Negli ultimi anni, l’Argentina ha attraversato una crisi economica profonda caratterizzata da iperinflazione, calo del PIL, deficit pubblico e un aumento drastico della povertร . Con l’elezione di Javier Milei a novembre 2023, si รจ aperta una nuova fase nella storia economica del Paese.
- Lโeconomia argentina prima di Milei.
- Il contesto e le promesse legate allโarrivo di Javier Milei.
- Le principali riforme economiche intraprese dal suo governo.
- Lo stato attuale dellโeconomia (maggio 2025) con dati aggiornati.
- Le prospettive future per lโArgentina sotto la guida di Milei.
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1. Lโeconomia argentina prima di Milei
1.1 Crisi macroeconomica e iperinflazione
Prima dellโavvento di Milei, lโArgentina stava vivendo una delle peggiori crisi economiche degli ultimi decenni. Nel 2023, il tasso di inflazione annuo aveva superato il 211,4%, rendendo il Paese quello con il costo della vita piรน elevato al mondo . Gli squilibri fiscali, con un deficit pubblico superiore al 5% del PIL, e lโelevato debito estero, aggravato da un ruolo decrescente delle riserve valutarie, avevano alimentato instabilitร e sfiducia sui mercati internazionali.
1.2 Recessione e calo del PIL
Nel 2023, la contrazione del PIL era stata dellโ1,6% a causa sia della peggiore siccitร in cento anni, che aveva penalizzato il settore agricolo, sia della ridotta domanda interna . Il 2024 ha segnato un ulteriore calo del PIL stimato al -3,5%, secondo la Banca Mondiale . Questi dati riflettevano il perdurante impatto della crisi climatica sul comparto agricolo e delle politiche economiche inadeguate a fronteggiare lโiperinflazione.
1.3 Povertร e disuguaglianze
Il forte aumento dei prezzi e il calo dei redditi reali avevano spinto la povertร oltre il 40% della popolazione. Secondo lโINDEC, circa il 35% degli argentini non aveva abbastanza risorse per garantirsi unโalimentazione minima . La disoccupazione si attestava sopra il 12%, mentre la sfiducia nei confronti delle istituzioni economiche raggiungeva livelli record, con il 69% degli intervistati convinti che non fosse un buon momento per cercare lavoro .
2. Lโarrivo di Javier Milei
2.1 Contesto politico e programma elettorale
Javier Milei, economista liberale e outsider politico, vinse le elezioni presidenziali di novembre 2023 con una piattaforma basata su:
- Riduzione drastica della spesa pubblica: tagli ai ministeri e licenziamenti nella pubblica amministrazione.
- Dollaro e abolizione del Banco Central: promessa di chiudere la banca centrale e introdurre la libera circolazione di qualsiasi valuta.
- Riforme fiscali radicali: riduzione fino al 90% delle imposte nazionali.
- Apertura commerciale: trattati di libero scambio, fra cui un accordo pilota con gli USA.
Questa proposta radicale si scontrava con la tradizionale intervenzione statale dellโeconomia argentina, suscitando grande interesse sia fra gli elettori stanchi della crisi cronica sia fra gli investitori esteri curiosi di scommettere sulle misure di liberalizzazione.
2.2 Fiducia dei mercati internazionali
Allโavvio del governo (dicembre 2023), si registrรฒ un forte rialzo del rischio Paese: perรฒ, giร nei primi mesi del 2024, alcune aste di titoli di Stato in valuta estera ottennero forte domanda, segnalando un parziale ritorno di fiducia sul fronte finanziario Financial Times. Lโaccordo con il Fondo Monetario Internazionale (FMI) da 20 miliardi di dollari, con unโerogazione immediata di 12 miliardi, rafforzรฒ ulteriormente le riserve internazionali e contribuรฌ a calmierare la volatilitร del peso
3. Le riforme economiche di Milei
3.1 Riforma fiscale e tagli alla spesa pubblica
Una delle misure piรน impattanti รจ stata la riduzione del 27% della spesa pubblica in termini reali, pari a 4,5 punti percentuali di PIL, la maggiore contrazione fiscale mai registrata in Argentina dal 1965. Tra le azioni principali:
- Chiusura di 10 ministeri e oltre 100 segreterie.
- Licenziamento di circa 34.000 dipendenti pubblici.
- Riduzione del 90% delle imposte nazionali entro il 2025, con lโintento di stimolare investimenti privati e competitivitร territoriale.
Queste misure hanno portato a un avanzo primario nel bilancio 2024, escludendo gli interessi sul debito, primo risultato positivo dopo anni di deficit cronico
3.2 Riforma monetaria e cambiaria
Nel 2024, Milei ha liberalizzato il tasso di cambio, abolendo progressivamente i controlli sul flusso di capitali e promuovendo la dollarizzazione bancaria. Nel dicembre 2024, il peso ha registrato una stabilizzazione, con lโinflazione mensile calata dal 25,5% di fine 2023 al 2,4% a febbraio 2025 . A partire dal 2025, il governo prevede la chiusura definitiva del Banco Central e lโintroduzione della โmotosierra profundaโ sul settore pubblico, compresa lโintroduzione di una valuta parallela liberamente convertibile .
3.3 Accordi con il FMI e accesso ai mercati finanziari
Grazie allโaccordo da 20 miliardi di dollari con il FMI e all’emissione di un bond in dollari da 1 miliardo (scadenza 2030, cedola 29,5%), lโArgentina รจ tornata a collocarsi sui mercati internazionali dopo il default 2020 . Ciรฒ ha permesso l’accumulo di riserve senza espandere la base monetaria, contribuendo a un rallentamento dellโinflazione e a un progressivo abbassamento del premio per il rischio Paese.
4. Lo stato attuale dellโeconomia argentina (maggio 2025)
4.1 Inflazione e prezzi al consumo
- Tasso interannuale: nel primo quadrimestre del 2025, lโinflazione cumulata รจ stata dellโ11,6%, con un tasso interannuo che si attesta al 47,3% ad aprile 2025, in netto calo rispetto al 211% del 2023
- Componenti principali: il rincaro maggiore riguarda alimenti e bevande (+2,9% mensile), ristoranti e hotel (+4,1%), intrattenimento e cultura (+4%) e abbigliamento (+3,8%)
4.2 PIL e crescita economica
- 2024: contrazione del PIL del 3,5% (stima Banca Mondiale)
- 2025: le previsioni indicano una ripresa significativa, con una crescita attesa tra il +5% (Banca Mondiale) e il +5,5% (BBVA), e proiezioni di Goldman Sachs che oscillano tra il +3,5% e il +4,5% . Lโeconomia รจ giร tornata ai livelli del luglio 2022, con indicatori settoriali in espansione (ad esempio, agricoltura +80,2% Q3 2024, dopo la siccitร )
4.3 Povertร e disuguaglianze
Dopo i forti incrementi nel biennio 2022-23, il tasso di povertร รจ calato dal 40% al 32% nei primi mesi del 2025, grazie alla moderazione dellโinflazione e al lieve aumento dellโoccupazione Tuttavia, si registra ancora una forte disuguaglianza: il 59% dei ricchi approva Milei, contro il 39% dei piรน poveri .
4.4 Debito pubblico e conti fiscali
- Avanzo primario 2024: per la prima volta dopo anni, i conti pubblici hanno registrato un avanzo primario, escludendo gli interessi sul debito, grazie
- Debito pubblico complessivo: a fine 2024, il debito esterno รจ sceso leggermente grazie al bond da 1 miliardo e al supporto del FMI, ma rimane intorno al 95% del PIL, con pressioni sul servizio del debito ancora elevate
4.5 Investimenti e rating sovrano
- Ritorno degli investimenti: la liberalizzazione del mercato dei capitali ha portato a un aumento delle esportazioni, soprattutto nel settore agricolo e manifatturiero, e a un lieve incremento degli investimenti diretti esteri (IDE), saliti del 12% nel Q4 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023
- Rating sovrano: Moodyโs ha rivisto il rating argentino da โCaโ a โCaa3โ a gennaio 2025, segnalando un moderato miglioramento dei fondamentali economici. Lโobiettivo รจ un ulteriore upgrade entro fine 2025, se le riforme continueranno a portare risultati concreti.
5. Prospettive future con Milei
5.1 Previsioni di crescita e inflazione
Per il 2025, il consenso fra le principali istituzioni internazionali รจ:
- Crescita PIL: +5% (FMI, Banca Mondiale) fino a +5,5% (BBVA)
- Inflazione: tasso finale stimato intorno al 30โ45%, con unโaccelerazione verso fine anno a causa della rimozione di ulteriori sussidi e della stabilizzazione del mercato dei cambi .
5.2 Rischi e incertezze
- 2027 elezioni presidenziali: la possibilitร che il successore di Milei smonti le sue riforme continua a influire sulla fiducia a lungo termine degli investitori .
- Costo sociale dellโausteritร : nonostante i miglioramenti macro, la riduzione drastica della spesa pubblica potrebbe aumentare le disuguaglianze se non accompagnata da politiche sociali mirate
- Volatilitร dei mercati emergenti: un eventuale rallentamento globale o fluttuazioni nei prezzi delle materie prime possono ripercuotersi rapidamente su economia e finanza argentina.
5.3 Opportunitร di investimento
Gli analisti individuano vari settori con potenziale di crescita:
- Agroalimentare: modernizzazione e investimenti in tecnologia agricola.
- Energia rinnovabile: sfruttamento eolico e solare, con incentivi per investimenti esteri.
- Tecnologia e servizi: grazie alle politiche di deregulation, start-up e servizi digitali trovano un ambiente piรน aperto.
Bisogna aspettare
In meno di diciotto mesi, le riforme di Javier Milei hanno giร prodotto unโinversione di tendenza nei principali indicatori macroeconomici dellโArgentina: dallโiperinflazione al 211,4% nel 2023 allโattuale 47,3% interannuo di aprile 2025; dalla contrazione del PIL del -3,5% del 2024 alla previsione di una crescita tra il +5% e il +5,5% per il 2025. Tuttavia, la sostenibilitร di questo percorso dipenderร dalla capacitร del governo di mantenere lโequilibrio tra rigore fiscale e coesione sociale, nonchรฉ dalla stabilitร politica in vista delle elezioni 2027.
Chi cerca opportunitร di investimento nellโ โeconomia Argentinaโ troverร segnali incoraggianti, ma dovrร considerare i rischi geopolitici e di volatilitร . Lโefficacia delle riforme Milei, soprattutto sul fronte monetario e fiscale, sarร cruciale per consolidare la fiducia dei mercati internazionali e garantire una crescita inclusiva nei prossimi anni.
Prospettive future: tra ottimismo e rischi
- Crescita economica sostenuta, ma non scontata
Le proiezioni del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale indicano una crescita del PIL argentina tra il +5% e il +5,5% nel 2025, con settori trainanti come lโagroindustria (+80% nel Q3 2024) e la finanza (+30% su base annua in alcuni comparti) . LโINDEC ha riportato unโespansione del 5,7% interannuo a febbraio 2025, nonostante il contesto mondiale sfavorevole . Se questi trend si manterranno, lโArgentina potrebbe consolidare il proprio ruolo di locomotiva latinoamericana nel 2025. - Durata e sostenibilitร delle misure di austeritร
Il taglio rapido della spesa e la mancanza di ampi programmi di sostegno sociale stanno perรฒ facendo emergere divari: il tasso di povertร , sebbene diminuito dal 40% al 32% nei primi mesi del 2025, rimane elevato, con oltre il 38% della popolazione ancora al di sotto della soglia minima di reddito . Le politiche di austeritร hanno giร provocato scioperi generali e proteste settoriali (in particolare da parte dei lavoratori pubblici), evidenziando il prezzo sociale dei tagli. Se il rilancio della crescita non dovesse tradursi in unโampia ridistribuzione dei benefici, il malcontento popolare potrebbe incrinare il consenso verso Milei e innescare instabilitร politica. - Incertezze elettorali e geopolitiche
Le elezioni legislative di ottobre 2025 (e soprattutto quelle presidenziali del 2027) restano una variabile decisiva. Gli investitori temono che un eventuale cambio di leadership rimonti o annulli le riforme strutturali: con unโelevata probabilitร di riconferma condizionata allโandamento dellโeconomia (stimata allโ86% se la crescita supera il 1%, al 32,2% se scende sotto lo zero), lโesito elettorale dipenderร dalla capacitร del governo di mantenere la traiettoria di crescita senza innalzare nuovamente lโinflazione. Inoltre, fluttuazioni nei prezzi delle materie prime (grano, soia) e tensioni globali (guerra commerciale, rialzo dei tassi di interesse) possono influenzare rapidamente i fondamentali.
Conclusione
- Risultati a breve termine (fino a maggio 2025): le riforme di Milei hanno funzionato nel senso di aver:
- Eliminato il deficit strutturale, riportando un avanzo primario.
- Ridotto drasticamente lโinflazione dallโiperlivello del 211% annuo al 2โ4% mensile nel primo trimestre 2025.
- Rilanciato la fiducia dei mercati, consentendo emissioni obbligazionarie internazionali e un rating sovrano in miglioramento.
- Prospettive a medio-lungo termine (2025โ2027): i presupposti perchรฉ le misure continuino a funzionare ci sono, basandosi su:
- Previsioni di crescita robusta (+5โ5,5% PIL nel 2025) che possono creare un circolo virtuoso di fiducia e investimenti esteri.
- Una politica monetaria piรน credibile, con regime cambiario fluttuante e avanzi di riserva che moderano future pressioni inflative.
- Potenziale espansione nei settori strategici (agroalimentare, energia rinnovabile, servizi finanziari) grazie alla deregolamentazione.
Tuttavia, la sostenibilitร sociale e politica delle riforme rimane il fattore chiave:
- Se la ripresa economica non si tradurrร in una riduzione persistente della povertร e in una redistribuzione dei redditi, il rischio di rigetti o inversioni di marcia in sede parlamentare aumenterร .
- Le elezioni legislative di ottobre 2025 e le presidenziali del 2027 saranno il vero โstress testโ per il modello Milei: una vittoria convincente o la sua rielezione dipenderanno dalla capacitร di mantenere stabilitร macroeconomica senza sacrificare il tessuto sociale.
- Eventuali shock esterni (rallentamento globale, crollo dei prezzi delle commodities) potrebbero mettere in discussione la traiettoria di crescita prevista.
In sintesi, finora le riforme hanno funzionato nel rimettere lโArgentina su un percorso di stabilitร macroeconomica; in prospettiva, potranno continuare a dare risultati positivi, ma soltanto se saranno accompagnate da politiche sociali di mitigazione dei costi dellโausteritร e se il contesto politico interno ed esterno rimarrร favorevole.