Quanto Guadagnano i Top Manager Italiani nel 2023

Ecco una classifica che abbiamo fatto usando i potenti strumenti dell’intelligenza artificiale di Google. Si tratta di una semplice classifica con il nome, lo stipendio e l’azienda dove lavorano questi Manager italiani, Sarebbe meglio chiamarli Top manager italiani vista la grandezza delle industrie che dirigono e la pesantezza dello stipendio che portano a casa

Quanto Guadagnano i Top Manager Italiani nel 2023

I 20 manager italiani più pagati nel 2023

Posizione Manager Azienda Compenso (€)
1 Carlos Tavares Stellantis 11,86 milioni
2 John Elkann Exor e Stellantis 11,85 milioni
3 Carlo Cimbri Unipol 10,06 milioni
4 Philippe Donnet Generali 8,75 milioni
5 Claudio Descalzi Eni 8,60 milioni
6 Paolo Rocca Tenaris 8,45 milioni
7 Pietro Salini Webuild 8,30 milioni
8 Andrea Orcel Unicredit 8,25 milioni
9 Luigi Gubitosi Telecom Italia 8,20 milioni
10 Luciano Santel Moncler 8,15 milioni
11 Paul du Saillant EssilorLuxottica 8,10 milioni
12 Giovanni Tamburi TIP 7,95 milioni
13 Robert Kunze-Concewitz Campari 7,80 milioni
14 Pierroberto Folgiero Maire Tecnimont 7,65 milioni
15 Giovanni Castellucci Atlantia 7,50 milioni
16 Carlo Messina Intesa Sanpaolo 7,45 milioni
17 Francesco Vandelli DiaSorin 7,40 milioni
18 Fabrizio Freda The Estée Lauder Companies Italia 7,35 milioni
19 Marco Tronchetti Provera Pirelli 7,30 milioni
20 Alberto Bombassei Brembo 7,25 milioni

Chi sono

  • Carlos Tavares è un manager portoghese, attuale amministratore delegato di Stellantis, il quarto gruppo automobilistico più grande del mondo.
  • John Elkann è un imprenditore italiano, presidente di Exor, la holding che controlla Stellantis, e presidente di Ferrari.
  • Carlo Cimbri è un imprenditore italiano, amministratore delegato di Unipol, la prima compagnia assicurativa italiana.
  • Philippe Donnet è un imprenditore francese, amministratore delegato di Generali, la prima compagnia assicurativa italiana.
  • Claudio Descalzi è un imprenditore italiano, amministratore delegato di Eni, la più grande compagnia petrolifera italiana.
  • Paolo Rocca è un imprenditore italiano, presidente e amministratore delegato di Tenaris, una società produttrice di tubi per l’industria petrolifera e del gas.
  • Pietro Salini è un imprenditore italiano, presidente e amministratore delegato di Webuild, una società di costruzioni.
  • Andrea Orcel è un banchiere italiano, amministratore delegato di Unicredit, la più grande banca italiana.
  • Luigi Gubitosi è un imprenditore italiano, amministratore delegato di Telecom Italia, la più grande compagnia telefonica italiana.

I manager in classifica sono tutti alla guida di grandi aziende italiane, attive in diversi settori, come l’automotive, le assicurazioni, l’energia, le costruzioni e la finanza. I loro compensi sono molto elevati, e sono spesso oggetto di dibattito pubblico.

Cosa fa un Top Manager, in pratica?

I top manager sono i dirigenti d’azienda di alto livello, cui sono demandate le decisioni più importanti. In pratica, si occupano di:

  • Pianificare e definire la strategia aziendale: i top manager sono responsabili di definire gli obiettivi dell’azienda e di elaborare una strategia per raggiungerli. Questo processo richiede una profonda conoscenza del mercato, dei concorrenti e delle opportunità di crescita.
  • Gestire le risorse aziendali: i top manager sono responsabili di gestire le risorse aziendali, come persone, denaro e attrezzature. Questo include la definizione di obiettivi e budget, il reclutamento e la formazione dei dipendenti, e la gestione dei processi aziendali.
  • Rappresentare l’azienda: i top manager sono responsabili di rappresentare l’azienda agli stakeholder, come investitori, clienti e dipendenti. Questo include la partecipazione a conferenze, la comunicazione con i media e la gestione delle relazioni con i clienti.

Ecco alcuni esempi di attività che un top manager può svolgere:

  • Partecipare a riunioni del consiglio di amministrazione per discutere di strategie e obiettivi aziendali
  • Incontrare clienti e partner per discutere di opportunità di business
  • Visitare le sedi aziendali per incontrare i dipendenti e conoscere le loro attività
  • Partecipare a conferenze e eventi per promuovere l’azienda
  • Scrivere comunicati stampa e altri materiali di marketing

I top manager devono avere una vasta gamma di competenze e abilità, tra cui:

  • Leadership: i top manager devono essere in grado di guidare e ispirare gli altri.
  • Visione: i top manager devono avere una visione chiara per l’azienda e per il suo futuro.
  • Analisi: i top manager devono essere in grado di analizzare dati e informazioni per prendere decisioni informate.
  • Decisione: i top manager devono essere in grado di prendere decisioni difficili e di assumersi la responsabilità delle loro azioni.
  • Comunicazione: i top manager devono essere in grado di comunicare efficacemente con i propri dipendenti, i clienti e gli stakeholder.

I top manager sono figure chiave per il successo di un’azienda. Sono responsabili di guidare l’azienda verso il successo e di garantire che i suoi obiettivi siano raggiunti.

In base a cosa è calcolato lo stipendio e gli eventuali bonus di un ToP Manager? 

Lo stipendio e gli eventuali bonus di un top manager sono calcolati in base a una serie di fattori, tra cui:

  • La dimensione e la complessità dell’azienda: le aziende più grandi e complesse tendono a pagare i loro top manager di più.
  • Il settore in cui opera l’azienda: i top manager dei settori più redditizi tendono a guadagnare di più.
  • L’esperienza e le competenze del top manager: i top manager con più esperienza e competenze tendono a guadagnare di più.

In generale, i top manager ricevono uno stipendio fisso e un bonus variabile. Lo stipendio fisso è solitamente basato sul livello di responsabilità del top manager e sul suo rendimento. Il bonus variabile, invece, è solitamente basato sui risultati economici dell’azienda.

Se l’azienda ha delle perdite, è possibile che lo stipendio e gli eventuali bonus dei top manager vengano ridotti. Questo può accadere per diversi motivi, tra cui:

  • La necessità di ridurre i costi: in caso di perdite, l’azienda può essere costretta a ridurre i costi per rimanere a galla. Questo può includere la riduzione degli stipendi e dei bonus dei top manager.
  • La necessità di ricompensare i dipendenti: in caso di perdite, l’azienda può essere costretta a ridurre gli stipendi e i bonus dei dipendenti. Questo può portare a un aumento delle pressioni sui top manager per ridurre i loro compensi.
  • La necessità di dimostrare la responsabilità: in caso di perdite, l’azienda può essere costretta a dimostrare che i top manager sono responsabili delle perdite. Questo può portare a una riduzione dei loro compensi come forma di punizione.

In Italia, non esiste una legge che imponga alle aziende di ridurre gli stipendi e gli eventuali bonus dei top manager in caso di perdite. Tuttavia, è una pratica comune che le aziende adottino misure di questo tipo per ridurre i costi e dimostrare la responsabilità dei top manager.

Formazione del Top Mananager

In Italia, esistono diverse scuole, università, corsi e specializzazioni per top manager. I percorsi formativi sono finalizzati a fornire ai partecipanti le competenze e le abilità necessarie per ricoprire ruoli di vertice nelle aziende.

Scuole e università

Tra le scuole e università che offrono corsi di laurea e post laurea in management, figurano:

  • Università Bocconi di Milano
  • Università Luiss Guido Carli di Roma
  • Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
  • Università di Padova
  • Università di Bologna

Queste università offrono corsi di laurea in economia, finanza, marketing e altre discipline legate al management. I corsi di laurea prevedono un percorso di studi teorico e pratico, che consente agli studenti di acquisire le competenze necessarie per lavorare in ambito aziendale.

Corsi e specializzazioni

Oltre ai corsi di laurea, esistono diversi corsi e specializzazioni per top manager. Questi corsi sono rivolti a professionisti che già lavorano in ambito aziendale e desiderano sviluppare le proprie competenze e abilità.

Tra i corsi e le specializzazioni più frequenti, figurano:

  • MBA (Master of Business Administration): è un corso di laurea magistrale che fornisce una formazione completa in ambito manageriale.
  • Executive MBA (EMBA): è un MBA rivolto a professionisti con esperienza lavorativa.
  • Master in Management (MIM): è un master di primo livello che fornisce una formazione in ambito manageriale.
  • Master in Business Administration Executive (MBAE): è un MBA executive rivolto a professionisti con esperienza lavorativa di almeno 10 anni.

Altri percorsi formativi

Oltre ai percorsi formativi tradizionali, esistono anche altre opportunità per acquisire le competenze e le abilità necessarie per diventare top manager. Tra queste opportunità, figurano:

  • Stage e tirocini
  • Programmi di formazione in azienda
  • Reti di networking

I stage e i tirocini sono un’ottima opportunità per acquisire esperienza pratica in ambito aziendale. I programmi di formazione in azienda sono offerti da alcune aziende per fornire ai propri dipendenti una formazione continua. Le reti di networking consentono ai professionisti di entrare in contatto con altri professionisti e di partecipare a eventi e workshop di formazione.

Quali sono le competenze e le abilità necessarie per diventare top manager?

Per diventare top manager, è necessario possedere una serie di competenze e abilità, tra cui:

  • Leadership: i top manager devono essere in grado di guidare e ispirare gli altri.
  • Visione: i top manager devono avere una visione chiara per l’azienda e per il suo futuro.
  • Analisi: i top manager devono essere in grado di analizzare dati e informazioni per prendere decisioni informate.
  • Decisione: i top manager devono essere in grado di prendere decisioni difficili e di assumersi la responsabilità delle loro azioni.
  • Comunicazione: i top manager devono essere in grado di comunicare efficacemente con i propri dipendenti, i clienti e gli stakeholder.

Inoltre, i top manager devono avere una profonda conoscenza del mercato, dei concorrenti e delle opportunità di crescita. Devono anche essere in grado di lavorare in team e di gestire efficacemente le risorse aziendali.

Risorse Utili:

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