Incentivi fotovoltaico 2017, detrazioni fiscali

Come ottenere gli incentivi sul fotovoltaico per il 2017, quali documenti sono necessari, l’iter da seguire
Il decreto del 6 luglio 2012 stabilisce modi alternativi per ottenere l’accesso agli incentivi per i nuovi progetti in esercizio dopo il 1 ° gennaio del 2013. Ci sono tre procedure di base:
1) Iscriversi nel Registro degli impianti qualificati. L’operatore di un nuovo impianto con capacità minore di 5 MW deve richiedere l’iscrizione nel Registro degli impianti qualificati. Questo deve essere fatto entro un termine e secondo i requisiti e le procedure che prevede il decreto del 6 luglio 2012.
2) Partecipare ad un asta Discendente. L’operatore di un nuovo impiantocon una capacità che supera la soglia di 5 MW deve ottenere il permesso di partecipare ad un’asta discendente, gestito dal GSE. Questo deve essere fatto seguendo i requisiti e le norme di procedura stabilite dal decreto 6 luglio 2012. Le domande di partecipazione alle aste discendenti sono accettate da parte del GSE e saranno classificate in base alla migliore offerta del richiedente.
3)Accesso diretto. Questa opzione è disponibile solo per piccoli impianti. Le applicazioni e le condizioni per ottenere l’accesso diretto agli incentivi sono stabilite con il decreto del 6 luglio 2012.
Incentivi fotovoltaico 2016, detrazioni fiscali

Gli incentivi sul fotovoltaico saranno pagati per un periodo che varia a seconda della tecnologia.

Nel giugno 2012, il governo italiano ha approvato il Conto Energia V, la quinta versione della normativa che disciplina il settore delle energie rinnovabili compreso il regime di incentivi che si applica al fotovoltaico. Il Conto Energia V ha introdotto una specifica nazionale di incentivi per gli impianti solari fotovoltaici. Molti piccoli impianti con una capacità inferiore ai 12 kW saranno ammessi automaticamente al sistema di incentivazione, mentre tutte gli altri impianti devono passare attraverso una procedura di registrazione.
Il Conto Energia V prevede anche premi e tariffe speciali per gli impianti di auto-consumo, gli impianti che hanno subito lavori di rimozione dell’amianto e quelli sviluppati da enti pubblici.

L’autorizzazione unica

Come nel caso di altri impianti FER, l’autorizzazione unica è rilasciata da un’autorità regionale, o da un’altra autorità delegata, nel rispetto delle leggi di pianificazione ambientale e delle città locali. Prima del rilascio, qualsiasi autorità pubblica che ha un interesse nella questione ha il diritto di esprimere un parere sul progetto proposto. Queste opinioni sono considerate nel contesto del processo di autorizzazione. L’autorizzazione unica conterrà condizioni vincolanti per lo sviluppo del progetto. A conclusione della procedura di autorizzazione unica, l’autorizzazione viene pubblicata e può essere oggetto di ricorso da parte di terzi interessati per una serie di motivi. Lo sviluppatore ha il diritto di stipulare accordi con le autorità locali per stabilire misure di compensazione a patto che questi siano in conformità dei criteri stabiliti nella normativa regionale.
Per il collegamento di un nuovo impianto da fonti rinnovabili alla rete, un accordo deve essere raggiunto tra il promotore e l’operatore di rete locale, ai sensi delle norme e dei criteri stabiliti dalla TICA. L’autorizzazione unica conterrà le istruzioni in materia di interconnessione a cui il gestore di rete deve aderire. Il proprietario, lo sviluppatore e l’impianto, deve entrare in un accordo con l’operatore di reti per la gestione della interconnessione e della fornitura dei relativi servizi.
L’energia prodotta può essere venduta sul mercato o al GSE per mezzo di un accordo speciale. I ricavi generati da tali vendite sono, per ora, da contare in aggiunta ai ricavi previsti dal regime di incentivi, ma a partire dal 2013 la misura per gli impianti solari fotovoltaici comprenderà le entrate degli incentivi pubblici.

Le proprietà di Interesse pubblico

Ai sensi del Decreto 387/2003, gli impianti a fonti rinnovabili e delle relative infrastrutture sono classificate come proprietà di interesse pubblico. In quanto tale, uno sviluppatore ha diritto per legge di espropriare il terreno necessario per lo sviluppo di tali progetti nel caso in cui ci sia un accordo con il proprietario del terreno in questione se non viene raggiunta in via amichevole. La procedura di esproprio è guidata dalle autorità locali competenti, che notifica tutti i proprietari terrieri interessati che, a sua volta, aderiscono ad un accordo con lo sviluppatore o che faccia un esproprio della loro proprietà in cambio di un indennizzo da parte dello sviluppatore.
Il mercato delle energie rinnovabili in Italia offre grandi opportunità per gli investitori e gli sviluppatori. La crescita di questo settore creerà posti di lavoro e stimola l’innovazione nell’economia globale. Per quanto riguarda il settore fotovoltaico, sempre più impianti sui tetto stanno facendo la loro comparsa utilizzando tecnologie d’avanguardia. L’Italia si aspetta di attrarre investimenti in nuove tecnologie per lo sviluppo di progetti eolici e per gli sprechi di energia.

Conclusioni: incentivi fotovoltaico

Come risultato nel forte sostegno del governo e della cooperazione da parte delle banche e altri istituti finanziari, il mercato italiano delle energie rinnovabili continua a prosperare. La capacità sociale del fotovoltaico è cresciuta ad un enorme tremila per cento negli ultimi tre anni. Il mercato eolico ha sostenuto investimenti ad alti livelli, con il numero di installazioni in aumento del 39 per cento rispetto allo scorso anno.Mentre il tasso di sviluppo degli impianti fotovoltaici ha rallentato nel corso dell’ultimo anno a causa dei recenti tagli degli incentivi disponibili nell’ambito del Conto Energia V, tutte le altre fonti energetiche rinnovabili stanno ancora beneficiando di un favorevole regime di incentivazione. Inoltre, negli ultimi mesi, gli sviluppatori hanno notato una maggiore efficienza nelle procedure autorizzative.

 

Dato il regime di incentivazione del governo esistente, il mercato delle energie rinnovabili in Italia sembra pronto per una crescita sostenuta negli anni successivi. La normativa vigente prevede incentivi ad un livello sufficiente per gli sviluppatori che stanno guardando al mercato italiano delle energie rinnovabili con molto interesse.

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