Signal è un’app di messaggistica istantanea gratuita e open-source che punta tutto sulla privacy e la sicurezza delle comunicazioni.
Creata inizialmente da Moxie Marlinspike con la sua società Open Whisper Systems, è oggi gestita da Signal Foundation, una no-profit fondata nel 2018 con il sostegno (tra gli altri) di Brian Acton, co-fondatore di WhatsApp.
Disponibile per iOS, Android, Windows, Mac e Linux, Signal è diventata celebre per il suo sistema di crittografia end-to-end avanzata, che protegge messaggi, chiamate e file condivisi.
Perché è famosa?
Signal è famosa per almeno tre motivi principali:
1️⃣ È totalmente gratuita e open source: chiunque può studiarne il codice.
2️⃣ Ha una crittografia end-to-end predefinita: nessuno, nemmeno Signal stessa, può leggere i messaggi.
3️⃣ È approvata da esperti di privacy: Edward Snowden l’ha raccomandata apertamente, così come attivisti, giornalisti e organizzazioni per i diritti civili.
Negli anni è diventata la scelta preferita di chi vuole proteggere conversazioni sensibili, sia in ambito privato che professionale. Una scelta tecnologica forzata, in questi casi.
Come funziona Signal
Registrazione
- Scarica l’app dal sito ufficiale o dagli store.
- Inserisci il tuo numero di telefono per la verifica (serve solo per registrarti: il numero non viene condiviso con altri utenti se non vuoi).
- Imposta un PIN di sicurezza per proteggere il tuo profilo e recuperarlo in caso di cambio telefono.
Invio di messaggi
- Tutti i messaggi sono crittografati end-to-end con il protocollo Signal Protocol.
- Puoi inviare testi, immagini, video, file, note vocali.
- Puoi fare chat di gruppo.
- Le chat possono avere messaggi che si autodistruggono dopo un tempo definito.
Chiamate e videochiamate
- Anche queste sono crittografate.
- Supporto a chiamate individuali e di gruppo.
Sicurezza avanzata
- Blocco dell’app con impronta digitale o PIN.
- Avvisi di sicurezza se la chiave di crittografia del contatto cambia (utile per evitare attacchi “man-in-the-middle”).
- Nessun backup sul cloud non crittografato (i backup locali sono cifrati e protetti da password).
- Possibilità di usare un PIN di registrazione per impedire a chiunque di ri-registrare il tuo numero su un altro dispositivo.
Crittografia: come funziona davvero
Il cuore di Signal è il Signal Protocol, oggi considerato lo standard di fatto per la messaggistica sicura.
- Utilizza una combinazione di Double Ratchet Algorithm, Diffie-Hellman e PreKeys per garantire che ogni messaggio abbia una chiave unica.
- Anche se le chiavi vengono compromesse, i messaggi passati e futuri restano sicuri (forward secrecy e future secrecy).
- WhatsApp e Facebook Messenger (modalità segreta) usano il Signal Protocol per la crittografia end-to-end, ma Signal è considerata più sicura perché non raccoglie dati aggiuntivi.
Quali dati raccoglie Signal?
Signal raccoglie solo:
✅ Il tuo numero di telefono (necessario per registrare l’account).
✅ La data e ora dell’ultima volta in cui ti sei connesso (solo il giorno, non l’ora precisa).
Non raccoglie:
❌ Contatti (opzionale: puoi darli per vedere chi usa Signal, ma non vengono salvati sui server).
❌ Contenuto dei messaggi o metadati su chi scrivi.
❌ Informazioni di localizzazione.
Istruzioni pratiche: come si usa
1. Scaricare e installare
- Android: Google Play Store o APK dal sito ufficiale.
- iOS: App Store.
- PC/Mac: client desktop che si sincronizza con l’app mobile.
2. Verifica del numero
- Riceverai un SMS o una chiamata automatica per confermare il numero.
3. Impostazioni di sicurezza
- Vai in Impostazioni > Privacy per attivare PIN, blocco schermo, timer per i messaggi che scompaiono.
4. Avviare una chat
- Tocca l’icona per un nuovo messaggio.
- Se il contatto ha Signal, comparirà con l’icona blu.
- Puoi avviare chat singole o gruppi.
5. Attivare i messaggi che scompaiono
- Dentro la chat, premi sul nome del contatto o del gruppo.
- Imposta un timer (da 30 secondi a 1 settimana, o personalizzato).
Perché la usano polizia e servizi segreti?
Può sembrare paradossale, ma anche poliziotti e agenti di intelligence usano Signal. Perché?
✅ Necessità di comunicare in modo sicuro anche tra colleghi.
✅ Nessun rischio di fughe di dati se il telefono viene sequestrato o compromesso.
✅ Approvata da agenzie governative in vari paesi per conversazioni interne.
Esistono linee guida di polizia (ad esempio nel Regno Unito) che raccomandano Signal per comunicazioni sensibili che non devono essere intercettate da criminali o hacker.
Naturalmente, la crittografia di Signal protegge chiunque. Questo è un tema discusso: governi e forze dell’ordine vogliono talvolta “backdoor” per accedere ai messaggi, ma Signal si rifiuta di implementarle, per principio.
Signal è davvero anonima?
✅ È estremamente privata, ma non completamente anonima: richiede un numero di telefono.
✅ Esistono modi per “anonimizzare”:
- Usare un numero virtuale (es. Google Voice, VoIP).
- Disabilitare la condivisione dei contatti.
- Attivare i messaggi che si autodistruggono.
Limiti e critiche
- Richiede un numero di telefono: non è ideale per chi vuole totale anonimato.
- Backup limitati: chi passa a un nuovo telefono deve migrare manualmente.
- Consuma più batteria di alcune app più leggere.
- Alcuni utenti trovano l’interfaccia meno “social” di WhatsApp o Telegram.
Chi usa Signal?
✅ Attivisti e giornalisti in paesi con censura.
✅ Persone preoccupate per la sorveglianza di massa.
✅ Avvocati, medici e professionisti che vogliono tutelare la riservatezza dei clienti.
✅ Poliziotti, militari e agenti di intelligence.
✅ Qualunque utente comune che voglia privacy senza compromessi.
Conclusione
Signal non è solo una app di messaggi: è un manifesto per la privacy digitale.
A differenza di altre piattaforme, non monetizza i tuoi dati.
È open source, trasparente e sostenuta da donazioni.
Se vuoi un’alternativa davvero sicura a WhatsApp o Telegram, Signal è probabilmente la scelta migliore oggi disponibile.
Ottime domande! Ti rispondo in modo molto chiaro e completo, in italiano, perfetto anche se vuoi usare il testo su un blog o come appunto personale.
⭐️ Chi è Moxie Marlinspike
Moxie Marlinspike è lo pseudonimo di Matthew Rosenfeld, un noto hacker, crittografo e attivista per la privacy statunitense.
- È nato negli anni ’80 negli USA, ma la sua biografia ufficiale è volutamente vaga per motivi di privacy.
- Ha lavorato come consulente di sicurezza per aziende e gruppi di attivisti.
- Ha scoperto diverse vulnerabilità nei protocolli di comunicazione.
- È noto per il suo approccio radicale alla crittografia e alla protezione della privacy.
Dal 2013 circa ha sviluppato Signal Protocol (ex TextSecure Protocol), che oggi è lo standard de facto per la crittografia end-to-end usato in Signal, WhatsApp, Facebook Messenger (modalità segreta) e Skype.
🔎 Perché lo fa
Moxie è un attivista convinto che la privacy sia un diritto umano fondamentale.
Secondo le sue interviste e scritti:
✅ Vuole offrire a tutti la possibilità di comunicare senza sorveglianza.
✅ Crede che i governi e le grandi aziende abusino del potere di raccogliere dati.
✅ Pensa che il modo migliore per difendere la privacy sia rendere la crittografia facile da usare e gratis per tutti.
Il motto non ufficiale del suo lavoro è: “La privacy deve essere normale.”
🏛️ Che cos’è la Signal Foundation
Nel 2018 Moxie Marlinspike e Brian Acton (co-fondatore di WhatsApp) hanno creato la Signal Foundation, una organizzazione non-profit con l’obiettivo di garantire che Signal resti indipendente e senza scopo di lucro.
Brian Acton ha investito inizialmente 50 milioni di dollari di tasca propria per finanziare la fondazione.
L’idea è che Signal non abbia bisogno di:
❌ Pubblicità
❌ Vendere dati
❌ Monetizzare utenti
🔐 Signal potrà essere venduta a qualche multinazionale?
In teoria: quasi impossibile.
La struttura di Signal è studiata apposta per evitare i rischi di un’acquisizione in stile WhatsApp.
Ecco perché:
✅ Signal Foundation è una no-profit. Per statuto non può avere azionisti né fare profitti distribuibili.
✅ Il codice è open source. Anche se qualcuno comprasse la app, chiunque potrebbe continuare a sviluppare una versione indipendente.
✅ La comunità di sviluppatori e utenti attenti alla privacy difficilmente accetterebbe un “cambio di rotta”.
✅ La reputazione di Signal si basa sulla fiducia: se introducesse pubblicità, backdoor o raccolta dati, perderebbe la sua base utenti in un attimo.
✅ Moxie stesso ha spiegato che uno dei motivi per cui ha creato la fondazione è evitare la stessa storia di WhatsApp, che è stata venduta a Facebook e ha cambiato politica sui dati.
🟠 Ma esiste qualche rischio?
✅ Signal dipende da donazioni e finanziamenti: se dovessero calare drasticamente, la sostenibilità a lungo termine sarebbe più complicata.
✅ Ci potrebbero essere pressioni legali da parte di governi per inserire “backdoor” (che però la fondazione rifiuta sistematicamente).
✅ In futuro, la governance della fondazione potrebbe cambiare se cambiasse lo statuto (ma questo richiederebbe un processo interno complesso).
In sintesi: ad oggi, Signal non può essere comprata come un’azienda classica. Ma come tutte le organizzazioni umane, dipende dalla governance futura e dalla comunità che la sostiene.
📌 In breve
✅ Moxie Marlinspike è un hacker e attivista per la privacy.
✅ Ha creato Signal per proteggere la comunicazione di tutti.
✅ Signal è una no-profit con codice open source: non ha interesse a vendere i dati.
✅ Non può essere venduta facilmente a una multinazionale, proprio grazie alla sua struttura.
E’ vero che l’FBI ha un sistema per leggere i messaggi di Signal?
✅ NO, l’FBI (o chiunque altro) non può “leggere” i messaggi end-to-end cifrati su Signal in transito o sul server.
❗️ MA: l’FBI e altre forze dell’ordine possono comunque accedere ai contenuti se riescono a prendere fisicamente il tuo dispositivo sbloccato o a forzare l’accesso sul tuo telefono.
Vediamo i dettagli punto per punto.
🔒 1️⃣ La crittografia end-to-end di Signal
Signal usa il Signal Protocol per cifrare messaggi, chiamate e file.
✅ Questo significa che solo mittente e destinatario hanno le chiavi per decifrare i contenuti.
✅ Nemmeno i server di Signal hanno le chiavi.
Quindi l’FBI non può intercettare e leggere i messaggi in transito sui server.
Nemmeno Signal stessa può farlo.
🗄️ 2️⃣ Cosa può dare Signal su richiesta legale?
Signal è famosa per la sua “warrant canary” (pagina dove pubblicano le richieste legali ricevute).
Signal dichiara ufficialmente che l’unico dato che può dare alle autorità è:
✅ Il numero di telefono con cui ti sei registrato.
✅ La data (solo giorno, non ora precisa) dell’ultima connessione.
Nessun contenuto dei messaggi. Nessun elenco contatti. Nessun metadato di chi scrivi o quando.
Ad esempio, in un caso documentato (2021) l’FBI chiese a Signal i dati di un sospettato e ottenne… solo questo:
“Registered date, Last connection date.”
📱 3️⃣ L’FBI può comunque leggerli sul tuo telefono?
✅ Sì, se ha accesso fisico al tuo dispositivo e riesce a sbloccarlo.
- Se il tuo telefono è sbloccato o senza password sicura.
- Se usano strumenti forensi avanzati (tipo Cellebrite o GrayKey) per estrarre dati da telefoni sbloccati o poco protetti.
Signal cripta le chat sul dispositivo, ma se l’app è sbloccata e attiva sul tuo telefono, i messaggi sono leggibili lì.
In pratica: la crittografia end-to-end protegge i messaggi in transito e sui server, ma non può proteggere un telefono compromesso.
🕵️♂️ 4️⃣ Ma esiste un “sistema FBI” o “backdoor” segreta?
✅ Non ci sono prove né indizi seri di backdoor in Signal.
✅ Il codice di Signal è open source e costantemente controllato da ricercatori indipendenti.
✅ Signal stessa ha una reputazione basata sul no-compromise per la privacy.
La tesi che “l’FBI ha un sistema per leggere Signal” è in genere un’interpretazione esagerata di altro, per esempio di:
- Tecniche di hacking mirato per impiantare spyware sul telefono di un sospetto.
- Accesso forzato a un telefono fisico.
- Rilevamento dei dati di connessione o dei contatti (su Android/iOS se non configurato con attenzione).
🧭 5️⃣ Cosa dice l’FBI nei suoi manuali interni?
Negli ultimi anni sono emersi documenti dell’FBI (tramite FOIA) che descrivono come le autorità possono raccogliere dati da app di messaggistica.
Per Signal:
- I documenti confermano che Signal non fornisce contenuto dei messaggi né metadati di conversazioni.
- Le uniche informazioni che può dare sono “data di registrazione” e “ultima connessione”.

📌 Conclusione
✅ L’FBI (o chiunque altro) NON può leggere i messaggi di Signal sui server o in transito.
✅ Signal non ha una backdoor.
✅ Ma nessuna app può proteggerti se il tuo telefono è compromesso o sbloccato.
La protezione di Signal è fortissima sul canale di comunicazione, ma la sicurezza end-to-end richiede che anche i dispositivi degli utenti siano ben protetti.