PIL con droga prostituzione e contrabbando

Ora nel PIL di una nazione verrà conteggiato anche il giro di affari di droga, prostituzione, contrabbando di alcool e sigarette.

Una vera e propria rivoluzione che potrebbe spostare – non di poco _ gli equilibri economici degli stati europei.
E’ una decisione presa dall’Eurostat, comunicata oggi dall’Istat, decisione su cui già si discuteva da tempo.

Ma c’è di più finalmente le spese per la ricerca saranno considerati investimenti e non andranno sul capitolo Spese.
Certo che se la cosa fa un pò ridere, lo farà meno quando si dovranno fare i conti.

PIL con droga prostituzione e contrabbando

Sì, perché i parametri dovranno essere gli stessi: ci sono dei paesi dove la prostituzione ad esempio è legale, dove chi fa questo mestiere è già conteggiato nel Prodotto Interno Lordo nazionale, e questo probabilmente cambierà alcuni ‘rapporti di forza’ che ci sono tra le varie nazioni.

Pensiamo solo per un attimo quanti soldi circolano in Italia , spinti da mafia, camorra, ‘ndrangheta che hanno in mano molti mercati internazionali della cocaina e dell’eroina così come dell’hashish.

Pensate a quanto, i paesi dell’Est potranno beneficiare nel loro PIL della prostituzione che le loro cittadine svolgono in Italia, e Noi non dimeno, visto che lavorano qui.

Che sia un primo (piccolo) passo per legalizzare la droga e la prostituzione in Europa?
Speriamo, così almeno l’economia diventerebbe più reale e non ci sarebbero grandi sacche di evasione fiscale come oggi.
Insomma: ora siamo curiosi di sapere quanto queste attività riusciranno a cambiare i rapporti economici tra le varie nazioni europee.
Voi cosa ne dite??

Autore

  • Economia-italia.com

    Amministratore e CEO del portale www.economia-italia.com Massy Biagio è anche analista finanziario, trader, si avvicina al mondo della finanza dopo aver frequentato la Facoltà di Economia e Commercio presso l'Università di Perugia. Collaboratore di varie testate online dal 2007, in cui scrive di economia, mercati, politica ed economia internazionale, lavoro, fare impresa, marketing, dal 2014 è CEO di www.economia-italia.com.

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