Juventus Calciomercato 2025-26 : Riassunto

Il “calciomercato Juventus” dell’estate 2025 entra nel vivo: tra nuovi acquisti, cessioni eccellenti e voci di mercato, i bianconeri ridisegnano la rosa in vista della stagione 2025-26.

La Juventus si prepara ad affrontare la nuova annata con importanti novità sia in campo che in società. Dopo aver faticosamente centrato la qualificazione in Champions League, il club ha avviato un rinnovamento: Igor Tudor è confermato in panchina, mentre Damien Comolli guida la dirigenza nel ruolo di direttore generale. L’obiettivo è tornare competitivi in Serie A ed Europa, anche in vista dell’imminente Coppa del Mondo per Club, lavorando sul mercato estivo per rinforzare la squadra. Di seguito analizziamo tutte le operazioni ufficiali in entrata e in uscita del calciomercato Juventus 2025-2026, i rumors più attendibili su possibili movimenti futuri (supportati da fonti autorevoli come Sky Sport, Fabrizio Romano, Gazzetta dello Sport, ecc.), la rosa attuale con la probabile formazione titolare, il bilancio economico di spese e incassi, i commenti degli esperti sul mercato bianconero e un focus sui reparti rinforzati o ancora da completare. Chiudiamo con cosa aspettarsi nei prossimi giorni dal mercato juventino.

Acquisti ufficiali della Juventus 2025-26

Il terzino João Mário firma il suo nuovo contratto con la Juventus, alla presenza del DG Comolli. Il portoghese arriva dal Porto per circa 12,6 milioni di euro, legandosi ai bianconeri fino al 2030.

La campagna acquisti estiva della Juventus 2025 non ha lesinato colpi, puntando su giocatori giovani ma già rodati. Ecco gli acquisti ufficiali (a titolo definitivo, salvo diversa indicazione) fin qui confermati, con nome, ruolo, squadra di provenienza e costo:

• Jonathan David – Attaccante – dal Lille – Arrivo a parametro zero (svincolato). Grande colpo a costo zero: l’attaccante canadese classe 2000 ha firmato un quinquennale fino al 2030. David era conteso sul mercato, ma Fabrizio Romano ha confermato l’accordo totale col giocatore, che a luglio si è legato ai bianconeri dopo le visite mediche. Si tratta di un bomber mobile e prolifico (58 gol nelle ultime tre stagioni in Ligue 1), pronto ora a misurarsi con la Serie A.
• Lloyd Kelly – Difensore centrale/Sinistro – dal Newcastle – 17,5 milioni € (trasferimento con riscatto esercitato). Il 26enne inglese, già nel giro bianconero in prestito, è stato riscattato per rafforzare il pacchetto arretrato. Dotato di fisicità e velocità, Kelly può giocare sia da centrale mancino sia da terzino sinistro all’occorrenza. L’investimento da 17,5 milioni evidenzia la fiducia riposta in lui.
• Pierre Kalulu – Difensore centrale/Destro – dal Milan – 14,3 milioni € (riscatto esercitato). Altro innesto difensivo giovane (23 anni) ma già esperto: Kalulu, francese ex Milan, era arrivato a Torino a gennaio e la Juventus ha deciso di confermarlo a titolo definitivo. Il costo dell’operazione si attesta sui 14,3 milioni. Grazie alla sua duttilità (può giocare anche terzino destro) e all’esperienza internazionale maturata, Kalulu va a rinforzare la difesa a tre di Tudor.
• Francisco Conceição – Ala/Attaccante esterno – dal Porto – 30,4 milioni € (più bonus 1,6 mln). Dopo un anno in prestito, la Juve ha deciso di puntare forte sul giovane talento portoghese (figlio d’arte, classe 2002). Conceição ha firmato fino al 2030, con un’operazione complessiva da 32 milioni (30,4 milioni pagabili in 4 anni, più 1,6 di bonus). Decisiva la volontà del giocatore di restare a Torino: tornato al Porto a fine prestito, ha subito spinto per il trasferimento definitivo in bianconero. L’esterno offensivo, rapido e tecnico, sarà una pedina importante per aumentare la creatività sulle fasce.
• João Mário Neto Lopes – Difensore (terzino destro) – dal Porto – 11,4 milioni € + 1,2 mln oneri (totale ~12,6 mln). Terzino destro portoghese di 25 anni, João Mário sbarca alla Juve dopo aver vinto tutto in patria con il Porto. Il club ha ufficializzato il suo acquisto a titolo definitivo: 11,4 milioni pagabili in quattro esercizi, più 1,2 milioni di oneri accessori. Ha firmato fino al 2030 e indosserà la maglia numero 25. Con la sua spinta sulla fascia e l’esperienza internazionale accumulata (181 presenze col Porto), andrà a colmare il vuoto sulla destra lasciato dall’addio di Cuadrado.
• Nicolás “Nico” González – Attaccante esterno – dalla Fiorentina – 28,1 milioni € (operazione di riscatto). L’argentino 27enne è diventato bianconero a tutti gli effetti dopo il prestito della scorsa stagione. Infatti, nel maggio 2025 la Juventus ha esercitato l’obbligo di acquisto, versando 28,1 milioni per il cartellino di Nico (8 milioni già pagati per il prestito 2024-25 e 25 milioni per il riscatto condizionato, poi divenuto obbligatorio). Nonostante un primo anno altalenante (5 gol e 4 assist), González resta un giocatore di talento e la Juve conta su di lui per dare imprevedibilità all’attacco sulle corsie. Curiosità: con questa operazione la Fiorentina ha realizzato una plusvalenza e la Juve dovrà corrispondere un ulteriore bonus fino a 5 milioni al verificarsi di determinate condizioni.
• (Ritorni dal prestito): Da segnalare anche diversi rientri in rosa di giocatori precedentemente in prestito ad altre squadre: il centrale Daniele Rugani (dall’Ajax), l’esterno Filip Kostic (dal Fenerbahçe), i centrocampisti Filippo Sersanti (dalla Reggiana) e Enzo Barrenechea (dal Frosinone), l’attaccante Matías Soulé (dal Frosinone), oltre a giovani come Compagnon, Pecorino, Miretti (dopo l’esperienza al Genoa) e il difensore uruguaiano Facundo González (reduce da prestiti a Feyenoord e Genoa). Questi giocatori non costituiscono “nuovi acquisti” sul mercato, ma sono di fatto volti nuovi (o di ritorno) a disposizione di Tudor per la stagione 2025-26. In particolare, Tiago Djaló – difensore portoghese prelevato dal Lille nel 2024 – rientra dopo un anno in prestito al Porto e cercherà di giocarsi le sue carte in bianconero.

Ecco una tabella riepilogativa degli acquisti estivi Juventus 2025-2026:

Nota: in corsivo i giocatori rientrati da prestiti (nessun esborso sul mercato estivo). Tra gli acquisti con esborso, vanno segnalati anche due giovanissimi prospetti classe 2007 aggregati al vivaio: il terzino Leo Bamballi (dal Lione) e il centrale Grady Makiobo (dal Club Bruges), colpi in ottica futura.

Cessioni ufficiali della Juventus 2025-26

Sul fronte cessioni, la Juventus ha operato sia per fare cassa con alcuni giovani emergenti, sia per snellire la rosa da giocatori fuori dal progetto. Ecco le uscite ufficiali dell’estate bianconera (con nome, destinazione e incasso per il club):

• Nicolò Fagioli – al Fiorentina – 13,5 milioni € (riscatto obbligatorio). Il centrocampista classe 2001, reduce dalla squalifica per betting, non tornerà a Torino: la Fiorentina ha centrato la Conference League e ciò ha fatto scattare l’obbligo di riscatto del suo prestito. I viola pagheranno 13,5 milioni (in tre esercizi) più 2,5 milioni di bonus possibili, e alla Juve spetta anche il 10% di una futura rivendita. Per la Juventus si tratta di una plusvalenza importante (oltre 13 milioni), anche se resta il rammarico di perdere un talento cresciuto in casa.
• Nicolò Rovella – al Lazio – 17 milioni € (riscatto). Dopo l’ottima stagione in prestito ai biancocelesti, il regista 22enne è stato acquistato a titolo definitivo dalla Lazio per 17 milioni. Rovella era parte dell’affare che l’anno scorso portò Pellegrini a Roma, e la Juve monetizza ora la sua cessione garantendosi anche una futura percentuale su eventuale rivendita. In maglia bianconera aveva trovato poco spazio, mentre a Roma è esploso guadagnandosi la conferma.
• Luca Pellegrini – al Lazio – 4 milioni € (riscatto). Anche il terzino sinistro romano, 26 anni, rimane alla corte di Sarri dopo il prestito: la Lazio lo ha riscattato per circa 4 milioni. Per Pellegrini – cresciuto nel vivaio della Roma e poi passato alla Juve nel 2019 – si chiude così l’esperienza bianconera, durante la quale non è mai riuscito a imporsi definitivamente (anche a causa di alcuni infortuni).
• Samuel Mbangula – al Werder Brema – 10 milioni € (+ 2 mln bonus). È la cessione più remunerativa tra i giovani della Next Gen: l’esterno belga classe 2004 si trasferisce in Bundesliga a titolo definitivo. L’accordo con il Werder è stato ufficializzato per 10 milioni pagabili in 4 anni, più eventuali 2 milioni di bonus. Si tratta di un’operazione record per il club tedesco (Mbangula è il loro secondo acquisto più costoso di sempre). Per la Juve significa una plusvalenza di circa 6,9 milioni netti. Mbangula, protagonista nell’Under23, non aveva ancora debuttato in prima squadra, ma la sua velocità ha attirato gli osservatori tedeschi garantendo una bella entrata nelle casse juventine.
• Alberto “Digão” M. Costa – al Porto – 15 milioni € (+1 mln bonus). Il difensore centrale brasiliano classe 2003, colonna della Juventus Next Gen, saluta per tornare in patria calcistica (ha passaporto portoghese) firmando col Porto. Il trasferimento frutta 15 milioni più 1 di bonus alla Juve, generando una plusvalenza di circa 2,3 milioni netti. L’operazione è legata all’affare Joao Mário: di fatto Porto e Juve hanno compensato parte dei costi scambiandosi Costa e Joao Mário.
• Hans Nicolussi Caviglia – al Venezia – (prestito con obbligo ~13,5 mln). Il centrocampista valdostano, 23 anni, dopo sei mesi in prima squadra Juve (conditi anche da una Coppa Italia vinta) è stato ceduto al neopromosso Venezia. La formula è un prestito con obbligo di riscatto in caso di salvezza, fissato attorno ai 13-14 milioni. Nicolussi era un prodotto del vivaio molto stimato, ma la folta concorrenza in mediana ha portato la società a cederlo, garantendosi comunque un incasso importante in caso di permanenza dei lagunari in A.
• Mattia De Sciglio – svincolato (fine contratto). Il terzino 30enne, in bianconero dal 2017, ha visto il proprio contratto scadere a giugno senza rinnovo. De Sciglio lascia la Juventus dopo 6 stagioni (105 presenze) segnate da molti infortuni e da un rendimento spesso discusso. Attualmente è free agent e valuta offerte, con destinazione probabile all’estero per rilanciarsi.

Tra le altre operazioni minori: il portiere Carlo Pinsoglio (storico terzo portiere) ha rinnovato per un ultimo anno, mentre Wojciech Szczęsny – nonostante l’arrivo di Di Gregorio – è rimasto in rosa almeno per ora (il polacco potrebbe comunque partire nel 2026 a fine contratto). L’Under23 ha ceduto diversi giovani in prestito: l’attaccante Emanuele Pecorino al Südtirol, l’ala Mattia Compagnon al Venezia (prestito con obbligo), il difensore Dean Huijsen al Sassuolo (prestito biennale), e altri prospetti minori a club di B e C. Inoltre, il centrocampista Enzo Barrenechea è passato in prestito con diritto al Frosinone (dove aveva già giocato), e l’attaccante Kaio Jorge proseguirà il recupero dal grave infortunio lontano da Torino (in prestito al Brasile, all’Atletico Mineiro). Infine, Leonardo Bonucci – fuori rosa – ha rescisso il contratto nell’estate 2024 (ora gioca all’Union Berlino), mentre Paul Pogba è ancora fermo per squalifica doping (contratto sospeso).

Di seguito la tabella riepilogativa delle principali cessioni estive 2025:

Nota: importi indicativi riferiti alle fonti ufficiali e di stampa. Nel caso di Fagioli, la Fiorentina aveva già pagato 2,5 mln per il prestito oneroso nel 2024, più 13,5 mln ora per il riscatto. Alcune cessioni sono prestiti con obbligo a determinate condizioni (come Nicolussi) i cui ricavi matureranno al verificarsi delle clausole. La Juventus ha inoltre liberato diversi esuberi senza indennizzo (es. Arthur Melo e Filip Kostic sono al momento ancora in rosa ma entrambi fuori dal progetto: se ne riparlerà più avanti o a gennaio).

Rumors di mercato: acquisti e vendite in trattativa

Naturalmente, il calciomercato Juventus non si esaurisce con le operazioni già ufficiali. Diversi rumors autorevoli indicano trattative in corso sia in entrata sia in uscita. Ecco una panoramica delle voci più attendibili, con le relative fonti:

• Randal Kolo Muani – (attaccante, PSG): Dopo i 6 mesi in prestito a Torino tra gennaio e giugno 2025 (esperienza positiva con 7 gol in Serie A), la Juventus sta lavorando per trattenere Kolo Muani anche nella stagione 2025-26. Secondo La Gazzetta dello Sport, il DS Giuntoli ha avviato colloqui con il PSG per un nuovo prestito annuale con diritto di riscatto fissato a circa 40-45 milioni. L’idea sarebbe di dilazionare l’investimento, assicurandosi l’attaccante francese almeno per un altro anno. Kolo Muani dal canto suo si è detto felice alla Juve e disponibile a restare. La trattativa però è legata anche ad altre uscite in attacco (vedi Vlahović). Fonti: Sky Sport ha confermato i contatti col PSG, e Giuntoli pubblicamente ha ammesso “c’è la volontà di proseguire con lui, vedremo a fine anno”.
• Dusan Vlahović – (attaccante in uscita): Il futuro del bomber serbo è uno dei nodi del mercato bianconero. Con l’arrivo di David e il possibile rinnovo di Kolo Muani, la Juve potrebbe sacrificare Vlahović per fare cassa. Il suo contratto scade nel 2026 e al momento ogni dialogo per il rinnovo è fermo. Diverse squadre sono interessate: in Italia il Milan di Allegri (suo mentore alla Juve) lo tiene d’occhio e avrebbe già sondato il terreno, mentre all’estero restano vigili club di Premier League e la solita suggestione Bayern. Goal.com riporta che l’agente di Vlahović (Ristić) ha avuto un summit a Torino per cercare soluzioni. La Juve chiede almeno 50-60 milioni per non fare minusvalenza. Capire il destino di Vlahović è cruciale: come ha sottolineato Fabio Capello, “il club ha la spada di Damocle del caso Vlahović: non si è ancora capito come finirà”. La sua eventuale cessione sbloccherebbe altre operazioni in entrata.
• Victor Osimhen – (attaccante, Napoli): Il nome è clamoroso, ma secondo Gazzetta Giuntoli sogna il colpo Osimhen per rifondare l’attacco. Il nigeriano, capocannoniere dello scudetto napoletano 2023, è attualmente in una situazione particolare: dopo attriti sul rinnovo, il Napoli lo ha mandato in prestito al Galatasaray fino a fine stagione, ma difficilmente resterà lì. In estate tornerà a Napoli e potrebbe essere ceduto. La Juventus si è già iscritta alla corsa, forte anche degli ottimi rapporti di Giuntoli col giocatore (lo portò lui al Napoli). L’operazione sarebbe costosissima (Osimhen vale oltre 100 milioni), perciò è subordinata a cessioni eccellenti (appunto Vlahović) e alla concorrenza estera. Per ora è più un sogno che una trattativa concreta, ma la suggestione esiste.
• Jadon Sancho – (ala, Manchester Utd): Dall’Inghilterra è trapelato che il Manchester United avrebbe offerto Sancho a vari club, tra cui la Juventus, per trovargli una nuova sistemazione. Fabrizio Romano ha rivelato che la Juve avrebbe valutato un possibile scambio coinvolgendo tre suoi giocatori per arrivare all’ala inglese. Sancho, 25 anni, è in rotta con Ten Hag e gradirebbe rilanciarsi altrove; il suo stipendio elevato è un ostacolo, ma un prestito con diritto di riscatto potrebbe essere discusso. Al momento resta una voce di sfondo: la Juve darebbe priorità ad altre operazioni (ad esempio prendere un centrocampista) prima di aggiungere un altro esterno d’attacco, ruolo dove ci sono già Chiesa (ceduto nel 2024), Nico González, Weah e Conceição.
• Nahuel Molina – (terzino destro, Atletico Madrid): Nome accostato alla Juve a inizio estate, quando ancora l’arrivo di Joao Mário non era certo. L’argentino ex Udinese piace da tempo, ma l’Atletico chiede molto e alla fine i bianconeri hanno virato su soluzioni più economiche per la fascia (appunto Joao Mário e il rientro di Barbieri dalla NextGen). Salvo sorprese, la pista Molina non è più calda, anche perché la Juve ora in quel ruolo è coperta.
• Wilfried Ndidi / Morten Hjulmand – (centrocampisti): Per la mediana si sono fatti diversi nomi. Sky ha parlato di un interesse per Hjulmand, ex Lecce ora allo Sporting CP, come vice-Locatelli in regia. Altro profilo monitorato è Ndidi del Leicester, incontrista in scadenza 2024 che potrebbe rappresentare un’occasione a basso costo. Tuttavia, con Thuram e Locatelli titolari, e il ritorno di Barrenechea, le priorità a centrocampo dipenderanno dalle eventuali uscite (se partisse ad esempio McKennie, oggi reintegrato). Questi restano quindi obiettivi secondari e nessuna trattativa avanzata è in corso al momento.
• Filip Kostic – (esterno sinistro, in uscita): Dopo un primo anno brillante, Kostic nella scorsa stagione ha perso spazio (complice l’ascesa di Cambiaso e l’arrivo di Weah). La Juve starebbe valutando la cessione del 30enne serbo, che ha mercato in Arabia Saudita. Secondo Calciomercato.com, alcuni club sauditi hanno manifestato interesse e potrebbero farsi avanti con offerte concrete. In Europa, per ora, non si registrano pretendenti forti (Kostic ha ingaggio alto e non è più giovanissimo). La dirigenza bianconera sarebbe disposta a lasciarlo partire per una cifra intorno ai 10-15 milioni. Juvefc.com sottolinea come il giocatore, pur utile per esperienza, non sia più indispensabile e una buona offerta verrebbe accettata. Kostic per ora è in rosa, ma rischia di essere ai margini: la sua situazione andrà risolta entro fine mercato, altrimenti potrebbe essere ceduto in un secondo momento (mercati come quello saudita chiudono più tardi).
• Altre voci: Tra gli altri nomi emersi vi sono il difensore Leonardo Balerdi (Marsiglia) e il giovane centrale Giovanni Dragusin (ex Juve, ora al Genoa) come possibili rinforzi low-cost in difesa; il centrocampista Teun Koopmeiners – che in realtà è già bianconero, acquistato un anno fa dall’Atalanta per ~30 mln – è stato curiosamente accostato a voci di scambio (si era ipotizzato di inserirlo in trattative, ma il giocatore è poi rimasto). Sul fronte uscite minori, Weston McKennie potrebbe ricevere offerte dalla Bundesliga (l’americano piace al Dortmund), Moise Kean interessa a club turchi ma la Juve lo considera utile come riserva d’attacco, mentre Arkadiusz Milik ha ricevuto sondaggi dalla MLS ma per ora resta come alternativa offensiva. Inoltre, tra i pali, Mattia Perin è seguito da società di Premier League come affidabile secondo portiere: la Juve però lo ritiene fondamentale come 12° uomo e difficilmente lo lascerà andare.

In sintesi, i prossimi obiettivi di mercato della Juventus potrebbero essere un grande attaccante (qualora partisse Vlahović), la conferma di Kolo Muani e magari un ulteriore innesto in difesa o a centrocampo in caso di occasione. Molto dipenderà dalle cessioni: come spesso accade, “entra uno se esce uno”. I tifosi restano con il fiato sospeso in attesa di possibili sorprese last-minute, memori che la sessione estiva chiuderà solo il 1° settembre.

Rosa attuale e probabile formazione titolare 2025-2026

Con gli acquisti e i rientri descritti, la rosa attuale della Juventus per la stagione 2025-26 risulta profondamente rinnovata rispetto a un anno fa. Mister Tudor sembra orientato a confermare il modulo 3-4-2-1 (o 3-5-2 in alcune varianti) già sperimentato nel finale della scorsa stagione. Vediamo dunque la formazione tipo che potrebbe schierare la Juventus, reparto per reparto, alla luce degli innesti:

• Portiere: la novità tra i pali è Michele Di Gregorio, 28 anni, reduce da due ottime stagioni al Monza. Arrivato già nel 2024 in prestito oneroso (4,5 mln) con obbligo di riscatto a 13,5 mln, Di Gregorio ha convinto tutti (è stato il portiere con più parate in Serie A 2023/24) e ora sarà il titolare. Alle sue spalle ci sono il fidato Mattia Perin (vice di esperienza) e l’eterno terzo Carlo Pinsoglio, simbolo dello spogliatoio.
• Difesa: con l’addio di capitan Danilo (tornato in Brasile al Flamengo) e di Bonucci, la retroguardia juventina ha cambiato volto e ringiovanito l’età media. Il perno resta Gleison Bremer, leader del terzetto arretrato. Alla sua destra è pronto Federico Gatti, in crescita dopo l’ultima stagione. Sulla sinistra invece dovrebbe agire Pierre Kalulu, dotato di velocità e abilità nell’impostare. Questi tre compongono la linea titolare a tre. Ma Tudor avrà ampia scelta: Lloyd Kelly, mancino naturale, contenderà il posto a Kalulu o Gatti a seconda delle esigenze, portando fisicità e piedi educati. Daniele Rugani rappresenta un’opzione d’esperienza per far rifiatare Bremer (Rugani conosce bene i meccanismi della difesa a 3). Inoltre c’è curiosità per Tiago Djaló, finalmente arruolabile dopo l’infortunio: il portoghese può esplodere come jolly difensivo (centrale o laterale). Completano il reparto i giovani Dean Huijsen (ceduto però in prestito) e Koni De Winter (rientrato dal Genoa ma destinato a una cessione in prestito/definitiva). Nel complesso, la difesa sembra sufficientemente rinforzata dagli acquisti di Kalulu e Kelly, anche se Fabio Capello ha suggerito che servirebbe forse ancora un difensore centrale di spessore per aumentare l’affidabilità del reparto.
• Centrocampo: in mezzo al campo la Juventus può contare su un mix di giovani e giocatori maturi. In cabina di regia giocherà Manuel Locatelli, ormai stabilmente adattato a play davanti alla difesa. Al suo fianco, come mezzala box-to-box, spazio a Khéphren Thuram: il 24enne francese (figlio d’arte, acquistato dal Nizza nel 2024) è considerato da Capello “un grande centrocampista” e l’uomo che può dare fisicità e strappi in mediana. Thuram abbina corsa e tecnica e dovrà far dimenticare Paul Pogba. Sugli esterni di centrocampo agiranno a destra João Mário, terzino di spinta, e a sinistra Andrea Cambiaso, rivelazione della scorsa stagione per continuità e assist. Cambiaso, 23 anni, ha di fatto scalzato Kostic nelle gerarchie grazie alla sua freschezza. Le alternative sugli esterni non mancano: a sinistra c’è sempre Filip Kostic (se resterà) oppure l’americano Timothy Weah, che può giocare su entrambe le fasce e garantisce velocità e cross; a destra il giovane Tommaso Barbieri (21 anni) può crescere all’ombra di Joao Mário. In mezzo, invece, la coperta è leggermente corta in termini di qualità: oltre ai titolari Locatelli-Thuram, le riserve sono Weston McKennie (rientrato dal Leeds e reintegrato, utile per dinamismo), Nicolò Rovella (ceduto però alla Lazio), Denis Zakaria (venduto l’estate scorsa), e i giovani Fabio Miretti ed Enzo Barrenechea. È evidente che manca forse un centrocampista di livello internazionale in grado di dare fosforo e inserimenti: non a caso Capello ha evidenziato che alla Juve “servirebbe un grande centrocampista” per il salto di qualità. Per ora ci si affiderà alla crescita di Thuram e Miretti, sperando nel rilancio di un Douglas Luiz (se rimanesse) o in un colpo last-minute.
• Trequarti/Attacco: nel modulo 3-4-2-1, la Juventus prevede due rifinitori alle spalle di un’unica punta. Al momento i favoriti per giostrare sulla trequarti sono Nicolás González e il talento classe 2005 Kenan Yıldız. Nico González, ora riscattato a titolo definitivo, dovrà dimostrare il suo valore dopo una prima annata di ambientamento: dotato di dribbling e tiro, può agire sia largo che da seconda punta centrale. Al suo fianco scalpita Yıldız, turco-tedesco dalla classe cristallina, che Tudor ha già lanciato a più riprese. Yıldız ha impressionato in precampionato e potrebbe essere la sorpresa, anche se la giovane età suggerisce prudenza (potrebbe alternarsi con altre opzioni). Infatti, in quelle posizioni avanzate possono giostrare anche Federico Chiesa (ceduto però un anno fa al Liverpool), Matías Soulé (appena rientrato, ma forse destinato a un nuovo prestito), nonché Moise Kean all’occorrenza (in un attacco a due). Senza dimenticare Tommaso Milani e Giuseppe Turco, giovani fantasisti dalla NextGen che si allenano con i grandi.
• Prima punta: in attacco, il riferimento avanzato sarà presumibilmente Jonathan David. Il nuovo acquisto canadese porta in dote velocità, fiuto del gol e capacità di dialogo coi compagni. Tudor lo vede bene come terminale offensivo mobile nel suo 3-4-2-1, un po’ sulla falsariga del Alexis Sanchez che ebbe a Marsiglia. David dovrà adattarsi alla Serie A (Capello avverte: “in Italia è un’altra storia” riguardo ai bomber stranieri), ma i suoi numeri a Lille fanno sperare i tifosi. Accanto a lui, o meglio, in alternativa a lui, resta per ora Dušan Vlahović – qualora non venga ceduto. Se il serbo dovesse rimanere, è ipotizzabile anche un cambio di modulo al 3-5-2 in determinate partite, con David e Vlahović schierati insieme in avanti. Inoltre c’è Arkadiusz Milik, recuperato dall’infortunio estivo: il polacco, se in forma, può dare esperienza e soluzioni diverse (forte di testa, bravo a fare da sponda). Infine, va citato Randal Kolo Muani: se la Juventus riuscirà a confermarlo, il francese contenderebbe il posto da titolare a David, oppure potrebbe addirittura giocare insieme a lui in un tandem molto rapido. Kolo Muani ha impressionato nei 6 mesi a Torino e la società vorrebbe puntare ancora su di lui; averlo di nuovo in rosa alzerebbe notevolmente il livello del reparto offensivo.

Probabile formazione titolare (3-4-2-1): Di Gregorio; Gatti, Bremer, Kalulu; Joao Mario, Locatelli, K. Thuram, Cambiaso; N. González, Yıldız; David.
A disposizione: Szczęsny, Perin (p); Kelly, Rugani, Djaló (d); Weah (esterno d/s), Kostic (est. s), McKennie, Miretti (c); Soulé, Kean (seconda punta/ala); Milik, Vlahović (a). – Allenatore: Igor Tudor.

(Modulo alternativo 3-5-2 in caso di due punte: fuori Yıldız, dentro Vlahović accanto a David; mezzala aggiuntiva McKennie per irrobustire il centrocampo).

Questa rosa ampia permetterà a Tudor di affrontare al meglio tutte le competizioni (Serie A, Champions e Mondiale per Club a dicembre). Il tecnico croato avrà l’imbarazzo della scelta in alcuni reparti, mentre dovrà gestire con attenzione altri dove la coperta è un po’ corta (come la mediana, specie se arriveranno infortuni o squalifiche). Molto dipenderà anche dall’eventuale arrivo o partenza last-minute di qualche top (un addio di Vlahović o Kostic e i relativi sostituti, ad esempio, cambierebbero gli equilibri).

Totale speso e incassato finora nel calciomercato estivo

Dal punto di vista finanziario, il mercato estivo 2025 della Juventus ha visto un notevole impegno economico sul fronte acquisti, parzialmente compensato da alcune cessioni importanti. Facciamo il punto sui totali di spesa e incassi fin qui (aggiornati a oggi):

Totale acquisti (spese): circa 104-105 milioni di euro. Questa è la somma dei principali investimenti: 28,1 mln per Nico González, 17,5 per Kelly, 14,3 per Kalulu, ~32 per Conceição, 12,6 per Joao Mário, più eventuali bonus. Da notare che una parte di queste operazioni erano già state impostate come obblighi di riscatto e dunque contabilmente erano previste: infatti la Juventus ha sostanzialmente “dovuto” spendere per riscattare giocatori acquisiti la stagione precedente. Non a caso, come evidenzia OneFootball, la campagna acquisti bianconera inizialmente “era bloccata sui riscatti dei giocatori acquisiti l’anno scorso”. In base ai dati Transfermarkt, nei primi 20 giorni di mercato la Juve risultava la seconda società di A per spesa con 73,9 milioni già impegnati (dietro l’Atalanta a 79,8). A questi, poi, si sono aggiunti gli oltre 30 milioni per Conceição una volta formalizzato l’acquisto a fine luglio. Da segnalare che l’arrivo di Jonathan David non ha comportato esborso per cartellino (essendo svincolato), ma la Juve ha dovuto versare corpose commissioni (circa 12,5 milioni di oneri accessori). Sul monte ingaggi invece l’impatto è significativo: David percepirà ~6 milioni netti a stagione più bonus, diventando uno dei più pagati, segnale dell’investimento strategico su di lui.

Totale cessioni (incassi): circa 60-65 milioni di euro (potenzialmente fino a ~70 con alcuni bonus). Le vendite che hanno portato liquidità immediata sono: 13,5 mln da Fiorentina per Fagioli, 17 mln dalla Lazio per Rovella, 4 mln dalla Lazio per Pellegrini, 10 (+2) mln dal Werder per Mbangula, 15 (+1) mln dal Porto per Digão Costa. Sommando le cifre garantite si arriva intorno ai 60 milioni. A questi si potranno aggiungere più avanti i 13,5 mln dell’obbligo di Nicolussi (quando scatterà), eventuali 2,5 mln di bonus su Fagioli, 2 mln su Mbangula, 1 mln su Costa e altre percentuali. In uscita, inoltre, la Juve ha risparmiato gli stipendi di diversi giocatori non indispensabili (ad esempio De Sciglio, Pjaca e Arthur Melo erano a bilancio e ora non pesano più). Va ricordato che la Juventus, per motivi di fair play finanziario, punta da anni a equilibrare entrate e uscite: non a caso, l’anno scorso furono ceduti De Ligt, Zakaria, Kulusevski, Chiesa e altri per far spazio ai nuovi, e quest’anno la strategia è simile. Al momento il saldo netto del mercato bianconero è negativo (più speso che incassato, intorno ai -40/45 milioni), ma eventuali cessioni di alto profilo (Vlahović su tutti) potrebbero riequilibrare o portare addirittura in attivo il bilancio di mercato. In ogni caso la Juventus ha potuto contare sul tesoretto Champions riacquisito e su una ritrovata solidità nei ricavi, che le ha consentito di investire con decisione in quest’estate di ricostruzione.

I commenti degli esperti sul calciomercato bianconero

Il mercato estivo della Juventus non ha mancato di suscitare dibattiti tra addetti ai lavori, ex allenatori e bandiere del club. Tra le opinioni autorevoli, spiccano quelle di Fabio Capello, che ha analizzato pregi e difetti delle mosse juventine in un’intervista a La Gazzetta dello Sport.

Capello ha elogiato alcuni innesti, pur lanciando anche moniti: “Di Jonathan David parlano tutti bene, ma come al solito in Italia è un’altra storia. Ha qualità e ha sempre segnato, vedremo se si adatterà”. Sul fronte Conceição ha sottolineato come Tudor, avendolo valutato l’anno scorso, abbia insistito per comprarlo perché convinto possa dare molto di più alla squadra.

L’ex tecnico ha poi fatto un’osservazione critica sulla gestione del mercato scorso: “La Juventus ha speso una barcata di soldi lo scorso anno, aveva preso giocatori che riteneva da Juventus: soprattutto Nico, Douglas (Luiz) e Koopmeiners. Mi sembra impossibile vederli così in difficoltà rispetto a quanto facevano altrove. Juve e Milan hanno fatto lo stesso errore: hanno puntato più sui numeri che sulle certezze”. Tradotto: Capello crede che la società abbia azzardato puntando su profili dal grande potenziale ma non ancora affermati (come Nico e lo stesso Koopmeiners, finora sotto rendimento in bianconero), anziché su giocatori già “certi”. Il rischio, ha aggiunto, è che qualcuno di loro cambi aria e altrove esploda, dimostrando il proprio valore solo lontano da Torino.

Soffermandosi sull’attacco, Don Fabio ha evidenziato il “caso Vlahović” come cruciale: “Davanti bisognerebbe far rientrare Kolo Muani, ma il club ha la spada di Damocle del caso Vlahović: non si è ancora capito come finirà”. Capello si è detto estimatore di Dusan (“A me piace e soprattutto in giro non ci sono molte alternative raggiungibili: i migliori attaccanti sono già in Premier o inarrivabili”) e invita la Juve a pensarci bene prima di cederlo. Allo stesso tempo riconosce che l’attacco andrà rivisto: Milik, se recuperato, può dare una mano, ma in generale serve ritrovare il gol con continuità.

A centrocampo, Capello promuove Khephren Thuram (“in rosa c’è un grande centrocampista ed è Thuram”), mentre su Locatelli nota che, pur svolgendo bene il ruolo di regista, “non ha quel dinamismo di cui ci sarebbe bisogno in mezzo”. Anche per questo suggerisce eventualmente di cercare un altro innesto in mediana se possibile. Infine, il tecnico friulano individua nella difesa un ultimo tassello mancante: “Serve un difensore centrale” per completare il reparto arretrato, soprattutto dopo gli addii dei veterani.

Oltre a Capello, si registrano i pareri di alcuni ex giocatori. Claudio Marchisio, ad esempio, ha commentato che “la Juve mi preoccupa quando vedo poco affiatamento in campo”, riferendosi al precampionato e alla necessità di amalgamare tanti volti nuovi. Marchisio ha auspicato che il club trovi stabilità e che la società supporti Tudor con scelte chiare (sul caso Vlahović si è detto incerto anche lui). Alessandro Del Piero, pur non entrando nei dettagli del mercato, ha fatto capire che serve ritrovare lo spirito Juve: “La Juve deve essere aiutata anche dalla società”, ha detto a Sky, alludendo probabilmente alla necessità di chiarezza e programmazione da parte dei dirigenti.

Da segnalare anche un commento di David Trezeguet, storico bomber bianconero, il quale ha definito “molto interessante” l’arrivo di Jonathan David, intravedendo nel canadese movenze simili alle sue: “Segna tanto pur non essendo una prima punta classica: se la squadra gioca per lui, farà bene”, ha dichiarato in un’intervista radio. Trezeguet però ha messo in guardia sulla partenza di Vlahović: “Dusan è giovane ma già esperto, io me lo terrei stretto”, il suo consiglio alla Juve.

Insomma, gli esperti sono concordi su alcuni punti: la Juve ha investito sui giovani e dovrà avere pazienza per vederli sbocciare; la situazione Vlahović va risolta al più presto per dare serenità all’ambiente; a centrocampo e in difesa forse manca ancora qualcosa per colmare il gap con le rivali. Tuttavia, c’è anche ottimismo: molti riconoscono che la rosa è stata svecchiata e rinforzata, ponendo basi interessanti per il futuro prossimo.

Reparti rinforzati e reparti ancora da completare

Facciamo ora un focus reparto per reparto, per capire dove la Juventus si è maggiormente rinforzata e quali settori invece possono considerarsi ancora incompleti o migliorabili:

• Difesa (RINFORZATA): il reparto arretrato ha visto arrivi importanti (Kalulu, Kelly, Joao Mário) che ne aumentano qualità e profondità. Si è puntato su giocatori relativamente giovani ma con esperienza di alto livello. L’addio di Bonucci e Danilo ha tolto leadership, ma Bremer e Gatti stanno emergendo come nuovi leader. Nel complesso, la difesa appare più veloce e aggressiva. Manca forse un centrale “di nome” per guidarla, ma Tudor conta di plasmare Bremer in questo ruolo. Anche il portiere titolare è cambiato in meglio: Di Gregorio è reduce dal premio come miglior portiere della Serie A e porta freschezza tra i pali dopo anni con Szczęsny. Il giudizio è quindi positivo: la difesa è stata rinforzata rispetto allo scorso anno, anche se dovrà dimostrare sul campo di aver trovato nuovi equilibri.
• Centrocampo (DA COMPLETARE): è il reparto che suscita più dibattito. L’innesto di Thuram dalla scorsa stagione è stato importante, ma per il resto non ci sono nuovi acquisti estivi significativi (se non il rientro di Miretti e il reintegro di McKennie). La partenza di Rabiot (svincolato verso il Manchester Utd) e il caso Pogba hanno privato la mediana di esperienza e classe. Locatelli garantisce ordine ma non è un fulmine di guerra, e Capello sottolinea la mancanza di dinamicità a centrocampo. Un regista puro o un incontrista di livello non sono arrivati. Per questo molti osservatori ritengono che al centrocampo bianconero manchi ancora un tassello: un giocatore capace di fare la differenza, un po’ come lo era Milinković-Savić per la Lazio (accasatosi in Arabia) o come era il miglior Pogba. La Juventus sembrava puntare su un’evoluzione interna (Thuram in questo senso può crescere molto), ma non è escluso che se capiterà l’occasione giusta (un Amrabat scontento al Fenerbahçe, ad esempio) il club intervenga. Al momento però la mediana resta migliorabile sul piano qualitativo.
• Attacco (RINFORZATO, con riserva): l’attacco bianconero versione 2025-26 presenta delle novità di rilievo: l’arrivo di Jonathan David e la possibile conferma di Kolo Muani (se avverrà) danno un volto internazionale e nuovo al reparto. Si è puntato su rapidità e tecnica, svecchiando il reparto offensivo. Tuttavia ci sono alcune incognite: Vlahović rimane o no? Dalla risposta dipende molto. Se Dusan resta e si integra con David, la Juve avrebbe due bocche di fuoco di prim’ordine da alternare o schierare insieme. Se invece viene ceduto e non sostituito adeguatamente, il peso dei gol ricadrebbe tutto su David (e Kolo Muani se arriva), una scommessa che potrebbe rivelarsi rischiosa almeno inizialmente. In ogni caso, rispetto all’anno scorso (quando l’attacco era Vlahović-Chiesa, poi Milik), la sensazione è che il reparto avanzato sia stato potenziato: David offre più soluzioni di movimento, e giocatori come Nico González e Yıldız (se esploderà) possono aggiungere gol da dietro le punte, cosa che l’anno scorso mancava. Resta però da completare la definizione finale: la situazione di Chiesa e Vlahović (due ex titolarissimi) è cambiata radicalmente, e capire chi sarà il vero trascinatore offensivo della nuova Juve è la sfida principale. Inoltre, come notato da Capello, “gli attaccanti migliori in giro sono in Premier o inarrivabili”, il che significa che la Juve dovrà valorizzare quelli che ha in casa, non potendo probabilmente permettersi di comprare un fuoriclasse affermato in attacco. In sintesi: attacco sulla carta rinforzato, ma con qualche “se” ancora da risolvere.
• Fasce (RINFORZATE): esterni e fasce laterali vedono la Juventus ben coperta. A destra l’arrivo di Joao Mário colma la lacuna lasciata da Cuadrado, fornendo un terzino di spinta affidabile. A sinistra Cambiaso è una lieta conferma. Weah offre un jolly che può giocare ovunque sull’esterno, Kostic se rimane è un’alternativa di lusso a sinistra. Nel complesso, le corsie sembrano complete e potenziate rispetto all’anno passato (dove spesso mancava profondità dalla panchina). Semmai, va registrato che l’addio di Cuadrado priva la squadra di un leader carismatico e uomo assist: Joao Mário dovrà dimostrare di saperlo rimpiazzare. Ma i primi riscontri sono positivi: nelle amichevoli ha già mostrato buona sintonia con i compagni.
• Porta (RINNOVATA): come detto, il passaggio di consegne Szczęsny–Di Gregorio segna una piccola rivoluzione. Di Gregorio viene da Monza con l’etichetta di migliore portiere della A 2023/24 (127 parate, record in campionato) e avrà la chance di consolidarsi ad alto livello. Tek Szczęsny, portiere di sicuro affidamento negli ultimi anni, al momento resta in rosa come “chioccia” e per giocare magari le coppe (ha un ingaggio pesante e non ha trovato acquirenti). In ogni caso, possiamo dire che anche in porta la Juve ha ringiovanito e rafforzato prospetticamente il reparto, investendo su un profilo italiano in ascesa.

Tirando le somme, la Juventus edizione 2025-26 appare più equilibrata e futuribile, ma forse le manca ancora quel qualcosa in più per tornare dominante. Se il mercato dovesse chiudersi così com’è, il giudizio sarebbe comunque positivo sul rinnovamento. Un ultimo tassello a centrocampo (il famoso “regista di caratura” o un interno di qualità) potrebbe far compiere il salto definitivo. In difesa e attacco, molto dipenderà dall’amalgama che Tudor riuscirà a creare: i giocatori ci sono, tanti nuovi e alcuni da rilanciare, sta all’allenatore trovare la formula vincente.

Cosa aspettarsi nei prossimi giorni

Siamo ormai alle battute finali di questa finestra di calciomercato: ancora pochi giorni (il mercato italiano chiude il 1° settembre) e poi sarà tempo di bilanci definitivi. Cosa aspettarsi nei prossimi giorni in casa Juventus? Ecco gli scenari più probabili:

• La decisione su Vlahović: questa è la prima grande attesa. La dirigenza incontrerà di nuovo l’agente del serbo per decidere il da farsi. Se arriverà l’offerta giusta (almeno 50-60 milioni), la Juve potrebbe accettare e reinvestire parte di quella somma su un sostituto (si parla di Darwin Núñez dal Liverpool come nome last minute, o di un clamoroso tentativo per Lukaku se il Chelsea aprisse al prestito). Se invece Vlahović resterà, Tudor dovrà reintegrarlo al meglio e sfruttarne la voglia di rivalsa. In entrambi i casi, il “tormentone Dusan” troverà una conclusione a breve.
• L’affare Kolo Muani bis: la Juventus conta di ottenere dal PSG il via libera al secondo prestito di Kolo Muani. I prossimi giorni saranno decisivi: Giuntoli e Comolli sono in contatto con Parigi per definire formula e cifre. C’è fiducia, ma occhio alle possibili interferenze di altri club (il giocatore ha mercato, soprattutto in Bundesliga). Se la Juve chiuderà per Kolo Muani (magari inserendo un obbligo di riscatto alto), i tifosi potranno esultare per la conferma di uno degli eroi degli ultimi mesi.
• Operazioni minori in uscita: nelle ultimissime ore di mercato la Juventus cercherà di piazzare gli esuberi rimasti. Kostic verso l’Arabia potrebbe decollare sul gong (le squadre saudite possono prendere giocatori fino a metà settembre, quindi la Juve non ha fretta estrema ma preferirebbe chiudere prima). McKennie ha qualche richiesta in Germania: non è escluso un prestito con diritto al Dortmund se i gialloneri vendessero qualcuno a centrocampo. Soulé e Barrenechea potrebbero partire nuovamente in prestito per giocare con continuità (piacciono rispettivamente a Sassuolo e Frosinone). Attenzione anche a Miretti: se dovesse arrivare un nuovo centrocampista negli ultimi giorni, la Juve potrebbe cedere Miretti in prestito a una squadra di A (Monza e Bologna gradirebbero). Sul fronte portieri, c’è da monitorare Szczęsny: improbabile una cessione last minute, ma se un club ricco offrisse un indennizzo la Juve lo libererebbe per risparmiare il suo stipendio.
• Eventuale colpo a sorpresa: la Juventus ci ha abituato in passato a colpi in extremis (basti pensare a Cristiano Ronaldo nell’agosto 2018). Quest’anno il margine di manovra è limitato, ma occhio a possibili opportunità: un nome suggestivo è quello di Federico Chiesa in caso di clamoroso ritorno (il Liverpool lo ha messo sul mercato dopo una stagione difficile, e la Juve – complici i buoni rapporti del nuovo presidente con Del Piero – potrebbe valutare un prestito romantico). Fantamercato? Probabilmente sì, ma mai dire mai. Più concretamente, se liberasse Kostic, la Juve potrebbe ingaggiare un esterno sinistro last minute: si è fatto il nome di Riccardo Orsolini (ex Juve, in uscita dal Bologna) per dare un’opzione offensiva in più sulla fascia.

In generale, ci si aspetta un finale di mercato caldo per i bianconeri, con la definizione dei casi rimasti aperti. Il management juventino ha dimostrato finora pragmatismo (priorità ai riscatti obbligati e ai parametri zero) e tempismo (David chiuso subito il 1° luglio, Joao Mário e Conceição appena possibile). I tifosi sperano che alle parole seguano i fatti anche per quanto riguarda la competitività immediata: l’anno scorso la rosa appariva incompleta e la stagione fu deludente, quest’anno l’auspicio è di aver colmato quelle lacune. Igor Tudor, dal canto suo, si dice soddisfatto: “Sono contento di chi è arrivato, ora tocca a noi lavorare”, ha dichiarato in conferenza. E sa bene che la pressione sarà alta fin da subito: tra campionato e Coppa del Mondo per Club (a dicembre) la Juve si gioca molto nelle prime battute.

Non resta che attendere la chiusura ufficiale del mercato e l’inizio del calcio giocato. I supporter bianconeri possono guardare con moderato ottimismo alla nuova stagione: la squadra è più giovane, affamata e ha ritrovato alcune certezze. Come sempre però sarà il campo a dare il responso finale sulle strategie di mercato. Nei prossimi giorni capiremo se Comolli e Giuntoli avranno estratto dal cilindro gli ultimi assi o se la rosa resterà questa: in ogni caso, la “nuova Juventus” versione 2025-26 sta prendendo forma, con l’obiettivo di tornare protagonista in Italia e in Europa.

Fonti principali: Sky Sport, Gazzetta.it, Juventus.com, Fabrizio Romano via Yahoo Sports, OneFootball, 90min, BianconeraNews, Calcio e Finanza. (Vedi riferimenti puntuali nel testo).

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