Confronto Cacciatorpediniere e FREMM Italiane con quelle Straniere

Il Cacciatorpediniere Caio Duilio (D 554) della Classe Orizzonte della Marina Militare è stato recentemente coinvolto in un evento significativo. Nel pomeriggio del 2 marzo 2024, mentre era in navigazione nel Mar Rosso, la nave ha abbattuto un drone degli Houthi, i ribelli dello Yemen sostenuti dall’Iran. Il drone è stato distrutto a circa 6 chilometri di distanza dal cacciatorpediniere, verso il quale era diretto. Questo abbattimento è stato effettuato “in attuazione del principio di auto difesa”, all’interno del perimetro dell’Operazione Eunavfor Aspides dell’Unione Europea1.

Ecco alcune informazioni sul Caio Duilio:

  • Lunghezza: Il cacciatorpediniere misura 153 metri.
  • Larghezza: La sua larghezza è di 20,3 metri.
  • Armamento:
    • È dotato di un sistema missilistico PAAMS con 48 lanciatori verticali per missili antiaerei Aster 15/Aster 30.
    • Dispone di otto lanciamissili anti-nave Otomat, cannoni da 25 e 76 mm, e lanciasiluri.
  • Velocità: La Caio Duilio raggiunge una velocità di 29 nodi (circa 54 km/h).

Il nome della nave è legato a quello dell’omonimo console romano Caio Duilio, che nel 260 a.C. fece costruire una flotta di 120 imbarcazioni con un ponte mobile dotato di uncini (il corvo) per contrastare la potente flotta nemica cartaginese. Il motto della nave è il latino “Nomen Numen”, che può essere tradotto come “Il nome significa potenza”.

Questo episodio di abbattimento del drone è particolarmente significativo, considerando che una nave della Marina Militare italiana non veniva presa di mira dai tempi della Seconda Guerra Mondiale. La missione europea dell’Operazione Eunavfor Aspides è stata approvata per garantire la tutela del diritto internazionale e proteggere il traffico navale nel Mar Rosso, che è stato preso di mira dagli Houthi da quando Israele ha attaccato la Striscia di Gaza. Gli interessi commerciali sono altissimi, ma l’operazione ha anche un elevato valore strategico nel contesto dei delicati equilibri geopolitici attuali.

Confronto Cacciatorpedinieri e FREMM Italiane con quelle Straniere
Sopra: la Caio Duilio

Altri cacciatorpedinieri italiani:

La Classe Orizzonte, nota anche come Horizon Common New Generation Frigate (CNGF), identifica una generazione di fregate/cacciatorpediniere realizzate in collaborazione tra nazioni europee. Queste navi da combattimento di prima linea si distinguono per la loro capacità di guerra antiaerea1.

Le unità navali della Classe Orizzonte includono:

  1. Forbin (D 620): Fregata (FOC 1).
  2. Andrea Doria (D 553): Fregata (FOC 2).
  3. Chevalier Paul (D 621): Fregata (FOS 1).
  4. Caio Duilio (D 554): Fregata (FOS 2).

Le navi italiane, ovvero Andrea Doria e Caio Duilio, costituiscono la Classe Andrea Doria nella Marina Militare italiana. Queste unità sono lunghe quasi 142 metri, larghe 20,3 metri, e hanno un dislocamento di circa 7.000 tonnellate a pieno carico2. La loro missione principale è la difesa aerea, e sono attrezzate per fungere anche da nave comando per operazioni di questo tipo.

Confronto con altri cacciatorpedinieri di altre marine

Ecco un confronto tra alcune navi simili di diverse nazioni, focalizzandoci su sistemi d’arma, raggio radar, raggio missili e numero di missili. Si noti che le informazioni possono variare nel tempo e sono soggette a modifiche. Utilizzerò abbreviazioni per semplificare la tabella:

  • US: Stati Uniti
  • RU: Russia
  • CN: Cina
  • UK: Regno Unito
  • FR: Francia
Nave Sistemi d’Arma Raggio Radar Raggio Missili Numero di Missili
Classe Arleigh Burke – Sistema missilistico Aegis con SM-2, SM-3, SM-6 SPY-1D SM-2: 170 km – Fino a 96
– Lanciamissili VLS per missili da crociera Tomahawk SM-3: 2500 km
– Cannoni da 127 mm SM-6: 370 km
Classe Sovremenny – Sistema missilistico Moskit (anti-nave) Fregat M2EM Moskit: 120 km – Fino a 8
– Lanciamissili VLS per missili Kalibr (anti-nave e da crociera) Kalibr: 2500 km
– Cannoni da 130 mm
Classe Type 052D – Sistema missilistico HHQ-9 (anti-aereo e anti-missile balistico) Type 346 HHQ-9: 200 km – Fino a 64
– Lanciamissili VLS per missili YJ-18 (anti-nave) YJ-18: 540 km
– Cannoni da 100 mm
Classe Daring – Sistema missilistico Sea Viper con Sea Dart (anti-aereo) e Sea Ceptor (anti-missile) Type 1045 Sea Dart: 80 km – Fino a 48
– Lanciamissili VLS per missili Tomahawk (da crociera) Sea Ceptor: 25 km
– Cannoni da 114 mm
Classe Horizon – Sistema missilistico PAAMS con missili Aster 15 e Aster 30 (anti-aereo) EMPAR Aster 15: 30 km – Fino a 48
– Lanciamissili VLS per missili Otomat (anti-nave) Aster 30: 120 km
– Cannoni da 76 mm

 

Ricordiamo che ogni nave ha un ruolo specifico e un insieme di capacità uniche. Questi dati sono solo un riferimento generale e non tengono conto di tutte le variabili operative e tattiche.

Confronto FREMM e navi simili di USA, Russia, Cina, UK

 

Ecco un confronto tra le FREMM italiane e alcune navi simili di altre nazioni, focalizzandoci su armi, gittata dei missili, portata dei radar, numero di elicotteri, siluri anti-sommergibile, mitragliatrici e cannoni:

Nave Missili Celle di Lancio Radar Velocità Cannoni Siluri Anti-Sommergibile Elicotteri
Classe FREMM Italiane SAAM-ESD con missili Aster 15 e Aster 30 (difesa aerea di area) – Fino a 16 EMPAR 27 nodi 1 da 76 mm Fino a 6 Fino a 2
– Lanciamissili VLS per missili Otomat (anti-nave)
Classe Arleigh Burke (USA) Aegis con missili SM-2, SM-3, SM-6 (difesa aerea) – Fino a 96 SPY-1D 30+ nodi 1 da 127 mm Fino a 6 Fino a 2
– Lanciamissili VLS per missili da crociera Tomahawk (multi-ruolo)
Classe Sovremenny (Russia) – Sistema missilistico Moskit (anti-nave) – Fino a 8 Fregat M2EM 32 nodi 1 da 130 mm Fino a 6 Fino a 2
– Lanciamissili VLS per missili Kalibr (anti-nave e da crociera)
Classe Type 052D (Cina) – Sistema missilistico HHQ-9 (anti-aereo e anti-missile balistico) – Fino a 64 Type 346 30+ nodi 1 da 100 mm Fino a 6 Fino a 2
– Lanciamissili VLS per missili YJ-18 (anti-nave)
Classe Daring (UK) – Sistema missilistico Sea Viper con Sea Dart (anti-aereo) e Sea Ceptor (anti-missile) – Fino a 48 Type 1045 30+ nodi 1 da 114 mm Fino a 6 Fino a 2
– Lanciamissili VLS per missili Tomahawk (da crociera)

 

Le FREMM italiane si distinguono per la loro capacità di difesa aerea di area, grazie all’EMPAR attivo e allo specifico sistema di combattimento SAAM-ESD. A differenza delle FREMM francesi, che dispongono solo di capacità di autodifesa grazie ai missili Aster 15, tutte le FREMM italiane possono utilizzare anche gli Aster 30, superando il limite attuale dei missili Otomat. Questa capacità di difesa estesa rivoluzionerà le possibilità di intervento della Marina italiana.

Tuttavia, è importante notare che le navi hanno ruoli specifici e capacità uniche, e queste informazioni sono solo un riferimento generale. Le scelte di armamento e le capacità operative possono variare in base alle esigenze e alle strategie di ciascuna marina.

I missili ASTER 30

I missili Aster costituiscono una famiglia di armamenti antiaerei superficie/aria, costruiti da Eurosam, un consorzio europeo formato da MBDA Italia, MBDA Francia e Thales. Questi missili sono progettati per essere utilizzati sia da unità navali che da lanciatori terrestri.Ecco alcune caratteristiche dei missili Aster 30:

  • Gittata: L’Aster 30 ha una gittata di 120 km, consentendo di colpire bersagli a lunga distanza.
  • Sistema di Guida: Durante la fase finale, il missile si avvale di un radar attivo per la guida. Durante la fase di crociera, riceve aggiornamenti tramite un data link.
  • Differenza tra Aster 15 e Aster 30: La versione Aster 30 differisce dalla Aster 15 per la presenza di un primo stadio (booster). Entrambi i missili hanno una parte che effettua l’intercettazione, chiamata “dardo”, caratterizzata dai sistemi di manovra PIF (Pilotage en Force) e PAF (Pilotage Aerodinamic Fort). Il PAF si basa su getti di aria compressa che modificano rapidamente la traiettoria del missile, mentre il PIF viene utilizzato soprattutto in prossimità del bersaglio, migliorando le caratteristiche di precisione del sistema d’arma.

Inoltre, nel gennaio 2023, Francia e Italia hanno concordato la produzione di 700 missili Aster 30, destinati al conflitto russo-ucraino. Questi missili rappresentano un importante strumento di difesa per le forze navali impegnate in operazioni di protezione e sicurezza.

Considerazioni:

Quando si ordina una nuova nave la marina militare deve andare in parlamento con una proposta, questa va votata dai parlamentari e poi arrivano gli stanziamenti.

Per almeno 30 anni quindi abbiamo dovuto far passare i nuovi sistemi d’arma come un cacciatorpediniere per una nave “DUAL PURPOSE“, una cosa che significa “Doppio  uso”.

Da 30 anni i militari italiani sono costretti a spacciare ai parlamentari italiani, semi analfabeti di difesa e guerra, satelliti spia che ” monitorano l’inquinamento”, navi da guerra che “possono trasformarsi in ospedali in caso di necessità”, droni “solo da monitoraggio, ma senza armi”, insomma bisogna ringraziare generali ed Ammiragli italiani se oggi abbiamo una flotta di navi ed aerei all’avanguardia, perchè se fosse per i parlamentari paficisti italiani dovremmo difenderci con i gessetti colorati e le marce della pace.

Purtroppo per avere la pace bisogna prepararsi alla guerra, gli antichi romani se ne intendevano di guerra e lo sapevano molto bene.

Per questo motivo la Marina militare non ha missili a lunga gittata per colpire in profondità o solo 20 celle in navi che costano almeno 1 miliardo di euro a testa.

La Guerra in Ucraina ha fatto vedere come una nave può essere attaccata o difendere una città e 20 missili li può finire in una nottata di combattimenti.

Peer questo motivo le moderne navi da guerra ormai vanno peer le 100 celle per missili.

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