Minibot, Cosa Sono e a Cosa Servono Veramente?

Il giorno 28 maggio la Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità una mozione sul pagamento dei debiti verso le pubbliche amministrazioni. Tra le opzioni di rimborso ci sono i Minibot, titoli di stato di piccole dimensioni, fortemente voluti dal segretario della Lega e vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini, presenti nel contratto di governo Lega-M5S. Bocciati dal presidente della BCE Mario Draghi e dal ministro dell’Economia Giovanni Tria, i Minibot avrebbero l’aspetto di una nuova moneta alternativa qualora venissero stampati, è per questo che potrebbero portare ad una possibile uscita dall’Euro dell’Italia.

Cosa sono i Minibot?

Buoni ordinari del Tesoro (Bot) di piccolo taglio, i Minibot sono titoli di stato mirati a ripagare i debiti verso le pubbliche amministrazioni. Possono avere le dimensioni di:

  • 5 euro
  • 10 euro
  • 20 euro
  • 50 euro
  • 100 euro

Privi di tasso di interesse e di scadenza, contrariamente ai buoni statali non maturano. Inoltre, rispetto ai buoni fruttiferi statali, ormai dematerializzati, i Minibot possono essere stampati come se fossero una nuova moneta. Altra differenza dai Bot tradizionali è che non sono assegnati in un’asta del Ministero dell’Economia.

Secondo Claudio Borghi, presidente della commissione Bilancio e responsabile economico della Lega, essendo stampabili e simili a banconote, i Minibot possono essere utilizzati per qualsiasi evenienza legata allo Stato come adesso si fa con l’Euro. Proprio per questo possono essere considerati un’unione tra titolo di stato e moneta di scambio.

Minibot, Cosa Sono e a Cosa Servono Veramente?
Sopra: Borghi, uno dei 2 economisti di punta della Lega, insieme a Bagnai.

Il piano della Lega

Secondo il suo piano, la Lega conta di mettere in circolo dai 70 ai 100 miliardi di Minibot, così da equiparare l’attuale quantità di debito di denaro cartaceo in Euro. Con la garanzia dello Stato Italiano, i creditori riceveranno in prima istanza l’equivalente in Minibot di 25,000 euro, per poi procedere in tempistiche differenti per il credito rimanente. I beneficiari di tale misura saranno:

  • Imprese per i loro insoluti
  • Cittadini per crediti di imposta pluriennali
  • Liberi professionisti e PMI per crediti iva

Sempre secondo la Lega e in particolare Claudio Borghi, il Minibot potrebbe diventare nuova valuta nazionale, disponibile per transazioni fisiche (non online), e lo Stato accetterebbe il suo cambio in Euro con valore di 1 a 1.

LEGGI ANCHE >>> Il Piano Segreto per Uscire dall’Euro di Savona

Minibot, Cosa Sono e a Cosa Servono Veramente?

Polemiche sui Minibot e rischio di uscita dall’Euro

Fortemente voluti da Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio dei Ministri e segretario della Lega, i Minibot erano da lui inclusi nel programma di Governo Lega-Movimento 5 Stelle. La proposta ha tuttavia scatenato diverse polemiche da importanti personaggi:

  • gli ibridi moneta-titolo di stato sono stati duramente criticati da Mario Draghi, presidente della Banca Centrale Europea, che li ha definiti una moneta illegale o debito
  • di parere molto simile anche Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia, che durante il Festival dell’Economia di Trento ha affermato che, essendo nello stesso modo debito, non sono la soluzione
  • esprime la sua contrarierà Giuseppe Conte, presidente del Consiglio dei Ministri, che avverte sui rischi del contravvenire alla Commissione Europea e del creare ulteriore potenziale debito
  • anche Giovanni Tria, ministro di Economia e Finanza, direttamente dal G20 in Giappone si oppone alla proposta ritenendola non costruttiva e non necessaria, relegando la questione a semplice scambio di opinioni
  • di analoga opinione Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria, che li definisce un ulteriore strumento di debito
  • con altra opinione, comunque nettamente contraria, c’è Alessio Rossi, presidente dei Giovani di Confindustria, che li definisce simili ai soldi del Monopoli
  • ad esprimere infine il suo parere negativo Tommaso Monacelli, docente della Bocconi, che li paragona ad un taglio delle imposte o ad un incremento del debito pubblico

Le criticità non sono derivate solo dal connotato di strumento di debito, ma anche dal fatto che potrebbero essere utilizzati come moneta fisica: i Minibot non possono essere stampati poiché, qualora avvenisse il contrario, potrebbero sostituire l’Euro (a cui sarebbero simili anche esteticamente) come moneta nazionale. Se così succedesse, sarebbe il primo passo verso l’Italexit, ossia l’uscita dell’Italia dall’Euro.

Alla luce dei fatti, direttamente dalla visita ufficiale in Vietnam del 5 giugno il presidente Giuseppe Conte ha dichiarato sue potenziali dimissioni qualora non si trovasse un accordo in merito:

  • Alle posizioni discordanti di Lega e Movimento 5 Stelle
  • Allo scongiuramento della procedura di infrazione delle regole UE
  • Alle criticità dei Minibot su certificazione e utilizzo

L’aspetto politico

Al di là dell’aspetto prettamente economico, la questione lascia perplessità anche a livello politico. Il 28 maggio è stata infatti approvata all’unanimità alla Camera dei Deputati una mozione sul pagamento dei debiti verso le pubbliche amministrazioni, nella quale si faceva riferimento anche ai Minibot: il voto unanime è arrivato anche dalle opposizioni, specialmente da PD e Forza Italia sebbene avessero posizioni nettamente contrarie (nonostante Silvio Berlusconi avesse presentato una proposta simile nel 2017).

Considerando tale mossa un errore o una leggerezza, l’ipotesi probabile è il trascinamento dei consensi da parte della Lega, forte della recente vittoria alle elezioni europee del 26 maggio. Questo è il motivo di un ulteriore allarme del presidente Conte, che cerca di distogliere il partito di governo da prospettive di predominio.

Conclusioni

Il merito ai debiti nazionali la proposta del Minibot ha trovato numerosi pareri contrari, in particolare:

  • Governatore BCE Draghi
  • Presidente Banca d’Italia Visco
  • Presidente del Consiglio Conte
  • Ministro Economia Tria
  • Presidente Confindustria Boccia

Nelle loro posizioni, tutte molto simili, si fa riferimento al pericolo di generazione di nuovo debito senza riuscire a estinguere quello precedente.

Sulla prospettiva monetaria, invece, la sua immissione sul mercato porterebbe a conti fatti ad una potenziale uscita dall’Euro, scenario desiderato e più volte rivendicato da Borghi, esponente della Lega, nonché appoggiato dal vicepresidente Salvini, segretario del medesimo partito, forte del risultato positivo alle elezioni europee.

Proprio per tale motivo, il Minibot non può essere stampato poiché andrebbe a sostituire l’Euro come moneta nazionale: in tal caso non sarebbe possibile nemmeno lo scambio 1 a 1 con l’Euro pianificato dalla Lega, specialmente all’estero, in quanto la nuova moneta verrà vista come debole, soggetta a perdite di valore e quindi non più equiparabile all’attuale moneta europea.

Infine, ricordiamo che uno strumento simile è stato fatto nella Germania nazista negli anni ’30, nello Zimbabwe e in Argentina.

Curioso il nome che gli venne dato in Argentina: i Patacones.

 

I MINIBOT SPIEGATI DAL PROF BOLDRIN E DALL’ANALISTA FINANZIARIO “SIGNOR ERNESTO” 


MINIBOT SPIEGATI DA BURT SIMPSON


La Redazione di Economia Italia è formata da professionisti dell'economia e della finanza con la passione della divulgazione. Dal 2014 pubblichiamo guide sugli investimenti, prestiti, mondo della finanza e dell'economia, con un occhio di riguardo alle tematiche di energia rinnovabile, del lavoro e dell'economia italiana.

4 commenti

  1. E se invece di stampare valuta parallela si stampassero titoli di credito garantiti dallo stato e con scadenza certa? Questi titoli potrebbero essere scontati a tasso
    molto basso e metterebbero in circolazione la copiosa liquidità che giace presso le banche senza aumentare il
    debito pubblico ma riducendolo a scadenza certa!

  2. E se invece si pagassero i debiti normalmente come si è sempre fatto e come si fa in tutti i paesi del mondo?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *