Classifica stipendi allenatori: quanto guadagnano in Serie A?

Una Serie A sempre più competitiva, cercando di rinverdire i fasti del passato passando per l’area tecnica. Nel complesso, infatti, gli allenatori della stagione 2022-23 guadagnano 50 milioni di euro netti. Vediamo come.

 

Gli stipendi degli allenatori di Serie A sono argomento di discussione importante negli ultimi tempi. Abbiamo, infatti, cifre alte per alcuni di loro e questo, visti i risultati poco onorevoli delle italiane in Champions League, a qualcuno potrebbe sembrare eccessivo. Vediamo, infatti, in testa alla classifica degli stipendi Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus e José Mourinho, allenatore della Roma con 7 milioni di euro a stagione. Il contratto dello juventino scade nel 2025, quello del romano nel 2024. Seguono, nella lista, gli allenatori delle milanesi, grandi protagoniste della stagione 21-22.

stipendio allenatori
Sopra: gli allenatori Allegri e Mourinho 

Inzaghi e Pioli: due grandi scommesse vincenti

Simone Inzaghi, chiamato a sostituire Antonio Conte ora al Tottenham, ha vinto Coppa Italia e Supercoppa ed è arrivato secondo (in un’infuocata ultima giornata) in campionato. Il suo stipendio di 4 milioni di euro la scorsa stagione è stato aumentato a 5 milioni quest’anno con un contratto in scadenza nel 2024. Stefano Pioli, invece, conquistatore del 19esimo scudetto del Milan, è passato da 2 milioni netti a 4 milioni di euro dopo l’exploit dello scorso anno. Dopo il rinnovo firmato a dicembre 2021, quando nessuno credeva alla vittoria in campionato, Pioli non solo ha confermato le ottime prestazioni dell’anno precedente ma ha trovato continuità e un gruppo unito che, anche quest’anno, continua a giocare bene.

 

E gli altri allenatori?

Nella top ten troviamo, al quinto posto, Maurizio Sarri che passa da 3 milioni a 3 milioni e mezzo grazie alla qualificazione della Lazio in Europa League. Al quinto posto ex aequo abbiamo Gasperini dell’Atalanta che passa da 2 milioni e 200 a 3 milioni e mezzo (come Sarri). Una rinnovata fiducia per Mister Gasp da parte di Percassi nonostante la deludente stagione passata, conclusa senza neppure un posto in Conference per i bergamaschi. Alle spalle di Sarri e Gasperini troviamo l’allenatore del momento: Luciano Spalletti del Napoli.

 

Il Napoli, infatti, meritatamente primo grazie al fenomeno Kvaratskhelia, non ha aggiornato l’ingaggio del mister toscano che resta immutato dall’anno scorso: 2 milioni e 800mila euro. Migliorati, invece, gli ingaggi di Vincenzo Italiano della Fiorentina che passa, con la Conference League guadagnata, da 1 milione e 200mila euro a 1 milione e 700mila euro e Gabriele Cioffi (ora esonerato) che l’anno scorso a Udine guadagnava 500mila euro e che è stato ingaggiato dal Verona (perso Tudor ora a Marsiglia) per 2 milioni di euro. 

 

Gli ingaggi corrispondono alla qualità delle squadre?

Si evince, da questo avvio di campionato, che non sempre gli allenatori più pagati sono alla guida delle squadre più forti. Sia Roma che Juventus, infatti, non stanno giocando alla grande e le squadre che stanno esprimendo il gioco migliore non sono guidate da allenatori chissà quanto pagati. Pensiamo all’Udinese di Sottil, che è in zona Europa, e che non è neppure nella top ten. Serve, dunque, spendere tanti soldi per nomi altisonanti senza ricevere in cambio risultati? Probabilmente no.

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