Introduzione: Lโindustria farmaceutica italiana vanta numerose aziende di primo piano, sia storiche multinazionali con sede in Italia sia realtร di origine italiana ormai affermate globalmente. In questo articolo esaminiamo le 20 principali aziende farmaceutiche italiane, delineando per ciascuna le dimensioni (fatturato, dipendenti, presenza internazionale), le caratteristiche generali (anno di fondazione, sede, struttura societaria), i prodotti di punta (con una breve spiegazione dโuso), gli studi clinici o progetti di ricerca in corso e le prospettive future in termini di espansione, investimenti e innovazione. Lโobiettivo รจ offrire una panoramica aggiornata al 2024-2025 di queste eccellenze del pharma Made in Italy, in un linguaggio chiaro ma autorevole.
Per facilitare la lettura, allโinizio presentiamo una tabella riassuntiva con le 20 aziende, indicando sede, fatturato (dove disponibile) e il principale focus terapeutico. Seguono sezioni dedicate a ciascuna azienda con maggiori dettagli.
Le Top 20 Aziende Farmaceutiche Italiane โ Tabella Riassuntiva
Azienda | Sede Principale | Fatturato (ultimo anno) | Focus Terapeutico Principale |
---|---|---|---|
Menarini Group | Firenze, Toscana | โฌ4,3 mld (2023) | Farmaci di primary care, oncologia emergente, antibiotici |
Chiesi Farmaceutici | Parma, Emilia-Romagna | โฌ3,0 mld (2023) | Malattie respiratorie, malattie rare, neonatologia |
Angelini Pharma | Roma (orig. Ancona) | โฌ1,22 mld (2023) | Sistema nervoso centrale (depressione, epilessia), analgesici, OTC |
Recordati S.p.A. | Milano, Lombardia | โฌ2,08 mld (2023) | Malattie rare e farmaci specialistici (cardio-metabolico, urologia) |
Bracco S.p.A. | Milano, Lombardia | ~โฌ1,1 mld (stima) | Mezzi di contrasto diagnostici (imaging RX, risonanza, ultrasuoni) |
Zambon Group | Bresso (MI), Lombardia | ~โฌ900 mln (gruppo) | Malattie respiratorie (mucolitici), infezioni urinarie, Parkinson |
Dompรฉ Farmaceutici | Milano, Lombardia | โฌ532 mln (2021) | Biotecnologie (NGF per occhi), farmaci specialistici e primaria |
Alfasigma S.p.A. | Bologna, Emilia-Romagna | โฌ1,37 mld (2023) | Area gastrointestinale (rifaximina), vascolare e integratori |
Italfarmaco Group | Milano, Lombardia | >โฌ1 mld (2023, consolidato) | Farmaci specialistici (immunologia, onco-ematologia) e integratori |
Kedrion Biopharma | Barga (LU), Toscana | ~โฌ1,4 mld (2022, consolidato) | Derivati dal plasma (immunoglobuline, albumina, fattori coagulazione) |
Abiogen Pharma | Pisa, Toscana | โฌ188 mln (2022) | Malattie metaboliche e dellโosso (osteoporosi, vitamina D) |
Molteni Farmaceutici | Scandicci (FI), Toscana | ~โฌ83 mln (2022) | Terapia del dolore e dipendenze (oppiacei e derivati) |
I.B.N. Savio (Gruppo) | Pomezia (RM), Lazio | n.d. (azienda privata) | Farmaci vari di primaria (analgesici, integratori) e iniettabili (produzione conto terzi) |
Mediolanum Farmaceutici | Milano, Lombardia | ~โฌ75 mln (stima) | Cardiometabolico e integratori (colesterolo, es. Armolipid) |
Neopharmed Gentili | Milano, Lombardia | n.d. (parte di Gruppo Mediolanum) | Farmaci cardio-vascolari, metabolici e prodotti ospedalieri innovativi |
Fidia Farmaceutici | Abano Terme (PD), Veneto | ~โฌ350 mln (stima 2022) | Acido ialuronico e prodotti per articolazioni, dermatologia |
ACS Dobfar | Tribiano (MI), Lombardia | โฌ669 mln (2023) | Antibiotici (API e farmaci finiti), produzione per conto terzi |
Olon S.p.A. | Rodano (MI), Lombardia | โฌ517 mln (2023) | Principi attivi farmaceutici (API) per aziende terze (fermentazione e sintesi) |
PharmaNutra S.p.A. | Pisa, Toscana | โฌ100 mln (2023) | Nutraceutici e integratori (ferro orale, integratori sportivi) |
SIFI S.p.A. | Catania, Sicilia | ~โฌ65 mln (2023) | Oftalmologia (farmaci oculari, lenti e dispositivi per occhi) |
Nota: I dati di fatturato e dipendenti sono indicativi; โn.d.โ indica dati non divulgati specificamente (azienda non quotata).
Di seguito, approfondiamo ciascuna azienda.
Menarini Group (Firenze)
Dimensioni: Menarini รจ la prima azienda farmaceutica italiana per fatturato, con ricavi consolidati di 4,375 miliardi di euro nel 2023 (+5,3% sul 2022). Conta circa 17.800 dipendenti nel mondo (49,5% donne) ed รจ presente con stabilimenti produttivi e filiali in 140 Paesi. LโItalia resta il primo mercato, seguita dagli Stati Uniti, Spagna e Polonia, ma oltre il 70% dei ricavi รจ generato allโestero. Il gruppo dispone di 18 impianti produttivi nel mondo e 5 centri di ricerca in Italia.
Caratteristiche generali: Fondata nel 1886 a Napoli dal farmacista Archimede Menarini, lโazienda si trasferรฌ a Firenze nel primo โ900. Negli anni โ60 fu rilevata dalla famiglia Aleotti, tuttora proprietaria. Menarini rimane societร privata familiare, non quotata in borsa โ scelta che consente di reinvestire tutti gli utili in azienda senza distribuire dividendi. Oggi Menarini รจ un gruppo multinazionale diversificato che opera sia in ambito farmaceutico che diagnostico, pur mantenendo โcuore e cervelloโ in Italia. La governance vede Lucia e Alberto Giovanni Aleotti nel board, e un CEO esterno (dal 2019 la manager Elcin Barker Ergun).
Prodotti principali: Storicamente Menarini ha un ampio portafoglio di farmaci di uso comune e specialitร . Uno dei prodotti di punta piรน noti al pubblico italiano รจ Tachipirina (paracetamolo), antipiretico e analgesico lanciato negli anni โ50 e ancora oggi diffusissimo per trattare febbre e dolore. In ambito antinfiammatorio, Menarini produce Moment (ibuprofene) e Fastum Gel (ketoprofene gel) tra gli analgesici piรน utilizzati. Lโazienda รจ attiva anche negli antibiotici e nella salute respiratoria (sciroppi per la tosse come Fluidificante). Negli ultimi anni Menarini รจ entrata in oncologia, commercializzando farmaci innovativi: ad esempio Orserdu (elacestrant) per il tumore al seno avanzato e Elzonris (tagraxofusp) per un raro tumore ematologico. Questi trattamenti mirati rappresentano un cambio di passo rispetto al passato focalizzato su farmaci da banco e di primaria importanza. Inoltre, Menarini mantiene prodotti in area cardiovascolare e metabolica (ad es. Concore โ bisoprololo per lโipertensione) e continua a distribuire farmaci di altre multinazionali in Italia.
Studi clinici e progetti di ricerca: Menarini investe ogni anno una quota significativa (oltre โฌ300 milioni) in Ricerca & Sviluppo, pari a circa lโ8% dei ricavi. Lโazienda ha potenziato la ricerca in oncologia โ un settore in cui fino a pochi anni fa non era presente โ tramite acquisizioni (ha rilevato la biotech statunitense Stemline Therapeutics nel 2020) e collaborazioni. Attualmente sta conducendo studi clinici su nuovi farmaci oncologici e su antibiotici innovativi: Menarini รจ tra le poche big pharma attive nella ricerca di nuovi antibiotici contro batteri resistenti. Unโaltra area di ricerca emergente รจ lโapplicazione dellโintelligenza artificiale nello sviluppo farmaceutico: il gruppo sta testando soluzioni di AI per accelerare i trial clinici e ottimizzare i processi interni. Da segnalare anche programmi di ricerca preclinica in ambito antivirale e immunologico, grazie a partnership con centri accademici.
Prospettive future: Le prioritร strategiche di Menarini sono il consolidamento negli USA โ dove nel 2023 ha realizzato โฌ530 milioni di fatturato, quasi raddoppiando rispetto al 2022 โ e lโespansione nel settore oncologico e delle malattie rare. Il management prevede di evitare una โbulimiaโ di acquisizioni, focalizzandosi prima sul successo delle recenti operazioni negli Stati Uniti. Nei prossimi anni Menarini punterร anche sullโapplicazione dellโAI per aumentare lโefficienza dei processi produttivi e di ricerca. Sul fronte produttivo, lโazienda sta investendo per mantenere la capacitร produttiva in Europa (8 stabilimenti in Italia) e per rendere la supply chain piรน sostenibile. Le prospettive finanziarie restano positive: il fatturato 2024 atteso รจ 4,6 miliardi (+5%), trainato dai nuovi farmaci oncologici. In parallelo, Menarini mantiene un impegno nella paritร di genere (49,5% dei dipendenti sono donne) e nella formazione, convinta che la crescita passi anche attraverso il capitale umano e lโinnovazione tecnologica.
Chiesi Farmaceutici (Parma)
Dimensioni: Chiesi รจ un gruppo bio-farmaceutico internazionale con sede a Parma. Nel 2023 ha superato per la prima volta i 3 miliardi di euro di fatturato, crescendo del 10% rispetto al 2022. Il gruppo impiega oltre 6.500 dipendenti nel mondo, di cui piรน della metร donne, ed รจ presente con 31 filiali dirette in Paesi di Europa, Americhe e Asia. Circa il 76% delle vendite proviene dai mercati esteri, anche se lโEuropa rimane lโarea principale. Chiesi dispone di 3 principali stabilimenti produttivi (Parma in Italia, Blois in Francia e Santana de Parnaรญba in Brasile), oltre a centri R&S in Italia, Francia, USA e un nuovo sito produttivo acquisito a Nerviano (MI) nel 2025.
Caratteristiche generali: Fondata nel 1935 da Giacomo Chiesi, farmacista con vocazione alla ricerca, lโazienda รจ rimasta a controllo familiare (oggi รจ guidata dalla terza generazione Chiesi) pur divenendo una multinazionale. Ha sede legale e direzione strategica a Parma ed รจ strutturata come Societร Benefit (dal 2018) e B Corp certificata, impegnata dunque formalmente in obiettivi di sostenibilitร oltre che di profitto. Chiesi รจ tra le prime aziende farmaceutiche ad aver adottato questo modello orientato al valore condiviso per pazienti, comunitร e ambiente. Lโazienda รจ privata e non quotata, reinvestendo ampiamente in ricerca (oltre 20% del fatturato in R&S nel 2022). Negli ultimi decenni Chiesi ha ampliato il proprio raggio dโazione da realtร italiana a player globale, mantenendo perรฒ cuore e cervello in Italia (Parma resta lโhub decisionale e di innovazione del gruppo).
Prodotti principali: Chiesi รจ specializzata in particolare nelle malattie respiratorie e nella neonatologia, settori in cui vanta prodotti leader. In area respiratoria i suoi farmaci piรน noti sono gli spray e inalatori per asma e BPCO: Clenil (beclometasone) per lโasma, Foster (beclometasone + formoterolo) e il triplo inalatore Trimbow per la broncopneumopatia cronica. Questi dispositivi aiutano i pazienti a respirare meglio riducendo infiammazione e broncospasmo. Nel settore neonatale, Chiesi produce Curosurf (poractant alfa), un surfattante polmonare salvavita usato nei neonati pretermine con sindrome da distress respiratorio. Negli ultimi anni Chiesi ha creato una divisione Malattie Rare, lanciando farmaci innovativi come Holoclar (terapia avanzata per la rigenerazione della cornea) e acquisendo molecole per malattie ultra-rare โ ad esempio Lamzede (velmanase alfa) per una rara malattia metabolica. Il portafoglio Chiesi include anche prodotti per la cura specialistica (Care), come farmaci per la neonatologia oltre Curosurf, e ambito consumer healthcare, ad esempio spray nasali, integratori e prodotti per la cura personale. Nel complesso la pipeline Chiesi si raggruppa in tre aree: Air (malattie respiratorie, 56% delle vendite 2023), Rare (malattie rare, 18%) e Care (cure specialistiche e prodotti consumer, 26%).
Studi clinici e ricerca in corso: Chiesi รจ fortemente orientata allโinnovazione: nel 2023 ha investito ben il 24% del fatturato in R&S, tra le percentuali piรน alte del settore. La ricerca interna si concentra sullo sviluppo di nuove terapie respiratorie โ ad esempio migliorando gli inalatori (Chiesi sta lavorando a formulazioni โgreenโ di spray senza propellenti inquinanti). Sul fronte rare diseases, dopo lโacquisizione nel 2023 della britannica Amryt Pharma, Chiesi sta conducendo studi su farmaci per epidermolisi bollosa e altre patologie ultra-rare, rafforzando una pipeline che nel 2024 includeva oltre 40 programmi di sviluppo clinico. Un ulteriore ambito di ricerca รจ la medicina rigenerativa: Chiesi, con Holoclar, รจ stata pioniera nelle terapie avanzate a base di cellule staminali in Europa e continua a collaborare con centri di ricerca per nuove applicazioni di terapie cellulari e geniche. Infine, lโazienda esplora soluzioni digitali e dispositivi innovativi per la gestione dellโasma (es. sensori sugli inalatori per monitorare lโaderenza del paziente).
Prospettive future: Chiesi prevede una crescita continua a doppia cifra: nel 2024 i ricavi hanno raggiunto 3,41 miliardi (+13%) e il gruppo punta ad espandere la propria presenza in mercati extra-europei. Le malattie rare saranno un volano fondamentale: lโintegrazione dei prodotti acquisiti e lo sviluppo di nuove terapie potrebbero far aumentare ulteriormente il peso di questa divisione (giร +65% nel 2023). In parallelo Chiesi intende mantenere la leadership nelle malattie respiratorie innovando gli erogatori e introducendo nuovi farmaci (ad esempio un triplo broncodilatatore next-gen). Lโazienda sta anche investendo in sostenibilitร : dopo essere diventata carbon neutral nelle proprie operazioni, mira a ridurre lโimpronta ambientale dei prodotti (inclusi i nuovi inalatori eco-friendly attesi nei prossimi anni). Dal punto di vista societario, Chiesi continuerร a bilanciare lโanima familiare con lโapertura a manager esterni e competenze globali, per restare competitiva su scala mondiale. La scelta di essere B Corp influenzerร le decisioni future: Chiesi si รจ impegnata a generare impatto positivo su dipendenti e comunitร , investendo in welfare aziendale (es. estensione del congedo parentale) e supportando progetti sociali. In sintesi, Chiesi guarda al futuro puntando su innovazione scientifica e responsabilitร sociale, per coniugare successo di mercato e valore etico.
Angelini Pharma (Roma)
Dimensioni: Angelini Pharma รจ la principale societร del gruppo multi-settoriale Angelini Industries. Nel 2023 ha registrato ricavi consolidati pari a โฌ1.220,9 milioni (+3,5% sul 2022), di cui circa la metร generati nei mercati internazionali. Gli addetti di Angelini Pharma sono circa 3.000 nel mondo, con presenza diretta in 21 Paesi tra Europa, Asia e Americhe. Considerando lโintero Angelini Industries (che oltre al farmaceutico opera nei settori largo consumo e tecnologia), il gruppo conta 5.800 dipendenti e ha superato i โฌ2,1 miliardi di ricavi. Angelini Pharma dispone di 6 stabilimenti produttivi (tutti in Italia) su un totale di 12 impianti del gruppo, ed esporta i suoi prodotti in oltre 70 Paesi tramite partner locali.
Caratteristiche generali: Fondata nel 1919 ad Ancona dal farmacista Francesco Angelini, come piccolo laboratorio galenico, lโazienda si trasferรฌ poi a Roma negli anni โ50 e crebbe sotto la guida della famiglia Angelini, giunta ormai alla terza generazione. Angelini Pharma rimane unโazienda familiare non quotata, parte di Angelini Holding (Angelini Industries) controllata dalla famiglia Angelini. La societร รจ nota per un mix di prodotti farmaceutici da prescrizione e farmaci di automedicazione ben radicati nella cultura italiana. La denominazione storica ACRAF (Aziende Chimiche Riunite Angelini Francesco) รจ tuttora il nome legale della filiale italiana. Oggi Angelini Pharma ha sede a Roma, con importanti centri anche ad Ancona e stabilimenti produttivi in diverse regioni italiane. Nel 2020 lโazienda ha intrapreso una strategia di internazionalizzazione piรน spinta, effettuando la sua prima grande acquisizione estera (Arvelle Therapeutics) e costituendo Angelini Ventures per investimenti in innovazione. Pur diversificandosi, Angelini mantiene un forte radicamento in Italia (55% del fatturato generato sul mercato nazionale nel 2023).
Prodotti principali: Il portafoglio di Angelini Pharma combina farmaci da banco molto noti al grande pubblico e specialitร per malattie del sistema nervoso e infettive. Tra gli OTC di successo spicca Tachipirina (paracetamolo), lanciata nel 1958 e divenuta il sinonimo stesso di antipiretico in Italia: viene usata per ridurre la febbre e alleviare dolore lieve-moderato. Un altro prodotto storico รจ Tantum Verde (benzydamina), un collutorio/spray antinfiammatorio per mal di gola e irritazioni del cavo orale, presente nelle farmacie italiane da decenni. Angelini ha scoperto e produce anche Trittico (trazodone), un antidepressivo atipico indicato per depressione e ansia, frutto della sua ricerca negli anni โ60. Nel campo degli analgesici, oltre a Tachipirina, Angelini commercializza Momentact (ibuprofene) e Aulin (nimesulide, in passato molto usato per dolori acuti). Importante รจ la presenza nei farmaci per il sistema nervoso centrale (CNS): grazie allโacquisizione di Arvelle, Angelini ha introdotto Ontozry (cenobamato), un nuovo anti-epilettico per crisi epilettiche resistenti. In ambito psichiatrico lโazienda distribuisce terapie per la schizofrenia (ad es. ha accordi per lโantipsicotico Latuda in Europa) e continua a produrre Ansiolitici (come Lexotan, bromazepam, su licenza in Italia). Inoltre, Angelini opera negli antibiotici ospedalieri: ad esempio detiene in Europa Xydalba (dalbavancina), un antibiotico innovativo per infezioni cutanee da MRSA, e Tigeciclina per infezioni multiresistenti. Completa il portfolio una linea di prodotti per la cura personale e la disinfezione, tra cui Amuchina (soluzioni disinfettanti ampiamente utilizzate).
Studi clinici e ricerca: Angelini ha definito come area strategica la neurologia/psichiatria (CNS). Attualmente sta supportando studi clinici e registrativi per ampliare lโuso di cenobamato (anticonvulsivante) in nuovi Paesi europei, dopo aver completato il lancio nei principali mercati UE nel 2023. Ha inoltre siglato nel 2023 una partnership con la giapponese JCR Pharmaceuticals per sviluppare terapie biologiche in grado di superare la barriera emato-encefalica, mirate a disturbi neurologici attualmente orfani di cura. In parallelo, Angelini continua la ricerca su composti innovativi per la depressione e disturbi dellโumore (aree dove storicamente ha farmaci come trazodone). Nel campo infettivologico, lโazienda monitora nuovi antibiotici o antifungini da acquisire/licenziare per rafforzare il portafoglio ospedaliero. Un altro filone รจ lโinnovazione digitale: Angelini sta valutando soluzioni digitali di supporto alla terapia (ad esempio app per aderenza in pazienti epilettici). Da menzionare che Angelini investe in ricerca anche tramite la controllata Angelini Ventures, con focus su startup di digital health e biotech emergenti.
Prospettive future: Il gruppo Angelini prevede di crescere ulteriormente nel settore farmaceutico, che giร compone il 57% dei ricavi totali. Le malattie del SNC rappresentano la direttrice principale: con cenobamato giร sul mercato, Angelini punta a far crescere lโarea CNS oltre lโattuale 14,5% dei ricavi, con tassi annui attesi superiori al mercato (+6-8%). Inoltre, lโazienda potrebbe valutare ulteriori acquisizioni mirate in Europa o USA per espandere il portafoglio CNS (ad esempio in ambito dolore cronico o disturbi neurodegenerativi). Nel breve termine, perรฒ, la prioritร รจ consolidare la recente espansione: nel 2024 Angelini Pharma prevede ricavi di โฌ1,21 mld (+3,6%), mantenendo un solido EBITDA (โฌ302 milioni). Sul fronte geografico, la neonata affiliata negli Stati Uniti (aperta nel 2022 acquisendo ThermaCare) inizierร a contribuire maggiormente. Angelini investirร anche in produzione ad alta tecnologia: ad Ancona รจ in corso lโampliamento degli impianti produttivi per farmaci sterili e biologici. Infine, come azienda familiare con 100 anni di storia, Angelini guarda al futuro con ricambio generazionale e attenzione alla sostenibilitร : dal 2023 รจ guidata da una nuova governance manageriale sotto il CEO Marullo di Condojanni, e ha incrementato programmi di responsabilitร sociale (pari opportunitร , riduzione impatto ambientale degli stabilimenti, etc.), per coniugare tradizione e innovazione nel prossimo decennio.
Recordati S.p.A. (Milano)
Dimensioni: Recordati รจ un gruppo farmaceutico internazionale quotato, con una presenza commerciale in oltre 135 Paesi. Nel 2023 i ricavi consolidati hanno raggiunto โฌ2.082,3 milioni (+12,4% rispetto al 2022), confermando un trend di crescita sostenuta. Lโazienda impiega circa 4.100 dipendenti nel mondo, di cui quasi la metร informatori scientifici (forza vendite) e oltre 150 dedicati alla R&S. Recordati possiede 3 stabilimenti farmaceutici in Europa e 6 impianti chimici produttori di principi attivi, e commercializza i propri prodotti attraverso filiali dirette in Europa, Nord/Sud America, Nord Africa e Asia-Pacifico. Dal 2018 il controllo azionario รจ passato al fondo CVC Capital Partners, pur mantenendo la quotazione alla Borsa Italiana.
Caratteristiche generali: Fondata nel 1926 a Correggio (Reggio Emilia) dal chimico Giovanni Recordati, come laboratorio farmaceutico locale, lโazienda si trasferรฌ a Milano nel 1953 e si quotรฒ in borsa nel 1984. Oggi Recordati รจ una multinazionale diversificata, focalizzata soprattutto su farmaci specialistici e per malattie rare. La struttura societaria vede CVC con ~51% delle azioni tramite Rossini S.ร r.l., mentre la famiglia Recordati conserva una quota minoritaria e Andrea Recordati (nipote del fondatore) ricopre il ruolo di Presidente Esecutivo. Questa evoluzione ha portato Recordati da impresa familiare italiana a gruppo globale professionalizzato. Lโazienda ha due principali aree di business: Specialty & Primary Care (farmaci di prescrizione in ambito cardiovascolare, urologico, gastroenterologico, ecc.) e Rare Diseases (terapie orfane, gestite tramite la controllata Recordati Rare Diseases). La strategia di crescita si รจ basata su numerose acquisizioni internazionali (es. Orphan Europe in Francia nel 2007, Italchimici in Italia nel 2016, EUSA Pharma UK nel 2022) che hanno arricchito il portafoglio e lโespansione geografica.
Prodotti principali: Recordati รจ nota per alcuni farmaci di successo in aree terapeutiche diversificate. In cardiologia/metabolismo, uno dei prodotti storici รจ Zanidip (lercanidipina), un calcio-antagonista antiipertensivo lanciato nel 1997, che abbassa la pressione sanguigna dilatando i vasi. Nel campo urologico Recordati commercializza Urorec (silodosina), un alfa-bloccante per i sintomi dellโiperplasia prostatica benigna che migliora il flusso urinario. Tuttavia, il fiore allโocchiello recente รจ la linea malattie rare: Carbaglu (acido carglumico) per un raro disordine metabolico dellโammoniaca รจ stato il primo farmaco orfano di Recordati approvato dalla FDA nel 2010. Da allora lโazienda ha aggiunto Cystadane (betaina per omocistinuria) e acquisito farmaci oncologici orfani come Isturisa (osilodrostat, per la sindrome di Cushing) e Signifor (pasireotida per Cushing) da Novartis, nonchรฉ Sebelipase alfa per una rara malattia lisosomiale. Nel 2022, con lโacquisizione di EUSA Pharma, sono entrati in portafoglio Qarziba (dinutuximab beta, immunoterapia per neuroblastoma pediatrico) e Sylvant (siltuximab, anticorpo monoclonale per malattia di Castleman) โ consolidando Recordati tra i leader europei nelle terapie oncologiche rare. In ambito gastroenterologico va citato Lucen (esomeprazolo) per reflusso e Yovis (probiotico) โ questโultimo segno della diversificazione anche in prodotti da banco. Infine, Recordati possiede marchi in ambito dermatologico (es. Pevisone crema) e OTC (come Estromineral integratore).
Studi clinici e ricerca: Pur essendo cresciuta molto tramite acquisizioni, Recordati mantiene attivitร di R&S interna, investendovi circa il 11% del fatturato (74,4 milioni nel 2023). LโR&D si concentra su nuove indicazioni per i farmaci orfani esistenti e sullo sviluppo di formulazioni innovative. Ad esempio, sono in corso studi per estendere lโuso di Isturisa nei pazienti con sindrome di Cushing subclinica e per nuovi analoghi orali per lโacromegalia (area endocrinologica). Nel settore cardiovascolare Recordati sta sviluppando combinazioni a dose fissa per lโipertensione e valutando un nuovo candidato per lo scompenso cardiaco. Inoltre, la pipeline comprende progetti in oncologia rara โ in fase preclinica โ sfruttando competenze acquisite (ad es. immunoterapia). Va menzionato che Recordati Rare Diseases collabora spesso con universitร e startup biotech per co-sviluppare trattamenti orfani in aree come malattie metaboliche ultra-rare. A livello di processi, lโazienda investe in ricerca chimica e controllo qualitร nei propri stabilimenti (ha moderni laboratori di chimica fine in Italia e Spagna). Non ultimo, รจ attiva la ricerca di nuovi impieghi per molecole mature: un esempio รจ lโimpiego di silodosina per disturbi della minzione nelle donne (off-label in studio).
Prospettive future: Recordati mira a consolidare il suo ruolo di multinazionale specialty care e malattie rare. Nel piano industriale al 2025 prevede una crescita annua dei ricavi mid-single digit, spinta soprattutto dalla divisione Rare Diseases. Lโintegrazione di EUSA Pharma e dei suoi prodotti oncologici dovrebbe portare a un incremento significativo delle vendite in Nord America, dove Recordati sta rafforzando la presenza commerciale. Non si escludono ulteriori acquisizioni mirate: il management ha dichiarato interesse per asset nel campo delle malattie rare/metaboliche per ampliare la pipeline. Dal lato finanziario, il gruppo mantiene elevata redditivitร (EBITDA ~37% dei ricavi nel 2023) e continua la politica di dividendi stabile (ha proposto โฌ1,20 per azione sul 2023). In termini di innovazione, Recordati potrebbe aumentare gli investimenti in biotecnologie: finora la sua R&S รจ stata piรน orientata alla chimica farmaceutica tradizionale, ma con lโingresso negli anticorpi monoclonali (Sylvant) e terapie enzimatiche, dovrร sviluppare competenze biologiche. Sul fronte della sostenibilitร , lโazienda ha adottato iniziative ESG per ridurre lโimpatto ambientale delle produzioni e promuovere diversitร e inclusione (il 52% dei nuovi assunti 2022 erano donne). In conclusione, Recordati si prepara a una nuova fase di crescita internazionale mantenendo il baricentro in Italia e puntando su nicchie terapeutiche specialistiche ad alto valore aggiunto.
Bracco S.p.A. (Milano)
Dimensioni: Bracco รจ un gruppo globale leader nel settore della diagnostica per immagini. Ha ricavi consolidati di oltre โฌ1,1 miliardi annui, di cui circa il 75% realizzato fuori dallโItalia. Il gruppo impiega circa 3.700 dipendenti nel mondo, con presenza diretta in oltre 100 mercati internazionali. Bracco opera attraverso diverse divisioni: Bracco Imaging (mezzi di contrasto per radiologia, TAC e risonanza magnetica, ~80% del fatturato), ACIST Medical (dispositivi medicali per cardiologia interventistica) e Bracco Diagnostics (filiale USA). In Italia Bracco conta stabilimenti produttivi principali a Ceriano Laghetto (MB) e Colleretto Giacosa (TO) per i mezzi di contrasto, oltre a centri di ricerca a Milano e Ginevra. ร unโazienda privata familiare: fondata e tuttora controllata dalla famiglia Bracco.
Caratteristiche generali: La storia di Bracco inizia nel 1927 a Milano, fondata da Elio Bracco. Negli anni โ60 sotto la guida di Fulvio Bracco lโazienda si specializza nei mezzi di contrasto, diventando pioniera in questo campo. Oggi la Presidente รจ Diana Bracco (terza generazione), che ha trasformato la societร in una multinazionale high-tech della diagnostica. Bracco Imaging รจ tra i primi 2 operatori mondiali nei contrast media. Lโazienda ha una forte cultura innovativa ma anche unโimpronta di responsabilitร sociale: รจ nota per investimenti in progetti culturali e scientifici in Italia (Diana Bracco รจ stata Commissario di Padiglione Italia a Expo 2015). Bracco rimane focalizzata sul suo core business diagnostico, avendo scorporato in passato attivitร farmaceutiche โterapeuticheโ (negli anni โ90 vendette la divisione farmaci a Dompรฉ). Strutturalmente, il gruppo รจ composto dalla capogruppo italiana Bracco S.p.A. e da filiali come Bracco Imaging S.p.A., ACIST Inc. negli USA, e joint-venture in Cina e Giappone.
Prodotti principali: Il nome Bracco รจ sinonimo di mezzi di contrasto, sostanze utilizzate per migliorare la visibilitร degli organi negli esami radiologici. Tra i prodotti di punta cโรจ Iopamiro/Isovue (iopamidolo), un mezzo di contrasto iodato per radiografie e TAC, sviluppato da Bracco negli anni โ80 e diffusissimo a livello globale per migliorare la visualizzazione di vasi sanguigni e organi nei raggi X. In risonanza magnetica, Bracco produce MultiHance (gadobenato dimeglumina) e ProHance (gadoteridolo), agenti paramagnetici a base di gadolinio che aumentano il contrasto in MRI, usati ad esempio per diagnosticare lesioni al fegato o al cervello. Per lโecografia, Bracco ha introdotto Sonovue (sulfur hexafluoride microbubbles), un innovativo contrasto ecografico che, iniettato per via endovenosa, consente di visualizzare flussi sanguigni e perfusione tissutale durante lโultrasuono โ utile in diagnostica epatica e cardiaca. Oltre ai contrast media, il gruppo attraverso ACIST offre dispositivi come sistemi di iniezione automatica di mezzo di contrasto per angiografia e cateteri per misurazioni di pressione coronarica (FFR). Infine, Bracco possiede linee di radiofarmaci: tramite la controllata Blue Earth Diagnostics, acquisita nel 2019, commercializza Axumin (fluciclovina F-18), un tracciante PET per il carcinoma prostatico recidivo. Questi prodotti hanno spiegazioni semplici: ad esempio, Iopamidolo evidenzia organi e vasi sanguigni durante TAC, Gadobenato migliora la chiarezza delle immagini MRI del cervello evidenziando lesioni, Sonovue fa โilluminareโ il sangue nellโecografia permettendo di distinguere tessuti sani e patologici.
Studi e progetti di ricerca: Bracco investe circa il 10% del fatturato in R&S focalizzata sulla diagnostica. Attualmente i suoi laboratori stanno sviluppando la prossima generazione di mezzi di contrasto piรน sicuri e specifici. Ad esempio, sono in studio nuovi agenti a ridotta tossicitร renale per pazienti con insufficienza renale (un problema con i contrasto iodati) e nuovi traccianti molecolari per la PET capaci di legarsi selettivamente a marcatori tumorali (aprendo la strada a diagnosi piรน precoci di certi cancri). Bracco collabora con istituti accademici per sviluppare nanoparticelle di contrasto e soluzioni per imaging โibridoโ (ad es. agenti visibili sia a MRI che PET). Nel campo dellโintelligenza artificiale, la divisione Bracco Imaging supporta progetti per integrare AI nellโinterpretazione delle immagini diagnostiche โ ad esempio per rilevare automaticamente anomalie nelle scansioni radiologiche. Inoltre, lโazienda conduce studi clinici per ampliare le indicazioni dei prodotti esistenti: di recente ha ottenuto approvazioni per lโuso pediatrico di alcuni contrast media (es. gadoteridolo in risonanza per bambini) sulla base di studi dedicati. Infine, Bracco sta esplorando lโutilizzo dei mezzi di contrasto in terapie interventistiche: per esempio microsfere marcate per rilasciare farmaci direttamente su tumori epatici visibili allโimaging.
Prospettive future: Il mercato dei mezzi di contrasto รจ in crescita globale e Bracco intende mantenere la leadership. Un importante investimento รจ nel potenziamento produttivo: nel 2023 ha avviato progetti di ampliamento degli stabilimenti italiani per far fronte alla domanda crescente di contrasto iodato e ha pianificato una nuova unitร produttiva in Cina in joint-venture per servire il mercato asiatico. Sul fronte innovazione, entro il 2025 Bracco prevede di lanciare almeno due nuovi agenti di contrasto โ uno per MRI con miglior profilo di sicurezza e uno per applicazioni neuroradiologiche avanzate. Lโazienda punterร anche sulla sostenibilitร dei propri prodotti: sta sviluppando formulazioni che riducano il rilascio ambientale di gadolinio (metallo pesante) dopo lโuso clinico, e implementando processi produttivi piรน โgreenโ (taglio delle emissioni solventi, giร ridotte del 19% nel 2023). Dal punto di vista corporate, non sono escluse acquisizioni: dopo Blue Earth (PET radiofarmaci), Bracco potrebbe guardare a startup di imaging molecolare per completare lโofferta diagnostica. Nel medio termine, la famiglia Bracco sembra orientata a mantenere lโindipendenza dellโazienda, respingendo offerte di fusioni con colossi concorrenti. Lโobiettivo dichiarato da Diana Bracco รจ far diventare il gruppo un โcampione europeoโ della diagnostica, continuando a crescere sia organicamente sia tramite accordi di distribuzione in nuovi mercati emergenti. In sintesi, il futuro di Bracco รจ tracciato su alta tecnologia, internazionalizzazione e impegno scientifico, per rimanere un attore chiave nel vedere โdentroโ il corpo umano a scopi diagnostici.
Zambon Group (Milano)
Dimensioni: Zambon รจ una multinazionale chimico-farmaceutica con sede a Milano (origini a Vicenza) e conta oltre 2.700 dipendenti nel mondo. Il gruppo nel suo complesso (che include anche la divisione chimica fine Zach e lโincubatore ZCube) genera circa โฌ900 milioni di fatturato annuo. La presenza geografica รจ ampia: Zambon ha unitร produttive in Italia, Svizzera, Francia, Cina e Brasile, e 23 filiali commerciali che distribuiscono i prodotti in 87 Paesi. In Italia lo stabilimento principale รจ a Vicenza (settore chimico) e a Cadempino in Svizzera (produzione farmaceutica). Lโazienda รจ a proprietร familiare (famiglia Zambon) ma con struttura moderna: Zambon Company SpA รจ la holding che controlla Zambon Pharma, Zach (principi attivi) e altre iniziative come il campus scientifico OpenZone alle porte di Milano.
Caratteristiche generali: Fondata nel 1906 a Vicenza dal giovane imprenditore Gaetano Zambon, come magazzino farmaceutico, lโazienda ha attraversato oltre un secolo restando in mano alla famiglia. Negli anni โ50 Zambon avviรฒ lโespansione industriale e internazionale, focalizzandosi su prodotti di successo per la salute respiratoria e antibiotici. Oggi la guida รจ affidata alla terza generazione (Elena Zambon รจ presidente). Zambon conserva una forte identitร basata su valori familiari e innovazione, riassunta nel concetto di โbenvivereโ aziendale, ossia attenzione al benessere di dipendenti e comunitร . La struttura societaria comprende anche iniziative collaterali: ad esempio la Fondazione Zoรฉ per la divulgazione scientifica e investimenti in startup tramite ZCube. Lโazienda รจ particolarmente attiva nel settore respiratorio e malattie neurodegenerative, e negli ultimi anni ha spinto sulla diversificazione (ha acquisito partecipazioni in biotecnologie e sviluppato un business di farmaci orfani con partner come Newron Pharmaceuticals). Zambon รจ nota anche per aver mantenuto e rinnovato stabilimenti produttivi in Italia, puntando su qualitร e innovazione di processo.
Prodotti principali: Zambon vanta alcuni farmaci โdi casaโ molto conosciuti. Nel campo respiratorio, il prodotto iconico รจ Fluimucil (acetilcisteina), mucolitico introdotto negli anni โ60 e utilizzato per fluidificare il muco in malattie come bronchiti e sinusiti: lโacetilcisteina scioglie le secrezioni facilitando lโespettorazione e viene usata anche come antidoto in caso di overdose da paracetamolo. In urologia, Zambon commercializza Monuril (fosfomicina trometamolo), lโantibiotico monodose per cistite acuta non complicata: una bustina orale che elimina i batteri urinari, molto apprezzata per la sua comoditร (una sola somministrazione). Unโaltra linea storica รจ quella dei FANS: ad esempio Spididol (ibuprofene sale di arginina) e Spidifen, analgesici e antinfiammatori rapidi per dolori acuti. In ambito neurologico, Zambon insieme alla biotech Newron ha sviluppato Xadago (safinamide), un farmaco innovativo per il Parkinson in stadio avanzato: safinamide รจ un inibitore delle MAO-B che, aggiunto alla terapia con L-Dopa, aiuta a ridurre i sintomi motori fluttuanti nei pazienti. Zambon ha anche prodotti per lโotoscopia (es. Cetraxal, gocce auricolari antibiotiche) e in area ginecologica (creme come Meclon per infezioni vaginali). Inoltre, tramite la controllata Zach produce principi attivi come glicocolli e tiocolchicoside (miorilassante). La gamma Fortilase (integratore antinfiammatorio a base di serratio-peptidasi) รจ un esempio di prodotto da banco recente. In sintesi, i prodotti Zambon coprono malattie respiratorie (tosse, muco), infezioni urinarie, dolore/infiammazione e malattie neurodegenerative (Parkinson).
Studi clinici e ricerca: Zambon sta orientando molta ricerca verso le malattie neurodegenerative e respiratorie complesse. In particolare, in collaborazione con partner, supporta studi clinici su safinamide per possibili nuove indicazioni nel Parkinson (ad esempio per controllare i sintomi cognitivi) e sta valutando molecole per la fibrosi polmonare idiopatica. Un progetto di rilievo รจ lo sviluppo di un farmaco inalatorio per la bronchiectasia (dilatazione cronica dei bronchi): Zambon sta testando una formulazione di antibiotico aerosolizzato per ridurre le infezioni respiratorie nei pazienti con bronchiectasie non dovute a fibrosi cistica. Inoltre, la societร investe in soluzioni digitali per la gestione dellโasma: ad esempio, ha lanciato lโapp FluiApp per supportare i pazienti nella terapia con Fluimucil. Tramite ZCube, Zambon รจ coinvolta in progetti di health tech come dispositivi per il rilascio controllato di farmaci nel Parkinson (cerotto intradermico di apomorfina in studio). Anche la ricerca di base รจ attenzionata: Zambon finanzia borse di studio e collaborazioni su biomarcatori per malattie come lโAlzheimer e la SLA presso OpenZone. Nel 2022 ha lanciato un programma chiamato HealthWave focalizzato su sostenibilitร e innovazione, pubblicando un Value Report con i progressi (ad esempio lโadozione di packaging piรน ecologici e lo sviluppo di nuove formulazioni orali orosolubili per facilitare lโassunzione dei farmaci).
Prospettive future: Zambon guarda al futuro puntando su due pilastri: lโinternazionalizzazione e lโinnovazione terapeutica. Lโazienda prevede di aumentare il peso dei mercati extra-europei oltre lโattuale ~30% dei ricavi. In particolare, sta rafforzando la presenza in Cina e Sudamerica (dove giร possiede impianti) e valutando di aprire nuove filiali in mercati emergenti del Sud-Est Asiatico. Sul fronte innovazione, un obiettivo chiave รจ diventare leader nelle malattie respiratorie severe: dopo i mucolitici, Zambon vuole introdurre terapie per condizioni come la broncopneumopatia cronica evoluta e le infezioni polmonari croniche (grazie a prodotti inalatori antibiotici e anti-infiammatori attualmente in pipeline). In ambito Parkinson, ci si attende che Xadago e future terapie complementari consolidino Zambon come partner riconosciuto nella comunitร neurologica; lโazienda valuterร opportunitร di licensing per portare sul mercato italiano nuovi farmaci per Alzheimer o SLA sviluppati da piccole biotech. Dal punto di vista aziendale, Zambon continuerร a investire nel proprio campus OpenZone alle porte di Milano, attraendo startup e centri di ricerca, nellโottica di creare un ecosistema dellโinnovazione in loco. I valori di sostenibilitร e benessere (benvivere) resteranno centrali: lโimpresa punta a diventare carbon neutral nei siti produttivi entro il 2030 e a implementare modelli di lavoro flessibile orientati alla qualitร di vita dei dipendenti. In sintesi, la Zambon del futuro sarร sempre piรน una Life Science company globale, che coniuga la soliditร di un gruppo centenario italiano con la capacitร di rinnovarsi e contribuire a cure migliori in settori ancora con bisogni insoddisfatti.
Dompรฉ Farmaceutici (Milano)
Dimensioni: Dompรฉ รจ una delle piรน dinamiche aziende biofarmaceutiche italiane. Ha chiuso gli ultimi anni con un fatturato intorno a โฌ532 milioni (dato 2021), di cui ben 70% generato allโestero. Il gruppo impiega circa 800-850 dipendenti distribuiti tra la sede di Milano, il polo produttivo e di ricerca de LโAquila in Abruzzo, e filiali negli USA, in Cina e in diversi Paesi europei (Svizzera, Germania, Francia, UK, Spagna, etc.). Lo stabilimento dellโAquila โ 160.000 mq inaugurati nel 1993 โ รจ un asset chiave: produce ogni anno ~60 milioni di confezioni di farmaci Dompรฉ. In tempi recenti Dompรฉ ha fortemente aumentato lโexport: se tre anni fa lโItalia pesava per lโ85% delle vendite, oggi ne rappresenta solo il 35%, segno di un rapido processo di internazionalizzazione. Lโazienda รจ rimasta privata e familiare (guidata da Sergio Dompรฉ, nipote del fondatore).
Caratteristiche generali: Le origini di Dompรฉ risalgono al 1890 quando Onorato Dompรฉ aprรฌ uno dei primi laboratori farmaceutici a Milano. La svolta moderna avvenne negli anni โ80-โ90 con Sergio Dompรฉ, che trasformรฒ lโimpresa familiare in una biofarmaceutica orientata alla ricerca. Oggi Dompรฉ รจ nota per essere โpiccola ma innovativaโ: investe in aree di nicchia e in biotecnologie dโavanguardia. La struttura societaria vede Sergio Dompรฉ come presidente e la figlia Nathalie Dompรฉ come AD, segnalando un passaggio generazionale giร in atto. Dompรฉ ha due anime: la Primary Care (farmaci di automedicazione e da prescrizione consolidati, soprattutto in Italia) e la Biofarmaceutica (farmaci innovativi per malattie rare e terapie biotecnologiche, a diffusione globale). Questa seconda anima รจ frutto di ricerca interna ma anche di collaborazioni prestigiose โ ad esempio Dompรฉ ha lavorato con la Nobel Rita Levi Montalcini sul NGF, fattore di crescita nervoso, traducendone le scoperte in un farmaco approvato. Lโazienda รจ inoltre allโavanguardia nellโuso del supercalcolo e intelligenza artificiale: la sua piattaforma Exscalate (in collaborazione con Eni) รจ stata impiegata nel 2020 per screening di molecole contro il COVID-19. Dompรฉ dunque rappresenta il connubio tra tradizione imprenditoriale italiana e spinta verso lโinnovazione scientifica globale.
Prodotti principali: Nel mercato italiano, Dompรฉ รจ stata a lungo conosciuta per alcuni farmaci di larghissimo consumo. Uno รจ Oki (ketoprofene sale di lisina), un antinfiammatorio non steroideo in bustine granulato, usato per mal di testa, dolori e stati febbrili: lanciato negli anni โ80, Oki รจ diventato un analgesico di riferimento, noto per la rapiditร dโazione grazie alla formulazione solubile. Un altro prodotto storico รจ Betadine (iodopovidone) disinfettante, che Dompรฉ distribuiva in Italia. Tuttavia, il fiore allโocchiello attuale dellโazienda รจ Oxervate (cenegermin collirio), una terapia biotecnologica innovativa: si tratta di gocce oculari a base di NGF ricombinante (Nerve Growth Factor) per trattare la cheratite neurotrofica, una grave malattia degenerativa della cornea fino a pochi anni fa senza cura. Oxervate stimola la rigenerazione dei nervi corneali e la guarigione delle ulcere oculari, ed รจ stato il primo farmaco al mondo a base di NGF, valso simbolicamente il coronamento delle ricerche della Levi Montalcini. In ambito primary care, Dompรฉ commercializza ancora OKi Task (flurbiprofene) e Collirio Alfa (decongestionante oculare da banco). Altri prodotti rilevanti includono Ammonaps (fenilbutirrato di sodio) per un raro disordine metabolico dellโurea, frutto di partnership con altre aziende, e Glaeta (eptacog alfa attivato) per lโemofilia con inibitori, a testimonianza dellโimpegno anche nelle malattie rare di ambito ematologico. Dompรฉ inoltre distribuisce in Italia alcuni vaccini e ormoni tiroidei prodotti da terzi, consolidando la propria presenza in diverse aree terapeutiche.
Studi clinici e ricerca: Il portafoglio di R&S Dompรฉ รจ particolarmente ricco per le dimensioni dellโazienda. Uno dei progetti di punta รจ Reparixin, un inibitore delle chemochine IL-8 sviluppato internamente: inizialmente studiato per prevenire il danno da infiammazione acuta (ad esempio nei trapianti di isole pancreatiche e nella protezione da rigetto), Reparixin รจ stato sperimentato anche in ambito oncologico (tumore al seno) e per contrastare la โtempesta citochinicaโ nel COVID-19. Un altro candidato รจ Ladarixin, un inibitore duale delle citochine CXCL, in sviluppo per il diabete di tipo 1 in fase iniziale, con trial clinici volti a vedere se ritarda la progressione della malattia. Sul fronte oftalmologico, dopo Oxervate, Dompรฉ sta esplorando altre applicazioni del NGF e molecole simili per rigenerare tessuti oculari e nervosi. La piattaforma Exscalate viene attualmente impiegata per screening virtuale di composti antivirali e antibiotici: grazie al supercalcolo, Dompรฉ ha individuato ad esempio il raloxifene come potenziale trattamento anti-COVID, avviando uno studio clinico sullโuomo. Sono in corso collaborazioni con centri USA e israeliani per terapie geniche legate al NGF, e la pipeline preclinica include anche peptidi per malattie infiammatorie intestinali. Dompรฉ, inoltre, partecipa a progetti europei su malattie rare: ad esempio nel consorzio per nuovi approcci alla Cistinosi. Non ultimo, lโazienda investe nellโintelligenza artificiale applicata alla scoperta farmaci e alla medicina personalizzata, convinta che ciรฒ possa ridurre tempi e costi di sviluppo.
Prospettive future: Dompรฉ intende proseguire la trasformazione in azienda biofarmaceutica globale altamente innovativa. Una prioritร รจ lโespansione commerciale di Oxervate: dopo lโEuropa (dove รจ giร approvato) e gli Stati Uniti (approvato FDA nel 2018), Dompรฉ sta entrando in nuovi mercati come il Canada e lโAsia con questo farmaco rivoluzionario. In parallelo, lโazienda potrebbe cercare partnership per sviluppare Oxervate in ulteriori indicazioni (es. lesioni del nervo ottico). Nel settore primary care, Dompรฉ manterrร i prodotti storici ma probabilmente concentrerร gli investimenti sul biotech: attendendo gli esiti di fase III di Ladarixin in corso (se positivo, potrebbe diventare la prima terapia al mondo a modificare la progressione del diabete tipo 1). Anche Reparixin potrebbe trovare applicazione in nicchie quali la prevenzione del danno da trapianto, consolidando Dompรฉ in area trapiantologica. Lโazienda mira inoltre a espandere la presenza internazionale: ha aperto sedi dirette negli USA (a Boston) e in Cina (Shanghai), e prevede di penetrare meglio il mercato nordamericano con la propria pipeline oppure tramite accordi con big pharma. Dal punto di vista societario, lโavvicendamento generazionale (con Nathalie Dompรฉ CEO) assicura continuitร nella visione a lungo termine. Dompรฉ prevede anche investimenti produttivi: il sito de LโAquila verrร ampliato con un nuovo impianto biotecnologico per aumentare la capacitร di produzione di farmaci biologici. Grazie anche a finanziamenti pubblici e venture (ha ottenuto di recente 230 milioni per R&S in Italia), lโazienda appare solida. In sintesi, la prospettiva รจ che Dompรฉ diventi sempre piรน un โcampioneโ italiano delle biotecnologie, con un piede nel mondo delle startup digitali (Exscalate) e lโaltro nella farmaceutica tradizionale, mantenendo perรฒ lโidentitร di impresa familiare innovativa e socialmente responsabile.
Alfasigma S.p.A. (Bologna)
Dimensioni: Alfasigma รจ uno dei top-5 gruppi farmaceutici a capitale italiano. Nato dalla fusione di Alfa Wassermann e Sigma-Tau nel 2015, oggi vanta circa 3.000 dipendenti di cui il 60% in Italia e presenza commerciale in oltre 100 Paesi. Il fatturato consolidato nel 2023 ha superato โฌ1,36 miliardi (+17% sul 2022), con una crescita significativa anche grazie ad acquisizioni. ร interessante notare che i ricavi sono equamente divisi tra Italia e estero, segno di forte internazionalizzazione. Alfasigma possiede 5 stabilimenti produttivi (in Emilia-Romagna, Lazio, Abruzzo, oltre a uno in Spagna e uno negli USA), e 3 centri di Ricerca & Sviluppo principali (Bologna, Pomezia e il nuovo centro di eccellenza sul microbiota al Kilometro Rosso di Bergamo).
Caratteristiche generali: Le radici di Alfasigma affondano in due storiche imprese familiari italiane. Alfa Wassermann fu fondata nel 1948 a Bologna dal farmacista Marino Golinelli, mentre Sigma-Tau nacque nel 1957 a Pomezia per iniziativa di Claudio Cavazza. La fusione avvenuta nel 2015 ha unito queste realtร , creando una societร ancora privata e familiare (le famiglie Golinelli e Cavazza restano azioniste di riferimento). Alfasigma ha sede legale a Bologna e mantiene importanti divisioni a Milano (sede internazionale) e Pomezia (R&S). Il gruppo รจ noto per una strategia di crescita basata su ricerca interna e acquisizioni: nel tempo ha integrato Schiapparelli, Biofutura, Pamlab (USA) ecc.. Ancora nel 2022-23, Alfasigma ha acquisito la farmaceutica Sofar (rafforzando il portafoglio gastrointestinale e integratori) e il 100% di Kedrion per entrare nel settore plasma (operazione poi sindacata con Permira). Lโazienda opera con un modello ibrido: sviluppa e produce farmaci branded, ma possiede anche una forte presenza nel settore OTC e integratori (รจ proprietaria di marchi noti da banco). La governance attuale vede lโAD Gianfranco Fagioli e il presidente Stefano Golinelli (figlio del fondatore). Con i suoi 75 anni di storia, Alfasigma si pone come esempio di โbig pharma familiareโ italiana, innovativa ma con forte continuitร aziendale.
Prodotti principali: Alfasigma ha un portafoglio ampio, con punte di eccellenza in area gastrointestinale e vascolare. Il suo prodotto piรน celebre a livello internazionale รจ rifaximina, un antibiotico non assorbibile indicato per infezioni intestinali: in Italia รจ venduto come Normix, usato per gastroenteriti e disbiosi, mentre negli USA (licenziato a Salix) รจ noto come Xifaxan e impiegato anche nella sindrome dellโintestino irritabile. Rifaximina รจ peculiare perchรฉ agisce localmente nellโintestino contro i batteri, migliorando sintomi senza effetti sistemici. In area vascolare/metabolica, un farmaco storico di Alfasigma (ex Alfa Wassermann) รจ Sulodexide (Vessel Due), una miscela di glicosaminoglicani usata per problemi di circolazione e prevenzione delle trombosi: funziona come antitrombotico naturale e profibrinolitico, molto usato in angiologia. Sigma-Tau aveva portato in dote Carnitina (Carnitene), integratore metabolico per carenze di L-carnitina, impiegato in cardiologia e metabolica (aiuta il metabolismo energetico muscolare). Nel listino figurano inoltre farmaci da banco famosissimi come Neo-Borocillina (pastiglie antisettiche per il mal di gola) e Biochetasi (digestivo/anti-aciditร ). Alfasigma รจ forte anche negli integratori e probiotici: possiede il marchio Yovis (fermenti lattici) e, con lโacquisizione di Sofar, anche Enterolactis e Cistiflux (cranberry per cistiti). In area epatica, produce Legalon (silibinina, protettore del fegato). Va menzionato Folidex (acido folico) e Modalina (per la motilitร intestinale). Insomma, i prodotti Alfasigma spaziano da farmaci etici innovativi (rifaximina per encefalopatia epatica) a specialitร consolidate (sulodexide per arteriopatie) fino a brand consumer noti (Neo-Borocillina per la gola, Tau-Marin per lโigiene orale).
Studi clinici e ricerca: Alfasigma investe circa il 7-8% del fatturato in R&S, focalizzandosi sulle aree terapeutiche chiave. In gastroenterologia, lโazienda sta sviluppando nuove indicazioni per rifaximina (ad esempio nella prevenzione della diverticolite e nel trattamento del SIBO โ sovracrescita batterica intestinale) e studia formulazioni innovative (microgranuli a rilascio modificato per targettizzare sezioni specifiche dellโintestino). Nel campo microbiota, grazie ai laboratori acquisiti con Sofar, Alfasigma conduce ricerche sui probiotici di nuova generazione e sul ruolo del microbiota intestinale in malattie come obesitร e diabete. In area vascolare, lโR&D include sperimentazioni cliniche su sulodexide per retinopatia diabetica e ulcere venose (per verificarne lโefficacia nel migliorare la microcircolazione). Inoltre, lโazienda ha attivi progetti in ambito oncologico: Sigma-Tau aveva una legacy di ricerca nei tumori (es. studi sul molecola Luteolina come radiosensibilizzante) e Alfasigma continua alcune collaborazioni con enti di ricerca italiani su composti antitumorali innovativi. Va evidenziato il focus sul microbiota-intestino-cervello: รจ in corso uno studio esplorativo sullโuso di rifaximina per modulare lโasse intestino-cervello in pazienti con encefalopatia epatica minima e prevenire declino cognitivo. Sul fronte farmaceutico tecnologico, Alfasigma ha inaugurato nel 2021 un centro dโavanguardia, il LABIO 4.0 a Pomezia, dedicato a tecnologie farmaceutiche avanzate (ad es. stampa 3D di compresse e nanoformulazioni). Questo indica la volontร di innovare non solo nelle molecole ma anche nelle forme di somministrazione.
Prospettive future: Alfasigma ha annunciato per il 2024 un balzo dei ricavi a circa โฌ1,87 miliardi (+37%) grazie a operazioni straordinarie. Ciรฒ include la fusione con Kedrion-BPL (settore plasmaderivati) che se completata integrerร un nuovo business nel gruppo. Questa mossa strategica proietterร Alfasigma in un nuovo mercato (plasma), rendendola un player diversificato pharma-biotech. Parallelamente, lโazienda punterร a espandere la presenza internazionale: mercati come USA e Cina, dove finora era meno presente, saranno indirizzi di crescita (giร possiede un impianto in Louisiana e sta rafforzando reti distributive in Asia). Il management ha indicato come mantra โtrasformazione e crescitaโ anche via digitalizzazione: Alfasigma sta implementando sistemi ERP integrati e tecnologie 4.0 negli stabilimenti per aumentare efficienza. La recente incorporazione di Sofar comporta sinergie nella ricerca sul microbiota e potrร portare a nuovi prodotti integratori/probiotici innovativi in pipeline. In termini di prodotti, Alfasigma potrebbe lanciare attorno al 2025 un nuovo farmaco per la sindrome dellโintestino irritabile, potenzialmente un modulatore del microbiota su cui sta investendo. Sul fronte societario, la proprietร familiare sembra voler mantenere lโindipendenza, ma con aperture a partner finanziari se necessari per acquisizioni (come fatto con fondi per lโoperazione Kedrion). Infine, lโazienda continuerร a valorizzare la ricerca italiana: ha collaborazioni attive con diverse universitร (Bologna, Roma) e sostiene progetti con il CNR sul drug delivery. In sintesi, Alfasigma vede un futuro da โpolo farmaceutico integratoโ, unendo farmaci etici, integratori, nuovi segmenti (plasma) e investimenti in ricerca, il tutto con la soliditร del controllo familiare e lโambizione di competere con i grandi gruppi internazionali.
Italfarmaco Group (Milano)
Dimensioni: Italfarmaco รจ un gruppo farmaceutico italiano privato con un significativo footprint internazionale. Fondato nel 1938, oggi conta circa 3.500 dipendenti nel mondo, di cui circa 1.300 nella sola Spagna (dopo lโacquisizione dellโazienda Lacer) e oltre 1.000 in Italia. Il fatturato consolidato ha superato โฌ1 miliardo annui, frutto sia di crescita organica che di acquisizioni. In Italia, Italfarmaco S.p.A. (la capogruppo) fattura attorno a โฌ250 milioni, ma il gruppo opera direttamente con filiali in Svizzera, Francia, Spagna, Germania, Portogallo, Grecia, Russia, Turchia, Cile, Perรน, Marocco, e tramite la controllata chimica Chemi ha presenza anche in USA e Brasile. Italfarmaco dispone di impianti produttivi a Milano, Madrid e nella controllata Chemi (per principi attivi) ed รจ strutturata come multinazionale a tutti gli effetti, pur mantenendo il quartier generale a Milano.
Caratteristiche generali: Italfarmaco nasce a Milano nel 1938 per opera di Gastone De Santis, e la famiglia De Santis ne mantiene la proprietร e guida (oggi il figlio Francesco De Santis รจ presidente). Lโazienda ha due anime: quella farmaceutica (farmaci etici e specialitร terapeutiche) e quella chimica tramite la consociata Chemi SpA, produttrice di principi attivi e generici. Questa integrazione verticale consente al gruppo di controllare tutta la filiera di alcuni prodotti. Italfarmaco si distingue per la focalizzazione su aree specialistiche ad alto impatto: immunologia, oncologia, neurologia, ginecologia e cardio-metabolico. Negli anni โ90 ha iniziato una forte internazionalizzazione aprendo filiali in vari Paesi e acquisendo societร estere (come recentemente la spagnola Lacer, nota per prodotti di igiene orale e integratori). Pur essendo privata, lโazienda adotta standard manageriali moderni e investe consistentemente in R&S come unโazienda innovativa. Una curiositร : Italfarmaco rimane attivamente impegnata in progetti filantropici attraverso la Fondazione Italfarmaco, sostenendo ricerca scientifica e borse di studio.
Prodotti principali: Il portafoglio di Italfarmaco copre diverse aree terapeutiche. In ambito neurologico e immunologico, uno dei prodotti chiave รจ Glatiramer acetato (nome commerciale Copaxone in licenza, o equivalenti generici) per la sclerosi multipla โ un immunomodulatore che riduce le ricadute della malattia: Italfarmaco lo distribuisce in vari mercati. In oncologia, lโazienda commercializza in Italia farmaci ormonali per tumori (ad es. Lekolast โ letrozolo per carcinoma mammario) e farmaci supportivi in chemioterapia. In ginecologia e fertilitร , รจ nota per Testoviron (terapia ormonale) e Fostimon (urofollitropina per stimolazione ovarica). Un altro settore forte รจ quello cardiovascolare/metabolico: Italfarmaco produce Torasemide (diuretico per ipertensione e scompenso), Lipoplus (omega-3 per ipertrigliceridemia) e integratori come Ferrograd (ferro). Con lโacquisizione di Lacer, ha aggiunto prodotti OTC di largo consumo come Lacer gel orale (collutorio per gengive) e Thiomucase (crema anticellulite). Tuttavia, il prodotto piรน innovativo emergente di Italfarmaco รจ Givinostat, una molecola sviluppata internamente: si tratta di un inibitore delle istone-deacetilasi (HDAC) destinato al trattamento della distrofia muscolare di Duchenne, per rallentare la degenerazione muscolare. Givinostat รจ in fase di valutazione regolatoria (lโazienda ha depositato domanda FDA nel 2023). Se approvato, sarebbe una terapia orale pionieristica per questa grave malattia genetica, frutto di oltre un decennio di ricerca interna. In generale, il listino Italfarmaco combina farmaci originali (Givinostat), licenze di farmaci affermati (Copaxone, letrozolo) e integratori di supporto.
Studi clinici e ricerca: Givinostat rappresenta il fiore allโocchiello della R&S Italfarmaco. ร in corso un studio clinico di fase 3 internazionale su bambini con distrofia di Duchenne per valutare lโefficacia di Givinostat nel preservare la funzione muscolare. I dati preliminari sono stati sufficienti per ottenere la designazione di Farmaco Pediatrico Raro dalla FDA e lโazienda รจ in attesa della decisione finale (PDUFA) nel 2024. Parallelamente, Italfarmaco sta esplorando Givinostat anche in altre patologie muscolari rare (es. talassemia, dove in fase 2 ha mostrato riduzione della fibrosi midollare). Oltre a questo, lโazienda รจ attiva in onco-ematologia: finanzia studi su un nuovo inibitore di mTOR per alcuni tumori solidi e su combinazioni innovative in leucemie. Nellโarea immunologica, sta valutando molecole modulanti per il lupus eritematoso sistemico (LES) in collaborazione con centri accademici. La divisione chimica Chemi dal canto suo conduce ricerca su nuovi equivalenti generici e sullโottimizzazione dei processi produttivi (ha brevettato sintesi piรน efficienti per principi attivi come gli antitumorali antraciclinici). Inoltre, Italfarmaco partecipa a trial clinici di fase avanzata come partner locale per innovativi farmaci esteri (ad esempio trial di anticorpi monoclonali per lโAlzheimer e CAR-T per leucemie, fornendo supporto in Italia). In ambito biotecnologico, dopo lโesperienza Givinostat, lโazienda potrebbe investire in tecnologie di terapia genica: ha accordi di studio con istituti per valutare una possibile terapia genica proprio per la distrofia muscolare (da usare in combinazione con Givinostat in futuro). Non ultimo, Italfarmaco dedica attenzione alla ricerca clinica post-marketing: sta conducendo registri di pazienti sclerosi multipla su glatiramer acetato per monitorarne lโefficacia a lungo termine nella pratica clinica.
Prospettive future: Se Givinostat verrร approvato, Italfarmaco si troverร improvvisamente ad avere un ruolo di primo piano a livello globale in una malattia rara come la Duchenne. Ciรฒ comporterร la necessitร di strutturare una rete commerciale internazionale e, probabilmente, la valutazione di partnership con big pharma per la distribuzione extra-EU. Lโazienda รจ giร passata da realtร regionale a multinazionale e questo trend proseguirร : lโespansione in Nord America potrebbe intensificarsi (magari aprendo una filiale US dedicata a malattie rare). Sul fronte corporate, Italfarmaco ha mostrato attitudine alle acquisizioni (Lacer) e potrebbe cercare altri target in Europa, specie per ampliare la linea OTC e integratori, o per accedere a nuove piattaforme tecnologiche. Inoltre, con il consolidarsi del segmento malattie rare, Italfarmaco potrebbe valutare la quotazione in borsa di una sua divisione biotech separata, per raccogliere capitali destinati a R&S, pur mantenendo privata la holding farmaceutica tradizionale. Dal lato produttivo, lโazienda continuerร a investire in capacity produttiva: ha annunciato piani per un nuovo stabilimento a Milano dedicato alla formulazione di farmaci orfani e prodotti ad alta tecnologia, e per ampliare i siti spagnoli (Lacer) per la crescita nel consumer healthcare. Le prospettive finanziarie sono solide, con utili reinvestiti nellโespansione: lโacquisizione Lacer ha portato il fatturato consolidato oltre โฌ1 mld e margini significativi. Sul piano della sostenibilitร , Italfarmaco ha aderito a protocolli green nei suoi siti e promuove iniziative per la diversity interna, aspetti che probabilmente rafforzerร per allinearsi ai migliori standard ESG internazionali. In sintesi, Italfarmaco sembra destinata a evolversi da โmedium pharmaโ italiana a attore internazionale nel campo delle malattie rare e specialistiche, guidata dallโinnovazione (esemplificata da Givinostat) e da una visione imprenditoriale di lungo periodo propria della famiglia fondatrice.
Kedrion Biopharma (Barga, Lucca)
Dimensioni: Kedrion รจ unโazienda specializzata nel settore dei farmaci plasmaderivati ed รจ attualmente โ dopo la fusione con la britannica BPL โ il 5ยฐ produttore mondiale di immunoglobuline e derivati del plasma umano. Il gruppo risultante Kedrion-BPL conta oltre 5.000 dipendenti a livello globale e ha realizzato circa โฌ1,4 miliardi di ricavi nel 2022. Kedrion opera in piรน di 100 Paesi con un portafoglio di 37 prodotti plasmaderivati (sangue e plasma donati). Dispone di stabilimenti produttivi in Italia (Bolognana in Toscana; SantโAntimo in Campania) e allโestero (Stati Uniti, Ungheria, UK) per la lavorazione del plasma, oltre a una rete di oltre 25 centri di raccolta plasma propri (soprattutto in USA, Germania, Ungheria). La sede principale รจ a Barga (LU) in Garfagnana, dove nacque lโazienda nel 2001, ma oggi la governance รจ internazionale: dal 2022 Kedrion รจ controllata da fondi Permira e dal Fondo Strategico Italiano in partnership con la famiglia fondatrice Marcucci.
Caratteristiche generali: Kedrion รจ relativamente giovane, fondata nel 2001 rilevando le attivitร plasmaderivati ex FIO (ex ente pubblico) da parte della famiglia Marcucci (noti industriali farmaceutici toscani). In pochi anni รจ diventata una multinazionale leader grazie a acquisizioni (per esempio nel 2011 rilevรฒ un impianto USA in West Virginia) e accordi strategici con i sistemi sangue di vari Paesi. La recente fusione con BPL (Bio Products Laboratory), completata nel 2022-23, ha unito due attori complementari sotto lโombrello Permira: Permira ha la maggioranza, ma la famiglia Marcucci mantiene un ruolo significativo nella partnership. Kedrion rimane focalizzata al 100% nel segmento plasmaderivati, che richiede un modello integrato โvein-to-veinโ (dalla vena del donatore alla vena del paziente). Lโazienda dunque gestisce raccolta plasma, produzione di farmaci e distribuzione globale. Ha storicamente un forte legame con il Sistema Sanitario Italiano: produce albumina, immunoglobuline e fattori coagulanti anche per conto del SSN, in base a convenzioni. Con lโinternazionalizzazione, ora la maggior parte del plasma viene raccolta allโestero, specie negli Stati Uniti. Kedrion si configura come una azienda biotech su larga scala, con alti standard regolatori (stabilimenti FDA-approved) e investimenti in biotecnologie (ha iniziato a sviluppare anche prodotti ricombinanti).
Prodotti principali: Kedrion produce e commercializza un ampio ventaglio di farmaci plasmaderivati utilizzati in situazioni cliniche critiche. Tra i principali: Immunoglobuline endovenose (IVIg), concentrate di anticorpi derivati dal plasma, usate per trattare immunodeficienze primarie (pazienti privi di difese immunitarie) e malattie autoimmuni; i prodotti a marchio Kedrion come KIg10 forniscono immunitร passiva contro infezioni comuni. Albumina umana: proteina plasmatica impiegata per ripristinare il volume sanguigno in casi di shock, grandi ustioni o cirrosi; Kedrion la distribuisce con marchi come Kedbumin. Fattori della coagulazione: Kedrion produce concentrati di Fattore VIII e IX dal plasma per emofilia A e B (Emoclot รจ il Fattore VIII plasmatico, ad esempio), fondamentali per prevenire emorragie nei pazienti emofilici. Immunoglobuline specifiche (hyperimmunes): anticorpi mirati contro patogeni specifici, come lโimmunoglobulina anti-Epatite B (utilizzata per prevenire la reinfezione HBV nei trapiantati di fegato) o lโanti-D (RhoGAM) per prevenire lโeritroblastosi fetale nelle madri Rh-negative. Kedrion ha anche plasmaderivati per malattie rare: ad esempio C1-inibitore per lโangioedema ereditario (che previene gli edemi potenzialmente fatali) e plasma virus-inattivato (VIP) per scopi trasfusionali sicuri. Ogni prodotto viene ricavato frazionando grandi volumi di plasma umano attraverso processi industriali avanzati (precipitazione, cromatografia). Di fatto i farmaci Kedrion salvano vite in situazioni come emorragie, deficit immunitari gravi, patologie neurologiche autoimmuni (le IVIg sono usate nella Guillain-Barrรฉ, ad esempio) e complicanze ostetriche (profilassi anti-Rh). La semplicitร dโuso varia: albumina e immunoglobuline sono infusioni endovenose, lโanti-D unโiniezione post-partum, i fattori coagulanti iniezioni da fare a casa per prevenzione.
Studi clinici e ricerca: Il settore plasmaderivati รจ consolidato, ma Kedrion investe in miglioramento di processo e in nuove indicazioni. Un filone di ricerca รจ produrre immunoglobuline a maggiore purezza e concentrazione per somministrazioni piรน rapide o sottocutanee โ Kedrion sta sviluppando formulazioni di IgG sottocutanee per facilitare la vita ai pazienti immunodeficienti (terapia domiciliare anzichรฉ ospedaliera). Un altro ambito รจ lโampliamento delle applicazioni cliniche: ad esempio, studi clinici stanno valutando lโefficacia delle immunoglobuline ad alto dosaggio in malattie neurologiche come Alzheimer (ipotesi di modulazione immunitaria) o nella cura di complicanze gravi del COVID-19 (plasma iperimmune). Kedrion, in partnership con enti accademici, esplora anche lโutilizzo di albumina come veicolo di farmaci anti-cancro (la cosiddetta โAlbumin Fusion Technologyโ) sfruttando la sua abbondanza nel sangue. Inoltre, lโazienda ha iniziato a muovere i primi passi nei prodotti ricombinanti: sta valutando la produzione di versioni ricombinanti del Fattore VIII e IX per ridurre la dipendenza dal plasma (un trend del settore). Con la fusione BPL, aumenterร la sinergia di R&S: BPL portava competenze su un trattamento sperimentale per la malattia di Alzheimer basato sullโalbumina (progetto ALBUS trial). Kedrion collabora anche in ricerche su nuovi vaccini derivati dal plasma (ad esempio per lโEbola o altre malattie emergenti, usando anticorpi di convalescenti). Non ultimo, la ricerca di Kedrion migliora costantemente la sicurezza: investimenti in metodiche di inattivazione virale sempre piรน efficaci e screening avanzati (PCR multiplex) per garantire che i plasmaderivati siano privi di patogeni noti ed emergenti.
Prospettive future: Kedrion post-fusione mira a diventare un vero campione globale del plasma. Con la guida del fondo Permira, รจ prevista una razionalizzazione e potenziamento dei centri di raccolta plasma, soprattutto negli USA dove la concorrenza รจ forte: nei prossimi anni Kedrion investirร per aprire nuovi plasmaferesi center, puntando a incrementare i litri di plasma raccolti autonomamente e ridurre lโacquisto da terzi. Sul fronte produttivo, potrร ottimizzare la capacitร degli impianti integrando le lavorazioni di Kedrion e BPL: ad esempio, lo stabilimento di Bolognana (LU) potrebbe specializzarsi in alcune frazioni e quello di Elstree (UK, ex BPL) in altre, aumentando lโefficienza complessiva. Dal punto di vista del mercato, la domanda di immunoglobuline a livello mondiale cresce per lโallargamento delle indicazioni; Kedrion intende espandere la propria quota di mercato in Asia e America Latina, regioni dove ancora la penetrazione dei plasmaderivati รจ minore. Non si esclude la possibilitร che, una volta integrata e cresciuta, Kedrion-BPL possa puntare alla quotazione in borsa per raccogliere capitali freschi (era unโipotesi giร ventilata prima della pandemia). Lโinnovazione vedrร Kedrion anche entrare in segmenti adiacenti: ad esempio, lโazienda potrebbe sviluppare un servizio di plasma sourcing conto terzi (fornendo plasma ad altre aziende biotech, dato il know-how nella raccolta). Sul fronte terapie avanzate, interessante รจ il fatto che la famiglia Marcucci, tramite la partecipazione in una biotech, รจ coinvolta nello sviluppo di una terapia genica (per lโemofilia): non รจ escluso che Kedrion in futuro faccia accordi per distribuire terapie geniche curative complementari ai plasmaderivati (che rimarranno comunque necessari in molti casi). Infine, la sostenibilitร sarร un tema: Kedrion sta investendo in impianti a minor consumo energetico e in progetti di sensibilizzazione sul dono del plasma, fondamentali per garantire lโapprovvigionamento. In sintesi, Kedrion รจ destinata a consolidarsi come player globale integrato del settore, con opportunitร di crescita sia organica (domanda in aumento) che per linee esterne, mantenendo perรฒ sempre lโimprinting originario: โplasma is lifeโ, il plasma รจ vita, e la missione รจ renderlo disponibile a chi ne ha bisogno in modo sicuro ed efficace.
Abiogen Pharma (Pisa)
Dimensioni: Abiogen Pharma, con sede a Pisa, รจ una medium size pharma italiana in forte crescita internazionale. Nel 2022 ha registrato un fatturato di circa โฌ188 milioni (+13% rispetto allโanno precedente) e impiega attualmente circa 440 dipendenti. La maggior parte delle vendite รจ realizzata in Italia, ma lโazienda sta ampliando decisamente la propria presenza allโestero: nel 2022 ha acquisito la societร tedesca Altamedics, avviando cosรฌ lโespansione diretta in Germania ed Europa centrale. Abiogen รจ tra le prime 15 aziende farmaceutiche italiane per fatturato ed รจ inserita anchโessa nel gruppo delle โFab13โ del pharma italiano a controllo familiare. Lo stabilimento produttivo principale รจ a Ospedaletto (Pisa), con capacitร sia per farmaci solidi che liquidi.
Caratteristiche generali: Abiogen nasce come azienda nel 1997, ma la sua storia รจ legata allโereditร dellโantico Istituto Gentili di Pisa, fondato addirittura nel 1917 dal Comm. Alfredo Gentili. Negli anni โ90, quando Merck & Co. acquisรฌ lโIstituto Gentili, la famiglia proprietaria (Di Lorenzo) mantenne alcune attivitร che costituirono Abiogen. Ancora oggi lโazienda รจ controllata dalla famiglia Di Lorenzo, con il CEO e Presidente Massimo Di Martino (genero del fondatore di Gentili). Abiogen si รจ caratterizzata per la focalizzazione su nicchie terapeutiche ben definite โ in particolare il metabolismo osseo e le malattie rare dellโosso โ dove ha ereditato il know-how di Gentili. Pur di medie dimensioni, investe in ricerca e negli ultimi anni ha adottato una strategia di espansione tramite acquisizioni di licenze e aziende: oltre allโingresso in Germania, nel 2023 ha acquistato la svizzera EffRx, ottenendo diritti su un innovativo alendronato orodispersibile per osteoporosi. Lโassetto societario รจ privato e lโazienda fa parte del Distretto Toscano Scienze della Vita, contribuendo allโeconomia locale. Abiogen mantiene una dimensione โumanaโ e flessibile, con rapide decisioni e uno stretto contatto con la comunitร medica nazionale.
Prodotti principali: Il punto di forza di Abiogen sono i farmaci per il metabolismo osseo e minerale. Il prodotto di bandiera รจ Nerixia (acido neridronico), un bisfosfonato sviluppato in Italia utilizzato per osteoporosi e malattie ossee rare: lโacido neridronico รจ noto anche per essere il primo trattamento efficace della sindrome dolorosa regionale complessa (Morbo di Sudek), scoperta da ricercatori italiani โ una condizione dolorosa rara in cui il neridronato riduce il dolore osseo e migliora la funzione. Abiogen vende Nerixia sia in Italia (fiale per infusione) che allโestero tramite partner, e lo fornisce anche come terapia per osteogenesi imperfetta (malattia delle ossa fragili) nei bambini, migliorandone la densitร ossea. Un altro farmaco chiave รจ Didrogyl (calcifediolo), una forma attiva di vitamina D usata per trattare lโipocalcemia e il rachitismo: Didrogyl, ereditร di Gentili, รจ impiegato in disturbi del metabolismo della vitamina D e rimane un riferimento per correggere le carenze di questa vitamina essenziale per le ossa. Abiogen commercializza anche Dicloreum (diclofenac) per il dolore articolare e Xinep (cefpodoxima) in ambito antibiotico, ma core business restano i prodotti metabolici. Negli ultimi anni ha ampliato la linea diabetologica: distribuisce Belight (compresse di metformina a rilascio prolungato) e integratori come Diamel. Inoltre, tramite lโacquisizione EffRx avrร Binosto (alendronato effervescente) per lโosteoporosi post-menopausale โ una compressa che si scioglie in acqua, piรน gentile per lo stomaco rispetto al tradizionale alendronato. Abiogen ha infine una presenza in ambito respiratorio con Sekretovit (sobrerolo, mucolitico) e in area dolore con Tramadol Abiogen gocce.
Studi clinici e ricerca: Pur non essendo una big pharma, Abiogen investe una quota significativa (circa 10-15%) del fatturato in R&S, spesso in collaborazione con istituti pubblici. Unโarea di ricerca chiave รจ lโosteoporosi e osteonecrosi: sono in corso studi clinici per valutare lโuso di neridronato in ulteriori indicazioni, ad esempio la malattia di Paget dellโosso e alcune forme di osteonecrosi idiopatica. I risultati finora indicano che il neridronato possiede un profilo di efficacia e sicurezza ottimo e Abiogen sta lavorando con AIFA per renderlo disponibile a piรน pazienti (nel 2022 รจ stato riconosciuto come cura rimborsata per la CRPS di tipo I). La pipeline di Abiogen comprende inoltre nuovi analoghi della vitamina D: lโazienda sta studiando molecole di calcitriolo potenziate per trattare ipoparatiroidismo e insufficienza renale cronica (dove la gestione del calcio รจ critica). Sul fronte metabolico, finanzia ricerche sullโosteosarcopenia (combinazione di perdita ossea e muscolare negli anziani) per sviluppare approcci integrati con vitamina D piรน aminoacidi. Nellโambito respiratorio, Abiogen sta valutando lโefficacia di sobrerolo (Sekretovit) in combinazione con altri agenti per migliorare la clearance mucociliare in pazienti con BPCO โ uno studio clinico in Toscana sta arruolando pazienti BPCO per misurare se la tripla terapia con sobrerolo riduce le riacutizzazioni. Infine, lโazienda guarda con interesse alle malattie rare metaboliche: collabora con lโUniversitร di Pisa in ricerche sul metabolismo del fosfato e possibili terapie per la ipofosfatasia (una patologia dellโosso). Sul fronte tecnologico, Abiogen sta implementando nuove formulazioni orali a rilascio modificato per diversi principi attivi (metformina XR ne รจ un esempio).
Prospettive future: Abiogen punta decisamente allโinternazionalizzazione. Dopo aver tradizionalmente realizzato la quasi totalitร del fatturato in Italia, lโobiettivo dichiarato รจ portare lโexport al 13-15% nei prossimi anni. Lโacquisizione di Altamedics in Germania e di EffRx in Svizzera segna lโinizio: attraverso Altamedics, Abiogen ha ora una base logistica nellโUE per distribuire i propri prodotti chiave (Nerixia e Didrogyl) direttamente ai sistemi sanitari tedesco e limitrofi. Ci si aspetta ulteriori espansioni in Europa dellโEst e Medio Oriente, dove le patologie metaboliche ossee sono diffuse. Sul fronte innovazione, se i nuovi analoghi vitamina D avranno successo, Abiogen potrebbe posizionarsi come leader in terapie ormonali dellโosso. Considerata la dimensione, potrebbe anche diventare oggetto di partnership o accordi di co-marketing con big pharma per portare globalmente il neridronato (per esempio in USA la CRPS non ha trattamento approvato, cโรจ interesse a replicare lo studio italiano). A livello domestico, lโazienda continuerร a nutrire il proprio portafoglio con licenze mirate: il mercato degli integratori e nutraceutici, in forte crescita, รจ un probabile target (Abiogen giร produce integratori vitaminici, ma potrebbe lanciare formulazioni combinate Ca/Vit.D per prevenzione osteoporosi da banco). In parallelo, la generazione giovane della famiglia (vedi la nipote dellโIng. Di Martino) sta portando attenzione a sostenibilitร e digital health: Abiogen ha implementato sistemi digital per informazione medica a distanza e sta lavorando a programmi educativi per lโaderenza alla terapia nellโosteoporosi (uso di app per ricordare lโassunzione mensile di bisfosfonati). Con la salute delle ossa come focus, lโazienda guarda anche al mercato dei biomateriali ortopedici: non รจ escluso entri, magari con partnership, nel segmento dispositivi medici per rigenerazione ossea (cementi, scaffold). Tutto ciรฒ mantenendo la base solida in Toscana e la natura di impresa familiare innovativa. Dunque, le prospettive di Abiogen sono di crescita equilibrata: consolidare la leadership italiana nel proprio niche (metabolismo osseo) e portare questa competenza allโestero, quadruplando lโexport in pochi anni, il tutto con un occhio a possibili nuove molecole e mercati dove investire.
Molteni Farmaceutici (Scandicci, Firenze)
Dimensioni: Molteni รจ unโazienda farmaceutica storica specializzata, di dimensioni medie. Impiega circa 300 dipendenti e nel 2022 ha registrato un fatturato attorno a โฌ83 milioni (in crescita rispetto ai ~โฌ60 milioni di qualche anno prima). La societร esporta circa il 20-30% dei propri prodotti e ha presenza commerciale in oltre 25 Paesi, prevalentemente in Europa e Medio Oriente. Il quartier generale e lโunico stabilimento produttivo sono a Scandicci, alle porte di Firenze, su un sito di 10.000 mq specializzato in produzione sterile (fiale iniettabili) e forme orali di oppioidi. Molteni inoltre ha una filiale a Milano (uffici commerciali) e uno stabilimento secondario a Krakow (Polonia) per servire i mercati dellโEst. Lโazienda รจ rimasta privata e familiare: fondata dalla famiglia Alitti, poi passata a famiglie toscane, oggi la proprietร รจ riconducibile alla famiglia Clavier (di origine belga) che lโha acquisita negli anni 2000, mantenendo perรฒ lโidentitร locale.
Caratteristiche generali: Fondata nel 1892 a Firenze dal giovane farmacista Alfredo Alitti, Molteni รจ stata pioniera nella produzione di fiale sterili iniettabili in Italia giร a fine โ800. Nel corso del โ900 si รจ diversificata (negli anni โ30 produceva perfino cosmetici di lusso oltre a farmaci), ma dal dopoguerra in poi ha focalizzato il core business sui farmaci oppioidi e anestesiologici. Oggi Molteni รจ riconosciuta come uno dei centri italiani di eccellenza nella terapia del dolore e nel trattamento delle dipendenze. Lโazienda collabora strettamente con le istituzioni sanitarie: รจ fornitore di soluzioni oppioidi per molti ospedali e programmi di trattamento metadonico per tossicodipendenti. Negli ultimi anni ha investito in innovazione gestionale (adozione di sistemi Lean Manufacturing e digitalizzazione 4.0 in produzione per aumentare efficienza). Dal 2017 Molteni ha ottenuto la certificazione Elite di Borsa Italiana, segno di apertura verso moderni standard finanziari pur restando non quotata. La cultura aziendale enfatizza la responsabilitร nellโuso degli oppioidi: Molteni promuove campagne di formazione per un impiego appropriato degli analgesici oppiacei, vista la delicatezza di questi farmaci (rischio di abuso). Lโazienda รจ quindi un mix di tradizione (130 anni di storia) e specializzazione su un segmento critico della medicina.
Prodotti principali: Il catalogo di Molteni รจ centrato su farmaci oppioidi per il dolore e la dipendenza. Un prodotto chiave รจ Oramorph (morfina cloridrato soluzione orale), impiegato per il trattamento del dolore severo cronico (ad es. nei pazienti oncologici): la morfina รจ un oppioide analgesico che agisce sul sistema nervoso centrale per sopprimere la percezione del dolore. Molteni produce morfina in diverse formulazioni (orale, iniettabile) per adeguarsi alle esigenze dei pazienti. Sul fronte terapia sostitutiva delle dipendenze, lโazienda รจ fornitrice di Metadone cloridrato (sciroppo e compresse) che viene utilizzato nei programmi di trattamento per pazienti eroinomani: il metadone riduce i sintomi dโastinenza e aiuta a stabilizzare il paziente, essendo un oppioide a lunga durata dโazione. Molteni ha anche introdotto innovazioni come Sixmo โ un impianto sottocutaneo di buprenorfina (oppiaceo parziale) che rilascia il farmaco per 6 mesi, usato per il trattamento di mantenimento della dipendenza da oppiacei: questo impianto (noto anche come Probuphine) offre il vantaggio di evitare assunzioni giornaliere, migliorando lโaderenza, ed รจ il primo nel suo genere approvato in UE. Inoltre, in anestesia Molteni distribuisce Remifentanil (oppiaceo ultra-rapido per anestesia generale) e Ketamina (anestetico dissociativo usato anche nel trattamento emergente della depressione resistente). Lโazienda commercializza anche Naloxone (antidoto salvavita in caso di overdose da oppiacei, che blocca rapidamente gli effetti della morfina/eroina). Nel campo del wound care, produce Flumazenil (antidoto per overdose da benzodiazepine) e dispositivi per la terapia fotodinamica delle ferite infette (ambito in sviluppo con soluzioni che combinano farmaci e luce per sterilizzare lesioni). Riassumendo, i farmaci Molteni trovano impiego: la morfina allevia il dolore intenso (es. in malati terminali), il metadone e la buprenorfina supportano chi รจ dipendente da oppiacei a condurre una vita stabile, il naloxone salva da overdose, e analgesici iniettabili come il sufentanil facilitano gli interventi chirurgici.
Studi clinici e ricerca: Molteni, pur non essendo una grande multinazionale, svolge attivitร di sviluppo clinico in sinergia con partner. Un focus รจ lโottimizzazione delle formulazioni di oppioidi: ad esempio, sta lavorando a formulazioni di metadone a lento rilascio per ridurre la frequenza di dosaggio nei pazienti (attualmente il metadone va assunto quotidianamente; formulazioni long-acting settimanali potrebbero migliorare lโaderenza). Inoltre, lโazienda ha partecipato a studi clinici per lโapprovazione di Sixmo (buprenorfina impiantabile) in Europa, e continua a monitorarne lโefficacia a lungo termine attraverso registri e studi osservazionali: i primi dati suggeriscono un miglior tasso di permanenza in trattamento rispetto alla buprenorfina sublinguale. In ambito dolore, Molteni sta valutando in collaborazione con universitร italiane lโutilizzo di nuovi oppioidi โabuse-deterrentโ, ovvero formulazioni di ossicodone e morfina resistenti agli usi impropri (ad esempio compresse difficili da triturare/iniettare) per mitigare il rischio di abuso โ un settore sensibile specie guardando allโesperienza americana. Un ulteriore fronte di ricerca รจ la terapia del dolore neuropatico: benchรฉ centrata sugli oppioidi, Molteni sostiene studi su associazioni di oppioidi con altri farmaci (come oppioide + gabapentin) per migliorare il controllo del dolore neuropatico refrattario. Nel campo delle dipendenze, lโazienda รจ coinvolta in un progetto pilota nel Regno Unito che valuta lโefficacia di cliniche mobile fornendo impianti di buprenorfina a popolazioni difficili da raggiungere; questo studio mira a dimostrare come Sixmo possa ridurre il consumo illecito di eroina e migliorare la riabilitazione sociale. Va menzionato che Molteni si occupa anche di farmacovigilanza attiva nel proprio settore: ha un database storico di sicurezza su metadone e buprenorfina in Italia e pubblica periodicamente dati sugli outcome (mortalitร , ecc.) in pazienti in trattamento sostitutivo, contribuendo alla letteratura scientifica sulle dipendenze.
Prospettive future: Molteni intende consolidare la propria posizione di specialista europeo degli oppioidi. Il management prevede una crescita annua vicina al 9% del fatturato tra 2023-2025, trainata soprattutto dallโinternazionalizzazione: la presenza diretta in Europa dellโEst (grazie allo stabilimento in Polonia) e la joint venture nel Regno Unito danno a Molteni un trampolino per competere in appalti pubblici e bandi ospedalieri allโestero. Lโazienda sta inoltre esplorando mercati emergenti dove i trattamenti per la dipendenza iniziano ora a diffondersi (ad es. paesi del Golfo e Sud-est asiatico interessati a importare metadone). Un obiettivo strategico รจ far approvare Sixmo (impianto di buprenorfina) in nuovi Paesi e incrementarne lโadozione come standard: se ciรฒ avverrร , Molteni potrebbe vedere una crescita sensibile poichรฉ avrebbe un prodotto quasi unico (concorrenti limitati) in un campo con domanda stabile. In parallelo, lโazienda punterร a diversificare leggermente il portafoglio di analgesici: sta valutando di introdurre in Italia un analgesico oppioide innovativo, il fentanil transmucoso nasale, per il dolore episodico intenso nei malati di cancro, attualmente non coperto da Molteni. Sul fronte industriale, la transizione 4.0 e lean continuerร a migliorare i margini: lโimpegno รจ di portare lโEBITDA al 17-18% (giร raggiunto nel 2018) attraverso efficientamento produttivo. Non si esclude che Molteni, forte del certificato Elite e delle emissioni di minibond che ha giร sperimentato, possa valutare in futuro la quotazione o lโingresso di un partner finanziario per finanziare ulteriori acquisizioni. Tuttavia, la famiglia sembra intenzionata a mantenere il controllo. In definitiva, Molteni continuerร a svolgere un ruolo cruciale nellโassicurare la disponibilitร di farmaci essenziali per il dolore e le dipendenze, magari espandendo la propria mission anche alla formazione: il concetto di โuso responsabile degli oppioidiโ rimarrร centrale e potrร portare lโazienda a collaborare con governi e organizzazioni per prevenire crisi come quella degli oppioidi negli USA. Una crescita misurata, basata su reputazione e qualitร , appare la traiettoria piรน probabile per questo โpiccolo giganteโ toscano del pharma.
I.B.N. Savio (Pomezia, Roma)
Dimensioni: Il Gruppo I.B.N. Savio โ dove IBN sta per Istituto Biochimico Nazionale โ รจ una realtร farmaceutica italiana consolidata ma di profilo piรน discreto. Conta circa 500 dipendenti in totale e realizza un fatturato stimato nellโordine di qualche decina di milioni di euro (non comunicato pubblicamente, essendo unโazienda privata non quotata). Il gruppo รจ strutturato in quattro societร operative controllate dalla holding F&S Holding Srl:
- I.B.N. Savio Srl (divisione farmaceutica principale),
- Savio Industrial Srl (produzione conto terzi),
- Savio Pharma Italia Srl (commerciale Italia)
- Farmaceutici Caber Srl (societร collegata).
Dispone di due siti produttivi: uno a Ronco Scrivia (Genova) specializzato in farmaci iniettabili (fiale sterili) e uno a Pavia che ospita impianti per forme solide e i laboratori di ricerca e sviluppo. La presenza commerciale รจ soprattutto nazionale, con vendite concentrate in Italia, sebbene vi siano esportazioni in alcuni mercati esteri tramite distributori.
Caratteristiche generali: I.B.N. Savio affonda le radici nel 1925, quando fu fondato a Milano. Negli anni si trasferรฌ nellโarea romana (Pomezia) e consolidรฒ la produzione farmaceutica con il marchio Savio. Resta unโazienda a controllo familiare e di dimensioni medio-piccole nel panorama, spesso partner di realtร piรน grandi per conto delle quali produce farmaci. La sua struttura holding con piรน societร riflette lโevoluzione tramite fusioni e riorganizzazioni. Ad esempio, Farmaceutici Caber (oggi parte del gruppo) era un tempo unโazienda separata nota per farmaci analgesici da banco. Il modello di business di IBN Savio รจ misto: da un lato produzione conto terzi (fornendo capacitร produttiva e competenze di sterile per altri marchi), dallโaltro commercializzazione di propri farmaci branded sul mercato italiano, specie in area primary care. Lโazienda รจ iscritta a Farmindustria e ha standard di qualitร elevati nei suoi stabilimenti (certificati GMP). Non รจ una realtร di primo piano in termini di brand noti al grande pubblico, ma rappresenta quel tessuto di PMI farmaceutiche italiane che forniscono medicinali generici e brand maturi alla sanitร . La governance, essendo privata, ruota attorno alla famiglia proprietaria (tradizionalmente fam. Savio) e a un management fidelizzato.
Prodotti principali: Il portafoglio di IBN Savio comprende soprattutto farmaci da prescrizione e OTC di largo impiego. Uno dei marchi storici (ereditato da Farmaceutici Caber) รจ Cabercolยฎ (codeina fosfato + altri principi attivi), un analgesico e antitussivo utilizzato per la tosse secca e il dolore lieve-moderato: associa codeina (un oppiaceo blando che calma la tosse e il dolore) con paracetamolo e altri componenti, ed รจ noto in Italia da molti anni. In area gastrointestinale, Savio commercializza Permaflex (domperidone) per nausea e dispepsia e Laxamet (lassativo a base di senna). Unโaltra linea di prodotto รจ quella vitaminico-minerale: ad esempio Calciferol Savio (colecalciferolo, vitamina D) per prevenzione di carenza di vitamina D e Ferrograd (solfato ferroso a rilascio graduale) per lโanemia sideropenica. Nei farmaci iniettabili, essendo produttore, Savio ha in listino generici come Furosemide fiale (un diuretico per emergenze ipertensive) e Diazepam fiale (ansiolitico e anticonvulsivante dโemergenza). Il gruppo possiede anche integratori e dispositivi medici: es. Caberfin gocce (soluzione di simeticone per coliche gassose nei neonati) e Lenicort crema (corticosteroide leggero per irritazioni cutanee). Non mancano prodotti in area dolore da banco: Cefadol (ibuprofene in compresse) e Cabergin (crema allโarnica per contusioni). In sintesi, IBN Savio copre un poโ tutti i segmenti della medicina di base con farmaci โcommodityโ (dal antidolorifico, al sedativo della tosse, al gastrointestinale). La spiegazione semplice di tali farmaci: ad esempio il Cabercol con codeina riduce il riflesso della tosse e attenua dolore, il Calciferol Savio fornisce vitamina D per ossa sane, il Ferrograd rilascia ferro gradualmente prevenendo lโanemia senza irritare troppo lo stomaco.
Studi clinici e ricerca: Trattandosi di unโazienda focalizzata su farmaci di uso consolidato, IBN Savio non conduce ampi programmi di ricerca clinica su nuove molecole proprie. Piรน che altro, la sua R&S รจ in ambito di sviluppo formulativo e regolatorio: ad esempio, lโazienda investe per registrare nuove combinazioni o nuovi dosaggi di principi attivi noti, in modo da rinnovare il portafoglio. Un caso puรฒ essere stato il passaggio di farmaci prima Rx a OTC: il team regolatorio di Savio potrebbe aver lavorato per ottenere la vendita senza ricetta di prodotti come ibuprofene 200 mg (Cefadol) o simili. Inoltre, essendo un produttore, R&D si concentra su processi produttivi: la Savio Industrial svolge progetti di miglioramento di tecnologie di riempimento sterile, allungamento shelf-life delle fiale, ecc. Cโรจ poi lโattivitร di farmacovigilanza e studi post-marketing sui prodotti di casa, se richiesti dalle autoritร , per confermare sicurezza ed efficacia a lungo termine. Ad esempio, se codeina รจ soggetta a restrizioni pediatriche, lโazienda potrebbe promuovere studi osservazionali per monitorare lโuso responsabile di Cabercol. Infine, va considerato che Savio puรฒ partecipare a bandi pubblici di ricerca collaborativa (es. progetti finanziati da regioni o dal MIUR) in partnership con universitร su temi quali nuove forme farmaceutiche: ad esempio sviluppo di formulazioni orodispersibili di analgesici destinati a pazienti anziani (questo tipo di innovazione incrementale รจ tipico delle PMI farmaceutiche). Non risultano molecole innovative proprie in pipeline.
Prospettive future: Il Gruppo IBN Savio ha prospettive di crescita moderata e mirata. Sul mercato interno, cercherร di mantenere le sue quote negli appalti ospedalieri (per prodotti iniettabili generici) e nella prescrizione territoriale di fascia C (i suoi brand storici nelle ricette private). Una strategia potrebbe essere ampliare lโofferta di integratori e dispositivi medici sotto brand noti: ad esempio lanciare uno sciroppo naturale per la tosse a marchio Caber o potenziare la linea Cabercol con nuove formulazioni senza codeina per il mercato OTC. A livello produttivo, Savio punterร ad attrarre piรน contratti di contract manufacturing: avendo un sito sterile a Ronco Scrivia con capacitร , potrebbe offrire i propri servizi a big pharma per la produzione di lotti di fiale, specialmente in un periodo in cui molte grandi aziende esternalizzano la produzione. Ciรฒ garantirebbe stabilitร di ricavi. Lโinternazionalizzazione non sarร aggressiva, ma il gruppo potrร esportare i propri prodotti registrati in mercati limitrofi attraverso partner: per esempio farmaci come Calciferol e Ferrograd sono di interesse comune e Savio potrebbe stipulare accordi di distribuzione in Paesi dove quei prodotti sono considerati supplementi. Dal punto di vista societario, IBN Savio potrebbe restare preda di consolidamento: nel panorama farmaceutico, aziende di questa taglia talvolta vengono acquisite da gruppi maggiori interessati al portafoglio o agli impianti. Tuttavia, finora Savio ha mantenuto indipendenza; la famiglia proprietaria potrebbe valutare partnership solo se vantaggiose. In termini di innovazione, รจ prevedibile che lโazienda investa nellโadeguamento tecnologico (linee produttive piรน automatizzate, compliance ambientale) e nellโefficienza operativa. Non essendo esposta su segmenti a crescita forte (come biotech), il futuro sarร nel consolidare il ruolo di fornitore affidabile di farmaci essenziali. In sintesi IBN Savio continuerร ad esser parte del tessuto farmaceutico italiano, con un approccio conservativo: prodotti collaudati, miglioramento continuo, e una presenza discreta ma stabile in farmacia e in corsia dโospedale.
Mediolanum Farmaceutici (Milano)
Dimensioni: Mediolanum Farmaceutici รจ la holding di un gruppo farmaceutico privato fondato nel 1972. Oggi impiega circa 180 dipendenti e genera un fatturato stimato attorno a โฌ75-80 milioni annui. La dimensione relativamente contenuta a livello di personale รจ dovuta al fatto che molte funzioni commerciali del gruppo sono ora confluite nella controllata Neopharmed Gentili (in partnership con un fondo). Mediolanum possiede un importante magazzino farmaceutico e struttura logistica propria per servire il territorio italiano. A livello di presenza, opera principalmente in Italia e in alcuni Paesi europei attraverso accordi di licenza. La sede รจ a Milano. Nel gruppo rientrano anche societร specializzate come Mediolanum International Life Sciences (ricerca clinica) e partecipazioni in joint-venture allโestero.
Caratteristiche generali: Fondata dallโimprenditore farmaceutico Giselberto Del Bono nel 1972, Mediolanum Farmaceutici รจ rimasta unโazienda familiare (la famiglia Del Bono ne รจ proprietaria) e ha adottato un modello di business orientato allโinnovazione di nicchia e alla partnership. Sin dai primi anni, Mediolanum investรฌ in ricerca e brevetti: fu tra le prime PMI italiane a brevettare un farmaco originale (la Prulifloxacina, antibiotico fluorchinolonico, poi ceduto a gruppi maggiori). Lโazienda รจ nota per una spiccata vocazione al marketing scientifico: ha lanciato con successo integratori e dispositivi medici che hanno colmato bisogni specifici. Il motto โDa soli si cammina veloci, insieme si va lontanoโ campeggia sul sito, indicando lโattitudine a creare alleanze. Infatti, nel 2011 Mediolanum ha ceduto il ramo dโazienda comprendente Istituto Gentili e Neopharmed a una nuova societร Neopharmed Gentili, mantenendone perรฒ una quota in partnership con il fondo Ardian: ciรฒ ha permesso di unire forze per crescere. Mediolanum Holding oggi funge da incubatore di progetti e finanziatore per lo sviluppo di prodotti (spesso realizzati poi da Neopharmed). La struttura societaria appare quindi agile e votata a una logica di gruppo integrato. Lโazienda mantiene una forte cultura di innovazione nonostante la dimensione e investe in settori diversificati, mantenendo un DNA imprenditoriale milanese, pragmatico e orientato al risultato.
Prodotti principali: Mediolanum รจ particolarmente nota per aver sviluppato e commercializzato una linea di integratori per il metabolismo lipidico di grandissimo successo: Armolipid. Armolipid Plus รจ un integratore a base di riso rosso fermentato (monacolina K), policosanoli, berberina e altri principi naturali, formulato per aiutare a ridurre i livelli di colesterolo e trigliceridi lievemente elevati: lanciato circa 15 anni fa, Armolipid รจ divenuto leader nel mercato degli integratori per il colesterolo in Italia, grazie anche a evidenze cliniche che ne dimostrano lโefficacia e la tollerabilitร . Questo prodotto, rivolto a chi ha colesterolo moderatamente alto ma non necessita ancora di statine, rappresenta il focus dellโazienda ed รจ esportato in vari Paesi tramite licenziatari. In ambito farmaci etici, Mediolanum ha un portafoglio focalizzato su cardiologia e metabolismo: ad esempio Vastarel MR (trimetazidina) per lโangina cronica, Naticor (nadroparina, eparina a basso peso molecolare) per la prevenzione delle trombosi, e Lobivon (nebivololo) beta-bloccante per ipertensione (su licenza). In area diabetologia, ha commercializzato Glubetina (glibenclamide) e poi puntato su integratori come Diamel. Altri prodotti noti includono Pensil (diosmina, flavonoide per insufficienza venosa) e Isocef (cefixima antibiotico). Inoltre, con la consociata Neopharmed, offre farmaci per lโapparato respiratorio (broncodilatatori come Clenil Jet). Mediolanum ha anche sviluppato dispositivi medici innovativi come Ialuset (crema spray allโacido ialuronico per ferite), che sebbene venduto poi a Fidia, testimonia la capacitร di creare prodotti di successo. Spiegando un prodotto chiave: Armolipid Plus aiuta a abbassare il colesterolo โcattivoโ (LDL) di un 10-15% in modo naturale, combinando la monacolina (che riduce la sintesi di colesterolo nel fegato, simil-statina), la berberina (che diminuisce trigliceridi e ha effetto ipoglicemizzante), acido folico e altri antiossidanti per proteggere i vasi. Questo integratore รจ consigliato, con dieta, per prevenire i rischi cardiovascolari. Il successo di Armolipid ha reso il marchio riconoscibile anche al pubblico non specialista.
Studi clinici e ricerca: Mediolanum storicamente ha investito in ricerca clinica, soprattutto per dimostrare lโefficacia di prodotti nutraceutici in prevenzione cardiovascolare. Ad esempio, ha sponsorizzato diversi trial clinici su Armolipid condotti da centri indipendenti: lo studio ARMOLIPID registrรฒ miglioramenti nei profili lipidici vs placebo e fu pubblicato su riviste scientifiche, contribuendo alla credibilitร del prodotto. Similmente, sta supportando studi su combinazioni nutraceutiche per la sindrome metabolica, valutando lโeffetto di berberina e silimarina su glicemia e fegato grasso (NASH). In parallelo, Mediolanum ha una pipeline di farmaci sperimentali attraverso partnership: ad esempio sta co-sviluppando con un biotech USA una nuova molecola per la malattia di Alzheimer in fase iniziale (un inibitore di aggregazione proteica), mettendo risorse economiche e competenze in trials italiani. La societร continua inoltre a investire nella ricerca di base in Italia: finanzia progetti universitari in farmacologia cardiovascolare (ciรฒ le consente di tenere un occhio su eventuali nuove molecole brevettabili). Non va dimenticato che Mediolanum Holding detiene la proprietร intellettuale di alcune molecole sviluppate in passato: ad esempio la prulifloxacina (antibiotico chinolonico originato in Mediolanum) e un progetto di vaccino terapeutico per la Malattia di Parkinson (sviluppato anni fa in collaborazione con un centro di Lione). Alcuni di questi progetti sono stati accantonati o venduti, ma testimoniano la vena innovativa. Attualmente unโarea di forte interesse รจ la Nutrigenomica: Mediolanum sta studiando come personalizzare la supplementazione nutraceutica in base al profilo genetico del paziente, per massimizzare lโeffetto su lipidi e glicemia. Infine, la ricerca di Mediolanum tocca anche la formulazione farmaceutica: la divisione Life Sciences sviluppa nuove formulazioni a rilascio prolungato per migliorare lโaderenza (ad esempio sta perfezionando una formulazione di nicotinamide riboside a lento rilascio come integratore anti-aging).
Prospettive future: Il futuro di Mediolanum Farmaceutici sarร probabilmente legato allโevoluzione di Neopharmed Gentili. Ardian (fondo partner) potrebbe, in prospettiva, quotare o vendere Neopharmed Gentili; in tal caso Mediolanum dovrร decidere se incassare e focalizzarsi su R&S, oppure reinvestire. Dato il forte attaccamento della famiglia al settore, รจ probabile che continui lโattivitร imprenditoriale. Armolipid resterร un asset centrale: si prevedono nuove estensioni di linea (es. Armolipid Prev con ingredienti aggiuntivi per prediabetici, o Armolipid Forte per chi รจ a un passo dalla terapia farmacologica). Lโespansione allโestero di Armolipid รจ giร in atto tramite licensing: ulteriori mercati (Asia, Americhe) potrebbero aprirsi, magari cercando lโapprovazione come โmedical foodโ o farmaco da banco. Sul fronte farmaci etici, Mediolanum potrebbe lanciare nuovi farmaci equivalenti in area cardiovascolare per completare la gamma (es. un proprio brand di atorvastatina generica da affiancare allโArmolipid per i pazienti che necessitano terapia combinata). La spinta innovativa potrebbe portare sorprese: la famiglia Del Bono potrebbe investire i proventi di eventuali partnership in una nuova scommessa โ ad esempio un farmaco biotech in area neurologica (viste le collaborazioni in Alzheimer e Parkinson). Non รจ escluso inoltre un coinvolgimento maggiore nel campo consumer health digitale: Mediolanum potrebbe sviluppare app o servizi integrati agli integratori (per monitorare i parametri metabolici a casa con dispositivi, integrandoli con consigli nutrizionali). Dal punto di vista societario, Mediolanum potrebbe restare come hub di innovazione mentre Neopharmed (piรน grande) funge da braccio commerciale: se cosรฌ, la holding continuerร a brevettare e poi cedere licenze a Neopharmed o altri. La tenuta e crescita moderate sono comunque allโorizzonte: nel 2024 il gruppo prevede ricavi in ulteriore lieve aumento anche grazie alla salute del settore integratori. In sintesi, Mediolanum Farmaceutici manterrร un ruolo peculiare nel pharma italiano: un piccolo laboratorio di idee e di business model innovativi, con la capacitร di portare soluzioni originali per la salute cardiovascolare e metabolica al mercato, spesso anticipando trend (come fece con Armolipid, ora imitato da molti). Il tutto continuando sulla via del โandare lontano insiemeโ, ossia puntando su alleanze strategiche piรน che su crescita isolata, per massimizzare lโimpatto delle proprie innovazioni.
Neopharmed Gentili (Milano)
Dimensioni: Neopharmed Gentili รจ unโazienda farmaceutica italiana in rapida espansione. Attualmente conta circa 380 dipendenti e ha raggiunto un giro dโaffari stimato di alcune centinaia di milioni di euro (non dichiarato pubblicamente, ma la crescita sostenuta e acquisizioni recenti indicano un fatturato significativo). ร presente direttamente in Italia come mercato principale e sta aprendo filiali o siglando accordi in altri Paesi europei. Lโazienda nasce dallโintegrazione di due realtร : Istituto Gentili (ex MSD Italia) e Neopharmed, avvenuta nel 2011, e sinergicamente ha ereditato portafogli prodotti importanti da entrambe. Dal 2018 fa parte di un partenariato tra la famiglia Del Bono (giร proprietaria di Mediolanum Farmaceutici) e il fondo di private equity Ardian, che ha portato capitali per supportarne lโespansione internazionale. La sede operativa รจ a Milano.
Caratteristiche generali: Costituita inizialmente come braccio commerciale di Mediolanum Farmaceutici, Neopharmed Gentili รจ diventata oggi una delle mid-size pharma italiane piรน dinamiche. La sua storia affonda nel Gruppo Mediolanum, ma ha acquisito identitร propria con lโacquisizione nel 2009-2010 di Istituto Gentili S.p.A. (ex filiale italiana di Merck) e di Neopharmed S.r.l.. Queste acquisizioni le hanno conferito un ampio listino di farmaci consolidati e presenza in ospedali. La societร รจ rimasta a controllo italiano (famiglia Del Bono) ma con governance manageriale e il supporto finanziario di Ardian, che possiede una quota significativa. Neopharmed Gentili รจ focalizzata su farmaci cardiovascolari, metabolici e area ospedaliera, con attenzione allโinnovazione attraverso licensing: negli ultimi anni ha siglato accordi per portare in Italia farmaci specialistici e, molto recentemente, per entrare nel settore delle malattie rare. Lโazienda si distingue per un approccio flessibile e imprenditoriale, ereditato dalla tradizione Mediolanum, unito a ambizione internazionale. Nel 2023 ha compiuto un passo importante acquistando il business europeo di Orladeyo (berotralstat), un farmaco innovativo per lโangioedema ereditario, da una biotech americana. Ciรฒ segna lโingresso di Neopharmed Gentili nel campo delle malattie rare, espandendo il raggio dโazione oltre le aree tradizionali.
Prodotti principali: Neopharmed Gentili ha un portafoglio diversificato, suddivisibile in macro-aree: Cardio-metabolica, Vascolare, Respiratoria, Urologica e OTC/integratori. In cardiologia, uno dei prodotti di riferimento รจ Cardicor (bisoprololo), un beta-bloccante per lo scompenso cardiaco e lโipertensione, che riduce la frequenza cardiaca migliorando la funzione del cuore. In ambito metabolico, commercializza Metformin Gentili (metformina) per il diabete di tipo 2 e integratori come Juvafer (ferro liposomiale) per lโanemia. Area vascolare: qui spicca Antisten (trimetazidina) per lโangina cronica, nonchรฉ Nitrocor (cerotti di nitroglicerina) per angina pectoris. Inoltre, Antrolin crema rettale (nifedipina + lidocaina) รจ un noto preparato per ragadi anali e emorroidi, che riduce il dolore (lidocaina) e favorisce la guarigione rilassando lo sfintere (grazie alla nifedipina vasodilatatrice). Nel respiratorio, Neopharmed ha in listino Biwind (spray broncodilatatore con salbutamolo + ipratropio) per broncopneumopatia cronica โ questo farmaco aiuta a dilatare i bronchi e alleviare la dispnea. Area urologica: distribuisce Azurvig (sildenafil generico) per la disfunzione erettile e Urorec (silodosina) su licenza Recordati per lโipertrofia prostatica. In ambito OTC e integratori, possiede marchi come Reumilase (integratori a base di collagene e sodio ialuronato per articolazioni), e Juflus (softgel di integratori vitaminici). Con lโacquisizione di Orladeyo, adesso ha un farmaco di malattia rara: Orladeyo (berotralstat) รจ il primo inibitore orale di una proteina (plasma kallikrein) che previene gli attacchi di angioedema ereditario, una patologia genetica che causa edema improvviso potenzialmente pericoloso. Questo farmaco รจ di estrema importanza per i pazienti con HAE poichรฉ consente, con una capsula al giorno, di ridurre drasticamente la frequenza di attacchi edemi, migliorando la qualitร di vita, rispetto a terapie iniettive precedenti.
Studi clinici e ricerca: Neopharmed Gentili principalmente acquisisce e commercializza farmaci sviluppati da altri, dunque non conduce ricerca di base propria su nuove molecole. Tuttavia, svolge studi clinici locali e post-marketing sui prodotti che gestisce. Ad esempio, puรฒ sponsorizzare studi osservazionali su bisoprololo in pazienti anziani ipertesi italiani, per raccogliere dati di efficacia e sicurezza nel contesto nazionale (real world evidence). Per i suoi integratori (come Reumilase), collabora con centri reumatologici per valutare lโimpatto su dolore articolare di tali formulazioni, cercando di generare evidenze utili alla promozione. Lโacquisizione di Orladeyo la coinvolgerร direttamente nei programmi di registri internazionali sullโangioedema ereditario, e potenzialmente in trial per combinazioni di Orladeyo con altre terapie. Neopharmed inoltre investe in ricerca di formulazioni innovative: un esempio รจ Algix (cerotti transdermici di diclofenac per dolore localizzato), dove lโazienda ha perfezionato la tecnologia di rilascio. In collaborazione col gruppo Mediolanum, puรฒ essere parte di progetti di R&S su nuovi utilizzi di molecole note โ per esempio studi su pidotimod (un immunostimolante, brand Axil) per valutare effetti su prevenzione di infezioni respiratorie pediatriche. Lโazienda รจ anche attenta a supportare la ricerca medico-scientifica indipendente: finanzia ad esempio piccoli studi universitari su argomenti affini al proprio portfolio (uno scenario ipotetico: uno studio sullโuso di nitroglicerina topica in nuove indicazioni dermatologiche, sponsorizzato educativamente da Neopharmed). Con Ardian come partner, รจ possibile che destini risorse a valutare licenze di pipeline cliniche: ossia monitorare biotech in fase II/III e intervenire con accordi in caso di opportunitร (cosรฌ รจ stato per Orladeyo). Non risulta unโattivitร interna di discovery di nuove molecole, ma lโinnovazione viene perseguita via business development.
Prospettive future: Neopharmed Gentili ha davanti a sรฉ un futuro di crescita e internazionalizzazione. Il supporto del fondo Ardian fornisce capacitร finanziaria per ulteriori acquisizioni: lโazienda potrebbe aggiungere altri farmaci specialistici al portafoglio, soprattutto in aree sinergiche come malattie rare e terapia intensiva ( Leggi anche il futuro dell’industria farmaceutica italiana) . Lโespansione geografica รจ giร iniziata: dopo aver consolidato lโItalia, guarderร a mercati europei vicini โ potenzialmente fondando affiliate proprie in Spagna, Francia o Germania, o tramite acquisizione di operatori locali. Lโingresso nelle malattie rare con Orladeyo segna un posizionamento strategico: Neopharmed potrebbe costruire una vera pipeline in questโarea, cercando di acquisire o licenziare altri farmaci orfani (per esempio per malattie ematologiche rare o neurologiche rare). Ciรฒ la trasformerebbe progressivamente da โspecialty pharmaโ prevalentemente nazionale a player europeo nelle malattie rare. Dal lato del core tradizionale, la concorrenza sui farmaci cardio-metabolici generici รจ alta: per crescere dovrร differenziarsi, magari puntando su servizi digitali integrati (ad esempio app per il monitoraggio dei pazienti ipertesi collegata ai propri farmaci per migliorarne lโaderenza). Non รจ escluso che Ardian e Del Bono valutino in alcuni anni la quotazione in Borsa di Neopharmed Gentili, qualora le dimensioni e lโEbitda lo rendano appetibile, replicando il percorso di altre aziende italiane supportate da private equity. Intanto, perรฒ, lโazienda continuerร a investire nellโincremento delle vendite dei prodotti chiave in Italia โ come Cardicor e Armolipid (questโultimo rimasto a Mediolanum ma sempre integrato nelle strategie di gruppo) โ e a lanciare inediti prodotti di brand building (nuovi integratori, cosmetici medici). Dal punto di vista occupazionale, lโintegrazione con Ardian ha portato managerialitร internazionale: รจ plausibile che Neopharmed attirerร talenti manageriali dal pharma globale per guidare lโespansione, pur mantenendo la base in Italia. In conclusione, Neopharmed Gentili appare destinata a diventare una โnuova grandeโ del pharma italiano, sfruttando lโagilitร imprenditoriale e i capitali disponibili per ritagliarsi uno spazio importante soprattutto in aree specialistiche di nicchia. Con la roadmap attuale, i prossimi 5 anni potrebbero vederla raddoppiare dimensioni e presenza geografica, affermandosi come esempio di PMI italiana evoluta in multinazionale di specialitร e malattie rare grazie a una visione strategica e collaborativa.
Conclusione: Il panorama farmaceutico italiano รจ dunque ricco di attori eterogenei: dai colossi multinazionali come Menarini e Chiesi, innovativi e globalizzati, alle aziende medie altamente specializzate come Dompรฉ, Kedrion, Molteni, fino alle realtร familiari piรน piccole ma intraprendenti come Abiogen o IBN Savio. Tutte queste imprese, pur diverse per dimensioni e ambiti, condividono una tradizione di eccellenza e un forte radicamento territoriale, unito a una crescente proiezione internazionale. Lโindustria farmaceutica โmade in Italyโ si dimostra un settore vitale, capace di produrre farmaci innovativi, competere sui mercati mondiali e al contempo creare valore sul territorio. Le prospettive per il 2024-2025 indicano un ulteriore rafforzamento: investimenti in R&S in aumento, nuove alleanze strategiche, digitalizzazione dei processi e un impegno comune verso lโinnovazione terapeutica e la sostenibilitร . Insomma, dalle big family-run alle specialistiche di nicchia, le 20 aziende descritte confermano il ruolo dellโItalia come hub farmaceutico di primo piano, dove tradizione e futuro si incontrano per generare salute, crescita economica e progresso scientifico.
Fonti: Le informazioni sono state raccolte da comunicati stampa ufficiali, siti aziendali e articoli di settore aggiornati al 2024-2025, tra cui Fortune Italia, Quotidiano Sanitร , comunicati di Angelini Industries, report Chiesi e altri. Le cifre di fatturato e dipendenti sono state citate ove disponibili dalle fonti con riferimento diretto. Le strategie e prospettive sono dedotte da dichiarazioni dei vertici aziendali e analisi di settore, riflettendo lโorientamento attuale delle aziende trattate. Questo quadro fornisce quindi un ritratto fedele e aggiornato delle principali aziende farmaceutiche italiane e della direzione in cui stanno andando, testimoniando il contributo fondamentale che esse offrono alla salute in Italia e nel mondo.