Perché Vladimir Putin odia l’Occidente: motivi e Cosa fa per Indebolirci

Il confronto tra Russia e Occidente non è solo geopolitico, ma anche culturale e ideologico. Negli ultimi vent’anni, Vladimir Putin ha trasformato la narrazione anti-occidentale in un pilastro della politica russa, descrivendo gli Stati Uniti e l’Europa come minacce esistenziali alla sovranità e ai valori tradizionali della Russia.

Putin vede l’occidente come un inferno in terra in cui ci sono tutti i mali del mondo, permissivismo, drogati, omosessualità esibita, ateismo, cancellazione di tutti i valori vecchi valori come Patria, Famiglia, Bene Supremo, lealtà alla nazione, e far rimanere l’unico valore che tutti capiscono, cioè quello del denaro, una civiltà in via di estinzione anche con numeri in quanto ‘inquinata’ da altre etnie che che stanno formando in un coacervo di culture che si azzereranno a vicenda, il tutto per favorire l’unica cosa che sappiano far crescere: il capitale. Una visione marxista-leninista oltre che molto conservatrice, come nel peggior bigottismo della Chiesa Russa , che come molti sanno è molto condizionata ancora da pratiche quasi sciamaniche che vedono nel “capo” o “duce” o “Zar” il profeta che le può far salvare dalle grinfie del maligno e del malcostume che arriva da occidente,

Pewr questo Putin odia l’occidente e per questo sta cercando tutte le ripste positic

Ma perché Putin “odia” l’Occidente? Quali discorsi e testi ufficiali svelano il suo disprezzo? E con quali strumenti cerca di realizzare i suoi obiettivi? Vediamolo in dettaglio.


Perché Putin vede l’Occidente come un nemico

Il trauma del crollo dell’URSS

Putin considera il 1991 una catastrofe geopolitica: la Russia perse territori, influenza e prestigio. In un famoso discorso del 2005 definì il crollo dell’URSS «la più grande catastrofe geopolitica del XX secolo».

Negli anni ’90, Mosca visse crisi economica e instabilità politica, mentre la NATO si espandeva verso est. Questa fase alimentò il risentimento verso l’Occidente, accusato di aver approfittato della debolezza russa.


Accusa di ipocrisia occidentale

Dal punto di vista di Putin, l’Occidente ha tradito gli accordi verbali post-Guerra Fredda che avrebbero dovuto limitare l’espansione della NATO.

Nel suo famoso discorso di Monaco (2007), Putin accusò gli USA di voler costruire un «mondo unipolare» e di non rispettare la sovranità altrui.


Critica dei «valori liberali»

Putin ha anche sviluppato una narrazione fortemente antiliberale. In diversi discorsi (soprattutto ai forum Valdai dal 2013 in poi), ha descritto l’Occidente come moralmente decadente, corrotto dall’individualismo, dal multiculturalismo e dalla perdita dei valori tradizionali.

Nel discorso del 30 settembre 2022 (annessione delle regioni ucraine), dichiarò:

“La dittatura dell’Occidente è diretta contro tutte le società, compresi i popoli dei Paesi stessi dell’Occidente. È un completo rifiuto della cultura tradizionale.”


I principali discorsi e testi in cui Putin manifesta ostilità verso l’Occidente

Discorso di Monaco (2007)

  • Denuncia l’egemonia statunitense.
  • Accusa la NATO di tradire la fiducia russa.
  • Segna la fine dell’illusione di cooperazione post-Guerra Fredda.

Forum Valdai (2013-2023)

  • Critica costante del liberalismo occidentale.
  • Difesa dei «valori tradizionali russi» come antidoto alla decadenza.
  • Definizione della Russia come baluardo conservatore.

Articolo «Sull’unità storica di russi e ucraini» (2021)

  • Pubblicato sul sito del Cremlino.
  • Descrive l’Ucraina come «parte integrante» della storia russa.
  • Accusa l’Occidente di fomentare divisioni per indebolire la Russia.

Discorso del 21 febbraio 2022

  • Alla vigilia dell’invasione su larga scala dell’Ucraina.
  • Ridicolizza la sovranità ucraina, definendola «creazione artificiale di Lenin».
  • Accusa la NATO di preparare la guerra contro la Russia.

Discorso del 30 settembre 2022

  • Annessione di 4 regioni ucraine.
  • Attacco ideologico all’Occidente, accusato di essere «satanico» e anti-tradizionale.

Quali sono gli obiettivi di Putin?

Putin non mira a conquistare l’Occidente con carri armati, ma a minarne l’unità e l’egemonia. I suoi obiettivi strategici includono:

  • Fine del predominio americano.
  • Creazione di un ordine mondiale multipolare.
  • Frattura della coesione NATO e UE.
  • Contenimento delle rivoluzioni democratiche nello spazio ex sovietico.

Gli strumenti di Putin per «distruggere» l’Occidente

Forza militare convenzionale e nucleare

  • Invasione dell’Ucraina come dimostrazione di forza.
  • Modernizzazione dell’arsenale nucleare.
  • Ricorso alla minaccia nucleare per scoraggiare l’intervento occidentale.

Guerra ibrida e informazione

  • Cyber-attacchi contro infrastrutture occidentali.
  • Disinformazione sui social media.
  • Supporto a movimenti populisti e anti-establishment.

Ricatto energetico

  • Uso di gas e petrolio per esercitare pressione sull’Europa.
  • Contratti vantaggiosi per alleati strategici.

Diplomazia parallela

  • Rafforzamento di alleanze con Cina, Iran, India.
  • Promozione di organizzazioni come BRICS e SCO.
  • Creazione di alternative a SWIFT per aggirare le sanzioni.

Strumenti finanziari

  • Accumulo di riserve auree.
  • Creazione di sistemi di pagamento alternativi.
  • Diversificazione degli scambi in valute diverse dal dollaro.

Ricapitolando

Il conflitto tra Putin e l’Occidente va oltre i confini ucraini. È un confronto tra due visioni del mondo: da un lato il liberalismo democratico e dall’altro il nazionalismo autoritario e tradizionalista.

Putin non cerca di «conquistare» l’Occidente, ma di dividerlo, delegittimarlo e indebolirne i valori, usando ogni strumento a disposizione: militare, economico, digitale e culturale.

Comprendere questi obiettivi è essenziale per capire non solo la guerra in Ucraina, ma anche le tensioni più ampie che plasmano il XXI secolo.

Differenza tra popolo russo e popoli occidentali secondo Putin

✅ In breve

Putin considera il popolo russo moralmente e storicamente superiore rispetto agli occidentali, ma non nel senso biologico di razzismo etnico: la superiorità è di tipo culturale e spirituale.

L’idea di fondo è:

«Noi russi siamo un popolo portatore di valori tradizionali e di una missione storica unica. L’Occidente ha tradito le sue radici cristiane ed è decaduto.»

Vediamo come e perché.


1️⃣ La missione «civilizzatrice» russa

  • Nella narrativa putiniana, la Russia non è solo un Paese, ma una civiltà a sé stante.
  • Putin dice spesso che la Russia è chiamata a difendere i valori tradizionali (famiglia, religione, patria) che l’Occidente ha perso.
  • I russi sono descritti come spiritualmente più puri e meno corrotti dall’individualismo e dal consumismo.

✅ Esempio: Discorso del 30 settembre 2022

«Siamo orgogliosi che nel nostro Paese ci sia una tale grande tradizione di valori spirituali e morali.»


2️⃣ Critica feroce all’Occidente «decadente»

  • Putin accusa l’Occidente di decadenza morale, di aver perso la fede cristiana autentica, di celebrare il relativismo.
  • La retorica del Cremlino dipinge gli occidentali come confusi, deboli, ossessionati dai diritti individuali e incapaci di sacrificio per la patria.

✅ Forum Valdai 2013

«Molti Paesi euro-atlantici stanno negando le proprie radici, compresi i valori cristiani.»


3️⃣ Il mito del «popolo resistente»

  • Il popolo russo è celebrato come resiliente, capace di soffrire e vincere guerre terribili (Napoleone, Hitler, NATO).
  • Propaganda: i russi sarebbero più «forti» perché temprati dalle difficoltà.

✅ Discorso del 9 maggio (Vittoria nella Grande Guerra Patriottica)

  • «Il popolo russo ha salvato il mondo dal nazismo.»
  • Retorica simile usata oggi per giustificare la guerra in Ucraina.

4️⃣ Contrapposizione «noi contro loro»

  • Putin descrive un Occidente che vuole umiliare e distruggere la Russia.
  • I russi sono presentati come vittime della congiura occidentale, ma anche come gli unici capaci di resistere.
  • Questo crea un’identità «assedio contro la corruzione straniera».

✅ Discorso del 21 febbraio 2022

«Vogliono distruggerci non perché siamo pericolosi, ma perché non vogliono vederci forti e indipendenti.»


5️⃣ Aspetti religiosi e ideologici

  • Putin (con la Chiesa Ortodossa) presenta la Russia come ultimo baluardo del cristianesimo tradizionale.
  • Descrive l’Occidente come apostata, materialista, persino satanico.
  • Il popolo russo è «scelto» per difendere la vera fede.

✅ Patriarca Kirill:

«La guerra in Ucraina è una lotta metafisica tra il bene e il male.»


6️⃣ Come comunica questo al popolo russo

  • Propaganda di Stato: TV, scuole, film patriottici.
  • Narrazione di un popolo «unito», «sacro», «portatore di valori eterni».
  • L’Occidente è ritratto come corrotto e ostile.

✅ Sintesi finale

Putin non considera i russi «superiori» in senso biologico razziale, ma culturalmente e spiritualmente.

  • Russia = civiltà tradizionale, cristiana, forte, pronta al sacrificio.
  • Occidente = corrotto, decadente, individualista, privo di valori.
  • Popolo russo = ultimo baluardo contro la rovina globale.

Questa visione serve:
✅ A giustificare la politica estera aggressiva.
✅ A unire il popolo russo contro un nemico esterno.
✅ A rafforzare il potere interno, accusando l’Occidente di voler distruggere la Russia.

Come Putin sta cercando di usare i BRICS per indebolire l’occidente

✅ In sintesi

Putin vede i BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica, e ora con l’allargamento anche Iran, Egitto, Etiopia, Emirati, ecc.) come strumento per costruire un ordine multipolare che riduca l’egemonia occidentale.

L’idea è:

«Se l’Occidente vuole isolarci, creiamo un nostro sistema globale alternativo.»

Vediamo come.


1️⃣ Creare un fronte economico alternativo

  • Mosca spinge per scambi in valute locali, per ridurre la dipendenza dal dollaro.
  • Vuole rafforzare sistemi di pagamento alternativi a SWIFT, già testati con la Cina.
  • Appoggia proposte di moneta comune o di settlement in valuta BRICS, tema discusso a Johannesburg (BRICS 2023).

🎯 Obiettivo: indebolire il potere sanzionatorio di USA e UE.


2️⃣ Sostegno politico contro l’isolamento

  • Dopo l’invasione dell’Ucraina, l’Occidente ha cercato di isolare la Russia diplomaticamente.
  • Nei BRICS però Russia e Cina hanno voti e possono bloccare prese di posizione anti-russe.
  • Paesi come India e Brasile mantengono neutralità o cautela, rifiutando sanzioni.

✅ Risultato: Putin dimostra che la Russia non è isolata a livello globale, ma solo dall’Occidente.


3️⃣ Allargamento dei BRICS

  • Putin sostiene l’espansione per aumentare il peso economico e demografico del gruppo.
  • Nuovi membri come Iran o Etiopia vedono Mosca come partner anti-Occidente.
  • Allargare i BRICS significa renderli meno «liberali» e più anti-egemonici.

✅ Più membri = più influenza per Mosca nel Sud Globale.


4️⃣ Partnership strategica con la Cina

  • Cina e Russia allineate sul «mondo multipolare».
  • Putin cerca nei BRICS un canale per coordinarsi con Pechino, pur mantenendo autonomia.
  • Progetti congiunti su energia, infrastrutture, investimenti.

✅ Mosca si propone come fornitore di energia sicuro, fuori dal controllo occidentale.


5️⃣ Appoggio ai Paesi in via di sviluppo

  • Putin vuole «vendere» la Russia come difensore dei Paesi emergenti contro il neocolonialismo occidentale.
  • Sconti sul grano, armi a basso costo, progetti energetici.
  • Retorica anti-sanzioni e anti-dollaro attrae Paesi frustrati dall’ordine americano.

✅ Obiettivo di lungo termine: creare consenso globale contro l’Occidente.


🔎 Esempi concreti

✅ Vertice BRICS 2023 a Johannesburg:

  • Putin (in videocollegamento causa mandato CPI) spinge per il commercio in valute locali.
  • Approva l’allargamento a Iran, Emirati, Etiopia.
  • Messaggio: «I BRICS non sono contro qualcuno, ma per un mondo multipolare» (frase tipica, ma chiaro riferimento anti-occidentale).

✅ BRICS Bank (NDB):

  • Russia promuove finanziamenti senza condizioni politiche occidentali.
  • Alternativa a FMI/Banca Mondiale.

✅ Coordinamento energetico:

  • Mosca vende più petrolio a India e Cina a prezzi scontati.
  • Consolida dipendenza energetica reciproca.

🧭 Conclusione

Putin non controlla i BRICS, ma cerca di usarli per:

  • Indebolire il predominio del dollaro.
  • Eludere le sanzioni occidentali.
  • Rompere l’isolamento diplomatico.
  • Riposizionare la Russia come leader del Sud Globale.
  • Costruire un ordine multipolare ostile all’egemonia americana.

I BRICS non sono un’alleanza militare, ma un’arma diplomatica ed economica nella strategia russa di lungo termine per ridurre il potere occidentale.

Come putin sta usando le nazioni africane per andare contro gli interessi dell’occidente

✅ In breve

Putin usa le alleanze e le influenze in Africa come leva strategica anti-occidentale per:

  • Ridurre l’influenza di Francia, USA e UE.
  • Ottenere risorse strategiche (oro, uranio, gas).
  • Costruire voti di appoggio nei consessi internazionali (ONU).
  • Aprire mercati alternativi per aggirare le sanzioni.
  • Proiettare potere militare e diplomazia attraverso reti di mercenari (Wagner).

1️⃣ Strumenti principali di influenza russa in Africa

🗡️ Gruppo Wagner e contractor militari

  • Forniscono sicurezza a regimi «amici», proteggendo dittatori o giunte militari.
  • Hanno combattuto in Mali, Repubblica Centrafricana, Sudan, Libia.
  • In cambio ottengono concessioni minerarie (oro, diamanti, uranio).

✅ Obiettivo: creare Stati-clienti che tagliano i legami con Parigi, Washington o Bruxelles.


🤝 Sostegno politico alle giunte militari

  • Dopo i colpi di Stato in Mali, Burkina Faso e Niger, la propaganda russa ha appoggiato apertamente i militari anti-francesi.
  • In molti casi, i leader golpisti hanno espulso truppe francesi e cercato legami con Mosca.
  • La Russia si propone come partner senza lezioni sui diritti umani.

✅ Esempio: la giunta del Mali ha firmato contratti di sicurezza con Wagner e tagliato i ponti con la Francia.


💰 Risorse naturali in cambio di sostegno

  • Contratti per oro, diamanti, petrolio, uranio.
  • Illeciti o semi-legali: Wagner usa miniere per finanziare operazioni e aggirare sanzioni.
  • Accordi energetici e militari con Algeria, Egitto, Sudafrica.

✅ Risultato: la Russia si assicura risorse preziose per la sua economia sotto sanzioni.


🌐 Diplomazia ONU e voti africani

  • L’Africa ha 54 voti all’ONU.
  • La Russia coltiva legami per impedire risoluzioni ostili o mostrare che le sanzioni occidentali sono «imperialiste».
  • Molti Stati africani si astengono o votano contro risoluzioni anti-russe.

✅ Obiettivo: dimostrare che Mosca non è isolata.


📢 Propaganda anti-occidentale

  • Media russi (RT, Sputnik) attivi in Africa con narrazione anti-coloniale.
  • Putin si presenta come difensore della sovranità africana contro il «neocolonialismo» occidentale.
  • Campagne social che alimentano sentimenti anti-francesi e anti-americani.

✅ Risultato: erosione dell’influenza tradizionale di Francia e USA.


2️⃣ Paesi chiave dove Mosca ha guadagnato influenza

✅ Mali
✅ Burkina Faso
✅ Repubblica Centrafricana
✅ Sudan (prima della guerra civile interna)
✅ Libia (alleanza con Haftar)
✅ Algeria e Egitto (cooperazione militare ed energetica)
✅ Niger (colpo di Stato nel 2023 con simpatie pro-russe)


3️⃣ Come Putin usa queste alleanze contro l’Occidente

✅ Sfruttare i colpi di Stato per espellere soldati occidentali.
✅ Offrire alternative militari ai governi isolati dall’Occidente.
✅ Garantire protezione alle giunte in cambio di accesso a risorse strategiche.
✅ Minare la posizione francese nel Sahel, presentandosi come liberatore.
✅ Aumentare i voti amici all’ONU, impedendo sanzioni più dure.
✅ Destabilizzare i rivali occidentali dividendo alleanze e obbligandoli a spese di contro-intervento.


4️⃣ Vertici Russia-Africa: la vetrina diplomatica

  • Russia–Africa Summit 2019 e 2023.
  • Putin promette:
    ✅ Cancellazione di debiti storici.
    ✅ Grano a basso costo o gratuito.
    ✅ Armi e addestramento.
    ✅ Partnership “senza condizioni” sui diritti umani.
  • Diplomazia del grano: dopo il blocco del Mar Nero, Mosca offre spedizioni gratuite ad alcuni Paesi africani.

✅ Narrazione russa: «Noi vi trattiamo da partner, l’Occidente vi ha colonizzati.»


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✅ Conclusione

Putin non vuole colonizzare l’Africa “alla vecchia maniera”, ma usarla come arma geopolitica anti-occidentale.

Attraverso mercenari, accordi minerari, propaganda anti-coloniale e alleanze con regimi militari, Mosca:

  • Riduce l’influenza di Francia, USA ed Europa.
  • Si garantisce risorse preziose per l’economia sanzionata.
  • Ottiene voti all’ONU.
  • Mostra al mondo che l’Occidente non riesce a isolarla.

È una strategia ibrida che combina forza militare privata, diplomazia economica, narrazione ideologica e cooperazione politica.

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