Prostituzione Legale in Germania: 6 Miliardi di Euro di Tasse

Nel 2014 l’economia tedesca ha avuto entrate per 6 miliardi di euro di tasse  dalla prostituzione legale, un giro d’affari che é arrivato ormai a quasi 15 miliardi di euro all’anno.
La prostituzione in Germania é legale e regolamentata solo dal 2002, ma è arrivata ad avere numeri da capogiro, che riescono a competere con quelli della blasonata industria dell’auto tedesca.
400.000 sono le prostitute tedesche regolarmente iscritte, oltre 2 milioni i clienti abituali, un giro di affari enorme, che si aggira, come dicevamo intorno ai 15 miliardi di euro.
Anche in Italia esisteva una prostituzione legale, controllata che pagava le tasse, ma con una legge medievale, spinta fortemente dalla parte cattolica della Nostra società, nonché da una grande parte del bigottismo catto-comunista e promulgata nel 1958, tutto questo patrimonio è stato buttato al vento e ora le povere peripatetiche italiane sono ancora più al margine della società, devono lavorare ai bordi delle strade, sempre a rischio di malattie e di incontrare persone malintenzionate.

prostituzione legale in germania 6 miliardi di euro di tasse
Sopra: a più grande ‘casa chiusa’ d’Europa è a Colonia,
si chiama PASCHA (Pascià), è un grande palazzo di 12 piani
con 120 prostitute che Vi lavorano fisse, 80 impiegati e grande 9.000 metri quadrati

La prostituzione legalizzata in Germania frutta 6 miliardi di euro di tasse 

Il bordello vicino al Parlamento europeo:

Una curiosità: tra i tanti bordelli nati in questi 13 anni, ce n’é uno particolarmente famoso, molto frequentato , di lusso, praticamente esclusivo. E’ un grande bordello frequentato da 55 mila uomini all’anno, si tratta di un mega-albergo con un’enorme sauna massaggi, posto al confine con il Belgio, a pochi chilometri dal parlamento europeo, pensate: solo l’entrata costa 80 euro, poi ci sono le varie prestazioni: la sauna, l’affitto della camera e quella della signorina, una roba .. da politici europei, dicono i più informati.

Circa 400 mila persone che lavorano grazie alla prostituzione legalizzata:

C’è voluto coraggio al Governo di centro-sinistra che ha legalizzato e regolamentato la prostituzione in Germania, ma questo provvedimento ha innescato un enorme giro d’affari legale e tassato.

Ora circa 400 mila persone lavorano regolamente, vengono controllate periodicamente da medici ( a spese loro), pagano le tasse e ogni anno aumentano sia i lavoratori che il giro d’affari e ovviamente le entrate per le casse dello stato.

Sono addirittura nate delle  catene in franchising di bordelli, proprio come da Noi ci sono le catene di pizzerie , di piccoli bar o di piccole yogourterie.  I giovani possono quindi, con pochi euro, affittare un localino, ed affidarsi a queste affiliazioni di prestazioni di servizi che li aiuteranno e li sosterranno, il tutto dando il loro marchio conosciuto come garanzia al cliente.

Purtroppo in Italia nessuna forza politica prende seriamente in considerazione questo tipo di affare, che sarebbe una grande boccata di ossigeno per la Nostra economia che non riesce a riprendersi… Pensate cosa significherebbe avere 400 mila nuovi posti di lavoro in Italia in pochi anni…

Fondatore di Economia Italia nel 2014, ha frequentato la Facoltà di Economia e Commercio presso l'Università di Perugia. Collaboratore di varie testate, blog e siti in cui scrive approfondimenti di economia italiana, finanza, trading, politica ed economia internazionale, lavoro, fare impresa, marketing, rinnovabili, motori.

2 commenti

  1. Ma la prostituzione in Italia è già tassata; questo ai sensi dell’articolo 36 comma 34bis della Legge 248/2006, come chiarificato dalla Cassazione con le Sentenze n. 10578/2011, 18030/2013, 7206/2016, 15596/2016 e 22413/2016. Il Codice relativo è 96.09.09 “Altre attività di servizio per la persona non classificabili altrove”.
    Cosa aspettano i sex workers ad aprire la partita IVA e pagare le tasse in merito?

  2. La questione è mal posta e non si può ricondurre il tutto ad un mero vantaggio economico per le tasse dello stato. Pensate allora quanto potrebbe fruttare all’erario la liberalizzazione delle droghe leggere e soprattutto pesanti. Questa logica utilitaristica è a mio avviso deprecabile. La prostituzione va legalizzata soprattutto perché è giusto che sia così. Si garantirebbero più igiene più sicurezza e si ridurrebbe l’odioso sfruttamento. L’entrata del gettito fiscale dovrebbe essere l’ultimo dei problemi. Ponendo la questione in questi termini entriamo nella logica de tutto è permesso purché economicamente conveniente.

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