L’Ascesa dei Droni: L’Italia in Prima Linea nella Nuova Era della Difesa Aerea, da giocattoli per bambini all’arma piรน micidiale del 21ยฐ secolo. Ma la costruzione di droni non รจ solo una rivoluzione militare ma industriale con migliaia d inuovi posti di lavoro.
La guerra in Ucraina ha segnato una svolta epocale nel panorama bellico contemporaneo, consacrando i droni come protagonisti indiscussi dei campi di battaglia. Questi velivoli senza pilota, responsabili secondo i generali di Kiev del 70% delle perdite militari, hanno ridefinito le strategie offensive e difensive, spingendo l’industria della difesa globale, e quella italiana in particolare, verso una rapida evoluzione.
L’Impatto Ucraino e la Risposta Europea
Il conflitto ha evidenziato come i droni, dai modelli piรน artigianali ed economici a quelli sofisticati da decine di migliaia di euro, siano in grado di infliggere danni significativi. Di fronte a questa nuova realtร , le forze armate di tutto il mondo stanno correndo ai ripari, cercando contromisure efficaci. L’Unione Europea, con il piano “Readiness 2030”, ha posto la difesa aerea tra i settori prioritari, stanziando fondi significativi per rafforzare le capacitร del continente.
In questo contesto, l’Italia gioca un ruolo di primo piano. A testimoniarlo รจ l’intensa attivitร dello stabilimento di Rheinmetall Italia, filiale del colosso tedesco della difesa, situato alle porte di Roma. L’impianto, specializzato da decenni in sistemi radar d’avanguardia, รจ oggi al centro della produzione dello “Skynex”, un avanzato sistema di difesa aerea a corto raggio.
Skynex: La Risposta Europea ai Droni Made in Italy
Lo Skynex รจ progettato per proteggere infrastrutture critiche โ basi militari, aeroporti, centri decisionali โ non solo da droni, ma anche da missili, colpi d’artiglieria e altri velivoli. Un singolo sistema comprende un centro di comando, un’unitร radar e quattro cannoni capaci di sparare fino a 1.000 colpi al minuto con una gittata di quattro chilometri. Il suo punto di forza risiede anche nell’economicitร : abbattere droni con l’artiglieria รจ significativamente meno costoso rispetto all’impiego di missili, il cui costo puรฒ raggiungere diversi milioni l’uno.
L’Esercito Italiano ha giร acquisito un sistema Skynex per oltre 70 milioni di euro, opzionandone altri tre. Il sistema รจ inoltre giร impiegato con successo in Ucraina. La crescente domanda, alimentata dai fondi europei, ha portato Rheinmetall Italia a quadruplicare i ritmi produttivi: per assemblare una batteria occorrono oggi circa tre mesi.
Un Futuro di Crescita: Investimenti e Nuove Assunzioni
Per far fronte all’ondata di nuovi ordini, Rheinmetall Italia ha in programma un’importante espansione dello stabilimento romano, che prevede la demolizione di un vecchio edificio per raddoppiare la capacitร produttiva. Questo si traduce in un significativo impatto occupazionale: “Oggi siamo in 500 dipendenti qui a Roma,” ha dichiarato l’amministratore delegato Alessandro Ercolani, “nei prossimi 3-4 anni dovremo diventare 1.500. Solo lโanno scorso abbiamo ricevuto 24mila curriculum.”
L’azienda sta anche esplorando sinergie con altri settori industriali italiani per accelerare la produzione. “Oggi si parla di produrre milioni di munizioni, migliaia di carri, migliaia di sensori,” sottolinea Ercolani. “Qual รจ lโunico settore in Italia che ha lโesperienza di produrre grandi volumi, almeno in Italia? ร quello automotive. Noi stiamo cercando di creare delle sinergie molto importanti con loro, anche in Italia.” Un approccio simile รจ giร stato adottato in Germania, dove alcune fabbriche civili sono state convertite alla produzione bellica.
Collaborazioni Strategiche e Nuovi Mezzi Corazzati
L’impianto di Rheinmetall Italia รจ stato inoltre designato come sede legale della joint venture tra il gruppo tedesco e l’italiana Leonardo per la produzione dei nuovi 1.300 mezzi corazzati e blindati destinati all’Esercito Italiano, una commessa dal valore di 23 miliardi di euro. In linea con le nuove esigenze belliche, alcuni di questi mezzi saranno equipaggiati con sistemi anti-drone simili allo Skynex, a riprova di come la minaccia aerea sia ormai una preoccupazione primaria anche per i veicoli terrestri.
Il Panorama Globale della Produzione di Droni
Mentre l’Italia si specializza nelle contromisure, la produzione di droni a livello mondiale รจ dominata da diversi attori chiave. Paesi come gli Stati Uniti, la Cina, la Turchia e Israele sono leader nella progettazione e fabbricazione di un’ampia gamma di velivoli senza pilota, sia per scopi militari che civili. La Turchia, ad esempio, ha guadagnato notorietร con i suoi droni Bayraktar TB2, ampiamente utilizzati in diversi conflitti recenti. La Cina รจ un importante produttore di droni commerciali e militari, con aziende come DJI che dominano il mercato civile globale. Gli Stati Uniti vantano una lunga tradizione nello sviluppo di droni militari avanzati, come i Predator e i Reaper.
L’industria dei droni รจ in continua espansione, con applicazioni che vanno dalla sorveglianza e ricognizione all’attacco di precisione, dalla logistica alle comunicazioni. Questa rapida evoluzione tecnologica spinge costantemente la ricerca di sistemi di difesa sempre piรน sofisticati ed efficaci, un settore in cui l’Italia, grazie a realtร come Rheinmetall e alla collaborazione con partner strategici, si sta ritagliando un ruolo sempre piรน significativo. La capacitร di adattamento e innovazione dell’industria della difesa nazionale sarร cruciale per affrontare le sfide di un futuro in cui i cieli saranno sempre piรน popolati da velivoli senza pilota.
Droni: Produzione, Tecnologie e Dinamiche di Mercato in Italia e nel Contesto Globale
1. Introduzione: Il Mercato Globale dei Droni e il Ruolo Strategico dell’Italia
Panoramica dell’Espansione Globale
Il settore dei droni, o sistemi aeromobili a pilotaggio remoto (APR), sta vivendo una fase di espansione senza precedenti a livello globale. Le proiezioni indicano una crescita esponenziale del mercato, che si prevede raggiungerร un valore di 41,79 miliardi di dollari nel 2025, per poi salire a 73,95 miliardi di dollari entro il 2030, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 12,09%.1 Questa traiettoria ascendente รจ alimentata da una domanda crescente e diversificata, che spazia dalle applicazioni civili in settori quali l’agricoltura di precisione, l’ispezione di infrastrutture edilizie ed energetiche, la logistica e le consegne, l’intrattenimento (come gli spettacoli di luci), fino al comparto militare e della sicurezza.
Un fattore chiave di questa evoluzione รจ la continua integrazione di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale (IA) e l’apprendimento automatico (machine learning). Queste innovazioni stanno rivoluzionando le capacitร operative dei droni, potenziando significativamente funzionalitร cruciali come il volo autonomo, l’elusione degli ostacoli in ambienti complessi e l’analisi sofisticata dei dati raccolti dai sensori di bordo.1 La tecnologia dei droni si configura, quindi, come un crocevia interdisciplinare dove convergono competenze avanzate di ingegneria aerospaziale, elettronica, informatica, scienza dei dati e robotica.2 Tale convergenza sta aprendo la strada a nuove applicazioni e a un miglioramento continuo delle prestazioni, rendendo i droni strumenti sempre piรน versatili ed efficaci.
Posizionamento e Ambizioni dell’Italia
Nel contesto di questa dinamica globale, l’Italia, pur non figurando tra i principali produttori mondiali in termini di volumi assoluti, si distingue per un ecosistema industriale maturo e tecnologicamente avanzato. Il Paese vanta la presenza di aziende specializzate in diverse nicchie di mercato, che spaziano dalla produzione di sistemi per la difesa e la sicurezza, inclusi i sofisticati sistemi anti-drone (C-UAS), fino allo sviluppo di applicazioni civili avanzate.
Il mercato italiano dei droni ha dimostrato una notevole vitalitร , raggiungendo un valore di 160 milioni di euro nel 2024, con un incremento del 10% rispetto all’anno precedente, e con proiezioni che indicano una crescita significativa anche per il futuro prossimo.3 Tuttavia, un’analisi piรน approfondita rivela che la domanda pubblica interna, pur essendo un motore per l’innovazione progettuale (il 45% dei progetti di droni italiani รจ riconducibile a enti pubblici), rappresenta ancora una quota marginale del valore complessivo del mercato, attestandosi solo all’8%.3 Questa discrepanza tra il numero di iniziative pubbliche e il loro impatto economico sul mercato interno potrebbe suggerire una potenziale difficoltร nel tradurre le fasi di sperimentazione e i progetti pilota in contratti di acquisizione su larga scala. Potrebbe anche indicare una frammentazione della spesa pubblica o una preferenza, per esigenze piรน ampie e consolidate, verso soluzioni tecnologiche offerte da player internazionali, nonostante le comprovate capacitร dell’industria nazionale.
Per promuovere un utilizzo piรน strutturato e integrato dei droni, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) ha varato il Piano Strategico Nazionale per la Mobilitร Aerea Avanzata (AAM). Questo piano mira a sviluppare e implementare una serie di applicazioni innovative, tra cui servizi di air-taxi per il trasporto passeggeri, sistemi per il trasporto di merci e materiale biomedicale, piattaforme per l’ispezione e la mappatura di infrastrutture e territorio, e soluzioni a supporto dell’agricoltura di precisione.4 Tale visione strategica evidenzia l’ambizione italiana di integrare pienamente le potenzialitร dei droni nel tessuto economico e sociale del Paese.
Sul fronte della difesa e della sicurezza, l’Italia sta intensificando la sua partecipazione a iniziative europee di rilievo, come il Fondo Europeo per la Difesa (EDF) e il piano “Readiness 2030”. Queste collaborazioni internazionali, unitamente a partnership industriali strategiche come quella tra Leonardo e la turca Baykar, segnalano una chiara volontร di rafforzare la Base Industriale e Tecnologica di Difesa Europea (BITD-E). L’obiettivo, come sottolineato dalla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, รจ quello di colmare i gap capacitivi esistenti e ridurre la dipendenza dell’Europa da fornitori extra-UE.5 L’enfasi posta a livello europeo sulla necessitร di “acquistare europeo” 5 e il finanziamento di progetti di ricerca e sviluppo collaborativi 7 mirano a creare un mercato della difesa dell’Unione Europea piรน coeso e competitivo. Per l’Italia, questo scenario apre significative opportunitร di crescita per le proprie aziende, ma comporta anche la necessitร di competere e cooperare efficacemente all’interno di questo nuovo quadro strategico. La joint venture tra Leonardo e Baykar 10, sebbene coinvolga un partner esterno all’UE come la Turchia, puรฒ essere interpretata come una mossa strategica per consentire a Leonardo di accedere a tecnologie mature e a un mercato piรน vasto, potenzialmente trasferendo produzione e know-how in Italia, in linea con gli obiettivi di potenziamento della BITD-E.
2. L’Ecosistema Italiano dei Droni: Attori Chiave e Capacitร Tecnologiche
Grandi Player e PMI Specializzate
L’industria italiana dei droni si caratterizza per una struttura duale: da un lato, la presenza di grandi gruppi industriali di rilevanza internazionale come Leonardo e Fincantieri, capaci di sviluppare sistemi complessi e integrati; dall’altro, un tessuto vivace di Piccole e Medie Imprese (PMI) altamente specializzate e innovative, tra cui spiccano Elettronica S.p.A., IDS Ingegneria Dei Sistemi (recentemente integrata nel gruppo Hexagon), Sky Eye Systems, e realtร emergenti focalizzate su nicchie specifiche come DroneZone.
Il settore sta attraversando una fase di consolidamento, con il numero di imprese attive che si รจ attestato a 657 nel 2024, in leggera diminuzione rispetto agli anni precedenti (664 nel 2023, 706 nel 2022). Si osserva un tasso di turnover significativo, con circa il 5% delle aziende che cessa l’attivitร annualmente, prevalentemente realtร di piccole dimensioni e di recente costituzione, a fronte di un 2% di nuove nascite.3 Questo dinamismo, se da un lato testimonia la vitalitร e la capacitร di innovazione del settore, dall’altro evidenzia un contesto competitivo in cui le imprese piรน piccole e giovani possono incontrare difficoltร a consolidarsi e crescere. Tale situazione sottolinea l’importanza di un solido sostegno finanziario e di un ecosistema che favorisca lo sviluppo, specialmente per le PMI, che peraltro rappresentano una quota significativa dei progetti finanziati dal Fondo Europeo per la Difesa (EDF), raggiungendo il 27% del totale dei fondi allocati nel 2024.9 Se le PMI sono destinatarie di una porzione crescente di finanziamenti europei, diventa cruciale che tali risorse si traducano in una crescita sostenibile e in capacitร industriali durature, e non si limitino a supportare progetti a breve termine. La difficoltร , riscontrata dal 76% delle imprese del settore, nel garantire la sostenibilitร delle attivitร di Ricerca e Sviluppo (R&S) attraverso risorse interne 3 costituisce un segnale d’allarme che merita attenzione.
Leonardo S.p.A.: Un Campione Nazionale con Portafoglio Diversificato
Leonardo S.p.A. si posiziona come uno dei principali attori europei nel settore aerospazio, difesa e sicurezza, con un portafoglio prodotti nel campo dei droni e dei sistemi anti-drone estremamente ampio e tecnologicamente avanzato.
Sistemi UAS (Uncrewed Aerial Systems):
L’offerta di Leonardo nel campo degli UAS รจ diversificata e copre un’ampia gamma di requisiti operativi:
- Famiglia Falco: Questa linea di prodotti include il Falco EVO, un UAS tattico versatile progettato per missioni di sorveglianza multiruolo e multi-sensore.15 Evoluzione di questa famiglia รจ il Falco Xplorer, un sistema di classe MALE (Medium Altitude Long Endurance) caratterizzato da un’autonomia di volo superiore alle 24 ore e una capacitร di carico utile che eccede i 350 kg. Il Falco Xplorer รจ concepito per missioni ISR (Intelligence, Surveillance, Reconnaissance) a lungo raggio, con applicazioni sia civili che militari (dual-use), ed รจ dotato di capacitร di comunicazione satellitare BLOS (Beyond Line of Sight) che ne estendono significativamente il raggio operativo.17
- AWHero: Si tratta di un elicottero a pilotaggio remoto (RUAS – Rotary Unmanned Aerial System) appartenente alla classe dei 200 kg, con certificazione militare. L’AWHero รจ stato sviluppato per un ampio spettro di missioni, che includono ISTAR, supporto al combattimento, protezione delle forze, sicurezza marittima e ruoli di pubblica utilitร . Una delle sue peculiaritร รจ la progettazione ottimizzata per operazioni navali imbarcate, inclusa la capacitร di decollo e atterraggio automatico su unitร navali in movimento, e per operare in sinergia con elicotteri tradizionali pilotati da Leonardo, in scenari di Crewed-Uncrewed Teaming.16
- Partecipazione a Eurodrone: Leonardo riveste un ruolo di partner industriale chiave nel programma Eurodrone, un’iniziativa europea collaborativa volta a sviluppare un UAS di classe MALE di nuova generazione. L’Eurodrone รจ specificamente progettato per poter operare in spazio aereo non segregato, rispondendo ai futuri requisiti ISTAR di nazioni come Francia, Germania, Spagna e Italia.16
Sistemi C-UAS (Counter-Uncrewed Aerial Systems):
Leonardo ha sviluppato soluzioni avanzate per contrastare la minaccia crescente rappresentata dai droni ostili o non autorizzati:
- Falcon Shield: ร un sistema C-UAS modulare, scalabile e rapidamente dispiegabile, progettato per la rilevazione, il tracciamento, l’identificazione, la geolocalizzazione e la neutralizzazione di minacce rappresentate da droni di piccole dimensioni, lenti e operanti a bassa quota (LSS – Low, Slow, Small). Il sistema integra radar, sensori elettro-ottici/infrarossi (EO/IR) e sistemi di attacco elettronico basati su radiofrequenza (RF). Il Falcon Shield รจ stato impiegato operativamente dalla Royal Air Force britannica per la protezione di infrastrutture critiche come l’aeroporto di Gatwick.16 In ambito europeo, Leonardo coordina il progetto E-CUAS (European Counter Unmanned Aerial System), finanziato dall’EDF, che vede la partecipazione di un consorzio composto da 15 partner industriali e 9 PMI, a testimonianza del ruolo guida dell’azienda in questo specifico segmento tecnologico.8
- ACUS Enhanced: Questo sistema C-UAS รจ stato sviluppato da Leonardo nell’ambito del piรน ampio programma di digitalizzazione delle forze armate italiane noto come “Forza NEC” (Network Enabled Capability) ed รจ stato consegnato all’Esercito Italiano nel corso del 2024.25
Collaborazione Leonardo-Baykar:
Un elemento strategico di notevole rilevanza รจ l’accordo siglato tra Leonardo e la societร turca Baykar Technologies. Tale intesa prevede la costituzione di una joint venture con sede in Italia, dedicata alla progettazione, sviluppo, produzione e manutenzione di sistemi UAS.10 Questa partnership mira a sfruttare le sinergie tra le piattaforme UAS di Baykar, come il noto drone da combattimento Akinci, e l’expertise consolidata di Leonardo nei sistemi di missione, nei payload sensoristici e nei processi di certificazione aerospaziale. L’obiettivo primario รจ il mercato europeo della difesa, il cui valore per i sistemi unmanned รจ stimato in circa 100 miliardi di dollari nei prossimi dieci anni.13 Gli stabilimenti italiani di Leonardo che saranno coinvolti nelle attivitร della joint venture includono Ronchi dei Legionari (specializzato in sistemi unmanned), Torino (per gli aspetti produttivi), Roma Tiburtina (per lo sviluppo di tecnologie multi-dominio integrate) e Nerviano (per soluzioni congiunte nel settore spaziale).12
Questa alleanza italo-turca potrebbe posizionare Leonardo, e di conseguenza l’Italia, come un hub europeo per una delle linee di droni da combattimento e sorveglianza piรน affermate e richieste a livello globale. Ciรฒ potrebbe influenzare le future scelte di approvvigionamento nel continente europeo e offrire un’alternativa sia ai sistemi statunitensi sia ad altri progetti europei in corso, come l’Eurodrone. La potenziale produzione del drone HALE (High Altitude Long Endurance) Akinci in Italia 13 e l’eventuale considerazione del Kฤฑzฤฑlelma, un UCAV (Unmanned Combat Aerial Vehicle) stealth, come “Loyal Wingman” per il futuro caccia di sesta generazione GCAP (Global Combat Air Programme) 13, rappresentano sviluppi di portata strategica. La produzione dell’Akinci in Italia consentirebbe a Leonardo un accesso diretto a questa tecnologia avanzata e ne faciliterebbe la certificazione per il mercato dell’Unione Europea. L’integrazione del Kฤฑzฤฑlelma nel programma GCAP, invece, significherebbe l’incorporazione di tecnologia turca in un programma di difesa europeo di primissimo piano, con implicazioni industriali e strategiche di vasta portata, potenzialmente accelerando lo sviluppo di capacitร che l’Europa potrebbe faticare a realizzare autonomamente o in tempi altrettanto rapidi.
Fincantieri: Leader nella Dimensione Navale e Subacquea
Fincantieri, uno dei principali gruppi cantieristici navali al mondo, sta progressivamente consolidando la sua posizione nel settore dei sistemi navali autonomi, con un focus strategico sul dominio di superficie e, in misura crescente, su quello subacqueo.
Droni di Superficie (USV – Unmanned Surface Vehicles):
- SAND (Surface Advanced Naval Drone): Si tratta di un USV multiruolo e riconfigurabile, originariamente sviluppato da IDS (ora parte di Fincantieri NexTech) in collaborazione con Effebi e Meccano Engineering. Il SAND รจ progettato per un’ampia gamma di missioni, che includono ricerca e soccorso (SAR), monitoraggio ambientale, sicurezza marittima e, soprattutto, per sostituire il personale umano in scenari operativi pericolosi o ripetitivi. Recentemente, il SAND รจ stato equipaggiato con un avanzato sistema LARS (Launch and Recovery System), che consente il dispiegamento e il recupero di veicoli sottomarini autonomi (UUV). Questa integrazione ne potenzia significativamente le capacitร in ambiti quali le contromisure mine (MCM), la lotta antisommergibile (ASW) e la protezione delle infrastrutture critiche sottomarine.26
- UMS (Unmanned Management System): Sviluppato da IDS e ulteriormente evoluto da Fincantieri NexTech, l’UMS รจ una piattaforma di comando e controllo che permette la gestione coordinata e integrata di diversi sistemi unmanned โ aerei, di superficie e sottomarini โ sia da stazioni di controllo remote situate a terra sia direttamente da unitร navali maggiori, come le Fregate Europee Multi Missione (FREMM) o i Pattugliatori Polivalenti d’Altura (PPA) della Marina Militare Italiana. Il sistema supporta protocolli di comunicazione standardizzati, inclusi quelli emergenti in ambito NATO come lo STANAG 4817, garantendo l’interoperabilitร .26
Veicoli Sottomarini (UUV – Unmanned Underwater Vehicles) e Sottomarini Avanzati:
Fincantieri sta effettuando investimenti strategici significativi nel dominio subacqueo, un’area di crescente rilevanza geopolitica. L’azienda sta sviluppando droni sottomarini e sottomarini di nuova concezione, sia per le esigenze della Marina Militare Italiana nella protezione del bacino del Mediterraneo, sia per rispondere alla domanda dei mercati internazionali.31
- S800: Questo progetto riguarda un sottomarino convenzionale da circa 800 tonnellate, specificamente ottimizzato per operazioni in acque costiere e bassi fondali. ร dotato di un sistema di propulsione indipendente dall’aria (AIP) e sarร in grado di imbarcare siluri pesanti.32
- Collaborazione con EDGE Group (Emirati Arabi Uniti): Fincantieri ha siglato un Memorandum of Understanding (MoU) con EDGE Group per la costituzione di una joint venture denominata MAESTRAL. Questa collaborazione sarร focalizzata sullo sviluppo di tecnologie subacquee avanzate, che includono sistemi unmanned per la protezione di infrastrutture critiche sottomarine, la mappatura dei fondali, sottomarini di nuova generazione, navi appositamente progettate per il trasporto e l’impiego di droni (drone-carrier ships) e siluri leggeri.33
Integrazione su Piattaforme Navali:
La Marina Militare Italiana sta orientando i propri requisiti futuri verso una maggiore integrazione dei sistemi unmanned. In tale contesto, ha incaricato Fincantieri di progettare future navi da guerra capaci di ospitare e operare efficacemente diverse tipologie di droni. ร inoltre previsto un potenziamento delle fregate classe FREMM, mirato sia a migliorare le loro capacitร di difesa contro attacchi condotti da droni, sia a consentire loro di impiegare i propri sistemi unmanned in modo piรน integrato.34
L’enfasi posta da Fincantieri sul dominio “unmanned & underwater” 26, unita alla sua profonda esperienza nell’integrazione di sistemi complessi a bordo di piattaforme navali 35, colloca il gruppo in una posizione di primo piano per affrontare le sfide della futura guerra navale, che sarร sempre piรน caratterizzata da operazioni distribuite e da un crescente livello di autonomia. Questo settore riveste un’importanza strategica fondamentale sia per la NATO sia per l’Unione Europea. La capacitร di lanciare e recuperare UUV da USV (come nel caso del SAND equipaggiato con sistema LARS) e di gestire flotte eterogenee di droni attraverso un sistema di comando e controllo unificato come l’UMS, crea un vero e proprio “sistema di sistemi”. Tale architettura รจ indispensabile per condurre operazioni complesse come la guerra anti-sommergibile (ASW), la caccia alle mine (MCM) e la sorveglianza persistente di vaste aree marittime, il tutto riducendo significativamente il rischio per le piattaforme navali con equipaggio. La collaborazione strategica con EDGE Group 33 indica, inoltre, una chiara strategia di espansione verso mercati internazionali chiave e di accesso a finanziamenti e tecnologie complementari.
Elettronica S.p.A. (ELT Group): Specialista in Guerra Elettronica e C-UAS
Elettronica S.p.A., operante come ELT Group, รจ un’azienda italiana con una lunga e consolidata esperienza nel campo della guerra elettronica (Electronic Warfare – EW), che ha progressivamente esteso le proprie competenze allo sviluppo di sofisticati sistemi di contrasto ai droni (C-UAS).
- ADRIAN (Anti-Drone Interception Acquisition and Neutralisation): Si tratta di una famiglia di soluzioni C-UAS progettate per intercettare e neutralizzare la minaccia rappresentata da mini e micro droni. I sistemi ADRIAN sono caratterizzati da un’elevata modularitร e possono essere configurati per diverse tipologie di impiego: installazioni fisse a protezione di siti sensibili, sistemi trasportabili, soluzioni integrate su veicoli per la difesa mobile, e versioni navalizzate. L’approccio di ADRIAN si basa su una suite multisensoriale per la rilevazione e il tracciamento, e impiega contromisure elettroniche avanzate, come il jamming dei segnali di comando e controllo e di navigazione (GPS/GNSS spoofing), per ottenere la neutralizzazione della minaccia tramite “soft-kill”, ovvero senza l’impiego di munizionamento fisico.37 Il sistema ADRIAN รจ stato oggetto di valutazione da parte della Polizia di Stato italiana ed รจ giร in dotazione a diverse Forze Armate nazionali.37
- KARMA (Kinetic Anti-drone Mobile Asset): KARMA rappresenta un’evoluzione del sistema ADRIAN e si configura come un sistema C-UAS di nuova generazione, caratterizzato da un’architettura basata sull’intelligenza artificiale e progettato per un rapido dispiegamento. ร in grado di rilevare, riconoscere e identificare droni ostili appartenenti alle classi 1 e 2. Una peculiaritร di KARMA รจ l’utilizzo di un approccio “radarless” per la sorveglianza primaria, affidandosi a un sistema di telecamere a infrarossi (IR) e ad algoritmi di IA per l’analisi delle immagini, integrato da un jammer a radiofrequenza (RF) per la neutralizzazione.42
- Altre Soluzioni di Guerra Elettronica: Oltre ai sistemi C-UAS, ELT Group offre un’ampia gamma di soluzioni EW, che includono sistemi di autoprotezione per piattaforme aeree e navali contro minacce missilistiche (come i sistemi Decoy), e apparati per il contrasto di ordigni esplosivi improvvisati attivati a distanza (RCIED – Remotely Controlled Improvised Explosive Devices).45
- CPM Elettronica: Questa azienda, sebbene le fonti disponibili non chiariscano una relazione societaria diretta con ELT Group, opera in un settore tecnologico strettamente correlato e complementare. CPM Elettronica รจ specializzata nella fornitura di apparecchiature per la sicurezza basate su radiofrequenza e sistemi di jamming, inclusi sistemi C-UAS come il GUARD-ONE, il CPM RADAR-ONE (un radar di sorveglianza per droni) e il CPM DEDALUS, quest’ultimo basato su tecnologia RF passiva per la rilevazione.46
La profonda specializzazione di ELT Group nel campo della guerra elettronica e, in particolare, nello sviluppo di sistemi C-UAS basati su tecniche di “soft-kill”, assume una rilevanza strategica cruciale nell’attuale contesto operativo, caratterizzato dalla proliferazione di droni a basso costo e dalla loro crescente minacciositร . La capacitร di neutralizzare tali minacce senza necessariamente ricorrere a sistemi cinetici (“hard-kill”), che comportano l’impiego di proiettili o missili, รจ fondamentale soprattutto in ambienti urbani densamente popolati, dove il rischio di danni collaterali deve essere minimizzato, o in scenari dove si vuole evitare un’escalation del conflitto. Il conflitto in Ucraina ha ampiamente dimostrato la vulnerabilitร a sciami di droni economici. Sistemi C-UAS come ADRIAN e KARMA, in grado di interferire con i link di comando e controllo dei droni ostili o di ingannare i loro sistemi di navigazione, offrono una risposta flessibile e, potenzialmente, piรน efficiente in termini di costo per ingaggio rispetto ai tradizionali missili intercettori. L’evoluzione di questi sistemi verso architetture basate sull’intelligenza artificiale, come nel caso di KARMA, indica la crescente necessitร di affrontare minacce sempre piรน autonome, complesse e capaci di operare in sciami.
IDS Ingegneria Dei Sistemi S.p.A. (ora parte di Hexagon): Droni per Sorveglianza e Sistemi Radar
IDS Ingegneria Dei Sistemi S.p.A., azienda pisana con una solida reputazione nello sviluppo di soluzioni ingegneristiche avanzate, รจ stata acquisita dal gruppo svedese Hexagon, leader globale nelle tecnologie di misurazione e geospaziali. IDS continua a offrire un portafoglio significativo nel settore dei droni e dei sistemi di rilevamento.
Sistemi UAS (Uncrewed Aerial Systems):
- IA-3 Colibrรฌ: ร un micro-UAV (Unmanned Aerial Vehicle) di tipo VTOL (Vertical Take-Off and Landing), specificamente un quadricottero, con un peso massimo al decollo di 5 kg. Offre un’autonomia di volo di circa 40 minuti con un carico utile di 0,5 kg ed รจ progettato per un’ampia gamma di missioni civili e di pubblica sicurezza, tra cui monitoraggio ambientale, ispezione di infrastrutture, sorveglianza e rilievi fotogrammetrici.27
- IA-17: Si tratta di un piccolo UAV ad ala fissa, equipaggiato con un motore a benzina a due tempi e lanciato tramite una catapulta. ร ottimizzato per missioni di pattugliamento a lungo raggio, sorveglianza e ricognizione, vantando un’autonomia di volo superiore alle 5 ore e un raggio d’azione in linea di vista (LoS – Line of Sight) di 80 km.50
- IDS รจ stata anche coinvolta nello sviluppo del drone di superficie SAND 27, le cui attivitร sono ora confluite nell’offerta di Fincantieri NexTech.
Sistemi Anti-Drone:
- NO-DRONE: Questo sistema รจ specificamente progettato per la sicurezza aeroportuale. Si basa su una tecnologia radar in grado di fornire una copertura a 360 gradi per la rilevazione di droni che operano in prossimitร degli scali aerei. Il sistema offre funzionalitร di tracciamento multi-bersaglio e puรฒ essere integrato con altre tecnologie complementari, come sensori a radiofrequenza (RF) e sistemi ottici, per una maggiore efficacia.52
- Oltre alle piattaforme aeree e ai sistemi anti-drone, IDS ha sviluppato competenze significative nella realizzazione di sistemi di controllo a terra (GCS – Ground Control Station) avanzati, che includono ambienti di simulazione integrati per l’addestramento degli operatori e la pianificazione delle missioni.53
Altre Tecnologie Rilevanti:
Un settore di particolare eccellenza per IDS รจ quello dei georadar (GPR – Ground Penetrating Radar). Questi sistemi, che possono anche essere montati su droni, sono impiegati per indagini non distruttive del sottosuolo, con applicazioni che spaziano dall’archeologia all’ingegneria civile, dal monitoraggio ambientale alla ricerca di utenze interrate.54
L’acquisizione di IDS da parte di Hexagon, un colosso globale specializzato in soluzioni di misurazione di precisione e software geospaziale, apre scenari interessanti. Questa integrazione potrebbe fornire a IDS accesso a maggiori risorse finanziarie, a una rete di distribuzione globale piรน capillare e a un mercato piรน ampio. Allo stesso tempo, รจ plausibile che il focus strategico di Hexagon possa orientare le competenze di IDS maggiormente verso le applicazioni civili e industriali dei suoi droni e sensori, ambiti in cui le sinergie con il core business di Hexagon sono piรน evidenti. Hexagon รจ rinomata per le sue tecnologie di posizionamento, misurazione e software per l’analisi dei dati. L’integrazione delle piattaforme UAV di IDS (come il Colibrรฌ e l’IA-17) e dei relativi sensori (radar, georadar) in soluzioni Hexagon piรน ampie per il monitoraggio infrastrutturale, l’agricoltura di precisione, la mappatura tridimensionale e la gestione del territorio presenta un forte potenziale commerciale. Il sistema NO-DRONE per la sicurezza aeroportuale 52 si inserisce coerentemente in questa visione, rispondendo a esigenze di protezione di infrastrutture critiche. Tuttavia, il futuro sviluppo di droni specificamente destinati al mercato della difesa potrebbe dipendere dalle sinergie strategiche che Hexagon identificherร in quel particolare segmento e dalla sua volontร di investire in un settore con dinamiche e requisiti spesso distinti da quelli civili.
Sky Eye Systems S.r.l.: Droni Tattici Avanzati
Sky Eye Systems S.r.l. รจ una PMI italiana che si รจ distinta per la sua elevata specializzazione nello sviluppo e nella produzione di sistemi aeromobili a pilotaggio remoto (UAS) di classe Mini e Small Tactical, con pesi compresi tra i 25 e i 150 kg. Questi sistemi sono progettati per soddisfare rigorosi standard di certificazione, sia in ambito militare che civile.57
- Rapier X-25: Questo UAS appartiene alla classe MINI ed รจ specificamente progettato per missioni di sorveglianza, controllo e acquisizione dati (data sensing) sia in ambiente marittimo che terrestre. Nonostante le dimensioni contenute, il Rapier X-25 offre prestazioni tipiche di velivoli di classe LIGHT e TACTICAL, vantando una notevole autonomia di volo (superiore alle 16 ore) e la capacitร di operare efficacemente anche in ambienti ostili grazie a sistemi innovativi integrati.57
- Rapier X-SkySAR: Appartenente alla classe LIGHT, il Rapier X-SkySAR si distingue per essere equipaggiato con un sofisticato radar miniaturizzato ad apertura sintetica (mini-SAR) aviotrasportato, oltre a un payload elettro-ottico/infrarosso (EO/IR) ad alte prestazioni. La presenza del mini-SAR consente capacitร di sorveglianza e mappatura ognitempo, anche in condizioni di visibilitร degradata o assente (ad esempio, attraverso nuvole o di notte). Anche questo modello รจ progettato per garantire una lunga autonomia (+16 ore) e operativitร in contesti complessi.57
Le applicazioni operative dei droni della famiglia Rapier sono molteplici e includono:
- ISR (Intelligence, Surveillance, Reconnaissance): Acquisizione di informazioni per operazioni di intelligence su specifici bersagli o aree di interesse.
- Sorveglianza terrestre e marittima: Monitoraggio ambientale, controllo del territorio, sorveglianza costiera.
- Sgombero e controllo rotte (Route Clearance): Verifica e messa in sicurezza di percorsi per convogli militari.
- Protezione del territorio e Law Enforcement: Contrasto ad attivitร illecite come contrabbando, pirateria, immigrazione illegale e terrorismo.
- Anti-inquinamento: Monitoraggio di sversamenti di idrocarburi, discariche abusive, inquinamento terrestre e atmosferico.
- Designazione bersagli (Targeting): Utilizzo di designatori laser per guidare munizionamento di precisione o supportare operazioni coordinate uomo-macchina (manned-unmanned teaming).57
Un aspetto significativo che sottolinea la maturitร tecnologica di Sky Eye Systems รจ la sua collaborazione con MBDA Italia per lo sviluppo di munizioni circuitanti (loitering munitions). Nello specifico, Sky Eye Systems contribuisce con la sua expertise negli UAS ad ala fissa per la realizzazione della munizione “Small”.60
Sky Eye Systems incarna l’eccellenza delle PMI italiane ad alta tecnologia, dimostrando la capacitร di sviluppare piattaforme aeree sofisticate e altamente specializzate, destinate a nicchie di mercato che richiedono prestazioni elevate e sensori avanzati come il mini-SAR. I droni tattici come il Rapier, caratterizzati da una notevole autonomia e dalla capacitร di integrare sensori specializzati, sono cruciali per missioni di sorveglianza persistente e per l’acquisizione di intelligence in scenari operativi complessi. La loro capacitร di operare in ambienti ostili e di integrare payload specifici, come i designatori laser 57, li rende strumenti preziosi per il supporto diretto alle forze dispiegate sul campo. La partnership con un attore di primo piano nel settore della missilistica come MBDA 60 per lo sviluppo di munizioni circuitanti non solo conferma la maturitร tecnologica raggiunta da Sky Eye Systems, ma evidenzia anche la sua capacitร di inserirsi in filiere industriali della difesa piรน ampie e complesse, contribuendo a sistemi d’arma integrati.
Piaggio Aerospace: L’Ereditร e il Futuro con Baykar
Piaggio Aerospace รจ una storica azienda aeronautica italiana, con radici che risalgono agli albori dell’aviazione. Nel campo dei sistemi a pilotaggio remoto, l’azienda ha focalizzato i suoi sforzi sullo sviluppo di droni di classe MALE (Medium Altitude Long Endurance), in particolare il P.1HH HammerHead e il suo previsto successore, il P.2HH. Entrambi i sistemi sono derivati dalla piattaforma del velivolo executive P.180 Avanti, noto per le sue prestazioni e il design distintivo.61
Il P.1HH HammerHead รจ stato progettato per missioni ISR (Intelligence, Surveillance, Reconnaissance), vantando una velocitร massima considerevole (fino a 395 KTAS – Knots True AirSpeed) e un’autonomia di volo che poteva raggiungere le 16 ore.63 Nonostante le promettenti caratteristiche tecniche, il programma P.1HH ha incontrato significative difficoltร lungo il suo percorso. Gli ordini iniziali da parte dell’Aeronautica Militare Italiana e degli Emirati Arabi Uniti sono stati successivamente cancellati, e i finanziamenti destinati allo sviluppo del piรน grande P.2HH sono stati sospesi.64 A complicare ulteriormente la situazione, un prototipo del P.1HH รจ andato perso in un incidente al largo delle coste italiane nel 2016.62
Una svolta significativa per il futuro di Piaggio Aerospace รจ avvenuta nel dicembre 2024, con l’acquisizione dell’azienda da parte del gruppo turco Baykar Technology, uno dei leader mondiali nella produzione di droni da combattimento e sorveglianza.13
L’ingresso di Baykar nella compagine societaria di Piaggio Aerospace apre scenari complessi ma potenzialmente trasformativi. Da un lato, l’acquisizione potrebbe rivitalizzare le capacitร produttive e il know-how tecnologico di Piaggio Aerospace, integrandoli nella vasta e dinamica catena di fornitura di Baykar. ร plausibile che gli stabilimenti italiani di Piaggio possano essere utilizzati per l’assemblaggio di droni progettati da Baykar, destinati sia al mercato europeo sia ad altri mercati internazionali. Questa ipotesi รจ rafforzata dalle dichiarazioni relative alla joint venture tra Leonardo e la stessa Baykar, che menzionano Piaggio Aerospace come una possibile opzione per l’assemblaggio dei droni frutto della collaborazione.13 D’altro canto, l’acquisizione solleva interrogativi concreti sul futuro dei progetti autoctoni P.1HH e P.2HH.66 Questi programmi, giร gravati da ritardi e incertezze, potrebbero essere definitivamente abbandonati in favore di tecnologie e piattaforme Baykar giร mature e testate operativamente, oppure potrebbero essere profondamente rivisti e integrati con il know-how e i sistemi del nuovo proprietario turco. Baykar รจ un produttore di droni di enorme successo globale, e l’acquisizione di Piaggio Aerospace le fornisce un prezioso punto d’appoggio industriale nel cuore dell’Europa, oltre all’accesso a competenze aeronautiche certificate e a una storia industriale di prestigio. Invece di investire ulteriormente nei costosi e travagliati programmi P.1HH/P.2HH, potrebbe rivelarsi strategicamente piรน vantaggioso per Baykar utilizzare le infrastrutture e le competenze di Piaggio per produrre i propri modelli di successo (come il Bayraktar TB2, TB3 o l’Akinci) o componenti chiave per essi. Questa strategia allineerebbe Piaggio con una linea di prodotti affermata a livello mondiale e faciliterebbe l’accesso di Baykar al mercato europeo, in particolare nel contesto della giร citata joint venture con Leonardo.
DroneZone Italia: Sistemi Anti-Drone e Servizi
DroneZone Italia รจ una PMI italiana che si รจ specializzata nella fornitura di sistemi e servizi di contrasto ai droni (C-UAS), con un focus particolare sulla protezione di eventi e infrastrutture. L’azienda offre soluzioni complete che includono la pianificazione operativa, il dispiegamento di tecnologie di rilevamento e neutralizzazione, e il coordinamento con le forze di sicurezza.68
- S.EN.T.IN.EL: Il prodotto di punta di DroneZone รจ il sistema anti-drone S.EN.T.IN.EL, un Direction Finder (DF) interamente progettato e realizzato in Italia, sia per la componente hardware che software. Questo sistema รจ concepito per il monitoraggio e la sorveglianza dello spazio aereo al fine di rilevare la presenza di UAS o dispositivi analoghi. Opera ricevendo le frequenze sulle bande Wi-Fi a 2.4 GHz e 5.8 GHz, oltre a coprire l’intero spettro da 0 a 6 GHz, permettendo cosรฌ di intercettare i protocolli di comunicazione della maggior parte dei droni commerciali e delle radio presenti sul mercato.68
DroneZone ha maturato una significativa esperienza operativa fornendo servizi di sicurezza aerea C-UAS in occasione di eventi di grande richiamo e complessitร , come i concerti di artisti di fama internazionale (Mรฅneskin, Vasco Rossi) e le esibizioni della Pattuglia Acrobatica Nazionale (Frecce Tricolori). In questi contesti, l’azienda opera in stretta sinergia con gli organizzatori degli eventi e con le Forze dell’Ordine, spesso collaborando anche con l’Aeronautica Militare, per garantire la sicurezza dello spazio aereo.68
ร importante notare che, sebbene il progetto SENTINEL (System for Enhanced Threat detection, Interception and soft-kill Neutralisation of Lethal drones) abbia ricevuto finanziamenti dal Fondo Europeo per la Difesa (EDF) 69, le informazioni disponibili suggeriscono che si tratti di un’iniziativa distinta, coordinata dalla societร cipriota EBOS TECHNOLOGIES e focalizzata sullo sviluppo di un sistema VSHORAD (Very Short-Range Air Defence) basato su proiettili a impulso elettromagnetico (EMP). Non sembra esserci un collegamento diretto tra questo progetto EDF e il sistema S.EN.T.IN.EL sviluppato da DroneZone Italia.
DroneZone rappresenta un esempio emblematico di PMI italiana capace di sviluppare competenze e prodotti proprietari (come il S.EN.T.IN.EL) in una nicchia tecnologica altamente specializzata e di crescente importanza come quella dei sistemi C-UAS. La capacitร di offrire non solo la tecnologia, ma anche un servizio operativo completo, che include la pianificazione, l’integrazione con le procedure di sicurezza esistenti e il coordinamento sul campo, costituisce un significativo punto di forza. Le collaborazioni consolidate con le Forze dell’Ordine e con l’Aeronautica Militare 68 testimoniano l’affidabilitร delle soluzioni proposte e la loro integrazione nelle procedure di sicurezza a livello nazionale, confermando il ruolo di DroneZone come partner qualificato per la protezione da minacce aeree non convenzionali.
Capacitร delle Forze Armate Italiane
Le Forze Armate italiane stanno progressivamente potenziando le proprie capacitร nel settore dei droni e dei sistemi di contrasto alla minaccia da essi rappresentata (C-UAS), con un approccio che mira all’integrazione interforze e all’adozione di tecnologie avanzate, anche in risposta alle lezioni apprese dai recenti conflitti internazionali.
- Esercito Italiano: L’Esercito ha in dotazione e sta sperimentando diversi sistemi C-UAS. Tra questi figurano il Drone Dome della societร israeliana Rafael, impiegato operativamente in Kosovo tra il 2020 e il 2022; l’AD3S (Anti Drone Detecting And Disabling System), un sistema sviluppato a livello nazionale nel 2019 dal Comando Artiglieria Controaerei in collaborazione con aziende italiane come IDS, INTECS e CPM Elettronica; e l’ACUS Enhanced di Leonardo, consegnato nel 2024 nell’ambito del programma Forza NEC.25 Il Centro di Eccellenza C-M/M APR (Contro Mini/Micro Aeromobili a Pilotaggio Remoto) di Sabaudia svolge un ruolo cruciale nello studio e nell’analisi delle tecniche di contrasto alla minaccia drone, sia dal punto di vista tecnico che procedurale. Il Centro รจ responsabile della formazione specialistica degli operatori del segmento C-UAS e partecipa attivamente a numerose esercitazioni nazionali e internazionali, oltre a fornire supporto alle Forze dell’Ordine in occasione di grandi eventi.25 Inoltre, l’Esercito Italiano sta attivamente esplorando e testando l’impiego di munizioni circuitanti (loitering munitions). Nell’ambito dell’esercitazione “Volpe Bianca 2025”, sono state sperimentate le munizioni “Mini” (un quadricottero sviluppato da Siralab in collaborazione con MBDA Italia) e “Small” (un sistema ad ala fissa sviluppato da Sky Eye Systems con MBDA Italia), indicando una chiara volontร di dotarsi di capacitร di attacco di precisione organiche a livello tattico.60
- Marina Militare: La Marina Militare impiega giร droni per missioni di sorveglianza marittima e sta pianificando l’integrazione di sistemi anti-drone a bordo delle proprie unitร navali per potenziarne l’autoprotezione.34 In occasione di eventi di particolare rilevanza che richiedono un elevato livello di sicurezza, sono state dispiegate unitร navali, come cacciatorpediniere, con specifiche capacitร anti-drone imbarcate.73
- Aeronautica Militare: L’Aeronautica Militare conduce regolarmente esercitazioni dedicate alla difesa contro le minacce da droni, come la “Drone Protection 2024”.74 Ha inoltre impiegato operativamente sistemi C-UAS avanzati, come il Falcon Shield di Leonardo, per garantire la sicurezza di infrastrutture critiche quali gli aeroporti, in risposta a potenziali incursioni di droni.24 Esistono anche collaborazioni con aziende specializzate come DroneZone per la fornitura di servizi C-UAS in specifici contesti.68
- Strategia Nazionale e Acquisizioni Recenti: A livello interforze, nel 2021 รจ stato approvato dallo Stato Maggiore della Difesa il Requisito Operativo Preliminare per lo “Sviluppo della capacitร iniziale di contrasto alla minaccia mini/micro APR”. Questo documento mira a individuare e implementare un sistema C-UAS unico e integrato per tutte le Forze Armate, al fine di ottimizzare risorse e garantire l’interoperabilitร .75 L’Italia ha adottato un approccio strategico duale, che combina iniziative militari con riforme nel settore dell’aviazione civile, per contrastare efficacemente le attivitร illecite condotte con i droni.76 In linea con l’esigenza di modernizzare le proprie capacitร ISR (Intelligence, Surveillance, and Reconnaissance), l’Italia ha recentemente annunciato l’acquisizione dei droni VTOL (Vertical Take-Off and Landing) AeroVironment JUMP 20 di produzione statunitense.77
Le Forze Armate italiane stanno quindi attivamente sviluppando e acquisendo un ventaglio diversificato di capacitร sia nel campo dei sistemi a pilotaggio remoto (per missioni ISR e, piรน recentemente, con l’introduzione di loitering munitions) sia in quello dei sistemi C-UAS. Emerge un crescente focus sull’integrazione interforze, sulla standardizzazione delle procedure e sulla capacitร di rispondere a minacce aeree sempre piรน evolute e complesse. L’acquisizione di droni VTOL moderni come il JUMP 20 77, lo sviluppo di munizioni circuitanti a livello nazionale 60, e l’impiego operativo di una varietร di sistemi C-UAS 25 indicano una chiara risposta alle esigenze operative emergenti, influenzate anche dalle lezioni apprese nei recenti teatri di conflitto. Il Centro di Eccellenza C-M/M APR di Sabaudia 25 gioca un ruolo cardine in questo processo, fungendo da polo per lo sviluppo dottrinale, la sperimentazione tecnologica e la formazione specialistica. La ricerca di un sistema C-UAS “unico” per le Forze Armate 75 suggerisce una volontร strategica di ottimizzare le risorse disponibili e di massimizzare l’interoperabilitร tra le diverse componenti della Difesa.
Tabella 1: Principali Produttori Italiani di Droni e Sistemi C-UAS e loro Specializzazioni
Nome Azienda | Principali Prodotti/Sistemi | Tipo | Specializzazione Primaria |
Leonardo S.p.A. | Falco EVO, Falco Xplorer, AWHero, Partecipazione Eurodrone, Falcon Shield, ACUS Enhanced | UAS MALE, UAS Tattico, RUAS, C-UAS | Difesa, Civile Dual-Use, Sorveglianza, Guerra Elettronica |
Fincantieri (con Fincantieri NexTech/IDS) | SAND USV, S800 (sottomarino), UMS (Unmanned Management System), sviluppo UUV | USV, UUV, Sistemi di Comando e Controllo | Navale, Difesa, Sorveglianza Marittima, Dominio Subacqueo |
Elettronica S.p.A. (ELT Group) | ADRIAN, KARMA, Sistemi Decoy, Sistemi anti-RCIED | C-UAS, Sistemi EW | Difesa, Guerra Elettronica, Sicurezza |
IDS Ingegneria Dei Sistemi (Hexagon) | IA-3 Colibrรฌ, IA-17, NO-DRONE, Sistemi Georadar (anche su droni) | Mini-UAV, UAS Tattico, Sistemi Radar C-UAS, Sensori Specializzati | Sorveglianza, Civile Dual-Use, Difesa, Monitoraggio |
Sky Eye Systems S.r.l. | Rapier X-25, Rapier X-SkySAR, Munizioni Loitering “Small” (con MBDA) | UAS Tattico, Loitering Munition | Difesa, Sorveglianza Avanzata (SAR), ISR |
Piaggio Aerospace (ora di Baykar) | P.1HH HammerHead (sviluppo storico, futuro incerto), P.2HH (sviluppo storico, futuro incerto) | UAS MALE (storico) | Difesa (storico), Aerostrutture |
DroneZone Italia | S.EN.T.IN.EL, Servizi C-UAS | C-UAS (Direction Finder), Servizi | Sicurezza Eventi, Protezione Infrastrutture |
CPM Elettronica | GUARD-ONE, CPM RADAR-ONE, CPM DEDALUS, Jammer RF | C-UAS, Sistemi Radar, Jammer RF | Sicurezza, Difesa, Guerra Elettronica |
MBDA Italia (in collaborazione) | Munizioni Loitering “Mini” (con Siralab) e “Small” (con Sky Eye Systems) | Loitering Munition | Difesa, Sistemi Missilistici, Attacco di Precisione |
Questa tabella fornisce una mappatura chiara delle competenze chiave all’interno dell’industria italiana dei droni, permettendo di identificare rapidamente i principali attori e le loro aree di eccellenza. Ciรฒ รจ fondamentale per comprendere la struttura dell’offerta nazionale e le sue capacitร distintive nel contesto globale. Una visione d’insieme strutturata che collega le aziende ai loro prodotti e alle loro specializzazioni aiuta a visualizzare la diversitร e la profonditร dell’ecosistema industriale italiano, evidenziando sia i grandi player con portafogli ampi (come Leonardo) sia le PMI focalizzate su nicchie tecnologiche specifiche (come Sky Eye Systems o DroneZone).
3. Il Panorama Internazionale della Produzione di Droni: Nazioni e Aziende Leader
L’industria globale dei droni รจ dominata da un numero ristretto di nazioni che hanno investito massicciamente in ricerca, sviluppo e capacitร produttive, affermandosi come leader tecnologici e principali esportatori. Tra queste, Stati Uniti, Cina, Turchia e Israele giocano un ruolo di primo piano, ciascuna con proprie specificitร e aree di eccellenza.
Stati Uniti: Pionieri e Leader Tecnologici
Gli Stati Uniti vantano una leadership consolidata e tecnologicamente avanzata nel settore dei droni, che spazia dai grandi sistemi strategici ISR (Intelligence, Surveillance, Reconnaissance) e UCAV (Unmanned Combat Aerial Vehicles) fino alle munizioni circuitanti (loitering munitions) e ai droni tattici di supporto.
- General Atomics Aeronautical Systems (GA-ASI): Questa azienda รจ universalmente nota per essere il produttore dei celebri MQ-1 Predator, un sistema che ha rivoluzionato l’impiego degli UAS e che, sebbene ora in servizio limitato o ritirato dall’USAF e dall’Aeronautica Militare Italiana, ha lasciato un’ereditร tecnologica significativa.78 Il suo successore, l’MQ-9 Reaper (noto anche come Predator B), รจ un UAS di tipo hunter-killer operante ad alta quota e con lunga autonomia (HALE), ampiamente utilizzato dall’USAF e da numerose forze aeree alleate, inclusa quella italiana, per missioni di sorveglianza armata e attacco di precisione.79 Per le esigenze specifiche dell’US Army, GA-ASI ha sviluppato l’MQ-1C Gray Eagle, un UAS con capacitร ISR e di attacco, che ha visto recenti evoluzioni come la versione potenziata 25M e la sperimentazione dell’impiego di missili Hellfire in un inedito ruolo C-UAS.80
- Northrop Grumman: Altro colosso della difesa statunitense, Northrop Grumman รจ il produttore dell’RQ-4 Global Hawk, un sistema HALE strategico per missioni ISR a lunghissimo raggio, e della sua variante navalizzata, l’MQ-4C Triton. Quest’ultimo รจ un UAS HALE specificamente progettato per la sorveglianza marittima persistente, capace di operare per oltre 24 ore consecutive a quote elevate e con un raggio d’azione che supera le 7.400 miglia nautiche.82 L’azienda sviluppa anche l’elicottero autonomo MQ-8 Fire Scout (nelle varianti B e C), impiegato dalla US Navy per missioni ISR e di designazione bersagli da piattaforme navali.83 Recentemente, Northrop Grumman ha presentato il “Lumberjack”, un innovativo drone kamikaze (loitering munition) alimentato a reazione, appartenente alla categoria Group 3 UAS, con un raggio operativo di circa 200 miglia, capace di trasportare un carico utile equivalente a una bomba da 250 libbre e di rilasciare submunizioni specializzate come le Hatchet.84
- AeroVironment: Questa azienda รจ particolarmente rinomata per la produzione di piccoli droni tattici e di munizioni circuitanti. La famiglia Switchblade (nelle versioni 300 e 600) comprende munizioni loitering miniaturizzate, lanciabili da un tubo trasportabile dall’operatore, con capacitร di ingaggio sia anti-uomo che anti-corazza, che hanno visto un ampio impiego operativo.86 AeroVironment produce anche UAS ISR di piccole dimensioni come il Puma. ร significativo notare che l’Italia ha recentemente finalizzato l’acquisizione dei droni VTOL (Vertical Take-Off and Landing) JUMP 20 prodotti da AeroVironment, a testimonianza della qualitร e dell’affidabilitร dei sistemi dell’azienda statunitense.77
- Kratos Defense & Security Solutions: Kratos si รจ specializzata nello sviluppo di droni bersaglio ad alte prestazioni e, piรน recentemente, di UCAV “attritable”, ovvero sistemi a basso costo progettati per essere potenzialmente sacrificabili in missioni ad alto rischio. L’XQ-58 Valkyrie รจ un UCAV stealth sperimentale, sviluppato nell’ambito del programma Low Cost Attritable Strike Demonstrator (LCASD) dell’USAF, concepito per operare come “leale gregario” (loyal wingman) a supporto di caccia di quinta e sesta generazione, o per agire in sciami autonomi.86
- Altre aziende di rilievo: Il panorama statunitense รจ arricchito dalla presenza di numerose altre aziende con competenze specifiche, tra cui Textron (TXT), Elbit Systems of America (ESLT, filiale della israeliana Elbit), L3Harris (LHX), Lockheed Martin (LMT), Boeing (BA), Raytheon (RTX, ora parte di RTX Corporation, specializzata in sistemi C-UAS e missilistica per droni), e la piรน recente Anduril Industries (societร privata con un forte focus sull’integrazione dell’intelligenza artificiale nelle soluzioni per la difesa).86
La leadership tecnologica degli Stati Uniti nel settore dei droni รจ trasversale e copre l’intero spettro di sistemi, dai grandi UAS HALE per missioni ISR strategiche e UCAV avanzati, fino alle munizioni circuitanti e ai droni tattici. Si osserva una forte spinta verso lo sviluppo di sistemi “attritable” e “loyal wingman”, indicativa di un’evoluzione nella dottrina d’impiego della forza aerea, mirata a supportare i velivoli da combattimento di quinta e sesta generazione con piattaforme autonome capaci di aumentare la massa critica e la capacitร di sopravvivenza in ambienti contestati. Programmi come LCASD, che ha portato allo sviluppo dell’XQ-58 Valkyrie 90, e l’interesse crescente per droni a basso costo e per le operazioni in sciame, rappresentano una risposta diretta alla proliferazione di minacce complesse e alla necessitร di disporre di una massa critica di assetti in conflitti futuri. L’esportazione di sistemi collaudati come il Reaper 79 e, piรน recentemente, il JUMP 20 77, contribuisce inoltre a rafforzare le capacitร operative degli alleati e a promuovere l’interoperabilitร .
Cina: Un Competitore Globale in Rapida Ascesa
La Repubblica Popolare Cinese ha compiuto progressi straordinari nel settore dei droni, emergendo come un competitore globale capace di sfidare la leadership tecnologica statunitense in diversi segmenti di mercato. L’industria cinese dei droni รจ caratterizzata da grandi conglomerati statali e da un crescente numero di aziende private innovative.
- AVIC (Aviation Industry Corporation of China): Questo gigante dell’industria aeronautica cinese ha sviluppato un’ampia gamma di UAS militari.
- Serie WZ: Il WZ-7 Soaring Dragon รจ un UAV di classe HALE caratterizzato da un distintivo design ad ala congiunta (tandem wing), ottimizzato per missioni di sorveglianza marittima e pattugliamento a lungo raggio.92 Di particolare rilievo รจ il WZ-8, un drone da ricognizione ipersonico, capace di raggiungere velocitร comprese tra Mach 6 e Mach 7, che viene lanciato in volo da un bombardiere H-6 specificamente modificato.93
- Cloud Shadow: ร un UAV HALE con caratteristiche stealth, offerto in due varianti principali: una per missioni ISR e una per missioni di attacco. Ha una capacitร di carico utile di 400 kg e puรฒ raggiungere una velocitร massima di 620 km/h.94
- Serie Wing Loong (Pterodactyl): Questa famiglia di droni MALE, concettualmente simile ai Predator/Reaper statunitensi, รจ stata ampiamente esportata in numerosi paesi, contribuendo a diffondere le capacitร di sorveglianza armata a livello globale.
- CASC (China Aerospace Science and Technology Corporation): Altro importante attore statale, CASC รจ responsabile dello sviluppo della prolifica famiglia di droni CH (Cai Hong, o Rainbow).
- Questa serie include il CH-4, un drone MALE comparabile al Predator, con un payload di 345 kg e un’autonomia di volo di 40 ore, anch’esso oggetto di significative esportazioni.95 Il CH-5 รจ una versione piรน grande e potente, dotata di propulsione a turboelica, capace di un’autonomia di 60 ore e di trasportare fino a 16 missili.95 Di particolare interesse strategico รจ il CH-7, un UCAV stealth con configurazione ad ala volante, simile concettualmente all’X-47B statunitense. Il CH-7 รจ progettato per volare a una velocitร di 920 km/h, con un raggio operativo di 2000 km e la capacitร di trasportare armamento internamente per mantenere le sue caratteristiche di bassa osservabilitร radar.95
- Altre aziende cinesi di rilievo: Oltre ai grandi gruppi statali, emergono aziende specializzate come Sichuan Tengden Sci-tech Innovation Co., che ha recentemente presentato l’HH-100, un drone cargo capace di trasportare fino a 1,5 tonnellate di carico utile.98 Nel settore civile, ma con potenziali ricadute dual-use, si distingue EHang, pioniera nello sviluppo di droni per il trasporto passeggeri (air-taxi) e per la logistica urbana.86
La Cina sta rapidamente colmando il divario tecnologico con gli Stati Uniti nel campo dei droni, sviluppando una gamma estremamente diversificata di sistemi che include piattaforme HALE, UCAV stealth, droni ipersonici e sistemi da trasporto pesante. Lo sviluppo di sistemi tecnologicamente avanzati come il drone da ricognizione ipersonico WZ-8 93 e l’UCAV stealth CH-7 95 testimonia l’ambizione cinese di competere ai massimi livelli dell’innovazione nel settore. Parallelamente, la strategia di esportazione aggressiva adottata da Pechino, in particolare per droni armati come i Wing Loong e i CH-4/5, sta avendo un impatto significativo sugli equilibri di potere regionali in diverse aree del globo. Fornendo capacitร di attacco aereo a nazioni che tradizionalmente non avevano accesso a sistemi occidentali equivalenti, la Cina non solo espande la sua influenza geopolitica, ma contribuisce anche a una potenziale “democratizzazione” della capacitร di proiezione di forza aerea, con tutte le implicazioni che ne derivano per la stabilitร internazionale e la dinamica dei conflitti.
Turchia: Un Attore Emergente con Successi sul Campo
La Turchia si รจ affermata negli ultimi anni come un attore di rilievo nel mercato globale dei droni, in particolare nel segmento dei sistemi da combattimento, grazie a una combinazione di innovazione tecnologica, successi operativi comprovati e una politica industriale e di esportazione particolarmente proattiva.
- Baykar Technology: Questa azienda รจ diventata un nome di riferimento a livello mondiale grazie al Bayraktar TB2, un drone MALE (Medium Altitude Long Endurance) tattico che ha guadagnato notorietร per il suo impiego efficace in numerosi conflitti, inclusa la guerra in Ucraina. Il TB2 si รจ distinto per il suo rapporto costo-efficacia e per la sua capacitร di condurre missioni ISR e di attacco di precisione. Baykar ha successivamente sviluppato il Bayraktar Akฤฑncฤฑ, un UCAV HALE (High Altitude Long Endurance) di maggiori dimensioni e capacitร , con un payload di 1,5 tonnellate, in grado di trasportare un’ampia gamma di armamenti e sensori avanzati.13 L’azienda sta attualmente lavorando al Bayraktar TB3, una versione navalizzata del TB2, dotata di ali pieghevoli e capacitร STOL (Short Take-Off and Landing), specificamente progettata per operare da portaerei leggere e navi d’assalto anfibio.99 Proiettata verso il futuro รจ anche lo sviluppo del Kฤฑzฤฑlelma, un caccia UCAV stealth con capacitร supersoniche, che rappresenta l’ambizione turca di entrare nel segmento dei sistemi da combattimento aereo senza pilota di nuova generazione.99 Come giร menzionato, Baykar ha recentemente acquisito l’italiana Piaggio Aerospace 13 e ha siglato una joint venture strategica con Leonardo.10
- TAI (Turkish Aerospace Industries): Altro importante pilastro dell’industria della difesa turca, TAI produce la famiglia di droni Anka, sistemi MALE che hanno visto diverse evoluzioni. Tra queste, la versione Aksungur, un drone bimotore con maggiore capacitร di carico utile e autonomia rispetto all’Anka standard. Di particolare rilevanza strategica รจ lo sviluppo dell’Anka-3, un UCAV stealth con configurazione ad ala volante, che si inserisce nel filone dei sistemi da combattimento a bassa osservabilitร .101
L’ascesa della Turchia come importante produttore ed esportatore di droni da combattimento รจ un fenomeno significativo nel panorama della difesa globale. Il successo operativo ottenuto da sistemi come il Bayraktar TB2 99 ha dimostrato l’efficacia di droni relativamente economici ma tecnologicamente capaci nei conflitti moderni, conferendo alla Turchia una notevole influenza geopolitica e aprendo nuovi mercati per la sua industria della difesa. Lo sviluppo continuo di sistemi piรน avanzati e complessi, come l’Akฤฑncฤฑ, il Kฤฑzฤฑlelma 99 e l’Anka-3 101, mira a consolidare questa posizione e a proiettare la Turchia tra i leader dell’innovazione nel settore unmanned. L’espansione strategica verso il mercato europeo, attraverso partnership industriali come la joint venture con Leonardo e acquisizioni come quella di Piaggio Aerospace 13, รจ un chiaro segnale delle ambizioni di Baykar e dell’industria turca nel suo complesso, che puntano a diventare fornitori chiave anche per le nazioni europee.
Israele: Innovazione e Comprovata Esperienza Operativa
Israele รจ da decenni un pioniere nello sviluppo e nell’impiego operativo dei droni, con un’industria nazionale che ha prodotto una vasta gamma di sistemi UAS, molti dei quali ampiamente testati in contesti bellici reali. L’innovazione israeliana si distingue per l’enfasi sui sensori avanzati, sui data link sicuri e sulle munizioni circuitanti.
- IAI (Israel Aerospace Industries): IAI offre un portafoglio completo di UAS, che spazia dai sistemi MALE strategici, come la famiglia Heron (che include le versioni Heron, Heron TP e Heron MK II, quest’ultimo utilizzato anche da Frontex, l’agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, per la sorveglianza marittima nel Mediterraneo 103), fino a UAS tattici di minori dimensioni e a una sofisticata linea di munizioni circuitanti. Tra queste ultime spiccano l’Harop e la sua versione piรน compatta, il Mini Harop. L’Harop รจ una loitering munition con un’autonomia di oltre 6 ore e un raggio d’azione di 200 km, capace di circuitare sull’area bersaglio in attesa di un’opportunitร di ingaggio.104
- Elbit Systems: Altro gigante della difesa israeliana, Elbit Systems produce una vasta gamma di UAS, che include il mini UAS Skylark per la ricognizione a corto raggio, diversi UAS tattici, e il sistema MALE Hermes 900. L’Hermes 900 รจ il successore del largamente impiegato Hermes 450, e vanta un’autonomia di oltre 30 ore con una capacitร di carico utile di 300 kg.87 Elbit Systems รจ anche un produttore di primo piano di munizioni circuitanti, tra cui lo SkyStriker, un sistema capace di un’autonomia fino a 2 ore (a seconda della testata, da 5 o 10 kg) e di raggiungere velocitร di picchiata fino a 300 nodi durante l’attacco al bersaglio.109
Israele si configura come un pioniere indiscusso nella tecnologia dei droni, con sistemi che hanno beneficiato di decenni di esperienza operativa diretta da parte delle Forze di Difesa Israeliane (IDF).105 Questa esperienza sul campo ha guidato lo sviluppo di sistemi particolarmente robusti, affidabili e capaci di operare in ambienti complessi e ostili. La forte focalizzazione sulle munizioni circuitanti, come l’Harop e lo SkyStriker, riflette la necessitร dottrinale di disporre di capacitร di attacco di precisione, persistenti sull’area d’interesse e a basso rischio per gli operatori. L’esportazione di questi sistemi avanzati 103 costituisce una componente importante della politica di difesa e industriale di Israele, contribuendo a diffondere le sue tecnologie e a rafforzare le relazioni con i paesi partner.
Altri Attori Rilevanti
Oltre alle quattro nazioni principali, altri paesi stanno sviluppando o impiegando significativamente droni, spesso con implicazioni regionali o globali.
- Iran: La Repubblica Islamica dell’Iran ha dimostrato una crescente capacitร nella progettazione e produzione di droni, in particolare munizioni circuitanti e UAS per ISR e attacco. Tra i sistemi piรน noti figurano quelli prodotti da HESA (Iran Aircraft Manufacturing Industrial Company), come lo Shahed-136, una munizione loitering a lungo raggio che ha visto un impiego estensivo in diversi conflitti regionali e, piรน recentemente, da parte delle forze russe nella guerra in Ucraina.111 Qods Aviation Industry Company produce il Mohajer-6, un UAV ISTAR armato, anch’esso utilizzato in vari teatri operativi.113 L’Iran ha dimostrato la capacitร di produrre e dispiegare droni che, sebbene possano essere tecnologicamente meno sofisticati rispetto ai sistemi di vertice prodotti da Stati Uniti o Israele, si sono rivelati efficaci sul campo, soprattutto se impiegati in massa o contro avversari con difese aeree limitate. Lo Shahed-136 111, in particolare, pur essendo relativamente semplice ed economico, ha evidenziato come la “quantitร possa avere una sua qualitร ”, specialmente quando utilizzata per saturare le difese aeree o per colpire infrastrutture su vasta scala. Questo fenomeno ha impresso un’ulteriore accelerazione allo sviluppo e al dispiegamento di sistemi C-UAS a livello globale.
- Parrot (Francia): Questa azienda europea si รจ concentrata principalmente sullo sviluppo di droni per il mercato professionale e commerciale. Un esempio รจ l’ANAFI Ai, un drone dotato di connettivitร 4G e avanzate capacitร di fotogrammetria, destinato a ispezioni, mappatura e altre applicazioni civili.86
- Aziende Europee Varie: Il panorama europeo รจ costellato da numerose altre aziende attive nel settore dei droni, spesso altamente specializzate in componenti, sottosistemi (come sensori, data link, software di controllo) o in nicchie di mercato specifiche. L’elenco dei produttori di droni ad ala fissa, ad esempio, รจ piuttosto vasto e include attori provenienti da diversi paesi europei.15
Tabella 2: Aziende Internazionali Leader nella Produzione di Droni e Prodotti di Punta Selezionati
Nazione | Nome Azienda | Prodotti di Punta Selezionati | Tipo Principale | Note Chiave |
USA | General Atomics | MQ-9 Reaper, MQ-1C Gray Eagle | UAS MALE/HALE, UCAV | Ampiamente esportato, Combat-proven |
Northrop Grumman | RQ-4 Global Hawk, MQ-4C Triton, MQ-8 Fire Scout, Lumberjack | UAS HALE, RUAS, Loitering Munition | Strategico ISR, Marittimo, Stealth emergente | |
AeroVironment | Switchblade (300/600), JUMP 20 VTOL | Loitering Munition, UAS Tattico VTOL | Miniaturizzato, Leader in loitering munitions | |
Kratos Defense | XQ-58 Valkyrie | UCAV Attritable | Loyal Wingman, Basso costo, Stealth | |
Cina | AVIC | WZ-7 Soaring Dragon, WZ-8, Cloud Shadow, Wing Loong series | UAS HALE, Drone Ipersonico, UAS MALE | Rapida evoluzione tecnologica, Forte spinta all’esportazione |
CASC | CH-4, CH-5, CH-7 | UAS MALE, UCAV Stealth | Ampiamente esportato (CH-4/5), UCAV avanzato (CH-7) | |
Turchia | Baykar Technology | Bayraktar TB2, Akฤฑncฤฑ, TB3, Kฤฑzฤฑlelma | UAS MALE Tattico, UCAV HALE, UCAV Navale, UCAV Stealth | Successo in esportazione (TB2), Tecnologie avanzate emergenti (Kฤฑzฤฑlelma) |
TAI (Turkish Aerospace Industries) | Anka, Aksungur, Anka-3 | UAS MALE, UCAV Stealth | Piattaforme nazionali in evoluzione | |
Israele | IAI (Israel Aerospace Industries) | Heron (TP, MK II), Harop, Mini Harop | UAS MALE, Loitering Munition | Combat-proven, Leader in loitering munitions e ISR |
Elbit Systems | Hermes 900, Skylark, SkyStriker | UAS MALE, Mini UAS, Loitering Munition | Vasta gamma di sistemi, Forte presenza internazionale | |
Iran | HESA / Qods Aviation | Shahed-136, Mohajer-6 | Loitering Munition, UAS ISR/Attacco | Impiego diffuso in conflitti, Basso costo, Impatto asimmetrico |
Questa tabella offre un confronto diretto delle capacitร dei principali attori globali, mettendo in evidenza le loro aree di forza e le tecnologie distintive. Ciรฒ รจ cruciale per contestualizzare le capacitร italiane e comprendere le dinamiche competitive del mercato internazionale. Una visione comparativa permette di identificare rapidamente chi sono i leader in specifici segmenti tecnologici (ad esempio, gli Stati Uniti per i sistemi HALE e gli UCAV avanzati, la Cina per i droni ipersonici e stealth emergenti, la Turchia e Israele per i sistemi combat-proven e le munizioni circuitanti). Questo aiuta a comprendere le tendenze globali e dove si posizionano le diverse nazioni in termini di innovazione e capacitร produttiva.
4. Tecnologie Abilitanti e Innovazioni nel Settore dei Droni
L’evoluzione esponenziale del settore dei droni รจ intrinsecamente legata al progresso continuo delle tecnologie abilitanti. Queste innovazioni non solo migliorano le prestazioni delle piattaforme esistenti, ma aprono anche la strada a nuove tipologie di missioni e applicazioni, sia in ambito civile che militare.
Sistemi UAS (Uncrewed Aerial Systems): Tipologie e Capacitร
La classificazione dei sistemi UAS รจ vasta e dipende da molteplici fattori, tra cui dimensioni, autonomia, altitudine operativa e tipo di missione.
- MALE/HALE (Medium/High Altitude Long Endurance): Questi sistemi sono progettati per missioni di sorveglianza persistente e ricognizione strategica su vaste aree geografiche. Operano a medie o alte quote per periodi prolungati, spesso superiori alle 24 ore. Esempi includono il Falco Xplorer di Leonardo 17, l’MQ-9 Reaper di General Atomics 79, il Global Hawk/Triton di Northrop Grumman 82, il WZ-7 Soaring Dragon di AVIC 92 e l’Akฤฑncฤฑ di Baykar.13
- UCAV (Unmanned Combat Aerial Vehicles): Si tratta di droni specificamente progettati per missioni di combattimento. Sono spesso caratterizzati da capacitร di trasporto di armamenti significativi, avionica avanzata e, in alcuni casi, caratteristiche di bassa osservabilitร radar (stealth). Esempi di UCAV includono l’XQ-58 Valkyrie di Kratos 90, il Lumberjack di Northrop Grumman 84, il CH-7 di CASC 96, il Kฤฑzฤฑlelma di Baykar 99 e l’Anka-3 di TAI.101
- Droni Tattici: Questi sistemi sono generalmente di dimensioni piรน contenute rispetto ai MALE/HALE e sono impiegati per il supporto diretto alle unitร operative sul campo, fornendo capacitร ISR a corto e medio raggio. La loro agilitร e la capacitร di operare piรน vicino alle linee del fronte li rendono preziosi per la consapevolezza situazionale immediata. Esempi sono il Rapier di Sky Eye Systems 57, l’IA-17 di IDS 50 e l’AWHero di Leonardo.16
- VTOL (Vertical Take-Off and Landing): I droni VTOL, che possono essere sia ad ala fissa con capacitร di transizione al volo orizzontale sia ad ala rotante (elicotteri o multirotori), presentano il vantaggio significativo di non necessitare di piste di decollo e atterraggio. Questa caratteristica ne aumenta la flessibilitร operativa, consentendo il loro impiego da aree ristrette o da piattaforme navali. Esempi includono l’AWHero di Leonardo 19, l’IA-3 Colibrรฌ di IDS 48 e il JUMP 20 di AeroVironment.77
- Loitering Munitions (Droni Kamikaze): Queste munizioni intelligenti combinano le capacitร di sorveglianza di un drone con la capacitร di attacco di precisione di un missile. Possono circuitare sull’area bersaglio per un periodo prolungato, identificare e tracciare un obiettivo, e quindi attaccarlo distruggendosi nell’impatto. Hanno dimostrato una notevole efficacia in conflitti recenti. Esempi includono lo Switchblade di AeroVironment 88, l’Harop/Mini Harop di IAI 105, lo SkyStriker di Elbit Systems 109, lo Shahed-136 di HESA 111, e le munizioni “Small” e “Mini” sviluppate in Italia da MBDA in collaborazione con Sky Eye Systems e Siralab.60
Sistemi C-UAS (Counter-Uncrewed Aerial Systems): Un Mercato in Forte Crescita
La proliferazione dei droni, in particolare quelli a basso costo e facilmente reperibili, ha reso i sistemi C-UAS una componente indispensabile per la difesa di infrastrutture critiche, aree sensibili e forze militari. Un sistema C-UAS efficace si basa su un approccio multi-livello che integra diverse tecnologie:
- Rilevamento (Detection): La prima fase consiste nell’individuare la presenza di un drone ostile. Ciรฒ avviene attraverso una combinazione di sensori, tra cui radar specifici (come quelli integrati nel Falcon Shield di Leonardo 23, nel sistema NO-DRONE di IDS 52 o nel CPM RADAR-ONE 46), sensori elettro-ottici/infrarossi (EO/IR) per la conferma visiva (ad esempio, nel Falcon Shield 23), sensori a radiofrequenza (RF) che intercettano le comunicazioni tra il drone e il suo operatore (utilizzati da sistemi come S.EN.T.IN.EL di DroneZone 68 e ADRIAN/KARMA di ELT Group 38), e, in alcuni casi, sensori acustici.
- Identificazione e Tracciamento (Identification and Tracking): Una volta rilevata una potenziale minaccia, รจ necessario identificarla come drone e tracciarne il percorso. Questo processo si avvale di software di fusione dati che integrano le informazioni provenienti da piรน sensori, algoritmi di intelligenza artificiale per il riconoscimento automatico dei modelli (come nel sistema KARMA di ELT 42), e l’analisi delle comunicazioni RF per determinare il tipo di drone e la posizione del pilota.
- Neutralizzazione (Effector): La fase finale consiste nel neutralizzare la minaccia. Esistono due approcci principali:
- Soft Kill: Tecniche non distruttive che mirano a disabilitare il drone senza danneggiarlo fisicamente. Queste includono il jamming RF, che disturba i link di comando e controllo del drone e i segnali di navigazione GPS/GNSS (impiegato da sistemi come ADRIAN/KARMA 38, Falcon Shield 23 e i jammer di CPM Elettronica 46); lo spoofing GNSS, che inganna il sistema di navigazione del drone facendogli credere di trovarsi in un’altra posizione (caratteristica dell’ADRIAN 40); e il cyber takeover, che permette di prendere il controllo del drone ostile (una capacitร offerta da aziende come D-Fend Solutions 114).
- Hard Kill: Tecniche distruttive che mirano ad abbattere fisicamente il drone. Queste includono armi ad energia diretta (DEW), come i laser (ad esempio, il sistema LOCUST di BlueHalo integrato sullo Stryker C-UAS di Leonardo DRS 115); missili appositamente progettati o adattati (come i missili Hellfire impiegati dall’MQ-1C Gray Eagle in ruolo C-UAS 81); cannoni a tiro rapido con munizionamento specifico (ad esempio, il cannone XM914 da 30mm sullo Stryker C-UAS 115); e, piรน recentemente, proiettili a impulso elettromagnetico (EMP), come quelli previsti dal progetto SENTINEL finanziato dall’EDF.69
- Piattaforme Integrate: Per garantire mobilitร e prontezza operativa, i sistemi C-UAS sono sempre piรน spesso integrati su piattaforme mobili, come veicoli blindati (ad esempio, lo Stryker C-UAS di Leonardo DRS 115) o in soluzioni containerizzate o portatili per un rapido dispiegamento (come l’ADRIAN di ELT Group 40 o il Falcon Shield di Leonardo 23).
La crescente minaccia rappresentata dai droni, che non si limita piรน alla sola sorveglianza ma include anche capacitร di attacco diretto e operazioni in sciami, ha reso i sistemi C-UAS una capacitร militare e di sicurezza imprescindibile. La tendenza รจ verso soluzioni multi-layered, capaci di combinare sinergicamente diversi tipi di sensori ed effettori per affrontare un ampio spettro di minacce in ambienti operativi sempre piรน complessi e congestionati dallo spettro elettromagnetico. L’integrazione dell’intelligenza artificiale รจ fondamentale per consentire un’analisi rapida dei dati, la discriminazione tra minacce reali e falsi allarmi, e la prioritizzazione degli ingaggi. La mobilitร dei sistemi C-UAS 40 รจ un requisito sempre piรน stringente per garantire la protezione delle forze in movimento e per adattarsi dinamicamente all’evoluzione dello scenario tattico.
Droni Navali: USV e UUV per il Dominio Marittimo
Il dominio marittimo sta assistendo a una rapida integrazione di sistemi autonomi, sia di superficie (USV) che subacquei (UUV), destinati a rivoluzionare le operazioni navali.
- USV (Unmanned Surface Vehicles): Questi veicoli di superficie senza equipaggio sono impiegati per una vasta gamma di missioni, tra cui ISR, pattugliamento costiero e d’altura, guerra di mine (individuazione e neutralizzazione), lotta antisommergibile (ASW), supporto logistico e protezione di infrastrutture marittime critiche. Un esempio significativo รจ il SAND, sviluppato da IDS e ora parte dell’offerta di Fincantieri.26 Gli USV possono anche fungere da “nave madre” per il dispiegamento e il recupero di UUV, estendendone il raggio d’azione e le capacitร operative.
- UUV (Unmanned Underwater Vehicles): I veicoli subacquei autonomi sono cruciali per operazioni in un ambiente tradizionalmente opaco e difficile da penetrare. Le loro applicazioni includono la mappatura dei fondali marini, l’ISR subacqueo, la guerra di mine, la lotta antisommergibile, l’ispezione di condotte e cavi sottomarini. Fincantieri sta investendo significativamente nello sviluppo di queste capacitร .26
- Integrazione e Comando e Controllo: La gestione efficace di flotte eterogenee di droni navali richiede sistemi di comando e controllo avanzati. Piattaforme come l’Unmanned Management System (UMS) di Fincantieri/IDS 26 sono fondamentali per consentire operazioni coordinate multi-dominio, integrando dati provenienti da sensori aerei, di superficie e subacquei.
I droni navali stanno trasformando radicalmente le operazioni marittime, offrendo la possibilitร di una sorveglianza piรน persistente e capillare, una maggiore portata operativa e una significativa riduzione del rischio per il personale umano, specialmente in missioni pericolose come la caccia alle mine o la ricognizione in aree ostili. La sinergia e l’integrazione tra USV e UUV rappresentano una tendenza chiave: gli USV possono trasportare gli UUV in aree operative remote, fungere da stazioni di ricarica e da gateway di comunicazione per la trasmissione dei dati raccolti dagli UUV. Il dominio sottomarino, in particolare, รจ un’area di crescente competizione strategica. Gli UUV offrono un mezzo per monitorare e operare in questo ambiente in modo piรน discreto, persistente ed economico rispetto ai sottomarini tradizionali con equipaggio. L’interesse strategico manifestato da Fincantieri per questo settore 26 รจ di fondamentale importanza per l’Italia, data la sua posizione geografica centrale nel Mar Mediterraneo e le crescenti sfide alla sicurezza marittima in questa regione.
Sensoristica Avanzata, Intelligenza Artificiale (IA) e Autonomia
Le prestazioni e le capacitร dei moderni sistemi UAS sono strettamente dipendenti dalla qualitร e dalla sofisticazione dei sensori imbarcati, nonchรฉ dal livello di intelligenza artificiale e autonomia integrati.
- Sensoristica: I droni moderni sono equipaggiati con una vasta gamma di sensori. I payload elettro-ottici/infrarossi (EO/IR) ad alta risoluzione sono standard per la sorveglianza diurna e notturna. I radar ad apertura sintetica (SAR) consentono la mappatura del terreno e la sorveglianza ognitempo, anche attraverso la copertura nuvolosa (un esempio รจ il mini-SAR imbarcato sul Rapier X-SkySAR di Sky Eye Systems 57). Altri sensori includono LiDAR (Light Detection and Ranging) per la mappatura 3D di precisione, e suite di sensori per l’intelligence dei segnali (SIGINT, COMINT, ELINT), come quelle che possono essere integrate sul Falco Xplorer di Leonardo.18
- Intelligenza Artificiale (IA) e Apprendimento Automatico (Machine Learning): L’IA sta diventando una componente sempre piรน cruciale. Viene utilizzata per il riconoscimento automatico dei bersagli (ATR), l’analisi automatizzata di grandi volumi di dati raccolti dai sensori, la navigazione autonoma in ambienti complessi e non mappati, l’evitamento degli ostacoli, il supporto decisionale per gli operatori umani, e per abilitare operazioni coordinate in sciame di piรน droni.1 La collaborazione annunciata tra Leonardo e Baykar prevede un forte focus sull’integrazione dell’IA nei futuri sistemi UAS.11
- Autonomia Crescente: Si assiste a una progressiva evoluzione dei livelli di autonomia dei droni, che passano dalla semplice navigazione per waypoint a capacitร piรน complesse di pianificazione autonoma della missione e di auto-decisione in risposta a eventi imprevisti. Questo riduce il carico di lavoro cognitivo sull’operatore umano e abbrevia i tempi di reazione del sistema.118
- Guerra Elettronica (EW) e Cyber Security: Le capacitร di guerra elettronica, sia offensive (per disturbare i sistemi avversari) che difensive (per proteggere il drone stesso), sono sempre piรน integrate nelle piattaforme UAS e nei sistemi C-UAS (come dimostrato dalle soluzioni di ELT Group 38 e dal Falcon Shield di Leonardo 23). Parallelamente, cresce l’importanza della cyber security per proteggere i droni da tentativi di hacking o di presa di controllo non autorizzata, una minaccia sempre piรน concreta.119
La convergenza tra sensori sempre piรน sofisticati e miniaturizzati, algoritmi di intelligenza artificiale avanzati e livelli crescenti di autonomia sta portando alla creazione di droni sempre piรน capaci, intelligenti e versatili. Questi sistemi sono in grado di operare in ambienti complessi, dinamici e contestati con un intervento umano progressivamente ridotto. Se da un lato questa evoluzione offre vantaggi operativi significativi in termini di efficacia, persistenza e riduzione del rischio, dall’altro solleva importanti questioni di natura etica, legale e di controllo, specialmente per quanto riguarda l’impiego di sistemi armati dotati di elevata autonomia decisionale. Droni piรน autonomi possono reagire piรน rapidamente alle minacce emergenti, coprire aree piรน vaste in modo piรน efficiente e operare in sciami coordinati per sopraffare le difese avversarie o per eseguire compiti complessi.118 L’intelligenza artificiale puรฒ analizzare enormi quantitร di dati provenienti dai sensori per identificare pattern, anomalie e bersagli che potrebbero sfuggire a un operatore umano. Tuttavia, l’aumento dell’autonomia, in particolare nei sistemi d’arma letali, richiede lo sviluppo e l’adozione di quadri etici e normativi robusti per garantire un impiego responsabile e conforme al diritto internazionale. In questo scenario, la guerra elettronica assume un ruolo ancora piรน cruciale, sia per proteggere i propri assetti autonomi da interferenze o attacchi elettronici, sia per contrastare efficacemente i sistemi autonomi avversari.
5. Dinamiche di Mercato, Impatti Geopolitici e Iniziative Europee
Il settore dei droni รจ influenzato da complesse dinamiche di mercato, da profondi mutamenti geopolitici e da iniziative strategiche volte a rafforzare le capacitร industriali e di difesa, specialmente in Europa.
Tendenze di Investimento e Crescita del Mercato
Come precedentemente accennato, il mercato globale dei droni sta vivendo una fase di robusta crescita, con previsioni che indicano un valore di 73,95 miliardi di dollari entro il 2030.1 Questa espansione รจ sostenuta da ingenti investimenti provenienti sia dal settore governativo, in particolare per applicazioni di difesa e sicurezza, sia dal settore privato, che vede nei droni uno strumento per ottimizzare processi e creare nuovi servizi in ambiti commerciali e industriali.
Aziende leader a livello internazionale come AeroVironment e Kratos Defense & Security Solutions stanno registrando una crescita finanziaria costante, ampiamente supportata dalla forte domanda proveniente dal comparto della difesa.86 Nuovi attori focalizzati sull’innovazione, come Anduril Industries, stanno attraendo consistenti investimenti da parte di fondi di venture capital, a testimonianza dell’interesse del mercato per tecnologie di frontiera basate sull’intelligenza artificiale applicata alla difesa.86
In Italia, il mercato professionale dei droni ha raggiunto i 160 milioni di euro nel 2024, con un incremento del 10% rispetto all’anno precedente.3 Tuttavia, nonostante questa dinamica positiva, persistono alcune criticitร . In particolare, si registrano preoccupazioni riguardo alla soliditร finanziaria di alcune imprese, specialmente quelle operanti nel segmento emergente del trasporto persone (air-taxi). Inoltre, un dato significativo รจ che il 76% delle imprese del settore finanzia le proprie attivitร di Ricerca e Sviluppo (R&S) prevalentemente con risorse interne 3, una situazione che, a lungo termine, potrebbe limitare la capacitร di innovazione e la competitivitร , soprattutto per le PMI.
L’Influenza del Conflitto in Ucraina
Il conflitto in Ucraina ha rappresentato un punto di svolta per la percezione e l’impiego dei droni in ambito bellico, agendo come un potente catalizzatore per l’accelerazione tecnologica e la validazione operativa di nuove tattiche e sistemi.
- Accelerazione Tecnologica e Validazione Operativa: La guerra ha visto un impiego massiccio e innovativo di diverse tipologie di droni, inclusi sistemi commerciali adattati per uso militare, munizioni circuitanti (loitering munitions), droni FPV (First Person View) per attacchi di precisione a basso costo, e sistemi navali autonomi di superficie (USV) e subacquei (UUV).120 Questa sperimentazione sul campo ha fornito un feedback immediato agli sviluppatori, accelerando i cicli di innovazione.
- “Democratizzazione” della Potenza Aerea: L’uso estensivo di droni relativamente economici, spesso di derivazione commerciale, ha permesso all’Ucraina di contestare efficacemente lo spazio aereo e di colpire bersagli a lungo raggio, anche in profonditร nel territorio nemico, nonostante la superioritร aerea convenzionale russa.123 L’Ucraina รจ rapidamente emersa come una vera e propria “superpotenza” nella guerra con i droni, con un ecosistema industriale che, secondo alcune stime, conta oltre 200 aziende capaci di produrre milioni di droni all’anno.124
- Evoluzione delle Tattiche d’Impiego: Il conflitto ha consacrato l’uso dei droni per una vasta gamma di compiti, che vanno oltre la tradizionale ISR (Intelligence, Surveillance, Reconnaissance). I droni sono stati impiegati sistematicamente per la designazione di bersagli per l’artiglieria, per condurre attacchi diretti, per operazioni di guerra elettronica, per il minamento a distanza e per la valutazione dei danni (Battle Damage Assessment).121 Si รจ assistito anche allo sviluppo e all’impiego di droni terrestri autonomi (UGV – Unmanned Ground Vehicles).120
- Centralitร dei Sistemi C-UAS: La minaccia costante e pervasiva rappresentata dai droni avversari ha reso i sistemi C-UAS (Counter-Uncrewed Aerial Systems) una capacitร difensiva cruciale per la sopravvivenza sul campo di battaglia. Si รจ osservata un’evoluzione verso sistemi C-UAS sempre piรน mobili, integrati e capaci di affrontare minacce multiple e sciami di droni.120
- Impatto sulla Produzione Industriale: Il conflitto ha messo in luce la necessitร stringente di disporre di capacitร di produzione di massa per i droni e le relative munizioni, nonchรฉ di catene di approvvigionamento resilienti e sicure, capaci di sostenere un elevato rateo di consumo di questi assetti.123
- Supporto Internazionale all’Ucraina: Numerosi paesi hanno fornito droni all’Ucraina per sostenere il suo sforzo bellico. Tra questi, la Lettonia ha inviato droni FPV di produzione nazionale 125, e il Portogallo ha fornito droni prodotti dall’azienda Tekever.126 Per quanto riguarda l’Italia, le informazioni disponibili indicano che il nostro Paese ha autorizzato vendite di materiale militare all’Ucraina per un valore di 417 milioni di euro nel 2023, principalmente costituiti da munizioni e sistemi di difesa.127 Non emergono, tuttavia, indicazioni specifiche sulla fornitura diretta di droni di produzione italiana all’Ucraina dalle fonti analizzate.125
Il conflitto in Ucraina non si รจ limitato a validare l’importanza strategica e tattica dei droni nei conflitti moderni, ma ha anche agito come un immenso “laboratorio” a cielo aperto per lo sviluppo e la sperimentazione di nuove tecnologie, tattiche e contromisure. Le lezioni apprese da questo teatro operativo stanno influenzando rapidamente le dottrine militari, i programmi di acquisizione e le strategie industriali a livello globale, inclusa l’Italia, dove si osserva un crescente interesse per le capacitร ISR avanzate, le munizioni circuitanti e i sistemi C-UAS.71 La rapiditร di adattamento e innovazione osservata sul campo, spesso guidata “dal basso” attraverso l’impiego di droni FPV commerciali modificati e soluzioni improvvisate 121, sta sfidando i tradizionali e piรน lenti cicli di sviluppo e acquisizione dei sistemi di difesa. L’uso pervasivo di droni economici per missioni ISR e di attacco 123 ha dimostrato che la “massa” puรฒ avere un impatto decisivo, spingendo verso lo sviluppo di droni “attritable” (a basso costo e sacrificabili) e verso la capacitร di operare in sciami. La vulnerabilitร delle forze corazzate, delle infrastrutture critiche e delle concentrazioni di truppe agli attacchi condotti da droni ha reso i sistemi C-UAS una prioritร assoluta per tutte le forze armate moderne. L’industria della difesa รจ chiamata a rispondere con cicli di produzione piรน rapidi, soluzioni piรน economiche e scalabili, e una maggiore flessibilitร progettuale. L’esperienza ucraina nello sviluppo rapido e nell’adattamento di tecnologie commerciali per scopi militari 124 offre un modello alternativo, o quantomeno complementare, ai lunghi e costosi processi di R&S tradizionali.
Il Piano Europeo “Readiness 2030” e Altri Strumenti (EDF, EDIRPA, SAFE)
In risposta al mutato scenario geopolitico e alla crescente instabilitร ai confini dell’Europa, l’Unione Europea ha lanciato una serie di iniziative ambiziose volte a rafforzare la propria base industriale e tecnologica di difesa (BITD-E) e a migliorare la prontezza operativa degli Stati membri.
- Readiness 2030 (precedentemente noto come ReArm Europe): Si tratta di un’iniziativa strategica dell’UE che mira a mobilitare investimenti significativi, potenzialmente fino a 800 miliardi di euro, per incrementare la spesa per la difesa e potenziare le capacitร industriali europee nel settore.5 Il cambio di denominazione da “ReArm Europe” a “Readiness 2030” รจ avvenuto in seguito alle preoccupazioni espresse da alcuni Stati membri, tra cui l’Italia e la Spagna, riguardo a una connotazione ritenuta eccessivamente militaristica del nome originale.130
- Obiettivi del Piano: Gli obiettivi principali di “Readiness 2030” includono il colmare i gap capacitivi identificati a livello europeo, fornire un sostegno continuativo all’Ucraina, garantire la prontezza operativa dell’Europa entro il 2030 per affrontare scenari di crisi e conflitti, e stimolare gli appalti congiunti e gli acquisti di sistemi “europei” al fine di rafforzare la BITD-E e ridurre la dipendenza da fornitori extra-UE.5
- Aree Prioritarie di Investimento: Il piano identifica sette aree prioritarie per gli investimenti futuri: 1) difesa aerea e missilistica; 2) sistemi di artiglieria, munizioni e missili; 3) droni e sistemi contro-droni (C-UAS); 4) mobilitร militare; 5) intelligenza artificiale, tecnologie quantistiche, cyber security e guerra elettronica; 6) abilitatori strategici (come la logistica e le comunicazioni sicure); 7) protezione delle infrastrutture critiche.6 La chiara inclusione dei droni e dei sistemi C-UAS tra le prioritร sottolinea la crescente importanza di queste tecnologie per la sicurezza europea.
- SAFE (Security Action for Europe): ร un nuovo strumento finanziario proposto nell’ambito di “Readiness 2030”, concepito per mobilitare fino a 150 miliardi di euro sotto forma di prestiti a condizioni agevolate, da erogare agli Stati membri che ne facciano richiesta. Questi fondi sono destinati a finanziare investimenti urgenti in settori chiave della difesa, inclusi droni e sistemi C-UAS, preferibilmente attraverso meccanismi di appalto comune per favorire la cooperazione e le economie di scala.6
- EDF (European Defence Fund): Il Fondo Europeo per la Difesa, con un budget di 7,3 miliardi di euro per il periodo 2021-2027, รจ il principale strumento dell’UE per sostenere la ricerca e lo sviluppo (R&S) collaborativi nel settore della difesa.7 L’Italia si รจ dimostrata un beneficiario significativo dei fondi EDF. Leonardo, ad esempio, gioca un ruolo da protagonista, coordinando ben 13 progetti finanziati dall’EDF, tra cui l’importante iniziativa E-CUAS per lo sviluppo di un sistema anti-drone europeo.8 Il progetto SENTINEL, focalizzato su un sistema VSHORAD basato su proiettili EMP per il contrasto ai droni, รจ un altro esempio di progetto finanziato dall’EDF, sebbene coordinato da Cipro.69 Si osserva una crescente partecipazione delle PMI ai progetti EDF, che nel 2024 hanno rappresentato il 27% del totale dei finanziamenti allocati.9 ร inoltre previsto che l’Ucraina possa essere associata a progetti finanziati dall’EDF, favorendo il trasferimento di know-how e l’integrazione delle sue competenze.7
- EDIRPA (European Defence Industry Reinforcement through common Procurement Act): Questo programma mira a incentivare la cooperazione tra gli Stati membri negli appalti della difesa, al fine di coordinare e acquisire congiuntamente i prodotti e i sistemi di difesa piรน urgenti e critici, specialmente quelli resi necessari dalle lezioni apprese dal conflitto in Ucraina.132
- Impatto sull’Industria Italiana: Queste iniziative europee offrono significative opportunitร di finanziamento, collaborazione e accesso a nuovi mercati per le aziende italiane operanti nel settore dei droni e dei sistemi C-UAS. Tuttavia, emerge anche che l’Unione Europea importa ancora circa il 40% dei propri armamenti da paesi terzi, principalmente dagli Stati Uniti 134, il che indica la necessitร di un ulteriore e deciso rafforzamento della BITD-E. Una preoccupazione espressa da parte italiana riguarda il rischio che un’eccessiva focalizzazione del piano “Readiness 2030” sul fianco orientale dell’Europa possa distogliere risorse e attenzione dal fianco Sud (Mediterraneo), un’area di interesse strategico vitale per l’Italia.134
I piani europei come “Readiness 2030” e gli strumenti finanziari associati come l’EDF e il SAFE rappresentano un cambiamento potenzialmente epocale nel tentativo dell’Unione Europea di conseguire una maggiore autonomia strategica nel campo della difesa. Per l’industria italiana dei droni, questo si traduce in un potenziale aumento della domanda, sia a livello nazionale che attraverso programmi collaborativi europei. Tuttavia, comporta anche la necessitร di confrontarsi con una maggiore competizione a livello intra-europeo e di allineare le proprie strategie di sviluppo alle prioritร definite a Bruxelles, tra cui spiccano proprio i droni e i sistemi C-UAS. La vera sfida per l’Italia sarร quella di trasformare questi finanziamenti e queste opportunitร di collaborazione in capacitร industriali e operative durature, innovative e competitive su scala globale. L’enfasi posta dall’UE sullo “spendere meglio, insieme ed europeo” 6 mira a superare la tradizionale frammentazione del mercato della difesa nel continente. Per le aziende italiane, la partecipazione attiva a consorzi europei finanziati dall’EDF 8 รจ cruciale non solo per accedere a fondi per la R&S, ma anche per sviluppare tecnologie di prossima generazione in un contesto collaborativo, integrarsi nelle catene del valore europee e adottare standard comuni, fondamentali per garantire la futura interoperabilitร delle forze. Tuttavia, la capacitร del sistema-Paese di assorbire efficacemente questi fondi e di tradurli in prodotti competitivi e in una crescita industriale sostenibile dipenderร in larga misura da una chiara strategia industriale nazionale e dalla capacitร intrinseca delle aziende di innovare, scalare la produzione e internazionalizzarsi. La legittima preoccupazione italiana per un adeguato bilanciamento delle prioritร strategiche dell’UE, con un’attenzione specifica anche al “fianco Sud” 134, evidenzia la necessitร di un dialogo continuo tra Roma e Bruxelles per garantire che gli interessi nazionali siano adeguatamente rappresentati e perseguiti all’interno del quadro europeo.
Partecipazione Italiana ai Progetti EDF nel Settore Droni/C-UAS
L’Italia, attraverso le sue principali aziende della difesa e un vivace tessuto di PMI innovative, partecipa attivamente ai programmi di finanziamento del Fondo Europeo per la Difesa (EDF) nel settore dei droni e dei sistemi C-UAS, allineandosi cosรฌ alle prioritร strategiche definite dall’Unione Europea.
- Come giร evidenziato, Leonardo gioca un ruolo di primo piano, coordinando il progetto E-CUAS (European Counter Unmanned Aerial System).8 Questo progetto mira a sviluppare una soluzione europea avanzata per il contrasto alle minacce da droni, coinvolgendo un ampio consorzio di partner industriali e centri di ricerca.
- Il progetto SENTINEL, che si concentra sullo sviluppo di un sistema VSHORAD (Very Short-Range Air Defence) basato su proiettili a impulso elettromagnetico (EMP) per la neutralizzazione dei droni, รจ un altro esempio di iniziativa finanziata dall’EDF.69 Sebbene sia coordinato da un’entitร cipriota, tali progetti tipicamente coinvolgono consorzi multinazionali, e la partecipazione italiana, diretta o indiretta attraverso la catena di fornitura, รจ un aspetto da monitorare.
- L’EDF sta finanziando anche progetti focalizzati sullo sviluppo di droni avanzati guidati da intelligenza artificiale (come il progetto “Small UAS” che vede il coinvolgimento dell’Ucraina 7) e su sistemi terrestri e navali senza equipaggio (come i progetti iMUGS2 per veicoli terrestri autonomi e Eurosweep per lo sminamento navale autonomo 9). La presenza di aziende italiane in questi consorzi, o come fornitori di tecnologie chiave, rappresenta un’importante opportunitร .
- Iniziative di finanziamento piรน mirate, come il bando AUTOASSESS, sono specificamente rivolte a PMI e startup per lo sviluppo di soluzioni innovative nel campo delle ispezioni autonome e dei droni 135, offrendo un canale di supporto diretto all’innovazione proveniente da realtร piรน piccole ma tecnologicamente agili.
L’Italia, quindi, dimostra un coinvolgimento attivo e strategico nei programmi di finanziamento europei dedicati al settore dei droni e dei sistemi C-UAS. La leadership assunta da aziende come Leonardo in progetti di rilievo come E-CUAS 8 testimonia la competitivitร tecnologica italiana in settori chiave per la difesa europea. La partecipazione ai progetti EDF 7 non solo apporta risorse finanziarie preziose per la ricerca e lo sviluppo, ma favorisce anche la creazione di network di collaborazione con altri attori industriali e scientifici europei. Questo processo di integrazione nelle catene del valore a livello continentale e l’adozione di standard comuni sono cruciali per garantire la futura interoperabilitร dei sistemi di difesa e per rafforzare la competitivitร dell’industria italiana nel piรน ampio mercato europeo.
Tabella 3: Panoramica delle Principali Iniziative Europee per la Difesa e loro Rilevanza per il Settore Droni
Nome Iniziativa | Obiettivo Principale | Budget/Meccanismo di Finanziamento | Aree Prioritarie Rilevanti per i Droni | Esempi di Progetti Finanziati (con eventuale partecipazione italiana) | Impatto Potenziale sull’Industria Italiana |
Readiness 2030 (ex ReArm Europe) | Rafforzare la sicurezza e le capacitร industriali di difesa europee, colmare gap capacitivi, sostenere l’Ucraina. | Fino a 800 mld โฌ di investimenti complessivi (spesa nazionale + strumenti UE). | Droni e sistemi C-UAS, Difesa Aerea e Missilistica, IA, Cyber, Mobilitร Militare. | N.A. (quadro strategico generale). | Aumento della domanda, incentivi a investimenti nazionali ed europei, focus su acquisti “europei”. |
EDF (European Defence Fund) | Sostenere la R&S collaborativa nel settore della difesa, promuovere l’innovazione e la competitivitร della BITD-E. | 7,3 mld โฌ (2021-2027) tramite sovvenzioni a progetti collaborativi. | Droni e C-UAS, IA per analisi immagini satellitari, sistemi unmanned terrestri/navali, tecnologie dirompenti. | E-CUAS (coord. Leonardo), SENTINEL (VSHORAD EMP), Small UAS (con Ucraina), iMUGS2, Eurosweep. | Opportunitร di finanziamento per R&S, sviluppo di tecnologie avanzate, integrazione in consorzi europei, crescita PMI. |
SAFE (Security Action for Europe) | Mobilitare investimenti urgenti e massicci nella difesa attraverso appalti comuni. | Fino a 150 mld โฌ in prestiti a basso interesse agli Stati membri, finanziati sui mercati capitali. | Difesa missilistica, droni, cyber security (tra le aree chiave). | N.A. (strumento di finanziamento per appalti). | Potenziale aumento degli appalti per sistemi di difesa, inclusi droni/C-UAS, se l’Italia aderisce e presenta piani di investimento. |
EDIRPA (European Defence Industry Reinforcement through common Procurement Act) | Incentivare la cooperazione negli appalti della difesa tra Stati membri per acquisire prodotti critici. | Programma UE specifico per appalti congiunti. | Acquisizione coordinata di sistemi di difesa urgenti (potenzialmente droni/C-UAS se identificati come critici). | N.A. (meccanismo per appalti congiunti). | Opportunitร di partecipare a forniture su scala europea se i prodotti italiani sono selezionati in appalti congiunti. |
Questa tabella sintetizza le complesse iniziative dell’UE, rendendo piรน facile comprendere come i diversi programmi si interconnettono e quali opportunitร specifiche offrono per il settore dei droni in Italia ed Europa. ร fondamentale per analizzare il contesto politico-strategico in cui operano le aziende. Le varie iniziative UE (Readiness 2030, EDF, SAFE, EDIRPA) hanno acronimi e obiettivi che possono risultare di difficile interpretazione. Una tabella che li riassuma e li colleghi specificamente al settore droni (una delle aree prioritarie identificate 6) aiuta il lettore a cogliere rapidamente la portata dello sforzo europeo e le sue implicazioni per l’industria. Evidenziare la partecipazione italiana, come nel caso del progetto E-CUAS coordinato da Leonardo 8, dimostra il coinvolgimento attivo del paese in questo processo di rafforzamento della difesa europea.
6. Collaborazioni Strategiche e Prospettive Future per l’Industria Italiana
Il futuro dell’industria italiana dei droni sarร significativamente modellato dalla sua capacitร di stringere collaborazioni strategiche, sia a livello nazionale che internazionale, e di rispondere proattivamente alle tendenze tecnologiche emergenti e alle mutevoli esigenze del mercato.
Analisi di Joint Venture e Acquisizioni Chiave
Due recenti sviluppi hanno particolarmente catalizzato l’attenzione sul posizionamento dell’Italia nel panorama internazionale dei droni: la joint venture tra Leonardo e la turca Baykar, e l’acquisizione di Piaggio Aerospace da parte della stessa Baykar.
- Joint Venture Leonardo-Baykar: Come ampiamente discusso, questo accordo strategico prevede la creazione di una societร congiunta in Italia per la progettazione, lo sviluppo, la produzione e la manutenzione di sistemi UAS.10 L’intesa mira a combinare le piattaforme UAS di Baykar, come il drone da combattimento Akฤฑncฤฑ, con l’expertise di Leonardo nei sistemi di missione, nei payload sensoristici, nell’integrazione di intelligenza artificiale e nei processi di certificazione europei.12 Il primo prototipo frutto di questa collaborazione, basato sull’Akฤฑncฤฑ, รจ atteso entro un anno dalla firma dell’accordo.13 Gli stabilimenti Leonardo coinvolti (Ronchi dei Legionari, Torino, Roma Tiburtina, Nerviano) indicano un impegno infrastrutturale significativo.12 Le implicazioni di questa JV sono molteplici: per Leonardo, rappresenta un’opportunitร per accedere a tecnologie UAS mature e testate operativamente, e per rafforzare la propria offerta sul mercato europeo; per Baykar, costituisce una via privilegiata per penetrare il mercato della difesa europeo e per beneficiare delle competenze di Leonardo in sistemi complessi e certificazione. Si รจ anche ipotizzato un potenziale ruolo del caccia UCAV Kฤฑzฤฑlelma di Baykar come “Loyal Wingman” per il futuro caccia di sesta generazione GCAP, un’idea emersa durante le discussioni tra le parti.13
- Acquisizione di Piaggio Aerospace da parte di Baykar: Questa operazione, finalizzata nel dicembre 2024, ha posto fine a un lungo periodo di incertezza per la storica azienda aeronautica ligure.13 L’acquisizione da parte di un player globale come Baykar potrebbe portare a una rivitalizzazione delle capacitร produttive di Piaggio Aerospace. ร plausibile che gli stabilimenti di Villanova d’Albenga possano essere impiegati per l’assemblaggio di droni Baykar, o per la produzione di componenti destinati alla joint venture con Leonardo. Lo stesso Selรงuk Bayraktar ha menzionato Piaggio come una possibile opzione per l’assemblaggio dei droni della JV.13 Tuttavia, il futuro dei progetti autoctoni di Piaggio, come il P.1HH HammerHead e il P.2HH, rimane incerto e potrebbero essere assorbiti o sostituiti dalle linee di prodotto Baykar.
Queste mosse strategiche indicano una crescente interconnessione tra l’industria della difesa italiana e quella turca. La Turchia si รจ affermata come un attore NATO emergente e particolarmente dinamico nel settore dei droni, sebbene la sua politica estera possa talvolta presentare divergenze rispetto a quella di alcuni partner dell’Unione Europea. Questa situazione potrebbe generare dinamiche complesse all’interno dell’UE e della NATO, ma offre anche all’Italia opportunitร significative di diversificazione industriale, trasferimento tecnologico e rafforzamento delle proprie capacitร produttive, a condizione che tali collaborazioni siano gestite con una chiara visione strategica nazionale. Collaborare strettamente con un’azienda di successo globale come Baykar 13 puรฒ consentire all’Italia di accelerare lo sviluppo e la produzione di sistemi unmanned avanzati. Tuttavia, l’integrazione di un attore extra-UE cosรฌ significativo nell’ecosistema della difesa italiano ed europeo potrebbe sollevare, nel lungo periodo, questioni relative alla dipendenza tecnologica, al controllo delle esportazioni e all’allineamento strategico, specialmente se i droni prodotti dalla joint venture dovessero entrare in competizione con progetti prettamente europei come l’Eurodrone. Il CEO di Leonardo, Roberto Cingolani, ha tuttavia affermato che non vi sarร conflitto con il programma Eurodrone.13
Tendenze Tecnologiche Future e Risposta Italiana
L’industria dei droni รจ in continua e rapida evoluzione, spinta da innovazioni tecnologiche che ne espandono costantemente le capacitร e gli ambiti di applicazione. L’Italia sta cercando di posizionarsi per rispondere a queste tendenze:
- Sciami di Droni: Le operazioni coordinate di un gran numero di droni, spesso dotati di intelligenza artificiale per agire in modo autonomo o semi-autonomo, rappresentano una delle frontiere piรน avanzate della tecnologia UAS. Gli sciami possono essere impiegati per saturare le difese avversarie, per la sorveglianza distribuita su vaste aree, o per eseguire compiti complessi in modo collaborativo.118 Leonardo sta attivamente esplorando la creazione di sciami di UAV e, nell’ambito della joint venture con Baykar, si รจ discusso della possibilitร che il drone Akฤฑncฤฑ possa fungere da “nave madre” per guidare sciami di droni piรน piccoli.13
- Miniaturizzazione (Micro e Nano Droni): La tendenza verso la miniaturizzazione sta portando allo sviluppo di droni sempre piรน piccoli, talvolta delle dimensioni di un insetto. Questi micro e nano droni offrono vantaggi significativi in termini di furtivitร , capacitร di operare in ambienti confinati o interni, e possibilitร di eseguire attacchi chirurgici con danni collaterali minimi.118 L’Esercito Italiano sta giร sperimentando munizioni circuitanti di piccole dimensioni, come la “Mini” (un quadricottero), dimostrando un interesse per queste capacitร a livello tattico.60
- Maggiore Autonomia e Intelligenza Artificiale (IA): Come giร sottolineato, l’IA รจ un motore fondamentale dell’evoluzione dei droni. Algoritmi sempre piรน sofisticati consentono livelli crescenti di autonomia, dalla navigazione intelligente all’identificazione automatica dei bersagli, fino alla capacitร di prendere decisioni complesse in tempo reale. L’IA รจ considerata cruciale per il futuro del settore, e Leonardo ha indicato il suo “immenso backbone AI” come un punto di forza da valorizzare nella collaborazione con Baykar.13 A livello nazionale, l’88% delle imprese italiane del settore ritiene importante il potenziamento delle soluzioni basate sull’IA.3
- Connettivitร Avanzata (5G/6G): Per garantire un controllo affidabile e una trasmissione dati ad alta velocitร , specialmente per operazioni complesse o in ambienti congestionati, รจ fondamentale disporre di una connettivitร avanzata. L’83% delle imprese italiane del settore considera importante l’aumento della copertura delle reti 5G e delle future reti 6G per migliorare il controllo e la gestione dei droni.3
- Materiali Innovativi: La ricerca di materiali sempre piรน leggeri, resistenti e performanti รจ costante. L’impiego di compositi avanzati (come la fibra di carbonio e il Kevlar), leghe metalliche leggere (alluminio, titanio), e materiali emergenti come il grafene, รจ cruciale per migliorare l’efficienza aerodinamica, l’autonomia e la capacitร di carico dei droni. Si osserva anche un crescente interesse per materiali biodegradabili, in un’ottica di maggiore sostenibilitร ambientale della produzione.2
Potenziale per la Produzione di Massa e Sinergie con Altri Settori
La lezione proveniente da conflitti recenti, in particolare quello ucraino, ha evidenziato in modo inequivocabile la necessitร di produrre droni e sistemi correlati in grandi quantitร e a costi contenuti, per sostenere operazioni prolungate e per far fronte all’elevato tasso di attrito di questi assetti sul campo di battaglia.123 Questo imperativo sta spingendo l’industria a esplorare nuove tecniche produttive, come la stampa 3D (produzione additiva) per la prototipazione rapida e la realizzazione di componenti complessi, e lo stampaggio a iniezione per la produzione su larga scala di parti standardizzate.2
In questo contesto, emerge con forza il potenziale derivante da sinergie con altri settori industriali, in particolare con quello automotive. L’industria automobilistica possiede un vasto patrimonio di competenze nella gestione di processi di produzione di massa, nell’ottimizzazione delle catene di approvvigionamento globali, nell’integrazione di sistemi elettronici e meccanici complessi, e nel controllo qualitร su larga scala. Queste competenze sono direttamente trasferibili e applicabili alla produzione di droni, specialmente per i modelli destinati a un impiego diffuso. Un esempio concreto di questa tendenza รจ rappresentato dal gruppo tedesco Rheinmetall, che sta parzialmente riconvertendo alcuni dei suoi impianti dedicati alla componentistica automotive per la produzione di armi e munizioni, in risposta alla crescente domanda del settore difesa.137 Anche la joint venture tra Leonardo e la stessa Rheinmetall per la produzione di carri armati, menzionata come possibile modello ispiratore per l’alleanza Leonardo-Baykar 12, pur non riguardando direttamente i droni, suggerisce un modello di collaborazione intersettoriale che potrebbe essere replicato.
L’Italia, con un settore automotive di rilevanza internazionale e una base industriale manifatturiera avanzata e diversificata, possiede un notevole potenziale per sviluppare sinergie significative volte alla produzione di massa di droni e dei relativi componenti. L’industria automobilistica italiana รจ rinomata per la sua capacitร di gestire processi produttivi complessi e altamente automatizzati, e per la sua flessibilitร nell’adattarsi a nuove esigenze di mercato. Queste competenze sono direttamente applicabili alla produzione di droni su larga scala, che richiede l’assemblaggio di precisione di componenti elettronici, meccanici e software, spesso in grandi volumi. Tuttavia, per sbloccare appieno questo potenziale, sarebbero necessari investimenti mirati, una chiara strategia industriale a livello nazionale che incentivi tali collaborazioni, e la volontร di superare le tradizionali barriere culturali e operative che talvolta separano il settore civile da quello della difesa. Se un importante player come Rheinmetall 137 si sta giร muovendo in questa direzione in Germania, vi sono certamente lezioni preziose da apprendere e modelli da adattare al contesto italiano. La sfida principale consisterร nel creare ponti efficaci tra culture industriali diverse, nel superare eventuali ostacoli normativi o di mentalitร , e nel promuovere un trasferimento di tecnologie e competenze che possa beneficiare entrambi i settori.
Strategie Italiane per lo Sviluppo Post-Ucraina
Le lezioni apprese dal conflitto in Ucraina e le tendenze tecnologiche globali stanno plasmando la strategia italiana per lo sviluppo futuro del settore dei droni e dei sistemi di difesa correlati. Emerge un approccio multi-dimensionale che mira a rafforzare le capacitร nazionali, a integrarsi piรน efficacemente nei programmi europei e a stringere partnership internazionali strategiche.
- Focus sulle Capacitร C-UAS Unificate: Vi รจ una chiara spinta verso lo sviluppo e l’adozione di capacitร C-UAS standardizzate e interoperabili per tutte le Forze Armate, come indicato dal Requisito Operativo Preliminare del 2021.75
- Modernizzazione delle Capacitร ISR: L’acquisizione di sistemi moderni come il drone VTOL JUMP 20 di AeroVironment 77 segnala la volontร di potenziare le capacitร di intelligence, sorveglianza e ricognizione.
- Sviluppo di Munizioni Circuitanti Nazionali: L’investimento nello sviluppo di munizioni loitering “Mini” e “Small”, testate nell’ambito dell’esercitazione Volpe Bianca e frutto della collaborazione tra MBDA Italia, Sky Eye Systems e Siralab, indica l’intenzione di dotarsi di capacitร di attacco di precisione autoctone.60
- Partecipazione Attiva a Programmi Europei: L’Italia รจ attivamente coinvolta in iniziative come l’EDF e il piano “Readiness 2030”, che offrono opportunitร di finanziamento per la R&S e per colmare i gap capacitivi in un contesto collaborativo.8
- Rafforzamento delle Collaborazioni Internazionali: La joint venture tra Leonardo e Baykar 13 รจ l’esempio piรน eclatante di una strategia volta a stringere alleanze con partner tecnologicamente avanzati per accelerare lo sviluppo e l’accesso a nuovi mercati.
- Sviluppo del Mercato Civile Avanzato: Il Piano Nazionale per la Mobilitร Aerea Avanzata (AAM) 4 mira a creare un ecosistema favorevole anche per le applicazioni civili dei droni, che puรฒ generare ricadute positive sull’intera filiera industriale e sostenere lo sviluppo di competenze.
L’Italia sta quindi adottando una strategia complessa e articolata, che combina lo sviluppo di capacitร industriali e tecnologiche interne con una forte proiezione europea e internazionale. L’obiettivo รจ quello di rafforzare il proprio settore dei droni per rispondere efficacemente sia alle lezioni apprese dai conflitti piรน recenti sia alle tendenze tecnologiche che definiranno il futuro dei sistemi unmanned. L’enfasi posta sui sistemi C-UAS 75, sulla modernizzazione delle piattaforme ISR 77 e sullo sviluppo di munizioni circuitanti nazionali 71 risponde direttamente alle minacce e alle esigenze operative emerse con chiarezza dal conflitto ucraino. Parallelamente, la partecipazione attiva all’EDF 8 e la creazione di joint venture strategiche 13 mirano a sfruttare le opportunitร di finanziamento e collaborazione per accedere a tecnologie avanzate e a mercati piรน ampi. Lo sviluppo sinergico del mercato civile, promosso dal Piano Nazionale AAM 4, puรฒ contribuire a creare un ecosistema industriale piรน vasto e resiliente, sostenendo la crescita delle competenze e l’innovazione a beneficio dell’intero settore.
7. Conclusioni: Posizionamento dell’Italia e Sfide Future
L’analisi del panorama della produzione di droni in Italia e all’estero rivela un settore in rapida evoluzione, caratterizzato da una forte innovazione tecnologica, da dinamiche di mercato complesse e da profonde implicazioni geopolitiche. L’Italia, con il suo solido tessuto industriale e le sue competenze tecnologiche, si trova in una posizione interessante per cogliere le opportunitร offerte da questa trasformazione, pur dovendo affrontare sfide significative.
Sintesi delle Capacitร Italiane nel Contesto Globale
L’Italia vanta un’industria della difesa e aerospaziale matura e diversificata, con attori di calibro mondiale come Leonardo, Fincantieri ed Elettronica S.p.A., affiancati da un ecosistema di Piccole e Medie Imprese (PMI) innovative. Questa combinazione ha permesso lo sviluppo di una gamma apprezzabile di droni e sistemi C-UAS.
Tra i punti di forza dell’offerta italiana si annoverano sistemi MALE (Medium Altitude Long Endurance) come il Falco Xplorer di Leonardo, elicotteri a pilotaggio remoto (RUAS) per impieghi navali come l’AWHero (sempre di Leonardo), sistemi C-UAS avanzati e testati operativamente come il Falcon Shield (Leonardo) e l’ADRIAN/KARMA (ELT Group), droni navali di superficie (USV come il SAND di Fincantieri/IDS) e sottomarini (UUV e sottomarini compatti come l’S800 di Fincantieri), e droni tattici specializzati come la famiglia Rapier di Sky Eye Systems.
Tuttavia, un confronto con i leader globali โ Stati Uniti, Cina, Turchia e Israele โ evidenzia che l’Italia potrebbe non disporre, al momento, della stessa scala produttiva o della medesima ampiezza di sistemi da combattimento di primissima linea sviluppati in completa autonomia, come ad esempio gli UCAV (Unmanned Combat Aerial Vehicles) stealth o i droni ipersonici. Mentre questi attori internazionali hanno investito massicciamente e da piรน tempo in tali tecnologie, raggiungendo una posizione dominante in alcuni segmenti, l’Italia si sta muovendo attraverso collaborazioni e sviluppi mirati.
Opportunitร per l’Industria Nazionale
Nonostante la forte competizione, si delineano significative opportunitร per l’industria italiana dei droni:
- Programmi Europei (Readiness 2030, EDF, SAFE): Queste iniziative rappresentano una fonte cruciale di finanziamento per la Ricerca e Sviluppo (R&S), per gli appalti comuni e per lo sviluppo di capacitร collaborative a livello europeo.6 La prioritร assegnata ai droni e ai sistemi C-UAS all’interno di questi programmi apre spazi importanti per le aziende italiane.
- Collaborazioni Internazionali Strategiche: Joint venture come quella tra Leonardo e Baykar 13 possono accelerare il trasferimento tecnologico, garantire l’accesso a mercati piรน ampi e potenzialmente portare nuova produzione e competenze in Italia.
- Domanda Globale e Nazionale Crescente: Le lezioni apprese dai recenti conflitti e l’emergere di nuove minacce stanno alimentando una domanda sostenuta di droni e, soprattutto, di sistemi C-UAS, sia a livello internazionale che per le esigenze delle Forze Armate italiane.
- Mercato Dual-Use e Applicazioni Civili Avanzate: L’espansione delle applicazioni civili dei droni, come previsto dal Piano Nazionale per la Mobilitร Aerea Avanzata (AAM) in settori quali ispezioni, logistica e trasporto 3, puรฒ creare un mercato interno piรน robusto, sostenere l’ecosistema industriale e favorire lo sviluppo di tecnologie con potenziali ricadute anche nel settore della difesa.
Sfide Future
Per capitalizzare appieno queste opportunitร , l’industria italiana dovrร affrontare una serie di sfide complesse:
- Competizione Globale Intensa: Il mercato dei droni รจ caratterizzato da una forte concorrenza da parte di attori internazionali consolidati, che beneficiano spesso di ingenti investimenti pubblici e di un forte supporto statale, nonchรฉ da nuovi attori emergenti particolarmente aggressivi.
- Sostenibilitร Finanziaria della R&S: La tendenza di molte PMI italiane a finanziare le attivitร di R&S prevalentemente con risorse interne 3 puรฒ rappresentare un limite alla capacitร di innovazione continua e a lungo termine, rendendo piรน difficile competere con aziende che possono contare su maggiori capitali di rischio o su un piรน robusto sostegno pubblico alla ricerca.
- Frammentazione e Scala Produttiva: Nonostante la presenza di grandi player, il tessuto industriale italiano nel settore dei droni potrebbe beneficiare di un ulteriore consolidamento per raggiungere una scala produttiva e una massa critica sufficienti a competere efficacemente sui grandi contratti internazionali e a soddisfare esigenze di produzione di massa.
- Quadro Normativo e Accettazione Sociale: Sebbene l’accettazione sociale dell’impiego dei droni sia in miglioramento, la maturitร del quadro normativo, specialmente per le operazioni complesse e in spazi aerei congestionati, รจ ancora percepita come un ostacolo da molte imprese.3 Lo sviluppo di corridoi aerei dedicati (U-space) รจ considerato fondamentale per il futuro del settore.3
- Equilibrio tra Collaborazione e Sovranitร Tecnologica: Le collaborazioni internazionali sono essenziali per la crescita e l’accesso a tecnologie avanzate, ma รจ cruciale bilanciarle con la necessitร di mantenere e sviluppare una solida base di sovranitร tecnologica a livello nazionale ed europeo, evitando eccessive dipendenze da fornitori esterni.
- Velocitร di Adattamento alle Minacce Emergenti: Il settore della difesa, e in particolare quello dei droni, deve dimostrare una notevole agilitร e capacitร di innovare rapidamente per rispondere all’evoluzione continua delle minacce e delle tecnologie impiegate dagli avversari, come ampiamente dimostrato dal conflitto in Ucraina.120
Considerazioni Finali
L’industria italiana dei droni si trova a un punto di svolta cruciale. Possiede le competenze tecnologiche, la base industriale e le opportunitร strategiche per rafforzare significativamente il proprio ruolo sia nel contesto europeo che su scala globale. Il successo futuro dipenderร dalla capacitร del sistema-Paese di sfruttare appieno le opportunitร offerte dai programmi di finanziamento europei, di stringere partnership internazionali che portino valore aggiunto in termini di tecnologia e accesso ai mercati, di investire con continuitร in innovazione e R&S, e di creare un ambiente normativo e industriale che favorisca la crescita, la scalabilitร produttiva e la competitivitร .
La vera sfida per l’Italia sarร quella di evolvere da una solida base di competenze tecnologiche e da una serie di prodotti di nicchia, seppur di eccellenza, verso una capacitร industriale piรน integrata, coesa e scalabile. ร necessario non solo sviluppare prototipi avanzati, ma anche essere in grado di produrre sistemi completi in quantitร significative e a costi competitivi, per soddisfare la crescente domanda nazionale ed europea. In questo processo, sarร fondamentale evitare una frammentazione degli sforzi e una potenziale eccessiva dipendenza da singoli partner tecnologici o da tecnologie chiave provenienti dall’estero. La creazione di sinergie efficaci tra i grandi campioni nazionali e il dinamico tessuto delle PMI innovative, supportata da una visione strategica chiara a livello governativo e da un utilizzo oculato e strategico dei fondi europei, sarร determinante. Altrettanto importante sarร la capacitร di attrarre, formare e trattenere talenti e competenze specialistiche, un fattore abilitante menzionato anche nei piani europei attraverso la proposta di un “Defence Industry Skills action plan”.6 Solo attraverso un approccio sistemico e coordinato l’Italia potrร trasformare il suo potenziale nel settore dei droni in una leadership concreta e duratura.
Bibliografia
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