Apparati di Sicurezza di un Sommergibile e il Piccolo TITAN

Aggiornamenti: il sottomarino TITAN è imploso appena è sceso, lo ha confermato la Marina Militare Americana che ha sentito un botto con apparati segreti di monitoraggio. Innanzitutto facciamo chiarezza: un sommergibile serve solo per immersioni, un sottomarino può navigare giorni sott’acqua quindi qui stiamo parlando di un sommergibile, non di un sottomarino.

Apparati di Sicurezza di un Sommergibile e il Piccolo TITAN
Apparati di Sicurezza di un Sommergibile e il Piccolo TITAN

Un piccolo sommergibile non può avere gli apparati di sicurezza di un sottomarino militare

Un piccolo sommergibile privato, in questo caso di 12 metri di lunghezza, non può avere gli apparati di sicurezza che può avere un sottomarino militare che possono essere lunghi dai 50-60 metri ( come quelli italiani) fino a 200 metri 8 quelli più grandi con a bordo lanciatori di razzi intercontinentali.

Il sommergibile del Titanic di cui si parla iin questi giorni era studiato per immergersi in grandi profondità, stare un po di tempo , per poi riemergere.

Quindi la sua sicurezza era più che altro puntata verso la resistenza alle alte pressioni dei fondali marini.

Quando un sommergibile arriva a quelle profondità in pratica non ha possibilità di comunicare con l’esterno perchè la massa d’acqua intorno gli fa da schermo anche per le onde radio. Inoltre per avere apparecchi radio particolari, servono grandi spazi, spazi che un piccolo sommergibile di quella grandezza difficilmente può avere, in quanto occupati dai dispositivi di sicurezza obbligatori, dalla cabina per i passeggeri, riserva di ossigeno e acqua che serve per allagare alcune paratie e mandare in profondità lo scafo.

I dispositivi di sicurezza di un sommergibile

I sommergibili, come tutte le navi e i mezzi di trasporto marittimi, sono dotati di numerosi dispositivi di sicurezza per garantire la sicurezza dell’equipaggio e del veicolo stesso. Alcuni di questi dispositivi includono:

  1. Allagamento controllato e disallagamento: I sommergibili hanno la capacità di allagare o disallagare i loro compartimenti di zavorra per controllare la profondità a cui il sommergibile si trova. Questo può essere utilizzato per far emergere rapidamente il sommergibile in caso di emergenza.
  2. Sistemi di chiusura rapida: I sommergibili sono dotati di numerose porte stagne che possono essere chiuse rapidamente in caso di emergenza per prevenire l’allagamento di tutto il sommergibile.
  3. Sistemi di supporto vitale: Questi includono sistemi di riciclo dell’aria, che rimuovono l’anidride carbonica e reintroducono l’ossigeno nell’aria, e sistemi di depurazione dell’acqua.
  4. Sistemi anti-incendio: Questi includono estintori portatili, sistemi di allarme antincendio e sistemi di spegnimento automatico che possono rilasciare sostanze chimiche per soffocare un incendio.
  5. Equipaggiamenti di emergenza individuali: Come maschere di ossigeno e tute di sopravvivenza, per proteggere l’equipaggio in caso di emergenza.
  6. Dispositivi di segnalazione di emergenza: Includono boe di segnalazione che possono essere rilasciate per segnalare la posizione del sommergibile in caso di emergenza.
  7. Sistemi di evasione di emergenza: Alcuni sommergibili sono dotati di camere di evasione o di capsule di salvataggio che possono essere utilizzate per portare l’equipaggio in salvo in caso di emergenza.
  8. Sistemi di alimentazione di emergenza: Questi includono batterie di emergenza che possono fornire energia al sommergibile se il sistema di alimentazione principale fallisce.
  9. Sistemi di navigazione e di rilevamento delle profondità: Aiutano a prevenire collisioni con il fondale marino o con altri ostacoli.
  10. Formazione dell’equipaggio: Non è un dispositivo, ma è fondamentale per la sicurezza. L’equipaggio è addestrato per gestire varie situazioni di emergenza, compresi incendi, allagamenti, guasti meccanici ed emergenze mediche.

Ricorda che la sicurezza a bordo dei sommergibili è un tema complesso e richiede una combinazione di tecnologia avanzata, procedure operative ben progettate e addestramento dell’equipaggio. Le specifiche esatte possono variare a seconda del tipo di sommergibile e della nazione che lo opera.

Sistemi di comunicazione che usa uno sottomarino

La comunicazione con un sommergibile che si trova in immersione profonda è una sfida significativa. Le onde radio tradizionali, che funzionano bene attraverso l’aria, sono molto attenuate nell’acqua, soprattutto all’aumentare della profondità. Di conseguenza, i sommergibili hanno bisogno di metodi di comunicazione specializzati. Ecco alcuni metodi che possono essere utilizzati:

  1. Comunicazioni ELF (Extremely Low Frequency): Queste onde radio a bassissima frequenza (da 3 a 300 Hz) possono penetrare nell’acqua e nel terreno, rendendole utili per la comunicazione con i sommergibili sommersi. Tuttavia, a causa della loro bassa frequenza, la banda passante di queste comunicazioni è molto limitata, il che significa che possono trasmettere solo pochi bit al minuto. Di solito, vengono utilizzate per inviare comandi di “richiamo alla superficie” per consentire comunicazioni più dettagliate.
  2. Comunicazioni VLF (Very Low Frequency): Le comunicazioni VLF (3-30 kHz) non possono raggiungere profondità così grandi come le comunicazioni ELF, ma hanno una larghezza di banda maggiore, consentendo la trasmissione di più dati.
  3. Comunicazioni SLF (Super Low Frequency): Queste comunicazioni funzionano con frequenze ancora più basse di quelle VLF e sono un compromesso tra le comunicazioni ELF e VLF.
  4. Boe di comunicazione: Alcuni sommergibili possono dispiegare boe di comunicazione. Queste boe galleggiano sulla superficie dell’acqua e possono ricevere messaggi via satellite o radio a onde corte, che poi trasmettono al sommergibile utilizzando frequenze che possono penetrare nell’acqua.
  5. Cavi a filo: Alcuni sommergibili possono dispiegare un’antenna filare che può raggiungere la superficie dell’acqua per ricevere comunicazioni radio a banda più alta.
  6. Sonar acustico: Per comunicazioni a breve distanza, i sommergibili possono utilizzare comunicazioni acustiche, simili a come funziona il sonar.

È importante notare che molti di questi metodi richiedono che il sommergibile salga a una profondità minore o emerga completamente per ricevere comunicazioni dettagliate. Ad esempio, per le comunicazioni via satellite o per inviare dati digitali a velocità elevate, il sommergibile dovrebbe emergere o dispiegare una boa di comunicazione o un’antenna filare.

Apparati di Sicurezza di un Sommergibile e il Piccolo TITAN
Apparati di Sicurezza di un Sommergibile e il Piccolo TITAN

I sistemi di comunicazione del Piccolo Titan

Da quello che si apprende, il piccolo Titan usa evidentemente il “sistema a filo” cioè un cavo che viene rilasciato dalla nave appoggio che lo srotola sotto la sua chiglia.

In questo modo il piccolo sommergibile, stando sempre vicino a quel cavo, puàò usarlo come “antenna” e mandare dei messaggini.

Il problema è che evidentemente il sommergibile si è allontanato dalla perpendicolare della nave appoggio e non si sa bene dove sia.

Il relitto del Titanic si trova a 3.800 metri sotto l’oceano e lì non esistono sistemi per salvare nessuno ( almeno che si sappia)

Un sottomarino militare può scendere fino a 400-500 metri sott’acqua ( dati certi) poi forse ci sarà qualcuno che avrà fatto record a Noi segreti, ma di certo non possono andare a 4 chilometri sott’acqua a recuperare il Piccolo Titan.

L’equipaggio ha ancora poche ore, d’altronde nessuno ha idea come aiutarli e il loro sistema di respirazione ( simile a quello degli astronauti che ricicla la CO2) può durare solo 90 ore.Per entrare ed uscire dal Titan occorre che da fuori qualcuno sviti i 17 bulloni che serrano il “naso” (la parte grigia, in titanio) al corpo del mezzo. Lo scafo resistente del Titan è composto da un cilindro di fibra di carbonio dello spessore di 5 pollici (12,7 centimetri) alle cui estremità viene incollato un anello metallico su cui viene poi imbullonata una cupola per parte.

Una delle due cupole, come detto, funge da ingresso ed uscita.

La manovra di apertura per ovvi motivi deve essere fatta con il mezzo sulla sua “culla” al di fuori dell’acqua per evitarne l’immediato allagamento.

Pressione sott’acqua, differenza tra pressione tra il mare ed un lago

La pressione sott’acqua è la forza per unità di area esercitata dalla colonna d’acqua sopra un punto specifico sotto la superficie dell’acqua. Questa pressione aumenta con la profondità a causa del peso dell’acqua sopra. Inoltre, la pressione atmosferica alla superficie dell’acqua contribuisce anche alla pressione totale sott’acqua.

La pressione sott’acqua si può calcolare utilizzando la formula:

Pressione = densità dell’acqua x gravità x profondità + pressione atmosferica

Differenza di Pressione tra Mare e Lago:

  1. Densità dell’acqua: L’acqua salata dei mari e degli oceani è più densa dell’acqua dolce dei laghi a causa del sale disciolto. Questo significa che per una stessa profondità, la pressione sarà leggermente maggiore in mare rispetto a un lago.
  2. Altitudine: I laghi possono trovarsi a diverse altitudini. Un lago situato in montagna avrà una pressione atmosferica alla sua superficie inferiore rispetto a un mare al livello del mare. Questo può fare una differenza nella pressione sott’acqua, specialmente vicino alla superficie.
  3. Profondità: In generale, gli oceani sono molto più profondi dei laghi, il che significa che è possibile raggiungere pressioni molto più elevate negli oceani semplicemente immergendosi più in profondità.

In pratica, per piccole profondità, la differenza di pressione tra un lago e il mare non è così significativa da avere un impatto sostanziale su attività come il nuoto o la subacquea ricreativa. Tuttavia, per applicazioni specializzate come la ricerca subacquea profonda o le operazioni di sommergibili, le differenze di pressione e densità possono essere rilevanti.

La pressione sott’acqua a cui può sopravvivere un uomo

La pressione a cui un essere umano può sopravvivere sott’acqua e la pressione che un sottomarino può sopportare sono due concetti molto diversi.

Per gli esseri umani:

  1. Pressione Idrostatica: Gli esseri umani possono sopravvivere solo a una gamma relativamente limitata di pressioni idrostatiche. La maggior parte dei subacquei ricreativi non scende oltre i 40 metri di profondità, dove la pressione è di circa 5 atmosfere (1 atmosfera è la pressione al livello del mare).
  2. Pressione e Decompressione: Anche se tecnicamente un subacqueo potrebbe raggiungere profondità maggiori, ciò richiede un addestramento specialistico, e i rischi legati alla decompressione e alla narcosi da azoto aumentano significativamente. I subacquei che effettuano immersioni profonde utilizzano speciali miscele di gas per ridurre questi rischi.
  3. Record: Il record mondiale per l’immersione più profonda in apnea (senza attrezzature di respirazione) è di poco oltre 200 metri, mentre il record per l’immersione più profonda con attrezzature è di oltre 330 metri. Queste immersioni sono estremamente rischiose e richiedono un elevato livello di competenza.

Per i sottomarini:

  1. Profondità Operativa: I sottomarini sono costruiti per resistere a molta più pressione rispetto agli esseri umani. Un sottomarino militare moderno ha solitamente una profondità operativa di diverse centinaia di metri. Ad esempio, si ritiene che molte classi di sottomarini nucleari possano operare a profondità di 400-500 metri o più.
  2. Profondità di Crollo: Oltre alla profondità operativa, c’è una profondità di “crollo” a cui la struttura del sottomarino cederà a causa della pressione. Questo è significativamente più profondo della profondità operativa, ma varia a seconda della costruzione del sottomarino.
  3. Sottomarini di Ricerca: Sottomarini specializzati utilizzati per la ricerca oceanografica possono raggiungere profondità molto maggiori. Ad esempio, il sommergibile di ricerca “DSV Limiting Factor” ha effettuato immersioni fino alla Fossa delle Marianne, la parte più profonda degli oceani, a una profondità di quasi 11.000 metri (36.000 piedi).

In sintesi, la resistenza alla pressione per gli esseri umani è molto limitata rispetto a quella delle macchine progettate specificamente per operare a grandi profondità.

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