Francesco Milleri: chi รจ il managerโregista da 200 milioni che guida EssilorLuxottica e muove le pedine tra Mediobanca e Generali
In breve: giurista con MBA alla Bocconi, imprenditore digitale negli anni โ90, braccio destro di Leonardo Del Vecchio, oggi Chairman & CEO di EssilorLuxottica e Presidente di Delfin. ร al centro degli equilibri di Mediobanca e Generali tramite la holding Delfin, mentre il nuovo assetto del sistema finanziario italiano (con la scalata MPS su Mediobanca) ne ha rafforzato il ruolo di kingmaker.

Francesco Milleri: il manager da 200 Milioni di euro
Economia Italiacom ยท dal 2014
Bio, studi, inizi
1) Biografia essenziale
Nato nel 1959 a Cittร di Castello (Perugia), Francesco Milleri รจ uno dei profili piรน atipici e influenti del capitalismo italiano contemporaneo. La sua figura emerge allโincrocio fra diritto, management, tecnologia e finanza: un percorso che lo porta dal mondo accademico e della consulenza digitale degli anni Novanta fino alla stanza dei bottoni del piรน grande gruppo mondiale dellโeyewear, EssilorLuxottica, e alla presidenza della cassaforte della famiglia Del Vecchio, Delfin.
La cifra del personaggio รจ la trasversalitร : capace di parlare il linguaggio degli avvocati, dei CFO e dei tecnologi, Milleri ha messo a sistema quattro leveโprocessi, dati, governance, capitaleโper trasformare la visione di Leonardo Del Vecchio in unโarchitettura industriale e finanziaria solida, scalabile eโsoprattuttoโduratura.
2) Studi
- Laurea in Giurisprudenza (Universitร di Firenze): unโimpostazione rigorosa su diritto societario, contrattualistica e compliance.
- MBA (Universitร Bocconi): la โseconda gambaโ manageriale, utile per leggere P&L, cash flow, ROCE e strutture dโincentivo.
- Borsa di studio Donato Menichella della Banca dโItalia con periodo di studio alla New York University: esposizione ai mercati e ai modelli USA, fondamentale per la successiva crescita internazionale.
Scheda โ โIl metodo Milleriโ (accademia โ manager)
Formazione giuridica per leggere norme e governance, MBA per numeri e KPI, esperienza internazionale per capire capital markets. Sintesi: decisioni rapide, processi chiari, incentivi allineati.
3) Gli inizi: lโimprenditore digitale (anni โ90)
Prima di entrare nella galassia Luxottica, Milleri fonda Abstract, societร di consulenza strategica digitale. Qui si affinano tre competenze chiave:
- Reโengineering dei processi: trasformare procedure analogiche in flussi digitali misurabili e ottimizzabili.
- Data governance: qualitร , proprietร e circolazione del dato per supportare decisioni operative e strategiche.
- Change management: coinvolgere manager e workforce nei progetti di trasformazione, riducendo attriti e tempi di adozione.
Con lโacquisizione (2006) di un player specializzato in automazione documentale, lโazienda consolida competenze su archiviazione, workflow e compliance. Proprio questo โstackโ diventa il biglietto da visita per avvicinare alcune grandi aziende italiane, tra cui Luxottica: da lรฌ il ponte verso Del Vecchio.
Box operativo โ Le tre lezioni dei primi anni
- Trasformazione โ informatizzazione: serve ridisegnare i processi, non solo โdigitalizzarliโ.
- Dati come asset: qualitร e tracciabilitร del dato sono una polizza di assicurazione per i CEO.
- Velocitร + disciplina: esecuzione rapida ma con controlli interni solidi e KPI trasparenti.
4) Lโincontro con Del Vecchio: dal progetto alla fiducia
La lunga collaborazione con il fondatore di Luxottica nasce proprio su un progetto di trasformazione digitale. Alla fine del decennio di lavoro, Del Vecchio chiede a Milleri di restare in modo stabile: prima director con deleghe operative, poi vicepresidente e quindi CEO (2017) alla guida dellโintegrazione che conduce alla nascita di EssilorLuxottica. Dopo la scomparsa di Del Vecchio (2022), Milleri diventa anche presidente del gruppo e presidente di Delfin, la holding azionista.
Anno | Tappa | Significato |
---|---|---|
1996โ2006 | Abstract & progetti digitali | Competenze su processi, dati e compliance |
2006โ2017 | Ingresso in Luxottica, poi Vicepresidenza | Fiducia di Del Vecchio e gestione operativa |
2017โ2018 | CEO e integrazione EssilorโLuxottica | Nascita di un campione globale |
2022โoggi | Chairman & CEO EssilorLuxottica; Presidente Delfin | Regia industriale e finanziaria |
Punti di forza ricorrenti
- Architettura dei processi prima della tecnologia.
- Allineamento incentivi (management, azionisti, lavoratori).
- Controllo del tempo: integrazioni fatte โa orologeriaโ, con milestones e KPI.
Questa prima parte ha ricostruito lโossatura formativa e imprenditoriale di Francesco Milleri: i titoli di studio, lโimprinting giuridico-manageriale, lโavventura da imprenditore digitale e lโapprodo nellโuniverso di Del Vecchio. Nella Parte 2 entreremo nel cuore della carriera: i primi impieghi in Luxottica, lโascesa dentro EssilorLuxottica, la regia in Delfin e il ruoloโdecisivoโnegli equilibri fra Mediobanca, Generali e il nuovo perimetro che coinvolge MPS.
Dallโascesa in Luxottica alla guida di EssilorLuxottica e Delfin
5) I primi impieghi nel gruppo Luxottica
Lโingresso di Francesco Milleri in Luxottica avviene in punta di piedi, come consulente esterno incaricato di riorganizzare alcuni processi digitali e amministrativi. Ma la rapiditร con cui dimostra di saper โleggereโ le dinamiche industriali e finanziarie lo porta presto a un ruolo interno con responsabilitร crescenti.
Nei primi anni si concentra su tre fronti:
- Automazione e digitalizzazione dei processi produttivi, con particolare attenzione alla catena di fornitura e alla gestione delle scorte.
- Ottimizzazione del reporting finanziario e dei sistemi di controllo di gestione, introducendo strumenti di monitoraggio KPI in tempo reale.
- Revisione delle strutture organizzative per ridurre livelli gerarchici e migliorare il coordinamento tra le divisioni globali.
Giร nel 2014, Del Vecchio lo vuole come parte integrante del vertice: Milleri diventa Chief Strategy Officer e, tre anni dopo, Deputy CEO, preparandosi al passaggio di consegne. La transizione รจ graduale ma precisa, come nelle migliori strategie aziendali: Milleri impara a conoscere ogni ingranaggio del colosso, dal marketing alla produzione, dalla distribuzione globale fino ai contratti con i giganti del lusso come Armani, Prada e Chanel.
Le 3 mosse decisive di Milleri in Luxottica (2014โ2017)
- Processo decisionale snello: abolizione di livelli intermedi e creazione di โwar roomโ per i progetti strategici.
- Controllo della filiera: rafforzamento dei rapporti con i fornitori e integrazione verticale.
- Espansione nei mercati emergenti: focus su Cina, India e Sudamerica con strutture dedicate e partnership mirate.
6) Il ruolo nella fusione con Essilor
Il vero โbattesimo del fuocoโ arriva con la complessa fusione tra lโitaliana Luxottica e la francese Essilor, leader globale nelle lenti oftalmiche. Lโoperazione, annunciata nel 2017 e completata nel 2018, dร vita a EssilorLuxottica, un gigante con oltre 180.000 dipendenti, 18 miliardi di euro di ricavi e presenza in piรน di 150 Paesi.
Dietro la regia strategica cโรจ proprio Milleri, che si occupa di:
- Integrazione dei sistemi informativi e della supply chain delle due aziende.
- Razionalizzazione della governance per creare un modello unico, superando differenze culturali e manageriali.
- Gestione delle sinergie industriali e commerciali, con risparmi stimati in oltre 400 milioni lโanno entro il 2023.
La fusione non รจ solo unโoperazione industriale, ma anche geopolitica: segna lโascesa definitiva di Milleri come figura di peso globale, rispettata dalle grandi banche dโaffari e ascoltata dai fondi internazionali. Nel 2022, dopo la scomparsa di Leonardo Del Vecchio, diventa Chairman & CEO del gruppo, completando un percorso iniziato quasi trentโanni prima come semplice consulente.
Tappa | Anno | Impatto |
---|---|---|
Vicepresidente Luxottica | 2014 | Riorganizzazione strategica interna |
Deputy CEO | 2016 | Preparazione allโintegrazione con Essilor |
CEO EssilorLuxottica | 2017 | Leadership nel mercato globale eyewear |
Chairman & CEO | 2022 | Massimo potere esecutivo e strategico |
7) Il potere in Delfin e la regia del capitalismo italiano
Parallelamente alla carriera industriale, Milleri assume il ruolo piรน strategico e meno visibile: la presidenza di Delfin S.a.r.l., la holding lussemburghese fondata da Del Vecchio, che detiene partecipazioni chiave nellโeconomia italiana e internazionale.
La mappa del potere Delfin sotto Milleri
- EssilorLuxottica โ ~32% del capitale, controllo strategico.
- Mediobanca โ ~19,8%: prima posizione azionaria singola.
- Generali โ ~10% tramite Mediobanca e partecipazioni dirette.
- Covivio โ ~27%: real estate commerciale europeo.
In questa veste, Milleri non รจ solo un manager: รจ un kingmaker, un architetto degli equilibri tra banche, assicurazioni e industria. La sua influenza su Mediobanca (cuore finanziario di Piazzetta Cuccia) e Generali (colosso assicurativo da oltre 600 miliardi di asset) lo colloca al centro della partita per il controllo dei capitali italiani.
La recente mossa di MPS โ che con lโappoggio del Tesoro ha acquisito il 6% di Mediobanca โ ha aperto una nuova stagione di alleanze e rivalitร : Delfin e Milleri sono oggi chiamati a decidere se rafforzare lโasse industriale, entrare nella governance bancaria o difendere lโequilibrio esistente. In ogni caso, nessuna decisione strategica in Mediobanca o Generali puรฒ essere presa senza passare dal suo ufficio.
8) Compensi e patrimonio
La centralitร del suo ruolo si riflette anche nella retribuzione: nel 2024 il pacchetto complessivo di Milleri come CEO di EssilorLuxottica ha superato i 200 milioni di euro, tra bonus azionari e incentivi a lungo termine legati alla performance. A questo si aggiungono i dividendi generati dalle partecipazioni indirette in Delfin, per un patrimonio personale stimato vicino al miliardo di euro.
Struttura dei compensi (2024)
Voce | Valore (โฌ) |
---|---|
Retribuzione fissa | 3.500.000 |
Bonus annuale | 5.800.000 |
Stock option & performance shares | ~190.000.000 |
Totale stimato | ~199.300.000 |
Con questi numeri, Milleri รจ oggi il manager piรน pagato dโItalia e uno dei piรน remunerati dโEuropa, al livello dei top executive di gruppi come LVMH, Nestlรฉ e Siemens. Un risultato che non รจ solo il frutto di premi finanziari, ma della fiducia strutturale che gli investitori globali ripongono nella sua capacitร di generare valore a lungo termine.
In questa seconda parte abbiamo visto come Milleri sia passato da figura interna a architetto del capitalismo italiano: guida di EssilorLuxottica, presidente di Delfin e regista dei movimenti tra Mediobanca e Generali. Nella Parte 3 esploreremo i lati piรน personali: la vita privata, le passioni, i rapporti con il potere e quelle abitudiniโspesso sconosciuteโche completano il ritratto dellโuomo dietro il manager.
Vita privata, relazioni, passioni e vizi di Francesco Milleri
9) Un uomo riservato: la vita privata dietro i riflettori
Nonostante il potere che esercita su alcuni dei piรน grandi gruppi industriali e finanziari dโEuropa, Francesco Milleri resta un uomo profondamente riservato. Poco incline alle interviste, raramente presente ai grandi eventi mondani e quasi mai protagonista di cronache mondane, ha sempre separato nettamente la vita pubblica da quella privata.
Sposato e padre di due figli, vive principalmente a Milano, dove si trova la sede di EssilorLuxottica, ma trascorre lunghi periodi anche a Parigi e in Lussemburgo, dove si trova la holding Delfin. Chi lo conosce lo descrive come un uomo abitudinario, con una routine quasi โmonasticaโ: sveglia alle 5:30, due ore di lettura di report e giornali finanziari, e solo successivamente telefonate e riunioni operative.
Nonostante la sua fama di โmanager freddoโ, nel privato รจ noto per una grande attenzione alla famiglia e un legame molto stretto con la terra dโorigine in Umbria, dove possiede una tenuta immersa nel verde. Qui si ritira nei weekend lontano dai riflettori, coltivando uno stile di vita essenziale e discreto.
Ritratto privato
- Residenza principale: Milano
- Famiglia: sposato, due figli
- Origini: Cittร di Castello (PG), Umbria
- Ritiri: tenuta privata in campagna
- Routine quotidiana: sveglia presto, analisi dati e report prima di ogni decisione
10) Hobby e passioni: tra tecnologia e lettura
Dietro il profilo di manager razionale si nasconde un uomo curioso e appassionato di innovazione tecnologica. Milleri ama definire se stesso un โtech thinkerโ, ed รจ noto per collezionare apparecchiature vintage di informatica e telefonia degli anni โ80 e โ90: un ricordo dei suoi esordi imprenditoriali nel digitale.
Non รจ raro che nei weekend dedichi ore a sperimentare software di intelligenza artificiale o a studiare modelli di business delle startup piรน promettenti. ร anche un lettore compulsivo: biografie di grandi industriali, saggi di geopolitica, filosofia e manuali di economia comportamentale sono costantemente sul suo comodino.
Unโaltra grande passione รจ lโarte contemporanea. Possiede una collezione privata di oltre 200 opere, con una predilezione per la fotografia e le installazioni concettuali. In questo campo, perรฒ, preferisce rimanere nellโombra: poche aste pubbliche e molte acquisizioni riservate attraverso gallerie internazionali.
Top 5 passioni dichiarate di Francesco Milleri
- Innovazione digitale e intelligenza artificiale
- Lettura di biografie e saggi economici
- Arte contemporanea e fotografia
- Escursioni e natura in Umbria
- Collezionismo di tecnologia vintage
11) I rapporti con il potere
In unโItalia in cui i rapporti tra industria, banche e politica sono spesso opachi, Francesco Milleri rappresenta unโanomalia: รจ influente senza essere mai stato vicino a un partito politico. La sua forza non deriva da alleanze personali o correnti, ma dal controllo degli snodi strategici del capitale.
Questo lo rende una figura rispettata trasversalmente: governi di destra e sinistra, istituzioni finanziarie italiane ed europee, fondi sovrani e fondi pensione globali lo considerano un interlocutore affidabile. La sua strategia รจ semplice ma efficace: evitare lo scontro pubblico, non rilasciare dichiarazioni politiche e costruire relazioni personali solide e durature con chi conta davvero.
Il network di potere attorno a Milleri
- Banche centrali: rapporti con BCE e Banca dโItalia su normative e compliance
- Fondi globali: contatti diretti con BlackRock, Vanguard, Norges Bank
- Governi: interlocutore tecnico nei dossier su industria e Made in Italy
- Imprese: alleanze con gruppi come LVMH, Richemont e Prada per strategie di mercato
12) Vizi, debolezze e critiche
Come ogni figura di potere, anche Milleri non รจ immune da critiche. Alcuni lo definiscono un โuomo macchinaโ, capace di analizzare numeri e strategie ma meno sensibile agli aspetti umani dellโimpresa. Altri gli imputano uno stile decisionale fortemente accentrato, con poca delega operativa ai livelli intermedi.
Sul piano personale, il suo โvizioโ dichiarato รจ la perfezione: pretende il massimo da sรฉ stesso e dagli altri, spesso con ritmi lavorativi intensissimi che sfiorano le 14 ore al giorno. Nonostante non sia noto per eccessi o scandali, ha un debole per le auto sportive e le penne di lusso, due passioni che coltiva privatamente con collezioni notevoli.
Le principali critiche ricevute negli ultimi anni riguardano invece la concentrazione di potere nelle sue mani: come CEO di EssilorLuxottica, presidente di Delfin e figura chiave in Mediobanca e Generali, Milleri รจ diventato โlโuomo piรน potente del capitalismo italianoโ, suscitando interrogativi sul rischio di eccessiva centralizzazione. Tuttavia, finora i risultati industriali e finanziari hanno zittito gran parte delle contestazioni.
Critiche piรน frequenti
- Stile decisionale eccessivamente accentrato
- Poca delega e gestione top-down
- Concentrazione di potere potenzialmente rischiosa per il mercato
- Ritmi lavorativi molto elevati e aspettative altissime verso i collaboratori
13) Lโereditร e il futuro
Oggi Francesco Milleri รจ piรน di un CEO: รจ un architetto di sistemi. Lโereditร che sta costruendo va ben oltre i risultati trimestrali o i bonus milionari. Il suo obiettivo dichiarato รจ creare una struttura di governance italiana competitiva a livello globale, capace di connettere industria, finanza e innovazione sotto una regia coerente e di lungo periodo.
I prossimi anni saranno decisivi: il destino di Mediobanca, la nuova strategia industriale di Generali e lโespansione globale di EssilorLuxottica passeranno inevitabilmente per le sue scelte. Molti osservatori ritengono che, una volta completata la transizione, Milleri possa diventare il primo manager italiano a guidare un grande gruppo europeo del lusso o della finanza con un mandato anche politico-industriale.
Che piaccia o no, la sua figura rappresenta lโevoluzione del manager del XXI secolo: non piรน semplice esecutore, ma stratega, proprietario e custode del valore. E in un Paese spesso frammentato e incapace di visione, la sua determinazione e il suo pragmatismo lo rendono oggi una delle risorse piรน preziose del capitalismo italiano.
In sintesi โ Il profilo di Francesco Milleri
Nato | 1959, Cittร di Castello (PG) |
Formazione | Giurisprudenza (Firenze), MBA (Bocconi) |
Ruoli principali | Chairman & CEO EssilorLuxottica, Presidente Delfin |
Partecipazioni chiave | Mediobanca (~19,8%), Generali (~10%), Covivio (~27%) |
Compensi | Oltre 200 milioni โฌ (2024) |
Patrimonio stimato | Circa 1 miliardo โฌ |
Conclusione
Francesco Milleri incarna il prototipo del manager moderno: competente, visionario, tecnologico, ma anche concreto e spietato nella gestione del potere. La sua parabola โ da avvocato di provincia a vertice del capitalismo europeo โ รจ la dimostrazione di quanto contino oggi metodo, disciplina e strategia piรน delle relazioni politiche o delle ereditร familiari.
Con il controllo su EssilorLuxottica, la regia in Delfin e lโinfluenza su Mediobanca e Generali, Milleri รจ oggi una delle figure piรน potenti e determinanti dellโeconomia italiana ed europea. Ma la sua sfida piรน grande deve ancora venire: traghettare questo sistema verso un capitalismo di lungo periodo, sostenibile e competitivo. E, conoscendo il suo stile, รจ molto probabile che riuscirร anche in questo.
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