Economia della Striscia di Gaza: come funziona a CHI vanno gli aiuti

L’economia a Gaza è estremamente complessa e influenzata da una serie di fattori politici, sociali ed economici. Gaza è una striscia di terra costiera situata nella parte occidentale del Medio Oriente, ed è stata oggetto di conflitti a lungo termine e tensioni politiche che hanno avuto un impatto significativo sulla sua economia.

Ecco alcuni punti chiave su come funziona l’economia a Gaza:

  1. Blocco israeliano: Gaza è stata sottoposta a un blocco israeliano dal 2007, quando il gruppo militante Hamas ha preso il controllo della striscia. Questo blocco ha limitato drasticamente l’accesso agli approvvigionamenti, alle esportazioni e ai movimenti delle persone, causando gravi difficoltà economiche. L’accesso a beni di prima necessità, servizi sanitari e materiali da costruzione è stato particolarmente limitato.
  2. Dipendenza dall’aiuto internazionale: A causa delle difficoltà economiche e del blocco, Gaza dipende pesantemente dall’aiuto internazionale per soddisfare le sue necessità umanitarie di base. Organizzazioni internazionali e agenzie di soccorso forniscono assistenza alimentare, assistenza sanitaria e supporto economico alla popolazione di Gaza.
  3. Disoccupazione elevata: L’alto tasso di disoccupazione è un problema significativo a Gaza, con la maggior parte dei giovani che fatica a trovare lavoro. Questa situazione è aggravata dalla mancanza di opportunità economiche a causa del blocco e delle limitazioni all’accesso ai mercati esterni.
  4. Settore agricolo e pesca: L’agricoltura e la pesca sono settori importanti dell’economia di Gaza, ma sono stati gravemente colpiti dal blocco. I pescatori locali si scontrano spesso con le forze israeliane lungo la costa, il che limita la loro capacità di pescare. Inoltre, le terre agricole sono state compromesse dalle restrizioni di accesso e dalle distruzioni durante i conflitti.
  5. Traffico di tunnel: A causa del blocco, sono sorti numerosi tunnel sotterranei tra Gaza ed Egitto, che sono stati utilizzati per contrabbandare beni, compresi prodotti di consumo e carburante. Tuttavia, il traffico di tunnel è pericoloso e non risolve i problemi economici a lungo termine.
  6. Settore manifatturiero e commerciale: Le limitazioni all’importazione e all’esportazione hanno danneggiato gravemente il settore manifatturiero e commerciale di Gaza. Molte imprese hanno chiuso a causa delle difficoltà economiche.
  7. Prospettive future: La situazione economica a Gaza rimane estremamente difficile, con poche prospettive di miglioramento a breve termine a meno che non vi siano cambiamenti significativi nella politica e nella situazione politica della regione. La risoluzione dei conflitti e l’allentamento del blocco israeliano sono considerati essenziali per migliorare l’economia di Gaza.

In sintesi, l’economia a Gaza è fortemente influenzata dai conflitti politici e dal blocco israeliano, e la popolazione locale soffre a causa dell’alto tasso di disoccupazione e della dipendenza dall’aiuto internazionale per sopravvivere. La situazione richiede una soluzione politica e umanitaria a lungo termine per migliorare le prospettive economiche e umanitarie nella regione.

Economia della Striscia di Gaza: come funziona a CHI vanno gli aiuti
Fonte ONU 2023

Soldi che arrivano a Gaza ufficialmente con gli aiuti umanitari

Secondo un rapporto dell’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (OCHA), nel 2022 gli aiuti internazionali a Gaza ammontavano a 3,5 miliardi di dollari. Di questi, il 45% è stato fornito da donatori multilaterali, il 35% da donatori bilaterali e il 20% da organizzazioni non governative (ONG).

Donatori multilaterali

I principali donatori multilaterali a Gaza sono l’Unione Europea (UE), l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e il lavoro per i rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (UNRWA) e la Banca mondiale.

  • UE: L’UE ha fornito 1,5 miliardi di dollari di aiuti a Gaza nel 2022, il che la rende il principale donatore multilaterale. L’UE ha fornito aiuti umanitari, aiuti allo sviluppo e aiuti per la ricostruzione.
  • UNRWA: L’UNRWA fornisce assistenza umanitaria a oltre 2 milioni di rifugiati palestinesi in Gaza. Nel 2022, l’UNRWA ha ricevuto 900 milioni di dollari di aiuti, di cui 600 milioni di dollari dagli Stati Uniti.
  • Banca mondiale: La Banca mondiale ha fornito 300 milioni di dollari di aiuti a Gaza nel 2022, per sostenere la ricostruzione e lo sviluppo economico.

Donatori bilaterali

I principali donatori bilaterali a Gaza sono gli Stati Uniti, la Germania e la Francia.

  • Stati Uniti: Gli Stati Uniti hanno fornito 600 milioni di dollari di aiuti a Gaza nel 2022, di cui 400 milioni di dollari in aiuti umanitari e 200 milioni di dollari in aiuti allo sviluppo.
  • Germania: La Germania ha fornito 200 milioni di dollari di aiuti a Gaza nel 2022, di cui 100 milioni di dollari in aiuti umanitari e 100 milioni di dollari in aiuti allo sviluppo.
  • Francia: La Francia ha fornito 100 milioni di dollari di aiuti a Gaza nel 2022, di cui 50 milioni di dollari in aiuti umanitari e 50 milioni di dollari in aiuti allo sviluppo.

ONG

Le ONG hanno fornito 700 milioni di dollari di aiuti a Gaza nel 2022. Le principali ONG che operano a Gaza sono Médecins sans frontières (MSF), Save the Children e Oxfam.

Distribuzione degli aiuti

Gli aiuti internazionali a Gaza sono utilizzati per una serie di scopi, tra cui:

  • Assistenza umanitaria: Gli aiuti umanitari sono forniti per soddisfare i bisogni immediati delle persone in difficoltà, come cibo, acqua, rifugio e assistenza sanitaria.
  • Sviluppo economico: Gli aiuti allo sviluppo sono forniti per sostenere lo sviluppo economico e sociale a Gaza.
  • Ripresa: Gli aiuti per la ripresa sono forniti per sostenere la ricostruzione e la ripresa dopo conflitti o disastri naturali.

Sfida

La distribuzione degli aiuti a Gaza è spesso ostacolata da fattori come il conflitto israelo-palestinese, il blocco di Gaza e la corruzione.

Aiuti in Soldi che arrivano ad Hamas

È difficile stimare con precisione quanti soldi arrivano ad Hamas. Il gruppo terroristico non pubblica bilanci finanziari e le sue fonti di finanziamento sono varie e difficili da tracciare.

Secondo un rapporto del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite pubblicato nel 2022, Hamas riceve finanziamenti da una serie di paesi e gruppi, tra cui:

  • Iran: L’Iran è il principale finanziatore di Hamas. Si stima che fornisca al gruppo tra 200 e 300 milioni di dollari all’anno.
  • Qatar: Il Qatar è un altro importante finanziatore di Hamas. Si stima che fornisca al gruppo tra 100 e 150 milioni di dollari all’anno.
  • Turchia: La Turchia fornisce a Hamas armi, munizioni e addestramento.
  • Palestina: Il gruppo terroristico riceve anche finanziamenti da alcune organizzazioni e individui palestinesi.

Inoltre, Hamas ha il controllo di alcune attività economiche a Gaza, come il contrabbando di sigarette e la raccolta di tasse. Queste attività generano entrate per il gruppo, anche se non è chiaro quanto siano significative.

Secondo un rapporto dell’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (OCHA), nel 2022 Hamas ha ricevuto 1,5 miliardi di dollari di aiuti umanitari. Tuttavia, non è chiaro se questi fondi siano stati utilizzati per scopi umanitari o per finanziare le attività del gruppo.

In conclusione, è difficile stimare con precisione quanti soldi arrivano ad Hamas. Tuttavia, è chiaro che il gruppo terroristico riceve finanziamenti da una serie di paesi e gruppi, tra cui l’Iran, il Qatar, la Turchia e alcune organizzazioni e individui palestinesi.

Chi è Hamas

Hamas, acronimo di Ḥarakat al-Muqāwama al-Islāmiyya (“Movimento Islamico di Resistenza”), è un’organizzazione politica e paramilitare palestinese islamista, sunnita e fondamentalista.

Storia

Hamas è stata fondata nel 1987 da un gruppo di religiosi e attivisti palestinesi, tra cui Ahmed Yassin, Hassan Yousef e Abdel Aziz al-Rantissi. Il gruppo è nato come reazione alla prima intifada, il movimento di protesta palestinese contro l’occupazione israeliana dei territori palestinesi.

Hamas ha rapidamente guadagnato popolarità tra la popolazione palestinese, grazie al suo impegno per la resistenza armata contro Israele. Nel 2006, Hamas ha vinto le elezioni legislative palestinesi, ottenendo 74 dei 132 seggi. Tuttavia, il gruppo è stato costretto a cedere il controllo della Cisgiordania a Fatah, l’altra grande fazione palestinese, nel 2007.

Da allora, Hamas ha governato la Striscia di Gaza, che è stata sottoposta a un blocco israeliano e egiziano. Il gruppo ha continuato la sua lotta armata contro Israele, conducendo numerosi attacchi missilistici e di razzi.

Struttura

Hamas è un’organizzazione complessa con una struttura gerarchica. Il gruppo è guidato da un Consiglio di leadership, composto da 15 membri. Il Consiglio di leadership è responsabile della politica generale del gruppo e della nomina dei vertici militari e politici.

Hamas ha anche una struttura militare, le Brigate Izz ad-Din al-Qassam. Le Brigate Izz ad-Din al-Qassam sono responsabili degli attacchi armati contro Israele.

Scopi

Gli scopi di Hamas sono:

  • La liberazione della Palestina dalla occupazione israeliana.
  • La creazione di uno Stato islamico palestinese in tutto il territorio della Palestina storica.
  • L’applicazione della legge islamica (sharia) nella Palestina liberata.

Hamas è un gruppo terrorista secondo le definizioni di Stati Uniti, Unione Europea e Israele. Il gruppo è stato inserito nella lista delle organizzazioni terroristiche da parte del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti nel 1997.

Lato Politico e lato Militare di Hamas

Hamas ha vinto le elezioni legislative palestinesi nel 2006, ottenendo 74 dei 132 seggi. Questo risultato ha rappresentato una sorpresa per molti, in quanto Hamas era considerata un’organizzazione terroristica da molti paesi, tra cui Stati Uniti, Unione Europea e Israele.

La vittoria di Hamas ha portato a una crisi politica in Palestina, in quanto Fatah, l’altra grande fazione palestinese, ha rifiutato di riconoscere il risultato delle elezioni. Nel 2007, Hamas ha preso il controllo della Striscia di Gaza, mentre Fatah ha mantenuto il controllo della Cisgiordania.

  • Lato politico, Hamas è un’organizzazione islamista che si ispira alla Fratellanza musulmana egiziana. Il gruppo ha un programma politico che prevede la creazione di uno Stato islamico palestinese in tutto il territorio della Palestina storica. Hamas ha anche un programma sociale che si concentra sulla fornitura di servizi ai palestinesi, come istruzione, assistenza sanitaria e alloggi.
  • Lato militare, Hamas ha una struttura militare, le Brigate Izz ad-Din al-Qassam. Le Brigate Izz ad-Din al-Qassam sono responsabili degli attacchi armati contro Israele. Il gruppo ha lanciato numerosi attacchi missilistici e di razzi contro Israele, provocando la morte di centinaia di civili israeliani.

Hamas è un gruppo complesso con una doppia natura, politica e militare. Il gruppo è stato in grado di vincere le elezioni legislative palestinesi grazie al suo sostegno popolare tra i palestinesi. Tuttavia, la sua natura violenta e la sua opposizione a Israele hanno reso difficile per Hamas raggiungere un accordo di pace con lo Stato ebraico.

Quanti soldi degli aiuti umanitari internazionali vanno ad Hamas? 

È difficile stimare con precisione quanti soldi degli aiuti umanitari per Gaza vengono gestiti da Hamas. Il gruppo terroristico non pubblica bilanci finanziari e le sue fonti di finanziamento sono varie e difficili da tracciare.

Secondo un rapporto dell’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (OCHA), nel 2022 Hamas ha ricevuto 1,5 miliardi di dollari di aiuti umanitari. Tuttavia, non è chiaro se questi fondi siano stati utilizzati per scopi umanitari o per finanziare le attività del gruppo.

Un rapporto del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite pubblicato nel 2022 stima che Hamas controlli circa il 50% degli aiuti umanitari a Gaza. Tuttavia, questo rapporto è stato criticato da alcuni osservatori, che ritengono che la cifra sia troppo alta.

In conclusione, è difficile stimare con precisione quanti soldi degli aiuti umanitari per Gaza vengono gestiti da Hamas. Tuttavia, è chiaro che il gruppo terroristico ha un certo controllo sugli aiuti umanitari, che potrebbero essere utilizzati per scopi umanitari o per finanziare le attività del gruppo.

Ecco alcuni esempi di come Hamas potrebbe utilizzare gli aiuti umanitari per finanziare le proprie attività:

  • Acquistare armi e munizioni: Hamas potrebbe utilizzare gli aiuti umanitari per acquistare armi e munizioni da paesi come l’Iran e la Siria.
  • Pagare i propri militanti: Hamas potrebbe utilizzare gli aiuti umanitari per pagare i propri militanti, che sono responsabili degli attacchi contro Israele.
  • Sostenere la sua infrastruttura: Hamas potrebbe utilizzare gli aiuti umanitari per sostenere la sua infrastruttura, come tunnel sotterranei e centri di comando.

È importante notare che non ci sono prove concrete che Hamas stia utilizzando gli aiuti umanitari per scopi non umanitari. Tuttavia, la natura violenta e l’opposizione a Israele di Hamas sollevano dubbi sul fatto che il gruppo utilizzi gli aiuti umanitari per scopi legittimi.

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