Multa Non Pagata: Cosa Succede e Cosa si Rischia

Cosa si rischia se non si paga una multa stradale? Non pagando una multa si dovrà aspettare molto tempo prima di vedere le conseguenze, poiché l’amministrazione ha tempistiche particolarmente lunghe nel recupero dei crediti, ma durante questo  frangente aumenteranno di molto gli interessi. Oggi scopriremo insieme cosa succede e cosa si rischia non pagando una contravvenzione stradale.

Ovviamente la tentazione di ignorare il tutto e attendere prendendo il problema alla leggera non è affatto conveniente, al contrario è importante essere consapevoli delle conseguenze che si correranno e quindi muoversi per evitarle, il consiglio migliore è sempre pagare il prima possibile. Che rischi si corrono se non si paga una multa?

Multa Non Pagata: Cosa Succede e Cosa si Rischia

Cosa succede se si commette un’infrazione stradale?

Una volta commessa un’infrazione delle regole stradali, il comune è tenuto a notificare la multa entro 90 giorni dall’accaduto, durante questo arco temporale il guidatore ha due alternative:

  • Pagare
  • Fare ricorso

Trascorsi i 90 giorni la multa diverrà definitiva e non più contestabile, col comune che non invierà ulteriori solleciti prima di passare al recupero forzato delle somme. Da questo momento scattano gli interessi al 10% dell’importo dovuto calcolati ogni 6 mesi. Se invece l’ammenda viene pagata entro 5 giorni dalla notifica si avrà uno sconto del 30%.

Il comune che non ha ricevuto il pagamento della contravvenzione entro il termine utile di 60 giorni incaricherà l’agente per la riscossione esattoriale per procedere al recupero delle somme. E’ tuttavia una situazione eventuale e poco probabile, in quanto non sempre gli enti locali scelgono questa soluzione: se molti comuni sono più virtuosi altri non fanno partire la macchina della riscossione forzata, con l’esattore che lascia cadere in prescrizione le cartelle anche davanti al mancato pagamento di numerose contravvenzioni.

Secondo stime Economia-italia.com, a fine 2022 viene riscosso solo il 45% delle sanzioni per le infrazioni al Codice della Strada, complice l’annullamento delle cartelle esattoriali fino a 1.000 euro, col Mezzogiorno che fa maggiore fatica e Milano tra le città più virtuose che segna appena il 55% di riscossioni.

Cosa si rischia se non si paga una multa entro i termini?

Dopo che il comune ha incaricato l’esattore di procedere alla riscossione crediti, quest’ultimo spedirà al guidatore multato la cartella di pagamento, che dovrà essere notificata entro 5 anni prima che:

  • Vada in prescrizione
  • Diventi contestabile con ricorso al giudice di pace

Il alcuni casi è il comune stesso a inviare un’ingiunzione di pagamento, che fa da sostituto alla cartella esattoriale. Il ricorso al giudice di pace va effettuato entro 30 giorni dalla notifica, asserendo di non aver mai ricevuto la multa stradale, mentre il ricorso presso il prefetto deve essere effettuato entro 60 giorni. E’ altrimenti possibile fare ricorso in autotutela, ma senza un avvocato si corre il rischio di commettere errori o imprecisioni.

Se non si paga la multa dopo tutte queste notifiche, il Comune o il Prefetto provvederanno a passarla all’Agenzia delle Entrate.

L’Agenzia delle Entrate quindi provvederà a farne una cartella esattoriale e quindi l’importo verrà gravato del lavoro fatto dall’Agenzia e degli interessi calcolati sull’importo aumentato di tutte le penali.

Ad esempio: una semplice multa per sosta vietata che potrebbe costare se pagate entro 5 giorni “solo” 50 euro, potrebbe arrivare con il pagamento pieno, più tutti i giorni di scadenza possibile fino ad oltre 200 euro. Questi 200 euro andrebbero gravati delle spese per la cartella esattoriale e di un 5-6% di interessi all’anno sull’importo massimo. Va detto che alcune cartelle potrebbero metterci anni prima di essere notificate e da un importo iniziale di poche centinaia di euro potrebbero arrivare a diverse migliaia di euro.

L’Agenzia delle Entrate ha il potere di fare dei pignoramenti dei beni come vedremo di seguito, fino alla confisca di 1/5 dello stipendio o della pensione o di un mezzo fino ad arrivare ad un pignoramento di un edificio di proprietà del debitore.

Multa e cartella possono essere contestate quando illegittime: caso più tipico è quando il soggetto coinvolto cambia residenza comunicandolo al comune ma quest’ultimo notifica la contravvenzione alla residenza precedente; altro caso è la presenza di vizi di forma che determinano la nullità dell’atto.

Fermo amministrativo del mezzo in caso di multa non pagata

Qualora legittima, se la cartella non viene pagata l’esattore provvederà a recuperare coattivamente il credito, tra gli strumenti a sua disposizione vi è il fermo amministrativo, procedimento civile che può essere attuato:

  • Anche su piccole somme
  • Su un’automobile diversa da quella con cui è stata commessa la violazione al Codice della Strada
  • Su un’auto cointestata, con divieto di guidare valido solo per chi ha commesso la violazione e non per il comproprietario

Col fermo auto non sarà possibile circolare né rottamare l’auto coinvolta, a meno che non si dimostri che il suo valore sia pari a zero. Ai sensi dell’art. 214 c.d.s. la violazione del fermo comporta una sanzione amministrativa dai 770,00 ai 3.086 euro o, in casi più gravi, la confisca definitiva del veicolo, sebbene difficilmente venga disposta. Non verrà invece disposto per:

  • Auto aziendali
  • Auto di imprenditori e professionisti per svolgere la loro attività

30 giorni prima del fermo amministrativo si riceverà un preavviso, che consentirà di pagare direttamente o rateizzare l’ammenda.

Per una multa non pagata si può arrivare al pignoramento dei beni

Oltre o in alternativa al fermo amministrativo, l’esattore può disporre il pignoramento dei beni, che può riguardare anche quinto dello stipendio, pensione o conto corrente bancario, mentre è escluso il pignoramento della 1a casa, mentre se si ha più di una casa, scatta solo per debiti superiori a 120.000 euro o fino a 20.000 euro in caso d’ipoteca. Casi d’esclusione sono:

  • Essere nullatenenti
  • Trovarsi in gravi stati d’insolvenza

Col debito, dopo la caduta in prescrizione delle cartelle per le multe dopo 5 anni cade anche il rischio di pignoramento beni.

Nella legislazione attuale è solo l’Agenzia delle Entrate l’istituto predisposto alla riscossione di questo tipo di tributi.

Quando la multa è legittima?

Se il guidatore che ha infranto il Codice della Strada deve impegnarsi a pagare la multa o fare ricorso entro i tempi prestabiliti, anche la multa stessa deve rispettare delle regole per essere notificata, pena la nullità. Sul documento dovranno essere presenti le seguenti informazioni:

  • Data, ora e luogo dell’accaduto
  • Generalità del trasgressore
  • Estremi della patente
  • Tipo di veicolo e targa
  • Proprietario del veicolo, se la multa è differita
  • Norma violata del Codice della Strada
  • Descrizione del fatto
  • Importo da pagare e modalità di pagamento
  • Ufficio in cui effettuare il pagamento
  • Autorità competenti per ricorso
  • Firma agenti
  • Firma trasgressore, non obbligatoria

La multa non pagata verrà in ogni caso notificata anche qualora il conducente:

  • Non ritiri la raccomandata A/R a domicilio
  • Si rifiuti di firmare il verbale dell’agente da cui è stato fermato

A conti fatti, aggirare la documentazione formale è sempre controproducente, in quanto non si avrà la possibilità di analizzare il verbale e, quindi, di individuare eventuali vizi di forma e/o sostanza che potrebbero rendere l’ammenda illegittima. La soluzione migliore resta sempre quella di pagare la contravvenzione il prima possibile o farsi assistere da un bravo legale qualora si voglia fare ricorso: la Sentenza 31385/2018 della Corte di Cassazione ha previsto rimborso delle spese legali in caso di multa considerata nulla dopo il ricorso.

In tutti i casi di legittimità, la multa si può pagare in ogni momento anche con procedure forzate in corso, solo così si potrà sbloccare il fermo amministrativo o annullare il pignoramento dei beni.

Le multe non stradali sono uguali alle multe stradali?

In questo articolo abbiamo parlato delle multe stradali non pagate solo perchè solo molto più comuni di altri tipi di multa.

Difficilmente si prenderà una multa per una insegna montata male, perchè non tutti siamo possessori di un Bar, ma quasi tutti abbiamo o un’auto o uno scooter, un mezzo di trasporto insomma.

Però specifichiamo che anche gli altri tipi di multe, se non pagate fanno la stessa fine, cioè se non si pagano all’ente che le ha emesse queste verranno automaticamente passate all’Agenzia delle Entrate che poi provvederà a farne cartelle esattoriali.

Risorse utili:

Autore

  • Massimiliano Biagetti

    Fondatore di Economia-italia.com e Finanza.Economia-italia.com è analista finanziario e trader.