Facoltà d’Ingegneria più Facili: ecco quali sono

Dopo aver visto le più difficili, ora vediamo quali sono i corsi di laurea di ingegneria più complicati, infatti da sempre ingegneria è garanzia per un mercato del lavoro che cambia rapidamente, la laurea in ingegneria trova una vasta serie di applicazioni in molti campi, che siano essi della vita quotidiana che di quella professionale. E’ convinzione popolare che le facoltà d’ingegneria siano più difficili rispetto alle umanistiche, ma non sempre questa affermazione è vera.

Gli effettivi livelli di difficoltà sono comunque soggettivi, a seconda di obiettivi, risolutezza nello studio e, talvolta, condizionamenti esterni, ma possono dipendere spesso e volentieri anche dalla natura della facoltà. Indipendentemente da obblighi di frequenza e test d’ammissione, esistono facoltà d’ingegneria più facili di altre, quali sono?

Le facoltà d’ingegneria garantiscono un lavoro

In molti pensano che dire che “una laurea di ingegneria é più difficile di una umanistica” sia uno stereotipo, ma non è così, questo corrisponde a realtà, supportata dai dati.

  • Le lauree umanistiche e sociali sono più semplici
  • Le lauree scientifiche e ingegneristiche sono più difficili

Oltre che più difficili per via della natura dei loro contenuti, obblighi di frequenza e test d’ammissione, le seconde vengono comunemente considerate anche le più performanti, maggiormente applicabili al mercato del lavoro odierno e meno suscettibili al tasso di disoccupazione.

Ciò viene confermato dalle statistiche AlmaLaurea, che per le facoltà d’ingegneria mostrano tassi d’occupazione entro i 5 anni dalla laurea dal 70% al 90%, anche in tempi di crisi: il 75,5% degli ingegneri percepisce un compenso medio di quasi 1.700 euro mensili.

Facoltà d'Ingegneria più Facili: ecco quali sono
Sopra: la Facoltà di ingegneria di Perugia dove ci sono molti dei corsi di laurea descritti qui sotto

Le 5 facoltà d’ingegneria più facili

Ci sono però dei corsi di laurea triennali di ingegneria che possono considerarsi molto più facili degli altri proprio per il limitato numero di esami da fare e il limitato numero di anni da studiare.  Ovviamente, come dicevamo, molte presentano esami più semplici rispetto alla media, che si basano su nozioni scientifiche limitate, inserite però in piani di studio completi e anch’essi particolarmente impegnativi. In ogni caso, le iscrizioni a lauree in ingegneria hanno segnato un +11,1%, di cui il 22% presso i Politecnici di Milano e Torino: ad asserirlo sono i dati 2018-2019 del Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri.

Ingegneria per ambiente e territorio

Corso triennale che guida lo studente in un’ampia serie di competenze legate a struttura e valore di ambiente e territorio. Orientamenti principali sono:

  • Analisi del contesto in cui si sviluppa la società
  • Gestione delle risorse naturali
  • Conoscenza di potenzialità e limiti delle risorse naturali
  • Studio dei processi sull’ecosostenibilità
  • Organizzazione e difesa del territorio
  • Prevenzione rischi

Tali tematiche si approfondiranno con approccio sia tattico che strategico, formulando interventi mirati sia in laboratorio sia direttamente negli ambienti di riferimento.

L’ingegnere ambientale può trovare occupazione principalmente in studi professionali, società d’ingegneria e di servizi ambientali e territoriali, imprese di costruzione, manutenzione, bonifica e difesa del suolo, che utilizzano strumenti di monitoraggio ambientale. Al termine del corso triennale, il laureato può proseguire con una facoltà specialistica in Environmental and land planning engineering, Civil engineering for risk mitigation o Ingegneria geo-informatica.

Ingegneria gestionale

Percorso universitario triennale volto a trasmettere allo studente nozioni e competenze per guidare realtà imprenditoriali verso il cambiamento, affiancando ruoli tecnici, comprendendone i principi e la loro applicazione nelle dinamiche d’impresa. Principali tematiche saranno:

  • Comprensione degli scenari di consumo
  • Studio di contesto, funzioni, processi e aree decisionali
  • Sviluppo di soluzioni innovative e modelli competitivi con approccio ingegneristico
  • Analisi di dinamiche organizzative

Il piano di studi porterà all’interazione professionale, efficace, responsabile e costruttiva nell’ambito professionale, aziendale e industriale.

L’ingegnere gestionale può trovare occupazione principalmente in società di consulenza, imprese manifatturiere, banche e assicurazioni, enti pubblici e non-profit. Al termine del corso triennale, il laureato può proseguire con una facoltà specialistica in Management engineering.

Ingegneria meccanica

Facoltà triennale che porta lo studente a divenire ingegnere attraverso preparazione tecnica e scientifica di base con competenze economiche e applicative. Principali mansioni saranno di progettazione, creazione e gestione di:

  • Prodotti
  • Processi tecnologici
  • Impianti industriali

Il percorso ha inizio con discipline propedeutiche di base proseguendo con formazione più ingegneristica legata alla meccanica; infine, nel terzo anno si può scegliere un percorso propedeutico alla facoltà specialistica o uno professionalizzante, in cui è presente un tirocinio formativo obbligatorio.

L’ingegnere meccanico può trovare occupazione in tutti quegli ambienti industriali e progettuali che prevedono sviluppo di prodotti, installazione e collaudo di macchinari e sistemi complessi. Al termine del corso triennale, il laureato può proseguire con una facoltà specialistica in Mechanical engineering.

Ingegneria dell’automazione

Percorso universitario triennale che ha come scopo quello di formare lo studente a progettazione, realizzazione, sviluppo e gestione di macchine e strumenti che automatizzino i processi. Sono richieste esperienza e creatività per integrare tra loro tecnologie:

  • Classiche
    • Meccanica
    • Elettrica
    • Termodinamica
  • Moderne
    • Automatica
    • Elettronica
    • Informatica

La facoltà assicura adeguata preparazione di discipline di base come matematica o fisica, assieme ad altre tipiche dell’ingegneria come meccanica, termodinamica, elettrotecnica, informatica e robotica.

L’ingegnere dell’automazione può trovare occupazione in tutti quegli ambienti industriali, produttivi e di servizi che interagiscono con sistemi automatizzati e meccatronici, come di trasporti, pubblica utilità e fornitura d’energia rinnovabile, comparti ormai fortemente legati all’automazione. Al termine del corso triennale, il laureato può proseguire con una facoltà specialistica in Automation and control engineering.

Ingegneria informatica

Corso di laurea triennale mirato a formare studenti attraverso metodi d’indagine e progettazione legati all’informatica, con padronanza delle principali metodologie. Maggiori ambiti progettuali saranno:

  • Software
  • Reti
  • Elaboratori
  • Sistemi informativi

La didattica sarà inizialmente incentrata su preparazione di base, con l’approfondimento di discipline quali fisica, matematica, geometria, algebra, analisi e statistica, seguita poi da fondamenti di elettronica, automazione e tecnologie delle comunicazioni.

L’ingegnere informatico può trovare occupazione principalmente in PMI, startup innovative e aziende private e pubbliche, per le quali si progetteranno reti proprietarie, architetture, sistemi informativi e basati sull’intelligenza artificiale. Al termine del corso triennale, il laureato può proseguire con una facoltà specialistica in Computer science and engineering. QUI: Come diventare ingegnere informatico

Come diventare ingegnere edile

Quindi è meglio scegliere un corso di laurea triennale più facile, o un corso completo ma più complicato?

Dipende da molti fattori. Innanzitutto quello umano: se siamo portati allo studio, alla matematica, e ci fa piacere cimentarci in queste materie, allora possiamo anche pensare di provare a fare uno dei corsi più difficili.

Se invece ci fa fatica studiare, lo vediamo più come un obbligo per entrare nel mondo lavorativo, allora sarà bene approdare ad una laurea triennale che è più breve e più semplice ma comunque spendibile nel mondo del lavoro come Informatica o Meccanica, figure professionali ancora molto ricercate.

Al termine di quest’analisi, si può facilmente capire come le facoltà d’ingegneria più facili presentino caratteristiche intrinseche e altre condivise, non solo tra loro ma anche con i corsi più difficili. Ciò può far comprendere l’elevato livello di trasversalità tra esse, che si noterà in modo maggiore approdando alle facoltà specialistiche.

A conti fatti, considerando anche i vari esami di ogni facoltà, talvolta più ostici rispetto alla media, talaltra più semplici, la differenza tra lauree facili e difficili si può in molti casi assottigliare, poiché molto dipenderà dalla propria inclinazione allo studio e la serietà che vi si porrà, oltre che, in minor parte, dalla qualità dell’ateneo scelto.

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