Eredità Conto Corrente: Come si Divide tra Eredi, Costi, Requisiti

Nella Nostra sezione dedicata ai conti correnti sul sito di Finanza Italia, spieghiamo che il conto corrente è uno strumento posseduto da circa il 70% degli italiani, per custodire denaro e svolgere le principali operazioni bancarie con semplicità e velocità. Può però diventare oggetto di scontro in caso di successione, per questo nell’articolo di oggi scopriremo come dividere le somme depositate in caso di eredità.

Tra eredi potrebbero esservi contenziosi, anche a causa delle modalità operative delle banche, che mettono spesso in discussione gli assi ereditari. Per ridurre i rischi, gli eredi devono dimostrare di essere legittimi, per poter così accedere alle ricchezze del defunto. Per questo occorre chiarezza, come si dividono le somme del conto corrente in caso di eredità?

Eredità Conto Corrente: Come si Divide tra Eredi

Come sbloccare un conto corrente in eredità?

Ai sensi degli artt. 177 e 178 del c.c., alla morte dell’intestatario di un conto corrente, che sarà chiamato de cuius, la famiglia deve comunicare tempestivamente il suo decesso alla banca dove risiede il conto stesso, presentando:

  • Certificato di morte, da compiere dal notaio con presenza di due testimoni, che riporterà generalità, stato civile, luogo e data del decesso e identificativo dell’atto
  • Atto notorio o dichiarazione sostitutiva, che gli eredi possono compiere da soli

Entrambi i documenti sono mirati a dare alla banca la certezza della morte dell’intestatario, identificandone gli eredi per legge o testamento. Così facendo, il conto potrà essere:

  • Bloccato dal momento della comunicazione alla pratica di successione, con familiari ed eredi che non potranno prelevare denaro durante questo arco temporale
  • Svincolato successivamente, rendendolo disponibile agli eredi alla conclusione della pratica

Solo il prelievo da sportello sarà disponibile prima del blocco, che significherà accettazione tacita d’eredità per il legittimo successore, con l’unica eccezione dal blocco prima della successione che sarà per le spese funerarie.

Conclusa la dichiarazione di successione, ogni erede può effettuare il prelievo delle somme spettanti dal conto corrente del de cuius, richiedendo l’accredito su altro conto personale, anche solo col beneficio d’inventario: in questo caso dovrà tenere separato il suo patrimonio da quello del defunto.

Occorre fare importante distinzione qualora un conto corrente in eredità sia cointestato tra:

  • Firma congiunta, dovrà essere sbloccato dalla banca in presenza di tutti gli eredi legittimi
  • Firma disgiunta, potrà essere sbloccato dal cointestatario, che potrebbe operare anche sulla quota del de cuius, che gli ha dato tale possibilità prima del decesso; la manovra può essere contestata dagli eredi e impedita dalla banca, portando al blocco del conto

Da ricordare che, secondo regolamenti interni, molte banche potrebbero richiedere copia della dichiarazione di successione registrata all’Agenzia delle Entrate per procedere allo svincolo delle somme.

Come conoscere quanto denaro nel conto corrente e ricchezze del de cuius :

Anche qualora si voglia conoscere l’entità della ricchezza oggetto d’eredità, basterà presentare in banca certificato di morte del correntista, atto notorio e stato di famiglia. In questo modo si potranno richiedere informazioni su:

  • Conti correnti intestati/cointestati
  • Cassette di sicurezza 
  • Finanziamenti in corso ed estinti (incluse eventuali segnalazioni CRIF)
  • Titoli mobiliari intestati

Come si suddividono le somme del conto corrente in eredità:

Ai sensi degli artt. 570 e successivi del c.c., in caso di singolo intestatario le quote spettanti agli eredi del conto corrente saranno stabilite in base al grado di parentela e situazione familiare del de cuius, al 100% del denaro depositato. Vi sono però alcune differenze:

  • Se al de cuius sopravvivono coniuge e figlio, il 50% del deposito verrà suddiviso tra loro e il restante 50% in parti uguali ai restanti eredi legittimi
  • In caso di cointestazione, gli eredi possono suddividere tra loro solo il 50% del totale
  • In caso di cointestazione con coniuge, il 50% spetterà a coniuge e figlio qualora presente, mentre il restante 50% resterà al coniuge cointestatario
  • In caso di intestatario singolo con coniuge e due o più figli, 1/3 spetterà alla moglie e 2/3 ai figli; stessa regola al 50% per conti cointestati
  • In caso di firma disgiunta con nulla osta dalla banca, il cointestatario dovrà riconoscere agli eredi 50% di proprietà dando loro diritto alla restituzione
  • In caso di forma disgiunta con quote di conto corrente differenti, si presume sempre la parità delle quote in base alle percentuali possedute, salvo diverso accordo

Quote differenti da quelle indicate dal c.c. saranno valutate da eventuali accordi tra cointestatari e/o successive indicazioni testamentarie. Il credito del de cuius entrerà in ogni caso tra la comunione ereditaria.

Cosa succede se il correntista fa testamento:

Qualora il de cuius avesse fatto testamento prima della sua morte, questo dovrà essere pubblicato dal notaio prima ancora di cedere alla banca la documentazione richiesta. Sempre revocabile, il testamento può essere:

  • Olografo, scritto personalmente a mano dal testatore; va portato al notaio assieme al certificato di morte
  • Pubblico, redatto da un pubblico ufficiale e conservato negli archivi del notaio; sarà il notaio a pubblicarlo legittimando gli eredi
  • Segreto, scritto dal testatore e conservato dal notaio; viene pubblicato dal notaio che legittimerà gli eredi

Da ricordare che il testamento olografo potrà essere pubblicato da qualsiasi notaio, mentre il pubblico e segreto potranno essere pubblicati solo dai notai che li hanno ricevuti. Tutti i tipi di testamento rappresenteranno una garanzia aggiuntiva all’iter ereditario.

Quanto costa la successione del conto corrente:

Chiunque erediti un conto corrente da un soggetto defunto è tenuto a pagare un’imposta di successione ai sensi dell’art. 2 del D.L. 262/2006, di proporzioni e franchigie variabili in base ai richiedenti:

  • Eredi diretti, 4% e franchigia 1 milione di euro
  • Fratelli e sorelle, 6% e franchigia da 100.000 a 1 milione di euro
  • Parenti fino al quarto grado, 6% e nessuna franchigia
  • Altri soggetti, 8% e nessuna franchigia
  • Erede disabile, variabile sul grado di parentela e franchigia da 1 a 1,5 milioni di euro

Le aliquote hanno effetto anche su conti cointestati. L’importa di successione non sarà dovuta in caso di rinuncia dell’eredità, che avviene con comunicazione all’Agenzia delle Entrate.

Come evitare contestazioni sull’eredità del conto corrente:

Nonostante il c.c. disciplini chiaramente l’eredità di un conto corrente, la pratica può diventare particolarmente difficile davanti all’ostacolo delle banche, che potrebbero opporsi all’iter di successione in casi più delicati come:

  • Assenza della dichiarazione di successione
  • Contestazioni sulla firma disgiunta
  • Assenza di un testamento
  • Contenziosi privati tra eredi

A conti fatti, conoscendo anticipatamente le quote spettanti di diritto, è sempre fondamentale valutare eventuali accordi presi in vita tra intestatario e potenziali eredi e tra cointestatari, così come disposizioni dell’eventuale testamento.

Autore

  • massy biagio

    Fondatore di Economia Italiacom e Finanza Italiacom è divulgatore finanziario e trader.