrici a quelle di lavoratrici dipendenti, ponendo fine a un’era di incertezza.1

1.2 La Struttura Salariale della Serie A: Minimi Garantiti e Contratti di Apprendistato

Il cuore della rivoluzione professionistica risiede nella definizione di una struttura salariale minima, che stabilisce una base di partenza per tutte le atlete del massimo campionato. L’accordo collettivo ha introdotto un “pavimento” retributivo che varia in base all’età, garantendo una progressione economica legata all’esperienza.

Per le calciatrici professioniste, i minimi retributivi lordi annui per la stagione 2025-2026 sono i seguenti:

  • Dai 24 anni in su: 27.464 euro.4
  • Dai 19 ai 23 anni: 20.871 euro.4
  • Dai 16 ai 18 anni: 14.829 euro.4

Oltre a questi minimi per le professioniste, il sistema prevede una struttura complessa e multi-livello per i contratti di apprendistato, pensata per creare un percorso di crescita strutturato per i giovani talenti. Questi contratti, dettagliati nei comunicati ufficiali della FIGC, variano a seconda della tipologia (es. apprendistato professionalizzante, per l’alta formazione) e dell’età della calciatrice, con importi che partono da circa 3.000 euro per le più giovani fino a superare i 20.000 euro per le apprendiste prossime al passaggio definitivo al professionismo.6

Tabella 1: Struttura Salariale Minima – Serie A Femminile 2025-2026

Fascia d’Età/Tipo ContrattoMinimo Retributivo Lordo Annuo (€)Stima Netto Mensile (€)
Professionista (dai 24 anni)27.464~1.700
Professionista (19-23 anni)20.871~1.350
Professionista (16-18 anni)14.829~1.050
Apprendistato Professionalizzante (23 anni)19.887~1.300
Addestramento Tecnico (classe 2001)10.665~740

Nota: Le stime nette mensili sono approssimative e possono variare in base a fattori fiscali individuali. Dati basati sulle tabelle FIGC e report di settore.3

1.3 Le Stelle del Campionato: Chi sono le Calciatrici più Pagate

Se i minimi salariali rappresentano il fondamento del nuovo sistema, il vertice della piramide economica è occupato da un gruppo di atlete d’élite i cui stipendi superano di gran lunga le soglie minime. Queste giocatrici non solo dimostrano la capacità della Serie A di attrarre e trattenere talenti di livello internazionale, ma fungono anche da traino per la visibilità e l’appeal commerciale del campionato.

Le cifre più elevate si concentrano in un ristretto numero di club, principalmente Juventus, Roma e Milan, che dispongono delle risorse economiche per competere per le migliori giocatrici.3 In cima alla classifica delle più pagate per la stagione 2024/2025, con proiezioni stabili per il 2025/2026, troviamo l’attaccante della Roma Valentina Giacinti e la bandiera della Juventus Cristiana Girelli, entrambe con uno stipendio stimato di 225.000 euro annui.3 Segue la stella svedese del Milan, Kosovare Asllani, con 200.000 euro.8 Un dato significativo è il recente rinnovo di Barbara Bonansea con la Juventus fino al 2026, a testimonianza della volontà dei top club di blindare le proprie giocatrici simbolo.9

Tabella 2: Top 10 Calciatrici più Pagate in Serie A (Stagione 2024/25, Proiezione 2025/26)

PosizioneCalciatriceClubStipendio Lordo Annuo Stimato (€)
1Valentina GiacintiRoma225.000
1Cristiana GirelliJuventus225.000
3Kosovare AsllaniMilan200.000
4Manuela GiuglianoRoma160.000
source 110.000
9Tabitha ChawingaInter (ora al PSG)100.000
9Sara Bjork GunnarsdottirJuventus100.000

Fonte: Dati aggregati da Soccerdonna e report giornalistici.3 La posizione di Chawinga riflette il suo ultimo stipendio in Italia prima del trasferimento.

1.4 La Sfida della Sostenibilità Economica

Il passaggio al professionismo, pur essendo una conquista sociale e sportiva, ha introdotto una significativa sfida economica. L’aumento dei costi, spinto principalmente dalle nuove normative salariali, non è stato immediatamente bilanciato da un proporzionale aumento dei ricavi. I dati della prima stagione da professioniste (2022-2023) mostrano che i costi del personale sono cresciuti fino a rappresentare il 64% dei costi totali dei club, rispetto al 54% della stagione precedente.10

Questa pressione finanziaria è aggravata da un divario strutturale: secondo un report della FIGC, i ricavi dei club rimangono pari a circa un quarto dei costi sostenuti, creando un serio problema di sostenibilità a lungo termine.11 L’ecosistema è reso ancora più fragile da fattori esterni. La transizione iniziale era stata supportata da un fondo governativo di 11 milioni di euro stanziato nel 2020 per favorire il passaggio al professionismo.12 Tuttavia, questo cruciale sostegno è stato azzerato nella Legge di Bilancio del 2024, lasciando i club e la lega a fronteggiare da soli l’aumento dei costi.13

In questo contesto, i ricavi derivanti dalla gestione centralizzata dei diritti televisivi e delle sponsorizzazioni da parte della Divisione Serie A Femminile Professionistica sono diventati vitali. La loro redistribuzione ai club aiuta ad “alleggerire l’impatto” finanziario del professionismo.10 Ciononostante, il valore di questi diritti in Italia è ancora nettamente inferiore a quello di campionati come la WSL inglese o la Liga F spagnola, ponendo il sistema italiano in una posizione di svantaggio competitivo.15 La stagione 2025-2026 rappresenta quindi un vero e proprio stress test per un modello che, dopo una spinta iniziale dall’alto, deve ora dimostrare di potersi reggere sulle proprie gambe economiche.

Sezione 2: Oltre i Confini – Il Panorama Europeo a Confronto

Per comprendere appieno la posizione e le prospettive della Serie A, è fondamentale confrontarla con gli altri principali campionati europei. Ogni lega ha intrapreso un percorso di crescita differente, dando vita a modelli economici e filosofie gestionali distinti che definiscono il panorama continentale.

2.1 Inghilterra (Women’s Super League – WSL): Il Modello Commerciale

La Women’s Super League (WSL) inglese rappresenta il benchmark europeo in termini di successo commerciale. La sua forza economica è trainata da un accordo “monstre” per i diritti televisivi. A partire dalla stagione 2025-26, entrerà in vigore un nuovo contratto quinquennale con Sky Sports e BBC, il cui valore per i soli diritti è stimato intorno a 65 milioni di sterline, con un investimento totale che, includendo i costi di produzione, supera i 100 milioni di sterline.16 Si tratta di un aumento esponenziale rispetto al precedente accordo da 7-8 milioni di sterline a stagione, che inietta una liquidità senza precedenti nel sistema.16

Questa ricchezza si riflette sugli stipendi. Sebbene in Inghilterra non esista un salario minimo ufficiale stabilito da un contratto collettivo 17, uno studio del 2022 indicava uno stipendio medio di 47.000 sterline annue.18 Le giocatrici di punta, come Sam Kerr e Keira Walsh del Chelsea, percepiscono cifre che si avvicinano o superano le 400.000 sterline.19 Questo modello, che si potrebbe definire “capitalista guidato dai broadcast”, permette ai club di attrarre i migliori talenti globali. Tuttavia, presenta una criticità: una crescente disparità economica. I quattro club principali (Arsenal, Chelsea, Manchester City e Manchester United) generano da soli due terzi dei ricavi totali della lega, creando un divario significativo con le altre squadre e mettendo a rischio l’equilibrio competitivo a lungo termine.18

2.2 Spagna (Liga F): Potere Sindacale e Diritti Conquistati

Il percorso della Liga F spagnola è diametralmente opposto a quello inglese. Qui, il progresso economico è stato forgiato dal basso, attraverso un forte attivismo sindacale e scioperi che hanno costretto la lega a negoziare. Il primo contratto collettivo (CBA) del 2020 aveva fissato un salario minimo di 16.000 euro, un passo storico ma ritenuto insufficiente dalle giocatrici.21

Dopo ulteriori e accese negoziazioni, che hanno incluso uno sciopero all’inizio della stagione 2023-24, i sindacati hanno ottenuto un nuovo accordo. Questo ha innalzato il salario minimo a 21.000 euro per quella stagione, con un aumento progressivo che lo porterà a 23.500 euro entro il 2025.23 Questa cifra rappresenta un compromesso rispetto alle richieste iniziali dei sindacati, che puntavano a 25.000-30.000 euro.22 La forza delle giocatrici risiedeva nei solidi dati economici che potevano presentare al tavolo delle trattative: la lega genera ricavi significativi da asset commerciali (42 milioni di euro), diritti TV (35 milioni di euro) e contributi governativi (22,5 milioni di euro).21 Questo modello, che si può definire “socialista guidato dal potere delle giocatrici”, dimostra come la contrattazione collettiva possa garantire una distribuzione più equa delle risorse, elevando il tenore di vita della giocatrice media, che prima del nuovo accordo si attestava intorno ai 40.000 euro, ma con ben 80 atlete che guadagnavano meno di 20.000 euro.23

2.3 Francia e Germania: Crescita a Due Velocità

Francia (Arkema Premiere Ligue): Il campionato francese è un esempio di estrema polarizzazione. L’ecosistema economico è dominato dalla potenza finanziaria di due super-club, l’Olympique Lyonnais e il Paris Saint-Germain. La classifica delle dieci calciatrici più pagate della lega è composta esclusivamente da atlete di queste due squadre.24 Un esempio lampante è Tabitha Chawinga, ex Inter, che al Lione percepisce uno stipendio mensile di 80.000 euro lordi (960.000 euro annui), una cifra che evidenzia l’abisso con i vertici della Serie A.24 Questo modello a due velocità garantisce competitività a livello europeo per i top club, ma solleva interrogativi sulla salute e lo sviluppo del resto del campionato.

Germania (Frauen-Bundesliga): La Germania sta perseguendo un modello di crescita più strutturato e pianificato. La Federcalcio tedesca (DFB) ha in programma l’introduzione di un salario minimo di base che dovrebbe oscillare tra 2.190 e 3.650 euro mensili (circa 26.000-44.000 euro annui) per le giocatrici in rosa.25 Si tratta di un passo fondamentale, considerando che attualmente il 62% delle calciatrici della Bundesliga guadagna meno di 2.920 euro al mese.25 L’obiettivo della DFB è ambizioso: rendere la Frauen-Bundesliga il miglior campionato del mondo, un progetto che richiederà investimenti ingenti e una strategia a lungo termine per aumentare i ricavi e garantire la sostenibilità di questo nuovo standard salariale.25 Questo approccio “strutturato e guidato dalla federazione” mira a creare una base solida per una crescita omogenea.

Tabella 3: Analisi Comparativa dei Campionati Europei (Stagione 2025-26)

CampionatoSalario Minimo Annuo Lordo Stimato (€)Salario Medio Annuo Lordo Stimato (€)Top Earner Stimato (€)Motore Economico Principale
WSL (Inghilterra)Non definito (assenza di CBA)~55.000~650.000 (Kerr/Walsh)Diritti TV e commerciale
Liga F (Spagna)23.500 (dal 2025)~40.000~1.000.000 (Bonmatí/Putellas)Contrattazione collettiva, Diritti TV
Serie A (Italia)27.464 (over 24)~40.000225.000 (Giacinti/Girelli)Professionalizzazione guidata dalla FIGC
Frauen-Bundesliga (Germania)In definizione (~26.000 – 44.000)< 35.000~200.000Crescita strutturata DFB
Arkema PL (Francia)Non definitoN/D960.000 (Chawinga)Investimenti dei top club (OL/PSG)

Nota: Le cifre sono stime basate su dati aggregati da varie fonti 4 e possono variare. I salari dei top earner possono includere bonus e non solo lo stipendio base.

Sezione 3: Il Palcoscenico Globale – NWSL e le Superstar Mondiali

L’analisi si sposta ora sulla scena globale, dove il modello americano della National Women’s Soccer League (NWSL) offre un paradigma unico e le singole superstar trascendono i confini nazionali, diventando marchi globali.

3.1 Il Modello Americano (NWSL): Salary Cap e Diritti delle Giocatrici

Il sistema economico della NWSL è radicalmente diverso da quello europeo ed è interamente definito da uno storico Contratto Collettivo di Lavoro (CBA) siglato con l’associazione delle giocatrici (NWSLPA).27 Questo accordo non solo regola gli stipendi, ma garantisce un livello di tutele e benefit per le atlete che spesso non ha eguali.

A differenza delle leghe europee, la NWSL opera con un rigido tetto salariale (salary cap) per ogni squadra. Per la stagione 2025, questo limite è fissato a 3,3 milioni di dollari, con un piano di crescita che lo porterà a 5,1 milioni di dollari entro il 2030.27 Questo meccanismo è progettato per promuovere l’equilibrio competitivo, impedendo ai club più ricchi di monopolizzare i migliori talenti e garantendo così un campionato più avvincente e imprevedibile.

Parallelamente, il CBA stabilisce un salario minimo (salary floor) molto elevato e in rapida crescita. Per il 2025, nessuna giocatrice può guadagnare meno di 48.500 dollari, una cifra destinata a salire fino a 82.500 dollari nel 2030.27 Questo “pavimento” salariale è significativamente più alto rispetto alla maggior parte dei minimi europei e crea una solida classe media di professioniste ben retribuite. Oltre allo stipendio, il CBA prevede un pacchetto completo di benefit, tra cui congedo parentale, crediti per cure per la fertilità fino a 20.000 dollari, alloggio o contributi per l’affitto, e fondi per l’ottenimento di licenze da allenatore, costruendo un ambiente professionale olistico e attento al benessere delle atlete a 360 gradi.28

Tabella 4: La Struttura Economica della NWSL (Accordo Collettivo 2025-2030)

Metrica FinanziariaValore 2025 (USD)Proiezione 2030 (USD)
Salary Cap per Squadra3.300.0005.100.000
Salario Minimo Giocatrice48.50082.500
Net Transfer Fee Threshold550.000In crescita annuale
Benefit AggiuntiviCongedo parentale, cure fertilità, alloggioMantenuti e potenziati

Fonte: Dati dal CBA tra NWSL e NWSLPA.27

3.2 Il “Club del Milione”: Le Calciatrici più Pagate al Mondo

Al vertice assoluto della piramide economica globale si trova un’élite di superstar i cui guadagni, derivanti da una combinazione di stipendi elevati e lucrosi contratti di sponsorizzazione, le hanno trasformate in icone internazionali.

Secondo le stime più recenti per il 2025, la calciatrice più pagata al mondo in termini di solo stipendio è la spagnola del Barcellona Aitana Bonmatí, vincitrice del Pallone d’Oro, con un ingaggio che si aggira intorno a 1,1 milioni di dollari (circa 1 milione di euro) annui.19 La sua compagna di squadra e due volte Pallone d’Oro,

Alexia Putellas, la segue con uno stipendio stimato tra i 770.000 e gli 800.000 dollari.19 La top 5 è completata da stelle che militano nei campionati più ricchi: l’australiana

Sam Kerr e l’inglese Keira Walsh del Chelsea (WSL), e la norvegese Ada Hegerberg del Lione, tutte con stipendi che si attestano nella fascia alta delle centinaia di migliaia di dollari.19

In questa classifica spicca anche l’influenza del mercato americano. Giocatrici come Trinity Rodman e Sophia Smith, pur avendo stipendi base importanti, beneficiano enormemente del sistema di sponsorizzazioni personali, un tratto distintivo del modello sportivo statunitense che permette alle atlete di amplificare notevolmente i loro guadagni totali.8

Tabella 5: Le 10 Calciatrici più Pagate al Mondo (Stipendio Annuo Lordo Stimato 2025)

Pos.CalciatriceClub / LegaStipendio Annuo Lordo Stimato (USD)Note
1Aitana BonmatíFC Barcelona (Liga F)~1.100.000Vincitrice Pallone d’Oro 2023
2Alexia PutellasFC Barcelona (Liga F)~800.000Vincitrice Pallone d’Oro 2021, 2022
3Sam KerrChelsea (WSL)~565.000Icona globale, copertina FIFA 23
4Sophia SmithPortland Thorns (NWSL)~500.000MVP NWSL 2022
5Keira WalshChelsea (WSL)~473.000Trasferimento record nel 2022
6Ada HegerbergLyon (Arkema PL)~450.000Prima vincitrice Pallone d’Oro Femminile
7MartaOrlando Pride (NWSL)~400.000Leggenda del calcio brasiliano
8Lindsey HoranLyon (Arkema PL)~350.000Stella della nazionale USA
9Wendie RenardLyon (Arkema PL)~340.000Plurivincitrice della Champions League
10Trinity RodmanWashington Spirit (NWSL)~275.000Contratto record per una rookie nel 2022

Fonte: Dati aggregati da Forbes, Girls Soccer Network, 888sport e altri report di settore.8 Le cifre sono stime e si riferiscono principalmente allo stipendio base, escludendo la maggior parte delle sponsorizzazioni.

3.3 Il “Soffitto di Forbes”: Perché Nessuna Calciatrice è tra gli Atleti più Pagati al Mondo

Nonostante la crescita esponenziale e i salari milionari per le top player, la realtà economica del calcio femminile appare in tutta la sua crudezza se confrontata con l’universo sportivo maschile e persino con altri sport femminili. Un dato è emblematico: nella classifica 2025 di Forbes degli atleti più pagati al mondo, non figura nessuna donna.32 La soglia per entrare nella top 50 era di 53,6 milioni di dollari, una cifra astronomica e irraggiungibile per qualsiasi calciatrice oggi.32

Il confronto con il tennis è altrettanto illuminante. Storicamente, le liste delle atlete più pagate sono dominate dalle tenniste; in una delle ultime classifiche Forbes dedicate esclusivamente alle donne, figuravano cinque stelle del tennis ma nessuna calciatrice.33 Questo non significa che il calcio femminile sia meno popolare, anzi. Evidenzia, però, come l’ecosistema commerciale che circonda le atlete (sponsorizzazioni individuali di alto profilo, montepremi dei tornei) sia ancora più sviluppato negli sport individuali come il tennis rispetto a uno sport di squadra come il calcio, dove i guadagni sono più legati ai contratti con i club.

Questa analisi rivela una dicotomia fondamentale tra i modelli di crescita. La NWSL, con il suo approccio “pavimento alto, soffitto duro” (High Floor, Hard Ceiling), usa il contratto collettivo per garantire un’elevata retribuzione minima a tutte, ma il salary cap limita la capacità di un singolo club di offrire stipendi stratosferici. Questo sistema privilegia l’equilibrio competitivo e il benessere collettivo delle giocatrici. Al contrario, il modello europeo può essere descritto come “pavimento basso, soffitto alto” (Low Floor, High Ceiling). I salari minimi, dove esistono, sono generalmente più bassi, ma l’assenza di un salary cap permette a super-club come Barcellona, Lione e Chelsea di offrire ingaggi milionari per creare squadre di livello mondiale.24 La stagione 2025-2026 vedrà le giocatrici d’élite continuare a scegliere tra questi due mondi: la stabilità e l’equilibrio della NWSL o la possibilità di raggiungere vette salariali più alte (e vincere titoli europei) nel sistema polarizzato del Vecchio Continente.

Sezione 4: Dietro i Numeri – Motori Economici e il Gender Pay Gap

Per comprendere a fondo le dinamiche salariali è necessario analizzare i motori economici che le alimentano e affrontare con lucidità il complesso tema del divario retributivo di genere.

4.1 Il Circolo Virtuoso: Diritti TV, Sponsor e Visibilità

La crescita degli stipendi nel calcio femminile non avviene nel vuoto; è il risultato diretto di un circolo virtuoso alimentato da investimenti crescenti da parte di broadcaster e sponsor.10 La logica è semplice: una maggiore visibilità mediatica attira un pubblico più vasto, che a sua volta rende il prodotto più appetibile per le aziende e le emittenti televisive. Questi investimenti forniscono ai club e alle leghe le risorse per aumentare gli stipendi, attrarre talenti migliori e migliorare la qualità dello spettacolo, innescando un nuovo ciclo di crescita.

Il potenziale economico è enorme. La Coppa del Mondo femminile FIFA 2023 ha generato quasi 1,9 miliardi di dollari di PIL globale, dimostrando che non si tratta più di uno sport di nicchia.34 I brand hanno compreso questa opportunità: il 70% dei tifosi ritiene che le aziende svolgano un ruolo chiave nello sviluppo del calcio femminile, e i dati mostrano che questo pubblico ha un potere d’acquisto elevato.34 La WSL inglese è l’esempio perfetto di questo meccanismo in azione. Record di spettatori negli stadi, come i 60.160 registrati per Arsenal-Manchester United, hanno creato il terreno fertile per il nuovo, ricchissimo accordo sui diritti TV, che a sua volta finanzierà la crescita futura del campionato.16

4.2 Il Gender Pay Gap: Miti e Complesse Realtà

Il divario salariale tra calcio maschile e femminile è una realtà innegabile e, a prima vista, sconcertante. In Italia, lo stipendio medio di un calciatore di Serie A è stimato in almeno 500.000 euro, mentre quello di una calciatrice professionista si aggira intorno ai 40.000 euro, una differenza di oltre 12 volte.33 Le top player del campionato femminile guadagnano circa 34 volte meno dei loro colleghi maschi più celebri.33

Tuttavia, un’analisi più sofisticata richiede di andare oltre il confronto dei valori assoluti. Un argomento economico cruciale è quello di rapportare gli stipendi ai ricavi generati dai rispettivi settori. Secondo alcuni studi, sebbene i calciatori guadagnino molto di più in termini assoluti, le calciatrici potrebbero percepire una percentuale più alta del fatturato totale generato dalle loro competizioni.37 Ad esempio, se il calcio maschile europeo genera un indotto 30 volte superiore a quello femminile, non è economicamente sostenibile pretendere una parità salariale assoluta, poiché ciò porterebbe al fallimento immediato dell’intero sistema femminile.37

Questo sposta il fulcro del dibattito. La vera sfida non è solo una battaglia per la parità di retribuzione basata su un principio astratto, ma una lotta per far crescere in modo esponenziale il “valore della torta” del calcio femminile. L’obiettivo strategico è aumentare drasticamente i ricavi attraverso migliori accordi mediatici, sponsorizzazioni più ricche e strategie di ticketing più efficaci. Solo aumentando il fatturato complessivo si potranno garantire stipendi più alti in modo sostenibile. Il dibattito sull’ “Equal Pay” sta quindi maturando, passando da un’istanza puramente morale a una strategia economica. Le negoziazioni di successo, come quelle avvenute in Spagna, si basano sempre più sulla capacità di dimostrare il valore economico generato per giustificare le richieste salariali, trasformando una richiesta di equità in una trattativa d’affari.21

4.3 Prospettive Future: Il Percorso verso la Sostenibilità e l’Equità

Il percorso verso un futuro prospero per il calcio femminile è tracciato, ma non privo di ostacoli. La sfida principale, specialmente per leghe come la Serie A, è raggiungere la sostenibilità economica a lungo termine, colmando il divario tra costi in aumento e ricavi che crescono a un ritmo più lento.11 Altre criticità includono i limiti infrastrutturali e la necessità di ampliare l’offerta di scuole calcio per aumentare il numero di giovani tesserate, creando una base più solida per il futuro.11

La via da seguire risiede nella professionalizzazione non solo delle atlete, ma dell’intera filiera commerciale di leghe e club. Ciò richiede investimenti strategici in marketing, produzione televisiva di alta qualità e coinvolgimento dei tifosi per sbloccare il pieno potenziale economico del movimento, come evidenziato da report di organizzazioni come FIFA e Visa.34 Il futuro del calcio femminile e dei suoi stipendi dipenderà dalla capacità di trasformare l’entusiasmo e la passione attuali in un modello di business robusto e autosufficiente.

Sezione 5: Domande Frequenti (FAQ) – Guida Rapida agli Stipendi nel Calcio Femminile

Questa sezione fornisce risposte concise e dirette alle domande più comuni sugli stipendi nel calcio femminile, basate sull’analisi dettagliata del report.

Quanto guadagna in media una calciatrice di Serie A?

Non esiste un dato ufficiale sullo stipendio “medio”. Tuttavia, grazie al professionismo, la retribuzione è chiaramente definita da minimi garantiti. A seconda della fascia d’età, una calciatrice professionista in Serie A guadagna da un minimo di 14.829 euro lordi annui (16-18 anni) a un minimo di 27.464 euro lordi annui (dai 24 anni in su). Le giocatrici di vertice, come quelle di Juventus, Roma e Milan, superano ampiamente queste cifre, con stipendi che possono oltrepassare i 200.000 euro annui.3

Chi è la calciatrice più pagata al mondo nel 2025?

Secondo le stime più recenti, la calciatrice più pagata al mondo in termini di stipendio base è Aitana Bonmatí, centrocampista del Barcellona e della nazionale spagnola. Il suo ingaggio annuo è stimato intorno a 1,1 milioni di dollari (circa 1 milione di euro), una cifra che la pone al vertice della piramide salariale globale.19

Qual è la differenza di stipendio tra calcio maschile e femminile in Italia?

Il divario rimane enorme. Lo stipendio medio lordo in Serie A maschile si attesta su almeno 500.000 euro, mentre quello di una calciatrice professionista è stimato intorno ai 40.000 euro.33 Questo significa che, in media, un calciatore guadagna oltre 12 volte di più. Il confronto tra i top player è ancora più marcato, con le stelle della Serie A femminile che percepiscono circa 34 volte meno dei loro colleghi maschi più famosi.33

In quale campionato femminile si guadagna di più?

La risposta dipende dal parametro considerato. La Women’s Super League (WSL) in Inghilterra è considerata la lega più ricca in termini di ricavi complessivi e capacità di spesa dei top club, grazie a un imponente accordo sui diritti TV.16 Tuttavia, la

National Women’s Soccer League (NWSL) negli Stati Uniti offre il salario minimo più alto al mondo (48.500 dollari nel 2025) e un pacchetto di benefit molto solido per tutte le giocatrici, grazie a un forte contratto collettivo.

Quanto Guadagna una Calciatrice Donna Stipendi 2025-2026

Il professionismo ha aumentato gli stipendi in Italia?

Sì, in modo molto significativo. L’introduzione del professionismo il 1° luglio 2022 ha eliminato il precedente tetto salariale di circa 30.000 euro lordi annui, che limitava le retribuzioni in regime dilettantistico.3 Ha inoltre introdotto minimi salariali garantiti, tutele pensionistiche, assicurative e per la maternità. Questo cambiamento ha permesso alle giocatrici più forti di firmare contratti economicamente più importanti, con le top player che ora superano i 200.000 euro annui.

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Autore

  • massy biagio

    Fondatore di Economia Italiacom e Finanza Italiacom è divulgatore finanziario e trader.