Patentino Drone: Costo, Esami, Come Ottenerlo, Lavori che Potrai Svolgerci

La tecnologia dei droni si evolve continuamente, con una diffusione che li porta in ogni ambito dal più dilettantistico al più professionale, grazie a innovazione e investimenti sempre più ingenti. Ciò richiede anche regole precise e nell’articolo di oggi scopriremo insieme cos’è e a cosa serve il patentino per droni.

Sebbene alcuni modelli non lo richiedano, diventa necessario per pilotare molte tipologie, utilizzate per svariate attività professionali, in cui sarà fondamentale anche un’apposita assicurazione pena multe salatissime. Occorre quindi capire le sue caratteristiche principali, cos’è, come si ottiene e quanto costa il patentino drone ENAC?

Patentino Drone, Costo, Lavoro, Esami, Come Ottenerlo
Sopra: un drone con telecamera.

Cos’è il patentino per droni e per quali modelli serve?

Chiamato col nome formale Attestato ENAC per Pilota di Droni o Attestato Droni A1-A3, il patentino per droni è un titolo che abilita al pilotaggio remoto di una certa categoria di aeromodelli. Obbligatorio dal 30 dicembre 2020, è disciplinato da Regolamento di Esecuzione EU 2019/947 e Regolamento ENAC, che all’art. 1, punto 2 identifica i modelli di droni suddividendoli in due tipologie:

  • SAPR (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto), velivoli con interi sistemi radio, video e controllo da terra, progettati e impiegati per scopi professionali, attività di ricerca, scientifiche, sperimentazione, collaudo e supervisione; di peso tra 250 grammi e 25 kg, richiedono assicurazione, immatricolazione, patentino ENAC e sono soggetti al Codice di Navigazione
  • Aeromodelli, velivoli con o senza sistemi audio/video basilari, ideati e impiegati solo per scopi ludici, dilettantistici e sportivi; di peso inferiore ai 250 grammi, non richiedono patentino ENAC e non sono soggetti al Codice di Navigazione, ma necessitano di assicurazione e immatricolazione se dotati di videocamera o microfono

I SAPR soggetti a patentino appartengono nella maggior parte dei casi alla categoria Open, suddivisa in sottocategorie:

  • Pericolosità e distanza
  • A1, sorvolano persone non coinvolte
  • A2, mantengono distanza minima 5 metri dalle persone
  • A3, mantengono distanza minima 150 metri da zone residenziali, commerciali, industriali e ricreative
  • Peso
  • C0, fino a 249 grammi
  • C1, tra 250 e 900 grammi
  • C2, tra 900 grammi e 4 kg
  • C3 tra 4 e 25 kg

Da questa suddivisione sono esclusi droni superiori ai 25 kg, considerati al pari di aeromobili tradizionali e quindi non rientranti nella categoria.

Ai sensi dell’art. 30 del Regolamento ENAC, il pilotaggio di droni open A1-A3 senza patentino prevede multe fino a 1.032 euro o reclusione fino a un anno, mentre la mancata assicurazione prevede ammende fino a 100.000 euro.

patente per drone, permesso per guidare un drone
Sopra: un soldato ucraino sta guidando un drone dal suo blindato. Ci sono da scoprire ancora tanti modi per utilizzare i droni, uno di questo è nell’esercito.

Come ottenere il patentino droni ENAC?

I corsi per ottenere l’attestato droni sono tenuti da enti e scuole private autorizzati ENAC, con elenco completo e aggiornato nell’apposita sezione del sito ufficiale ENAC. Di carattere teorico-pratica, la formazione dura dalle 16 alle 24 ore e affronta i seguenti temi:

  • Principi generali e funzionamenti
  • Principi di volo e circolazione aerea
  • Legislazione aeronautica e dichiarazione
  • Limitazioni umane e dello spazio aereo
  • Impiego e normativa dei SAPR
  • Manovre basilari di pilotaggio
  • Meteorologia
  • Assicurazione
  • Privacy e protezione dei dati

Al corso segue un test teorico, dalle 25 alle 40 domande a risposta multipla, e una prova pratica, per dimostrare all’esaminatore la padronanza delle manovre apprese. Al superamento della prova teorica con almeno il 75% delle risposte esatte e di quella pratica con esito favorevole si conseguirà l’Attestato A1-A3, con validità 5 anni, al termine dei quali occorrerà sostenere nuovamente l’esame per rinnovarlo.

Molte scuole organizzano corsi online il cui attestato ha stessa valenza legale: se la parte teorica si potrà sostenere direttamente in e-learning, per la pratica sarà necessario recarsi in un’area d’addestramento riconosciuta ENAC.

Qualora si desideri ulteriore specializzazione, si può proseguire la formazione con Attestato ENAC A2, con esame teorico da 30 domande a risposta multipla e prova pratica mirata a droni della suddetta sottocategoria, e Attestato EVLOS/BVLOS per pilotaggi a lunga percorrenza.

Come ottenere il patentino droni dal sito ENAC?

In alternativa, è possibile sostenere il corso per patentino droni direttamente dal sito ENAC, con 40 domande a risposta multipla in 60 minuti. La registrazione richiede:

  • SPID per maggiorenni
  • Copia di documento d’identità di genitore o tutore per minori fino a 16 anni

Una volta registrati si otterrà il seguente materiale didattico:

  • Syllabus
  • Circolare ATM-09
  • Regolamento mezzi aerei a pilotaggio remoto

Le modalità sono le stesse dei corsi erogati da scuole ed enti privati: per le prove pratiche sarà necessario recarsi in centri d’addestramento autorizzati. Il patentino che si conseguirà sarà l’Attestato ENAC per operazioni specializzate non critiche, con stessa valenza legale e anch’esso con validità quinquennale.

Quanto costa il corso patentino droni?

Sul lato economico, i corsi per l’Attestato ENAC da enti privati autorizzati hanno un costo dai 700,00 ai 1.200 euro se in sede o dai 500,00 agli 800,00 euro se online, a cui si aggiungono costi per recarsi nelle aree di formazione e addestramento o eventuali interessi qualora si paghi ratealmente.

Il corso dal sito ENAC richiederà invece un pagamento di 31,00 euro che darà diritto a 4 tentativi al test teorico senza alcun limite temporale né di tentativi; esaurite le 4 possibilità sarà necessario pagare altri 31,00 euro.

Quali sbocchi lavorativi col patentino droni ENAC?

Quello dei droni è un settore in sviluppo continuo, una nicchia che offre ancora poca concorrenza e numerose opportunità lavorative e di carriera, considerando i tantissimi campi d’impiego.

Escludendo impieghi dilettantistici o sportivi, il pilota con attestato droni potrà svolgere attività professionali come:

  • Riprese aeree, per cinema, televisione, teatro, ricorrenze ed eventi in generale, con contenuti dal forte impatto visivo
  • Ispezioni e manutenzione, per infrastrutture, edifici, superfici a terra o sopraelevate e produzione industriale
  • Fotogrammetria, per misurare in modo approfondito e preciso edifici e superfici in ambito architettonico e topografico
  • Agricoltura, per creare mappe virtuali delle piantagioni analizzandone lo stato di salute
  • Sicurezza, per sorveglianza diurna e notturna di aree a rischio per aziende ed enti pubblici
  • Sanità, per monitoraggio di aree sanificabili e trasporto medicinali
  • Ambiente, per ricerche scientifiche, archeologiche, sull’inquinamento e su aree subacquee

Assistendo alla crescita del business anche con apparecchiature montate sui droni stessi, incrementano significativamente i loro utilizzi professionali, cosa che permetterà al pilota patentato di fare esperienza aumentando le possibilità di carriera sul lungo periodo.

Riassumendo

Secondo dati ufficiali ENAC, a giugno 2022 in Italia ci sono 74.507 piloti di droni registrati, +24,38% rispetto a novembre 2021, che rientrano negli 815.653 operatori in Europa segnalati da EASA con esclusione di Svizzera, Islanda e Lichtenstein, dove il Regolamento UE non è ancora applicato.

A conti fatti, un business in evoluzione e che vede sempre più applicazioni in campi professionali, dall’edilizia alla sanità passando per ambiente, sicurezza e intrattenimento. Uno strumento ormai alla portata di tutti, ma che vede una specifica disciplina: nel 2023 il patentino ENAC per droni è necessario anche per utilizzi semiprofessionali, ma l’apposita formazione ne fornirà la giusta padronanza oltre che la regolarità.

 

Come utilizzare un drone in modo professionale

Utilizzare un drone in modo professionale può significare molte cose diverse, a seconda del settore in cui stai operando. Potrebbe significare utilizzare il drone per riprese video aeree per produzioni cinematografiche, per ispezioni di infrastrutture in settori come l’energia elettrica o l’edilizia, o per mappatura e topografia. Ecco alcune linee guida generali su come utilizzare un drone in modo professionale:

  1. Familiarizzati con il tuo drone: Prima di tutto, è essenziale conoscere il tuo drone a fondo. Leggi il manuale, guarda tutorial online e passa del tempo a volare con il drone in un’area sicura per imparare come risponde ai comandi.
  2. Ottieni le licenze necessarie: In molti paesi, l’uso professionale dei droni richiede una licenza o un permesso. Nel caso dell’Italia, ad esempio, l’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) ha stabilito normative precise. Prima di iniziare a utilizzare un drone per scopi professionali, assicurati di avere tutte le licenze e i permessi necessari.
  3. Conosci le leggi locali: Oltre alle licenze, dovrai familiarizzare con le leggi locali riguardanti l’uso dei droni. Queste possono riguardare cose come l’altitudine massima di volo, la distanza massima a cui il drone può essere pilotato, e le aree in cui è vietato volare.
  4. Sicurezza: La sicurezza dovrebbe essere sempre la tua principale preoccupazione quando si utilizza un drone professionalmente. Questo include non solo la sicurezza delle persone a terra, ma anche la protezione del tuo drone e delle attrezzature costose che potrebbe portare.
  5. Assicurazione: Per usi professionali, è consigliabile avere un’assicurazione che copra eventuali danni causati dal drone. Questo può proteggere te e la tua azienda da potenziali reclami per danni.
  6. Impara a riprendere video o fotografie di alta qualità: Se stai usando il drone per riprese video o fotografie, dovrai imparare a ottenere le migliori riprese possibili. Questo può includere l’apprendimento di tecniche di videografia aerea, l’uso di filtri, e la comprensione della migliore illuminazione e angolazione.
  7. Mantenimento e controllo: Mantieni il tuo drone in buone condizioni di funzionamento. Controlla regolarmente le condizioni delle eliche, della batteria e del sistema di controllo.
  8. Etica e privacy: Ricorda che l’utilizzo dei droni deve rispettare la privacy altrui. Evita di volare in aree private senza permesso o di catturare immagini che potrebbero violare la privacy delle persone.

Ricorda, la pratica rende perfetti. Più tempo trascorri a pilotare il tuo drone, più abile diventerai. Buon volo!

 

Cosa posso e non posso filmare con un Drone in Italia o nei paesi europei

In Europa, la privacy è considerata un diritto fondamentale e le leggi sulla privacy sono piuttosto rigide, Italia compresa. Quindi, quando si utilizza un drone per la ripresa video, è importante rispettare queste leggi e regolamenti. Ecco alcune linee guida generali:

Cosa puoi filmare:

  1. Luoghi pubblici: In genere, è legale filmare in luoghi pubblici, purché non si violi la privacy degli individui.
  2. Proprietà private con permesso: Se hai il permesso del proprietario, puoi filmare la sua proprietà privata.
  3. Eventi speciali: Se stai filmando un evento come un matrimonio, una gara o un festival, avrai bisogno del permesso dell’organizzatore.

Cosa non puoi filmare:

  1. Proprietà private senza permesso: Non puoi filmare la proprietà privata di qualcuno senza il suo permesso. Questo include case, giardini, e altre proprietà private.
  2. Persone senza il loro consenso: In Europa, le leggi sulla privacy sono molto severe e non è permesso filmare persone senza il loro consenso. Questo vale anche per le persone in luoghi pubblici.
  3. Aree sensibili: Non puoi filmare aree sensibili come aeroporti, installazioni militari, centri di governo, centrali elettriche, ecc. Ogni paese ha delle restrizioni specifiche, quindi è importante controllare le leggi locali.
  4. Aree protette: Alcune aree naturali protette potrebbero avere restrizioni sul volo di droni, per proteggere la fauna selvatica.

Ricorda, queste sono solo linee guida generali e le leggi specifiche possono variare da paese a paese. Prima di volare con il tuo drone e filmare, è sempre una buona idea controllare le leggi locali o consultare un legale. Inoltre, ricorda che anche se tecnicamente puoi filmare qualcosa, devi sempre rispettare la privacy e i diritti delle altre persone.

 

Posti dove non si può far volare un drone:

In Italia, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) regola l’uso dei droni. Secondo le loro linee guida, ci sono diverse aree in cui il volo dei droni è generalmente proibito, a meno che non si abbia un permesso speciale. Questi includono:

  1. Aree urbane densamente popolate: Non è permesso volare con i droni sopra aree densamente popolate, come centri cittadini, a meno che non si abbia un permesso speciale.
  2. Vicino agli aeroporti: I droni non possono volare nelle vicinanze di aeroporti o di altre aree in cui il traffico aereo è intenso.
  3. Oltre la linea di vista: In generale, non è permesso volare con un drone oltre la linea di vista del pilota, a meno che non si abbia un permesso speciale. Questo significa che devi sempre essere in grado di vedere il tuo drone mentre vola.
  4. Aree sensibili: Alcune aree sono considerate sensibili e il volo dei droni è proibito. Queste potrebbero includere installazioni militari, strutture governative, centrali elettriche e simili.
  5. Aree protette: Alcune aree naturali, come parchi nazionali o riserve naturali, potrebbero avere restrizioni sul volo dei droni per proteggere la fauna selvatica.

È importante notare che queste sono solo linee guida generali e le regole specifiche possono variare a seconda della zona e del tipo di drone che stai utilizzando. Inoltre, anche se tecnicamente è permesso volare in un’area, dovresti sempre assicurarti di rispettare la privacy e i diritti delle persone e di non disturbare la fauna selvatica. Prima di volare con il tuo drone, dovresti sempre controllare le regole locali e le restrizioni dell’ENAC.

 

Quanto peso può trasportare un drone

La capacità di carico di un drone dipende dal suo design, dalla sua potenza motore, dal tipo e dal numero di eliche e dalla capacità della batteria. Un “piccolo” drone di solito si riferisce a un drone consumer o di gioco, come quelli prodotti da DJI, Parrot o simili.

  1. Droni micro o mini: Questi droni sono molto piccoli, spesso abbastanza piccoli da stare nel palmo della tua mano. La loro capacità di carico è molto limitata, spesso meno di 100 grammi.
  2. Droni consumer: Questi droni sono più grandi dei droni micro, ma sono ancora progettati per l’uso da parte di individui e non professionisti. Questi droni possono solitamente trasportare tra 0,5 e 2 kg, abbastanza per una fotocamera di alta qualità e alcuni accessori.
  3. Droni professionali o commerciali: Questi droni sono molto più grandi e potenti, e possono trasportare carichi molto più pesanti. Alcuni droni commerciali possono trasportare 5 kg o più.

Ricorda, tuttavia, che aumentare il carico su un drone ridurrà la durata della batteria e potrebbe rendere il drone più difficile da pilotare. Inoltre, in molte giurisdizioni, i droni che trasportano carichi pesanti potrebbero richiedere permessi speciali per volare.

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