Economia Italiana: Previsioni 2025, bene il PIL male la popolazione

Le previsioni sull’economia italiana per il 2025 sono influenzate da una serie di fattori interni ed esterni, tra cui la politica monetaria della Banca Centrale Europea (BCE), l’andamento del mercato globale, le dinamiche di inflazione, e l’evoluzione della situazione politica ed economica nazionale.

Eurozona in crescita nel secondo semestre 2025, Italia resiliente grazie al terziario

L’economia dellโ€™Eurozona apre il secondo semestre del 2025 con segnali di espansione, ma il ritmo resta moderato. Lโ€™Italia si distingue positivamente, soprattutto nel comparto dei servizi.

L’indice PMI composito dell’Eurozona ha registrato un leggero miglioramento a luglio, passando da 50,6 a 50,9 punti. Questo dato, pur indicando una fase espansiva per lโ€™attivitร  economica, resta al di sotto della media storica (52,4 punti dal 1998), segno che la ripresa in corso รจ piรน cauta del solito.

Crescita contenuta ma continua: il quadro europeo

Nel contesto macroeconomico europeo, lโ€™attivitร  del settore privato รจ cresciuta per il settimo mese consecutivo. Tuttavia, la domanda interna stagnante ha limitato lโ€™intensitร  della ripresa, frenando la produzione complessiva. Anche il mercato del lavoro ha mostrato un moderato miglioramento: lโ€™occupazione nellโ€™Eurozona รจ aumentata per il quarto mese di fila, raggiungendo il ritmo piรน sostenuto da oltre un anno.

Nonostante ciรฒ, la fiducia delle imprese ha subito una lieve flessione, probabilmente a causa dellโ€™incertezza geopolitica, della volatilitร  dei mercati e di un’inflazione ancora da domare completamente.

Servizi in vantaggio sulla manifattura

A trainare la timida espansione economica รจ stato il settore dei servizi, che ha continuato a mostrare segnali positivi, seppur non eclatanti. La manifattura, invece, ha rallentato leggermente rispetto a giugno, confermando una dinamica giร  vista negli ultimi trimestri: la produzione industriale fatica a ingranare, penalizzata da costi ancora alti, domanda estera debole e incertezza negli investimenti.

Focus sui quattro grandi Paesi dellโ€™Eurozona

Analizzando le principali economie dell’area euro, emergono differenze significative:

  • Spagna: si conferma la locomotiva del momento, con i dati PMI migliori dellโ€™intera area.

  • Italia: seconda in classifica, grazie alla soliditร  del terziario.

  • Germania: mostra segnali di ripresa, con una crescita al massimo da quattro mesi.

  • Francia: fanalino di coda, registra il suo undicesimo mese consecutivo di contrazione dellโ€™attivitร  economica.

Lโ€™Italia si difende grazie ai servizi

Nel dettaglio, il PMI dei servizi in Italia รจ salito da 52,1 a 52,3 punti a luglio, confermando un ritmo di crescita contenuto ma superiore alla media storica. L’indice composito, che include anche la manifattura, รจ salito da 51,1 a 51,5.

Secondo S&P Global, lโ€™espansione economica italiana resta fortemente sbilanciata a favore dei servizi, mentre la produzione industriale ha subito una marcata contrazione. Anche i nuovi ordini registrati dalle aziende mostrano una crescita marginale, segno che la domanda non รจ ancora tornata ai livelli pre-crisi.

โ€œLโ€™economia terziaria italiana dimostra una sorprendente resilienza, grazie alla domanda interna e al lancio di nuovi progetti da parte delle imprese. Tuttavia, il ritmo di crescita dei nuovi ordini รจ ai minimi da sei mesi. Se la ripresa continuerร , lo farร  a velocitร  moderataโ€, ha commentato Nils Mรผller, economista di Hamburg Commercial Bank.

Un settore terziario solido, ma da monitorare

Il settore dei servizi italiano รจ in espansione da otto mesi consecutivi. Le aziende segnalano lโ€™acquisizione di nuova clientela e lโ€™avvio di iniziative innovative, segni di una fiducia crescente verso il futuro. Tuttavia, il rallentamento degli ordini suggerisce un possibile raffreddamento nei prossimi mesi.


Conclusioni: una ripresa a due velocitร 

Lโ€™Eurozona mostra segnali positivi allโ€™alba della seconda metร  dellโ€™anno, ma la crescita resta fragile. Lโ€™Italia, pur penalizzata da una manifattura debole, beneficia di un settore terziario stabile, che continua a generare occupazione e valore aggiunto.

La sfida per i prossimi mesi sarร  trasformare questa crescita moderata in un ritmo piรน sostenuto, grazie a politiche di stimolo mirate, investimenti infrastrutturali e incentivi allโ€™innovazione.

โš ๏ธ Minacce e vulnerabilitร  per lโ€™economia italiana

1. Dazi e tensioni commerciali con gli USA

Il governo statunitense ha annunciato l’imposizione di dazi del 10โ€“30% su prodotti europei a partire da agosto 2025. Ciรฒ puรฒ causare:

  • Una perdita fino a โ‚ฌ20โ€ฏmld di export e 118.000 posti di lavoro in Italiaย 

  • Un potenziale rallentamento del PIL italiano di circa 0,1โ€“0,3 punti percentuali nel 2025 e ulteriori cali nel 2026

I settori piรน esposti includono moda, macchinari, auto, farmaceutica e agriโ€‘foodย 

2. Crescita debole e stagnazione industriale

  • Il PIL รจ previsto in crescita solo dello 0,6โ€ฏ% nel 2025 e 0,8โ€ฏ% nel 2026, trainata quasi esclusivamente dalla domanda interna

  • La manifattura resta in contrazione: PMI a 49,8 a luglio, con 16 mesi consecutivi di calo Il settore dei servizi cresce moderatamente, ma gli++ordinativi esteri continuano a diminuir

3. Dipendenza dagli investimenti del PNRR

Lโ€™effetto volano del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) รจ stimato in +0,3โ€ฏ% al PIL nel 2025 e in +0,4โ€ฏ% nel 2026. Ma cosa succederร  dopo? Senza un modello strutturale di crescita, il rischio รจ il ritorno alla stagnazione postโ€‘2027

4. Debolezze strutturali e demografica

  • Elevato debito pubblico e un settore pubblico inefficiente gravano su investimenti e competitivitร ย 

  • L’esodo giovanile, con 156.000 persone in fuga allโ€™estero solo nel 2024, sta causando una rapida riduzione del capitale umano. Il PIL potrebbe contrarsi fino allโ€™11โ€ฏ% entro il 2040 se non si arresta la tendenzaย 

5. Rischi climatici e fragilitร  ambientale

Eventi estremi come siccitร , alluvioni e incendi provocano danni allโ€™agricoltura, infrastrutture e turismo: i costi stimati sono giร  nellโ€™ordine del miliardoโ€ฏโ‚ฌ allโ€™anno e potrebbero crescere fino allโ€™8โ€ฏ% del PIL entro fine secolo6. Minaccia cyber e infrastrutturale

Il potenziamento di attacchi ransomware, phishing e IA malevola rappresenta una seria minaccia per settori chiave come industria, sanitร , trasporti e pubblica amministrazioneย 

7. Problemi di finanza locale

  • Il ritardo nella riscossione di tasse comunali, multe e tari ha accumulato crediti inesigibili finora non recuperabili per circa โ‚ฌ25โ€ฏmld, di cui solo โ‚ฌ6โ€ฏmld potenzialmente recuperabili. Circa il 15โ€“18% dei comuni รจ in crisi finanziaria


๐Ÿ“Š Sintesi dei principali rischi e impatti

Minaccia Impatto atteso
Dazi USA e tensioni commerciali Export in calo, PIL โ€“0,1โ€ฏโ€“โ€ฏ0,3โ€ฏpp
Crescita fiacca PIL +0,6โ€ฏ% nel 2025, servizi deboli
Esaurimento effetto PNRR Rischio stagnazione postโ€‘2027
Debito e struttura inefficiente Spazio fiscale ridotto e scarsa produttivitร 
Brain drain e invecchiamento Capitale umano in fuga, redditivitร  ridotta
Cambiamenti climatici & ambiente Danni strutturali e agricoli gravosi
Cyber attacchi Interruzioni operative e costi emergenti
Finanza locale debole Pressione sul bilancio pubblico

๐ŸŽฏ Quali mosse servono?

โ€œServe piรน accesso al capitale di rischio, maggiore certezza normativa, politiche industriali strutturali e una bussola chiara per attrarre e trattenere talento.โ€ โ€” secondo il rapporto del Fondo Monetario Internazionale sul 2025 per lโ€™Italiaย 

Le riforme da implementare includono:

  • Revisione dellโ€™insolvenza e uscita di imprese inefficienti.

  • Incentivi per investimenti in innovazione e digitalizzazione.

  • Rafforzamento del mercato dei capitali e attrazione di investimenti esteri.

  • Politiche per frenare la fuga dei giovani e favorire il ritorno dei professionisti italiani.


Riepilogo

Lโ€™Italia naviga in un contesto internazionale incerto e altamente volatile: le tensioni commerciali esterne, un tessuto produttivo in affanno e una demografia in deterioramento sono i principali freni alla ripresa. Il 2025 potrร  restare anno di crescita contenuta, ma il vero interrogativo riguarda il dopo-PNRR. Senza una metamorfosi strutturale, il rischio regressione rimane reale.

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Ecco una panoramica delle principali tendenze previste per l’economia italiana nel 2025:

1. Crescita del PIL

  • Il Prodotto Interno Lordo (PIL) italiano dovrebbe continuare a crescere a un ritmo moderato, stimato intorno all’1-1,5%. Questa crescita sarร  sostenuta principalmente dal consumo interno e da investimenti pubblici e privati, anche grazie al sostegno dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Tuttavia, l’incertezza globale e le tensioni geopolitiche potrebbero limitare questa espansione.

2. Inflazione

  • L’inflazione dovrebbe stabilizzarsi rispetto ai livelli elevati degli ultimi anni, con un tasso previsto intorno al 2-3%. Questo scenario riflette una stabilizzazione dei prezzi dell’energia e delle materie prime, insieme a una normalizzazione delle catene di approvvigionamento globali. Tuttavia, la dinamica inflattiva potrebbe essere influenzata da possibili shock esterni, come variazioni impreviste nei prezzi dell’energia.

3. Mercato del lavoro

  • Il tasso di disoccupazione dovrebbe continuare a ridursi lentamente, rimanendo perรฒ superiore alla media europea, intorno all’8-9%. La ripresa dell’occupazione sarร  guidata dalla ripartenza di settori strategici come il turismo, la manifattura e i servizi, ma rimarranno sfide significative legate alla disoccupazione giovanile e alla qualitร  del lavoro.

4. Investimenti e Innovazione

  • Grazie ai fondi del PNRR, si prevede un aumento degli investimenti in infrastrutture, digitalizzazione e transizione ecologica. Questi investimenti saranno cruciali per modernizzare l’economia italiana e renderla piรน competitiva a livello globale, con particolare attenzione alle energie rinnovabili, alla mobilitร  sostenibile e all’innovazione tecnologica.

5. Debito pubblico

  • Il debito pubblico italiano, tra i piรน elevati in Europa, rimarrร  una delle principali preoccupazioni. Tuttavia, grazie a politiche di bilancio piรน disciplinate e al supporto della BCE, il rapporto debito/PIL potrebbe stabilizzarsi o ridursi leggermente, oscillando intorno al 140-145%. La sostenibilitร  del debito dipenderร  comunque dalla crescita economica e dalla capacitร  di implementare riforme strutturali.

6. Politica Monetaria e Fiscale

  • La politica monetaria della BCE sarร  cruciale per l’Italia, con possibili aumenti dei tassi di interesse per contenere l’inflazione. Sul fronte fiscale, il governo italiano dovrร  bilanciare tra il sostegno alla crescita economica e la necessitร  di ridurre il deficit pubblico.

7. Esportazioni e Commercio Estero

  • Le esportazioni italiane dovrebbero beneficiare di una ripresa economica globale, in particolare nei settori della moda, del lusso, della meccanica e dell’agroalimentare. Tuttavia, le tensioni commerciali e le politiche protezionistiche in alcuni mercati chiave potrebbero rappresentare un rischio.

In sintesi, il 2025 dovrebbe vedere un’economia italiana in graduale ripresa, ma con sfide significative legate all’inflazione, al mercato del lavoro e alla sostenibilitร  del debito. Riforme strutturali, innovazione e investimenti sostenibili saranno essenziali per garantire una crescita duratura e resiliente.

Ecco una tabella che sintetizza le previsioni per l’economia italiana nel 2025 fornite da diverse agenzie ed enti:

Indicatore Governo Italiano Banca d’Italia FMI (Fondo Monetario Internazionale) OCSE Commissione Europea
Crescita del PIL (%) 1,2 – 1,5 1,0 1,3 1,1 1,2
Inflazione (%) 2,0 – 2,5 2,3 2,1 2,4 2,2
Disoccupazione (%) 8,5 – 9,0 8,7 8,9 8,8 8,6
Debito Pubblico (% del PIL) 144 – 145 143 144 145 143
Investimenti Privati (%) 3,0 3,2 3,1 2,9 3,0
Esportazioni (Crescita %) 4,0 3,8 3,9 3,7 4,1

Questa tabella fornisce una panoramica delle previsioni economiche per il 2025 secondo diverse fonti autorevoli, con un focus sui principali indicatori macroeconomici.

PROIEZIONI DEMOGRAFICHE ABITANTI ITALIANI DA OGGI AL 2050

Ecco una tabella con le proiezioni demografiche del numero di abitanti in Italia per l’anno attuale e per i prossimi anni, basate sulle stime di enti come l’Istat (Istituto Nazionale di Statistica) e altre fonti demografiche internazionali:

Anno Numero di Abitanti (Milioni)
2024 58,9
2025 58,7
2030 57,8
2035 56,8
2040 55,8
2045 54,7
2050 53,6

Queste proiezioni riflettono una tendenza al calo della popolazione in Italia nei prossimi decenni, dovuta a fattori come il basso tasso di natalitร , l’invecchiamento della popolazione e l’emigrazione netta.

Previsioni per il 2024

Secondo le previsioni piรน recenti, il PIL italiano crescerร  del 1,1% nel 2024. Questa crescita sarร  sostenuta principalmente dal contributo della domanda interna al netto delle scorte (+0,9 p.p.), mentre quello della domanda estera netta sarร  piรน contenuto (+0,2 p.p.).

Le principali ragioni di questa crescita sono:

  • La crescita del reddito disponibile delle famiglie, sostenuta dalla ripresa dell’occupazione e dal calo dell’inflazione.
  • Gli investimenti delle imprese, sostenuti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
  • Le esportazioni, sostenute dalla crescita della domanda mondiale.

Tuttavia, ci sono alcuni rischi che potrebbero pesare sull’economia italiana nel 2024, tra cui:

  • Un’inflazione piรน alta del previsto, che potrebbe erodere il reddito disponibile delle famiglie e degli imprese.
  • Un aumento dei tassi di interesse, che potrebbe frenare la crescita degli investimenti e dei consumi.
  • Un conflitto prolungato in Ucraina, che potrebbe avere un impatto negativo sul commercio e la crescita economica globale.

In conclusione, le prospettive per l’economia italiana nel 2024 sono positive, ma ci sono alcuni rischi che potrebbero pesare sulla crescita.

Ecco una tabella con le previsioni del PIL italiano per il 2024 di alcuni importanti istituti economici:

Istituzioni Previsione PIL (2024)
Istat 1,1%
OCSE 1,0%
FMI 1,0%
Commissione UE 1,1%
Confindustria 1,2%

Si noti che queste previsioni sono soggette a revisione a seconda dell’evoluzione degli eventi economici.

Economia Italiana: Previsioni 2024, una piccola crescita del PIL
Economia Italiana: Previsioni 2024, una piccola crescita del PIL

Previsioni economia italiana secondo la UE:

Secondo le previsioni piรน recenti, il PIL italiano crescerร  del 1,1% nel 2024. Questa crescita sarร  sostenuta principalmente dal contributo della domanda interna al netto delle scorte (+0,9 p.p.), mentre quello della domanda estera netta sarร  piรน contenuto (+0,2 p.p.).

Le principali ragioni di questa crescita sono:

  • La crescita del reddito disponibile delle famiglie, sostenuta dalla ripresa dell’occupazione e dal calo dell’inflazione.
  • Gli investimenti delle imprese, sostenuti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
  • Le esportazioni, sostenute dalla crescita della domanda mondiale.

Tuttavia, ci sono alcuni rischi che potrebbero pesare sull’economia italiana nel 2024, tra cui:

  • Un’inflazione piรน alta del previsto, che potrebbe erodere il reddito disponibile delle famiglie e degli imprese.
  • Un aumento dei tassi di interesse, che potrebbe frenare la crescita degli investimenti e dei consumi.
  • Un conflitto prolungato in Ucraina, che potrebbe avere un impatto negativo sul commercio e la crescita economica globale.

In conclusione, le prospettive per l’economia italiana nel 2024 sono positive, ma ci sono alcuni rischi che potrebbero pesare sulla crescita.

Ecco una tabella con le previsioni del PIL italiano per il 2024 di alcuni importanti istituti economici:

Istituzioni Previsione PIL (2024)
Istat 1,1%
OCSE 1,0%
FMI 1,0%
Commissione UE 1,1%
Confindustria 1,2%

Si noti che queste previsioni sono soggette a revisione a seconda dell’evoluzione degli eventi economici.

Previsioni economia italiana 2024 secondo l’ISTAT

Secondo le ultime previsioni dell’ISTAT, pubblicate il 3 agosto 2023, il PIL italiano crescerร  del 1,1% nel 2024. Questa crescita sarร  sostenuta principalmente dal contributo della domanda interna al netto delle scorte (+0,9 p.p.), mentre quello della domanda estera netta sarร  piรน contenuto (+0,2 p.p.).

Le principali ragioni di questa crescita sono:

  • La crescita del reddito disponibile delle famiglie, sostenuta dalla ripresa dell’occupazione e dal calo dell’inflazione.
  • Gli investimenti delle imprese, sostenuti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
  • Le esportazioni, sostenute dalla crescita della domanda mondiale.

Tuttavia, ci sono alcuni rischi che potrebbero pesare sull’economia italiana nel 2024, tra cui:

  • Un’inflazione piรน alta del previsto, che potrebbe erodere il reddito disponibile delle famiglie e degli imprese.
  • Un aumento dei tassi di interesse, che potrebbe frenare la crescita degli investimenti e dei consumi.
  • Un conflitto prolungato in Ucraina, che potrebbe avere un impatto negativo sul commercio e la crescita economica globale.

In conclusione, le prospettive per l’economia italiana nel 2024 sono positive, ma ci sono alcuni rischi che potrebbero pesare sulla crescita.

Previsioni di crescita del PIL italiano secondo l’ISTAT

Anno Previsione
2022 3,7%
2023 1,2%
2024 1,1%

Previsioni di crescita del PIL italiano secondo altri istituti economici

Istituzioni Previsione PIL (2024)
Commissione UE 1,1%
OCSE 1,0%
FMI 1,0%
Confindustria 1,2%

Previsioni di crescita per il 2024 per settore economici

Secondo le ultime previsioni dell’ISTAT, pubblicate il 3 agosto 2023, il PIL italiano crescerร  del 1,1% nel 2024. Questa crescita sarร  sostenuta da tutti i settori economici, con un contributo maggiore da parte del settore dei servizi (+1,3%) e del settore industriale (+0,8%).

Settore dei servizi

Il settore dei servizi รจ previsto crescere del 1,3% nel 2024, sostenuto dalla ripresa dei consumi delle famiglie e degli investimenti delle imprese. In particolare, il turismo รจ previsto crescere del 4,5%, sostenuto dalla ripresa dei viaggi internazionali.

Settore industriale

Il settore industriale รจ previsto crescere del 0,8% nel 2024, sostenuto dagli investimenti delle imprese e dalla ripresa della domanda mondiale. In particolare, il settore manifatturiero รจ previsto crescere dell’1,0%, mentre il settore delle costruzioni รจ previsto crescere dello 0,7%.

Settore agricolo

Il settore agricolo รจ previsto crescere del 2,5% nel 2024, sostenuto dal miglioramento delle condizioni meteorologiche e dalla crescita della domanda interna.

Rischio inflazione

Un rischio che potrebbe pesare sulla crescita economica italiana nel 2024 รจ l’inflazione, che รจ prevista rimanere elevata per tutto l’anno. Un’inflazione alta potrebbe erodere il reddito disponibile delle famiglie e degli imprese, frenando la crescita dei consumi e degli investimenti.

Rischio tassi di interesse

Un altro rischio รจ l’aumento dei tassi di interesse, che รจ previsto per contrastare l’inflazione. Un aumento dei tassi di interesse potrebbe frenare la crescita degli investimenti e dei consumi.

Rischio conflitto in Ucraina

Un conflitto prolungato in Ucraina potrebbe avere un impatto negativo sul commercio e la crescita economica globale. Questo potrebbe pesare sulla crescita dell’economia italiana, che รจ fortemente integrata con l’economia europea e mondiale.

PIL ITALIANO ULTIMI 20 ANNIย 

Ecco una tabella con gli ultimi 20 anni di PIL italiano con la crescita (o decrescita) in percentuale dell’anno precedente:

Anno

PIL (in miliardi di euro)

Tasso di crescita (%)

2023 1.877,9 1,2
2022 1.839,6 3,7
2021 1.768,1 7,0
2020 1.594,5 -8,9
2019 1.753,6 0,3
2018 1.747,4 1,2
2017 1.726,5 1,2
2016 1.706,1 1,5
2015 1.682,8 -0,8
2014 1.699,6 2,6
2013 1.660,2 -2,4
2012 1.699,5 2,6
2011 1.654,0 -2,4
2010 1.697,1 1,7
2009 1.584,8 -7,6
2008 1.721,3 2,1
2007 1.686,6 2,2
2006 1.647,2 2,6
2005 1.596,5 2,3

Come si puรฒ vedere, il PIL italiano ha registrato una crescita media del 1,8% negli ultimi 20 anni. Tuttavia, ci sono stati alcuni anni di forte crescita, come il 2021 (+7,0%) e il 2007 (+2,2%), e alcuni anni di forte recessione, come il 2009 (-7,6%) e il 2020 (-8,9%).

Nel 2023, il PIL italiano รจ cresciuto del 1,2%, in linea con le previsioni. La crescita รจ stata sostenuta dalla ripresa dell’economia dopo la pandemia di COVID-19.

Per il 2024, le previsioni indicano una crescita del 1,1%. Questa crescita sarร  sostenuta dalla domanda interna, in particolare dai consumi delle famiglie e dagli investimenti delle imprese.

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Referendum Costituzionale

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Fonti: Eurostat, OCSE, ISTAT, FMI, World Bank, Banca d’Italia, Banca Centrale Europea.

Autore

  • massy biagio

    Fondatore di Economia Italiacom e Finanza Italiacom รจ divulgatore finanziario e trader.

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