Quanti Soldi Erediteranno i Giovani Italiani da Genitori/Nonni Boomers

Uno studio condotto dalla società di investimenti immobiliari Knight Frank evidenzia un fenomeno ampiamente riconosciuto: le generazioni più anziane hanno accumulato livelli di ricchezza senza precedenti. I tassi di proprietà della casa sono ai massimi storici, le pensioni pubbliche hanno ridotto significativamente la povertà tra gli anziani e, dall’era del baby boom post-Seconda Guerra Mondiale a oggi, l’economia globale ha sperimentato una crescita precedentemente inimmaginabile.

Questo periodo di prosperità non solo è stato senza precedenti, ma è anche difficile da capire a cosa porterà. Inoltre, un aspetto interessante di questo scenario è l’avvicinarsi del momento in cui la ricchezza accumulata verrà tramandata attraverso l’eredità, elevando probabilmente il benessere medio a livelli ancora più alti.

Negli Stati Uniti, che spesso fungono da precursori delle tendenze osservate in altri paesi, la Silent Generation (quelli nati prima della seconda guerra mondiale) e i Baby Boomers (nati tra il 1946 e il 1964) detengono insieme il 65% della ricchezza nazionale. Ciò indica una significativa concentrazione di risorse finanziarie all’interno di queste generazioni più anziane, suggerendo che i trasferimenti di ricchezza attraverso l’eredità potrebbero potenzialmente portare ad un aumento dei livelli medi di ricchezza, riflettendo tendenze economiche e demografiche più ampie in tutto il mondo.

 

Poiché le generazioni nate tra il 1981 e il 1996, note come Millennials, ereditano la ricchezza dalle generazioni più anziane, si prevede che si verifichi un significativo trasferimento di ricchezza. È probabile che questo cambiamento si traduca in una concentrazione ancora maggiore della ricchezza tra pochi individui. La ragione di ciò è duplice: il declino demografico ha portato a maggiori eredità pro capite a causa di un numero ridotto di pari tra i quali viene divisa la ricchezza. La tendenza verso l’eredità della ricchezza rispetto all’innovazione sta diventando sempre più pronunciata, evidenziando un problema urgente nella distribuzione della ricchezza non solo in termini di ricchezza individuale ma anche tra generazioni diverse.

Quanti Soldi ai Giovani Italiani che Ereditano da Genitori/Nonni Boomers
i 30enni di oggi entro 20 anni avranno la bellezza di 5.000 miliardi di euro, cioè 2,5 volte il PIL italiano

In Italia, ad esempio, la disparità nella distribuzione della ricchezza tra le generazioni è marcata, con gli individui sopra i 65 anni che detengono una ricchezza lorda di circa 300.000 euro, compresi gli immobili, rispetto a poco più della metà di tale importo per quelli di età compresa tra i 25 e i 34 anni. sottolinea il problema attuale della concentrazione della ricchezza in poche mani, spesso mettendo in ombra la discussione sulla distribuzione intergenerazionale della ricchezza.

In Italia, i tassi di povertà sono significativamente più alti tra i giovani rispetto agli anziani, con gli individui sotto i 35 anni che hanno il doppio delle probabilità di trovarsi in povertà assoluta rispetto a quelli sopra i 65 anni. Questo normale squilibrio nella distribuzione della ricchezza ostacola la vita dei giovani, poiché molti non hanno i mezzi finanziari per perseguire le proprie aspirazioni. Anche quando i giovani hanno accesso ai fondi, spesso è attraverso il sostegno familiare, che porta alla dipendenza dai genitori per l’approvazione di progetti di vita che richiedono investimenti finanziari. Questa dipendenza dalla ricchezza familiare può scoraggiare l’indipendenza e l’innovazione, soprattutto in un mercato del lavoro difficile, privo delle opportunità e della stabilità del passato.

Questa disparità economica contribuisce a far sì che un numero crescente di giovani italiani entri nelle fila dei Neet (Not in Education, Employment, or Training), che ormai raggiunge quasi 1,5 milioni di individui sotto i 35 anni. La consapevolezza di non dover costruire un futuro in autonomia, poiché finché si può fare affidamento su un’eredità, funge da ulteriore deterrente all’innovazione e alla volontà di assumersi dei rischi. In un mercato del lavoro che rende difficile distinguersi e non offre né opportunità né stabilità passata, molti giovani finiscono per aumentare il numero di coloro che non studiano, non lavorano, non si formano.

Questo passaggio discute l’efficienza di un sistema sociale che sostiene il ricambio generazionale, evidenziando le sfide affrontate dai giovani italiani in un contesto in cui la ricchezza è in gran parte immobilizzata tra le generazioni più anziane e le opportunità per i giovani sono scarse.

Si calcola che i 30enni italiani di oggi erediteranno qualcosa come 5.000 miliardi di euro

Questo scenario soffoca l’innovazione e l’evoluzione economica, poiché i giovani con idee promettenti spesso trovano maggiori incentivi a trasferirsi all’estero a causa della mancanza di risorse finanziarie disponibili a livello nazionale per lo sviluppo di progetti innovativi. La situazione è aggravata dal fatto che gli italiani sono tra coloro che risparmiano molto ma investono poco, assumendosi complessivamente meno rischi, rendendo estremamente difficile per i giovani imprenditori raccogliere capitali per le loro iniziative senza un significativo sostegno familiare.

il fenomeno non ‘ solo italiano qnai, sembra che in tutte le società più ricche ci sia una carena demografica e di contro una ricchezza delle persone più anziane rispetto a quelle più giovani-L’unica cosa che si può veramente fare con questa notizia economica è cercare di prreparare i giovani ereditieri a gestire tutta quell massa di soldi che arriveranno in modo da non trovarsi con un pugno di mosche dopo pochi anni da aver avuto le proprie eredità.

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