Divorzio Breve: Tempi, Costi, Procedure per il Divorzio Breve

Il divorzio breve permette di divorziare in appena  6 mesi di tempo, ma vediamo le principali novità per le ex coppie di sposi che oggi sono già in causa di divorzio, grazie ad una serie di provvedimenti che riguardano l’istituto del matrimonio, come questo divorzio breve.

Ci sarà un bèl cambiamento per quelle coppie che hanno intenzione di divorziare, è un cambiamento é puntato sui tempi diversi rispetto a prima.
Per fare un divorzio , dopo la separazione, ci volevano 3 anni di media, ora con il divorzio breve , ci vorranno solo 6 mesi, se le parti si mettono d’accordo, mentre ci vorrà un anno se la questione si concluderà per vie giudiziali, ma è comunque una piccola rivoluzione.

Divorzio breve: cambiano anche le pratiche in corso

Divorzio breve, le novità 

A favore, dopo ormai 10 anni di discussioni su questo cambiamento ( ci pensate?) hanno votato quasi tutti: dal PD, M5S, SEL, Scelta Civica, mentre Lega e Berlusconi hanno scelto di lasciare liberi i propri parlamentari, liberi di scegliere personalmente su un argomento così delicato; Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia, ha votato contro.

Finalmente un bell’esempio di come la democrazia e leggi particolarmente difficili da cambiare, possono andare avanti, un esempio che speriamo possa servire per altre norme che servono all’Italia ma che ogni parte politica ‘vuol fare come gli pare a lei’, anche se magari vanno tutti nella stessa direzione.

In cosa consiste il Divorzio breve:

Il “divorzio breve” in Italia è una normativa introdotta per velocizzare i tempi necessari per ottenere il divorzio. Prima dell’entrata in vigore di questa legge, i coniugi dovevano attendere tre anni dalla separazione legale per poter chiedere il divorzio. Con l’introduzione del divorzio breve, i tempi sono stati significativamente ridotti.

Caratteristiche principali del divorzio breve:

  1. Riduzione dei tempi di attesa:
    • Per le separazioni consensuali (quando entrambi i coniugi sono d’accordo), il tempo di attesa è stato ridotto da tre anni a sei mesi.
    • Per le separazioni giudiziali (quando c’è disaccordo tra i coniugi), il tempo di attesa è stato ridotto da tre anni a un anno.
  2. Separazione consensuale: se i coniugi sono d’accordo su tutti gli aspetti della separazione, inclusi gli aspetti economici e quelli relativi alla custodia dei figli, possono presentare una domanda congiunta di divorzio dopo sei mesi dalla separazione legale.
  3. Separazione giudiziale: se non c’è accordo tra i coniugi, è necessario attendere un anno dalla separazione legale per presentare domanda di divorzio.

Procedura:

  • Separazione legale: Prima di poter chiedere il divorzio, i coniugi devono passare attraverso una fase di separazione legale, che può essere consensuale o giudiziale.
  • Domanda di divorzio: Dopo il periodo di attesa previsto (sei mesi o un anno), i coniugi possono presentare la domanda di divorzio.
  • Decisione del tribunale: Il tribunale esamina la domanda e, se tutti i requisiti sono soddisfatti, emette il decreto di divorzio.

Obiettivi della normativa:

  • Semplificare e accelerare le procedure: Riducendo i tempi di attesa, la normativa mira a rendere meno oneroso e più rapido il processo di divorzio.
  • Ridurre il contenzioso: La possibilità di accorciare i tempi potrebbe ridurre i conflitti tra i coniugi, favorendo soluzioni consensuali.

Il divorzio breve è stato introdotto con la legge n. 55 del 6 maggio 2015 ed è stato visto come un passo avanti verso una gestione più efficiente e meno dolorosa dei procedimenti di divorzio.

Tempi e Costi

Tempi del divorzio breve

  1. Separazione consensuale: Se i coniugi sono d’accordo su tutti gli aspetti della separazione (economici, custodia dei figli, ecc.), il tempo di attesa per chiedere il divorzio è di sei mesi dalla data della separazione legale.
  2. Separazione giudiziale: Se i coniugi non sono d’accordo e la separazione è ottenuta tramite un processo giudiziale, il tempo di attesa per chiedere il divorzio è di un anno dalla data della separazione legale.

Procedura

  1. Separazione legale: Prima di tutto, è necessario ottenere la separazione legale, che può essere consensuale o giudiziale.
  2. Domanda di divorzio: Trascorsi sei mesi (per separazione consensuale) o un anno (per separazione giudiziale), i coniugi possono presentare la domanda di divorzio.
  3. Decisione del tribunale: Il tribunale esamina la domanda e, se tutti i requisiti sono soddisfatti, emette il decreto di divorzio.

Costi del divorzio breve

I costi del divorzio breve possono variare in base a diversi fattori, come la complessità del caso, la necessità di avvocati, e le eventuali spese di tribunale. Ecco una panoramica generale dei costi:

  1. Separazione consensuale:
    • Spese legali: Se i coniugi sono d’accordo, possono avvalersi di un unico avvocato, il che può ridurre i costi. Il costo per un avvocato per una separazione consensuale può variare, ma in genere si aggira tra i 500 e i 2.000 euro, a seconda della complessità del caso e della città.
    • Spese di tribunale: Sono generalmente limitate e possono includere costi amministrativi come marche da bollo (circa 43 euro).
  2. Separazione giudiziale:
    • Spese legali: Ogni coniuge avrà bisogno del proprio avvocato. I costi per un avvocato in una separazione giudiziale sono più alti rispetto a una consensuale, e possono variare tra i 1.500 e i 5.000 euro o più, a seconda della complessità del caso e delle controversie in essere.
    • Spese di tribunale: Oltre ai costi amministrativi, possono esserci ulteriori spese legate ai procedimenti giudiziari.
  3. Divorzio:
    • Spese legali: Analogamente alla separazione, i costi legali per il divorzio possono variare. Se consensuale, con un solo avvocato, i costi possono essere contenuti; se giudiziale, con due avvocati, i costi saranno maggiori.
    • Spese di tribunale: Come per la separazione, ci sono costi amministrativi che possono includere marche da bollo e altri oneri minori.

Riduzione dei costi

Per ridurre i costi, i coniugi possono:

  • Cercare di raggiungere un accordo consensuale per evitare i costi di un processo giudiziale.
  • Utilizzare servizi di mediazione familiare per risolvere le controversie.
  • Ricorrere alla negoziazione assistita da avvocati, che è una procedura alternativa alla separazione e al divorzio giudiziale.

In conclusione, mentre il divorzio breve riduce i tempi di attesa, i costi possono variare notevolmente a seconda del tipo di procedura e della complessità del caso.

Documenti da preparare

Per velocizzare il processo del divorzio breve, è utile preparare in anticipo tutti i documenti necessari. Ecco un elenco di documenti che dovresti avere pronti:

Documenti Personali

  1. Certificato di matrimonio: Questo è necessario per dimostrare l’unione legale tra i coniugi.
  2. Certificati di nascita dei figli (se applicabile): Necessari per questioni riguardanti la custodia e il mantenimento dei figli.
  3. Documenti di identità: Copia di carta d’identità o passaporto di entrambi i coniugi.
  4. Codice fiscale: Copia del codice fiscale di entrambi i coniugi.

Documenti Relativi alla Separazione

  1. Sentenza di separazione: Copia della sentenza di separazione legale emessa dal tribunale.
  2. Accordo di separazione consensuale: Se la separazione è stata consensuale, una copia dell’accordo firmato e omologato dal tribunale.

Documenti Finanziari

  1. Dichiarazione dei redditi: Ultime dichiarazioni dei redditi di entrambi i coniugi.
  2. Documentazione patrimoniale: Informazioni su proprietà immobiliari, conti bancari, investimenti e altri beni.
  3. Documentazione su debiti: Informazioni su mutui, prestiti e altri debiti in corso.
  4. Documentazione di spese familiari: Riepilogo delle spese sostenute per il mantenimento della famiglia e dei figli.

Documenti Relativi ai Figli (se applicabile)

  1. Piano genitoriale: Accordo dettagliato riguardante la custodia, le visite e il mantenimento dei figli.
  2. Spese straordinarie per i figli: Documentazione delle spese straordinarie sostenute per i figli, come istruzione, salute e attività extrascolastiche.

Altri Documenti Utili

  1. Contratti di locazione o mutuo: Copie di contratti di locazione o di mutuo, se applicabile.
  2. Polizze assicurative: Copie di polizze assicurative sulla vita, sulla salute o su proprietà.
  3. Documenti su veicoli: Certificati di proprietà e registrazione di eventuali veicoli.

Preparazione dell’Accordo di Divorzio

  1. Accordo di divorzio consensuale: Se entrambi i coniugi sono d’accordo, preparare un accordo scritto che delinei i termini del divorzio, inclusi la divisione dei beni, il mantenimento dei figli e le eventuali pensioni alimentari.

Consigli Pratici

  1. Consultare un avvocato: Anche se la separazione è consensuale, è utile consultare un avvocato per assicurarsi che tutti i documenti siano in ordine e che gli accordi siano equi e legali.
  2. Organizzare i documenti: Mantenere tutti i documenti ben organizzati e prontamente accessibili può accelerare il processo.
  3. Prevedere la mediazione familiare: Se ci sono controversie, considerare la mediazione familiare per risolverle rapidamente e con meno conflitti.

Preparare questi documenti in anticipo può ridurre significativamente il tempo necessario per completare il processo di divorzio breve e facilitare la comunicazione con il tuo avvocato e il tribunale.

Dove fare la domanda per il divorzio breve; tempi, documenti e costi:

Per avviare e convalidare il divorzio breve in Italia, è necessario seguire una serie di passaggi presso gli uffici competenti. Ecco una guida generale su dove e come procedere:

1. Presentazione della Domanda

Dove:

  • Per la separazione consensuale, la domanda può essere presentata presso il Tribunale del luogo di residenza di uno dei coniugi oppure presso il Tribunale di comune accordo, se i coniugi vivono in giurisdizioni diverse.
  • Per la separazione giudiziale, la domanda deve essere presentata presso il Tribunale del luogo di residenza di uno dei coniugi.

Tempo:

  • Dopo sei mesi dalla separazione consensuale, o un anno dalla separazione giudiziale, è possibile presentare la domanda di divorzio.

Costi:

  • Le spese legali variano a seconda della complessità del caso e dell’avvocato scelto. Possono essere stimati da 1.500 a 5.000 euro o più per una separazione giudiziale.

2. Procedura presso il Tribunale

Una volta presentata la domanda di divorzio, il Tribunale esaminerà la documentazione e, se tutto è in regola, emetterà il decreto di divorzio.

Tempo:

  • Il tempo necessario per ottenere il decreto di divorzio dipende dal carico di lavoro del Tribunale e dalla complessità del caso, ma in genere si tratta di alcuni mesi.

Costi:

  • Oltre alle spese legali, ci possono essere costi di tribunale, come le marche da bollo e altri oneri minori, che ammontano a circa 43 euro.

3. Convalida del Divorzio

Dopo che il Tribunale ha emesso il decreto di divorzio, è necessario procedere alla convalida presso l’ufficiale dello stato civile del Comune di residenza di uno dei coniugi.

Dove:

  • L’ufficiale dello stato civile del Comune è responsabile di registrare e convalidare il divorzio.

Tempo:

  • La convalida dovrebbe essere effettuata entro 10 giorni dalla ricezione del decreto di divorzio.

Costi:

  • Le spese per la convalida sono di solito minime, limitate alle marche da bollo e agli altri costi amministrativi necessari per la registrazione.

Considerazioni

È consigliabile consultare un avvocato specializzato in diritto di famiglia per guidarti attraverso il processo e assicurarti di avere tutti i documenti necessari in ordine. Il tempo e i costi possono variare in base alla situazione specifica, quindi è importante pianificare e prepararsi adeguatamente per un processo di divorzio breve efficiente e senza intoppi.

Divorzi in Italia: numeri, divorzi brevi e statistiche recenti

Introduzione

In Italia, il panorama delle separazioni e divorzi ha subito importanti modifiche negli ultimi anni, soprattutto con l’introduzione del cosiddetto “divorzio breve” nel 2015. In questa sezione, analizzeremo i dati statistici relativi ai divorzi in Italia, con un’enfasi particolare sui divorzi brevi e sulle tendenze più recenti.

Numeri di divorzi

Secondo i dati Istat, nel 2022 si sono registrati in Italia 66.662 divorzi. Si tratta di un calo rispetto al picco del 2016 (85.349 divorzi), dovuto principalmente all’effetto anticipato delle riforme del 2014 e 2015.

Tuttavia, il numero di divorzi rimane comunque considerevole, con un’incidenza di circa 3,6 divorzi ogni 1000 abitanti.

Divorzi brevi

Il divorzio breve, introdotto con la Legge n. 55 del 6 maggio 2015, ha permesso di snellire e velocizzare la procedura di scioglimento del matrimonio. Per accedere al divorzio breve, è necessario che sussistano determinate condizioni, tra cui:

  • Assenza di figli minori o figli maggiorenni economicamente non autosufficienti
  • Assenso di entrambi i coniugi
  • Mancanza di patti di trasferimento patrimoniale

I dati Istat mostrano che i divorzi brevi rappresentano la maggioranza dei divorzi in Italia: nel 2022, ammontano a 40.030, circa il 60% del totale.

Tendenze statistiche

Negli ultimi anni, si osserva un calo costante dei divorzi consensuali con richiesta congiunta presso il tribunale, mentre aumenta la quota di divorzi consensuali con accordi di negoziazione assistita o divorzi consensuali in sede di separazione consensuale.

Inoltre, si evidenzia una leggera diminuzione della durata media del matrimonio al momento del divorzio, che nel 2022 si attesta a 15,4 anni.

Considerazioni finali

I dati sui divorzi in Italia mostrano un quadro complesso e in evoluzione. Il divorzio breve ha indubbiamente contribuito a snellire le procedure e ridurre i tempi di attesa, ma il numero di divorzi rimane comunque elevato.

Le tendenze più recenti indicano una maggiore propensione per le soluzioni consensuali e extragiudiziali, segno di una maggiore attenzione alla gestione autonoma dei conflitti familiari.

Risorse utili:

  • Istat – Matrimoni, separazioni e divorzi
  • Ministero della Giustizia

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Autore

  • Economia-italia.com

    Amministratore e CEO del portale www.economia-italia.com Massy Biagio è anche analista finanziario, trader, si avvicina al mondo della finanza dopo aver frequentato la Facoltà di Economia e Commercio presso l'Università di Perugia. Collaboratore di varie testate online dal 2007, in cui scrive di economia, mercati, politica ed economia internazionale, lavoro, fare impresa, marketing, dal 2014 è CEO di www.economia-italia.com.

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