Qual’è il rapporto tra le banche italiane e la BCE?

La BCE, o Banca Centrale Europea, è attiva dal 1999 e da allora ha il controllo dell’intero sistema bancario europeo e opera in accordo con le banche statali nazionali dei diversi membri dell’Unione.

Ovviamente le politiche economiche messe in atto dalla BCE influiscono direttamente anche sulle singole economie nazionali.

Non solo, le scelte della BCE hanno un peso significativo anche sulle offerte che i singoli istituti bancari possono fare ai propri clienti.

bce sede di bruxelles
Immagine sopra: la sede di Bruxelles della BCE

BCE e tassi sui prestiti


Per il singolo cittadino europeo l’effetto più evidente delle politiche monetarie della Banca Centrale Europea sulle singole banche nazionali è l’andamento dei tassi di interesse. Ricordiamo infatti che chi chiede un qualsiasi prestito ottiene dalla banca una offerta che si basa su indici bancari a livello europeo, in particolare EURIRS e EURIBOR. Di fatto la BCE concede prestiti alle banche dei diversi Stati dell’unione, il tasso di interesse stabilito da essa ha quindi delle ripercussioni sui tassi applicati dalle banche sui prestiti verso i propri clienti. I tassi proposti dalla BCE sono rimasti immobili ai minimi storici per diversi anni; in questi ultimi tempi si sta verificando un progressivo rialzo dei tassi. Chi ha necessità di un prestito ipotecario fa bene a richiedere un preventivo del prestito alla banca che preferisce, in modo da avere una precisa consapevolezza del tasso di interesse applicato. In particolare ricordiamo che il preventivo del prestito è vincolante solo per un preciso periodo di tempo, che può essere molto ridotto se la BCE innalza periodicamente i tassi.

Altre attività della BCE

La gestione dei tassi di interesse svolta dalla BCE si incentra sul compito più ampio di mantenere in buono stato l’intera economia di tutta la Comunità europea. L’aumento dei tassi degli ultimi anni è una mossa tecnica, decisa per cercare di contrastare l’inflazione. Se tale mossa non dovesse portare alcun tipo di segnale positivo è possibile che i tassi aumentino ulteriormente, o che vengano nuovamente abbassati. La Banca Europea si occupa poi anche di altre questioni, come ad esempio gestire un capitale sottoscritto da tutti gli Stati membri dell’unione. Ogni singolo Stato possiede una percentuale del capitale della BCE, correlato al PIL e alla numero di abitanti. La Banca Centrale si occupa anche della ripartizione del reddito monetario tra i Paesi dell’Unione. Inoltre si occupa di mantenere stabili i prezzi e di attuare le politiche monetarie di ampio respiro decise dal Parlamento Europeo. Svolge quindi una politica monetaria a tutto tondo, all’interno della quale le Banche centrali dei singoli stati svolgono a loro volta un ruolo importante, ma correlato comunque a quello della BCE.

La BCE e gli istituti bancari

I singoli istituti di credito sono sottoposti alle decisioni della Banca d’Italia e della BCE, in maniera quasi totalmente passiva; la BCE inoltre si occupa di verificare e controllare l’operato degli istituti europei. Nel senso che non entrano nelle decisioni prese a livello nazionale e sovranazionale, in questioni di tipo economico e monetario. Queste ultime sono infatti a completo appannaggio della BCE e delle singole banche centrali nazionali, una delle quali è la Banca d’Italia. Le associazioni bancarie locali possono comunque far sentire la propria voce nel momento in cui vi sono controversie o cambiamenti di grande importanza, visto che chiaramente tali eventi influiscono sull’attività di tutti gli istituti di credito.

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