Accordi prematrimoniali in Italia: guida e Fac-Simile [2025]

La Cassazione ha chiarito che gli accordi tra coniugi “in vista della crisi” – stipulati prima o durante il matrimonio – possono essere validi se rispettano alcuni paletti. Non è una legge nuova, ma un cambio di rotta: più spazio all’autonomia negoziale dei coniugi per organizzare in anticipo gli aspetti economici se la coppia dovesse separarsi o divorziare.

Tradotto in italiano semplice: non è il “paracadute di chi non si fida”, è l’airbag giuridico che speri di non usare mai e la felicità di avvocati divorzisti e notai.

Definizione breve

Accordo prematrimoniale (o patto in vista della crisi): contratto tra futuri sposi o coniugi che scatta solo se sopraggiunge separazione o divorzio. È un contratto atipico con condizione sospensiva: oggi non produce effetti; domani, se la relazione si rompe, sì.

Cosa si può pattuire (esempi concreti)

• Somme una tantum o periodiche a favore di un coniuge in caso di separazione/divorzio.
• Rimborsi per contributi dati alla famiglia o alla carriera dell’altro (es. pagato master/avvio impresa).
• Riparto spese straordinarie (mutuo, canoni, assicurazioni) condizionato alla crisi.
• Trasferimenti di beni mobili (auto, arredi, quote di fondi) o impegni a trasferire beni immobili in caso di crisi (il successivo atto reale si farà allora).
• Gestione dell’impresa familiare/quote in caso di scioglimento del rapporto.
• Criteri di liquidazione: come si calcola la somma (formule, rivalutazioni, tetti).
• Clausole di revisione legate a eventi oggettivi (perdita lavoro, malattia grave).

Tip: meglio clausole misurate e verificabili (importi, formule, scadenze) che frasi generiche.

Cosa non si può pattuire

• Figli e minori: affidamento, collocamento, tempi di visita e mantenimento restano sempre sotto controllo del giudice e nell’interesse del minore.
• Doveri coniugali durante il matrimonio (assistenza morale e materiale, coabitazione, fedeltà): non si possono escludere o monetizzare.
• Diritti indisponibili o clausole che limitano la difesa in giudizio (es. “non potrai mai chiedere X”).
• Penali punitive o importi manifestamente sproporzionati (rischio nullità).
• Patti successori o pattuizioni contrarie all’ordine pubblico.

Forma e strumenti (come farli bene)

• Scrittura privata: è sufficiente per vincolare, purché chiara, datata e firmata da entrambi.
• Data certa & tracciabilità: PEC, registrazione, marca temporale o deposito per evitare contestazioni.
• Atto notarile: consigliato se prevedi trasferimenti immobiliari o vuoi forza esecutiva immediata (titolo esecutivo).
• Assistenza legale autonoma: ciascuno con il proprio avvocato; allega le informative patrimoniali scambiate (trasparenza = solidità).
• Collegamento al regime patrimoniale: non sostituisce la separazione dei beni, ma può integrarla.

La regola d’oro: equilibrio e trasparenza

I giudici guardano a:

1. Equilibrio all’epoca della firma (no schiacciamento di una parte).
2. Trasparenza: le parti sapevano cosa firmavano e quanto valeva.
3. Proporzionalità al momento dell’attuazione (niente effetti “rovinosi” per eventi imprevedibili).

Esempi di clausole “smart”

1. Somma condizionata con formula:
   “In caso di separazione o divorzio, Tizio corrisponderà a Caia € 60.000, rivalutati ISTAT, in tre rate annuali uguali, a titolo di riequilibrio dei contributi versati per l’avvio dell’attività di Tizio (doc. allegati).”
2. Rimborso contributi alla carriera:
   “In caso di crisi, Caia riceverà il 30% delle spese documentate sostenute per master/trasferte di Tizio dal 2021 al 2025, fino a € 25.000.”
3. Impegno su immobile (con atto futuro):
   “In caso di divorzio, Tizio trasferirà a Caia la nuda proprietà dell’immobile sito in …, ovvero, in alternativa, pagherà € 120.000 entro 180 giorni dalla domanda di divorzio. Le imposte saranno a carico di …”

Tabella rapida: cosa sì, cosa no, cosa “meh”

Procedura consigliata in 7 step

1. Disclosure patrimoniale reciproca (redditi, beni, debiti).
2. Mappa obiettivi: cosa vogliamo regolare solo se c’è crisi.
3. Bozza con avvocati (linguaggio chiaro, importi e tempi).
4. Scelta forma: scrittura privata “rinforzata” o atto notarile.
5. Data certa & conservazione (registrazione/PEC).
6. Clausola di revisione per eventi eccezionali.
7. Check up biennale: life happens; aggiornare può salvare il patto.

Errori da evitare

• Copiare modelli esteri (USA ≠ Italia).
• Stabilire importi sproporzionati o “punizioni”.
• Dimenticare la fiscalità di trasferimenti/assegni.
• Non prevedere tempi e modalità di pagamento.
• Tralasciare una via alternativa (es. pagamento in denaro o trasferimento bene).

FAQ rapide

Gli accordi valgono già se li abbiamo firmati anni fa?
Se rispettano i paletti (equilibrio, trasparenza, condizione sospensiva), possono valere. Farli verificare prima di invocarli.

Serve per forza il notaio?
No, ma è opportuno quando ci sono immobili o si vuole esecutività immediata.

Possiamo decidere ora l’assegno per i figli?
No: il giudice valuterà sempre nell’interesse del minore.

Possiamo cambiare idea?
Sì, con accordo successivo che modifichi/integri il patto.

Vale se uno era disinformato?
Rischio di invalidità. Serve disclosure patrimoniale chiara e firmata.

Possiamo mettere una penale?
Meglio no: preferire criteri di liquidazione e importi proporzionati.

È obbligatorio il regime di separazione dei beni?
No, ma spesso è complementare al patto.

Se uno non paga?
Con atto notarile o patto riconosciuto in sede di separazione/divorzio, puoi avere titolo esecutivo; altrimenti si agisce in giudizio.

Fac-simile essenziale (bozza orientativa)

Attenzione: esempio base da adattare con un professionista.

“Accordo in vista della crisi”

1. Parti: Tizio … e Caia … (codici fiscali, residenza).
2. Premesse: unione/matrimonio in data …; contribuzioni reciproche …; disclosure patrimoniale allegata (All. A e B).
3. Condizione sospensiva: il presente accordo produce effetti solo in caso di separazione personale o divorzio.
4. Impegni economici:
   • Tizio verserà a Caia € … (rivalutati ISTAT) entro … giorni dalla domanda di separazione/divorzio, a titolo di riequilibrio.
   • Riparto spese straordinarie: …
5. Beni e trasferimenti:
   • In alternativa al pagamento: trasferimento bene … (rimandato ad atto notarile entro … giorni).
6. Revisione per eventi eccezionali: perdita lavoro, invalidità >66%, calo reddito >40% per 12 mesi ⇒ parti si incontrano entro 60 giorni per adeguamento.
7. Mediazione/ADR: tentativo obbligatorio prima dell’azione giudiziaria.
8. Forma e data certa: scrittura privata con scambio via PEC/registrazione.
9. Clausole finali: legge italiana; foro …; nullità parziale senza travolgere il resto.

Firme
Tizio _______ Caia _______
Dichiarazioni di trasparenza allegate (All. A e B)

Checklist finale (print-ready)

• Disclosure patrimoniale firmata da entrambi
• Clausole condizionate alla crisi (no effetti oggi)
• Importi proporzionati + formula di calcolo
• Tempi di pagamento chiari (rate, scadenze, IBAN)
• Previsione alternativa (denaro o bene)
• Data certa (PEC/registrazione)
• Valutazione notaio se immobili/forza esecutiva
• Clausola revisione eventi eccezionali
• Conservazione sicura (doppia copia)

Conclusione

Con questa apertura, gli accordi prematrimoniali entrano ufficialmente nella cassetta degli attrezzi delle coppie italiane. Più prevedibilità, meno contenzioso e, paradossalmente, più serenità: sapere prima “chi fa cosa se va male” aiuta a vivere meglio quando va bene.

Considerazione finale: con regole più chiare, sposarsi in Italia diventa più semplice. E chissà—tra maggiore certezza e minori paure economiche—speriamo porti anche a più matrimoni e, soprattutto, a più figli.

Nota editoriale & disclaimer

Contenuti divulgativi, non consulenza legale. Prima di firmare, rivolgersi al proprio avvocato e, se coinvolti immobili, a un notaio. Ogni situazione è diversa: adattare sempre il testo al caso concreto.