Aziende Italiane Settore Spazio: Chi Sono, Cosa Fanno, una Ricchezza da Sfruttare

Si parla tanto di come rilanciare l’economia italiana: uno dei principali modi è quello di puntare sull’ alta tecnologia. Purtroppo Noi non abbiamo grandi aziende di altissima tecnologia ne abbiamo alcune si, come le aziende del settore spazio che ora Vi andiamo a presentare, ma sono poche e relativamente piccole confrontante con i mostri di capitale americani o cinesi ( se escludiamo Leonardo che però è una holding e si occupa anche di altro)

ll settore spaziale italiano è composto da un tessuto industriale variegato, che include grandi imprese, piccole e medie imprese (PMI) e start-up. Secondo il “Catalogo dell’Industria Spaziale Italiana” 2021-2022, pubblicato dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), il settore comprende 153 aziende: 21 grandi imprese, 105 PMI e 21 start-up.

Un’analisi di Intesa Sanpaolo del 2021 ha mappato 286 imprese italiane nel settore spaziale, evidenziando una prevalenza di aziende giovani, nate dopo il 2000, e di piccole dimensioni, con fatturati inferiori ai 2 milioni di euro.

Il fatturato complessivo del settore spaziale italiano è stimato intorno a 1,6 miliardi di euro annui, con circa 6.000 addetti impiegati.

Tra le principali aziende del settore si distinguono:

  • Thales Alenia Space Italia: joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%), con circa 2.300 dipendenti in Italia e un fatturato di 775,6 milioni di euro nel 2021.
  • Avio: specializzata nella propulsione spaziale, con sede a Colleferro, ha registrato ricavi di 312 milioni di euro nel 2021.
  • Argotec: azienda torinese specializzata nella produzione di microsatelliti e volo umano nello spazio, che ha recentemente inaugurato il nuovo quartier generale “SpacePark” a San Mauro Torinese.

È importante notare che il settore spaziale italiano è in continua evoluzione, con una crescente partecipazione di start-up e PMI che contribuiscono all’innovazione e alla competitività del paese in ambito internazionale.

Le più grandi aziende italiane del settore spazio

Ecco una tabella che riassume le principali aziende italiane nel settore spaziale, con informazioni su numero di dipendenti, fatturato, sede e capitale sociale:

AziendaDipendentiFatturato (milioni €)SedeCapitale Sociale (milioni €)
Leonardo S.p.A.( LDO )50.00014.135 (2022)Roma2.543,86
Thales Alenia Space Italia S.p.A.2.767940 (2023)Roma204,01
Avio S.p.A.1.216357 (2022)Colleferro (Roma)90,76
Telespazio S.p.A.2.500564 (2017)Roma50,00
Argotec S.r.l.100+NDTorinoND
SITAEL S.p.A.350NDMola di Bari (Bari)ND
D-Orbit S.p.A.160+3,4 (2021)Fino Mornasco (Como)ND
OHB Italia S.p.A.200+NDMilanoND
ALTEC S.p.A.250NDTorinoND
Airbus Italia100+NDRomaND

Note:

  • Leonardo S.p.A.: Multinazionale attiva nei settori dell’aerospazio, difesa e sicurezza.
  • Thales Alenia Space Italia S.p.A.: Joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%), specializzata in soluzioni spaziali.
  • Avio S.p.A.: Azienda leader nella propulsione spaziale e nei lanciatori.
  • Telespazio S.p.A.: Fornisce servizi satellitari e soluzioni geospaziali.
  • Argotec S.r.l.: Specializzata in ingegneria spaziale e produzione di microsatelliti.
  • SITAEL S.p.A.: Azienda focalizzata su satelliti di piccole dimensioni e tecnologie spaziali avanzate.
  • D-Orbit S.p.A.: Fornisce servizi di trasporto e rilascio di satelliti in orbita.
  • OHB Italia S.p.A.: Filiale italiana del gruppo OHB, attiva in sistemi satellitari e tecnologie spaziali.
  • ALTEC S.p.A.: Centro di eccellenza per la fornitura di servizi ingegneristici e logistici per missioni spaziali.
  • Airbus Italia : Azienda specializzata in progettazione e sviluppo di sistemi spaziali e telecomunicazioni.

ND: Dato non disponibile pubblicamente.

Progetti in corso di un certo rilievo

Le aziende italiane nel settore spaziale sono impegnate in numerosi progetti che spaziano dalle infrastrutture spaziali alla progettazione di satelliti, sistemi di propulsione, e sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative per l’esplorazione spaziale e le telecomunicazioni. Leonardo S.p.A., una delle aziende più importanti nel panorama spaziale italiano, è coinvolta in progetti che mirano a sviluppare tecnologie per la sicurezza e la difesa, oltre che per l’osservazione della Terra. Tra i suoi progetti chiave, Leonardo è parte del programma Copernicus, l’iniziativa europea che permette il monitoraggio ambientale attraverso immagini satellitari, contribuendo con tecnologie avanzate per i payload e strumenti ottici.

Thales Alenia Space Italia, grazie alla collaborazione tra Thales e Leonardo, si distingue nella produzione di moduli pressurizzati per la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) e nella partecipazione al programma europeo ExoMars, che ha l’obiettivo di esplorare Marte alla ricerca di tracce di vita passata o presente. La società lavora anche su satelliti di telecomunicazione e missioni scientifiche per esplorare altri pianeti, portando l’Italia in prima linea nella cooperazione spaziale internazionale. Thales Alenia Space ha inoltre sviluppato componenti per il programma Artemis della NASA, che mira a riportare l’uomo sulla Luna, e per il Gateway Lunare, una stazione spaziale orbitante che fungerà da base per le future missioni lunari e marziane.

Avio S.p.A., leader nella propulsione spaziale, è nota per il lanciatore Vega, un sistema di lancio per satelliti piccoli e medi sviluppato in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Il lanciatore è particolarmente apprezzato per la sua capacità di trasportare carichi in orbite diverse ed è utilizzato per missioni scientifiche e di osservazione della Terra. Avio è anche impegnata nello sviluppo del Vega C, una versione migliorata e più potente, pensata per incrementare la competitività europea nel settore dei lanci spaziali.

D-Orbit S.p.A. è una giovane azienda innovativa che si focalizza sulla gestione e rilascio di satelliti in orbita. D-Orbit ha sviluppato il satellite ION, un “tug” orbitale che rilascia i satelliti nel punto esatto richiesto dai clienti, riducendo significativamente i tempi e i costi della messa in orbita. Inoltre, l’azienda sta lavorando su soluzioni per la rimozione dei detriti spaziali, uno dei temi più rilevanti nel settore per garantire un uso sostenibile dello spazio. Questo approccio ha reso D-Orbit un attore rilevante nel segmento emergente dei servizi in orbita.

Argotec, con sede a Torino, è specializzata nella costruzione di microsatelliti e nella ricerca di tecnologie innovative per il volo umano nello spazio. Recentemente, Argotec ha lanciato il proprio microsatellite, ArgoMoon, destinato a monitorare e trasmettere immagini di missioni spaziali dalla regione lunare. L’azienda è anche coinvolta nello sviluppo di moduli abitabili che potranno supportare missioni di lunga durata nello spazio, con particolare interesse verso missioni di esplorazione della Luna e Marte.

Infine, SITAEL S.p.A., una delle maggiori aziende private italiane nel settore dei satelliti di piccole dimensioni, si concentra su tecnologie di propulsione elettrica e sistemi satellitari avanzati. SITAEL è parte del progetto PLATiNO, un’iniziativa dell’Agenzia Spaziale Italiana per la costruzione di una piattaforma satellitare di piccole dimensioni per applicazioni scientifiche, di osservazione terrestre e telecomunicazioni. Con queste iniziative, SITAEL sta promuovendo l’uso di tecnologie all’avanguardia per ridurre i costi e incrementare le capacità delle piattaforme satellitari di nuova generazione.

Questi progetti mostrano il contributo significativo e diversificato delle aziende italiane nel settore spaziale, coprendo tutte le fasi di una missione spaziale: dalla progettazione e costruzione dei satelliti e dei lanciatori, alla gestione e manutenzione in orbita, fino allo sviluppo di tecnologie per la futura esplorazione dello spazio profondo.

Aziende Italiane settore Spazio: l'Italia va sullo Spazio

Perchè l’economia italiana dovrebbe puntare sullo Spazio:

Puntare di più sul settore spaziale ( cioè facendo più investimenti, per esempio ) potrebbe offrire all’economia italiana diversi benefici, sia diretti sia indiretti. Uno dei vantaggi principali sarebbe la creazione di posti di lavoro qualificati, ( quindi lavoro ben pagato ) che spazierebbero dalla ricerca scientifica all’ingegneria, dalla produzione tecnologica avanzata alla gestione dei dati. La space economy, infatti, richiede personale altamente specializzato in discipline come l’ingegneria aerospaziale, l’informatica e le scienze dei materiali, favorendo così lo sviluppo di un capitale umano con competenze avanzate, essenziale per stimolare altri settori tecnologici e industriali in Italia.

Inoltre, il settore spaziale ha un impatto positivo sull’innovazione, che si traduce in progressi tecnologici con applicazioni in molti ambiti della vita quotidiana. Ad esempio, i satelliti sono fondamentali per le telecomunicazioni, la navigazione, il monitoraggio del cambiamento climatico e la gestione delle risorse naturali. Investire nello spazio permette all’Italia di posizionarsi come un fornitore di tecnologie e servizi satellitari, con potenziali ricadute nei settori delle telecomunicazioni, agricoltura, gestione delle emergenze e sicurezza nazionale. Questo tipo di innovazione crea anche opportunità per le piccole e medie imprese, che possono sviluppare nuove tecnologie da applicare nello spazio e, successivamente, adattarle per usi terrestri.

Puntare sullo spazio avrebbe inoltre un effetto di rafforzamento della competitività internazionale dell’Italia. Il settore spaziale è altamente strategico, con paesi come gli Stati Uniti, la Cina e le nazioni europee che investono notevoli risorse in questo campo per mantenere il loro vantaggio tecnologico e strategico. Per l’Italia, incrementare gli investimenti nello spazio significherebbe consolidare la propria presenza in missioni internazionali, come quelle dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), e rendere il paese più autonomo nelle tecnologie spaziali. Questo rafforzamento delle competenze nazionali porterebbe l’Italia a competere in modo più efficace con altri paesi, permettendole di ottenere contratti internazionali e aumentare le esportazioni tecnologiche.

Un maggiore impegno verso il settore spaziale stimolerebbe anche l’economia locale. Le infrastrutture necessarie, come i laboratori di ricerca, i centri di produzione e le basi di lancio, comportano investimenti nelle regioni in cui sono situati, generando un indotto economico per le comunità circostanti e incentivando altre aziende a investire in quelle aree. Ciò promuove lo sviluppo delle aree coinvolte, contribuendo a ridurre il divario tra le regioni e a rafforzare la coesione territoriale.

Infine, l’investimento nello spazio è spesso considerato un settore a lungo termine, capace di offrire ritorni economici sostenibili e stabili. La crescente domanda di tecnologie spaziali per l’osservazione della Terra, le telecomunicazioni e la navigazione fa sì che il settore possa continuare a crescere e a fornire opportunità anche in periodi di crisi economica. La space economy, quindi, rappresenta un investimento lungimirante e sostenibile che potrebbe contribuire a rendere l’economia italiana più resiliente e meno dipendente da settori tradizionali.

In sintesi, puntare sul settore spaziale non solo permetterebbe all’Italia di rimanere al passo con le principali economie mondiali, ma creerebbe anche occupazione qualificata, innovazione tecnologica, competitività internazionale e uno sviluppo economico più equilibrato e sostenibile nel lungo periodo.

Autore

  • massy biagio

    Fondatore di Economia Italiacom e Finanza Italiacom è divulgatore finanziario e trader.