Quota 100: Come Funziona andare in Pensione Anticipatamente

Andare in pensione con Quota 100 ( la somma tra anni contributivi e età anagrafica) è ormai possibile, vediamo come funziona questa nuova possibilità di prepensionamento .Nel nostro Paese, il tema più scottante e dibattuto degli ultimi giorni tra maggioranza, opposizione e parti sindacali, è indubbiamente il superamento della Legge Fornero con la famosa Quota 100 (somma tra età anagrafica del lavoratore + contributi versati). Tra novità, voci di conferme, smentite e diverse polemiche la misura pensionistica sembra ormai in dirittura di arrivo. La Quota 100, il reddito di cittadinanza e la pensione di cittadinanza sembrano, infatti, i primi provvedimenti del nuovo Governo destinati a concretizzarsi a breve termine. Ma come funziona Quota 100 e quali sono i lavoratori a poter beneficiare della nuova misura in materia pensionistica? Ecco le novità in arrivo secondo le indiscrezioni trapelate nelle ultime ore.

Quota 100: ultime novità in arrivo

Secondo le indiscrezioni delle ultime ore la riforma delle pensioni è quasi pronta a partire, anche se non è affatto difficile immaginare qualche ulteriore modifica dopo la bocciatura della manovra economica da parte dell’Unione Europea. In base al Def 2019 la misura Quota 100 farà parte della prossima Legge di Bilancio e le coperture finanziarie saranno garantite dalle entrate derivanti dalla pace fiscale e dalla riduzioni di alcune spese ritenute superflue. Una riforma che, dunque, prevede il raggiungimento di Quota 100 come somma tra età anagrafica e i contributi versati dal lavoratore durante l’attività lavorativa. Una misura in dirittura di arrivo anche se ci sono ancora delle cose da definire, come un’eventuale introduzione di clausole speciali. Una maniera per ridurre ulteriormente i costi e la corsa degli aventi diritto alla pensione anticipata.

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Le discussioni più animate tra le parti politiche e sindacali, infatti, ruotano intorno alle coperture finanziarie, con i tecnici del Governo sempre più alla ricerca di risorse economiche da destinare alla nuova manovra. In un primo momento i miliardi di euro da destinare alla riforma previdenziale sembrano fossero cinque, ma una pensione anticipata con un’età minima di 62 anni potrebbe far salire i costi di qualche miliardo. Si ipotizza una spesa fino a 7/8 miliardi, ma c’è chi chi prevede costi addirittura maggiori. Molto è ovviamente legato al numero di lavoratori che aderiranno, perché c’è da distinguere tra il numero degli aventi diritto alla pensione anticipata e coloro che realmente sceglieranno di uscire dal mondo del lavoro. Una differenza, ai fini dei costi da sopportare per finanziare la misura, assolutamente non da poco.

Fa discutere anche un’altra ipotesi avanzata negli ultimi tempi, quella del cosiddetto super bonus. Stiamo parlando di un altro paletto da introdurre con lo scopo di arginare l’accesso alla pensione anticipata di una platea troppo ampia. Si tratta in buona sostanza di un incentivo a favore di tutti quei lavoratori che scelgono di continuare a lavorare rinunciando alla pensione anticipata. A questi ultimi, il bonus da riconoscere sarebbe pari al 33% in più sullo stipendio. Naturalmente siamo sempre e solo nel campo delle ipotesi. In discussione anche Quota 41 o Quota 42, un’altra misura per accedere all’anticipo con nuovi parametri, senza aspettare i 43 anni e 3 mesi.

Quota 100: Come Funziona andare in Pensione Anticipatamente

Quota 100: come funziona e differenze con la Legge Fornero

Innanzitutto chiariamo una cosa: LA LEGGE FORNERO E’ ANCORA VALIDA, è quella che fa testo se si vuole andare in pensione e QUOTA 100 è solo una forma di prepensionamento però si paga con delle penalizzazioni in termini di assegno pensionistico

Per prima cosa va subito ribadito che il requisito anagrafico per fruire della Quota 100 è un’età minima di 62 anni, a cui vanno sommati 38 anni di contribuzione. In sintesi, questo vuol dire che non possono beneficiare dell’anticipo coloro con un’età anagrafica inferiore ma con un numero di anni di contribuzione maggiore. Al momento il paletto del raggiungimento dei 62 anni resta un punto ferma della riforma. Non si tratta comunque di una vera e propria novità, infatti, in Italia, già prima dell’entrata in vigore della Legge Fornero esisteva la possibilità di andare in pensione con le quote (pensione di anzianità). Nelle intenzioni del Governo con la Quota 100 si vuole dare l’opportunità agli aventi diritto di lasciare il mondo del lavoro prima rispetto a quanto previsto per il 2019 dalla Legge Fornero. Nella pratica, nel caso di un lavoratore con 36 anni di contribuzione, lo stesso può chiedere di andare in pensione a 64 anni di età, in anticipo rispetto ai 67 anni previsti per il 2019 dalla Fornero. Con l’approvazione di Quota 100 con un’età anagrafica minima di almeno 62 anni, come vorrebbe il Governo, gli anni di contribuzioni devono essere pari a minimo 38.

Riepilogando, con la Legge Fornero, tutt’ora in vigore, nel 2019 si ha diritto alla pensione di vecchiaia con 67 anni di età anagrafica. Un requisito richiesto sia per gli uomini che per le donne con una contribuzione minima di 20 anni. Invece, per l’anticipo, nel 2019 serve un periodo di contribuzione pari a 43 anni e 3 mesi, mentre con il superamento della Legge Fornero e la definitiva approvazione della Quota 100 basterebbe un’età anagrafica di 62 anni per andare in pensione. Una sostanziale riduzione del requisito anagrafico da sommare ai 38 anni di contributi per fruire dell’anticipo. Una misura conveniente per i lavoratori con meno di 41 anni di contribuzione, che raggiungono Quota 100 con i 62 anni di età.

Quota 100: conclusioni

Dopo la scontata bocciatura della manovra economica italiana da parte dell’Unione Europea, ora si attende di conoscere la nuova versione del documento. I segnali in materia pensionistica tendono a confermare la forte volontà del Governo di superare la Legge Fornero, anche se le voci che si susseguono continuano a far pensare a qualche modifica per ridurre i costi e rientrare nei parametri imposti dall’Europa. C’è bisogno di fare luce proprio su alcuni dettagli della misura Quota 100 e sull’introduzione di altri parametri per ridimensionare il campo dei possibili beneficiari. In tale direzione, un’altra ipotesi al vaglio dei tecnici è quella di limitare il beneficio ai lavoratori con almeno 64 anni di età. Opzione in fase di studio per ridurre le risorse finanziarie utili per assicurare le coperture necessarie per far partire la misura. Inoltre, nelle ultime ore, sta prendendo piede anche la proposta di gradualità di parte delle misure.

Tutte indicazioni da confermare su di una manovra economica che appare in fase di ultimazione, ma ancora da limare in alcuni punti chiave. A svelare concretamente i contenuti ed eventuali modifiche e rimodulazioni della Quota 100 sarà la nuova versione del documento relativo alla manovra economica italiana, che il Governo invierà all’Unione Europea nelle prossime settimane. Un intervento ritenuto necessario dalla UE per la tenuta dei conti pubblici italiani e che continua a tenere con il fiato sospeso milioni di lavoratori in attesa di conoscere il loro destino. Quindi, la tanto decantata misura della Quota 100 non è ancora realtà perché il Governo deve fare chiarezza su diverse incertezze e confrontarsi con i dubbi dell’Unione Europea.

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