Ferragni vs. Safilo: L’azienda non Migliora

All’indomani dello scandalo del pandoro Balocco, Safilo è stata la prima a rescindere ufficialmente il contratto con Chiara Ferragni, citando non meglio specificate violazioni contrattuali.

La collaborazione con l’influencer, avviata a settembre 2021 per la linea eyewear di Ferragni, si è conclusa poco dopo lo scoppio della polemica.

Cos’è Safilo:

L’azienda italiana Safilo è attiva nel settore dell’occhialeria. In particolare, è specializzata nella progettazione, produzione e commercializzazione di occhiali da vista e da sole. Safilo è un importante produttore di occhiali, offrendo una vasta gamma di marchi di moda e di lusso. L’azienda collabora con numerosi designer e brand di prestigio per creare e distribuire occhiali che spaziano dai modelli di alta gamma a quelli più accessibili.

Oltre alla produzione e alla distribuzione di occhiali, Safilo è coinvolta anche nella gestione di licenze per la produzione di occhiali da sole e da vista per marchi di moda rinomati. L’azienda ha un’ampia presenza globale e opera a livello internazionale, contribuendo significativamente al mercato degli accessori per la vista.

Ferragni vs. Safilo: L'azienda non Migliora
Ferragni vs. Safilo: L’azienda non Migliora

Safilo lascia Ferragni ma la situazione non migliora

Sebbene non sia chiaro se la linea di occhiali a marchio Ferragni abbia contribuito più ai benefici che ai costi ai dati finanziari di Safilo, la società ha registrato un significativo calo della performance azionaria, perdendo il 41% del suo valore nel corso del 2023.

Nonostante i continui sforzi di ristrutturazione di Safilo dal 2019, la società continua ad affrontare sfide in borsa, con il prezzo delle sue azioni che ha chiuso a 0,91 euro il 29 dicembre 2023.

Nonostante le difficoltà azionarie di Safilo, l’azienda ha fatto progressi nel suo risanamento finanziario, ponendo fine a un lungo periodo di perdite e rifinanziando con successo un debito bancario di 300 milioni di euro dopo un aumento di capitale nel 2021.

La chiusura dello stabilimento di Longarone nel 2023 ha segnato una pietra miliare nel piano di rilancio del gruppo.

Sebbene Safilo abbia realizzato utili nei primi nove mesi del 2023, con ricavi che hanno raggiunto i 785 milioni di euro e un margine industriale di 58 milioni, i livelli di redditività dell’azienda rimangono relativamente bassi rispetto ai colossi del settore.

Si prevede che l’utile netto di Safilo per l’intero anno sarà leggermente inferiore a quello del 2022, con circa 1,076 miliardi di euro di ricavi e un utile netto poco superiore ai 10 milioni di euro.

Sebbene il piano di risanamento dell’azienda sembri efficace, Safilo deve affrontare la sfida di migliorare la propria redditività, che è in ritardo rispetto ai leader del settore.

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